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Anacronistici, diffidenti, e contenti di esserlo!

Antiwar Songs Blog
Anacronistici, diffidenti, e contenti di esserlo!
Articolo apparso sul numero di maggio di “Sicilia Libertaria” Durante una delle sue esternazioni per il 25 aprile, Giorgio Napolitano ha richiamato all’ordine il governo per i ventilati tagli al salatissimo conto degli F35, “… Senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e perfino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-12 09:24:00
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Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out

Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out
[1970-71]
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).

Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Well, if you want to sing out, sing out
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/10 - 22:39
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Time I Have

Time I Have
Album: Croz (2014)

Alla sua età e con la vita davvero spericolata che ha condotto, sempre all'inseguimento degli ideali hippies (pace e amore), finge di provare ad accettare le cose che "non è possibile cambiare", ma non perde l'occasione per cercare di scuotere qualche coscienza. Insomma, non perde mai la speranza, non demorde e, alla veneranda età (per un cantautore) di 73 anni, è ancora giovane. Mi piace, anche se può sembrare ovvio, il concetto paura = antitesi della pace (sempre vero), e mi piacciono i riferimenti a Martin Luther King e alla Bibbia (l'uomo col mantello è Samuele, richiamato dal regno dei morti da Saul perchè abbandonato da Dio. Ovviamente Samuele non lo aiuta...). Ho dovuto fare una ricerca per capire il riferimento alla Bibbia, non conoscevo quella storia. Da notare è che David Crosby non è credente (almeno questo ho tratto da sue interviste lette da varie parti),... (Continues)
People do so many things that make me mad but
(Continues)
Contributed by Enrico 2014/5/10 - 18:47
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Les imbéciles

Les imbéciles
Album: Yitzhak Rabin (1998)

Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.

Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tout change,tout évolue
(Continues)
2014/5/9 - 23:01
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Où veux-tu que j'aille?

Où veux-tu que j'aille?
(feat. Mouss & Hakim - Zebda)
Album: Coup de gueule (2004)
Où veux-tu que j'aille ?
(Continues)
2014/5/9 - 22:50
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Bring Them Home (Bring Back Our Girls)

Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
LA REPUBBLICA
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram

Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014

MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (Continues)
Empty beds
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/9 - 21:37

Ciuri di campo

Antiwar Songs Blog
Ciuri di campo
Comu ciuri di campu nascisti e la terra ti fici di matri Comu ciuri di campu criscisti e la lotta ti fici di patri Comu ciuri di campu muristi na sira i maju chi stiddi tristi. (Come fiore di campo nascesti E questa terra ti fece da madre Come fiore di campo crescesti E la […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-09 20:16:00
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Terezín

Terezín
Album Eráse que era volumen 1
Una pesadilla blanca
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/9 - 18:39
Song Itineraries: Extermination camps
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Les Volontaires

Les Volontaires
Les Volontaires

Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay

Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.

« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »

C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (Continues)
Comme ils étaient fort entêtés
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/8 - 22:21
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La notte dei partigiani viventi

La notte dei partigiani viventi
1994
Fumana Mandala
Lasem ster malediche (ua ua ua et me svegliè!)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/8 - 17:40
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Le mal

Le mal
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), nel cosiddetto Cahier de Douai, o Recueil Demeny (un manoscritto inviato a Paul Demeny, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Rudolf Escher (1912-1980), importante compositore neerlandese, nella sua composizione “Univers de Rimbaud, no. 1” del 1970.
Tandis que les crachats rouges de la mitraille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 14:30

Les pauvres à l'église

Les pauvres à l'église
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), in una lettera indirizzata a Paul Demeny e datata 10 giugno 1871, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.
Parqués entre des bancs de chêne, aux coins d'église
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 13:43
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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The Rhythm of Time

The Rhythm of Time
[1981]
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey

[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey

Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:

”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (Continues)
There’s an inner thing in every man,
(Continues)
2014/5/8 - 12:07
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Les mains de Jeanne-Marie

Les mains de Jeanne-Marie
[1872]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), ritrovati nel 1919 e pubblicati sulla rivista surrealista “Littérature” nel giugno di quell’anno.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.

“Leurs femmes, des mégères sans nom, ont parcouru pendant toute la semaine les rues de Paris, versant du pétrole dans les caves et allumant des incendies de tous les côtés. On les abat à coups de fusil comme des bêtes enragées qu'elles sont.”

“Le loro donne, delle megere senza nome, hanno scorrazzato tutta la settimana per le strade di Parigi versando petrolio nelle cantine e appiccando incendi ovunque. Le si abbatte a colpi di fucile, come delle bestie rabbiose quali esse sono.”
Il poeta Leconte de Lisle in una lettera a José-Maria de Heredia,... (Continues)
Jeanne-Marie a des mains fortes,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 11:58
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Il cielo di Austerlitz

Il cielo di Austerlitz
Grande.
Nella
2014/5/8 - 10:02
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Alegria, alegria

Alegria, alegria
E che sia
Triste alegria!

Caballeros

https://www.youtube.com/watch?v=_2eMYqtw2lM
krzyś 2014/5/7 - 23:58
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Les Temps de la Colère

Les Temps de la Colère
(1969)
Album: Cet amour-là
Redites moi la longue histoire
(Continues)
2014/5/7 - 22:59
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Lettre du front

Lettre du front
Album: Authentik (2007)

feat. Sefyu
[Sefyu :]
(Continues)
2014/5/7 - 22:48
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Adagio en mi país

Adagio en mi país
I came here because Google send me. I was interested in this beautiful and sad song and I want to read their lyrics. I'm a big fan of Zitarrosa, his songs and his poetry.
But I have to say I strongly disagree that this is a song "against the war", in fact, if you read the lyrics properly, this is a song of war, calling for it, even if their country don't ask for it! ("Tu no pedistes la guerra, Madre Tierra, yo lo se ...").
Also, I have to say that the explanation of the reasons, the "meaning" of the song is, I don't want to say completely innacurate, but certainly biased.
South America on those days wasn't a model of democracy or social equality, but the revolutionary movement that happened in Uruguay, Brasil, Argentina, Chile and other countries didn't came from common or poor people as the explanation suggests; it came from University students and other young people with radically (left... (Continues)
JJ McMahon 2014/5/7 - 17:19

Les gueux

Les gueux
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Sull’aria de “Les gueux” (1812), canzone di Pierre-Jean de Béranger.

Omaggio, ma critico, di Clément al maestro de Béranger (1780-1857), grande chansonnier e goguettier, grande nemico dell’Ancien Régime, morto famoso ma in miseria.
Al contrario di de Béranger, che celebrava la libertà insita nella povertà (“Les gueux, les gueux, Sont les gens heureux; Ils s’aiment entre eux. Vivent les gueux!”), Jean-Baptiste Clément mostra una rabbia più rivoluzionaria, post-Comune, affermando che, se è vero che si può mangiare senza tovaglia e dormire sulla paglia, è altrettanto vero che su di una bella tovaglia non si banchetta affatto male e si dorme assai meglio in un buon letto…
Les gueux, les gueux
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 16:01
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L’angelus

L’angelus
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
L’autore della musica non è indicato.
Dedicata al pittore Jean-François Millet (1814-1875), autore di importanti opere, come “Les glaneuses” [Le spigolatrici, 1857] e – per l’appunto – “L’angelus” [1857-1859].
Rinvio al proposito all’introduzione fatta da Riccardo Venturi a Plegaria a un labrador di Vìctor Jara.

Je ne connais rien de plus lugubre que le tintement monotone de l'angelus le matin!
Comme il dit bien aux uns: Misère, servitude, résignation.
Comme il dit bien aux autres: soyez heureux et dormez en paix! On travaille pour vous.
Comme la cloche de l'angelus est bien la digne soeur de la cloche de l'usine et de l'atelier!
Depuis quelles existent, ces bavardes tapageuses qu'on a toujours poétisées n'ont cessé d'être les complices des ennemis de la raison, du progrès, de la justice et de la liberté.
Les cloches n'ont sonné pour le peuple... (Continues)
Forçats de la mine et mangeurs de terre,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:45

L’enfant pauvre

L’enfant pauvre
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era riparata dopo la disfatta della Comune, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
L’autore della musica non è indicato.


Au citoyen Alphonse Fournier.
Quelle horreur! Je dédie cette chanson à un réprouvé, à un... disons le mot, à un forçat! Au citoyen Fournier, condamné par la justice bourgeoise à huit ans de travaux forcés!
Je l'ai connu lors de la grève des tisseurs qui éclata à Roanne en 1882.
Fournier, cependant, ne s'était pas fait remarquer parmi ceux qu'on appelle les violents.
Lorsque la grève fut terminée, il chercha du travail et n'en trouva pas.
Se voyant repoussé de partout, ayant sa famille à soutenir, sachant qu'un M. Bréchard était le chef
de la coalition patronale et, par contre, des affameurs, l'exaspération l'envahit: il s'arma d'un pistolet, tira sur M. Bréchard et le manqua.
Mais... (Continues)
Les mains dans ses poches percées
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:04

Comme je suis fatigué!

Comme je suis fatigué!
[1880]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato.

Aux Sans-Métier, qu'on utilise à tout: à porter les fardeaux, à traîner la voiture, à casser les cailloux, à tourner la roue. C'est-à-dire aux milliers de parias qu'on désigne vulgairement sous le nom de manouvriers, d'hommes de peine, et qui sont en réalité beaucoup plus malheureux que les galériens et beaucoup plus maltraités que les bêtes de somme.

Ai Senza-Mestiere, quelli che vengono usati per tutto: per portare pesi, guidare carrozze, spaccare pietre, girare la macina. Cioè, le migliaia di paria che vengono volgarmente chiamati manovali, uomini di fatica, e che in realtà sono molto più infelici dei prigionieri e molto più maltrattati delle bestie da soma.

Jean-Baptiste Clément in “Chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Mon père, un fils de la Bourgogne,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 10:45
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Berceuse de Bagdad

Berceuse de Bagdad
NINNA NANNA DI BAGHDAD
(Continues)
2014/5/6 - 22:25
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La terrorista

La terrorista
da "Occupo poco spazio" (2014)

Un potente brano quasi punk dal nuovo disco di Nada: una metafora della paura del diverso che attraversa la nostra società e della repressione contro chiunque si allontani dalle convenzioni, dal gregge, da quelle maggioranze che, come diceva De André, hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi...


«La ter­ro­ri­sta» – uno dei pezzi di mag­giore impatto – sem­bra in realtà la meta­fora della paura del diverso…

Sì, è il rac­conto di una bar­bona, ma potrebbe anche essere sem­pli­ce­mente una per­sona che non si veste in un certo modo, o alla quale è suc­cesso qual­cosa tanto forte da scon­vol­gerla. E quando fugge, nell’equivoco, viene rin­chiusa in car­cere. La paura del diverso – non parlo solo di extra­co­mu­nitari — mi lascia alli­bita all’alba del 2020…
Intervista a Nada


foto di Irving Penn
Il futuro è nero
(Continues)
2014/5/6 - 21:40
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Primavera di Praga

Primavera di Praga
La stessa cosa per la mia versione di questo brano. È molto meglio adesso. Confermo imperterrito la mia dedica. La lotta dei ucraini, anche se dovrebbe durare più di cent'anni, come la guerra di "Cent'anni", ha le sue ben precise ragioni. Chi guida la Russia deve capire che non può scorrazzare in un paese libero per cavoli propri, come a suo tempo gli inglesi in Francia. E là, allora, la facenda era pur molto complessa, viste le parentele dei duchi regnanti, con tutti gli altri precedenti storici. Sono profondamente convinto che alla fine, sarà fra 100, 200....1000 anni, la cosa gioverà ai stessi russi, che sembrano ancora oggi non comprendere cos'è, la solo apparentemente "semplice" concezione della libertà.
(Krzysiek Wrona)

Grazie Krzys, naturalmente abbiamo sostituito la tua traduzione
2014/5/6 - 20:21
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Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello

Carlo Martello torna <i>[o: ritorna]</i> dalla battaglia di Poitiers; <i>o</i> Carlo Martello
Vorrei sostituire il mio testo precedente, con la versione un po' "limata". Come sempre vale la mia regola di ricantare più volte la traduzione, per migliorarle la resa e la cantabilità. In più vengono magari pure le soluzioni più felici, come il aggettivo "popieprzony" al posto del più volgare "popierdolony" :-)
(Krzysiek Wrona)

Traduzione sostituita!
2014/5/6 - 20:03
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L'uomo è una macchina che va a calci in culo

L'uomo è una macchina che va a calci in culo
Assolti i Fucktotum: nessuna censura per la satira sui vigili.

La band era stata denunciata dal sindacato nazionale della polizia municipale per la canzone "Vigili urbani". La casa del leader Mauro Gariglio era stata perquisita e sequestrata la pagina del sito.

Da la Repubblica di oggi.
Bernart Bartleby 2014/5/6 - 16:17
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Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag

Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag
[1930]
Versi di Erich Kästner.
Su di una non specificata melodia popolare.
Nel repertorio di Ernst Busch, nel suo disco “Ernst Busch 3. Singt Und Spricht Texte Von Erich Kästner”.
Zweitausend Jahre sind es fast,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 14:30
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Das letzte Kapitel, oder Die Weltregierung

Das letzte Kapitel, <i>oder</i> Die Weltregierung
La poesia "Das letzte Kapitel" fa parte della raccolta intitolata "Ein Mann gibt Auskunft" pubblicata nel 1930.
Bernart Bartleby 2014/5/6 - 14:07
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Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque

Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque
[1930]
Parole di Walter Mehring
Musica attribuita a Rolf Lukowsky (1926-), compositore e direttore di coro, vivente. Potrebbe però trattarsi invece del padre Josef (1896-1973), anche lui compositore.
Interpretata da Ernst Busch, presente nel disco compilativo “Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger”.

Elisabeth Maldaque, detta Elly (1893-1930) era un’insegnante elementare a Regensburg (Ratisbona, Baviera).

In gioventù soffrì molto la figura del padre, fanatico religioso e di estrema destra, che aveva reso lei e la madre completamente succubi. Un fratello morì nella Grande Guerra nel 1916. La violenza paterna rese Elly molto fragile. Nei primissimi anni d’insegnamento fu costretta al congedo molte volte, a causa dell’esaurimento nervoso e dell’insonnia persistente. Ma dal 1922 la sensibile ma coraggiosa Elly si aggrappò anima e corpo alla sua professione e in seguito, grazie alla profonda amicizia... (Continues)
Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque, welche, kommunistischer Irrlehren bezichtigt, ins Gefängnis gesteckt wurde, wo sie verstarb im zweiten Jahrzehnt unsres Jahrhunderts.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 11:25
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La Capitulation

La Capitulation
Album: Ça parle au diable (2000)
{Parlé:}
(Continues)
2014/5/6 - 00:18
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Le p'tit grenier

Le p'tit grenier
2003
Album: Les chemins du vent

Paroles et musique : Anne Sylvestre
Orchestrations et direction musicale : François Rauber
Vous y grimpiez par une échelle
(Continues)
2014/5/5 - 22:49
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Délivrance

Délivrance
...e come apoteosi di questo nostro bagno emozionale di ricordi, vorrei inviare il testo originale scritto da Stivell.


dimensione intera
Flavio Poltronieri 2014/5/5 - 22:19
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Tempi moderni

Tempi moderni
Version française – TEMPS MODERNES – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne – Tempi moderni – The Stab – 1979
TEMPS MODERNES
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/5 - 20:38
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Song for Syria

Cold darkness death,
(Continues)
2014/5/5 - 17:36
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
CROATO / CROATIAN / CROATE [3]
Forum "Pollitika"

La seguente versione croata, come ci informa il suo contributore Veljko, è stata usata nel forum “Pollitika” (sito croato di discussione politica) in un commento all'indomani del massacro neonazista ucraino di Odessa del 2 maggio 2014. Una canzone di pace, come si dice nel forum, usata “contro la propaganda e la violenza”. La versione della canzone in lingua croata si segnala per la sua aderenza al testo originale inglese; riportiamo qui anche l'intero commento in lingua croata.

The following Croatian version, as specified by its contributor Veljko, was used in the “Pollitika” forum (a Croatian political discussion forum), in a commentary in the aftermath of the Neo-Nazi Odessa massacre of May 2, 2014. A peace song, as it is stated in the forum, used “against propaganda and violence”. The Croatian version of the song is remarkable for being... (Continues)
KUD' JE CVIJEĆE NESTALO
(Continues)
Contributed by Veljko 2014/5/5 - 13:14
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Lâchez vos drapeaux

Lâchez vos drapeaux
[1998]
Nell’album intitolato “Fieldtrip”
Fleur de lys, la feuille d'érable
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/5 - 11:44
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Al llegar a Barcelona [Los moros que trajo Franco]

Anonymous
Al llegar a Barcelona [Los moros que trajo Franco]
In effetti la musica è la stessa della canzone "El frente de Gandesa", e nelle varie esecuzioni alcune strofe dei due testi si combinano e si mescolano in vario modo. Forse varrebbe la pena di unificare le pagine o fare dei rinvi reciproci.
Questo il commento al video postato da "Archivio Libertario" su YouTube

"In origine il brano celebrava la vittoria di Guadalajara (Marzo 1937) dove i fascisti furono sconfitti dalla brigata internazionale Garibaldi comandata da Randolfo Pacciardi, Carlo Rosselli ed Ilio Barontini,in seguito diverrà l'ultimo canto di battaglia dell'eroica resistenza
contro le truppe del boia Franco e degli altri suoi complici dittatori.
Per questo fra le righe traspare l'amarezza e la disperazione dei combattenti repubblicani impegnati nello scontro decisivo della fase terminale del conflitto, sulle sponde del fiume Ebro.
[Il testo] è una semplice raccolta di strofe... (Continues)
Maria Cristina Costantini 2014/5/5 - 09:57
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Un été pour rien

Un été pour rien
1996
Album: À tâtons
elle monte dans sa chambre
(Continues)
2014/5/4 - 23:37
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Le Soldat

Le Soldat
(2005)
Paroles et musique de Georges Moustaki
Album: Vagabond

Una bella canzone dal penultimo album del grande Moustaki. Di origini ebraiche, Moustaki non risparmia niente al sionismo in questa canzone scritta dal punto di vista di un soldato israeliano. "Mi avevano detto che avremmo fatto fiorire le sabbie del deserto e che questo sarebbe stato il nostro paese... la vita sarà un arcobaleno dopo la nebbia e la notte... [riferimento a Nacht und Nebel, vedi Nuit et brouillard di Ferrat] mi hanno detto di ammazzare, nessuna pietà per il nemico... tanto peggio per donne e bambini".
On m’avait dit nous allons faire
(Continues)
2014/5/4 - 23:16
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Soixante-Soixante Deux

Soixante-Soixante Deux
(1987)

Dal re del rock'n'roll in salsa francese una canzoncina che ci riporta agli anni dei suoi esordi, con una certezza: l'Algeria è bella sì ma vista dal Sacro Cuore...
Saluer l'drapeau en s'levant
(Continues)
2014/5/4 - 23:11
Song Itineraries: The Algerian War




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