Era la grande voce del progressive italiano, il simbolo di un'epoca aurea del rock italiano. Francesco Di Giacomo, imponente cantante del Banco del Mutuo Soccorso, è morto oggi per le conseguenze di un grave incidente stradale accaduto a Zagarolo, in Via Valle Del Formale, nei pressi del centro sportivo.
Secondo le prime ricostruzioni il cantante, che viaggiava da solo, sarebbe stato colto da un malore che gli avrebbe fatto perdere il controllo dell'auto: dopo aver invaso l'altra corsia, la vettura si è schiantata contro una Rover che viaggiava in senso opposto. Vana la corsa in ospedale.
Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, nel 1947, Francesco Di Giacomo è stato uno dei più significativi rappresentanti della scena progressiva italiana. Fisico corpulento, barba e voce da tenore, fu contattato dal tastierista Vittorio Nocenzi durante il Festival Pop di Caracalla... (Continues)
Ecco, quindi la differenza sta nel fatto, come ha scritto Riccardo, che in greco l'aspetto si esprime all'interno dello stesso verbo, utilizzando il tema del presente o dell'aoristo. Del greco antico purtroppo non so niente ma immagino che fosse stato molto più complicato, non soltanto per quanto riguarda i verbi. Il fatto che si fosse verificata questa semplificazione in modo naturale mi fa pensare che forse la differenza tra le varie forme del greco antico non fosse stata tanto grande o per lo meno fosse diminuita col tempo, in modo che al parlante medio poi fossero bastate le forme odierne. Mentre in ceco (e credo anche nelle lingue slave in genere) la cosa è diversa: ogni verbo ha un solo aspetto intrinseco il quale non si può cambiare. Si può trovare il verbo dell'aspetto opposto con un significato simile (perciò si parla di coppie di verbi), ma la differenza del significato comunque... (Continues)
Stanislava 2014/2/20 - 23:03
Beh, consoliamoci tutti con Fassino che parla in inglese:
Ciùsin Torino, iucanbèt: investing risùrzis, Piemonte iz a rìgion in de senter ov iùrop, en Torino iz a rìal capital ov càlciar, andüma!
Io invece mi chiedo se il sindaco di una grande città si renda conto della figura ridicola che le ha fatto fare, per questa fissazione con l'ìnglisc' del cavolo. Vabbè che, come dice sempre Sua Altezza Reale Carlo di Windsor, Principe di Galles, "The most widely known language in the world is bad English"; però ci sarebbe un limite...
Anche quell'altra e' il sindaco di una grande città... e stava addirittura cercando di convincere il comitato olimpico a farci le olimpiadi... poi ha vinto Tokyo non so se grazie alla pronuncia inglese dei giapponesi, però...
Beh, la pronuncia inglese dei giapponesi è favolosa: "Guddo moningu! Au duyufìru, mai furendu?" Però vorrei spezzare una lancia per Ana Botella: prima di tutto è molto più carina di Fassino e, più che altro, sembra un essere vivente (Piero Fassino, in realtà, è morto nel 1912 e quello che vediamo è uno zombie), e poi almeno mi sembra che stia parlando liberamente in inglese nonostante la sua pronuncia. Fassino sta chiaramente leggendo da un "gobbo" (con gli occhi fissi sopra, sguardo da film horror di Ed Wood). Ora però mi aspetto il primo discorso di Renzie in inglese a un sàmmitte internazionale: "Ai em veri glàdde tubì ìarre, izz de fest tàimme en ai em de rottemèitor en forza viola!..."; non me lo voglio perdere.
Ιo non so come Svetlana pronunci l'italiano: ma lo scrive divinamente! Parola di prof. E approfitto per domandarle: non sarà forse che la complessità - non destrutturabile - dell'eloquio slavo sia alla radice di quella straordinaria propensione dei loro narratori a scavare e a distinguere nelle complessità dell'uomo?
Scrive divinamente l'italiano e sono assolutamente d'accordo; però si chiama Stanislava, e non Svetlana, Gian Piero. Le hai dato il nome della figlia di Stalin, oh!.... Lapsus froidiano? :-PPP
Oχ, pardon: ma la figlia di Stalin non si chiamava anche lei Svetlana? Che αντάρα nella mia povera testa... Grazie della correzione. :-) (Gian Piero Testa)
Certo che si chiamava anche lei Svetlana, la figlia di Stalin; la famosa Svetlana Allilujeva, cioè "Svetlana Alleluia". Un nome perfetto oserei dire! :-P [RV]
anche da noi ci sono i bisonti, i bisonti europei, li abbiamo salvati dall'estinzione grazie alla collaborazione con i tedeschi...questi boni, si intende ,,,per cosi' dire, i tedeschi del bisonte
forse questo va...tanto cossidetta comunita' internazionale adesso ci mette in fila...perche' troppo annoiata....pezzo cosi' cosi'...ma i morti sono molto inquieti...per cosi' dire
Majtas-Djathtas asht- marrë prej albumit "Brezi jonë ka hupë" 2001 - Fondacioni Giorgio Gaber
N'vijim perkthimi n'shqip (gegnisht)
Faleminderit a Gino Luka per la traduzione in albanese (ghego). In questo sito non ne abbiamo molte, né di canzoni e né di traduzioni in albanese, questa lingua così vicina a noi; potesse darci qualche dritta... [CCG/AWS Staff]
DJATHTAS-MAJTAS (Continues)
Contributed by Gino LUKA 2014/2/21 - 18:13
Io la canzone l'ho approvata, ma l'ho spostata negli "Extra"; poi, magari, ci scriverò anche qualcosa sopra. Credo che, comunque e per dire solo un paio di parole, è un testo che andrebbe rivisitato o, quantomeno, "rianalizzato alla luce di". Dal 2001 sono passati oramai tredici anni, il testo è stato non di rado utilizzato in senso qualunquista e, forse, qualche germe per il suo utilizzo in tale senso ce lo aveva eccome; così come aveva pure i germi del suo esatto contrario. Questo attiene, credo, alla particolare grandezza di Giorgio Gaber, che sarebbe disgraziatamente morto di lì a poco. Bisognerà quindi parlare un po' di tante cose, ad esempio delle "generazioni" e in particolare di quella che avrebbe perso (la mia, come è noto, ha pareggiato al 94' su rigore inesistente); oppure della "politica" che, a dirla tutta, viene presa di mira in questa canzone. Per questo mi sarebbe piaciuto... (Continues)
Stasera alle 20.00 mettiamo una candela accesa alla finestra in segno di solidarieta' con Ucraina ( sono benvenuti anche i falo', per chi ce avesse possibilita'). Putin se ne deve andare! (Krzysztof Wrona)
Io potrei anche esser d'accordo sul fatto che quel maiale di Putin dovrebbe andarsene (anche affanculo, possibilmente); però non mi sembra che gli eventuali "arrivi" in Ucraina siano proprio da spellarsi le mani...che so io, "trojke" varie, Europe bancarie e compagnia bella. E non mi piace il nazionalismo ucraino come non mi piace nessun nazionalismo di nessun genere. Spero soltanto che in Ucraina si diano una bella calmata; a proposito, la famosa infermiera che moriva su Twitter è (fortunatamente) viva e in ospedale. Lo ha, naturalmente, twittato. Saluti! [RV]
2014/2/21 - 19:20
Capisco, ma me lo sentivo di fare, passare questo messagio della radio "Trojka" polacca, visto le vittime di ieri. Tutto qua...
Posso chiedervi, o perfidi ma sempre validi Admins, di mettere a posto - sempre quando potete - la traduzione ebraica? Grazie. (Bernart Bartleby)
Ecco fatto, direttamente dall'Hacklab del CPA Firenze Sud. Emoziònati: la prima volta che qualcuno interviene su una tua pagina direttamente da un pluridenunciato Centro sociale autogestito! (RV)
2014/2/20 - 21:49
Beh, ringrazio di cuore, ma sono altre le cose che mi emozionano... Ci ho passato diversi anni nei CSOA torinesi, ci ho lavorato con passione e vera condivisione ma, in definitiva, non mi hanno mai sconfinferato... Ma sarà di sicuro un limite mio, che sono un anarchico aristocratico che odia ormai i consessi umani, istituzionali e non...
Già che ci sono... che si dice al CPA Firenze Sud - e, magari, sulle CCG - a proposito del bagno di sangue in Ucraina? Ha ragione quello stalinista di Giulietto Chiesa, che è la Russia ad essere sotto attacco dell'Occidente e che in Ucraina ormai la fanno da padroni i neonazisti armati, oppure ha ragione l'opposizione ucraina che da 10 anni tenta con ogni mezzo di sottrarsi dalle grinfie dello Zar del Cremlino?
Figurati, Bernart, ieri sera ti ho scritto quella cosa soltanto così per ruzzare, e non aveva niente a che fare né con l'anarchia aristocratica, né coi consessi umani. Per me, ognuno può porsi come vuole nei confronti di tali cose. Per rispondere un po' alla tua domanda specifica, ti dirò che al CPA Firenze Sud (e anche in molti altri posti, credo), sulle vicende ucraine si sta osservando un singolare silenzio. Forse non è neppure un male, viste le agghiaccianti castronerie che si sono sentite, da tutte le parti, ad esempio a proposito della Siria; o forse un po' di ragione ce l'ha lo stalinista Giulietto Chiesa, e un po' pure l'opposizione ucraina. Non è per fare salomonismo a buon mercato, ma perché è bene rendersi conto che non si sta parlando di granitici "blocchi" contrapposti, ma di schieramenti che, al loro stesso interno, hanno tutte le contraddizioni possibili e immaginabili. Non... (Continues)
In margine: Sono parecchio restio, e lo dico qui a chiarissime lettere, a inserire canzoni ucraine in questo particolare momento. A parte il fatto che dovrei (e dovremmo tutti) capire un po' meglio quel che vi si dice, non credo che sia proprio il caso di "schierarsi" da una parte o dall'altra, almeno finché non ci si sarà capito qualcosa di più, e in maniera un po' meno semplicistica (del tipo i "tifosi di Putin" contro i "tifosi dell'Europa"). Ho visto che alcune canzoni sono state passate, e vedrò di capirci qualcosa; quelle ancora da passare le vado a eliminare immediatamente, e senza pietà. Saluti.
D'accordissimo. Ieri sera, tanto per "stare sulla notizia", mi sono messo a cercare canzoni ucraine su Google (digitando "Ukraine song freedom" e simili) e mi sono usciti solo inni nazionalisti...
L'Ucraina si sta disintegrando. Questo grande Stato europeo la cui frontiera occidentale è più vicina a Trieste di quanto la città giuliana sia prossima a Reggio Calabria, sta piombando nella guerra civile. E tutto ciò sotto gli occhi negligenti o impotenti dell'Occidente. L'Unione Europea, più che mai incerta e divisa, alterna la retorica della pacificazione alla patetica minaccia di sanzioni che ormai non avrebbero alcun effetto sugli equilibri geopolitici del Paese - 45 milioni di abitanti per oltre 600 mila chilometri quadrati (il doppio dell'Italia) - dalle cui condotte energetiche, sempre bramate da Mosca, dipende per una quota decisiva il nostro approvvigionamento di idrocarburi.
Come ammette uno dei leader dell'opposizione, il pugilatore Vitali Klitschko, la crisi è fuori controllo. Lo dimostrano... (Continues)
Rispetto alla versione del 1974, a parte qualche leggera differenza testuale, quello che cambia un po' è l'atmosfera interpretativa e musicale, la canzone risulta più curata ed educata, decisamente meno drammatica e efficace..,
Era la grande voce del progressive italiano, il simbolo di un'epoca aurea del rock italiano. Francesco Di Giacomo, imponente cantante del Banco del Mutuo Soccorso, è morto oggi per le conseguenze di un grave incidente stradale accaduto a Zagarolo, in Via Valle Del Formale, nei pressi del centro sportivo.
Secondo le prime ricostruzioni il cantante, che viaggiava da solo, sarebbe stato colto da un malore che gli avrebbe fatto perdere il controllo dell'auto: dopo aver invaso l'altra corsia, la vettura si è schiantata contro una Rover che viaggiava in senso opposto. Vana la corsa in ospedale.
Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, nel 1947, Francesco Di Giacomo è stato uno dei più significativi rappresentanti della scena progressiva italiana. Fisico corpulento, barba e voce da tenore, fu contattato dal tastierista Vittorio Nocenzi durante il Festival Pop di Caracalla... (Continues)