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Bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione

Antiwar Songs Blog
Bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione
“La farina dal Diàul” (La farina del Diavolo), è una canzone del gruppo friulano Braùl che narra la storia purtroppo realmente accaduta di Domenico Scandella, detto “Menocchio” (in friulano “Menòcjo”), mugnaio di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che visse nel XVI° secolo. Sosteneva straordinarie tesi sia sull’origine dell’Universo che sulla presenza e il ruolo […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-24 19:47:00
Two tracks take us back to the dark ages of Inquisition. The first tells the history of Menocchio, an Italian miller burned at the stake for his philosophical teachings. The second is a remarkable song by chilean group Quilapayún about the trial of Galileo Galilei.

Many thanks to Flavio Poltronieri for his precious contributions.
Lorenzo Masetti 2014/5/24 - 00:58
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Langemarck

Langemarck
[2003]
Parole e musica di George Papavgeris.
Nel suo disco intitolato “Ordinary Heroes”, pubblicato nel 2004.

Langemarck è un nome che forse non dice molto. Quello di Ypres invece è più evocativo.
In quella zona delle Fiandre occidentali si tennero alcune delle battaglie più devastanti della Grande Guerra. Durante la prima battaglia di Ypres (ottobre-novembre 1914) morirono più di 10.000 giovani riservisti tedeschi, alcuni appena quindicenni, mandati al macello da ufficiali senza esperienza. Invece nella seconda battaglia di Ypres (aprile 1915) i tedeschi fecero per la prima volta uso dei gas.

Nel cimitero di guerra tedesco di Langemarck riposano 44.000 soldati.
The guard never changes in Langemarck
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/22 - 10:39
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Flowers and the Guns

The Flowers and the Guns
[2002]
Parole e musica di George Papavgeris.
Nel suo disco intitolato “Silent Majority”.
Where are the flowers that we put into the muzzles of the guns?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/22 - 09:36

It Takes a Soldier

It Takes a Soldier
[2003]
Parole e musica di George Papavgeris.
Nel suo disco intitolato “Silent Majority”.

About the vicious circle of how our greed drives us to conflict. Inspired by seeing a shop steward on TV enthusing about the jobs to be created by the recently gained contract to build two aircraft carriers, conveniently forgetting that they would be building instruments of war that will inevitably lead to loss of life.

A proposito del circolo vizioso attraverso il quale la nostra cupidigia ci conduce alla guerra. Ispirata ad un’intervista televisiva ad un imprenditore che si diceva entusiasta di essersi accaparrato la commissione per la costruzione di due aerei da combattimento, completamente indifferente al fatto di star per costruire strumenti di guerra che inevitabilmente porteranno alla perdita di vite umane.

(George Papavgeris)
I heard it yesterday on the news
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/22 - 09:28
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Free the Children

2010
Free The Children was written by Neil Taylor, Keith Macpherson and Renee Lamoureux. The song was inspired during a guitar lesson that Keith was giving to Neil. One day, Neil showed up with the lyrics to this song, after being inspired by the story and work of human rights activist, Craig Kielburger of Free The Children. The song is dedicatied to iqbal masih, a former child laborer, who was murdered at the age of ten years old for speaking out about Child Labor. The song is in celebration of Craig Kielburger's work with Canadian charity, Free The Children.
Tuesdays Suzie goes from school right to her soccer game
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/5/22 - 07:28
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Malicorne: L'auberge sanglante

Malicorne: L'auberge sanglante
Tradizionale / Traditionnel
Arrangiamento / Arrangement: Malicorne
Album: L'Extraordinaire Tour de France d'Adélard Rousseau, dit Nivernais la clef des cœurs, Compagnon charpentier du devoir [1978]

Mi sono trovato di fronte a un dilemma in questi ultimi tempi : visto che le canzoni dei Malicorne attinenti al sito sono più o meno terminate, che fare delle altre ? Lasciare perdere questi capolavori sia della canzone popolare francese, sia del più elevato rock progressive, o infilarceli in qualche modo ? Sì, lo so che gli « Extra » sono oramai ipertrofici, praticamente una cospicua parte del sito ; ma pazienza. Il nostro dovere nei confronti della canzone sociale, antimilitarista e contro tutte le guerre possibili e immaginabili lo abbiamo ampiamente svolto e continueremo a svolgerlo quotidianamente seppure scalzi e gnudi come siamo ; ci sia pur concesso di excurrere a piacimento, tanto più... (Continues)
Un compagnon si brave son tour de France allait
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/5/22 - 00:06

Tornavamo dai lager (Salmo dei deportati)

Tornavamo dai lager (Salmo dei deportati)
[1985]
Versi di padre David Maria Turoldo
Non sono certo che siano stati messi musica, anche se molta della produzione poetica di Turoldo è stata effettivamente musicata da Bepi De Marzi... Comunque, si tratta di u vero e proprio canto, come il suo autore stesso afferma:

“[...] «E l'Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco che non si consumava.» Così il roveto della libertà non si spegnerà più. E perciò l’Esodo sarà il libro di tutti e di sempre. Oltre che una realtà, esso è una perenne profezia. Solo la voce che parla da quel roveto è voce di liberazione. Il nome del Dio dell'Esodo è «colui che libera». E solo quando Mosè ritorna dai fratelli, nella forza di quel nome, sarà un vero Liberatore.
Ma tutti i nostri Mosè di oggi si chiamano Dayan e per di più hanno un occhio solo: mancano precisamente dell'occhio della fede. E allora mi sono messo a cantare così: non mi restava altro da fare.”

David Maria Turoldo, “O sensi miei... (Poesie 1948-1988)”, Rizzoli, 1990.
Tornavamo dai lager
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 22:38
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Ricky Gianco: Compagno sì, compagno no, compagno un caz..

Ricky Gianco: Compagno sì, compagno no, compagno un caz..
[1977]
Scritta da Gianfranco Manfredi e Ricky Gianco.
Musica di Ricky Gianco.
La canzone che apre il disco intitolato “Arcimboldo” pubblicato nel 1978.
Sto facendo il notiziario cambogiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 21:49
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Le donne pitturate

Anonymous
Le donne pitturate
[1943-45]
Canto “partigian-amoroso” diffuso sui monti della Val d’Arda, provincia di Piacenza.
Testo trovato sul sito dei Partigiani Piacentini

Nel cd intitolato “Noi siam nati chissà quando, chissà dove” realizzato dall’associazione culturale Laterzagenerazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Piacenza.
Con Donata Pinti (voce), Betti Zambruno (voce), Silvano Biolatti (chitarra), Piercarlo Cardinali (voce), Gianpiero Malfatto (trombone, flauto, tuba) e la partecipazione di Claudio Rolandi (fisarmonica).
Le donne pitturate
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 19:07

November

November
[1933]
Parole di Ralph Chaplin.
Sulla melodia di un inno ottocentesco di John Zundel.

22 novembre 1886, Thibodaux, Louisiana: sciopero dei tagliatori di canna. Tra i 30 e i 100 lavoratori, quasi tutti neri, vengono trucidati dai vigilantes organizzati da un giudice locale;

11 novembre 1887: esecuzione dei dirigenti radicali ed anarchici condannati – innocenti - per la strage di Haymarket Square a Chicago;

19 novembre 1915: fucilazione di Joe Hill da parte delle autorità dello Stato dell’Utah;

5 novembre 1916: Everett, Washington. Un gruppo di lavoratori dell’IWW in sciopero viene affrontato dalla polizia, che apre il fuoco uccidendone 11;

11 novembre 1919: Centralia, Washington. Membri dell’America Legion, fanatici nazionalisti, attaccano la sede dell’IWW. Il lavoratori si difendono. Tra di loro un veterano di guerra pluridecorato, Wesley Everest, che viene accusato dell’uccisione... (Continues)
Red November, black November,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 16:25

Joe Hill

Joe Hill
[1915]
Parole di Ralph Chaplin.
Sulla melodia di un inno religioso ottocentesco composto da Lowell Mason.
La canzone fu pubblicata nel “Red Songbook” dell’IWW.
Ralph Chaplin fu anche autore di una biografia di Joe Hill, publicata nel 1923.
Joe Hill, murdered by the Authorities of the State of the Utah, November the 19th, 1915.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 15:21

I.W.W. Prison Song

I.W.W. Prison Song
[1917-21]
Parole di Ralph Chaplin (1887-1961), scrittore, giornalista e “Wobblie”, autore del disegno del gatto nero incazzato simbolo dell’IWW e poi dell’anarco-sindacalismo.
Sulla melodia de The Red Flag di Jim Connell.
In “Bars And Shadows: The Prison Poems”, una raccolta di poesie scritte in prigione negli ultimi anni della Grande Guerra e immediatamente successivi. Ralph Chaplin era statto infatti condannato a scontare una pena di 20 anni (ridottisi poi a 4) per la sua attività volta a boicottare l’arruolamento e favorire la diserzione.

Alla fine della seconda strofa Chaplin fa riferimento ai cosiddetti “Centoneri” (Черносотенцы, Černosotency), un'organizzazione nazionalista, reazionaria e antisemita russa sorta per contrastare la rivoluzione del 1905 ed attiva anche negli anni immediatamente successivi. Si trattava di un gruppo paramilitare, incoraggiato e foraggiato dallo zar (che... (Continues)
The pale and dismal daylight falls
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 14:20
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Manovra a tenaglia

Manovra a tenaglia
[1997]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC.
Nel disco intitolato “La morte dei miracoli”

Miele, foglie d’acacia e segale cornuta, estratto di silfio (sorta di finocchio gigante, una pianta estinta già nell’antichità), radice di giglio e rue, misture, unguenti, oggetti di varia natura inseriti profondamente nella vagina… E poi, lavande interne, bagni caldi e senape, fosforo, purghe, sale, olio, catrame, piombo, succo di menta, semi di cavolo, rosmarino, mirto, coriandolo, foglie di salice, balsamina, mirra, apiolo (l’olio di prezzemolo, venduto in farmacia fino al 1949), semi di trifoglio e persino urina animale…

Oltre alle immancabili botte, metodica immutata nei secoli, il cui uso è ancora oggi molto in voga, che la malcapitata sia incinta o meno…
Nella casa la situazione è tesa
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 12:05
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I trafficati

I trafficati
[2003]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC.
Nel disco intitolato “Ero un autarchico”
Scorre su nastri d'asfalto l'Italia all'assalto del proprio presente, un serpente si snoda su neri sentieri che uniscon canteri che fan prigionieri interi quartieri ordinati in colonne, collane rombanti di uomini e donne dentro abitacoli monoporzione, incubati nel ventre dell'alienazione di questa nazione che sgassa uscendo di casa già tesa, che cerca ogni scusa per fare l'offesa e per autodifesa al prossimo incrocio è già scesa a chiedere il conto e rubar la ragione - ripetilo ancora coglione se c'hai coraggio - parte il pestaggio, lava l'oltraggio, paga il pedaggio e buon viaggio.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 11:32
Song Itineraries: War on Earth
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Il giocattolo

Il giocattolo
[2008]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC.
Nel disco intitolato “DePrimoMaggio”
Sveglia ore cinque e trenta, immerso in un buio che mi spaventa, muovendo lenta una mano attenta cercando ciò che più mi rappresenta: la trovo già pronta, anatomica edura, prolunga il mio corpo ben oltre natura
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 10:54
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Direttore

Direttore
[2008]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC.
Collaborazione musicale di Giorgia
Nel disco intitolato “DePrimoMaggio”
Spettabile direttore responsabile dell'ufficio imperturbabile gestione risorse umane commestibile della multinazionale nordoccidentale stabile dalla bella incontestabile situazione contabile.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 10:38
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Essere umani

Essere umani
[2014]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC
La canzone che dà il titolo al suo ultimo disco.
Poi venne la crisi, sparirono i sorrisi, le frasi col vicino divennero scortesi: nervi troppo tesi, tasse tutti i mesi, i soldi peggio spesi, i soldi sempre attesi. Intanto tutti a testa bassa negli androni, le tasche coi bottoni, le case, i padroni, i brutti contro i buoni, i matti contro i pazzi, gli Orazi, i Curiazi, le liti, gli scazzi. Tutti a campare in apnea, c'è sempre l'alta marea, pure il weekend all'Ikea è mors tua vita mea. Il tablet per la scuola, i libri perché non funziona, il treno che ritarda tutti i giorni un'ora. Il posto traballa, il posto crolla: tutti per strada e nessuno se l'accolla. Tutti con la netta sensazione di esser soli: non c'è nessuno che ascolti nonostante ci si sgoli.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 10:24
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L’ovvio

L’ovvio
[2014]
Parole e musica di Frankie hi-nrg MC.
Nel disco intitolato “Essere umani”
L'ovvio fin da subito, prima d'ogni cosa, ovvio come i fiocchi, ovvio come il rosa, ovvio come le allusioni erotiche, ovvie quanto il nome con le consonanti esotiche. Ovvio che sai già che nella vita sarai madre di maschi, sposa di maschi, amante di maschi e comunque sarai sempre raccontata da maschi, con meno fantasia dei pastori tedeschi. L'ovvio, sempre l'ovvio, fondamentalmente l'ovvio, la fuga da ogni dubbio: dentro le canzoni ti sussurrano l'ovvio, ti danno le istruzioni per vestire il tuo doppio, ti dicono le marche, ti elencano i modelli, così vuoi sempre quelli perché sono i più belli. Ti dicono "per sempre", ma intendono "per ora": ti dicono l'ovvio, di quell'ovvio che innamora.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/21 - 07:44
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Nun te scurdà

Nun te scurdà
[1995]
Nell’album intitolato “Sanacore”
del brano venne girato un videoclip con la regia di Pappi Corsicato interpretato da Alessandra D'Elia

“Nun te scurdà” non può esistere in un'altra lingua: in quella canzone ho messo insieme cose distanti, che poi tanto distanti non sono.
“Nun te scurdà” è un pezzo che parla della vita difficile di una donna che si ritrova a fare la prostituta. Lei chiede a chi l'accusa: «Sì, è vero, mi critichi perché io vendo il mio corpo, ma tu non fai la stessa cosa tutti i giorni?».

Raiz - I 25 anni di ‘Sanacore’

*

Il testo nasce dai racconti del dopoguerra della nonna e della mamma a Raiz, infatti sono utilizzati termini che in napoletano non si usano più (ad esempio figliola al posto di guagliona). Racconta di una donna che è conscia di quello che gli succede intorno ma è troppo passionale, troppo attaccata ai sensi, troppo aperta al comunicare per trattenersi... (Continues)
'E ssentevo quanno ero figliola, 'o cchiammavano ammore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 19:21
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Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)

Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)
[1967]
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Folk Beat n°1"

Canzone per un'amica (nota anche come In morte di S.F.) è una canzone di Francesco Guccini, scritta nel 1967 e pubblicata nello stesso anno all'interno del suo primo album, Folk beat n. 1. È famosa per essere stata da sempre la canzone di apertura di ogni suo concerto, tranne che nel tour del 2002 in cui venne eseguita dopo Libera nos Domine (erano gli anni del G8 di Genova e dll'attentato alle torri gemelle, ma questa è un'altra storia).

La genesi della canzone deriva dalla morte di una cara amica di Guccini nel 1966 (Silvana Fontana). Così racconta Franco Ceccarelli componente della band Equipe 84, di cui Francesco era collaboratore:
« Eravamo al Festival Nazionale dell'Unità a Ferrara. Pochi minuti prima di salire sul palco, qualcuno ci venne a dire che Silvana, una della compagnia del bar Grande Italia era appena morta,... (Continues)
Lunga e diritta correva la strada,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/5/20 - 17:55
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Mourn Not the Dead

Mourn Not the Dead
[1917-21]
Parole e musica di Ralph Chaplin (1887-1961), scrittore, giornalista e “Wobblie”, autore del disegno del gatto nero incazzato simbolo dell’IWW e poi dell’anarco-sindacalismo.
In “Bars And Shadows: The Prison Poems”, una raccolta di poesie scritte in prigione negli ultimi anni della Grande Guerra e immediatamente successivi. Ralph Chaplin era statto infatti condannato a scontare una pena di 20 anni (ridottisi poi a 4) per la sua attività volta a boicottare l’arruolamento e favorire la diserzione.
Mourn not the dead that in the cool earth lie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 14:38

Chant du drapeau noir

Chant du drapeau noir
LA BANDIERA NERA
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 13:55

The Harvest Song

The Harvest Song
[1915]
Parole di Ralph Chaplin (1887-1961), scrittore, giornalista e “Wobblie”, autore del disegno del gatto nero incazzato simbolo dell’IWW e poi dell’anarco-sindacalismo.
Sulla melodia de I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
Testo trovato nel volume curato da Salvatore Salerno intitolato “Red November, Black November: Culture and Community in the Industrial Workers of the World”, State University of New York, 1989.

“Un giorno ci prenderemo le buone cose della terra
Che i parassiti accumulano e vendono;
Ci terremo per noi ciò che produciamo
E i capi se ne vadano all'inferno.
La terra è sul bottone che portiamo noi del sindacato
Noi scateneremo il gatto del sabotaggio se non avremo quel che ci spetta!”
The ripening grain is waiting for us now,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 13:20
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Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay

Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay
[1914]
Parole di Joe Hill.
Sulla melodia di una nota canzonetta di varietà ed avanspettacolo risalente alla fine dell’800.

Sabotaggio: il termine ha origine durante la rivoluzione industriale, nel settore tessile, nei paesi francofoni di fine 700, inizio 800. Quando cominciarono a diffondersi i telai a vapore, i lavoratori in sovrannumero che venivano licenziati li danneggiavano infilando negli ingrannaggi i loro “sabots”, gli zoccoli di legno…


L’uomo dal cacciavite in mano: il sabotaggio.

Di Valerio Evangelisti, da “Come si fa: tecniche e prospettive di rivoluzione”, a cura di Franco "Bifo" Berardi e Valerio Monteventi, Manni editore.

Esiste una forma di lotta che ha gli effetti di uno sciopero di massa, pur se attuata da un numero esiguo di lavoratori o, in certi casi, persino da uno solo? Sì, esiste, e si chiama sabotaggio. Era comune, e teorizzata da alcune forze sindacali, nei... (Continues)
I had a job once threshing wheat
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 11:39
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Ribbons Fall

Ribbons Fall
[2013]
Parole e musica di Duncan McFarlane
Nell’album della Duncan McFarlane Band intitolato “Poachers Bold”
Testo trovato sul sito dell’autore.

Duncan McFarlane è nato nel 1954 in una base militare della RAF e dunque sa bene che quando “the ribbons fall” da sotto le ali dei jet in assetto tattico vuol dire che di lì a poco gli aerei scaricheranno il loro carico di morte sugli obiettivi previsti… E lo sanno anche gli attivisti contro la guerra che manifestano all’esterno delle basi: quando gli ordigni vengono liberati dalle loro fettucce colorate la guerra è già in atto ed è il momento di cercare di superare le recinzioni ed invadere la pista di decollo (anche se ignoro se qualcuno ci sia mai riuscito…)
I still see you as a girl - Party frock and hair in curls
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/20 - 10:26
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Dio è morto

Dio è morto
2012
I luf cantano Guccini

Certo che si può sempre dire che "Dio è morto" non ha nessun bisogno di essere rifatta. E' perfetta così. Cristallizzata nella versione di Augusto Daolio e dei Nomadi di quasi 50 anni fa (47 per la precisione). Tanto che anche i rifacimenti dello stesso Guccini non hanno aggiunto niente. Ma provate ad ascoltarla."Dio è morto" non è che uno degli undici capitoli in cui si dipana questa "Guccineide", ma l'ho citato non a caso subito, perché è forse la canzone che ha subito la trasformazione più profonda e peraltro azzeccata. Se facciamo la tara delle parole, potrebbe anche trattarsi di una canzone del tutto nuova. Il plagio lo concedono solo con prove maggiori. La musica resta sospesa e in sottofondo, dando la sensazione di una tensione crescente, mentre Canossi salmodia il celebre testo, facendone una sorta di preghiera laica, sommessa e intensa. Più che un urlo... (Continues)
donquijote82 2014/5/20 - 10:23
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Il vecchio e il bambino

Il vecchio e il bambino
2012
I luf cantano Guccini

"Il vecchio e il bambino" è uno dei maggiori classici gucciniani, un brano che si ascolta una volta e si fa fatica a scollarsi, pubblicato in "Radici", album del 1972, e scritta probabilmente qualche anno prima "Il vecchio e il bambino" risente positivamente del clima di riscoperta della fantascienza che animava gli anni '60. La fantascienza che traeva le sue origini in Robert Scheckley, Philip K. Dick, Richard Matheson o, guardando più indietro Ray Bradbury e Isaac Asimov. Quel bacino di fantasia stellare che fornirà i migliori semi per l'indimenticabile serie telvisiva "Ai confini della realtà". Guccini è culture di fantascienza e anche sceneggiatore delle "Storie dallo spazio profondo" disegnate da Bonvi e con lui concepite. Inoltre alle spalle c'è anche Bob Dylan e il suo canto sulla "dura pioggia che cadrà", inteso come fallout nucleare. Con tutti questi... (Continues)
donquijote82 2014/5/20 - 09:55
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La complainte du coureur de bois

La complainte du coureur de bois
Colpisco ancora ma lascio a metà le introduzioni :-)
Sarà bene quindi ripigliare questa pagina e terminarla...come dire, un po' di autocritica ci sta sempre bene, e fa parecchio bene alla salute...
Riccardo Venturi 2014/5/19 - 18:48
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
il vostro sito è molto interessante
rebecca 2014/5/19 - 14:07
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All Things Are Quite Silent

All Things Are Quite Silent
[18° secolo?]
Un brano tradizionale, quasi sicuramente di epoca settecentesca, il cui testo compare per la prima volta in una raccolta datata 1904.
Nel primo album degli Steeleye Span, “Hark! The Village Wait” del 1970.
Testo trovato sull’ottimo Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.

Lamento di una donna il cui marito è stato sequestrato da una “press-gang”, costretto con la forza ad arruolarsi nella Royal Navy… Cose che capitavano tra 600 e 700, quando ogni cosa era consentita in nome di Dio, del re e delle loro guerre… L’odiosa pratica terminò solo dopo la sconfitta di napoleone nel 1814.
All things are quite silent, each mortal at rest,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/19 - 09:46
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Piosenka niezapomniana

Piosenka niezapomniana
Bellezza oscurata

krzyś 2014/5/19 - 00:49
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Huberta (a True Story. Details Culled From the Library of the Johannesburg Sunday Times)

Huberta (a True Story. Details Culled From the Library of the <Em>Johannesburg Sunday Times</Em>)
Si potrebbe inserire nel percorso "Guerra agli animali"... ci ho pensato adesso...
Bernart Bartleby 2014/5/18 - 21:59
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White Man

White Man
[1986]
Scritta da Peter Knight, voce e violino della formazione inglese.
Nell’album intitolato “Back in Line”. Poi anche nell’album dal vivo “Tonight's the Night”.

Suprema sintesi di Storia del Colonialismo, quello inglese in particolare...
Some sing of their glory
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/18 - 21:05
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Minguccio

Minguccio
Carissimi Bernart e Krzys, visto che avete apprezzato Tonino Zurlo, vi invito ad ascoltare anche quest'altra (anche se non è una anti-war song ma piuttosto una anti-slanders song)

http://www.infinititesti.com/2014/05/0...
Flavio Poltronieri 2014/5/18 - 18:54
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The Partisan

The Partisan
Visto che tutto è già stato detto, vorrei contribuire con la versione italiana che ho offerto a Ruben in occasione di Misciumeret La Giornata della Memoria 2010.

The partisan - (trad). - Ruben - Misciumeret 24.1 ... - YouTube



Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2014/5/18 - 15:20
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Lift Girl's Lament

Lift Girl's Lament
[1962]
Parole e musica di Jeremy Taylor.
Un singolo pubblicato in Sudafrica nel 1962.
Un classico di Jeremy Taylor, presente in tutte le compilation successive, a partire da “Ag Pleez Deddy” (titolo del suo brano forse più famoso)

Il lamento dell’ascensorista sfruttata, malpagata e rovinata dal lavoro, lei che avrebbe voluto fare la hostess sugli aerei...
Going up!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/18 - 14:13
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La musica è finita

La musica è finita
[2012]
Parole di Alessandro Hellmann
Musica di Rosario Di Bella
Nell’album intitolato "Se io ho perso... chi ha vinto?", raccolta di brani inediti di autori contemporanei (Edizioni Maremosso).
C’è un silenzio assordante
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/18 - 13:25
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Girotondo

Girotondo
[2012]
Parole di Abner Rossi
Musica di Mario Berlinguer
Nell’album intitolato "Se io ho perso... chi ha vinto?", raccolta di brani inediti di autori contemporanei (Edizioni Maremosso).
Guarda guarda il mondo che non è più tondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/18 - 13:22




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