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Silvano Fedi 29/7/1944

Silvano Fedi 29/7/1944
Testo e musica di Luca Vivarelli
arrangiamenti di "di terra in terra"

Tratta dal CD "Danzastorie"

Canzone dedicata al partigiano pistoiese Silvano Fedi e al suo ideale di libertà e di lotta al nazifascismo.

Antonello Minnei, voce
Andrea Geri, organetto, backing vocal
Quirino Trovato, chitarra, irish bouzuki, spoons, backing vocal
Savino Pantone, violino, backing vocal
Gaspare Bartelloni, whistle e flauto
Maurizio Morosi, bodhran
Non pensavo così la mia sorte,
(Continues)
Contributed by Luca Vivarelli 2014/3/18 - 21:59
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Riprendiamoci la Corsica!!!

Riprendiamoci la Corsica!!!
[2005]
Nell’album intitolato “Sogno improbabile”

In questi giorni in cui soffiano nuovi venti secessionisti e di guerra in puro stile balcanico, ma dal Mar Nero (che nero, che nero!), perchè lasciare lo zar Putin e i neonazisti ucraini agire da soli e da soli spartirsi il bottino? Diamoci da fare anche noi! Tiriamo fuori le nostre beneamate palle nazionaliste e... RIPRENDIAMOCI LA CORSICA!!! (se poi va male, possiamo sempre provare con la Svizzera...)
Bonaparte era italiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/18 - 21:34
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Una vita spesa a skivar la fresa

Una vita spesa a skivar la fresa
[2008]
Nell’album intitolato “Dio ci deve delle spiegazioni*” del 2009

La canzone si apre con l’etimologia della parola lavoro e si chiude con un motto popolare antichissimo, detto che il verbo manducare per mangiare è già presente nella Divina Commedia (alla fine del canto XXXII dell’Inferno, dove Dante Alighieri introduce l’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, carnefice di Ugolino della Gherardesca, condannato alla tribolazione di vedersi il cranio manducato dal conte Ugolino che lui aveva catturato a tradimento, rinchiuso e fatto morire di fame insieme ai suoi figli...)
Lavoro è parola che deriva dal latino labor, laboris: fatica, sofferenza, pena.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/18 - 21:10
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Difendiamo i territori

Difendiamo i territori
Inno rugby team NO TAV - NO PONTE - NO MUOS

Parole di Francesco "Kento" Carlo,
Musica di Francesco "Shiva" Creazzo (Kalafro).
Registrato e mixato da Daniele Zazza al Dirty Hubs Studio
Da Niscemi alla Clarea tu scendi in campo che ti aspetto
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/18 - 16:32

Herbst 1932

Herbst 1932
[1932]
Parole di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Ignoro se la musica sia sua, ma comunque è una delle sue canzoncine satiriche per gli spettacoli di cabaret al “Die Katakombe” di Berlino, teatro da lui stesso fondato nel 1927 insieme ad Hans Deppe (1897-1960), regista, attore e produttore cinematografico.

Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”

A partire dal 1932 – l’autunno 1932 cui si riferisce questa sarcastica canzoncina – gli spettacoli di Finck... (Continues)
Wie es so regnet heut' nacht,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/18 - 15:51
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Höchste Eisenbahn!

Höchste Eisenbahn!
[1932]
Parole e musica di Friedrich Hollaender.

Questa canzone dava il titolo all’ultima delle riviste di cabaret composte da Hollaender prima di fuggire dalla Germania nazista, quando – come recita il refrain – c’era ormai poco tempo da perdere, poco tempo per fare tutto quello che non si era fatto fino a quel momento… Solo il tempo di fare le valigie e saltare sul primo treno per lasciare quel pestilenziale e tetro paese ostaggio delle camicie brune.

E’ dai cabaret, come il “Tingel-Tangel” fondato dallo stesso Hollaender nel 1931, che arrivò l’ultima e disperata battaglia contro il nazismo che stava per guadagnare il potere. Non è un caso se nell’autunno del 1932 le SA irruppero al Tingel-Tangel distruggendo tutto e picchiando gli attori impegnati proprio in “Höchste Eisenbahn”…

Friedrich Hollaender fuggì da Berlino di gran corsa, poche ore dopo l’incendio del Reichstag (che fu, come... (Continues)
Höchste, höchste, allerhöchste Eisenbahn!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/18 - 13:23
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Lumpenlied

Lumpenlied
[1909]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste, Krater, Wolken” pubblicata nel 1914.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore, militante della sinistra magiara.
Nella colonna sonora del film “Mephisto” diretto nel 1981 dal regista ungherese István Szabó, interpretato da Klaus Maria Brandauer, da un racconto di Klaus Mann.
Più recentemente messa in musica da Frank Spilker e Knarf Rellöm.

Una canzone in stile cabarettistico che Mühsam scrisse all’epoca del suo soggiorno a Monaco, dove fondò una cellula socialista rivoluzionaria chiamata “Gruppe Tat” con cui si prefiggeva di coscientizzare e coinvolgere nel processo rivoluzionario il cosiddetto “Lumpenproletariat”, il sottoproletariato urbano. L’esperimento fallì, anche perché i “lumpen” non erano tanto interessati alla propaganda socialista quanto al cibo e alle bevande disponibili durante i meeting del Tat…
E infatti... (Continues)
Kein Schlips am Hals, kein Geld im Sack.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/18 - 11:20
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Crimes

Crimes
[1998]
Interprétée avec Khaled
Musique: Alan Stivell
Paroles: Alan Stivell, Khaled
Interpretata assieme a Khaled
Musica: Alan Stivell
Testo: Alan Stivell, Khaled
Album: 1Douar

"1 Douar (One Earth en anglais) est le dix-neuvième album d'Alan Stivell, paru en mars 1998. Le titre signifie indifféremment « une terre » en breton et « un village » en arabe et en kabyle. La musique se joue des frontières pour aller à la rencontre des autres cultures, formant une unité. [...] Ce deuxième duo avec Khaled, en anglais, breton et français, entremêlant lui aussi les deux voix, l'électro et les instruments traditionnels, est un avertissement aux dictateurs et « chiens de guerre », renforcé par le final a cappella d'Alan Stivell : « Dans ce monde ou ailleurs / Vous n'aurez ni repos ni bonheur ». Bien sûr, cette dénonciation s'applique à tous les temps, mais au moment où était enregistré le disque,... (Continues)
Never
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/3/18 - 10:10
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Drunt' im Prater ist ein Platzerl

Drunt' im Prater ist ein Platzerl
[1944]
Parole di Leo Strauss (1897–1944), librettista e musicista viennese, ebreo, rinchiuso prima a Theresienstadt e poi deportato ed eliminato ad Auschwitz.
Musica di Otto Skutečky (1907-1944), compositore probabilmente ceco del quale non so altro oltre che la data di nascita e quella – inequivocabile – di morte.

Una canzone molto simile nel tema a Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen! di Adolf Strauss: il ricordo e la nostalgia dei giorni di amore e di sole - qui trascorsi al Prater di Vienna, uno dei parchi pubblici più grandi e famosi d’Europa e del mondo – bruscamente interrotti dalla deportazione e dalla separazione, lei spedita in qualche campo all’Est (forse Oświęcim/Auschwitz), lui rinchiuso a Theresienstadt… “Ma i sogni non conoscono ostacoli, ti giurai quando ti dissi addio: ci rivedremo ogni giorno ricordando il luogo e i giorni in cui la felicità un tempo ci venne incontro.”
Wenn andre Leut´ auf Urlaub reisen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/17 - 15:27

Das Lied von den zwei Ochsen

Das Lied von den zwei Ochsen
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (1896-1945), ebreo tedesco, berlinese, autore di cabaret.
Musica di Martin Roman (1913-1996), anche lui ebreo tedesco, pianista jazz.
Recentemente (2007) riproposta al grande pubblico dal basso baritono tedesco Christian Gerhaher e dalla ‎mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nella raccolta intitolata “Terezín/Theresienstadt”, pubblicata nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.‎
Testo trovato su “Und Die Musik Spielt Dazu! Kabarett in Theresienstadt”, titolo di un concerto tenutosi nel 2009 presso la sinagoga di Vöhl, nell’Assia.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden... (Continues)
Ihr naht Euch wieder, schwankende Gestalten,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/17 - 13:53
Song Itineraries: Extermination camps
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Terezín-Lied

Anonymous
Terezín-Lied
[1943 o 1944]
Testo di autore sconosciuto
Sulla melodia di un brano (“Komm mit nach Varasdin”) contenuto nell’operetta “Gräfin Mariza” (1924) del compositore ungherese Emmerich Kálmán (1882-1953).
Recentemente (2007) nell’album intitolato “Terezín / Theresienstadt” interpretato dalla mezzo-soprano svedese Anne Sofie Von Otter, con i musicisti Bengt Forsberg, Christian Gerhaher e Daniel Hope.
Testo trovato su “Und Die Musik Spielt Dazu! Kabarett in Theresienstadt”, titolo di un concerto tenutosi nel 2009 presso la sinagoga di Vöhl, nell’Assia.
Ich bitte nicht lachen Sie über die Sachen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/17 - 10:56
Song Itineraries: Extermination camps
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Das Lied von Theresienstadt

Das Lied von Theresienstadt
[1943 o 1944]
Parole di Walter Lindenbaum.
Musica dello stesso Lindenbaum o di ignoto compositore presente a Theresienstadt
Testo trovato qui

Viennese, ebreo, giornalita e scrittore, fondatore dell’associazione degli autori socialisti austriaci, Walter Lindenbaum fu da subito apertamente schierato contro il nazionalsocialismo, ben prima e anche dopo l'annessione (Anschluss) dell'Austria alla Germania nel 1938. Nella primavera del 1943, Walter, la moglie Rachel e la figlia Ruth di soli 5 anni furono arrestati e internati nel campo-ghetto di Theresienstadt, alla cui vita artistica Lindenbaum partecipò attivamente scrivendo canzoni per gli spettacoli di cabaret.

“Qui siamo 40.000 ebrei, credo che di più non potremmo starci. Quelli che non vengono spediti in Polonia, vengono portati via chiusi in una cassa. Quando la notte scende, noi stiamo nei cortili fra le baracche, inquieti. Guardiamo... (Continues)
Wir sind hier 40.000 Juden,
(Continues)
Contributed by Bernart bartleby 2014/3/17 - 09:55
Song Itineraries: Extermination camps
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Anarchista

Anarchista
[2001]
Testo e musica di Dezerter
Dall'album "Decydujące starcie"
Da http://www.tekstowo.pl/
Sito ufficiale http://www.dezerter.art.pl/
Może powinienem zabić prezydenta
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/3/15 - 21:26
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Vladimir

Vladimir
marzo 2014
Testo e musica di Maciej Maleńczuk
Sito ufficiale http://www.malenczuk.art.pl/index_2.html

Maleńczuk mówi "NI CHUJA!"
Vladimir
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/3/15 - 20:01
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Il giorno che la Terra smise di girare

Il giorno che la Terra smise di girare
[2011]
Nell’album significativamente intitolato “Faccie da cazzo”

Leggendo il testo outrageous di questa song mi è venuto in mente un vecchio film di John Carpenter, “Essi vivono” (“They Live”) del 1988... Ve lo ricordate? Quello in cui i dominatori del mondo sono tutti orribili alieni con le facce di teschio, riconoscibili solo con un paio di occhiali speciali?
Il giorno che la Terra smise di girare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/15 - 18:41
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La città delle vecchie

La città delle vecchie
[2011]
Nell’album significativamente intitolato “Faccie da cazzo”

Oltraggiosi Fucktotum! Pensate che aprendo la loro pagina, per un attimo è comparso un “fuck-simile” degli avvisi di sequestro di polizia, ma era una trovata di questa banda di coprolalici affetti dalla sindrome di Tourette...
Il divertente scambio di cordialità introduttivo è tratto da “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” (“Blazing Saddles”), mitico film diretto nel 1974 da Mel Brooks... E’ una delle scene in cui lo sceriffo afroamericano Bart (Cleavon Little), appena assegnato alla cittadina di Rock Ridge, incontra qualche difficoltà a farsi benvolere dalla popolazione locale...
“Ah, buon giorno signora, non trova che è una giornata stupenda?”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/15 - 18:21
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Sol

Sol
2012
Come cambia il vento

Le proteste in Spagna del 2011, conosciute anche come il Movimento 15-M o come la rivoluzione spagnola, sono una serie di manifestazioni in corso in Spagna la cui origine può essere tracciata ai social network e al movimento civile della piattaforma digitale ¡Democracia Real Ya! (Democrazia Reale Ora!), con il supporto di altre 200 piccole associazioni.
La prima volta lo sentimmo in un bar a Malasaña
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/3/15 - 18:19
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Çanakkale türküsü

Anonymous
Çanakkale türküsü
[1915]
Canzone popolare
Rifacimento attribuito al cantastorie Ihsan Ozanoğlu di Kastamonu
Arrangiamento di Muzaffer Sarısözen
Turkish folksong
Probably reshaped by the bard Ihsan Ozanoğlu of Kastamonu
Arranged by Muzaffer Sarısözen

Siamo arrivati al famoso "centenario della Grande Guerra", quella che avrebbe dovuto concludere tutte le guerre; ed è un centenario che, pur ovviamente toccandoci, sarà bene affrontare via via a modo nostro. Ad esempio continuando imperterriti a non affrontare mai gli avvenimenti da una parte sola. Prendiamo ad esempio la Campagna dei Dardanelli del 1915, un autentico macello che ha, fra le altre cose, rappresentanto il "battesimo del fuoco" di paesi lontanissimi come l'Australia e la Nuova Zelanda, che si trovarono a mandare a morire la loro giovane generazione per prendere uno stretto di collegamento col Mar Nero. È la campagna dei Dardanelli, o di Gallipoli;... (Continues)
Çanakkale içinde aynalı çarşı
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/3/15 - 11:13
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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L'estaca

L'estaca
grazie di questo sito magnifico che portate avanti! quest`altra versione della catalana L`estaca, è stata registrata in versione della cantante tunesina a Buenos Aires Marie Labidi. - Dima Dima
claudia acuña 2014/3/10 - 15:28
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Le bourreau

Le bourreau
10 marzo 2014
IL BOIA
(Continues)
2014/3/10 - 00:27
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Alles Schwindel

Alles Schwindel
E 'TUTTO UN IMBROGLIO
(Continues)
Contributed by Francesco 2014/3/9 - 14:21
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Carta de Salvador Puig Antich

Carta de Salvador Puig Antich
Cançons d'Amor i Anarquia» de Joan Isaac

Neixen flors per tu Salvador
Dins del cor, pels cims i els valls
La teva llum il·luminarà
Per sempre més la llibertat

(Nacen flores para ti Salvador
Dentro del corazón, por las cumbres y los valles
Tu luz iluminará
Para siempre la libertad)
adriana 2014/3/9 - 10:52
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Irgendwo auf der Welt

Irgendwo auf der Welt
Qualche volta dietro alle canzoni che mi colpiscono si celano storie che si svelano poco a poco e che non fanno che confermare la sensazione iniziale... Questa “Da qualche parte nel mondo” mi era piaciuta subito e la storia dei suoi interpreti, i Comedian Harmonists, divisi ed artisticamente annichiliti dal nazismo, mi aveva commosso...
Ma di questa bellissima canzone - comparabile, a mio avviso, a “Somewhere Over The Rainbow” di Harold Arlen ed E.Y. Harburg, interpretata da Judy Garland ne “Il Mago di Oz” diretto nel 1939 da Victor Fleming - scopro ora un’altra storia davvero interessante...

Come ho già detto, “Irgendwo auf der Welt” era uno dei temi della colonna sonora del film “Der blonder Traum”. Il regista, Paul Martin, era all’epoca il sodale, non solo artistico, della protagonista, la già stella Lilian Harvey, un nome che non mi suonava proprio tedesco. E infatti Helene Lilian Muriel... (Continues)
Bernart Bartleby 2014/3/8 - 23:20
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For the Taking

For the Taking
Sempre a proposito di Slovik esiste una riscrittura di Vonnegut della suite di Igor Stravinskij L'Histoire du Soldat. E' il primo album di musica classico bollato con il bollino "parental Advisory"
DoNQuijote82 2014/3/8 - 18:37
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In The Army Now

In The Army Now
Hey,

Actually the lyrics from the original song by Bolland & Bolland were like: "Smiling faces on your way to 'Nam".

BTW, why say "unfortunatelly now they change their lyrics to pro-war"? I would say they just changed the lyrics to pro-the-guys-who-are-sent-to-war, which makes a huge difference: you can be against war but still support the people (= the soldiers) who fight it.
pierre 2014/3/8 - 18:18
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Gagarin

Gagarin
Ci vuole fantasia per leggere la parola plagio dove mai è stata pronunciata. Si è parlato di ispirazione estremamente accentuata. Che non si può negare. Il brano resta bellissimo ed emozionante. Ispirarsi a una fonte letteraria? Magari tanti autori di canzoni odierne lo facessero, migliorerebbe la qualità! Bastava solo scrivere nel disco un "liberamente ispirato a ..." e ci sarebbe stata maggior correttezza, ecco tutto.
2014/3/8 - 10:14
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Die hab' ich satt!

Die hab' ich satt!
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Die hab' ich satt! – Wolf Biermann – 1974


Chausseestraße 131 a été le premier album enregistré de Wolf Biermann et a une histoire légendaire : puisque Biermann était banni dans la DDR (République Démocratique Allemande), et donc avait reçu l'interdiction officielle de publier ses chansons, enregistrées dans un studio improvisé dans son appartement. Avec l'aide de quelques amis et de sa mère, il avait réussi à se procurer des appareillages dont un microphone de haute qualité et un enregistreur de studio importé en contrebande de l'Allemagne occidentale, de façon à pouvoir enregistrer ses chansons. L'histoire rapporte même que le microphone était même de qualité trop bonne. Et tellement sensible que pendant que Biermann enregistrait, il captait aussi les bruits de la rue, les automobiles qui passaient et, parfois,... (Continues)
MOI, J'EN AI MARRE !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/3/7 - 23:09
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Alles Schwindel

Alles Schwindel
Testo trovato su Berlinica
IT’S ALL A SWINDLE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/7 - 15:19
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Mobilizace

Mobilizace
MOBILITAZIONE
(Continues)
Contributed by Stanislava 2014/3/6 - 23:12
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Franco Battiato: Shackleton

Franco Battiato: Shackleton
È morto Manlio Sgalambro

E così, dopo una lunga vita, se n'è andato Manlio Sgalambro. Non fosse stato per Battiato e per le sue canzoni, sarebbe rimasto senz'altro confinato in quel suo pensiero che, come ha affermato, "non gli ha dato gioia". Non è, per essere sincero in modo brutale, un pensiero che mi abbia granché corrisposto; le sue radici nichiliste e la sua insalata di Nietzsche e Cioran non mi hanno mai appassionato più di tanto. Ma riconosco, limitatamente alla sua collaborazione con Battiato, qualche testo interessante o quantomeno da considerare, anche al di là del "boom" de La cura. C'è poi il ricordo di questa canzone, certamente, e di quella notte al confino in ospedale; una cosa che, per me, resterà per sempre piantata dentro con quella voce da siciliano antico (non molto dissimile da quella di Andrea Camilleri). Dunque, buon viaggio a Manlio Sgalambro in quel vastissimo nulla... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/3/6 - 18:29
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Rozmowa ze śledczym o tolerancji

Rozmowa ze śledczym o tolerancji
Un altro esempio della parlata sostanzialmente polacca, ma con un forte accento, in puro stile jewish jokes.
Il video viene riportato allo scopo strettamente educativo.
Lo sketch è intitolato "Debito". Bisognerebbe aggiungere che questo modo di parlare sia oramai scomparso dalle nostre parti insieme alle persone che lo praticavano.

http://www.youtube.com/watch?v=lKLiIocg-C0
krzyś 2014/3/6 - 12:23
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Москва-Одесса

Москва-Одесса
[2013]
Versione ucraina di Петро Голубков
Dal sito http://www.wysotsky.com/1058.htm?559
МОСКВА - ОДЕСА
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/3/6 - 07:25




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