Frammento di versione in onore di Rosa Luxemburg risalente alla fine degli anni 60, come ricordata da Luigi Manconi, all’epoca militante in Lotta Continua.
Testo trovato su “La musica è leggera. Racconto su mezzo secolo di canzoni”, di Luigi Manconi, Il Saggiatore, 2012.
LUXEMBURG ROSA
La chiamavano Luxemburg Rosa metteva le masse
metteva le masse metteva le masse
la chiamavano Luxemburg Rosa metteva le masse sopra a ogni cosa.
Appena giunta alla stazione della città di Berlino
tutti si accorsero al primo sguardo
che era venuta per fare casino.
C’è chi il casino lo fa per gioco
e chi lo fa per professione
Luxemburg Rosa né l’uno né l'altro lei
lo faceva per passione.
la mia preferita nella lista delle car crash songs è "Last Kiss" nell'interpretazione dei Pearl Jam :)
Voto anch'io per spostarla negli extra...
Lorenzo 2014/5/20 - 19:55
CANZONE PER LA PLOG
di Riccardo Venturi.
Ebbene, stasera ho imparato che esistono persino le "Car crash songs"; mènghia. Così, profittando di questa pagina automobilistica e dell'inserimento della famosa canzone di Guccini sull'amica spiaccicata sull'autostrada, ho pensato di dedicare una canzone alla Plog. La Plog è la mia macchina, e poi vi spiego perché si chiama così: è una Mercedes W123 di classe 200 con impianto a GPL (a benzina farebbe 2 metri con un litro...), 2000 di cilindrata, quasi cinque metri di lunghezza, due tonnellate e rotte di peso, freno di stazionamento a pedale e sgancio a mano, spaventomila chilometri, adesivi dei Malasuerte FI*Sud e "Ateo a bordo", eccetera. E' un carro armato: già appartenente a una attivista NO TAV, a Firenze girano leggende sul fatto che si diverta a ridurre in poltiglia le Smart e altre macchinine modajole, che provenga dalla guerra civile libanese... (Continues)
LA PIU' FAMOSA CAR CRASH SONG ITALIANA: NON CORRERE PAPA'
Altro che "Canzone per un'amica"...! Dal film Il Pap'occhio di Renzo Arbore (1980). Un epico capolavoro interpretato dall'attore e cantante Dino Cassio, già componente dei Brutos.
Centoquaranta all'ora...vado via,
Il cielo si fa scuro nella sera,
Premo l'accelerator senza paura,
Non mi fermo nemmeno all'autogrill.
Non correre papà,
non correre papà,
la mamma è morta già sull'autostrà',
Non correre papà,
non correre papà,
la mamma è morta già sull'autostrà'
Centocinquanta all'ora nella notte,
Son partito da Roma alle ventuno,
Da casello a casello cinque ore,
Arrivo a casa prima delle tre.
Non correre papà,
non correre papà,
la mamma è morta già sull'autostrà',
Non correre papà,
non correre papà,
la mamma è morta già sull'autostrà'
Un camion col rimorchio, un furgoncino,
Sorpasso un'Alfasud metallizzata,
Oddio!... (Continues)
Non me ne intendo di asc'tagghe e diavolerie del genere, però la Plog non stiaccerebbe mai la MITICA sorellina né le altre sorelline Errequattro! La Plog stiàccia solo Smart, Ford Ka, Mini, finte Fiat 500 e le costosissime macchinine Chatenet dei sedicenni ricchi! Che il mondo lo sappia!
Direi tranquillissimo, tra l'altro con una Panda Young dell'89 ci sono andato un'estate in Sardegna nel '91! A proposito di Grrrranata: ma che cavolo ha combinato Alessio Cerci...? Io l'altra sera tifavo Toro come tutto lo stadio di Firenze...
"Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia..."
("La leva calcistica della classe '68", Francesco De Gregori, da "Titanic", 1982)
Ohibò, ma questo sì che è un contributo coi fiocchi, carissima Prisca. Non solo elimina ogni esitazione su cosa intendesse Fondas Ladis alludendo agli oliveti di Megara (provvedi, Riccardo mio, a introdurre la correzione, almeno come variante tra parentesi e magari con un rinvio al suggerimento di Prisca e al suo decisivo documento), ma mi piace anche perché sfata inesorabilmene la favola - che ancora persiste - della georgofilia dei colonnelli, cui si attribuisce tanto amore per le campagne, da loro dotate di qualche palo della luce a simulare l'elettrificazione.
Magnifico, nel documentario, l'allevatore di pecore che racconta la verità della vicenda, quasi reimpersonando il Karanghioghiz, con la stessa voce e la stessa cantilena! Vedo che il filmato fu prodotto da Finos film, grande arma culturale del popolo greco.
Converrete che è questo il bello e il buono del sito. Si incomincia ad... (Continues)