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Before 2014-3-12

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The page of L'estaca has been thoroughfully reshaped and upgraded. A great number of versions and translations into various languages accumulated in this most important page, and many others probably exist; so, it was decided to reshape it conveniently, also by including all the videos available of the various versions. Starting from today, the song is included in the Basic songs of this website: a song that is still now one of the world's main songs of freedom: composed in the Spain oppressed by Franco, it has gone through regimes and dictatorships of any (false) “colour”, from Poland up to the Tunisian revolution and “tsar” Putin's Russia. Just from Russia can we listen to what is, in our opinion, the most impressive document and the most precise witness of the libertarian nature of this song: the Russian version, by the Gruppa Arkadiy Kots, being sung by people arrested by the Police, inside a prison van. A video that is also a symbol.
Riccardo Venturi 2014/3/11 - 20:30
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"1968"

1968 was a year I remember, revolution spilling to the streets,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/9 - 18:52
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Mamma tedesca

Mamma tedesca
1980
l'Omu e la natura: Nonò Salamone canta Ignazio Buttitta

Ignazio Buttitta è un grande poeta siciliano, ma a scuola molto difficilmente ne sentiamo parlare.
Buttitta combattè la prima guerra mondiale, e quando tornò a casa non riuscì mai a dimenticare la gente che aveva ammazzato, soprattutto un ragazzo di 17 anni tedesco, caduto proprio a qualche passo dalla sua mitragliatrice.
Ebbe il tempo di vedere i suoi occhi azzurri chiudersi per sempre.
Come consuetudine, gli frugò nelle tasche in cerca di qualcosa di utile, ma trovò solo una sua foto abbracciato con la madre: la prese.
Quando tornò a casa la mise al muro con una cornice.
Alcuni anni dopo, tornando a casa, trovò sua moglie addormentata con i suoi figli vicino, e li abbracciava nello stesso identico modo con cui la mamma tedesca abbracciava suo figlio.
Ignazio guarda sua moglie e vede la mamma tedesca a cui ha ammazzato... (Continues)
Mamma tedesca,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/3/9 - 17:39
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Délivrance

Délivrance
Caro Riccardo, ti segnalo che Delivrance fa parte del disco dal vivo a Dublino (26 e 27 novembre 1975)e non era mai stata interpretata in alcun disco precedente, tantomeno in Reflets.
Approfitto dell'occasione per complimentarmi con te e le tue traduzioni, ho inoltre notato che la maggior parte delle tue scelte(passioni) musicali coincidono esattamente con le mie e ciò mi conforta moltissimo. Un abbraccio. Flavio Poltronieri.
Flavio Poltronieri 2014/3/9 - 16:33
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Considero valore

Considero valore
Il gruppo Corimé interpreta accompangnandolo con la musica il celebre testo di Erri De Luca "Considero valore"
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/9 - 11:13
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Carta de Salvador Puig Antich

Carta de Salvador Puig Antich
Cançons d'Amor i Anarquia» de Joan Isaac

Neixen flors per tu Salvador
Dins del cor, pels cims i els valls
La teva llum il·luminarà
Per sempre més la llibertat

(Nacen flores para ti Salvador
Dentro del corazón, por las cumbres y los valles
Tu luz iluminará
Para siempre la libertad)
adriana 2014/3/9 - 10:52

Intervista alle CCG

Antiwar Songs Blog
Intervista alle CCG
Nel maggio del 2008 la rivista Musica & Parole pubblicava un’intervista di Antonio Piccolo a due amministratori del sito “Canzoni contro la guerra”. La riproponiamo oggi nella speranza che possa essere ancora interessante, avvertendo che alcuni riferimenti sono per  forza di cose datati Raccontatemi un po’ la storia del vostro sito internet. Come, quando e […]
Antiwar Songs Staff 2014-03-08 21:38:00
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Fiure di Palestina

Fiure di Palestina
Album: D'Umbria è di Sulana
Sottu à un celu spurgulatu
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/8 - 18:22
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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In The Army Now

In The Army Now
Hey,

Actually the lyrics from the original song by Bolland & Bolland were like: "Smiling faces on your way to 'Nam".

BTW, why say "unfortunatelly now they change their lyrics to pro-war"? I would say they just changed the lyrics to pro-the-guys-who-are-sent-to-war, which makes a huge difference: you can be against war but still support the people (= the soldiers) who fight it.
pierre 2014/3/8 - 18:18
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Corsica mea

Corsica mea
O Corsica mea ti do lu mio core
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/8 - 18:00
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A serva

Eu, paisanu fieru
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/8 - 17:43
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Subbuglio

Subbuglio
Si sente un gran subbuglio da dietro un cespuglio
(Continues)
Contributed by fabio bello 2014/3/8 - 13:59
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Gagarin

Gagarin
Ci vuole fantasia per leggere la parola plagio dove mai è stata pronunciata. Si è parlato di ispirazione estremamente accentuata. Che non si può negare. Il brano resta bellissimo ed emozionante. Ispirarsi a una fonte letteraria? Magari tanti autori di canzoni odierne lo facessero, migliorerebbe la qualità! Bastava solo scrivere nel disco un "liberamente ispirato a ..." e ci sarebbe stata maggior correttezza, ecco tutto.
2014/3/8 - 10:14
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From Her Lips to God's Ears (the Energizer)

From Her Lips to God's Ears (the Energizer)
Album: Searching for a Former Clarity (2005)
Regime change under a Bush doctrine
(Continues)
2014/3/7 - 23:53
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Die hab' ich satt!

Die hab' ich satt!
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Die hab' ich satt! – Wolf Biermann – 1974


Chausseestraße 131 a été le premier album enregistré de Wolf Biermann et a une histoire légendaire : puisque Biermann était banni dans la DDR (République Démocratique Allemande), et donc avait reçu l'interdiction officielle de publier ses chansons, enregistrées dans un studio improvisé dans son appartement. Avec l'aide de quelques amis et de sa mère, il avait réussi à se procurer des appareillages dont un microphone de haute qualité et un enregistreur de studio importé en contrebande de l'Allemagne occidentale, de façon à pouvoir enregistrer ses chansons. L'histoire rapporte même que le microphone était même de qualité trop bonne. Et tellement sensible que pendant que Biermann enregistrait, il captait aussi les bruits de la rue, les automobiles qui passaient et, parfois,... (Continues)
MOI, J'EN AI MARRE !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/3/7 - 23:09
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Il tenentino

Il tenentino
[1906]
Parole di Ugo Ricci, detto Mascarillo e anche Tripleplatte (1875-1940), napoletano, giornalista e prolifico scrittore umorista in prosa e in versi.
Musica di Vincenzo Valente (1855-1921), paroliere e compositore di canzoni napoletane e operette.
Nel repertorio di Nicola Maldacea (1870-1945), grande protagonista dei varietà e dei cafè-chantant napoletani e romani nonché caratterista nel cinema degli anni 30.

Beh, non è certo una canzone contro la guerra, eppure anche con una semplice canzoncina d’avanspettacolo ci si può burlare di qualcuno dei capisaldi del militarismo… Nel caso specifico, non “Dio”, non la “Patria” ma la “Bandiera”, anzi, l'asta… Elegante presa in giro del mito della virilità che immancabilmente si ritrova nelle società autoritarie associato, in pace, ai “sani valori tradizionali” (si vedano di recente le esternazioni dello zar Putin sugli omosessuali), mentre in guerra si ritrova nello stupro delle femmine della parte soccombente, in quanto facenti parte del legittimo bottino del vincitore…
Io, francamente, non potrei sortire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/7 - 09:41
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Mobilizace

Mobilizace
MOBILITAZIONE
(Continues)
Contributed by Stanislava 2014/3/6 - 23:12

Oh ! Papa … C'est très beau la liberté

Oh ! Papa … C'est très beau la liberté
Oh ! Papa … C'est très beau la liberté

Chanson française – Oh ! Papa... C'est très beau la liberté – Marco Valdo M.I. – 2014

Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l'âne tout guilleret, regarde ces papillons qui se poursuivent là devant ta fenêtre, ces ailes rousses qui se balancent à l'air libre dans le soleil . On dirait qu'ils font la danse du bonheur...

C'est le printemps, Lucien l'âne mon ami. Enfin, celui de la nature... Mais il y a aussi eu des printemps artificiels, faits de la main de l'homme... Mais généralement, ils tournent mal... Pour ceux-là, l'hiver revient vite sur les ailes du vent du Nord... T'en souvient-en du printemps de Prague ? Eh bien, la canzone raconte précisément l'histoire d'un printemps de ce genre et même, en quelque sorte, de tout printemps généralement quelconque de ce genre, de tout printemps artificiel... Bref, de gens, quelque part, n'importe où, qui... (Continues)
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/3/6 - 19:05
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Franco Battiato: Shackleton

Franco Battiato: Shackleton
È morto Manlio Sgalambro

E così, dopo una lunga vita, se n'è andato Manlio Sgalambro. Non fosse stato per Battiato e per le sue canzoni, sarebbe rimasto senz'altro confinato in quel suo pensiero che, come ha affermato, "non gli ha dato gioia". Non è, per essere sincero in modo brutale, un pensiero che mi abbia granché corrisposto; le sue radici nichiliste e la sua insalata di Nietzsche e Cioran non mi hanno mai appassionato più di tanto. Ma riconosco, limitatamente alla sua collaborazione con Battiato, qualche testo interessante o quantomeno da considerare, anche al di là del "boom" de La cura. C'è poi il ricordo di questa canzone, certamente, e di quella notte al confino in ospedale; una cosa che, per me, resterà per sempre piantata dentro con quella voce da siciliano antico (non molto dissimile da quella di Andrea Camilleri). Dunque, buon viaggio a Manlio Sgalambro in quel vastissimo nulla... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/3/6 - 18:29
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Siedem grzechów głównych

Siedem grzechów głównych
[24.12.1991]
Testo di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dall'album "Wojna Postu z Karnawałem" (1993)
Jacek Kaczmarski chittara
Przemysław Gintrowski chittara
Zbigniew Łapiński piano
Testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Ispirato alla grafica di Albrecht Dürer "Il cavaliere, la morte e il diavolo"
e al quadro di Albrecht Altdorfer "Battaglia di Alessandro e Dario a Isso"
Wielkich upadków więcej widzieliśmy niż wzlotów,
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/3/6 - 01:04
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Bush Song

Bush Song
A song from Macklemore's 2005 album "The Language of My World" that Slams then President George W. Bush from a very mocking first person perspective.

See rap genius
[Intro]
(Continues)
Contributed by Michael Taylor 2014/3/6 - 00:33
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Między nami

Między nami
[29.5.1997]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album omonimo "Między Nami" (2002)
Da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Między świtem a mgłą
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/3/6 - 00:11
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The War Was in Color

The War Was in Color
Album: Love, Loss, Hope, Repeat (2006)

War: World War II

This song is told from the prospective of a veteran who at the end if the son is revealed to have died in battle.
I see you've found a box of my things -
(Continues)
Contributed by Michael Taylor 2014/3/6 - 00:10
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Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]

Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
Un'interessante disamina storico-musicale-politica riguardo alla musica celtica. Per il testo completo si rimanda al link.

Antiche tradizioni moderne nella Scozia delle cornamuse
Nel primo saggio del famoso volume curato da Eric Hobsbawm e dedicato all’Invenzione della tradizione, raccontando il modo in cui è nata quella delle Highlands di Scozia Hugh Trevor-Roper riferisce di “difese” del kilt scozzese basate su motivazioni abbastanza simili. Ma spiega anche come quel costume suppostamente arcaico è in realtà un’invenzione del Settecento. In precedenza gli highlanders più poveri portavano sì la gonna, ma nella forma di un plaid stretto alla cintura: è il belted plaid, residuo di un costume appunto romano e poi medievale, arrivato all’età moderna negli abiti del clero e, appunto, di quella zona d’Europa particolarmente periferica. È tra 1727 e 1734 che un industriale quacchero inglese di... (Continues)
donquijote82 2014/3/5 - 18:15




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