Per Bernart Bartleby: tornando a rimettere in ordine questa "paginona" fondamentale, mi sono accorto del tuo commento alla parodia francese dei F.T.P.F. che avevi inserito qualche giorno fa (e che fa parte anche del repertorio di Captain Malo et son orgue). Devo dirti qualcosa su ch'leu: vuol dire, assai spregiativamente, "tedesco". E' una parola alternativa a "boche" per "crucco", insomma (si scrive anche, almeno dalle parti dove abitavo io, e dove è comunissima, chleuh). Deriva dal nome degli Chleuh, un popolo berbero, e ha un autore preciso: proprio quel Pierre Dac di cui in questa pagina abbiamo una parodia di Lili Marleen. Pierre Dac scrisse una canzone intitolata J'vais m' faire Chleuh! ("Diventerò un crucco!"), che andrò pure a vedere per l'inserimento nel sito (o se ci vuoi andare tu...fai pure!), ma l'uso del termine sembra risalire addirittura al 1912, ai tempi del protettorato... (Continues)
Si chiude dopo quasi sei mesi la ristrutturazione totale (e l'ampliamento) di questa pagina fondamentale. Un grande ringraziamento va, naturalmente, alle tante persone che vi hanno contribuito a partire dal 2005. Delle oramai celebri "versioni in 48 lingue", ne abbiamo inserite 40: la ricerca non si ferma.
Version française - ON DEVRAIT AVOIR SEIZE ANS ENCORE – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson allemande – Man müsste wieder sechzehn sein (Existenz im Wiederholungsfälle) - Erich Kästner – 1936.
« Ce beau poème intemporel d'Erich Kästner s'appelle à l'origine « L'existence dans le piège de la répétition » (Existenz im Wiederholungsfälle ). Mais comme pour d'autres de ses poèmes, je trouve le titre un peu mal choisi. J'ai aussi omis la dernière ligne. À la question de savoir si on veut revoir les images d'alors, quand on était jeune, le Kästner répond résolument « Oui ! »
Je voudrais laisser la réponse ouverte. », ainsi commentait ce poème tiré de « Lyrische Hausapothek » - « Pharmacie Lyrique », un de ses admirateurs contemporains. [Die Magie der Verse].
Eh bien, alors, dit Lucien l'âne un peu ébahi…
Eh bien, si j'ai cité ce propos, c'est qu'il me sert de parfaite introduction. Ainsi, nous connaissons... (Continues)
On devrait avoir seize ans encore (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/28 - 21:34
In quegli anni ,non c'era internet e le informazioni giravano a fatica,autori italiani andavano a Londra compravano un po' di 45 gg e nella speranza che quel gruppo o brano non arrivasse mai in Italia se lo accreditavano come proprio.Ricky Hianco ci ha fatto più' di una trasmissione sui plagi .questo è uno dei piu' eclatanti .Nel primo 33 giri dei Pooh c'è un brano che non ha autori ma mi pare fosse o dei KINKS O DEGLI WHO.