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Before 2014-5-17

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Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out

Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out
[1970-71]
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).

Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Well, if you want to sing out, sing out
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/10 - 22:39
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Time I Have

Time I Have
Album: Croz (2014)

Alla sua età e con la vita davvero spericolata che ha condotto, sempre all'inseguimento degli ideali hippies (pace e amore), finge di provare ad accettare le cose che "non è possibile cambiare", ma non perde l'occasione per cercare di scuotere qualche coscienza. Insomma, non perde mai la speranza, non demorde e, alla veneranda età (per un cantautore) di 73 anni, è ancora giovane. Mi piace, anche se può sembrare ovvio, il concetto paura = antitesi della pace (sempre vero), e mi piacciono i riferimenti a Martin Luther King e alla Bibbia (l'uomo col mantello è Samuele, richiamato dal regno dei morti da Saul perchè abbandonato da Dio. Ovviamente Samuele non lo aiuta...). Ho dovuto fare una ricerca per capire il riferimento alla Bibbia, non conoscevo quella storia. Da notare è che David Crosby non è credente (almeno questo ho tratto da sue interviste lette da varie parti),... (Continues)
People do so many things that make me mad but
(Continues)
Contributed by Enrico 2014/5/10 - 18:47
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Les imbéciles

Les imbéciles
Album: Yitzhak Rabin (1998)

Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.

Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tout change,tout évolue
(Continues)
2014/5/9 - 23:01
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Où veux-tu que j'aille?

Où veux-tu que j'aille?
(feat. Mouss & Hakim - Zebda)
Album: Coup de gueule (2004)
Où veux-tu que j'aille ?
(Continues)
2014/5/9 - 22:50
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Bring Them Home (Bring Back Our Girls)

Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
LA REPUBBLICA
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram

Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014

MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (Continues)
Empty beds
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/9 - 21:37
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Terezín

Terezín
Album Eráse que era volumen 1
Una pesadilla blanca
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/9 - 18:39
Song Itineraries: Extermination camps
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Les Volontaires

Les Volontaires
Les Volontaires

Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay

Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.

« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »

C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (Continues)
Comme ils étaient fort entêtés
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/8 - 22:21
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La notte dei partigiani viventi

La notte dei partigiani viventi
1994
Fumana Mandala
Lasem ster malediche (ua ua ua et me svegliè!)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/8 - 17:40
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Le mal

Le mal
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), nel cosiddetto Cahier de Douai, o Recueil Demeny (un manoscritto inviato a Paul Demeny, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Rudolf Escher (1912-1980), importante compositore neerlandese, nella sua composizione “Univers de Rimbaud, no. 1” del 1970.
Tandis que les crachats rouges de la mitraille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 14:30

Les pauvres à l'église

Les pauvres à l'église
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), in una lettera indirizzata a Paul Demeny e datata 10 giugno 1871, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.
Parqués entre des bancs de chêne, aux coins d'église
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 13:43
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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The Rhythm of Time

The Rhythm of Time
[1981]
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey

[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey

Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:

”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (Continues)
There’s an inner thing in every man,
(Continues)
2014/5/8 - 12:07
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Les mains de Jeanne-Marie

Les mains de Jeanne-Marie
[1872]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), ritrovati nel 1919 e pubblicati sulla rivista surrealista “Littérature” nel giugno di quell’anno.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.

“Leurs femmes, des mégères sans nom, ont parcouru pendant toute la semaine les rues de Paris, versant du pétrole dans les caves et allumant des incendies de tous les côtés. On les abat à coups de fusil comme des bêtes enragées qu'elles sont.”

“Le loro donne, delle megere senza nome, hanno scorrazzato tutta la settimana per le strade di Parigi versando petrolio nelle cantine e appiccando incendi ovunque. Le si abbatte a colpi di fucile, come delle bestie rabbiose quali esse sono.”
Il poeta Leconte de Lisle in una lettera a José-Maria de Heredia,... (Continues)
Jeanne-Marie a des mains fortes,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 11:58
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Dancing With Tears in My Eyes

Dancing With Tears in My Eyes
Album: "Lament" (1984)

Il melodrammatico singolo "Dancing With Tears In My Eyes" indovina un refrain memorabile, aprendosi in una melodia nostalgica di grande suggestione: a contribuire al suo successo sarà anche un videoclip ad effetto, che narra gli ultimi momenti d'intimità di una coppia prima che un'esplosione nucleare spazzi via ogni cosa, bruciando anche il film dei ricordi.

OndaRock
Dancing with tears in my eyes
(Continues)
Contributed by Damenic Guarragi 2014/5/7 - 23:00
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Les Temps de la Colère

Les Temps de la Colère
(1969)
Album: Cet amour-là
Redites moi la longue histoire
(Continues)
2014/5/7 - 22:59
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Lettre du front

Lettre du front
Album: Authentik (2007)

feat. Sefyu
[Sefyu :]
(Continues)
2014/5/7 - 22:48

Les gueux

Les gueux
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Sull’aria de “Les gueux” (1812), canzone di Pierre-Jean de Béranger.

Omaggio, ma critico, di Clément al maestro de Béranger (1780-1857), grande chansonnier e goguettier, grande nemico dell’Ancien Régime, morto famoso ma in miseria.
Al contrario di de Béranger, che celebrava la libertà insita nella povertà (“Les gueux, les gueux, Sont les gens heureux; Ils s’aiment entre eux. Vivent les gueux!”), Jean-Baptiste Clément mostra una rabbia più rivoluzionaria, post-Comune, affermando che, se è vero che si può mangiare senza tovaglia e dormire sulla paglia, è altrettanto vero che su di una bella tovaglia non si banchetta affatto male e si dorme assai meglio in un buon letto…
Les gueux, les gueux
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 16:01
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L’angelus

L’angelus
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
L’autore della musica non è indicato.
Dedicata al pittore Jean-François Millet (1814-1875), autore di importanti opere, come “Les glaneuses” [Le spigolatrici, 1857] e – per l’appunto – “L’angelus” [1857-1859].
Rinvio al proposito all’introduzione fatta da Riccardo Venturi a Plegaria a un labrador di Vìctor Jara.

Je ne connais rien de plus lugubre que le tintement monotone de l'angelus le matin!
Comme il dit bien aux uns: Misère, servitude, résignation.
Comme il dit bien aux autres: soyez heureux et dormez en paix! On travaille pour vous.
Comme la cloche de l'angelus est bien la digne soeur de la cloche de l'usine et de l'atelier!
Depuis quelles existent, ces bavardes tapageuses qu'on a toujours poétisées n'ont cessé d'être les complices des ennemis de la raison, du progrès, de la justice et de la liberté.
Les cloches n'ont sonné pour le peuple... (Continues)
Forçats de la mine et mangeurs de terre,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:45

L’enfant pauvre

L’enfant pauvre
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era riparata dopo la disfatta della Comune, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
L’autore della musica non è indicato.


Au citoyen Alphonse Fournier.
Quelle horreur! Je dédie cette chanson à un réprouvé, à un... disons le mot, à un forçat! Au citoyen Fournier, condamné par la justice bourgeoise à huit ans de travaux forcés!
Je l'ai connu lors de la grève des tisseurs qui éclata à Roanne en 1882.
Fournier, cependant, ne s'était pas fait remarquer parmi ceux qu'on appelle les violents.
Lorsque la grève fut terminée, il chercha du travail et n'en trouva pas.
Se voyant repoussé de partout, ayant sa famille à soutenir, sachant qu'un M. Bréchard était le chef
de la coalition patronale et, par contre, des affameurs, l'exaspération l'envahit: il s'arma d'un pistolet, tira sur M. Bréchard et le manqua.
Mais... (Continues)
Les mains dans ses poches percées
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:04

Comme je suis fatigué!

Comme je suis fatigué!
[1880]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato.

Aux Sans-Métier, qu'on utilise à tout: à porter les fardeaux, à traîner la voiture, à casser les cailloux, à tourner la roue. C'est-à-dire aux milliers de parias qu'on désigne vulgairement sous le nom de manouvriers, d'hommes de peine, et qui sont en réalité beaucoup plus malheureux que les galériens et beaucoup plus maltraités que les bêtes de somme.

Ai Senza-Mestiere, quelli che vengono usati per tutto: per portare pesi, guidare carrozze, spaccare pietre, girare la macina. Cioè, le migliaia di paria che vengono volgarmente chiamati manovali, uomini di fatica, e che in realtà sono molto più infelici dei prigionieri e molto più maltrattati delle bestie da soma.

Jean-Baptiste Clément in “Chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Mon père, un fils de la Bourgogne,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 10:45
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
Poesia (testo integrale) di Victor Hugo
(da Odes et Ballades, 1822-1827)
Musica di Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)

Poème (intégral) de Victor Hugo
(d'après Odes et Ballades, 1822-1827)
Musique de Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)


Per la versione musicata e cantata dai Malicorne si veda qui


Come specificato nella pagina dedicata alla versione abbreviata musicata e cantata nel 1977 dai Malicorne, il testo integrale de La fiancée du timbalier era stato già musicato, nel 1890, da Camille Saint-Saëns. Essendo troppo complesso presentare due rese talmente diverse come epoca e spirito, è stato preferito comporre due pagine separate sebbene, ad un esame molto attento, sia possibile individuare nella partitura dei Malicorne alcune cose riprese da quella classica di Saint-Saëns. La traduzione italiana presente in questa pagina riprende ovviamente le parti già eseguite con la traduzione ex novo di quelle mancanti; per le note si rimanda a quelle già redatte. [RV]
Monseigneur le duc de Bretagne
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/5/7 - 09:43
Song Itineraries: Anti-war classical music
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La terrorista

La terrorista
da "Occupo poco spazio" (2014)

Un potente brano quasi punk dal nuovo disco di Nada: una metafora della paura del diverso che attraversa la nostra società e della repressione contro chiunque si allontani dalle convenzioni, dal gregge, da quelle maggioranze che, come diceva De André, hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi...


«La ter­ro­ri­sta» – uno dei pezzi di mag­giore impatto – sem­bra in realtà la meta­fora della paura del diverso…

Sì, è il rac­conto di una bar­bona, ma potrebbe anche essere sem­pli­ce­mente una per­sona che non si veste in un certo modo, o alla quale è suc­cesso qual­cosa tanto forte da scon­vol­gerla. E quando fugge, nell’equivoco, viene rin­chiusa in car­cere. La paura del diverso – non parlo solo di extra­co­mu­nitari — mi lascia alli­bita all’alba del 2020…
Intervista a Nada


foto di Irving Penn
Il futuro è nero
(Continues)
2014/5/6 - 21:40
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Mondo cane

Mondo cane
[2007]
Nell’album “Cerebroloser”
Il titolo omaggia il famoso film del '62 di Jacopetti e Prosperi.

Un’altra allegra canzoncina dei Fucktotum, per salutare la loro piena assoluzione dopo il tentativo di censura mosso contro il gruppo dal Corpo dei vigili urbani di Torino (anche se il sigillo giudiziario ancora non è stato rimosso)…
Lei era una fotomodella elegante e raffinata
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 16:54
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Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag

Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag
[1930]
Versi di Erich Kästner.
Su di una non specificata melodia popolare.
Nel repertorio di Ernst Busch, nel suo disco “Ernst Busch 3. Singt Und Spricht Texte Von Erich Kästner”.
Zweitausend Jahre sind es fast,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 14:30
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Alle Tage

Alle Tage
[1952]
Versi di Ingeborg Bachmann, dalla raccolta intitolata “Die gestundete Zeit” [Il tempo dilazionato], 1953.
Musica di Dieter Kaufmann (1941-), compositore austriaco, nella sua opera “Evocation - Oratorium Gegen Die Gewalt Nach Gedichten von Ingeborg Bachmann” del 1974.
Der Krieg wird nicht mehr erklärt,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 13:15
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Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque

Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque
[1930]
Parole di Walter Mehring
Musica attribuita a Rolf Lukowsky (1926-), compositore e direttore di coro, vivente. Potrebbe però trattarsi invece del padre Josef (1896-1973), anche lui compositore.
Interpretata da Ernst Busch, presente nel disco compilativo “Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger”.

Elisabeth Maldaque, detta Elly (1893-1930) era un’insegnante elementare a Regensburg (Ratisbona, Baviera).

In gioventù soffrì molto la figura del padre, fanatico religioso e di estrema destra, che aveva reso lei e la madre completamente succubi. Un fratello morì nella Grande Guerra nel 1916. La violenza paterna rese Elly molto fragile. Nei primissimi anni d’insegnamento fu costretta al congedo molte volte, a causa dell’esaurimento nervoso e dell’insonnia persistente. Ma dal 1922 la sensibile ma coraggiosa Elly si aggrappò anima e corpo alla sua professione e in seguito, grazie alla profonda amicizia... (Continues)
Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque, welche, kommunistischer Irrlehren bezichtigt, ins Gefängnis gesteckt wurde, wo sie verstarb im zweiten Jahrzehnt unsres Jahrhunderts.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 11:25
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Dolchstoß-Legende

Dolchstoß-Legende
[anni 20]
Parole di Julian Arendt
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, presente in molti suoi dischi a partire da “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

Persa la Grande Guerra, prima ancora dell’armistizio e dell’avvento di una democrazia parlamentare al posto del governo militare, il Kaiser e i suoi generali Von Hindenburg e Ludendorff in testa) non si persero d’animo e partorirono una storiella che ebbe subito un grande successo, specie tra la classe media immiserita dalla guerra e tra i molti reduci, quella che la sconfitta non fosse stata dovuta all’inferiorità militare e strategica tedesca rispetto alla coalizione delle potenze alleate ma alla “Dolchstoß”, la “pugnalata alle spalle” ricevuta sul fronte interno.

La casta militare e i nazionalisti, anziché assumersi le proprie responsabilità e farsi da parte, cercarono di addossare... (Continues)
Wie war doch der feige Gesang
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 09:35
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La Capitulation

La Capitulation
Album: Ça parle au diable (2000)
{Parlé:}
(Continues)
2014/5/6 - 00:18
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Le p'tit grenier

Le p'tit grenier
2003
Album: Les chemins du vent

Paroles et musique : Anne Sylvestre
Orchestrations et direction musicale : François Rauber
Vous y grimpiez par une échelle
(Continues)
2014/5/5 - 22:49
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Song for Syria

Cold darkness death,
(Continues)
2014/5/5 - 17:36
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
[1977]
Da una poesia di Victor Hugo
D'après un poème de Victor Hugo
(Da/D'après Odes et Ballades, 1822-1827)
Musica / Musique: Gabriel Yacoub
Album: Malicorne 4 (Nous sommes chanteurs de sornettes)

Per la versione (integrale) musicata da Camille Saint-Saëns si veda qui

Nel 1977, per il loro quarto album, intitolato Malicorne 4 e più noto come Nous sommes chanteurs de sornettes da uno straordinario brano che vi è contenuto (e che magari sarà, prima o poi, presentato negli “Extra”), ricorsero anche alla penna di un giovane paroliere nativo di Besançon e di cui si sarebbe sentito parlare negli anni a venire: tale Victor-Marie Hugo... beh, certo, naturalmente sto celiando per introdurre con un minimo di leggerezza questa sua famosissima ballata, La fiancée du timbalier, tratta dalle Odes et Ballades , la raccolta delle sue poesie giovanili pubblicata e ampliata a più riprese tra il 1822... (Continues)
Monseigneur le duc de Bretagne
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/5/5 - 13:15
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Lâchez vos drapeaux

Lâchez vos drapeaux
[1998]
Nell’album intitolato “Fieldtrip”
Fleur de lys, la feuille d'érable
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/5 - 11:44
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Un été pour rien

Un été pour rien
1996
Album: À tâtons
elle monte dans sa chambre
(Continues)
2014/5/4 - 23:37
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Le Soldat

Le Soldat
(2005)
Paroles et musique de Georges Moustaki
Album: Vagabond

Una bella canzone dal penultimo album del grande Moustaki. Di origini ebraiche, Moustaki non risparmia niente al sionismo in questa canzone scritta dal punto di vista di un soldato israeliano. "Mi avevano detto che avremmo fatto fiorire le sabbie del deserto e che questo sarebbe stato il nostro paese... la vita sarà un arcobaleno dopo la nebbia e la notte... [riferimento a Nacht und Nebel, vedi Nuit et brouillard di Ferrat] mi hanno detto di ammazzare, nessuna pietà per il nemico... tanto peggio per donne e bambini".
On m’avait dit nous allons faire
(Continues)
2014/5/4 - 23:16
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Soixante-Soixante Deux

Soixante-Soixante Deux
(1987)

Dal re del rock'n'roll in salsa francese una canzoncina che ci riporta agli anni dei suoi esordi, con una certezza: l'Algeria è bella sì ma vista dal Sacro Cuore...
Saluer l'drapeau en s'levant
(Continues)
2014/5/4 - 23:11
Song Itineraries: The Algerian War
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Parce qu'on vient de loin

Parce qu'on vient de loin
(2002)
dall'album omonimo

Corneille è un cantante di r'n'b nato in Germania originario del Rwanda. Nel 1994 ha 17 anni. La madre è hutu e il padre tutsi. Un gruppo armato entra nella casa di famiglia e uccide i suoi genitori, i fratelli e le sorelle. Corneille assiste al massacro, sopravvive nascondendosi dietro a un divano. Fugge in Zaire, a due giorni di cammino e trova rifugio presso una coppia tedesca amica dei genitori.

Da questa storia tragica, si può ben capire il perché dell'invito a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, nella canzone che dà il titolo al suo primo album.
Nous sommes nos propres pères
(Continues)
2014/5/4 - 22:38
Song Itineraries: 1994: The Rwanda Genocide
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J'ai vu

J'ai vu
(1990)
Album: Religion
J'ai vu Berlin, Bucarest et Pékin comme si j'y étais.
(Continues)
2014/5/4 - 22:25

Spartaco incatenato

Il canto del prigioniero politico (sui motivi della serenata "Rimpianto" di Toselli).

Spartacus Picenus, Canti comunisti, Milano, Edizioni del Calendario del Popolo, 1967
(Come un sogno d'or
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/5/4 - 19:45
Song Itineraries: From World Jails
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Alla faccia del padrone

Alla faccia del padrone
[2009]
Album :La Rosa e l'Urtiga

(F. Romano)

Il ballo, la musica per marcare la differenza tra la povertà e la miseria più disperata, per urlare al mondo di essere vivi, di essere uomoni e non bestie da fatica. Alla faccia del padrone.
La strada coperta da salici e pioppi
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/5/4 - 15:19
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Come i nostri vecchi

Come i nostri vecchi
Non mi faccio,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/4 - 08:00
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Ma colère

Ma colère
(2014)

In questa nuova e orecchiabile canzone Yannick Noah prende decisamente posizione contro il Front National di Marine Le Pen, ribadendo che la sua rabbia è ben diversa da quella dei fascisti! Noah si è detto contento di vedere le reazioni stizzite della leader del Front National a proposito della sua canzone.
Ma colère n'est pas amnésique,
(Continues)
2014/5/3 - 22:58
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An eostig toullbac’het

An eostig toullbac’het
[1975]
Parole e musica: Gilles Servat
Pozhioù ha sonerezh: Gilles Servat
Paroles et musique: Gilles Servat
Lyrics and music: Gilles Servat
Sanat ja sävel: Gilles Servat
Album / Pladenn / Albumi: La liberté brille dans la nuit


Pell a oa n’en doa ket an eostig
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/3 - 22:30
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Tempi moderni

Tempi moderni
Si dice che viviamo in tempi moderni
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/3 - 18:26
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Frente al Cabo de Palos (o ¿Qué será?)

Anonymous
Durante la Guerra Civile Spagnola, il 6 marzo 1938 la Marina Repubblicana affondò l'incrociatore franchista "Baleares"; dell'episodio si parla in questa canzone anonima, composta su una canzone popolare, forse una filastrocca per bambini risalente alla fine del 1800.
Alcune parole o l'ordine delle strofe variano nelle diverse versioni.
Frente al cabo de Palos
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2014/5/3 - 17:48
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F. Aldrovandi

F. Aldrovandi
2012
Nebbia bassa
feat. Steno (Nabat)
25 settembre, circa le 6, chiamarono la polizia
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/5/3 - 16:34
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Pane e libertà

Pane e libertà
2012
Nebbia bassa
feat. Modena City Ramblers



Giuseppe Di Vittorio, nato a Cerignola-Puglia-l'11 agosto 1892, è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'ottocento in Puglia.
I suo genitori lavoravano la terra dei marchesi Rubino-Rossi di Cerignola. Costretto a fare il bracciante,a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro nel 1900, dopo aver imparato a leggere e a scrivere sommariamente, teneva un quaderno in cui annotava termini ignoti che udiva, mettendo da parte faticosamente i soldi per acquistare un vocabolario.
Già negli anni dell'adolescenza, a 12 anni circa,aveva iniziato una intensa attività politica e sindacale... (Continues)
Giuseppe Di Vittorio contadino
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/3 - 15:26
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Economical Slavery

Economical Slavery
Lyrics from https://groups.yahoo.com/neo/groups/su...

Jah!

Oggi i cieli hanno battuto il record del caldo alla mia città, pomeriggio la temperatura ha raggiunto 38,9 gradi C, he, he

E la palma sul balconcino gode, he, he...
Wealth and poverty
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/5/3 - 08:46
Song Itineraries: Ghettos
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Treasures

Treasures
Formidable Steve
Il testo trovato qui
When I walk down your street
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/5/3 - 03:09
Song Itineraries: Ghettos
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Lettre Ouverte

Lettre Ouverte
"Lettre Ouverte" di Pedro Aledo si trova nel disco del gruppo Vents d'Est "Ballade pour une mer qui chante" pubblicato nel 1996

Danse
Pour tous ceux qui autour de cette mer
S'efforcent d'inventer la Paix.
Un chant d'amour
Qui s'élève ne peut être vaincu...
Per tu qu'as paur segur
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/2 - 23:37
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Ouverture/Le bagne: pitié, pitié (Les Misérables)

Ouverture/Le bagne: pitié, pitié <em>(Les Misérables)</em>
[1991]
Parole di Alain Boublil
Musica di Claude-Michel Schönberg (1944-), compositore, produttore teatrale e cantante francese, noto soprattutto come autore di musical.

Un’altra canzone dal musical “Les Misérables”, basato sul famoso romanzo di Victor Hugo. Ma, mentre A la volonté du peuple era già presente nell’originale del 1980, questa è stata introdotta nell’edizione del 1991.

L’azione si svolge a Tolone nel 1815. E’ la scena in cui il protagonista, Jean Valjean, viene posto il libertà vigilata dopo aver scontato una lunghissima pena a causa di un originario furto per fame e di successive evasioni. A comunicargli la scarcerazione è l’ispettore Javert - il dialogo è assente dal romanzo, che il personaggio di Javert viene introdotto più avanti - guardia carceraria e poliziotto, che nutre verso Valjean un sentimento ambiguo, di odio e di ammirazione al tempo stesso. Infatti lo inseguirà per anni, perseguitandolo, ma quando il “cattivo” Valjean gli salverà la vita sulle barricate, il “buono” Javert crollerà, suicidandosi.
BAGNARDS:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/2 - 22:50
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Jeux d'enfants

Jeux d'enfants
Testo e Musica: Michel Montanaro

Interpretata dalla cantante popolare Écsi Gyöngyi e dall'Ensemble Vents d'Est con l'accompagnamento del gruppo folk slovacco Ghýmes (sempre composto da ungheresi) nel disco "Migration" del 1993
Au pied d'une croix de pierre
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/2 - 22:28
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Digos Boogie

Digos Boogie
[1981]
Album: "Seni e coseni"
Siamo tutti quanti poliziotti, Digos boogie
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2014/5/2 - 18:39
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Houmani حومانــــــي

Houmani  حومانــــــي
Testo e musica di Hamzaoui Med Amine & KAFON
Il testo trovato qui
spero che sia questo : )
لمحبّــة صنعك يــا ربّـــي .. و الكـــره زمــان صنعتّو الـنّاس
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/5/2 - 14:12
Song Itineraries: From World Jails
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Revolution Song

Anonymous
Revolution Song
[2013]
Testo trovato qui
Il ritornello è ripreso da For What It's Worth dei Buffalo Springfield, 1967.

Una canzone in inglese che racconta della rivolta di Istanbul del 2013, quando decine di migliaia di persone protestarono contro il progetto, fortemente voluto dal governo Erdoğan, di eliminare il Gezi Park di piazza Taksim, una delle ultime aree verdi del distretto di Beyoğlu, per ricostruirvi l’antico quartier militare ottomano (distrutto nel 1940 proprio per fareposto al parco) ed un grande centro commerciale. La protesta di Taksim Gezi Park fu duramente repressa dalla polizia e nello sgombero violento del 10 settembre furono uccisi 6 manifestanti tra i 19 e gli 88 anni.

Contribuisco questa canzone (anche se il testo in inglese forse andrebbe rivisto da chi lo conosce meglio di me) perchè anche ieri, Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il governo turco ha duramente represso quanti... (Continues)
There's something happening here
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/2 - 10:43
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Rabbits' Hill Pt. 1

Rabbits' Hill Pt. 1
2012

Concept album based on the 1972 book "Watership Down" by Richard Adams. "Rabbits' Hill" is the literal English translation of the Italian title, "La Collina dei Conigli".
Worldwide distribution by Frontiers Records and Edel Music AG.
Japanese edition by King Records released 24.10.2012.
Japanese edition contains 2 bonus tracks:
13. Hampshire Landscape (03:28)
14. Prince with a 1000 Enemies (Andre Matos vocals only version) (04:12)

per vedere l'introduzione al libro si veda The Warren Of Snares
1. Dawn of Times
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/5/2 - 07:04
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We're Not Gonna Take It

We're Not Gonna Take It
We're not gonna take it
(Continues)
Contributed by Anonymous 2014/5/2 - 04:37
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A la volonté du peuple

A la volonté du peuple
[1980]
Parole di Alain Boublil (con Jean-Marc Natel)
Musica di Claude-Michel Schönberg (1944-), compositore, produttore teatrale e cantante francese, noto soprattutto come autore di musical.

Dal musical “Les Misérables”, basato sul famoso romanzo di Victor Hugo e diretto nel 1980 da Robert Hossein, che due anni più tardi ne firmò anche una riduzione cinematografica.
Nel 1985 “Les Mis” (così viene chiamato colloquialmente) ha subìto un adattamento il lingua inglese (libretto di Herbert Kretzmer e musiche, parzialmente riscritte, sempre di Schönberg). Lo spettacolo fu presentato al Barbican di Londra e due anni dopo a Broadway, e da allora non ha smesso di essere rappresentato. Nel 2012 il musical è stato trasposto su pellicola in un (per molti mediocre) “kolossal” diretto dal britannico Tom Hooper.

La canzone viene intonata durante la scena dell’insurrezione repubblicana di Parigi nel... (Continues)
A la volonté du peuple
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/1 - 21:33
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Hop-là,nous vivons!

Hop-là,nous vivons!
Chanson française – Hop-là nous vivons – Jean Ferrat – 1969
Paroles: Henri Gougaud

Ce sera le troisième Ho(pp) là, nous vivons ! des CCG... Il importait de ne pas le rater... Même si le rapport avec Ernst Toller n'est pas des plus clair...
Les deux autres sont Holà, nous vivons ! et Hoppla! Wir leben! [L.L.]
Avec nos dents nickelées
(Continues)
Contributed by Lucien Lane 2014/5/1 - 18:55

Le bonhomme Misère

Le bonhomme Misère
[1868]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Su “Les chansons de Jean-Baptiste Clément” (Parigi, 1885) non ci sono indicazioni relative all’autore della musica.

Dedicata a Charles Ferdinand Gambon (1820-1887), importante militante della causa repubblicana.
Rimasto orfano da piccolo, Gambon fu allevato dalla nonna in campagna, dove conobbe la miseria dei contadini. Divenuto avvocato e poi giudice e deputato, fu perseguitato dal regime per le sue posizioni fieramente antimonarchiche e spedito per 10 anni in un bagno penale su di un’isola bretone.
Tornato in libertà, si mise a fare l’agricoltore. Nel 1869 si rifiutò di pagare le imposte che sarebbero state destinate alle spese militari e così molti suoi beni gli vennero pignorati, compresa una mucca che lui difese strenuamente contro gli esattori. Quest’episodio di resistenza divenne famoso tanto che lo chansonnier e goguettier Paul Avenel gli... (Continues)
Haro!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/1 - 18:35

Into the Streets May First

Into the Streets May First
[1934]
Versi di Alfred Hayes (1911-1985), scrittore e poeta inglese, l’autore de I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night.
Musica di Aaron Copland (1900-1990), grande compositore americano.

Canzone vincitrice del concorso “Workers Music League/New Masses” indetto nel 1934 in occasione della festa del Primo Maggio. Copland decise di mettere in musica questo testo come reazione all’avvento del nazismo in Europa. In seguito, pur non sconfessando questa sua opera, non la incluse mai nel proprio catalogo ufficiale. Ciò nonostante, all’epoca della “caccia alle streghe” anticomunista, anche Copland fu preso di mira dal senatore McCarthy.
Into the streets May First!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/1 - 13:51
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Brigante se more

Brigante se more
Li chiamarono Briganti
film completo

daniela -k.d.- 2014/5/1 - 12:42
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No TAV

No TAV
2014
Banditi senza tempo
registrato dal vivo al Rising Love di Roma il 22 febbraio 2014
feat . O' Zulu (99 posse)
Belle parole
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/1 - 12:25
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The Red Flag

The Red Flag
[1889]
Versi di Jim Connell (1852-1929), militante indipendentista e socialista irlandese.
Sulla melodia della natalizia “O Tannenbaum” (1824) di Ernst Gebhard Salomon Anschütz (1780-1861), organista e compositore tedesco.

Propongo questo inno perchè è stato forse il primo a cantare il Primo Maggio, la festa dei lavoratori nata nel 1856 in Australia (dove si celebrava il 21 aprile) come giornata di sciopero generale per l’ottenimento delle otto ore di lavoro quotidiane, e poi passata negli USA dove, a partire dal 1886, fu celebrata il 1 maggio. Quell’anno fu fatidico perchè - come già sappiamo - a Chicago la polizia attaccò i lavoratori ed il successivo 4 maggio una bomba rudimentale fu lanciata contro i poliziotti, intervenuti ancora per reprimere un raduno pacifico, e molti furono i morti e feriti, a causa dell’esplosione ma anche della reazione degli agenti. L’attentatore non fu mai... (Continues)
The people's flag is deepest red,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/1 - 11:55
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On désobeit

On désobeit
Album: État second (2012)
Hey cousin te souviens-tu les émeutes en 2005 ?
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/1 - 07:12
Song Itineraries: Thomas Sankara
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Le temps des cerises

Le temps des cerises
C’è un grosso errore in quanto scrisse Alessandro (forse il sottoscritto stesso, nel suo nickname di allora) nel 2009. La Louise cui è dedicata questa famosa canzone non è la famosa Louise Michel ma una giovane comunarda rimasta sconosciuta, che non si sa nemmeno se sia sopravvissuta alla feroce repressione di quella stagione rivoluzionaria.
E lo spiegano bene le parole dello stesso Clément:

“A la vaillante citoyenne Louise, l’ambulancière de la rue Fontaine-au-Roi, le dimanche 28 mai 1871.

Puisque cette chanson a couru les rues, j'ai tenu à la dédier, à titre de souvenir et de sympathie, à une vaillante fille qui, elle aussi, a couru les rues à une époque où il fallait un grand dévouement et un fier courage!
Le fait suivant est de ceux qu'on n'oublie jamais:
Le dimanche, 28 mai 1871, alors que tout Paris était au pouvoir de la réaction victorieuse, quelques hommes luttaient encore dans... (Continues)
Bernart Bartleby 2014/4/30 - 22:31

Liberté, Égalité, Fraternité

Liberté, Égalité, Fraternité
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica non attribuita, forse dello stesso Clément, se mai fu scritta.

Una canzone dedicata ad Auguste Blanqui (1805-1881), morto solo tre anni prima, socialista rivoluzionario che trascorse gran parte della sua esistenza in carcere.

“J'ai dédié cette chanson à Blanqui, la plus grande victime peut-être de ces trois mots, pour losquels il a lutté toute sa vie avec un stoïcisme qui ne s’est jamais démenti.
Je l’estimais vivant, je le salue dans la tombe!”

Jean-Baptiste Clément ne “Le chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Liberté,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/30 - 21:54
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Michè

Michè
Solidarietà e con lucida rabbia, dici bene Riccardo...

E lucida rabbia vorrei indirizzare a tutti gli iscritti al Sindacato Autonomo di Polizia che ieri hanno di nuovo applaudito i loro colleghi responsabili (per sentenza passata in giudicato) della morte di Federico Aldrovandi. Lo avevano già fatto quelli del COISP (altro sindacato autonomo di polizia) l'anno scorso, e sotto le finestre degli uffici dove la mamma di Federico lavora.

Mentre Federico è morto, i suoi assassini, nonostante la condanna, e dopo aver goduto di tre anni di indulto, scontati 6 mesi (dico, sei mesi, per aver ammazzato un ragazzo di 18 anni) sono già stati reintegrati in servizio, seppur con compiti amministrativi, circondati dal calore e dalla solidarietà dei loro colleghi...

Assassini e amici degli assassini, la gente è contro di voi.
Dovrebbero espellervi tutti non solo dalla professione ma da ogni consesso civile. Dovrebbero affidarvi in prova ai servizi sociali almeno per due o tre anni, sì, ma in Sudan, in Iraq o in Afghanistan, e senza armi.
Bernart Bartleby 2014/4/30 - 21:06




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