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Campo De' Fiori

Campo De' Fiori
[1974]
Dall'album "Quando verrà Natale"

Venditti scrisse "Campo de' Fiori" subito dopo la denuncia ricevuta per "A Cristo", in occasione di un tour nei teatri intitolato "Racconto". Venditti suonava al Teatro dei Satiri con Cocciante e De Gregori e una sera un ufficiale di polizia pensò bene di fare la denuncia. La canzone era tutto meno che vilipendiosa, una ballata in romanesco dove Venditti chiedeva a Cristo di scendere sulla terra perchè le cose non si mettevano troppo bene... nel brano vengono citati l'Irlanda e il Vietnam: "forse stai impegnato su in Irlanda... e t'hanno pure incastrato nel Vietnam..." e poi la Palestina: "L'occhio vergognoso di un Mosè, Moshe Dayan", insomma Cristo, un Cristo molto umano....

La denuncia fu basata sulla frase "Aammazzate, Gesù Cri' quanto sei fico!", come se questa frase portasse un insulto.... inoltre Antonello invitava Cristo a non tornare a Roma,... (Continues)
Campo de' Fiori, io non corro più,
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/2/4 - 23:03
Song Itineraries: Giordano Bruno
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Mister C

Mister C
Sachsenhausen, 1940
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars ("Czarny Jim", 1939)

Sachsenhausen, 1940
Testo: Aleksander Kulisiewicz
Musica: Henryk Wars ("Czarny Jim", 1939)


“Mister C” is Winston Churchill, the cigar-chomping British Prime Minister who, between the fall of France and the United States’ entry into World War II, personified captive Europe’s last hope for defeating the Germans. Written after news reached Sachsenhausen of the demoralizing Allied retreat from Dunkirk in northern France, “Mister C” debuted at a secret gathering in Cell Block 3 where, Kulisiewicz recalls, “the most biting and obscene antifascist satires were performed in several languages.” Certain lines of “Mister C” are purposely obscure. “Isle of Rugia”—the German Baltic island Rügen evokes an ancient borderland clash between Slavic and Germanic groups. “Eastern wind” hints at the prisoners’ hoped-for... (Continues)
Roczek wtóry, mój ty Boże,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/2/4 - 17:40
Song Itineraries: Extermination camps
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Ketchup vs Genocide

Ketchup vs Genocide
2004
Politics

Con "Politics" l'obiettivo è chiaro: stavolta Tellier si schiera, nel suo solito stile, a fianco delle minoranze e degli oppressi di tutto il mondo, che siano i nativi americani (delirante il titolo della canzone in questione: "Ketchup Vs Genocide")
 "Ketchup Vs Genocide" è uno sfacciato synth-pop che affastella piacevolmente luoghi comuni sugli indiani d'America ("ma almeno mi permette di scegliere da che parte stare" dichiara Tellier nell'introduzione).

 ondarock
Steel horse over Navajos
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/2/4 - 14:28
Song Itineraries: Native American Genocide
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Maravillas

Maravillas
Album: Payola (2009)

"Maravillas" racconta la storia di Maravillas Lamberto, ragazza quattordicenne di Larraga (Nafarroa) violentata e assassinata dai falangisti nell'agosto 1936. Il padre Vicente, militante della UGR, fu arrestato insieme alla figlia e rinchiuso nella prigione mentre Maravillas fu violentata. Quindi padre e figlia furono assassinati. La sorella Josefina si fece monaca a ventun anni, per "lavorare con i bambini, così che nessuno dovesse soffrire quello che avevo sofferto io". La madre non glielo perdonò mai, perché era convinta che fossero stati proprio i preti a denunciare suo padre come "rosso" ai fascisti. Quando alla fine degli anni '70 cominciarono le prime esumazioni dei morti della guerra civile, Josephina volle cercare la tomba del padre, ma le suore glielo impedirono. "Qualcosa avrà fatto, tuo padre.". Da 16 anni Josefina ha lasciato l'ordine, "non crede più in... (Continues)
Ostikoz bota digute atea
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti - grazie a Teresa per aver segnalato l'articolo 2014/2/4 - 00:10
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La famiglia

La famiglia
[1997-98]
Di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Nello spettacolo intitolato “Un’idiozia conquistata a fatica”, andato in scena dal 1998 al febbraio 2000, quando fu interrotto per l’aggravarsi dello stato di salute di Gaber.

Saluto con grande favore l’inserimento della Canzone del padre di Faber tra le CCG e con questo contributo sottoscrivo il relativo commento di Riccardo Venturi.
E si nasce in famiglia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/3 - 15:11

Karussell (Wir reiten auf hölzernen Pferden)

Karussell (Wir reiten auf hölzernen Pferden)
Versi di Manfred Greiffenhagen (1896-1945), ebreo tedesco, berlinese, autore di cabaret.
Musica di Martin Roman (1913-1996), anche lui ebreo tedesco, pianista jazz.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Interpretata dalla norvegese Bente Kahan nel suo disco “Stemmer fra Theresienstadt” del 1995, ‎uscito negli anni seguenti anche in tedesco ed in inglese.‎
Recentemente riproposta al grande pubblico dal basso baritono tedesco Christian Gerhaher e dalla ‎mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nella raccolta intitolata “Terezín/Theresienstadt”, ‎pubblicata nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.‎

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario... (Continues)
In den lang entschwundnen Jahren,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/3 - 14:56
Fabrizio De André's Canzone del padre (“Father's Song”; an English translation will be ready soon) has been removed from “Extras” and is now available as a song page on its own. At the same time, the page has been rebuilt and provided with an Short essay (in Italian) trying to explain its nature in view of radical criticism of Family as an institution and as an instrument of oppression, repression and war. These are no simple concepts, of course, and controversy is bound to occur. You may leave your commentary on the relevant page.
Riccardo Venturi 2014/2/3 - 14:44
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Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen!

Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen!
[1943]
Versi di Ludwig Hift (1899 - 1981), ebreo austriaco, funzionario di banca a Vienna, che fu rinchiuso a Theresienstadt ma che scampò all’Olocausto.
Musica (tango) composta da Adolf Strauss (1902-1944) che fu più sfortunato di Hift: ebreo cecoslovacco, Adolf Strauss ebbe lo stesso destino di Ilse Weber e di tanti altri suo connazionali e correligionari: rinchiuso nel ghetto-campo di Theresienstadt, nel 1944 fu poi trasferito ad Auschwitz dove fu eliminato.
Arrangiamento per pianoforte e voce di Moshe Zorman.

Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Recentemente riproposta al grande pubblico dal basso baritono tedesco Christian Gerhaher e dalla ‎mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nella raccolta intitolata “Terezín/Theresienstadt”, ‎pubblicata nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.‎
Anche nella raccolta “KZ Musik: Encyclopedia of Music Composed in Concentration... (Continues)
Als ich dich gesehn zum ersten Mal,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/3 - 10:45
Song Itineraries: Extermination camps
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Kleines Wiegenlied

Kleines Wiegenlied
Versi di Ilse Weber (1903-1944).

Nel recital di Charlette Shulamit Ottolenghi intitolato “Dalle profondità – Canti di donne nella Shoah”, con musiche di Francesco Lotoro eseguite da Alexander (pianoforte) e Ludmilla Zlotnikov (violoncello).
Anche nel disco “KZ Musik: Encyclopedia of Music Composed in Concentration Camps, CD 2”, con Francesco Lotoro (pianoforte), Angelo De Leonardis (baritono), Anna Maria Stella Pansini (soprano), Rosa Sorice (voce femminile recitante).

Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel... (Continues)
Die Nacht kriecht durchs Ghetto so schwarz und stumm,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/3 - 09:10
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Campo di Fiori

Campo di Fiori
[1943]
Warszawa-Wielkanoc
Varsavia-Pasqua
Nell'interpretazione di Roman Kołakowski
Da Poezjaa.info

Campo de; Fiori

Czesław Miłosz

“…Sabato 25 aprile era Pasqua. Nella piazza confinante con il ghetto si era riunita una folla di persone spensierate, vestite con gli abiti della festa. In prossimità del muro del ghetto, delle nuvole di fumo, dell’odore acre e penetrante, mentre giravano le giostre e si stava in allegria. Helena Balicka-Kozlowska, una polacca che aiutava gli ebrei e la resistenza, scrisse nelle sue memorie “Il muro aveva due lati”:

“La piazza sembrava un mercato: c’erano venditori d’acqua, di dolci e di sigarette. La piazza risuonava di grida e di risate. Vicino alla giostra con la sua orchestrina rumorosa c’era l’artiglieria da campagna, i cui serventi non ritenevano necessario allontanare la massa di curiosi. Evidentemente, stando in mezzo ai polacchi si sentivano più... (Continues)
W Rzymie na Campo di Fiori
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/2/3 - 00:25
Song Itineraries: Ghettos, Giordano Bruno
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Centrala

Centrala
[1981]
Album: "Live" Brygada Kryzys (Fresh Records UK 1982)
Da http://www.tekstowo.pl/
Czekamy, czekamy
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/2/2 - 23:57
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Protest Song

Protest Song
[1981]
Scritta da Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut.
Nel disco intitolato "Peter Pan Hits The Suburbs"

(B.B.)
I live my own life - do what I want - say what I mean
(Continues)
2014/2/2 - 23:22
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Typically English Day

Typically English Day
It's all Done by Mirrors L.P. 1983
On a typically English day
(Continues)
2014/2/2 - 23:19
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Disarm or Die

Disarm or Die
Fresh Hate tape
Self 1983
Appare nella compilation ANTI-WAR - Anarcho-Punk Compilation Vol. 1 del 2005
Over the horizon, over the hill
(Continues)
2014/2/2 - 23:11
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November's Song

November's Song
Canzone probabilmente della metà degli anni '80 di questa punk band inglese il cui nome si rifà direttamente a un verso di God Save The Queen dei Sex Pistols. La canzone appare nella raccolta "ANTI-WAR - Anarcho-Punk Compilation Vol. 1".
Chime on chime our bells are crying
(Continues)
2014/2/2 - 22:52

Γιώργος Σεφέρης: Μυθιστόρημα, ΚΒ΄ / Yorgos Seferis: Morire normalmente

Γιώργος Σεφέρης: Μυθιστόρημα, ΚΒ΄ / Yorgos Seferis: Morire normalmente
[1933-34]
Da Μυθιστόρημα, Sezione K'
“Andromeda” (Ανδρόμεδα)
[1933-34]
From Μυθιστόρημα, Part K'
“Andromeda” (Ανδρόμεδα)

Seferis stava in alto
di Riccardo Venturi

La “Sezione Greca” di questo sito, l'oramai famoso Ελληνικό Τμήμα, conta a tutt'oggi 438 pagine; e questa è la 439esima. Non si tratta quindi di un numero particolare, in sé; particolare, forse, è il mio stato d'animo di stasera, giorno della Candelora dell'anno 2014. E', a modo suo, un anniversario. Stasera sono andato, per una normalissima visita, da mia madre; e quando vado da mia madre ne approfitto quasi sempre per una cosa. Casa mia, quella dove abito, è un autentico buco; ed è un buco riempito, stipato, strabordante di libri. Persino in bagno, oramai, ne ho non so più quanti; e il problema, se così lo si vuole chiamare, è che a casa di mia madre ne sono rimasti altrettanti, così come altri due o trecento sono da anni... (Continues)
Γιατί περάσαν τόσα καὶ τόσα μπροστὰ στὰ μάτια μας
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/2/2 - 22:49
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Nα `τανε το 21

Nα `τανε το 21
Na' tane to 21 [éikosi-ena]
Στίχοι: Σώτια Τσώτου
Μουσική: Σταύρος Κουγιουμτζής
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
'Αλμπουμ: 45-άρι [1969]
Άλλες σπουδαίες ερμηνίες:
Γιώργος Νταλάρας - Κώστας Σμοκοβίτης - Δημήτρης Μητροπάνος

Testo: Sotia Tsotou
Musica: Stavros Kougioumtzis
Primo interprete: Grigoris Bithikotsis
Album: Su 45 giri [1969]
Altri interpreti: Yorgos Dalaras - Kostas Smokovitis - Dimitris Mitropanos

Per questa famosissima canzone che, uscita nel 1969, rievoca nostalgicamente e favolisticamente il fatidico Ikosiena (quel 1821 che fu il primo anno della lotta decennale dei greci per l'indipendenza) si andò vicini a una crisi diplomatica tra Grecia e Turchia.
Sotìa Tsotou, autrice del testo, aveva immaginato che gli eroi combattessero di giorno, ma che, quando non ci avevano lasciato la gloriosa pelle, la notte potevano trascorrerla tra le braccia di qualche giovane... (Continues)
Mου ξανάρχονται ένα ένα χρόνια δοξασμένα
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/2/2 - 21:06
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Musisz walczyć, musisz wierzyć

Musisz walczyć, musisz wierzyć
[1989]
Dall'album "Mój blues"
Testo da tekstowo.pl
Musisz walczyć, żeby przeżyć
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/2/2 - 01:18
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Zrzuty

Zrzuty
[2005]
Dall'album "Powstanie Warszawskie"
Testo da tekstowo.pl
[Komunikat radiowy: "...lecz jako lotnicy okryci chwałą w dywizjonach lotniczych i bombardujących.."] / x4
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/2/1 - 23:33
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Barykada

Barykada
[2005]
Dall'album "Powstanie Warszawskie"

Lao Che

Testo da http://www.tekstowo.pl/
Samoloty!
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/2/1 - 23:24

Ρωμαιίκο 2 ΙΙ

Ρωμαιίκο 2 ΙΙ
Romaïiko 2, II
Στίχοι: Κωστής Παλαμάς
Μουσική: Μιχάλης Τερζής
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Θεοδόσης με Παιδική χορωδία
Δίσκο: « Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε», 1984

Testo di Kostìs Palamas
Musica di Mihalis Terzis
Prima interpretazione di Dionisis Theodosis e coro infantile
Disco: "Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε/Metti tutta la musica dentro l'amore" - 1984

Quando dal disco "Metti tutta la musica dentro l'amore" (Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε), con i vecchi testi di Kostìs Palamàs musicati da Terzìs, ho scelto i brani che mi sembravano adatti al sito, non so per quale motivo abbia escluso proprio questo. Eppure il suo posticino se lo meritava, accanto agli altri. Ora voglio rimediare; e non mi dispiace di quella distrazione, perché mi consente di far notare due aspetti non sovente sottolineati della polimorfa produzione del Palamàs (1859 - 1943): il possesso di una pungente... (Continues)
2, II
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/2/1 - 22:29
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Die Nigga!!!

Die Nigga!!!
[1971]
Scritta da David Nelson.
Nella colonna sonora del film “Right On!: Poetry on Film” diretto da Herbert Danska.
Ho attribuito questa canzone ai Last Poets ma in realtà qui si tratta dei cosiddetti Original Last Poets (Felipe Luciano, Gylan Kain e David Nelson) che effettivamente furono i primi ma che poi lasciarono quasi subito il campo ad Alafia Pudim, Abiodun Oyewole e Umar Bin Hassan.
Walkin' down on 42nd Street
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/1 - 22:17
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True Blues

True Blues
[1971]
Scritta da Jalal Mansur Nuriddin aka Alafia Pudim
Interpretata dai Last Poets (Alafia Pudim, Omar Ben Hassen e Nilaja, quest’ultimo alle percussioni)
Nel secondo disco degli Ultimi Poeti, intitolato “This Is Madness”

La storia del Blues dall’epoca schiavista fino ai giorni nostri...
Il termine “Blues” pare derivare dal fatto che blu indaco era il colore delle vesti funebri in molti paesi africani, e l’Indigofera tinctoria - la pianta da cui si estrae quel colorante naturale - cresceva abbondante in molte piantagioni del Sud degli USA dove erano costretti gli schiavi neri trasportati dall’Africa... Ma c’è anche un’espressione americana, “blue devils”, che significa essere in uno stato di tristezza, melanconia... In ogni caso “blues” è sinonimo di sofferenza e pena.
True blues aint no new news about who's been abused
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/1 - 21:34
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Still I Rise

Still I Rise
[1976]
Versi della poetessa afroamericana Maya Angelou, dalla raccolta “And Still I Rise” pubblicata nel 1978.
Musica di Carmel Dean, compositrice e pianista australiana, interpretata da Rebecca Naomi Jones, attrice e cantante afroamericana.
Credo tuttavia che la poesia sia stata messa in musica anche da parecchi altri artisti.

Un’immensa poesia che ha come protagonista l’Angelou stessa, in quanto nera e in quanto donna, che leva potente la sua voce contro il pregiudizio, il razzismo, la segregazione di cui erano ancora vittime i neri e contro la violenza esercitata contro le donne... Ricordo che lei stessa fu vittima di stupro che era solo una bambina, a 8 anni...
You may write me down in history
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/1 - 19:01
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Niggers Are Scared of Revolution

Niggers Are Scared of Revolution
[1970]
Brano di “spoken word” interpretato da Umar Bin Hassan (1948-) che si unì ai Last Poets (Jalal Mansur Nuriddin aka Alafia Pudim e Abiodun Oyewole) nel 1969.
Nell’album di debutto, intitolato semplicemente “The Last Poets”
Mi è venuto bene di contriburlo dopo averlo ascoltato alla trasmissione "Mu" condotta su Radio2 da Matteo Bordone.

Uno dei brani più famosi dei Last Poets (Ultimi Poeti, perchè di lì in avanti la parola avrebbe dovuto passare alle armi) in cui la voce di Umar Bin Hassan, accompagnata solo da una scarna base ritmica, si scaglia contro i vizi della comunità nera: “Sarete sempre dei negri, perchè avete paura della Rivoluzione, avete paura del cambiamento, avete paura di prendere il potere, avete paura di agire come Malcolm X... Non fate altro che vivere all’ombra dei bianchi, non fate altro che parlare, parlare, fuck di qua e fuck di là, ma non combinate un cazzo... (Continues)
Niggers are scared of revolution
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/1 - 18:15

Pequeñas historias innobles

Antiwar Songs Blog
Pequeñas historias innobles
Se, com’è probabile dato che il PPE ha la maggioranza al parlamento spagnolo, il nuovo disegno di legge sull’aborto verrà approvato, sarà un enorme passo indietro per la Spagna che vedrà retrocedere i diritti delle donne non solo rispetto alla legge del 2010 ma anche rispetto a quella del 1985. Nel nostro sito abbiamo voluto […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-01 17:12:00
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A Brand New Day

A Brand New Day
"A Brand New Day" is a song from the 1975 Broadway musical The Wiz written by American R&B singer–songwriter Luther Vandross. (In 1976 Vandross recorded a version of the song for his album "Luther," on Cotillion records.) In the play, the song is sung to celebrate because Dorothy has killed Evilene, the tyrannical wicked witch of the West. Dorothy, the Tin Man, the Cowardly Lion, and the Scarecrow sing the song with the newly freed Winkies, who were ruled and enslaved by Evilene. It was later featured in the 1978 film version, sung by cast members Diana Ross, Michael Jackson, Nipsey Russell, and Ted Ross (credited as The Wiz Stars). Given the all-Black cast of The Wiz, the song's many references to freedom and new possibilities, (especially as sung by African American characters who had just been freed from enslavement) certainly invoked the struggles and history of Blacks in America.... (Continues)
Everybody look around
(Continues)
Contributed by Jon Doe 2014/2/1 - 04:47

Ein Transport wird einberufen

Ein Transport wird einberufen
Versi di Ilse Weber (1903-1944).
Musica di Michaela Sehrbrock e Marion Steingötter dell’Opernchor di Essen, Nord-Reno Westfalia.

Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi... (Continues)
Morgen gehen fünftausend fort
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/31 - 15:48

On va se marier

On va se marier
On va se marier

Chanson de langue française – On va se marier – Marco Valdo M.I. – 2014
Parodie d'une chanson de Léo Ferré – Ils ont voté (1967) -

Lucien l'âne mon ami, voici une chanson composée dans l'urgence et qui répond à un objectif précis : mettre en cause la chape de plomb catholique qui pèse sur nous tous Européens (et bien au-delà) et qui dans bien des pays, encage les gens et entrave leurs libertés les plus personnelles. Ce combat, je le mène (avec toi, avec d'autres) à partir de la Belgique où je réside. Nous le menons au travers d'une association dont je t'ai déjà parlé et qui s'appelle ALBI – Action laïque belgo-italienne, dont le but est de soutenir et défendre les personnes résidant en Italie et les associations qui en Italie, sont en butte aux rétorsions catholiques, qui comme tu le sais, sont nombreuses et persistantes.

Cette association m'a adressé ce jour un message... (Continues)
Avec le Christ sur le dos
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/31 - 15:29
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Ade, Kamerad!

Ade, Kamerad!
Farewell, my friend
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/31 - 11:42
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Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)

Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Additional verses by Toshi Seeger
Strofe aggiuntive di Toshi Seeger

Nel 1954 la moglie di Pete Seeger scrisse cinque divertenti strofe della canzone per cantarla ai due figli.

Toshi Seeger è morta pochi mesi prima del marito, nel luglio dell'anno scorso, a 91 anni, mancando di poco i 70 anni di matrimonio.
A time for work, a time for play
(Continues)
2014/1/30 - 23:37
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Ils ont voté

Ils ont voté
ILS ONT VOTÉ
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. & CCG Staff 2014/1/30 - 22:59
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Ukolébavka

Ukolébavka
testo trascritto dal video
KOŁYSANKA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/30 - 18:36
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
... non puoi parlare di bruce springsteen citando Vasco Rossi, ti prego...
Andrea 2014/1/30 - 18:20
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On n'est pas des saints

On n'est pas des saints
On n'est pas des saints

Chanson française – On n'est pas des saints – Léo Ferré – 1967

Je n'avais pas oublié, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en souriant de son piano à mastiquer le son, et je me préparais à te rappeler ta promesse, car placer une nouvelle chanson de Léo Ferré dans les Chansons contre la Guerre, c'est un grand moment à chaque fois. Et puis, une chanson avec un pareil titre... « On n'est pas des saints »... Ça change du sirupeux évangélique dont on bassine nos jours et nos nuits. Jusqu'à la nausée... Imagine que ces gens-là, les mêmes que chantait Jacques Brel (Chez ces gens-là, on ne pense pas, Monsieur, on prie...) ont réussi à mettre des croix partout, jusque sur le dos des ânes... C'est tout dire. Laisse-moi te révéler une image qui me vient à l'esprit : le Vatican avec son Église, c'est un boa autour du cou de l'Europe... Il l'étouffe... La seule question... (Continues)
On n'est pas des saints
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/30 - 17:46
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Ukolébavka

Ukolébavka
KOŁYSANKA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/30 - 17:34
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
ΠΡΟΣΕΥΧΗ Σ´ΕΝΑ ΧΩΡΙΚΟ
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/30 - 13:46
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Muzulman-Kippensammler

Muzulman-Kippensammler
Muselmann - Butt Collector
La versione inglese dal Libretto dell'album
English translation from the Album booklet
MUSELMANN - BUTT COLLECTOR
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/30 - 11:56




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