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Before 2014-2-4

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Fabrizio De André's Canzone del padre (“Father's Song”; an English translation will be ready soon) has been removed from “Extras” and is now available as a song page on its own. At the same time, the page has been rebuilt and provided with an Short essay (in Italian) trying to explain its nature in view of radical criticism of Family as an institution and as an instrument of oppression, repression and war. These are no simple concepts, of course, and controversy is bound to occur. You may leave your commentary on the relevant page.
Riccardo Venturi 2014/2/3 - 14:44

Pequeñas historias innobles

Antiwar Songs Blog
Pequeñas historias innobles
Se, com’è probabile dato che il PPE ha la maggioranza al parlamento spagnolo, il nuovo disegno di legge sull’aborto verrà approvato, sarà un enorme passo indietro per la Spagna che vedrà retrocedere i diritti delle donne non solo rispetto alla legge del 2010 ma anche rispetto a quella del 1985. Nel nostro sito abbiamo voluto […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-01 17:12:00
At some point, Pete Seeger decided he’d be a walking, singing reminder of all of America’s history. He’d be living archive of America’s music and conscience, a testament of the power of song and culture to nudge history along, to push American events towards more humane and justified ends.

He would have the audacity and the courage to sing in the voice of the people.

And he did, until the very end. He has left us yesterday after 94 long years. Thanks, Pete.
Lorenzo Masetti 2014/1/28 - 10:16

Grazie, Pete

Antiwar Songs Blog
Grazie, Pete
Ad un certo punto, Pete Seeger ha deciso che sarebbe stato una memoria vivente e cantante di tutta la storia americana. Sarebbe stato l’archivio vivente della musica e della coscienza americana, una dimostrazione del potere della canzone e della cultura di guidare la storia verso fini più umani e giusti. Ha deciso che avrebbe avuto […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-28 09:58:00

La memoria ogni giorno dell’anno

Antiwar Songs Blog
La memoria ogni giorno dell’anno
Questo sito, la memoria la fa ogni giorno dell’anno e non ha bisogno di “giornate” istituzionali. Soprattutto non la fa a senso unico, come chi trasforma (tipo “Repubblica”) il 27 gennaio nella “Giornata per la propaganda israeliana”. Siamo e restiamo ben lontani da tutto questo. Il 27 gennaio, se “giornata” dev’essere, lo è per gli […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-27 09:02:00
This site cares memory every day of the year, and has no need of “institutional days”. We do not like “one way memory”, like those (i.e. the Italian newspaper “Repubblica”) turning January 27 into the “Day of pro-Israeli propaganda”. We are and want to remain far from all this. If January 27 must be a “special day”, it must be so not only for Jews, but also for the Rom people, the Jehovah Witnesses, homosexuals and all those who did not believe in any god, and for mere anti-Nazis (anarchists, communists, democrats) who died by thousands not only in concentration camps. Memory should not be “deified” too much; “God was with” murderers, too.

In this day of January 27 we want to point out people like Rocco Rosignoli (the author of Oesterheld), who is going to release a whole web-album, “La bella che guarda il mare” (“The beauty glancing the sea”), live recorded for ANPI (the Society of Italian Partisans). Today, Rocco is proposing a pre-release of his version of Zog nit keynmol (the lyrics are here), that is a partisan hymn of Resistance, and not a piece of Zionist propaganda. We also invite to read and listen to Tsigaynerlid, the “Gypsies' Song” written in Yiddish by Dovid Beyglman: a very poorly known token of solidarity between the victims of Nazism, that is not only “madness”, but also something politically definite, and still acting.
Riccardo Venturi 2014/1/27 - 07:44
The Italian fascist attack on Ethiopia (1935/36) in a Calypso song from Trinidad and Tobago: The Gold in Africa by Neville Marcano, aka “The Tiger” (1936). This song is introduced in Italy for the first time: almost 80 years have passed in vain, for monuments to the fascist butcher Graziani are still being built.
Riccardo Venturi 2014/1/24 - 21:13

L’oro d’Africa

Antiwar Songs Blog
L’oro d’Africa
The Gold in Africa di Neville Marcano, detto “The Tiger” (1936) è un brano Calypso proveniente da Trinidad e Tobago che denuncia l’aggressione fascista italiana all’Etiopia (1935/36). Lo presentiamo per la prima volta in Italia, dopo quasi ottant’anni passati invano, dato che si continuano a inaugurare monumenti al macellaio Graziani. Di prim’acchito pensavo di aver […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-24 20:38:00
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Creepin'

Creepin'
[1973]
Parole e musica di Mark Farner
Nell’album intitolato "We're An American Band” (dove il gruppo abbandonò il nome originario semplificandolo in Grand Funk).

Ehi, aprite bene le orecchie! C’è qualcosa che dobbiamo temere, ed è qui, ed è ora, ed è evidente: sono gli uomini che si arricchiscono depredando e stuprando il paese… Non riesco a capire perché non li acciuffiamo subito… Non dobbiamo più stare in loro balìa, apriamo gli occhi, smettiamola di dormire, apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi, prima che il loro domani si insinui insidioso strisciando fra di noi come un serpente velenoso…
Hey, everybody won't you lend me your ear
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/23 - 13:03
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Words of Fire, Deeds of Blood

Words of Fire, Deeds of Blood
[1876]
Parole di Hin-mah-too-yah-lat-kekt, meglio conosciuto come Capo Giuseppe, o Giuseppe Il Giovane (1840–1904), capo della tribù Wal-lam-wat-kain (Wallowa) del popolo nativo dei Niimíipu (Nez Perce), originariamente abitanti nel nord-est dell’attuale Oregon.
Adattamento e musica di Robbie Robertson, dal disco “Music For the Native Americans” del 1994, con il gruppo The Red Road Ensemble.

Uno dei tanti, coraggiosi discorsi pronunciati da Hin-mah-too-yah-lat-kekt, prima e dopo l’incredibile e sfortunata impresa del 1877 quando, dopo aver rifiutato la deportazione in Idaho ma al tempo stesso di scontrarsi con i bianchi, condusse la sua tribù in un’epica fuga verso il Canada, nel tentativo di raggiungere i Sioux di Tȟatȟáŋka Íyotake (Toro Seduto) che lì erano sconfinati qualche tempo prima. Braccati dall’esercito, i Niimíipu, militarmente organizzati da guerrieri come Toohoolhoolzote e... (Continues)
Perhaps you think the Creator sent you here
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/23 - 11:32
Song Itineraries: Native American Genocide
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Le Chameau

Le Chameau
Le Chameau

Chanson enfantine de langue française
Interprétations :
Les Quatre Barbus – 1956
Quatre Barbus (1956) :
Les petits chanteurs de l'Ile de France (1966) 

Ah, « Le Chameau »... Voilà bien un quadrupède utile...

Attention, dit Lucien l'âne, quadrupède et de plus, c'est un ongulé et de surcroît, tout comme son compère le dromadaire, il est très costaud et certains sont très rapides à la course et peuvent courir jusqu’à 65 km/h en pointe. Ce sont de lointains cousins...

Ah, l'esprit de famille... Ne fais pas la grimace, Lucien l'âne mon ami. C'était juste une petite plaisanterie. Mais notre « Chameau » d'aujourd'hui est une chanson, sans doute anonyme, qui fut sauvée des eaux par les colonies de vacances, les soirées dans les auberges de jeunesse et les Quatres Barbus qui en 1956, en firent une version qui fit les bonnes heures de leurs tours de France... Mais ce n'est pas... (Continues)
Perdu dans le désert immense
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/23 - 11:21
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
[1969]
Testo di Víctor Jara
Musica di Víctor Jara e Patricio Castillo
Intrerpretata anche dai Quilapayún
Altri interpreti: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Letra de Víctor Jara
Música de Víctor Jara y Patricio Castillo
También interpretada por Quilapayún
Otros intérpretes: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Lyrics by Víctor Jara
Music by Víctor Jara and Patricio Castillo
Also performed by Quilapayún
Further performances by Mercedes Sosa, Maria Farandouri




Ave Fucile
di Riccardo Venturi


Non saprei nemmeno dire se questa canzone è una delle celebri “dimenticanze” di questo sito, oppure se non sia mai stata inserita per qualche altro motivo; fatto sta che non c'era. Come sempre, stamani la cercavo assolutamente certo che ci fosse; “urgeva rimediare”.

Però, come per ogni canzone che autenticamente segna un'epoca intera, e un luogo intero, non è affatto semplice presentarla. Attualmente,... (Continues)
Levántate y mira la montaña
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/23 - 04:38
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Forza di gravità

Forza di gravità
[2013?]

Poichè gli anarchici tendono a cadere giù dalle finestre, questa canzone si intitola “Forza di gravità” (Minoranza di Uno)
guardo alle mie spalle, ma è tutto già successo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 14:48
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Luglio

Luglio
[2013?]
Questa voce amara, Carlo, questa voce afona per il tanto urlare, è anche la tua.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 14:37
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Stracci! Stracci!

Stracci! Stracci!
[anni 50]
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?) del 1960.
Musica di di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano, da un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.
Musica per coro di voci bianche e pianoforte di Tullio Visioli, compositore, flautista, cantante, didatta, eseguita dal coro di voci bianche 'I piccoli Talenti', Roma, diretto da Claudia Gili (2012)
O cenciaiolo, che hai nel sacco?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 11:25

Il pane

Il pane
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
S'io facessi il fornaio
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 10:34
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La luna bambina

La luna bambina
Versi di Gianni Rodari, da “Filastocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
E adesso a chi la diamo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 09:44
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Gianni Rodari: Un signore maturo con un orecchio acerbo (L’orecchio verde)

Gianni Rodari: Un signore maturo con un orecchio acerbo (L’orecchio verde)
[1979]
Versi di Gianni Rodari, da “Parole per giocare” del 1979
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
Musica di Tullio Visioli per il video "L'orecchio acerbo" del Coro "Le cinque note" dell'Istituto Comprensivo di Vedelago diretto da Chiara Cattapan, secondo classificato al Concorso Nazionale "Racconta Gianni 2010".



Propongo questa filastrocca come tributo al grande Gianni Rodari, perché la intendo come il suo testamento e lascito politico ed artistico, lui che di orecchio verde non ne aveva certamente solo uno…
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 09:35
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L’uomo di neve

L’uomo di neve
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra”, 1960
Musica di Anton Virgilio Savona, dal disco “Filastrocche in cielo e in terra” del 1972, interpretato dallo stesso Savona con Lucia Mannucci del Quartetto Cetra.
Bella è la neve per l’uomo di neve
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 09:05
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Il cammello e il dromedario

Il cammello e il dromedario
[1963]
Parole e musica di Antonio Virgilio Savona, certamente ispirate alla filastrocca di Gianni Rodari Il dromedario e il cammello, che quindi deve essere di qualche tempo prima.
In un singolo del Quartetto Cetra uscito nel 1964.
Poi nella compilation tributo ad Anton Virgilio Savona intitolata “Seguendo Virgilio” del 2005, nella bella versione dei Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che l’hanno poi ripresa nel loro “Musica Nuda 2” del 2006.

Canzone emblema del genio che fu Anton Virgilio Savona, un artista capace di vivere sul doppio binario della canzone leggera e di quella radicale ed iconoclasta, percorsi che sovente si intersecavano, come in questa filastrocca di sapore rodariano…
In un deserto un giorno s'incontrarono
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 08:30

Il dromedario e il cammello

Il dromedario e il cammello
[196?]

Versi di Gianni Rodari, da “Il libro degli errori” pubblicato nel 1964.
Musica di Giannantonio Mutto, dallo spettacolo musicale “Brif Bruf Braf, suoni e parole in libertà” realizzato dal Conservatorio di Verona.
Una volta un dromedario
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/22 - 08:06
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Świat sprzyja

2011
Terzo giorno della primavera

Jerzy Słomiński & figli

All'orecchio dal video
Intro: Bardzo trudne, filozoficznie
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/22 - 03:13

La domenica delle talpe

La domenica delle talpe
[21/22 gennaio 2014]
Sull'aria de La domenica delle salme di Fabrizio De André


L'originale del détournement.
Tentò la fuga sembra
(Continues)
2014/1/22 - 00:47
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Il dittatore

Il dittatore
Versi di Gianni Rodari, in “Filastrocche in cielo e in terra”, credo, nell’edizione definitiva del 1972, ripubblicata nel 1996 con le illustrazioni di Altan.
Ho trovato la poesia in versioni musicate da Andrea Lovito e da Chiara Figus, ma sicuramente stava anche nel repertorio del Cantacronache, su musica di Anton Virgilio Savona, anche se non sono ancora riuscito a capire se si trovi in qualche loro disco.
Inoltre una versione si trova in un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”, con musiche di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.

Pubblicata anche dai Mercanti di liquore nel disco "Live in Dada" con il titolo "un punto"
Un punto piccoletto
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/21 - 22:46
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Uno uguale a me

Uno uguale a me
[1961]
Parole e musica di Mario Pogliotti
Nell’EP del Cantacronache intitolato “Il Cantacronache ben temperato (7)”
Poi nell’LP del 1971 “Cantacronache 2”




Canzone sull’alienazione da lavoro...
C'è per le strade uno uguale a me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/21 - 21:29
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Już jutro

Już jutro
[2012]
Testo e musica: Hubert Dobaczewski & Lao Che
Dall'album "Soundtrack"
Testo da http://www.tekstowo.pl/

Sol de Mañana
(k)
Jutro alkohol ujdzie sobie
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/21 - 19:08
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Girotondo di tutto il mondo

Girotondo di tutto il mondo
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?), 1960.
Musica di Anton Virgilio Savona
Interpretata da Margot nel disco del Cantacronache intitolato “Cantacronache 2” (1971)

Poi anche nel disco “Orecchioverde – Omaggio a Gianni Rodari. Poesie e filastrocche eco-pacifiste”, a cura di Stefano Panzarasa (2009)
Filastrocca per tutti i bambini,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/21 - 16:23
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Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο

Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
Ta hronia pou mou èpianan ton kolo
Στίχοι: Γιώργος Κακουλίδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Άλμπουμ: "Ο Άμλετ της Σελήνης" - 2002
Πρώτη εκτέλεση του Χρήστου Θηβαίου

Testo di Yorgos Kakoulidis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Albuma: "O Amlet tis Selinis/L'Amleto della Luna" - 2002
Prima interpretazione di Christos Thiveos

Ogni riferimento a sviluppi sociopolitici e persone reali dei nostri giorni è ovviamente del tutto casuale. (gpt)
Τα χρόνια που μου έπιαναν τον κώλο
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/21 - 13:47
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Filastrocca burlona

Filastrocca burlona
Versi di Gianni Rodari, in “Filastrocche lunghe e corte” del 1981.
Filastrocca recitata dai bambini del I° circolo didattico di Sala Consilina (Salerno) su musica dei Penguin Cafe Orchestra, per la realizzazione di un cartone animato nell’ambito del laboratorio “Sassopassosale” curato da Katia Rinaldi (esperta in realizzazioni grafiche e autrice di film d’animazione) e Erminia Pinto (insegnante elementare).
Filastrocca un po’ burlona
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/21 - 11:01
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Démocratie

Démocratie
(2005)
Testo della seconda parte da "Démocratie di Arthur Rimbaud (in Illuminations, 1873-1875)
Seguita da Des armes (Léo Ferré/Noir Désir)
Démocratie
(Continues)
2014/1/20 - 23:39
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Free Will

Free will was composed three years ago, during teh election days in France. And it's all about Free-Will, a human right we don't use enough sometimes.

This version is a 2013 production.
Composed, Performed & recorded by Nemorospo
Produced by Gabriel Vanore.
You control information
(Continues)
Contributed by Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 2014/1/20 - 18:08
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Somewhere On The Axis Of Evil

Composed in 2011 by Nemorospo
Performed & recorded in The Toad's Nest

Always the same sad old story.

"Nothing is more absurd than the encounter between a child and a rifle bullet."
(Jim HARRISON)
Always the same every night
(Continues)
Contributed by Marc ELUSSE aka NEMOROSPO 2014/1/20 - 17:57
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Nu juorno buono

Nu juorno buono
[2014]
Parole e musica di Rocco Hunt, al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte (speriamo che non se lo brucino…).

Trascrizione del testo di Sabatino Gokhan Maiello, che è di Napoli e spero che abbia riportato bene le parti in lingua napoletana…
Questa mattina per fortuna c’è un’aria diversa
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/20 - 15:16
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Ceremony After a Fire Raid

Ceremony After a Fire Raid
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore svizzero-brasiliano Ernst Widmer (1927-1990) nell’opera per coro a cappella op. 28 (1962, rev. 1987) e dal gruppo di musica da camera tedesco Chamber, nel loro album del 2002 intitolato “L´Orchestre de Chambre Noir”.
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/20 - 11:41
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A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London

A Refusal to Mourn the Death, by Fire, of a Child in London
[1945]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nella raccolta "Deaths and Entrances" pubblicata nel 1946.
Poesia messa in musica, per esempio, dal compositore inglese Daniel Jones ma anche dal nostro Alessandro Mengali (Compagnia Yaleed) e dalla band Allyoucanbeat.
Never until the mankind making
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/20 - 11:11
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The Hand That Signed the Paper

The Hand That Signed the Paper
[1935]
Versi del poeta e scrittore gallese Dylan Thomas (1914-1953), nela raccolta intitolata "Twenty-five poems" pubblicata nel 1936.
Poesia messa in musica da molti, tra cui Ken Middleton, gli Eggs Laid By Tigers, i Black River Affair, i Simple Twists of Fate.

Un apologo sulla cieca violenza e la spietatezza del Potere…
The hand that signed the paper felled a city;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/20 - 09:45
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Cinco minutos con vos

Cinco minutos con vos
(2013)
Album: "Wise Up Ghost" (with The Roots)
feat. Marisoul (La Santa Cecilia)

‘Cinco minutos con vos’, por ejemplo, empieza con solo un beat y lo primero que se oye es una melodía de viento que yo escribí, y que ellos tocaron extraordinariamente, y luego entra la maravillosa línea vocal de Marisoul [vocalista del grupo angelino La Santa Cecilia], en español “argentino”. Me interesa particularmente centrarme en esta canción, porque cuenta la historia personal de una chica esperando en Montevideo a que su padre, perseguido por la dictadura argentina, llegue hasta allí. Desafortunadamente, él nunca consigue llegar, porque es lanzado desde un avión al mar por los militares. Francamente, no sé cómo puede vivirse una experiencia así, pero sí sé que hoy en día hay gente que está siendo interrogada, supuestamente por nuestra seguridad, y se están perpetrando cosas despreciables en nuestro nombre... (Continues)
Stood at the kerb trying not to disturb
(Continues)
2014/1/19 - 21:44
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Imuhar

Imuhar
Album: "Nomad" (2013)

Omara Moctar è un trentenne di Agadez, Niger; Omara è un Tuareg, un berbero di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici dell'Africa settentrionale. Quando ha dieci anni vive in prima persona la seconda ondata della ribellione Tuareg e si sposta con la famiglia in Algeria, dove vive e impara a suonare la chitarra seguendo le influenze di Knopfler e Hendrix.
Il suo maestro lo soprannomina "bambino" per via dei suoi tratti e del suo viso fanciullesco: Omara decide che il suo nome d'ora in avanti diventerà Bombino, modificando l'accezione iniziale del termine e dedicandosi anima e corpo a un solo mestiere, quello del chitarrista rock.

OndaRock
Matinfa, tenessey
(Continues)
2014/1/19 - 18:52
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Éternel Recommencement

Éternel Recommencement
Album: "À chaque frère" (2007)

Parole da RapGenius dove la canzone è ampiamente commentata.
[Intro]
(Continues)
2014/1/19 - 14:53
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Cloth on a Pole

I recorded this song in 1987, but wrote it in 1982 after signing up for the "draft" in the United States.

The song is about losing control of one's life in the name of patriotic duty, which was and remains the catch phrase for military domination of the world by the United States.

I can say this freely because my Uncles all served in the military and suffered physically and mentally. My father was a Marine for 23 years and later worked on nuclear submarines for another 20 years. He suffered physically and died prematurely due to exposure to Agent Orange (Dioxin).

It was within this context that I wrote this song as I contemplated losing my life to this American war machine/ Military Industrial complex.

This is a very poor quality recording, made on a 4-track cassette recorder. It was made before digital recording technology- My apologies.

Cloth on a Pole
Recorded in 1987 on my Tascam 4 track. I was 24.
(Continues)
Contributed by Frank Cable (Composer) 2014/1/19 - 04:34
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Hold Me

Copyright 2011, Frank Cable (Orionstar)

I wrote this song to initially speak to the occupation of Palestine, but it speaks to the broader audience of all countries who control and oppress another nation or group of people (e.g. Syria).
In the shade you are sleeping
(Continues)
Contributed by Frank Cable 2014/1/19 - 04:22

Plastic People of the Universe

Antiwar Songs Blog
Plastic People of the Universe
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00
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Marcia d'amore

Marcia d'amore
Questo canto, prima struggente, infine trascinante, di Pierangelo Bertoli appartiene al periodo della sua militanza nel Canzoniere della Lega nazionale del Vento rosso, l'organismo per il 'lavoro di massa' in campo culturale dell'Unione dei comunisti italiani (marxisti-leninisti) - quelli di Brandirali, per intenderci, più comunemente noti come 'Servire il popolo', dal nome del loro organo di stampa.
[1973, in 45 giri con Per dirti t'amo]
Quante volte mio padre ha visto i raccolti
(Continues)
Contributed by L.L. 2014/1/17 - 19:58
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Canción del jinete

Canción del jinete
[1924]
Versi del grande poeta andaluso, nella raccolta “Canciones y Primeras Canciones”
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Por una canción” del 1990.
Interpretata anche da Chavela Vargas nel disco "Luna Grande", omaggio a García Lorca.

Una canzone in cui il poeta in qualche modo vaticinava (vate, veggente, è ben un sinonimo di poeta...) la propria fine, occorsa il 18 agosto del 1936, 12 anni più tardi, all’inizio della Guerra civile, quando i fascisti lo assassinarono in località Fuente Grande, sulla strada tra Víznar e Alfacar. Lo storico ispanista irlandese Ian Gibson nel suo “La represión nacionalista de Granada en 1936 y la muerte de Federico García Lorca” (1971) riporta le terribili parole di uno degli assassini del poeta-vate, tal Juan Luis Trescastro: “Acabamos de matar a Federico García Lorca… Yo le metí dos tiros en el culo por maricón” … Abbiamo appena ammazzato Federico García... (Continues)
Córdoba.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 19:12
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La vie est belle

La vie est belle
Featuring: Kery James & LFDV
Album: Noir Désir (2012)

Il testo della canzone è preso da Rapgenius.

nel sito sono presenti molte canzoni di Youssoupha.
[Couplet 1 : Youssoupha]
(Continues)
Contributed by Silva 2014/1/17 - 16:03
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Manifesto: The Mad Farmer Liberation Front

Manifesto: The Mad Farmer Liberation Front
[1973]
Versi di Wendell Berry (1934-), scrittore, poeta, contadino e militante ecologista statunitense, dalla raccolta “The Collected Poems, 1957–1982” pubblicata nel 1985.
Nell’esecuzione de The Mid-City Propagators, performers di teatro e musica di San Diego, California.
Love the quick profit, the annual raise,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 14:27
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The Peace of Wild Things

The Peace of Wild Things
Versi di Wendell Berry (1934-), scrittore, poeta, contadino e militante ecologista statunitense, dalla raccolta “The Collected Poems, 1957–1982” pubblicata nel 1985.
Musica di Matthew J. Olson (2008), compositore e direttore di coro, nell’esecuzione del St. Olaf College Chapel Choir (chiesa luterana del Minnesota) diretto da Michael Hanawalt.
When despair for the world grows in me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 13:58
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A nemzetközi brigád indulója

A nemzetközi brigád indulója
[1936]
Testo: Aladár Komját
Musica: Paul Arma
Lyrics: Aladár Komját
Music: Paul Arma
Szöveg: Komját Aladár
Zene: Arma Pál


"Baloldali forradalmi dalt Arma Pál zeneszerző, Komját Aladár szövegére írta 1936-ban, a spanyol polgárháború idején, amikor a fasiszta Franco tábornok erői már Madridot ostromolták. A zeneszerzőt e műve tette világhírűvé. A dal a köztársasági kormány oldalán harcoló nemzetközi brigádoknak állít emléket. Több nyelvre lefordították és a Nemzetközi brigádok indulója címen is ismertté vált. Nálunk, csak 1947-ben adták ki." (Holnapután Anarchista újság). Aladár Komját, giornalista, scrittore e poeta comunista ungherese che si trovava in esilio fin dal 1920 per sfuggire alla dittatura e alla repressione dell'ammiraglio clerico-fascista Miklós Horthy von Nagybánya, scrisse questa canzone nel 1936, nella prima fase della Guerra civile spagnola mentre Madrid era sotto... (Continues)
Madrid határán állunk a vártán,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/17 - 12:23
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Poderoso Caballero es Don Dinero

Poderoso Caballero es Don Dinero
[1603?]
Versi dello scrittore e poeta spagnolo del “Siglo de Oro” Francisco de Quevedo, nella raccolta “Primera parte de las flores de poetas ilustres de España” edita nel 1605.
Musica di Paco Ibáñez – che intitola il brano semplicemente “Don Dinero” – nei dischi “Paco Ibáñez 2” del 1967 e “A galopar”, dal vivo nel 1991 (ho indicato tra parentesi le strofe della poesia che Ibáñez omette nella sua versione).

Poesia che fa il paio con Lo que puede el dinero‎ di Juan Ruiz (1284–1351), ‎meglio conosciuto come “Arcipreste de Hita”, pure quella messa in musica da Paco Ibáñez.
Madre, yo al oro me humillo,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 11:45
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Autobiografía (No sirves para nada)

Autobiografía (No sirves para nada)
[1955-56]
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).

Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…

"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (Continues)
“Fui un mísero afligido desde mi mocedad, siempre lleno de espanto, lleno de tristeza” (Salm., 88, 16).
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/17 - 10:15
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Alla mia nazione

Alla mia nazione
Ah, ecco, c'era già... Forse non l'ho trovata perchè il titolo non è proprio corretto... Dovrebbe essere "Alla mia nazione"...
Bernart Bartleby 2014/1/17 - 09:15
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
7b. Mocsárdal: Versione alternativa ungherese di István Nemes.
7b. Mocsárdal: Hungarian alternative version by István Nemes.

Anch'essa ricava da Holnapután Anarchista újság. In una nota si avverte che questa versione si attiene maggiormente al testo originale tedesco: "Továbbiakban közöljük egy újabb változatát, melyet Nemes István, az eredeti szöveghez igazodóbb fordítását." [CCG/AWS Staff]
MOCSÁRDAL
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/1/17 - 08:30
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Le fate di Praga

Le fate di Praga
un saluto a tutte le ragazze che ricordino Praga di allora
2014/1/17 - 02:53
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Mistrz Hieronimus van Aeken z Hertogenbosch zwany Boschem

Mistrz Hieronimus van Aeken z Hertogenbosch zwany Boschem
[1977}
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Carmagnole 1981"
Testo dal sito http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
A ja dosiadam świni! I diabłów sto mnie goni!
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/1/17 - 01:38
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Il matto

Il matto
alla faccia del certo, noto ultimamente don Francesco ;)
Un Francesco come Guccini chi osserà di sostituirlo...ah, ah...cha, cha : D
krzyś 2014/1/17 - 00:50
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Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia

Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia
(1994)
Testo e musica di Bruce Springsteen
O.S.T. Philadelphia


Brillante avvocato di Philadelphia è licenziato per inefficienza e inaffidabilità dal prestigioso studio legale dove lavora. È una scusa, sostenuta con mezzi ignobili: in realtà hanno scoperto che è omosessuale e malato di Aids. Sostenuto dall'affettuosa famiglia e dal suo tenero compagno, difeso da un grintoso avvocato nero, fa causa agli ex datori di lavoro. Prima produzione di alto costo (25 milioni di dollari) sull'Aids, è una lezione di tolleranza, una requisitoria sui pregiudizi, un'arringa contro l'ingiustizia affidata a uno straordinario T. Hanks, interprete simpatico e "leggero", e a D. Washington, l'avvocato che lo difende, fiero eterosessuale e a disagio con i gay, che a poco a poco disperde i suoi pregiudizi e le sue paure insieme a quelli dello spettatore. L'ottima sceneggiatura di Ron Nyswater affidata alla... (Continues)
I was bruised and battered and I couldn't tell what I felt
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/16 - 23:40

Ah, mama mia el Diablo

Antiwar Songs Blog
Ah, mama mia el Diablo
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso. Visto che comunque siamo scomunicati, tanto vale esserlo – per cominciare – con Ferré… Ed esserlo con la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-16 17:15:00
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El diablo en el paraíso

El diablo en el paraíso
Holà, Riccardo, rastreins ! ( comme on dit par ici...). Tout doux, bon ami ! Même si pour Marco Valdo M.I., cette version française fut un grand travail... elle n'aurait pu exister sans la version italienne. Il faut donc envoyer les fleurs au traducteur italien...
Quant à Marco Valdo M.I., il me dit qu'il est très ravi du compliment et qu'il fera mieux la prochaine fois.
Oui, je sais, c'est assez hermétique. En fait, cette dernière expression est due à certaine déclaration d'un coureur cycliste qui était arrivé bon dernier, alors qu'on l'attendait pour la victoire... « Je ferai mieux la prochaine fois ! ».

Cordial

Lucien Lane
Lucien Lane 2014/1/16 - 15:31
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
7a. Mocsárdal: La versione tradizionale ungherese di Piroska Szalmás
7a. Mocsárdal: Piroska Szalmás's traditional Hungarian version


Hungarian Radio and Television Chorus, 1969
Directed by Ferenc Sapszon



Ripresa da Holnapután Anarchista újság. "A hitleri Németország egyik gyűjtőtáborában (a német holland határon fekvő Börgermoor-ban) 1933-ban keletkezett dal. Magyar szövegét Szalmás Piroska írta 1936-ban. Az 1941-1944-es háborús időkben felújították."
Mocsárdal
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/16 - 12:20
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Dai monti della Savoia

Dai monti della Savoia
Nel libro, edito nel 1844, intitolato "Poesie Tutte" di Giovanni Carlo Antonio Prati, poeta e politico italiano, nel paragrafo dedicato ai "Canti per il popolo" viene inserita questa poesia che escluderebbe la matrice popolare del brano stesso in favore di un'origine più autorale del testo che non è da attribuirsi a De Andrè.

IL SAVOJARDO
Dal dì che ai monti della Savoja
Lasciai piangendo l'ultimo addio,
Non è più gioia, non è più gioia
Dentro al cor mio!

Fedel compagno del mio cammino
Per valli e monti fra genti strane
M'è solamente questo organino
Che mi dà il pane.

Nel cavo seno del mio stromento
Chiuse in segreto son tre canzoni:
L'una è selvaggia siccome il vento
De' miei burroni.

E fo sentirla, se alcun mi cresce
Questo penoso fardel ch'io porto,
E il disperato grido che n'esce
Mi dà conforto!

L'altra canzone mormora piena
D'occulte gioie, d'occulti... (Continues)
Ivan 2014/1/16 - 12:13
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Empire

Empire
A quest'ora di solito mi viaggiano i grilli per la testa, sapete l'idea che mi sta perseguitando da qualche tempo?
Esistenza di una radio, una stazione radiofonica, chiamiamola pure Radio Paco; con materiale a disposizione, altro che il blog, si potrebbe fare! Sarà un'idea pazza e abbastanza eclettica...ma è sempre 'na'idea. Ecco , gli sogni di uno svitato, ma prendendo in considerazione che nonostante il progresso si crea diverse radio nuove, che l'attenzione dei giovani è intrepida è cercha di continuo i modi di riempire il crescente vuoto, chi sa? Tanto, per essere chiari, manco io ce l'ho una lira :)
krzyś 2014/1/16 - 02:43
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Gallo rojo, gallo negro

Gallo rojo, gallo negro
Magyar fordítás Holnapután Anarchista újságtól

Spanyol dal, a Franco diktatúrája elleni harc egyik legismertebb himnusza. Szerzője az anarchista Jose Antonio „Chicho” Sánchez Ferlosio.
A KÉT KAKAS
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/16 - 01:11




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