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Ill Manors

Ill Manors
[2004-2012]
Parole e musica di Ben Drew, aka Plan B, cantautore, attore e regista britannico.
Il brano che da il titolo a “III Manors” (stilizzato in “Ill Manors”), film scritto e diretto nel 2012 dallo stesso Plan B.

“Cosa cerchi, ragazzino ricco? Corri a casa e chiudi bene la porta e non tornare mai più da queste parti o finirai male…”. Aggiornamento de “La Haine” di Kassovitz, trasferita nei sobborgi londinesi.

A Plan B non manca l'ambizione. Né la pazienza: per realizzare "Ill Manors", una hip-hop opera cinematografica sulle "vite invisibili" dei sobborghi di Londra, ha atteso otto anni. Questo il tempo trascorso tra la scrittura della prima sceneggiatura "Trigger" - prontamente respinta dai finanziatori: che credenziali da regista poteva avere mai un rapper, allora peraltro alle prime armi? - e la trionfale uscita nelle sale del film lo scorso giugno.

Dal 2004 di "Trigger" non... (Continues)
Let’s all go on an urban safari
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/11 - 13:55
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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На Молдаванке музыка играет

На Молдаванке музыка играет
[1975]
Tradizionale
Dall'album "Блатные песни"
Sotto il titolo "Одесса" (Odessa)
Testo da http://www.shansonprofi.ru/

Una canzone popolare russa dedicata a Kolka il borseggiatore che lascia l'"onesta" vita da ladro, ironicamente per lavorare nell'amministrazione del famigerato campo di detenzione di Belomornakal. Quando i ladri di Odessa mandano la bella Mascia a riprenderlo, lui gli manda a dire che "non ruba piu".
City of Rogues and Schnorrers: Russia's Jews and the Myth of Old Odessa
На Молдаванке музыка играет,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/4/11 - 13:49
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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Я помню тот Ванинский порт

Я помню тот Ванинский порт
[seconda meta degli anni 40]
Tradizionale
La canzone del Gulag
Dall'album "Блатные песни" (1975)
dove viene riportato il titolo "Колыма (Порт Ванино)"
Testo da http://www.shansonprofi.ru/



Il Porto di Vanino (in russo Ванинский порт) e' una canzone poporale che viene considerata l'inno dei prigionieri nei gulag della Kolyma. Dovrebbe essere stata composta nel 1946 o 1947. Il nome dell'autore (o degli autori) è incerto.

Il porto di Vanino, sulla costa pacifica della Russia, che dà il nome alla canzone fu completato nel 1945. Si trattava di un porto di transito per prigionieri che venivano poi smistati verso il porto di Magadan, sul mare di Okhotsk.

In seguito i prigionieri venivano condotti lungo la "via delle ossa", chiamata così per l'elevata mortalità, verso la vasta regione di Kolyma, nell'estremo e freddissimo nord della Siberia (dove si raggiungono temperature di -60-70°C... (Continues)
Я помню тот Ванинский порт
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/4/11 - 13:01
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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King's Cross

King's Cross
[1987]
Scritta da Chris Lowe e Neil Tennant.
Nell’album intitolato “Actually”

Come 30-Year War, un’altra radiografia – forse meno esplicita ma altrettanto forte – degli anni d’oro del “thatcherismo”, dell’attacco frontale dell’ultraliberismo alle classi lavoratrici e ai loro diritti.
Una canzone che racconta di disoccupazione, di disperazione e di morte, associando quegli anni bui e duri alla tragedia della stazione di King’s Cross a Londra, quando la sera del 18 novembre 1987 scoppiò un incendio devastante (causato dalla combustione dei gradini in legno delle scale mobili) in quell’importante snodo del sistema ferroviario metropolitano della capitale inglese: morirono in 31, in gran parte persone che tornavano a casa dal lavoro…
The man at the back of the queue was sent
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/11 - 11:17
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God Bless Amerika

God Bless Amerika
[2013]
Scritta da A. Lyon, B. Williams, J. Preyan, M. Valenzano.
Nell’album di Lil Wayne intitolato “I Am Not a Human Being II”
Uh, my mind’s filled with mine fields
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/11 - 10:25
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30-Year War

30-Year War
[2013]
Scritta da James Dean Bradfield, Nick Jones e Sean Moore.
Nell’album intitolato “Rewind the Film”

“E’ la più duratura e ricorrente barzelletta della Storia, quella che le classi lavoratrici vengono massacrate in nome della Libertà…”

La Guerra dei Trent’anni cui alludono qui i “folli predicatori di strada” gallesi non è quella che squassò l’Europa tra il 1618 ed il 1648 (da cui, fra l’altro, la Gran Bretagna fu risparmiata) ma quella condotta nella “perfida Albione” (ma anche ovunque) dalle classi dominanti contro quelle dei lavoratori a partire dal 1979, ossia dall’ingresso sulla scena politica di Margaret Thatcher: “30-Year War starts with the miners' strike and moves through Hillsborough, and it's a critique of the attack on the working classes over the last 30 years. It's the most spiteful, angry track on the album” (Nick Wire dei MSP)
“The lies of Hillsborough” si riferisce... (Continues)
It’s the longest running joke in history
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/11 - 09:37
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The Ballad of Kelly Thomas

The Ballad of Kelly Thomas
[2011]
Parole e musica di Julian Porte, giovane cantautore californiano.

Un’altra canzone dedicata a Kelly Thomas, un giovane di 36 anni di Fullerton, Orange County, California, affetto da problemi psichici e che conduceva una vita da homeless.
La sera del 5 luglio 2011 il padrone di un locale della cittadina chiamò la polizia perchè - disse - qualcuno stava danneggiando delle vetture in sosta. Gli agenti sopraggiunti incapparono in Kelly Thomas, un giovane barbone con qualche rotella fuori posto, che semplicemente “non si mostrava molto collaborativo”. Questo bastò per aggredirlo, massacrarlo con la pistola elettrica (5 scariche), spappolargli la faccia a cazzotti e ridurlo in fin di vita.
Kelly morì 5 giorni dopo senza mai essere uscito dal coma.
Una telecamera di sorveglianza registrò l’aggressione che iniziò con queste parole del poliziotto Manny Ramos, mentre si infilava un paio... (Continues)
Well a man named Kelly Thomas was sitting on a bench
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/10 - 23:48
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Kelly Thomas

Kelly Thomas
[2014]
Parole e musica di Bryan McPherson

“Kelly Thomas was a mentally ill, homeless man beaten to death by the police in Fullerton, California. The police were found "Not Guilty", despite having the obvious crime on video and audio. Kelly can be heard pleading for his last breaths and screaming out that he was sorry. I came across the shocking audio and video of one of the most obvious cases of police brutality and murder I have ever seen. I wrote this song. I worked on it the following day and recorded it in the hut this morning and afternoon. It's the least I can do in telling this story. You can listen below.” Bryan McPherson

Kelly Thomas aveva gravi problemi mentali e per questo, negli ultimi anni, si era ridotto a vivere per strada. Aveva 36 anni quando, il 5 luglio del 2011, a Fullerton, California, il padrone di un locale notturno chiamò la polizia indicando in quel barbone l’autore... (Continues)
Rest in peace Kelly Thomas.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/10 - 16:39

Una pallottola ner capo

Antiwar Songs Blog
Una pallottola ner capo
Il nostro sito è “famoso” anche per le traduzioni insolite, tra cui hanno un posto speciale quelle in livornese. Una traduzione livornese “storica” risalente a prima dell’apertura del sito, ai tempi della raccolta originale del febbraio 2003 è quella di “Bullet In Your Head”, il famoso pezzo dei Rage Against The Machine tratta dal loro […]
Antiwar Songs Staff 2014-04-10 12:11:00

Und jeden Tag ein Stück

Und jeden Tag ein Stück
[1963]
Parole e musica di Hannelore Kaub, giornalista e cabarettista il cui nome è legato al cabaret politico del Das Bügelbrett ad Heidelberg negli anni 60.
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger

Una riflessione sulla cattiva coscienza e l’ipocrisia occidentale sulla questione del Muro a Berlino.
L’“Ich bin ein Berliner” pronunciato da Kennedy proprio nel 1963 non fu che un bella prova di retorica, che se la separazione tra le due Germanie resistette per quasi 40 anni fu anche perché l’Occidente ci mise molto del suo, contribuendo con il proprio “mattone”, giorno dopo giorno, dietro la cortina fumogena della propaganda. Da una parte s’invocava la demolizione del Muro eretto dai perfidi comunisti, dall’altra s’instillava nei cittadini la convinzione che davvero esistessero due Germanie, una buona e... (Continues)
Am 13. August 1961 begann der Bau der Mauer durch die Regierung der DDR. Kein Mensch im Westen hat sie gewollt, und jeder von uns verurteilt sie. Und denoch wird sie täglich höher, denn wir...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/10 - 10:31
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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They Shall Not Pass

They Shall Not Pass
[2011]
Parole e musica di Grace Petrie
Nell’album intitolato “Mark My Words”

Una giovanissima e degna erede di Woody Guthrie e Billy Bragg: “Tear the fascist flag now from its mast, it shall not pass”
You're not my brother, nor my countryman
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/8 - 18:39
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Sai com'è

Sai com'è
2014
Giovanni e Nori una storia di amore e di Resistenza
Testo di Claudio Lolli, musica di Marino Severini

Il grande Claudio Lolli ha scritto per lo spettacolo una canzone molto emozionante, “Sai com’è”, che è una lettera post mortem di Giovanni a Nori.  Daniele Biacchessi
Canzone di Resistenza e canzone d'amore, forse delle più belle che i Gang abbiano mai cantato

Giovanni Pesce, comandante partigiano responsabile dei Gap di Torino e di Milano, è stato un protagonista della Resistenza e della Liberazione. Giovanissimo ha aderito al Partito comunista e combattuto nelle Brigate internazionali contro Franco. Tornato in Italia, è catturato e mandato al confino. Per lui, giovane proletario emigrato con poca cultura, l’incontro a Ventotene con il fior fiore dell’antifascismo diventa fondamentale. Liberato intorno all’estate del 1943, dopo l’arresto di Mussolini e l’armistizio dell’8 settembre,... (Continues)
Sai com'è sarà forse il fatto che passano gli anni
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/4/8 - 12:15
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Lettera al papà lontano

Lettera al papà lontano
1967
Lettera al papà lontano/La terroncina di papà
con la figlia Mariella
Bambino:
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/4/8 - 11:55
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Musi neri

Musi neri
2014
Giovanni e Nori una storia di amore e di Resistenza

Non so se la canzone sia effettivamente dei Gang o sia un qualche "tradizionale" in rete non se ne ha traccia, quindi propendo per un brano scritto da Marino e Sandro
Noi santi non abbiamo in paradiso
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/4/8 - 11:44
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Down With Us

Down With Us
(2003)

The S.T.O.P. Movement

featuring: Everlast Tray Deee - Defari - J-Ro - RBX - Soopafly - Light - Daz Dillinger - Bad Azz - Rakaa Iriscience - WC - Mac Minister

produced by:
FredWreck


original press release/statement


We the people of the United States of America have gathered together to express our views against the oppression of people across the Earth by the imperialistic policy makers of our government. They want all the nations of the world to bow down and abide by rules and laws they impose behind the curtain of the United Nations, yet when those laws go against the political agenda of the administration they themselves break the law and feloniously fabricate propaganda to mislead the world and American people that Iraq has "Weapons of Mass Destruction", and will use them on America. Evidence to validate this fantasy still to this day does not exist, even after the CIA... (Continues)
[hook: Everlast]
(Continues)
2014/4/7 - 23:42
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Glacier

Glacier
[2013]
Parole e musica di John Grant, ex frontman della band The Czars.
Nell’album intitolato “Pale Green Ghosts”

Semplicemente bellissimi, la canzone e pure il video che l’accompagna...
You just want to live your life
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/7 - 22:28
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Sheep to the Slaughter

Sheep to the Slaughter
Album: "Sonic Jihad"

feat. Dead Prez
Easily I approach, the microphone, in this land of jokes
(Continues)
2014/4/7 - 22:21
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Qualcuno mi renda l'anima

Qualcuno mi renda l'anima
[1974]
Album: "Invenzioni"
Testo di Renato Zero - Musica di Roberto Conrado, Renato Zero
Lyrics by Renato Zero - Music by Roberto Conrado, Renato Zero
Paroles de Renato Zero - Musique de Roberto Conrado, Renato Zero
Qualcuno… con un sorriso addosso,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2014/4/7 - 22:17
Song Itineraries: Child Abuse
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Satisfied

Satisfied
(2002)

Album: "All Of The Above"

Per le note vedi rapgenius
Hey yo
(Continues)
2014/4/7 - 22:07

La kasa

La kasa
[7 aprile 2014]
Testo di Ahmed il Lavavetri
Sull'aria de La Casa di Sergio Endrigo
(1969, Bardotti - De Moraes)

La casa di Vinícius de Moraes, tradotta nel 1969 in italiano da Sergio Bardotti e cantata da Sergio Endrigo, è una delle più famose canzoni per bambini della storia; chi non la conosce, quella casa molto carina in via dei Matti al numero zero, dove mancava ogni cosa? E, in fondo, questo piccolo rifacimento che mi permetto di sottoporre alla vs. Spettabile attenzione, non è per nulla dissimile: ci sono i bambini (quelli buttati fuori di casa assieme alla loro famiglia, con tanto di intervento di forze dell'ordine e autorità giudiziaria), c'è la mancanza del tetto e del gabinetto (= ritrovarsi per una strada), c'è la legge retroattiva che taglia le utenze e nega la residenza in caso di occupazione... e c'è anche il finale. Un finale pienamente ottimistico, però. [Ahmed il Lavavetri]
Era una casa molto carina
(Continues)
2014/4/7 - 16:25
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Hazy Osterwald Sextett: Geh´n sie mit der Konjunktur (Konjunktur-Cha-Cha)

Hazy Osterwald Sextett: Geh´n sie mit der Konjunktur (Konjunktur-Cha-Cha)
[1960]
Parole di Kurt Feltz (1910-1982), autore di poesie e canzoni tedesco.
Musica di Paul Durand (1907-1977), compositore francese.
Cavallo di battaglia (insieme a “Kriminal-Tango”) del sestetto di Hazy Osterwald (1922-2012), musicista, cantante e direttore d’orchestra svizzero.
Singolo del 1960, poi nell’album “Die Hazy Osterwald-Story” dell’anno seguente.
La canzone è presente anche nella raccolta intitolata “Protestsongs.de” realizzata nel 2004 dalla Lieblingslied Records.

Mi permetto di proporre questo Extra perché si tratta di una chicca assoluta che in qualche strofa spiega, secondo me, molto bene come mai dal “Wirtschaftswunder”, il “miracolo economico” di ieri si sia arrivati al disastro di oggi…
Nella versione inglese di questo brano, che all’epoca ebbe un grande successo internazionale, manca completamente (forse censurata) una strofa molto divertente (e agghiacciante)... (Continues)
Geh' n sie mit, Geh' n sie mit
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/7 - 15:51
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Brigante

Brigante
2009
Cani di Banlieu
La storia è questa.
(Continues)
Contributed by DQ82 2014/4/7 - 14:09
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Terra 'e Nisciuno

Terra 'e Nisciuno
[2012]

Album : L'Amore ai tempi del default
Vulesse addeventare surricillo nennane'
(Continues)
2014/4/7 - 14:07
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Lied vom Wirtschaftswunder

Lied vom Wirtschaftswunder
[1958]
Parole di Günter Neumann (1913-1972), artista poliedrico, cabarettista, cantautore, compositore e pianista.
Musica di Günter Neumann e Franz Grothe (1908-1982), compositore.
Nella colonna sonora del film “Wir Wunderkinder” (da noi con il titolo “Finalmente l’alba”), commedia diretta nella Germania Federale dal regista Kurt Hoffmann (1910-2001).
Interpretata dall’attore e cabarettista Wolfgang Neuss (1923-1989), voce narrante nel film, che fu in seguito militante dell’APO, l’Außerparlamentarische Opposition di Rudi Dutschke.
Trovo pure la canzone – con il titolo “Chanson Vom Wirtschaftswunder” – nella raccolta intitolata “Protestsongs.de” realizzata nel 2004 dalla Lieblingslied Records.

La Germania dal primo al secondo dopoguerra. Il regista Kurt Hoffmann traspone in pellicola un racconto dello scrittore Hugo Hartung (1902-1972) e, facendo ricorso ad un tono brillante e cabarettistico... (Continues)
Die Straßen haben Einsamkeitsgefühle
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/4/7 - 14:05

Ulivi sui sassi

Ulivi sui sassi
2005
Il dio di sion non apre più i mari, per aiutare il suo popolo a scappare
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/4/7 - 13:28
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Rory prende la via della collina

Rory prende la via della collina
2013
R_Evoluzione
feat Andrea Mei
La notte era buia e Rory sul fiume guardava i compagni pronti a partire
(Continues)
2014/4/7 - 13:18
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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La Canzone di Misa

La Canzone di Misa
Scende la notte sopra i balcani
(Continues)
2014/4/7 - 13:12
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Il Paradiso

Il Paradiso
2002
Il metro dell'età

C'è stato un'epoca, che ormai sembra lontana, i cui i migranti sui barconi venivano da Est, dall'Albania, attraversavano lo stretto di Otranto in poche ore di barca... Di questo parla la canzone


Vent'anni fa lo sbarco dei 27.000
Il primo grande esodo dall'Albania
A bordo di decine di imbarcazioni, nel porto di Brindisi arrivarono migliaia di profughi. Fuggivano da un paese in crisi e sognavano un futuro migliore. Ma l'Italia non era preparata ad accoglierli e il paese si trovò di fronte a un'emergenza umanitaria
di VALERIA PINI

Vent'anni fa lo sbarco dei 27.000 Il primo grande esodo dall'Albania La prima ondata di profughi albanesi nel porto di Brindisi, nel 1991
Era il 7 marzo del 1991 quando l'Italia scoprì di essere una terra promessa per migliaia di albanesi. Quel giorno arrivarono nel porto di Brindisi, a bordo di navi mercantili e di imbarcazioni di ogni... (Continues)
Noi guardavamo il cielo di Tirana
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/4/7 - 12:21
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Je veux m'intégrer

Je veux m'intégrer
(2012)

Nata come risposta a Claude Guéant, ministro dell'interno del governo Sarkozy che ha portato l'UMP su posizioni pericolosamente vicine a quelle del Front National per quanto riguarda l'immigrazione (ha dichiarato per esempio che "i francesi hanno spesso l'impressione di non essere più a casa loro in Francia"), questa ironica canzone del paroliere francese (famoso per aver lanciato la cantante Zaz) ci presenta il ritratto ironico di un immigrato pronto pur di "integrarsi".
Avec ma photo dessus
(Continues)
2014/4/6 - 23:15

Antiwar Songs 2.0: Cambiamenti e miglioramenti nel sito

Antiwar Songs Blog
Antiwar Songs 2.0: Cambiamenti e miglioramenti nel sito
Il 3 aprile 2014 abbiamo aggiornato il codice del sito ad una nuova versione. Il codice originale che fa funzionare il sito delle canzoni contro la guerra è stato scritto in gran parte nel 2003, con successivi aggiornamenti e nuove funzionalità aggiunte nel corso degli anni. Un aggiornamento era ormai necessario per adeguarsi alle nuova […]
Antiwar Songs Staff 2014-04-06 19:04:00
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The Wind of Change

The Wind of Change
La canzone, presentata qui in un nuovo arrangiamento, in origine venne incisa dagli Swapo Singers nel 33 giri dal titolo "One Namibia One Nation".
Amandla è una parola Xhosa e Zulu che significa " potere". Fu un popolare grido di battaglia nei giorni di resistenza contro l'apartheid, utilizzato dal Congresso Nazionale Africano e dei suoi alleati. Al grido di "amandla", la folla rispondeva con "ngawethu" che significa "per noi", completando così (nella versione sudafricana) il grido di battaglia "power to the people". La parola è ancora associata alle lotte contro l'oppressione e le ingiustizie sociali, infatti dopo la fine dell'apartheid, la gente ha iniziato ad utilizzare il grido di battaglia 'amandla' per esprimere le proprie rimostranze contro le nuove politiche governative, comprese quelle dell'ANC.
Vorrei ricordare che lo Swapo venne riconosciuto come unico rappresentante del popolo della Namibia dalle Nazioni Unite.
Flavio Poltronieri
IL VENTO DEL CAMBIAMENTO
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/6 - 13:21
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Born-Again Cretin

Born-Again Cretin
La canzone inizia con una citazione vocale di "Peace" del grande Ornette Coleman da parte di Wyatt.
Il New Musical Express nel 1981, sosteneva che in questo testo il riferimento fosse alla nuova destra inglese di Enoch Powell.
Ho notato che talvolta al posto di Naipaul viene riportato Solidarity.
Flavio Poltronieri
BEN RINATO, CRETINO!
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/6 - 12:33
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No Man Can Find The War

No Man Can Find The War
NESSUN UOMO PUO' TROVARE LA GUERRA
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 22:37
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Walked In Line

Walked In Line
La canzone è stata composta nel 1977 quando ancora il gruppo si chiamava Warsaw ed è stata registrata agli Arrow Studios della RCA a Manchester durante le sessions del 3-4 maggio dell'anno seguente. Il disco però non fu mai pubblicato ufficialmente.
Flavio Poltronieri
CAMMINAVANO IN FILA
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 20:58
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J'irai revoir la Normandie

J'irai revoir la Normandie
Une video sur la Normandie. Accessible...
http://www.dailymotion.com/video/x7tlh...

Cordial

Lucien Lane
Lucien Lane 2014/4/5 - 20:47
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Atrocity Exhibition

Atrocity Exhibition
LA FIERA DELLE ATROCITA'
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 20:19
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Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle

Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle
Album: "In Utero" (1993)

Vent'anni fa, con un colpo di fucile nella sua casa di Seattle, Kurt Cobain diceva addio a questo mondo. Nella lettera di commiato citava una famosa canzone di Neil Young, "Hey Hey, My My" - "it's better to burn out than to fade away", è meglio bruciarsi in fretta che spegnersi lentamente. E infatti il ragazzo aveva bruciato in fretta tutte le tappe passando dai locali underground di Seattle a scalzare Michael Jackson ai vertici delle classifiche statunitensi, facendo diventare i Nirvana il gruppo simbolo delle inquietudini della generazione di ventenni negli anni '90. Il grunge sapeva mettere insieme la furia del punk con la malinconia del blues e del folk, e Cobain lo dimostrava benissimo quando si esibiva in "Where did you Sleep Last Night", cover di un vecchio pezzo del bluesman Leadbelly.

Ci dispiaceva davvero che in tutte le CCG non ci fosse neanche un pezzo... (Continues)
It's so relieving to know that you're leaving as soon as you get paid
(Continues)
2014/4/5 - 20:15
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Le Grand Coureur

Le Grand Coureur
Cari Amici, credo che abbia il diritto di essere citata anche l'interpretazione di Gilles Servat presente in questo raro LP Noroit, registrato nel 1974, chez Lulu Gourong, nel dipartimento del Morbihan, replicando le molte storiche serate degli anni precedenti al ristorante «Au Pêcheur» a Port Tudy, sull’Isola di Groix . Si trova nel disco “Veillée à l’Auberge – Cabaret Kloz en Douet de Merlevenez”.

La sesta e la settima strofa sono invertite e ci sono delle piccole varianti nel testo, la più significativa è però all'inizio:

...Pour aller chasser Saxons
Le vent, la mer et la guerre
Tournent contre les Bretons....


Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 18:36
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Lu furastiero

Lu furastiero
N.B. la "sacchettola" è il sacco che viene messo al collo del cavallo per dargli da mangiare.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 16:44
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Lu polverone

Lu polverone
La canzone è tratta dal cofanetto quadruplo "Le quattro stagioni del Gargano" uscito originariamente a cura della Amico nel 1972 (purtroppo mai ristampato) e di cui il CD "Lamenti di mendicanti" è un estratto. Doveroso segnalare la grave imprecisione nel titolare in questo modo, al plurale, un disco da parte della Harmonia Mundi, dando ad intendere così che si tratti di una raccolta di brani con questo tema. L'edizione francese per la collana "Musique d'abord" nel 1988 titola infatti: "Italie-Chants de mendiants-Italian beggars' songs-Italienische bettler lieder" e quella italiana "Lamenti di mendicanti" nel 2005. La canzone originaria si intitola "Il lamento del mendicante". L'LP a cura dei "Dischi del sole" del 1966 invece recava il titolo "Il lamento dei mendicanti", che ha mantenuto anche nella ristampa in CD a cura della Bravo Records nel 1996.
Flavio Poltronieri
IL POLVERONE
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/4/5 - 16:40
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Isla Dawson

Isla Dawson
E' morto questa notte Enrico Fontanelli, fondatore e polistrumentista degli Offlaga Disco Pax. La notizia è stata data dagli altri componenti della formazione emiliana, Max Collini e Daniele Carretti. Una scomparsa improvvisa, dovuta ad una malattia.

Enrico si occupava anche delle grafiche, e aveva anche fatto da produttore a I Cani - insieme alla band - per il secondo album, “Glamour”.

Ecco il messaggio che è stato diffuso pochi minuti fa:

Qui Daniele e Max. Dobbiamo darvi una notizia terribile. Questa notte Enrico Fontanelli, nostro fratello da sempre in questa avventura chiamata Offlaga Disco Pax e fondatore insieme a noi del gruppo, ci ha lasciati. Non stava bene da qualche tempo, ma certo non immaginavamo un epilogo del genere e non abbiamo parole per esprimere alla sua compagna Elena, alla sua bellissima bambina Leila nata pochissimi mesi fa, alla sua famiglia, ai suoi fratelli... (Continues)
daniela -k.d.- 2014/4/5 - 13:38
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UFO Robot

UFO Robot
Devo dirlo? La Iotti è sempre stata una vecchia bigotta, fin da quando negli anni del dopoguerra faceva le crociate (insieme ai preti) contro i fumetti e i fotoromanzi - e contro le ragazze comuniste che leggevano "Grand Hotel" di nascosto dal Partito (e dal parroco). Quanto a Corvisieri vs. Goldrake e vs. i ragazzini che ne cantavano "l'inno" (ma che rimbambito!), la dice lunga su una sinistra che già da allora cominciava a non capire più un accidente di niente. E siamo qua.
L.L. 2014/4/5 - 11:02

Peace

Peace
This song is based on an anti-war poem from The War of 1812 written by a 10 year old girl. More information at - American Music Preservation

Ten-year-old Esther Talbot took up her pen, dipped it in ink, and with near perfect penmanship wrote the word "Peace" atop expensive paper.

Most likely, this was how the girl from a prominent Stoughton family began her short poem in 1814, almost two years after the start of the War of 1812 and just months before Francis Scott Key penned "The Star Spangled Banner," according to Roger Hall. The local composer put her words to music after finding the poem more than two decades ago while searching the archives of the Stoughton Historical Society.

"She wasn't just talking about lilies in the field," Hall said.

She was writing an anti-war poem.

-- Esther Talbot, 1814 (War of 1812)
Come, gentle Peace, with smiling ray,
(Continues)
2014/4/5 - 07:18
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Serce jak ogień

Serce jak ogień
[1993]
DAAB
Testo da YT
Matko, moja matko, serce mam jak ogień.
(Continues)
2014/4/5 - 05:39
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La devianza

La devianza
che dire...se difende da sè : D
krzyś 2014/4/5 - 02:04
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Chanson d'innocence

Chanson d'innocence
(1981)
Musica di Paul Simon
Testo francese di Didier Barbelivien

Sulla musica di "The Sound of Silence" di Simon & Garfunkel.
Elle disait faut pas toucher
(Continues)
2014/4/4 - 22:48
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Стоп война - Украина - нет войне

[2014]
Testo e musica di Дима Саба (Dmitriy Sabadashev)
La canzone è cantata in ucraino, credo, ma l'unico testo reperibile è la traduzione russa su YT dell'autore stesso.
Я не хочу ничего видеть,
(Continues)
2014/4/4 - 15:37
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Kanonýr Jabůrek

Anonymous
Kanonýr Jabůrek
ПРИ КАНОНІ СТОЯВ (ФУРТ-ФУРТ) - La versione ucraina
ПРИ КАНОНІ СТОЯВ (ФУРТ-ФУРТ) - The Ukrainian version.

Український варіянт, що наведений тут у виконанні гурту "Львівські музики"(Володимир Ковальчук, Богдан Жовтуля, Тарас Тимошенко, Іван Мазур), є народним переспівом відомої чеської жартівливої пісні, написаної у 1888 році про каноніра Франца Ябурека (Kanonýr Franz Jabůrek). У ній події відбуваються під час Австрійсько-Пруської війни 1866 року. А точніше- під час битви при Садовій (при Кьоніггреці). У чеському варіянті жартівливо розповідається як хоробрий солдат Австро-Угорської армії Ябурек постійно стріляє по ворогові з гармати, не зважаючи на руки, ноги, голову, що поступово відриваються надлітаючими кулями, аж доки не летить на небо... Пісня швидко набула широкої популярності серед народів Австро-Угорщини. Також вона виконується і у "Швейку" Ярослава Гашека.

Так як багато українців... (Continues)
ПРИ КАНОНІ СТОЯВ (ФУРТ-ФУРТ)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/4/4 - 15:14
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Correndo con le forbici in mano (Ode a Pippa Bacca)

Correndo con le forbici in mano (Ode a Pippa Bacca)
[2011]
Parole di Italo Zeus
Musica di Italo Zeus e Sergio Lipari

Leggendo dell’assassinio di William Moore nel 1963 in Alabama, mi è tornata alla mente Pippa Bacca (1974-2008).
Come il postino di New York, anche l’artista lombarda aveva deciso di camminare da sola, vestita da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. Aveva gia attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria quando a Gebze, in Turchia, venne violentata e uccisa da un uomo – tal Murat Karatash, poi arrestato e condannato all’ergastolo - che le aveva offerto un passaggio…

Questa canzone interpretata dall’artista siciliana Nadia Impalà fu esclusa tra le polemiche dal Festival di Sanremo di quell’anno…

Dedicata a Pippa Bacca è anche la canzone Velo di sposa dei Radiodervish
Con le forbici in mano
(Continues)
2014/4/4 - 13:50

Atomgedicht 57

Atomgedicht 57
[1957]
Parole di Gerd Semmer (1919-1967), poeta, giornalista e traduttore tedesco, considerato il “padre della canzone di protesta tedesca”.
Musica di Dieter Süverkrüp (1934-), importante cantautore tedesco, nonché cabarettista e artista grafico, con cui Gerd Semmer collaborò fino alla sua prematura scomparsa.

Una canzone scritta in solidarietà ai cosiddetti “18 di Gottinga” (“Göttinger Achtzehn”), diciotto importanti fisici nucleari tedeschi - tra i quali Max Born, Otto Hahn, Werner Heisenberg, Max von Laue e Wolfgang Pauli, tutti premi Nobel - che nel 1957, pubblicando il loro famoso manifesto, si opposero al progetto del Cancelliere Konrad Adenauer e del ministro della difesa Franz-Josef Strauss di dotare l'esercito della Germania Ovest di armi nucleari tattiche.

Vorrei ricordare che tra i “Göttinger Achtzehn” ci furono anche scienziati che erano stati pienamente attivi durante il... (Continues)
Achtzehn Professoren durchbrachen
(Continues)
2014/4/4 - 13:11
Song Itineraries: No Nukes




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