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Before 2014-5-11

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Accusato di libertà

Accusato di libertà
[1976]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Quando mi verrete a cercare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 17:05
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Il bandito e il campione

Il bandito e il campione
[1990]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La prima versione della canzone sta in una musicassetta autoprodotta di Luigi Grechi intitolata “Azzardo”, risalente al 1990 e mai pubblicata da qualche casa discografica.
La canzone divenne famosa tre anni più tardi quando il fratello la inserì in apertura dell’omonimo album registrato live a Reggio Calabria nell’agosto del 1993.

Canzone che racconta del rapporto tra Sante Pollastri (1899-1979), detto Pollastro, fuorilegge, omicida ed anarchico, e Costante Girardengo (1893-1978), campione ciclistico. Entrambi nati a Novi Ligure, entrambi figli di contadini poverissimi, si frequentarono - anche se non furono mai veri e propri amici, vista anche la differenza d’età - perché legati dalla passione comune per la bicicletta,... (Continues)
Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 16:50
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Sentii cume la vusa la sirena

Sentii cume la vusa la sirena
[1958]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”

Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione.
Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto)
Sentii cume la vusa la sirena
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 15:07
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Hanno ammazzato il Mario

Hanno ammazzato il Mario
[1959]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne “Le canzoni della malavita, vol.2”

Una canzone enigmatica perchè il protagonista è solo apparentemente un abile ladro di biciclette. Perchè se no a dargli la caccia sarebbe addirittura il questore, che gliel’ha giurata per via di tutte le volte che gli è sfuggito? Perchè il Mario per sfuggire alla cattura fa eplodere una granata che uccide il poliziotto? Per il furto dell’ennesima bicicletta? No di certo! Perchè fuggendo, sempre il bicicletta, non viene inseguito ed ucciso dagli altri poliziotti sicuramente presenti sulla scena ma da un cecchino che gli spara in testa appostato sul tram che va all’Ortica?

Domande che si era posto anche Carlo Oliva (1943-2012), scrittore, saggista, conduttore radiofonico e giornalista milanese in questo suo scritto... (Continues)
Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 14:39
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Como un dolor de muelas

Como un dolor de muelas
[2002]

Album: Dímelo en la Calle

Por Joaquín Sabina y El Subcomandante Marcos.

Carta del Sub:

Ejército Zapatista de Liberación Nacional 18 de Octubre de 1996 (como a las no sé cuántas de la madrugada)

A: Joaquín Sabina
Planeta Tierra

De: Subcomandante Insurgente Marcos CCRI-CG del EZLNMontañas del Sureste Mexicano, Chiapas México

Don Sabina:

Yo sé que le parecerá extraño que le escriba, pero resulta que me duele la muela y, según acabo de leer, usted camina ahora por estas tierras que, mientras no acaben por venderlas también, siguen siendo mexicanas. Entonces pensé yo que, aprovechando que me duele la muela y que usted camina ahora bajo estos cielos, pudiera yo escribirle y saludarlo e invitarlo a echarse un “palomazo” con el Sup (a larga distancia, se entiende). ¿Qué dice usted? ¿Cómo? ¿Que qué tiene que ver el dolor de muela con el “palomazo”? Bueno, tiene usted razón, debo explicarle... (Continues)
Como si llegaran a buen puerto mis ansias,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/11 - 13:50
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The Lee Shore

The Lee Shore
Era un bel po' che volevo aggiungere questo brano. E' sicuramente uno dei più bei pezzi mai composti da David Crosby, scritto nel periodo e con lo stesso spirito di "Almost Cut My Hair" e "Wooden Ships".

Cercherò di essere breve e schematico, altrimenti rischio di annoiare. Perchè proporlo tra le canzoni contro la guerra? Perchè, nonostante qualcuno nel tempo possa averlo inteso come un brano d'amore (anche per il solito "you", che vuol dire "tu", ma anche "voi"), è invece una manifestazione del disagio che provocavano le pressantissime campagne per l'arruolamento nell'esercito nel periodo della guerra del Vietnam in chi invece era profondamente contro la Guerra (rif. Almost Cut My Hair) e, contemporaneamente, della ricerca di una via di fuga, qui rappresentata da una mitica isola sperduta in mezzo al mar dei Caraibi (rif. "Wooden Ships" - fuga sulle navi di legno).

I riferimenti alla... (Continues)
Wheel gull spin and glide…
(Continues)
Contributed by Enrico 2014/5/11 - 12:22
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Hobo's Lullaby

Hobo's Lullaby
[Primi anni 40]
Parole e musica di Goebel Leon Reeves (1899-1959), folkisinger texano.
Come sappiamo Woody Guthrie incise in vita un solo LP in studio, “Dust Bowl Ballads” del 1940.
La stragrande maggioranza delle sue canzoni si trovano in registrazione radiofoniche e in dischi compilativi successivi.
“Hobo's Lullaby” - che viene spesso erroneamente datata al 1961, cosa impossibile visto che l’autore Goebel Reeves era morto due anni prima - la troviamo nelle registrazioni effettuate da Moses "Moe" Asch nel 1944 e 1945, poi confluite in “This Land Is Your Land, The Asch Recordings, Vol.1” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1997.

Interpretata anche da Cisco Houston e da Pete Seeger e in seguito da The Kingston Trio, Arlo Guthrie, Utah Phillips, Jack Elliott ed Emmylou Harris.

L’attore David Carradine, nei panni proprio di Woody Guthrie, la interpreta lui stesso nel film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Go to sleep you weary hobo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 11:05
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Il faisait si beau ce matin

Il faisait si beau ce matin
Poesia di Louis Aragon
Musica di Jean-Paul Marchand

Nell'album "Ogeret chante Aragon" del 1967
Mais dans la maison tiède et douce
(Continues)
2014/5/10 - 23:24
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Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out

Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out
[1970-71]
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).

Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Well, if you want to sing out, sing out
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/10 - 22:39
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Time I Have

Time I Have
Album: Croz (2014)

Alla sua età e con la vita davvero spericolata che ha condotto, sempre all'inseguimento degli ideali hippies (pace e amore), finge di provare ad accettare le cose che "non è possibile cambiare", ma non perde l'occasione per cercare di scuotere qualche coscienza. Insomma, non perde mai la speranza, non demorde e, alla veneranda età (per un cantautore) di 73 anni, è ancora giovane. Mi piace, anche se può sembrare ovvio, il concetto paura = antitesi della pace (sempre vero), e mi piacciono i riferimenti a Martin Luther King e alla Bibbia (l'uomo col mantello è Samuele, richiamato dal regno dei morti da Saul perchè abbandonato da Dio. Ovviamente Samuele non lo aiuta...). Ho dovuto fare una ricerca per capire il riferimento alla Bibbia, non conoscevo quella storia. Da notare è che David Crosby non è credente (almeno questo ho tratto da sue interviste lette da varie parti),... (Continues)
People do so many things that make me mad but
(Continues)
Contributed by Enrico 2014/5/10 - 18:47
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Les imbéciles

Les imbéciles
Album: Yitzhak Rabin (1998)

Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.

Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tout change,tout évolue
(Continues)
2014/5/9 - 23:01
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Où veux-tu que j'aille?

Où veux-tu que j'aille?
(feat. Mouss & Hakim - Zebda)
Album: Coup de gueule (2004)
Où veux-tu que j'aille ?
(Continues)
2014/5/9 - 22:50
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Bring Them Home (Bring Back Our Girls)

Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
LA REPUBBLICA
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram

Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014

MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (Continues)
Empty beds
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/9 - 21:37
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Terezín

Terezín
Album Eráse que era volumen 1
Una pesadilla blanca
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/9 - 18:39
Song Itineraries: Extermination camps
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Les Volontaires

Les Volontaires
Les Volontaires

Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay

Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.

« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »

C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (Continues)
Comme ils étaient fort entêtés
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/8 - 22:21
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La notte dei partigiani viventi

La notte dei partigiani viventi
1994
Fumana Mandala
Lasem ster malediche (ua ua ua et me svegliè!)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/8 - 17:40
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Le mal

Le mal
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), nel cosiddetto Cahier de Douai, o Recueil Demeny (un manoscritto inviato a Paul Demeny, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Rudolf Escher (1912-1980), importante compositore neerlandese, nella sua composizione “Univers de Rimbaud, no. 1” del 1970.
Tandis que les crachats rouges de la mitraille
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 14:30

Les pauvres à l'église

Les pauvres à l'église
[1870]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), in una lettera indirizzata a Paul Demeny e datata 10 giugno 1871, in seguito nella raccolta “Poésie”.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.
Parqués entre des bancs de chêne, aux coins d'église
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 13:43
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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The Rhythm of Time

The Rhythm of Time
[1981]
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey

[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey

Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:

”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (Continues)
There’s an inner thing in every man,
(Continues)
2014/5/8 - 12:07
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Les mains de Jeanne-Marie

Les mains de Jeanne-Marie
[1872]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), ritrovati nel 1919 e pubblicati sulla rivista surrealista “Littérature” nel giugno di quell’anno.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.

“Leurs femmes, des mégères sans nom, ont parcouru pendant toute la semaine les rues de Paris, versant du pétrole dans les caves et allumant des incendies de tous les côtés. On les abat à coups de fusil comme des bêtes enragées qu'elles sont.”

“Le loro donne, delle megere senza nome, hanno scorrazzato tutta la settimana per le strade di Parigi versando petrolio nelle cantine e appiccando incendi ovunque. Le si abbatte a colpi di fucile, come delle bestie rabbiose quali esse sono.”
Il poeta Leconte de Lisle in una lettera a José-Maria de Heredia,... (Continues)
Jeanne-Marie a des mains fortes,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/8 - 11:58
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Dancing With Tears in My Eyes

Dancing With Tears in My Eyes
Album: "Lament" (1984)

Il melodrammatico singolo "Dancing With Tears In My Eyes" indovina un refrain memorabile, aprendosi in una melodia nostalgica di grande suggestione: a contribuire al suo successo sarà anche un videoclip ad effetto, che narra gli ultimi momenti d'intimità di una coppia prima che un'esplosione nucleare spazzi via ogni cosa, bruciando anche il film dei ricordi.

OndaRock
Dancing with tears in my eyes
(Continues)
Contributed by Damenic Guarragi 2014/5/7 - 23:00
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Les Temps de la Colère

Les Temps de la Colère
(1969)
Album: Cet amour-là
Redites moi la longue histoire
(Continues)
2014/5/7 - 22:59
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Lettre du front

Lettre du front
Album: Authentik (2007)

feat. Sefyu
[Sefyu :]
(Continues)
2014/5/7 - 22:48

Les gueux

Les gueux
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Sull’aria de “Les gueux” (1812), canzone di Pierre-Jean de Béranger.

Omaggio, ma critico, di Clément al maestro de Béranger (1780-1857), grande chansonnier e goguettier, grande nemico dell’Ancien Régime, morto famoso ma in miseria.
Al contrario di de Béranger, che celebrava la libertà insita nella povertà (“Les gueux, les gueux, Sont les gens heureux; Ils s’aiment entre eux. Vivent les gueux!”), Jean-Baptiste Clément mostra una rabbia più rivoluzionaria, post-Comune, affermando che, se è vero che si può mangiare senza tovaglia e dormire sulla paglia, è altrettanto vero che su di una bella tovaglia non si banchetta affatto male e si dorme assai meglio in un buon letto…
Les gueux, les gueux
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 16:01
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L’angelus

L’angelus
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
L’autore della musica non è indicato.
Dedicata al pittore Jean-François Millet (1814-1875), autore di importanti opere, come “Les glaneuses” [Le spigolatrici, 1857] e – per l’appunto – “L’angelus” [1857-1859].
Rinvio al proposito all’introduzione fatta da Riccardo Venturi a Plegaria a un labrador di Vìctor Jara.

Je ne connais rien de plus lugubre que le tintement monotone de l'angelus le matin!
Comme il dit bien aux uns: Misère, servitude, résignation.
Comme il dit bien aux autres: soyez heureux et dormez en paix! On travaille pour vous.
Comme la cloche de l'angelus est bien la digne soeur de la cloche de l'usine et de l'atelier!
Depuis quelles existent, ces bavardes tapageuses qu'on a toujours poétisées n'ont cessé d'être les complices des ennemis de la raison, du progrès, de la justice et de la liberté.
Les cloches n'ont sonné pour le peuple... (Continues)
Forçats de la mine et mangeurs de terre,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:45

L’enfant pauvre

L’enfant pauvre
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era riparata dopo la disfatta della Comune, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
L’autore della musica non è indicato.


Au citoyen Alphonse Fournier.
Quelle horreur! Je dédie cette chanson à un réprouvé, à un... disons le mot, à un forçat! Au citoyen Fournier, condamné par la justice bourgeoise à huit ans de travaux forcés!
Je l'ai connu lors de la grève des tisseurs qui éclata à Roanne en 1882.
Fournier, cependant, ne s'était pas fait remarquer parmi ceux qu'on appelle les violents.
Lorsque la grève fut terminée, il chercha du travail et n'en trouva pas.
Se voyant repoussé de partout, ayant sa famille à soutenir, sachant qu'un M. Bréchard était le chef
de la coalition patronale et, par contre, des affameurs, l'exaspération l'envahit: il s'arma d'un pistolet, tira sur M. Bréchard et le manqua.
Mais... (Continues)
Les mains dans ses poches percées
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:04

Comme je suis fatigué!

Comme je suis fatigué!
[1880]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato.

Aux Sans-Métier, qu'on utilise à tout: à porter les fardeaux, à traîner la voiture, à casser les cailloux, à tourner la roue. C'est-à-dire aux milliers de parias qu'on désigne vulgairement sous le nom de manouvriers, d'hommes de peine, et qui sont en réalité beaucoup plus malheureux que les galériens et beaucoup plus maltraités que les bêtes de somme.

Ai Senza-Mestiere, quelli che vengono usati per tutto: per portare pesi, guidare carrozze, spaccare pietre, girare la macina. Cioè, le migliaia di paria che vengono volgarmente chiamati manovali, uomini di fatica, e che in realtà sono molto più infelici dei prigionieri e molto più maltrattati delle bestie da soma.

Jean-Baptiste Clément in “Chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Mon père, un fils de la Bourgogne,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 10:45
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
Poesia (testo integrale) di Victor Hugo
(da Odes et Ballades, 1822-1827)
Musica di Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)

Poème (intégral) de Victor Hugo
(d'après Odes et Ballades, 1822-1827)
Musique de Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)


Per la versione musicata e cantata dai Malicorne si veda qui


Come specificato nella pagina dedicata alla versione abbreviata musicata e cantata nel 1977 dai Malicorne, il testo integrale de La fiancée du timbalier era stato già musicato, nel 1890, da Camille Saint-Saëns. Essendo troppo complesso presentare due rese talmente diverse come epoca e spirito, è stato preferito comporre due pagine separate sebbene, ad un esame molto attento, sia possibile individuare nella partitura dei Malicorne alcune cose riprese da quella classica di Saint-Saëns. La traduzione italiana presente in questa pagina riprende ovviamente le parti già eseguite con la traduzione ex novo di quelle mancanti; per le note si rimanda a quelle già redatte. [RV]
Monseigneur le duc de Bretagne
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/5/7 - 09:43
Song Itineraries: Anti-war classical music
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La terrorista

La terrorista
da "Occupo poco spazio" (2014)

Un potente brano quasi punk dal nuovo disco di Nada: una metafora della paura del diverso che attraversa la nostra società e della repressione contro chiunque si allontani dalle convenzioni, dal gregge, da quelle maggioranze che, come diceva De André, hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi...


«La ter­ro­ri­sta» – uno dei pezzi di mag­giore impatto – sem­bra in realtà la meta­fora della paura del diverso…

Sì, è il rac­conto di una bar­bona, ma potrebbe anche essere sem­pli­ce­mente una per­sona che non si veste in un certo modo, o alla quale è suc­cesso qual­cosa tanto forte da scon­vol­gerla. E quando fugge, nell’equivoco, viene rin­chiusa in car­cere. La paura del diverso – non parlo solo di extra­co­mu­nitari — mi lascia alli­bita all’alba del 2020…
Intervista a Nada


foto di Irving Penn
Il futuro è nero
(Continues)
2014/5/6 - 21:40
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Mondo cane

Mondo cane
[2007]
Nell’album “Cerebroloser”
Il titolo omaggia il famoso film del '62 di Jacopetti e Prosperi.

Un’altra allegra canzoncina dei Fucktotum, per salutare la loro piena assoluzione dopo il tentativo di censura mosso contro il gruppo dal Corpo dei vigili urbani di Torino (anche se il sigillo giudiziario ancora non è stato rimosso)…
Lei era una fotomodella elegante e raffinata
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 16:54
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Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag

Dem Revolutionär Jesus zum Geburtstag
[1930]
Versi di Erich Kästner.
Su di una non specificata melodia popolare.
Nel repertorio di Ernst Busch, nel suo disco “Ernst Busch 3. Singt Und Spricht Texte Von Erich Kästner”.
Zweitausend Jahre sind es fast,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 14:30
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Alle Tage

Alle Tage
[1952]
Versi di Ingeborg Bachmann, dalla raccolta intitolata “Die gestundete Zeit” [Il tempo dilazionato], 1953.
Musica di Dieter Kaufmann (1941-), compositore austriaco, nella sua opera “Evocation - Oratorium Gegen Die Gewalt Nach Gedichten von Ingeborg Bachmann” del 1974.
Der Krieg wird nicht mehr erklärt,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 13:15
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Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque

Die Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque
[1930]
Parole di Walter Mehring
Musica attribuita a Rolf Lukowsky (1926-), compositore e direttore di coro, vivente. Potrebbe però trattarsi invece del padre Josef (1896-1973), anche lui compositore.
Interpretata da Ernst Busch, presente nel disco compilativo “Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger”.

Elisabeth Maldaque, detta Elly (1893-1930) era un’insegnante elementare a Regensburg (Ratisbona, Baviera).

In gioventù soffrì molto la figura del padre, fanatico religioso e di estrema destra, che aveva reso lei e la madre completamente succubi. Un fratello morì nella Grande Guerra nel 1916. La violenza paterna rese Elly molto fragile. Nei primissimi anni d’insegnamento fu costretta al congedo molte volte, a causa dell’esaurimento nervoso e dell’insonnia persistente. Ma dal 1922 la sensibile ma coraggiosa Elly si aggrappò anima e corpo alla sua professione e in seguito, grazie alla profonda amicizia... (Continues)
Ballade von der Lehrerin Elly Maldaque, welche, kommunistischer Irrlehren bezichtigt, ins Gefängnis gesteckt wurde, wo sie verstarb im zweiten Jahrzehnt unsres Jahrhunderts.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 11:25
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Dolchstoß-Legende

Dolchstoß-Legende
[anni 20]
Parole di Julian Arendt
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, presente in molti suoi dischi a partire da “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

Persa la Grande Guerra, prima ancora dell’armistizio e dell’avvento di una democrazia parlamentare al posto del governo militare, il Kaiser e i suoi generali Von Hindenburg e Ludendorff in testa) non si persero d’animo e partorirono una storiella che ebbe subito un grande successo, specie tra la classe media immiserita dalla guerra e tra i molti reduci, quella che la sconfitta non fosse stata dovuta all’inferiorità militare e strategica tedesca rispetto alla coalizione delle potenze alleate ma alla “Dolchstoß”, la “pugnalata alle spalle” ricevuta sul fronte interno.

La casta militare e i nazionalisti, anziché assumersi le proprie responsabilità e farsi da parte, cercarono di addossare... (Continues)
Wie war doch der feige Gesang
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/6 - 09:35
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La Capitulation

La Capitulation
Album: Ça parle au diable (2000)
{Parlé:}
(Continues)
2014/5/6 - 00:18
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Le p'tit grenier

Le p'tit grenier
2003
Album: Les chemins du vent

Paroles et musique : Anne Sylvestre
Orchestrations et direction musicale : François Rauber
Vous y grimpiez par une échelle
(Continues)
2014/5/5 - 22:49
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Song for Syria

Cold darkness death,
(Continues)
2014/5/5 - 17:36
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
[1977]
Da una poesia di Victor Hugo
D'après un poème de Victor Hugo
(Da/D'après Odes et Ballades, 1822-1827)
Musica / Musique: Gabriel Yacoub
Album: Malicorne 4 (Nous sommes chanteurs de sornettes)

Per la versione (integrale) musicata da Camille Saint-Saëns si veda qui

Nel 1977, per il loro quarto album, intitolato Malicorne 4 e più noto come Nous sommes chanteurs de sornettes da uno straordinario brano che vi è contenuto (e che magari sarà, prima o poi, presentato negli “Extra”), ricorsero anche alla penna di un giovane paroliere nativo di Besançon e di cui si sarebbe sentito parlare negli anni a venire: tale Victor-Marie Hugo... beh, certo, naturalmente sto celiando per introdurre con un minimo di leggerezza questa sua famosissima ballata, La fiancée du timbalier, tratta dalle Odes et Ballades , la raccolta delle sue poesie giovanili pubblicata e ampliata a più riprese tra il 1822... (Continues)
Monseigneur le duc de Bretagne
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/5/5 - 13:15
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Lâchez vos drapeaux

Lâchez vos drapeaux
[1998]
Nell’album intitolato “Fieldtrip”
Fleur de lys, la feuille d'érable
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/5 - 11:44
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Un été pour rien

Un été pour rien
1996
Album: À tâtons
elle monte dans sa chambre
(Continues)
2014/5/4 - 23:37
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Le Soldat

Le Soldat
(2005)
Paroles et musique de Georges Moustaki
Album: Vagabond

Una bella canzone dal penultimo album del grande Moustaki. Di origini ebraiche, Moustaki non risparmia niente al sionismo in questa canzone scritta dal punto di vista di un soldato israeliano. "Mi avevano detto che avremmo fatto fiorire le sabbie del deserto e che questo sarebbe stato il nostro paese... la vita sarà un arcobaleno dopo la nebbia e la notte... [riferimento a Nacht und Nebel, vedi Nuit et brouillard di Ferrat] mi hanno detto di ammazzare, nessuna pietà per il nemico... tanto peggio per donne e bambini".
On m’avait dit nous allons faire
(Continues)
2014/5/4 - 23:16
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Soixante-Soixante Deux

Soixante-Soixante Deux
(1987)

Dal re del rock'n'roll in salsa francese una canzoncina che ci riporta agli anni dei suoi esordi, con una certezza: l'Algeria è bella sì ma vista dal Sacro Cuore...
Saluer l'drapeau en s'levant
(Continues)
2014/5/4 - 23:11
Song Itineraries: The Algerian War
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Parce qu'on vient de loin

Parce qu'on vient de loin
(2002)
dall'album omonimo

Corneille è un cantante di r'n'b nato in Germania originario del Rwanda. Nel 1994 ha 17 anni. La madre è hutu e il padre tutsi. Un gruppo armato entra nella casa di famiglia e uccide i suoi genitori, i fratelli e le sorelle. Corneille assiste al massacro, sopravvive nascondendosi dietro a un divano. Fugge in Zaire, a due giorni di cammino e trova rifugio presso una coppia tedesca amica dei genitori.

Da questa storia tragica, si può ben capire il perché dell'invito a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, nella canzone che dà il titolo al suo primo album.
Nous sommes nos propres pères
(Continues)
2014/5/4 - 22:38
Song Itineraries: 1994: The Rwanda Genocide
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J'ai vu

J'ai vu
(1990)
Album: Religion
J'ai vu Berlin, Bucarest et Pékin comme si j'y étais.
(Continues)
2014/5/4 - 22:25

Spartaco incatenato

Il canto del prigioniero politico (sui motivi della serenata "Rimpianto" di Toselli).

Spartacus Picenus, Canti comunisti, Milano, Edizioni del Calendario del Popolo, 1967
(Come un sogno d'or
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/5/4 - 19:45
Song Itineraries: From World Jails
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Alla faccia del padrone

Alla faccia del padrone
[2009]
Album :La Rosa e l'Urtiga

(F. Romano)

Il ballo, la musica per marcare la differenza tra la povertà e la miseria più disperata, per urlare al mondo di essere vivi, di essere uomoni e non bestie da fatica. Alla faccia del padrone.
La strada coperta da salici e pioppi
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/5/4 - 15:19
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Come i nostri vecchi

Come i nostri vecchi
Non mi faccio,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/4 - 08:00
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Ma colère

Ma colère
(2014)

In questa nuova e orecchiabile canzone Yannick Noah prende decisamente posizione contro il Front National di Marine Le Pen, ribadendo che la sua rabbia è ben diversa da quella dei fascisti! Noah si è detto contento di vedere le reazioni stizzite della leader del Front National a proposito della sua canzone.
Ma colère n'est pas amnésique,
(Continues)
2014/5/3 - 22:58
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
11. La versione greca degli Encardia
11. Ελληνική απόδοση των Encardia
11. Greek version by Encardia
11. Version grecque des Encardia
11. Encardian kreikankielinen versio




Il testo non è per ora disponibile, né è disponibile in rete. Stiamo provvedendo alla trascrizione all'ascolto (si tratta comunque di una versione d'arte parecchio autonoma).

The Greek Lyrics are not available for the moment and don't appear anywhere in the Web. Direct transcription by listening is scheduled. [CCG/AWS Staff]
Maria Cristina Costantini 2014/5/3 - 19:25
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Tempi moderni

Tempi moderni
Si dice che viviamo in tempi moderni
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/3 - 18:26
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Frente al Cabo de Palos (o ¿Qué será?)

Anonymous
Durante la Guerra Civile Spagnola, il 6 marzo 1938 la Marina Repubblicana affondò l'incrociatore franchista "Baleares"; dell'episodio si parla in questa canzone anonima, composta su una canzone popolare, forse una filastrocca per bambini risalente alla fine del 1800.
Alcune parole o l'ordine delle strofe variano nelle diverse versioni.
Frente al cabo de Palos
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2014/5/3 - 17:48
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F. Aldrovandi

F. Aldrovandi
2012
Nebbia bassa
feat. Steno (Nabat)
25 settembre, circa le 6, chiamarono la polizia
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/5/3 - 16:34
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Pane e libertà

Pane e libertà
2012
Nebbia bassa
feat. Modena City Ramblers



Giuseppe Di Vittorio, nato a Cerignola-Puglia-l'11 agosto 1892, è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'ottocento in Puglia.
I suo genitori lavoravano la terra dei marchesi Rubino-Rossi di Cerignola. Costretto a fare il bracciante,a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro nel 1900, dopo aver imparato a leggere e a scrivere sommariamente, teneva un quaderno in cui annotava termini ignoti che udiva, mettendo da parte faticosamente i soldi per acquistare un vocabolario.
Già negli anni dell'adolescenza, a 12 anni circa,aveva iniziato una intensa attività politica e sindacale... (Continues)
Giuseppe Di Vittorio contadino
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/3 - 15:26
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Economical Slavery

Economical Slavery
Lyrics from https://groups.yahoo.com/neo/groups/su...

Jah!

Oggi i cieli hanno battuto il record del caldo alla mia città, pomeriggio la temperatura ha raggiunto 38,9 gradi C, he, he

E la palma sul balconcino gode, he, he...
Wealth and poverty
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/5/3 - 08:46
Song Itineraries: Ghettos
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Treasures

Treasures
Formidable Steve
Il testo trovato qui
When I walk down your street
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/5/3 - 03:09
Song Itineraries: Ghettos
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
I serbi leccavano sempre il culo a Mosca, insieme con il loro grande "poeta e pittore" Milosevic
krzyś 2014/5/3 - 02:13
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Digos Boogie

Digos Boogie
Amour, tou courte : )
krzyś 2014/5/3 - 02:04
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ZOMO na Legnickiej

Su questa pagina, i volti delle persone morte sotto la junta de "el general" Jaruzelski. Si stima che solo nel periodo delle leggi marziali (dal 13 dicembre 1981 al 22 luglio 1983), persero la vita circa un centinaio degli oppositori del regime. Ma le persecuzioni durarono fino al 1989 e anche dopo quella data, molti, ormai rovinati in salute, non sono riusciti a godere una vita normale in un paese "libero" e "normale". Fra le foto del sito c'è anche la foto di Jacek Stefański, un ragazzo che suonava il flauto da dio, ma è stato massacrato di botte nell'agosto del 1983 dagli "soliti ignoti", perché eseguiva per strada la melodia di "Mury"(Estaca), che allora fu anche il segnale della radio clandestina "Radio Solidarność" di Gdańsk (Danzica). Forse bisognerebbe aggiungere che, ovviamente, nella stragrande maggioranza dei casi, i colpevoli non sono stati trovati o se l'hanno svignata con le... (Continues)
Krzysiek Wrona 2014/5/3 - 00:06
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Lettre Ouverte

Lettre Ouverte
"Lettre Ouverte" di Pedro Aledo si trova nel disco del gruppo Vents d'Est "Ballade pour une mer qui chante" pubblicato nel 1996

Danse
Pour tous ceux qui autour de cette mer
S'efforcent d'inventer la Paix.
Un chant d'amour
Qui s'élève ne peut être vaincu...
Per tu qu'as paur segur
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/2 - 23:37
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Madrid 1937

Madrid 1937
MADRID 1937
(Continues)
Contributed by Laura Branchini 2014/5/2 - 22:50
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Argentina primer mundo

Argentina primer mundo
Ci ho provato, lasciando da parte le rime, peccato, ma erano inarrivabili per me. Sono riuscita bene invece, credo e spero, a trattare il "lunfardo", il dialetto dei bonaerensi, ricco di regionalismi soprattutto italiani. Non sono del tutto certa di quel "dado vuelta de la nuca". Se qualcuno vuole precisare, lo ringrazio.
Certo che questo testo sembra perfetto per la situazione attuale qui da noi, eh!
ARGENTINA PRIMO MONDO
(Continues)
Contributed by Laura Branchini 2014/5/2 - 22:32




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