מײַן צװאה - אָ גוטע פרײַנט
![מײַן צװאה - אָ גוטע פרײַנט](img/upl/edelstadt05.jpg)
אָ גוטע פרײַנט ווען איך וועל שטאַרבן
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/16 - 19:50
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קעשענעווער שטיקעלע
![קעשענעווער שטיקעלע](img/upl/Pogrom_de_Chisinau_-_1903_-_1.jpg)
Keshenever shtikele
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Un bellissimo brano tradizionale Yiddish che ho preferito non attribuire ad anonimo ma a Moyshe Oysher (1906-1958), uno dei più grandi “chazanim” - i cantori in ebraico - di sempre.
Nato a Lipcani, in Moldavia, nel 1921 raggiunse suo padre emigrato in Canada. Dotato di una voce calda e potente (come “il ruggito di un leone”), Moyshe Oysher fece fortuna negli USA esibendosi non solo nelle sinagoghe ma anche nei grandi teatri, ricoprendo diversi ruoli negli allestimenti della Chicago Opera Company. Tra gli anni 30 e 40 partecipò anche ad alcune pellicole di ambientazione ebraica.
“La melodia di Kišinëv” allude alla città di Chişinău (Kišinëv / Кишинëв in russo) in Moldavia dove, all’inizio del 900, quasi metà della popolazione era di fede ebraica. Il degradarsi della situazione economica, anche grazie ad una protratta siccità,... (Continues)
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Un bellissimo brano tradizionale Yiddish che ho preferito non attribuire ad anonimo ma a Moyshe Oysher (1906-1958), uno dei più grandi “chazanim” - i cantori in ebraico - di sempre.
Nato a Lipcani, in Moldavia, nel 1921 raggiunse suo padre emigrato in Canada. Dotato di una voce calda e potente (come “il ruggito di un leone”), Moyshe Oysher fece fortuna negli USA esibendosi non solo nelle sinagoghe ma anche nei grandi teatri, ricoprendo diversi ruoli negli allestimenti della Chicago Opera Company. Tra gli anni 30 e 40 partecipò anche ad alcune pellicole di ambientazione ebraica.
“La melodia di Kišinëv” allude alla città di Chişinău (Kišinëv / Кишинëв in russo) in Moldavia dove, all’inizio del 900, quasi metà della popolazione era di fede ebraica. Il degradarsi della situazione economica, anche grazie ad una protratta siccità,... (Continues)
שפּילט זשע מיר כּליזמרלעך
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/16 - 17:46
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באַריקאַדן - מאַמעס, טאַטעס, קינדערלעך
![באַריקאַדן - מאַמעס, טאַטעס, קינדערלעך](img/upl/Vilna15.gif)
Barikadn - Mames, tates, kinderlekh
[metà anni 20]
Parole e musica di Shmerke Kaczerginski, all’epoca appena adolescente.
Nel repertorio di molti artisti, a cominciare dai Klezmatics, che la incisero nel loro “Rise Up! Shteyt Oyf!” del 2002
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
La prima canzone esplicitamente politica composta da Shmerke Kaczerginski quando la sua città natale, Vilnius, dopo essere passata di mano più e più volte (prima i tedeschi, poi i lituani e quindi i bolscevichi) dopo la fine della prima guerra mondiale, nel 1922 fu annessa alla Polonia come “Voivodato di Vilnius”, non riconosciuto dalle istituzioni lituane che scelsero Kaunas come sede (ho sintetizzato così, ma potrebbe non essere corretto perchè in quell’area c’è sempre stato un gran casino...). Kaczerginski, ebreo e comunista, si scontrò più volte con la polizia e finì pure alcune volte in gattabuia.
Su... (Continues)
[metà anni 20]
Parole e musica di Shmerke Kaczerginski, all’epoca appena adolescente.
Nel repertorio di molti artisti, a cominciare dai Klezmatics, che la incisero nel loro “Rise Up! Shteyt Oyf!” del 2002
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
La prima canzone esplicitamente politica composta da Shmerke Kaczerginski quando la sua città natale, Vilnius, dopo essere passata di mano più e più volte (prima i tedeschi, poi i lituani e quindi i bolscevichi) dopo la fine della prima guerra mondiale, nel 1922 fu annessa alla Polonia come “Voivodato di Vilnius”, non riconosciuto dalle istituzioni lituane che scelsero Kaunas come sede (ho sintetizzato così, ma potrebbe non essere corretto perchè in quell’area c’è sempre stato un gran casino...). Kaczerginski, ebreo e comunista, si scontrò più volte con la polizia e finì pure alcune volte in gattabuia.
Su... (Continues)
טאַטעס מאַמעס קינדערלעך
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/16 - 15:52
Song Itineraries:
Barricades, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Tre passi nel delirio
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2003
Fumo e incenso
Più che di una canzone si tratta di una trilogia, ovvero di tre micro-canzoni, nelle quali tre dei componenti del gruppo interpretano le sensazioni che immaginano abbia provato il pilota che durante la seconda guerra mondiale ha sganciato la bomba atomica su Hiroshima, nel corso della sua vita. La paura, nel momento in cui era sull'aereo, che non gli fa vedere la gravità del gesto, il rimorso che comincia a tormentarlo come uno spettro da subito, una volta tornato a casa alla fine della guerra ed in fine la vergogna, durante la sua vecchiaia che maschera con orgoglio e arroganza. Questa trilogia non si ispira alla reale biografia del pilota, gli autori prendono semplicemente spunto dalla vicenda per interpretare l'assurdità della guerra.
Fumo e incenso
Più che di una canzone si tratta di una trilogia, ovvero di tre micro-canzoni, nelle quali tre dei componenti del gruppo interpretano le sensazioni che immaginano abbia provato il pilota che durante la seconda guerra mondiale ha sganciato la bomba atomica su Hiroshima, nel corso della sua vita. La paura, nel momento in cui era sull'aereo, che non gli fa vedere la gravità del gesto, il rimorso che comincia a tormentarlo come uno spettro da subito, una volta tornato a casa alla fine della guerra ed in fine la vergogna, durante la sua vecchiaia che maschera con orgoglio e arroganza. Questa trilogia non si ispira alla reale biografia del pilota, gli autori prendono semplicemente spunto dalla vicenda per interpretare l'assurdità della guerra.
Primo passo: Paura
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Contributed by Giovanni 2014/2/16 - 07:26
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
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Ciao Siciliano
![Ciao Siciliano](img/upl/umbtab.jpeg)
Da http://www.tekstowo.pl/
'gnorro la data e il luogo, non parladone del tempo...
Label: Carrere
Country: Belgium
Released: 1986
Genre: Electronic
Style: Italo Disco
Dati e immagini tratti da da Feel the Rhythm, sito dedicato all'Italo Disco gestito da un appassionato turco (sic).
Nessuna notizia biografica è stata per ora potuta reperire su Umberto Tabbi. In una miriade di siti e pagine è indicato come "Umberto Tabbini", su un disco è "Umerto Tabbi" (forse avevano deciso che c'erano troppe "b". [RV]
'gnorro la data e il luogo, non parladone del tempo...
Label: Carrere
Country: Belgium
Released: 1986
Genre: Electronic
Style: Italo Disco
Dati e immagini tratti da da Feel the Rhythm, sito dedicato all'Italo Disco gestito da un appassionato turco (sic).
Nessuna notizia biografica è stata per ora potuta reperire su Umberto Tabbi. In una miriade di siti e pagine è indicato come "Umberto Tabbini", su un disco è "Umerto Tabbi" (forse avevano deciso che c'erano troppe "b". [RV]
Non c'e' un solo posto in questa terra
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Contributed by krzyś 2014/2/16 - 01:30
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אַװרײמל דער מאַרװיכער
![אַװרײמל דער מאַרװיכער](img/upl/Kazimierz6.jpg)
Avreyml der marvikher
[1936?]
Parole e musica di Mordechai Gebirtig. Credo che la canzone sia inclusa in מײַנע לידער (“Le mie canzoni”), raccolta pubblicata a Cracovia nel 1936.
Nel repertorio di molti artisti e interpretata in molte lingue.
Voglio qui ricordare Mendy Cahan, Chava Alberstein, Bratsch, Daniel Kahn and the Painted Bird, Noëmi Waysfeld, Bente Kahan, solo per citarne alcuni...
Il testo in alfabeto ebraico l’ho trovato qui (se qualcuno - Riccardo - ci volesse dare un’occhiata...). Allo stesso indirizzo si trova anche un utile glossario trilingue...
Una delle tante canzoni che l’ebreo socialista Gebirtig dedicò a chi sta ai margini della società, in questo caso un ladruncolo. E verso il protagonista non c’è nessun giudizio, nessuna condanna, semmai invece verso l’ingiustizia sociale, i ricchi grassi e rapaci, la loro polizia e le loro prigioni...
[1936?]
Parole e musica di Mordechai Gebirtig. Credo che la canzone sia inclusa in מײַנע לידער (“Le mie canzoni”), raccolta pubblicata a Cracovia nel 1936.
Nel repertorio di molti artisti e interpretata in molte lingue.
Voglio qui ricordare Mendy Cahan, Chava Alberstein, Bratsch, Daniel Kahn and the Painted Bird, Noëmi Waysfeld, Bente Kahan, solo per citarne alcuni...
Il testo in alfabeto ebraico l’ho trovato qui (se qualcuno - Riccardo - ci volesse dare un’occhiata...). Allo stesso indirizzo si trova anche un utile glossario trilingue...
Una delle tante canzoni che l’ebreo socialista Gebirtig dedicò a chi sta ai margini della società, in questo caso un ladruncolo. E verso il protagonista non c’è nessun giudizio, nessuna condanna, semmai invece verso l’ingiustizia sociale, i ricchi grassi e rapaci, la loro polizia e le loro prigioni...
אָן אַ הײם בין איך יונג געבליבן
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/15 - 22:31
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שפֿרהלעס פּאָרטרעט
![שפֿרהלעס פּאָרטרעט](img/upl/815iD-Ui2BYL._AA1425_.jpg)
Shifreles portret
[1939]
Versi di Mordechai Gebirtig.
Musica di Maurice (Moyshe) Rauch (1910-1994), compositore di fede ebraica originario del governatorato di Kovno (Kaunas), allora nell’impero russo, oggi in Lituania, ma emigrato da piccolissimo negli USA.
Il testo in yiddish traslitterato è stato trovato sul sito della cantante Heather Klein, che ha interpretato la canzone nel suo disco intitolato “Shifreles Portret: A Yiddish Art Song Project”. Anche nel disco di Benjy Fox-Rosen intitolato “Two Worlds - The Poetry of Mordechai Gebirtig”. Basandosi sulla traslitterazione, è stato poi ricostruito il testo in alfabeto ebraico (indi per cui, tale testo appare probabilmente qui per la prima volta nella sua grafia originale).
Poesia scritta da Mordechai Gebirtig il 2 dicembre 1939 a Cracovia, poche settimane dopo l’occupazione nazista (settembre 1939). La speranza che ancora traspare in... (Continues)
[1939]
Versi di Mordechai Gebirtig.
Musica di Maurice (Moyshe) Rauch (1910-1994), compositore di fede ebraica originario del governatorato di Kovno (Kaunas), allora nell’impero russo, oggi in Lituania, ma emigrato da piccolissimo negli USA.
Il testo in yiddish traslitterato è stato trovato sul sito della cantante Heather Klein, che ha interpretato la canzone nel suo disco intitolato “Shifreles Portret: A Yiddish Art Song Project”. Anche nel disco di Benjy Fox-Rosen intitolato “Two Worlds - The Poetry of Mordechai Gebirtig”. Basandosi sulla traslitterazione, è stato poi ricostruito il testo in alfabeto ebraico (indi per cui, tale testo appare probabilmente qui per la prima volta nella sua grafia originale).
Poesia scritta da Mordechai Gebirtig il 2 dicembre 1939 a Cracovia, poche settimane dopo l’occupazione nazista (settembre 1939). La speranza che ancora traspare in... (Continues)
אױף דער װאַנט, לינקס פֿון מײַן בעט
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/15 - 19:24
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I'm Gonna Be an Engineer
![I'm Gonna Be an Engineer](img/upl/peggy-seeger_2296859b.jpg)
When I was a little girl I wished I was a boy
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Contributed by Andrea R. 2014/2/15 - 18:35
Il principe
![Il principe](img/upl/massimo-troisi-lello-arena-ed-enzo-de-caro-ai-tempi-de-la-smorfia-295816.jpg)
[1975]
Versi di Massimo Troisi
Musica di Massimo Troisi e Vincenzo Purcaro, in arte Enzo Decaro, il terzo uomo de “La Smorfia”
Nel disco di Enzo Decaro intitolato “Poeta Massimo”, 2008.
Versi di Massimo Troisi
Musica di Massimo Troisi e Vincenzo Purcaro, in arte Enzo Decaro, il terzo uomo de “La Smorfia”
Nel disco di Enzo Decaro intitolato “Poeta Massimo”, 2008.
Il principe sul cavallo bianco
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/15 - 15:30
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Tunkasila wamayanka yo
Anonymous
![Tunkasila wamayanka yo](img/upl/Dust_Bowl_-_Dallas_South_Dakota_1936.jpg)
Canzone tradizionale in Lakota (o Lakhota, o Teton, o Teton Sioux), della famiglia linguistica Siouan, insieme delle lingue native parlate nelle Grandi Pianure, il cuore del Nord America.
Interpretata, tra gli altri, da Calvin Standing Bear, musicista discendente Oglala/Sicangu Lakota originario della riserva Rosebud in Sud Dakota, nel suo disco intitolato “Wakan Olowan” (“Sacred Songs”).
Non sono un credente, ma credo che fosse impossibile per un nativo, fino a 150 o 200 anni fa, non pensare a “Tunkasila”, al Grande Padre Creatore guardando l’orizzonte nelle Great Plains...
Poi arrivarono l’uomo bianco e la sua “civiltà”...
Interpretata, tra gli altri, da Calvin Standing Bear, musicista discendente Oglala/Sicangu Lakota originario della riserva Rosebud in Sud Dakota, nel suo disco intitolato “Wakan Olowan” (“Sacred Songs”).
Non sono un credente, ma credo che fosse impossibile per un nativo, fino a 150 o 200 anni fa, non pensare a “Tunkasila”, al Grande Padre Creatore guardando l’orizzonte nelle Great Plains...
Poi arrivarono l’uomo bianco e la sua “civiltà”...
Tunkasila wamayanka yo
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/15 - 14:57
Song Itineraries:
Native American Genocide
La femme libre
![La femme libre](img/upl/page11-377px-Boukay_-_Chansons_rouges2C_Flammarion.djvu.jpg)
Da "Chansons rouges" pubblicato nel 1896 a nome di Maurice Boukay (pseudonimo di Charles-Maurice Couyba).
Monsieur Chaumette au Club plaçait
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Contributed by Andrea R. 2014/2/14 - 18:52
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Povero diavolo
![Povero diavolo](img/upl/11213_cover_sul_tetto__1_m.jpg)
2011
Sul tetto del mondo
Sul tetto del mondo
Pape sàtan, pape sàtan aleppe!
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Contributed by donquijote82 2014/2/14 - 15:44
Song Itineraries:
The Devil
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La tumba del guerrilero
![La tumba del guerrilero](img/upl/2419156851_5a595f7460_o.jpg)
La tumba del guerrillero
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Contributed by Maria Cristina Costantini 2014/2/14 - 15:33
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Allegretto ma non troppo
![Allegretto ma non troppo](img/upl/FREAK-BALLA_LA_PACE-big.jpg)
(2009)
dall'EP del progetto "Balla la pace" di Roberto "Freak Antoni", Alessandra Mostacci e Paolo Buconi
poi nell'album "Dimanismi plastici" della Freak Antoni Band - 2011
Dall'ultimo progetto di Freak Antoni, il leader degli Skiantos che ci ha lasciati pochi giorni fa.
"Allegretto ma non troppo", composta nella parte musicale da Alessandra Mostacci e nei "soli" di violino da Paolo Buconi, canzone presentata [con il solito insuccesso - scartata] al Festival di Sanremo. Il brano cerca una sua definizione della vita, mettendo a confronto contraddizioni esistenziali evidenti, e dunque il "non senso" del quotidiano che stranamente, forse, si avvicina più d'ogni altro concetto alla misteriosa ragione della [continua] fatica di vivere tra mille ostacoli. Il testo di Freak Antoni è eseguito nel progetto Balla la pace in due versioni: una con gli Skiantos e l'altra acustica stile “Ironikontemporaneo”.... (Continues)
dall'EP del progetto "Balla la pace" di Roberto "Freak Antoni", Alessandra Mostacci e Paolo Buconi
poi nell'album "Dimanismi plastici" della Freak Antoni Band - 2011
Dall'ultimo progetto di Freak Antoni, il leader degli Skiantos che ci ha lasciati pochi giorni fa.
"Allegretto ma non troppo", composta nella parte musicale da Alessandra Mostacci e nei "soli" di violino da Paolo Buconi, canzone presentata [con il solito insuccesso - scartata] al Festival di Sanremo. Il brano cerca una sua definizione della vita, mettendo a confronto contraddizioni esistenziali evidenti, e dunque il "non senso" del quotidiano che stranamente, forse, si avvicina più d'ogni altro concetto alla misteriosa ragione della [continua] fatica di vivere tra mille ostacoli. Il testo di Freak Antoni è eseguito nel progetto Balla la pace in due versioni: una con gli Skiantos e l'altra acustica stile “Ironikontemporaneo”.... (Continues)
La vita è molto dura ma leggera
(Continues)
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2014/2/14 - 12:32
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Mefisto
![Mefisto](img/upl/sinefronteraalbum.jpg)
(2009)
20 now
Testo di Antonio Resta
20 now
Testo di Antonio Resta
Ti ho visto fra il razzismo e la xenofobia
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/2/14 - 10:49
Song Itineraries:
The Devil
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Raskolnikow
![Raskolnikow](img/upl/Andrzej_Garczarek.jpg)
[1993]
Testo di Andrzej Garczarek
Musica tradizionale (presumo che sia una canzone rom che da anni funziona qui con le parole polacche, non queste comunque e aggiunte in seguito, molto popolare da noi...va bu', ve lo spiego dopo)
Da trovare sull'album "Drelichowa" del 2003
Testo da http://www.tekstowo.pl/
Testo di Andrzej Garczarek
Musica tradizionale (presumo che sia una canzone rom che da anni funziona qui con le parole polacche, non queste comunque e aggiunte in seguito, molto popolare da noi...va bu', ve lo spiego dopo)
Da trovare sull'album "Drelichowa" del 2003
Testo da http://www.tekstowo.pl/
Raskolnikow wziął siekierkę
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/2/13 - 23:46
Non è Francesco
![Non è Francesco](img/upl/bregratz.jpg)
Sull'aria di: (ahinoi)
Non è Francesca (1970)
di Lucio Battisti.
Non è Francesca (1970)
di Lucio Battisti.
Aiuto. Qui finiremo molto, ma molto male. Oltre all'ira divina, anche l'ira dello spirito di Lucio Battisti. Siamo spacciati. [CCG/AWS Staff]
Ti stai sbagliando, chi hai visto non è,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Un disperato staff delle CCG 2014/2/13 - 21:07
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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Perdóname Tío Juan
![Perdóname Tío Juan](img/art/t649487.jpg)
1974-1979 Lo primero de Alí Primera
In alcuni siti è riportata con il titolo "Perdóneme Tío Juan"
In alcuni siti è riportata con il titolo "Perdóneme Tío Juan"
Perdóneme Tío Juan
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina 2014/2/13 - 20:33
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Libre te quiero
![Libre te quiero](img/upl/cd-libretequierolibre.jpg)
Dai versi di Agustín García Calvo.
1979
Canciones de amor y celda
1979
Canciones de amor y celda
Libre te quiero,
(Continues)
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Contributed by Andrea 2014/2/13 - 20:07
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
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Canção sem maneiras
![Canção sem maneiras](img/upl/R-3670395-1339686441-1931.jpeg.jpg)
1976
Senhores,
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Contributed by Andrea 2014/2/13 - 19:36
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
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Het Kapo lied
![Het Kapo lied](img/upl/_dwn1392303720_1782321550.jpg)
[1944/1945]
Versi di Gisela Wieberdink-Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne.
Sulla melodia della canzone neerlandese “Daar bij die molen”, di J. van Laar e Bert van Dongen, interpretata nel 1936 dal popolare cantante Willy Derby
Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Da quel poco che posso capire, credo che la canzoni parli di una delle strategie di sopravvivenza a Ravensbrück, quella di guadagnarsi i favori di una (o di un) kapo per averne in cambio generi alimentari e indispensabili per garantirsi un’alimentazione ed una vita migliore di quella ordinaria nel campo…
“Piglet e Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel... (Continues)
Versi di Gisela Wieberdink-Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne.
Sulla melodia della canzone neerlandese “Daar bij die molen”, di J. van Laar e Bert van Dongen, interpretata nel 1936 dal popolare cantante Willy Derby
Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Da quel poco che posso capire, credo che la canzoni parli di una delle strategie di sopravvivenza a Ravensbrück, quella di guadagnarsi i favori di una (o di un) kapo per averne in cambio generi alimentari e indispensabili per garantirsi un’alimentazione ed una vita migliore di quella ordinaria nel campo…
“Piglet e Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel... (Continues)
Daar bij die kolen, die zwarte kolen
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/13 - 15:55
Song Itineraries:
Extermination camps
Der Gekreuzigte 1944
[1944]
Scritta da Alexander Kulisiewicz nel lager di Sachsenhausen
Originariamente in polacco, con il titolo “Ukrzyżowany 1944” (che non sono riuscito a reperire in Rete), l’autore ne compose anche una versione in francese, “Le crucifié”, firmandosi con lo pseudonimo di Alex Alicouli, dalle prime sillabe del suo nome e cognome.
Siccome nemmeno la versione in francese sono riuscito a trovare, contribuisco per il momento la traduzione tedesca reperita su Kazett - Lyrik, una ricerca del 2001 condotta da Sophie Luise Bauer.
In tedesco nel disco di AA. VV. dedicato ad Alexander Kulisiewicz e intitolato “Lieder aus der Hölle”
Scritta da Alexander Kulisiewicz nel lager di Sachsenhausen
Originariamente in polacco, con il titolo “Ukrzyżowany 1944” (che non sono riuscito a reperire in Rete), l’autore ne compose anche una versione in francese, “Le crucifié”, firmandosi con lo pseudonimo di Alex Alicouli, dalle prime sillabe del suo nome e cognome.
Siccome nemmeno la versione in francese sono riuscito a trovare, contribuisco per il momento la traduzione tedesca reperita su Kazett - Lyrik, una ricerca del 2001 condotta da Sophie Luise Bauer.
In tedesco nel disco di AA. VV. dedicato ad Alexander Kulisiewicz e intitolato “Lieder aus der Hölle”
Sie kreuzigten Menschen Söhnchen!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/13 - 12:27
Song Itineraries:
Extermination camps
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Francesco Guccini: La Genesi
![Francesco Guccini: La Genesi](img/upl/diogenesi.jpg)
[1973]
Testo e musica di Francesco Guccini
Album: Opera Buffa
Letra y música de Francisco Gucini
Album: Opera Buffa
Composuit et harmonizavit Franciscus Guccini
E phonodisco "Opera Buffa" appellato traximus
Una telefonata
di Riccardo Venturi
Per capire questa nostra pagina, bisogna farsi ad un tempo tutt'altro che remoto. Ero lì, nel mio candido lettino (oddio, viste le mie dimensioni, “lettino” si fa per dire; ma del resto anche Guccini non è certo un mingherlino), quando ho sentito squillare il telefono, e ho risposto. “Ricardo!”... “Eh...?” “Ricardo, svégliati, sono Francesco”. Naturalmente ho pensato che fosse mio fratello che, per l'appunto, si chiama Francesco; Venturi Francesco, nato a Firenze il 6 ottobre 1955 (come fratelli, siamo oramai tutti e due attempati). “Ah....sei a Sesto a lavorare?”, gli ho detto; a dire il vero avevo notato nella sua voce una certa inflessione... (Continues)
Testo e musica di Francesco Guccini
Album: Opera Buffa
Letra y música de Francisco Gucini
Album: Opera Buffa
Composuit et harmonizavit Franciscus Guccini
E phonodisco "Opera Buffa" appellato traximus
Una telefonata
di Riccardo Venturi
Per capire questa nostra pagina, bisogna farsi ad un tempo tutt'altro che remoto. Ero lì, nel mio candido lettino (oddio, viste le mie dimensioni, “lettino” si fa per dire; ma del resto anche Guccini non è certo un mingherlino), quando ho sentito squillare il telefono, e ho risposto. “Ricardo!”... “Eh...?” “Ricardo, svégliati, sono Francesco”. Naturalmente ho pensato che fosse mio fratello che, per l'appunto, si chiama Francesco; Venturi Francesco, nato a Firenze il 6 ottobre 1955 (come fratelli, siamo oramai tutti e due attempati). “Ah....sei a Sesto a lavorare?”, gli ho detto; a dire il vero avevo notato nella sua voce una certa inflessione... (Continues)
Una canzone molto più... più... seria e più impegnata, oserei dire impegnatissima; una canzone che mi è stata ispirata... a me succede poche volte, però questa canzone mi è stata ispirata direttamente dall'Alto.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/2/13 - 12:15
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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Wie lang es auch noch dauern mag
![Wie lang es auch noch dauern mag](img/upl/Bundesarchiv_Bild_183-78612-0003_KZ_Sachsenhausen_HC3A4ftlinge_bei_ZC3A4hlappell.jpg)
[1941]
Scritta da tal Paul Rakow (o Racow), artigiano berlinese, militante comunista, rinchiuso per molti anni nel campo di concentramento, lavoro e sterminio di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino.
Sulla melodia della popolare tedesca “Ick wull, wi weern noch kleen, Jehann”
Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Di Paul Rakow si sa che era un artigiano berlinese, faceva pellicce, e che era iscritto alla sezione del Partito comunista nel suo quartiere, Wedding. Non so per quanti anni fu rinchiuso a Sachsenhausen, possibilmente dalla sua apertura, nel 1936 (ma, forse, ho la data precisa dell’arresto, 15 aprile del 1937, come risulta da questo documento).
Paul Rakow forse sarebbe sopravvissuto, che risultava vivo ancora all’inizio del 1945 ma proprio in quel gelido gennaio fu costretto, insieme a tanti... (Continues)
Scritta da tal Paul Rakow (o Racow), artigiano berlinese, militante comunista, rinchiuso per molti anni nel campo di concentramento, lavoro e sterminio di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino.
Sulla melodia della popolare tedesca “Ick wull, wi weern noch kleen, Jehann”
Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Di Paul Rakow si sa che era un artigiano berlinese, faceva pellicce, e che era iscritto alla sezione del Partito comunista nel suo quartiere, Wedding. Non so per quanti anni fu rinchiuso a Sachsenhausen, possibilmente dalla sua apertura, nel 1936 (ma, forse, ho la data precisa dell’arresto, 15 aprile del 1937, come risulta da questo documento).
Paul Rakow forse sarebbe sopravvissuto, che risultava vivo ancora all’inizio del 1945 ma proprio in quel gelido gennaio fu costretto, insieme a tanti... (Continues)
Wie lang es auch noch dauern mag
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/13 - 11:23
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Hymne du Mouvement de libération des femmes
Anonymous
![Hymne du Mouvement de libération des femmes](img/upl/marcheavortement.jpg)
(1970)
Inno del Mouvement de Liberation de Femmes, sulla musica del canto Hymne de Marais, la versione francese di Die Moorsoldaten [Börgermoorlied]
da Il Deposito
Inno del Mouvement de Liberation de Femmes, sulla musica del canto Hymne de Marais, la versione francese di Die Moorsoldaten [Börgermoorlied]
da Il Deposito
Nous, qui sommes sans passé, les femmes,
(Continues)
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Contributed by Andrea 2014/2/12 - 18:58
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
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Coal War
![Coal War](img/upl/joshua-james_build-me-this.jpg)
[2009]]
Album :Build me this
Album :Build me this
I ain't cutting my hair till the good lord comes.
(Continues)
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Contributed by adriana 2014/2/12 - 17:29
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Nuke 'Em
![Nuke 'Em](img/thumb/a12441_130x140.jpeg)
2013
From the musical 1961
Drinkin song by three conservative men.
From the musical 1961
Drinkin song by three conservative men.
Here's to our friends in Japan
(Continues)
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 15:58
Heut singen wir ein neues Lied (Lied der Alten)
Anonymous
[1941]
Canzone generalmente attribuita ad anonimo internato nel lager di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino, attivo già dal 1933 come campo di lavoro per prigionieri politici.
Musica di Harry Naujoks (1901-1983), antifascista tedesco,
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Harry Naujoks, militante comunista, fu internato in vari campi fin dal 1933. Dotato di grande carisma, di una calma imperturbabile e di notevoli doti organizzative, a Sachsenhausen fu nominato supervisore, cioè “kapo”, credo. Molto amato dai prigionieri, nel maggio del 1942 gli fu ordinato di impiccarne uno con le sue mani: rifiutò, sapendo a cosa andava incontro. Non fu ucciso, ma costretto a restare accanto al condannato durante l’esecuzione. Poi, poche settimane dopo, fu accusato di essere a capo di una cellula di resistenza all’interno del campo, picchiato e torturato... (Continues)
Canzone generalmente attribuita ad anonimo internato nel lager di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino, attivo già dal 1933 come campo di lavoro per prigionieri politici.
Musica di Harry Naujoks (1901-1983), antifascista tedesco,
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Harry Naujoks, militante comunista, fu internato in vari campi fin dal 1933. Dotato di grande carisma, di una calma imperturbabile e di notevoli doti organizzative, a Sachsenhausen fu nominato supervisore, cioè “kapo”, credo. Molto amato dai prigionieri, nel maggio del 1942 gli fu ordinato di impiccarne uno con le sue mani: rifiutò, sapendo a cosa andava incontro. Non fu ucciso, ma costretto a restare accanto al condannato durante l’esecuzione. Poi, poche settimane dopo, fu accusato di essere a capo di una cellula di resistenza all’interno del campo, picchiato e torturato... (Continues)
Heut singen wir ein neues Lied
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/12 - 14:40
Song Itineraries:
Extermination camps
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Canzone per Che (Guevara Forever)
![Canzone per Che (Guevara Forever)](img/upl/Che.jpg)
dall'album "Doppia Dose" (1999)
con i Gang
Roberto “Freak” Antoni se ne è andato oggi a soli 59 anni. La malattia "gli ha fatto smettere con la droga" come scherzava solo un anno fa.
Questo pezzo ironico ma che vede la partecipazione di quella che è forse la più importante band italiana folk rock militante, rischia seriamente di essere uno dei migliori pezzi sul Che della scena nostrana.
E oggi anche "Freak" Antoni sarà forse su in cielo a fare casino e a scoprire se esiste lassù un posto per buoni un paradiso senza padroni...
LA STORIA DIETRO LE CANZONI
Guevara forever
di Maila Pentucci
I Gang sono stati autori, insieme agli Skiantos di una canzone dedicata a Che Guevara, “Guevara forever”, uscita nel 1999 nell’album “Il solito trionfo. Doppia dose”.
Nel libro “Che canti” di Dario Salvatori e Paola De Simone, del 2007, Marino racconta la nascita della canzone: “La canzone è... (Continues)
con i Gang
Roberto “Freak” Antoni se ne è andato oggi a soli 59 anni. La malattia "gli ha fatto smettere con la droga" come scherzava solo un anno fa.
Questo pezzo ironico ma che vede la partecipazione di quella che è forse la più importante band italiana folk rock militante, rischia seriamente di essere uno dei migliori pezzi sul Che della scena nostrana.
E oggi anche "Freak" Antoni sarà forse su in cielo a fare casino e a scoprire se esiste lassù un posto per buoni un paradiso senza padroni...
LA STORIA DIETRO LE CANZONI
Guevara forever
di Maila Pentucci
I Gang sono stati autori, insieme agli Skiantos di una canzone dedicata a Che Guevara, “Guevara forever”, uscita nel 1999 nell’album “Il solito trionfo. Doppia dose”.
Nel libro “Che canti” di Dario Salvatori e Paola De Simone, del 2007, Marino racconta la nascita della canzone: “La canzone è... (Continues)
Viva Que Viva Que Viva
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2014/2/12 - 13:32
Song Itineraries:
Che Guevara
Wer hütet uns bei Tag und Nacht (Der Posten)
![Wer hütet uns bei Tag und Nacht (Der Posten)](img/upl/article-1383050-0BA04FE7000005DC-881_634x427.jpg)
[1933 o 34]
Sulla melodia della popolare ottocentesca “Das Wandern ist des Müllers Lust”.
Testo trovato su Volksliederarchiv
Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Il castello di Colditz, in Sassonia, cominciò ad essere usato dopo l’avvento di Hitler al potere come prigione e campo di lavoro per gli oppositori al nazismo arrestati. Nel 1934 divenne sottocampo di di Sachsenburg. Nel 1939 divenne campo di prigionia per ufficiali nemici (Oflag IV-C).
Un testo d’umorismo amaro e sarcastico scritta nel lager di Colditz da un prigioniero antinazista, Alfred Schrapel, militante comunista, a cui oggi è intitolata una via a Dresda, internato nel campo di Colditz insieme ad altri antifascisti.
Sulla melodia della popolare ottocentesca “Das Wandern ist des Müllers Lust”.
Testo trovato su Volksliederarchiv
Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Il castello di Colditz, in Sassonia, cominciò ad essere usato dopo l’avvento di Hitler al potere come prigione e campo di lavoro per gli oppositori al nazismo arrestati. Nel 1934 divenne sottocampo di di Sachsenburg. Nel 1939 divenne campo di prigionia per ufficiali nemici (Oflag IV-C).
Un testo d’umorismo amaro e sarcastico scritta nel lager di Colditz da un prigioniero antinazista, Alfred Schrapel, militante comunista, a cui oggi è intitolata una via a Dresda, internato nel campo di Colditz insieme ad altri antifascisti.
Wer hütet uns bei Tag und Nacht?
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/12 - 13:17
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Wo das Lager steht
Anonymous
![Wo das Lager steht](img/upl/DesLagersStimme.jpg)
[1933 o 34]
Canzone di anonimo prigioniero nel campo di concentramento di Esterwegen, in Bassa Sassonia, quello dove fu rinchiuso anche Carl von Ossietzky.
Testo trovato su Volksliederarchiv
Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Canzone di anonimo prigioniero nel campo di concentramento di Esterwegen, in Bassa Sassonia, quello dove fu rinchiuso anche Carl von Ossietzky.
Testo trovato su Volksliederarchiv
Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Wo das Lager [die Hölle] steht, so dicht am Waldesrand
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/12 - 11:20
Song Itineraries:
Extermination camps
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Manifest Destiny
![Manifest Destiny](img/upl/images.jpeg)
2011
Form the musical 1994
Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
Form the musical 1994
Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
We believe this land was meant for us.
(Continues)
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 11:01
Song Itineraries:
Native American Genocide
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Red White and Blues
![Red White and Blues](img/upl/images.jpeg)
2011
Form the musical 1994
Satiric song from "1994" the Musical, sung by the conservative couple Bob and Christine on the 4th of July.
Megan Batchelder, soprano.
Clark Ford, tenor.
Music and lyrics by Clark Ford.
Form the musical 1994
In "1994," Bob leaves his liberal (New Age) wife to take up with a conservative Sunday School teacher who tries to justify their relationship through Biblical scripture. The heat gets turned up when she encourages Bob to sue for custody of his 10-year-old daughter. Meanwhile, Bob's mother, Maureen, falls in love again after being a widow for 12 years; and Bob's sister must cope with the terminal illness of her husband.
Satiric song from "1994" the Musical, sung by the conservative couple Bob and Christine on the 4th of July.
Megan Batchelder, soprano.
Clark Ford, tenor.
Music and lyrics by Clark Ford.
Well I'm proud of my country, I'm a patriot.
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 10:54
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True Equality
![True Equality](img/upl/1972LogoJanice2.jpeg)
What if women had true equality?
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 10:30
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Das Lied vom Heiligen Caracho
Anonymous
![Das Lied vom Heiligen Caracho](img/upl/254.001_Web.jpg)
[1941-42?]
Canto di autore anonimo per coro maschile proveniente dal lager nazista di Sachsenhausen.
Sulla melodia della canzone goliardica studentesca “Studio auf einer Reis (juppheidi, juppheida)”
Le risorse dell’essere umano sono davvero incredibili: anche nell’inferno dei lager ci furono internati che riuscirono a comporre canzoni come questa, in cui la vita nel campo, il lavoro, la sofferenza, gli abusi, la violenza quotidiana ed efferata vengono descritti con umorismo amaro e sarcastico sulle note di un celebre brano della goliardia universitaria, tipo la nostra “La società dei magnaccioni”…
Mi sono chiesto cosa volesse mai dire “Caracho”, termine che compare anche in Auf, Jungens, auf!… Sulle prime ho pensato che si trattasse di una trascrizione dello spagnolo “carajo”, sostantivo per “cazzo” o esclamazione per “merda!”… Ho trovato invece la risposta sulla pagina The Language of... (Continues)
Canto di autore anonimo per coro maschile proveniente dal lager nazista di Sachsenhausen.
Sulla melodia della canzone goliardica studentesca “Studio auf einer Reis (juppheidi, juppheida)”
Le risorse dell’essere umano sono davvero incredibili: anche nell’inferno dei lager ci furono internati che riuscirono a comporre canzoni come questa, in cui la vita nel campo, il lavoro, la sofferenza, gli abusi, la violenza quotidiana ed efferata vengono descritti con umorismo amaro e sarcastico sulle note di un celebre brano della goliardia universitaria, tipo la nostra “La società dei magnaccioni”…
Mi sono chiesto cosa volesse mai dire “Caracho”, termine che compare anche in Auf, Jungens, auf!… Sulle prime ho pensato che si trattasse di una trascrizione dello spagnolo “carajo”, sostantivo per “cazzo” o esclamazione per “merda!”… Ho trovato invece la risposta sulla pagina The Language of... (Continues)
Kommt nach Sachsenhausen man, jumheidi. jumheida,
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/12 - 10:24
Song Itineraries:
Extermination camps
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Brave New World
![Brave New World](img/upl/1972LogoJanice2.jpeg)
2009
Main theme from the musical 1972
What is the World Coming To?
"1972" The Musical
Book, Music, and Lyrics by Clark Ford
“1972” is a 3-act comedy/drama that explores personal and societal changes in that year through the experiences of the "O'Clark" family: The father (Robert) is a conservative with a sense of humor who likes Archie Bunker; the mother (Maureen) is exploring women’s liberation; Marnie, the daughter, is taking classes in feminism and is questioning her religion; and Bob, the son, is in a fraternity and pursuing the American Dream. The sparks fly when Janice, a free-loving hippie, comes on the scene, and both Bob and Marnie are attracted to her...
Plot Summary:
The year 1972 brings many challenges to the O’Clark family living somewhere in suburban America. Act I opens before dinner on the day before college... (Continues)
Main theme from the musical 1972
What is the World Coming To?
"1972" The Musical
Book, Music, and Lyrics by Clark Ford
“1972” is a 3-act comedy/drama that explores personal and societal changes in that year through the experiences of the "O'Clark" family: The father (Robert) is a conservative with a sense of humor who likes Archie Bunker; the mother (Maureen) is exploring women’s liberation; Marnie, the daughter, is taking classes in feminism and is questioning her religion; and Bob, the son, is in a fraternity and pursuing the American Dream. The sparks fly when Janice, a free-loving hippie, comes on the scene, and both Bob and Marnie are attracted to her...
Plot Summary:
The year 1972 brings many challenges to the O’Clark family living somewhere in suburban America. Act I opens before dinner on the day before college... (Continues)
Opening number for Robert, the father in the musical 1972. This is a recurring theme in the musical.
(Continues)
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 10:11
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Straniero nella mia nazione
![Straniero nella mia nazione](img/art/t1700857.jpg)
2006
Uomo di prestigio
Altra canzone scritta da Amir che vive sulla sua pelle l'essere figlio di padre immigrato. Curioso però come la conclusione sia un lontana anni luce da quelle a cui giungiamo noi... per Amir l'integrazione è "diventare ricco come un presidente"...
Uomo di prestigio
Altra canzone scritta da Amir che vive sulla sua pelle l'essere figlio di padre immigrato. Curioso però come la conclusione sia un lontana anni luce da quelle a cui giungiamo noi... per Amir l'integrazione è "diventare ricco come un presidente"...
Nato in Italia Amir scritto sulla sabbia
(Continues)
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Contributed by donquijote82 2014/2/12 - 09:08
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Fire Don't Know
![Fire Don't Know](img/upl/TWB-Album-Cover-FINAL.jpg)
Questa è la canzone n°10 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Son listen close, there's one thing for sure,
(Continues)
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Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 23:00
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
This Year
![This Year](img/upl/TWB-Album-Cover-FINAL.jpg)
Questa è la canzone n°9 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Another year older, it came and went
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 22:59
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Redemption #2
![Redemption #2](img/art/t1276798.jpg)
Questa è la canzone n°8 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
I killed many men with the greatest of ease
(Continues)
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Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 22:57
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
30 Days Back
![30 Days Back](img/upl/Screenshot_2018-10-19_Canzoni_contro_la_guerra_-_30_Days_Back.png)
Questa è la canzone n°5 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Thirty days back
(Continues)
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Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 22:55
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Joey White
![Joey White](img/upl/The-White-Buffalo.jpg)
Questa è la canzone n°4 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Joey White, well he ain't got no choices
(Continues)
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Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 22:53
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When I'm Gone
![When I'm Gone](img/upl/White_Buffalo.jpg)
Questa è la canzone n°3 dell'album "Shadows, Greys & Evil Ways".
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato
No one give a shit about the way I walk
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/2/11 - 22:51
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Αχ βρε Νικόλα
![Αχ βρε Νικόλα](img/upl/25CE259125CE25A325CE259925CE259C25CE259F25CE25A3.jpg)
Αh vre Nikóla
Στίχοι, μουσική και ερμηνεία: Πάνος Τζαβέλλας
Δεν κυκλοφόρισε.
(1988 ÷ 2008)
Testo, musica e interpretazione di Panos Tzavellas
Inedito
(1988 ÷ 2008)
Una ricerca infruttuosa nel web mi ha portato oggi a cogliere questo inaspettato frutto, che per più di un verso mi sembra degno d'essere condiviso con i filelleni di AWS. Si tratta di una canzone che Panos Tzavellas scrisse su Nikolas Asimos, l'indimenticabile cantautore anarchico che sono orgoglioso di avere introdotto in questo sito. Scrive (o trascrive: da Media Soup) AvonRuLeZ, che poco più di due anni fa ha postato la canzone in You Tube:
« Questa è l'ultima canzone che scrisse Panos Tzavellas. La scrisse per ( o su ? NdT) Nikolas Asimos. Non la conosce nessuno, perché non è mai stata in circolazione. Se la sarebbe portata per sempre nell'eterno silenzio della tomba, se non avessi fatto in tempo a registrarla,... (Continues)
Στίχοι, μουσική και ερμηνεία: Πάνος Τζαβέλλας
Δεν κυκλοφόρισε.
(1988 ÷ 2008)
Testo, musica e interpretazione di Panos Tzavellas
Inedito
(1988 ÷ 2008)
Una ricerca infruttuosa nel web mi ha portato oggi a cogliere questo inaspettato frutto, che per più di un verso mi sembra degno d'essere condiviso con i filelleni di AWS. Si tratta di una canzone che Panos Tzavellas scrisse su Nikolas Asimos, l'indimenticabile cantautore anarchico che sono orgoglioso di avere introdotto in questo sito. Scrive (o trascrive: da Media Soup) AvonRuLeZ, che poco più di due anni fa ha postato la canzone in You Tube:
« Questa è l'ultima canzone che scrisse Panos Tzavellas. La scrisse per ( o su ? NdT) Nikolas Asimos. Non la conosce nessuno, perché non è mai stata in circolazione. Se la sarebbe portata per sempre nell'eterno silenzio della tomba, se non avessi fatto in tempo a registrarla,... (Continues)
Σε χάσαν τα Εξάρχεια
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/2/11 - 19:06
Kamerad, du gehst
![Kamerad, du gehst](img/upl/Stolperstein_Hans_Britten_281904-194529_01.jpg)
[1938]
Parole e musica di Johann Peter Britten, detto Hans.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
Johann Peter Britten, chiamato Hans (1904-1945), tedesco, impiegato comunale e poi operaio, militante comunista, membro dell’organizzazione Soccorso Rosso. Candidato a Uetersen, Schleswig-Holstein, per il Partito comunista, fu arrestato nel 1933 e brevemente detenuto. Si diede poi all’attività politica clandestina, essendo arrestato più volte, l’ultima nell’estate del 1944, quando fu rinchiuso nel campo di concentramento di Neuengamme. Nella primavera del 1945 molti prigionieri furono costretti ad imbarcarsi su navi-prigione che, probabilmente, i nazisti avrebbero voluto affondare con tutto il loro carico umano al largo del mar Baltico. Anche Hans Britten fu costretto ad imbarcarsi su una di queste, la Cap Arcona, che il 3 maggio 1945 fu effettivamente affondata, ma non dai tedeschi bensì dagli aerei inglesi…
Parole e musica di Johann Peter Britten, detto Hans.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
Johann Peter Britten, chiamato Hans (1904-1945), tedesco, impiegato comunale e poi operaio, militante comunista, membro dell’organizzazione Soccorso Rosso. Candidato a Uetersen, Schleswig-Holstein, per il Partito comunista, fu arrestato nel 1933 e brevemente detenuto. Si diede poi all’attività politica clandestina, essendo arrestato più volte, l’ultima nell’estate del 1944, quando fu rinchiuso nel campo di concentramento di Neuengamme. Nella primavera del 1945 molti prigionieri furono costretti ad imbarcarsi su navi-prigione che, probabilmente, i nazisti avrebbero voluto affondare con tutto il loro carico umano al largo del mar Baltico. Anche Hans Britten fu costretto ad imbarcarsi su una di queste, la Cap Arcona, che il 3 maggio 1945 fu effettivamente affondata, ma non dai tedeschi bensì dagli aerei inglesi…
Kamerad, du gehst, aus Elend, Not und Grauen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/11 - 15:25
Auf, Jungens, auf!
![Auf, Jungens, auf!](img/upl/Bundesarchiv_Bild_183-78612-0003_KZ_Sachsenhausen_HC3A4ftlinge_bei_ZC3A4hlappell.jpg)
[1939]
Versi di Rudi” Grosse, composti nel lager di Sachsenhausen su melodia non nota.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
Più volte detenuto a partire dal 1928 per la sua attività di appoggio all’Unione Sovietica, nel 1934 Rudolf “Rudi” Grosse fu autore di una provocazione artistica: se ho capito bene, disegnò un “trompe l'oeil” su di un palazzo a Berlino, una finestra sul cui vetro compariva la scritta “Hitler bedeutet Krieg!”, “Hitler vuol dire Guerra!”… Le SA che lo arrestarono lo massacrarono di botte. Condannato ad una pena tutto sommato lieve, quando uscì dal carcere fu immediatamente internato nel lager di Sachsenhausen. Alla fine del 1942 fu trasferito a Flossenbürg e lì assassinato il 9 dicembre.
Versi di Rudi” Grosse, composti nel lager di Sachsenhausen su melodia non nota.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
Più volte detenuto a partire dal 1928 per la sua attività di appoggio all’Unione Sovietica, nel 1934 Rudolf “Rudi” Grosse fu autore di una provocazione artistica: se ho capito bene, disegnò un “trompe l'oeil” su di un palazzo a Berlino, una finestra sul cui vetro compariva la scritta “Hitler bedeutet Krieg!”, “Hitler vuol dire Guerra!”… Le SA che lo arrestarono lo massacrarono di botte. Condannato ad una pena tutto sommato lieve, quando uscì dal carcere fu immediatamente internato nel lager di Sachsenhausen. Alla fine del 1942 fu trasferito a Flossenbürg e lì assassinato il 9 dicembre.
Auf, Jungens, auf!
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/11 - 14:47
Song Itineraries:
Extermination camps
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Padaj silo i nepravdo
Anonymous
![Padaj silo i nepravdo](img/thumb/c46716_130x140.jpeg?1391817346)
FALL (OH), FORCE AND INJUSTICE
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/2/7 - 09:54
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Fallen Fallen Is Babylon
![Fallen Fallen Is Babylon](img/thumb/c46706_130x140.jpeg?1391613526)
ma certo che dovrebbe essere "sea" , ma i tempi erano così, e per un certo verso lo sono ancora ; D
krzyś 2014/2/7 - 05:54
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Khorakhané (A forza di essere vento)
![Khorakhané (A forza di essere vento)](img/thumb/c524_130x140.jpeg?1328224991)
C'è uno spacco qua che forse solo Il Riccardo riesce a capire....purtroppo
krzysio 2014/2/7 - 03:08
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Me ne vado
![Me ne vado](img/thumb/c46708_130x140.jpeg?1391593226)
non basta fare er piter gabriel invecchiato, per incidere e non essere ripetitivo, patetico e quasi noioso...ma noi siamo degli asini :)
krzyś 2014/2/7 - 01:59
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Campo De' Fiori
![Campo De' Fiori](img/thumb/c46705_130x140.jpeg?1651476052)
Voglio ringraziare Bernart per il suo intervento; è bello riscoprire le cose insieme. E ricordare che certe piazze, certi luoghi, certi fatti, non sono dei romani, degli italiani o di qualche polacco sparso...ma di tutti noi.
Krzysiek Wrona 2014/2/6 - 22:35
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[1892?]
Parole e musica di David Edelstadt
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Il testamento politico del giovane anarchico operaio di origine russa David Edelstadt, morto nel 1892 a soli 26 anni a Denver, Colorado, a causa della tubercolosi contratta nelle insane boite in cui gli toccò lavorare, sfruttato a morte come tanti immigrati “che hanno fatto grande l’America”...
Ho letto che il testo di questa canzone è inciso sulla sua pietra tombale...