Fernande
Versione polacca di Zespół Reprezentacyjny
Traduzione di Jarosław Gugała e Filip Łobodziński
Testo da YT
Testo da YT
MAJA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 23:37
L'estaca
Primavera 1987
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 23:08
Mourir pour des idées
Conserverei comunque la precedente versione in polacco, visto che i due testi si differenziano abbastanza, cioé il testo che viene proposto da me oggi, pare una riscrittura volta al miglioramento il testo fornito nel lontano 2005 da Rick. Vorrei solamente precisare che Jacek Musiatowicz non é il traduttore della canzone di Brassens. È solamente uno che ha fatto la raccolta personale delle canzoni che gli piacciono. È da notare che la versione polacca sia fatta all'arte, essendo una traduzione piuttosto fedele, comprendente tutte le sei strofe dell'originale, e come si può ascoltare su YT, fedele alla ritmica e alle rime. Anche l'arrangiamento, che nell'introduzione richiama il vecchio evergreen dei Led Zeppelin: "Stairway To Heaven", per svilluparsi in maniera sincopata, tipica del jazz, aggiunge al pezzo uno spirito che risente un po' della beffa goliardica, dando un respiro e rinnovata... (Continues)
ŚMIERĆ ZA IDEE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 22:58
Muerte de Tupac Amaru
Un ricordo per i compagni di MRTA assassinati a Lima nel 1997...
ciao, GS
"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)
Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (Continues)
ciao, GS
"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)
Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (Continues)
Gianni Sartori 2014/11/5 - 22:15
Vernichtungsbefehl
5/6 novembre 2014
Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (Continues)
Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (Continues)
ORDINE DI ANNIENTAMENTO
(Continues)
(Continues)
2014/11/5 - 17:52
The Man From God-Knows-Where
[1918]
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.
Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.
L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (Continues)
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.
Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.
L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (Continues)
Into our townlan', on a night of snow,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 16:50
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Death penalty: murder by the power
General Munro
Anonymous
[dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).
Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (Continues)
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).
Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (Continues)
My name is George Campbell at the age of eighteen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 15:07
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Катюша
ITALIANO / ITALIAN [6] - Libera traduzione firmata Makardìa da "Occhio per occhio dentro per dentro" (2014)
Katiuscia è una canzone d'amore.
E una canzone di guerra.
Il tema è sempre la lontananza:
l'uomo al fronte e la donna a casa,
come succede in molte canzoni dei nostri piccoli paesi,
quando "passava lo treno" e si partiva per il servizio militare.
Katiuscia è stata scritta nel 1938, a ridosso della prima guerra mondiale, durante la quale la Russia dello Zar mise in campo un numero spaventoso di soldati, ossia cittadini costretti a recarsi al fronte contro le forze austro-tedesche. I russi erano superiori per numero, ma non potevano competere con gli armamenti all'avanguardia degli austro-tedeschi. La "guerra di trincea" fu una carneficina e il popolo si ribellò nel 1917. Lo Zar abdicò e il nuovo governo russo, rappresentato da Lev Trotsky, firmò una pace separata.
Poi la guerra civile tra i "Bianchi" e i "Rossi".
Poi la seconda guerra mondiale, chiamata la "grande guerra patriottica",... (Continues)
E una canzone di guerra.
Il tema è sempre la lontananza:
l'uomo al fronte e la donna a casa,
come succede in molte canzoni dei nostri piccoli paesi,
quando "passava lo treno" e si partiva per il servizio militare.
Katiuscia è stata scritta nel 1938, a ridosso della prima guerra mondiale, durante la quale la Russia dello Zar mise in campo un numero spaventoso di soldati, ossia cittadini costretti a recarsi al fronte contro le forze austro-tedesche. I russi erano superiori per numero, ma non potevano competere con gli armamenti all'avanguardia degli austro-tedeschi. La "guerra di trincea" fu una carneficina e il popolo si ribellò nel 1917. Lo Zar abdicò e il nuovo governo russo, rappresentato da Lev Trotsky, firmò una pace separata.
Poi la guerra civile tra i "Bianchi" e i "Rossi".
Poi la seconda guerra mondiale, chiamata la "grande guerra patriottica",... (Continues)
Meli e peri erano tutti in fiore,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2014/11/5 - 12:51
The Croppy Boy
Anonymous
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Sulla melodia della cinquecentesca “Cailín Óg a Stór”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Se “sans-culottes” era il nomignolo dato ai patrioti francesi del 1789 (che portavano i pantaloni lunghi anziché le “culottes” al ginocchio tipiche di nobili e alto borghesi), “croppy”, o “croppie”, fu il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798, visto che portavano i capelli corti anziché i “parrucconi” aristocratici. A quell’epoca in Irlanda bastava portare i capelli corti per essere sospettati di appartenere agli United Irishmen e quindi rischiare di subire arresto, torture e persino di essere uccisi sul posto.
Questa “broadside ballad” ha molte varianti, come quella in cui il patriota si ferma a confessarsi in chiesa ma il prete è un soldato inglese travisato... (Continues)
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Sulla melodia della cinquecentesca “Cailín Óg a Stór”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Se “sans-culottes” era il nomignolo dato ai patrioti francesi del 1789 (che portavano i pantaloni lunghi anziché le “culottes” al ginocchio tipiche di nobili e alto borghesi), “croppy”, o “croppie”, fu il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798, visto che portavano i capelli corti anziché i “parrucconi” aristocratici. A quell’epoca in Irlanda bastava portare i capelli corti per essere sospettati di appartenere agli United Irishmen e quindi rischiare di subire arresto, torture e persino di essere uccisi sul posto.
Questa “broadside ballad” ha molte varianti, come quella in cui il patriota si ferma a confessarsi in chiesa ma il prete è un soldato inglese travisato... (Continues)
It was early early in the spring,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 11:46
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Armando
2014
Occhio per occhio dentro per dentro
I testi e la musica sono scritti da Filomena e cantano leggende, tradizioni, sogni e problematiche sociali quali la migrazione e il caporalato, come hanno dichiarato sulla loro canzone Armando, scelta per i titoli di coda del cortometraggio di Luca Miniero “Il sogno di Armando”: « A difesa di tutta la gente che si ammazza di lavoro senza essere giustamente rispettata e retribuita, Armando è prima di tutto una canzone contro il “caporalato”, fenomeno tanto diffuso nelle terre del nostro paese che si servono di molta manovalanza straniera. Armando è Karim, Muhammad, Said, Abdallah, nomi impronunciabili dai loro padroni che, “possedendoli”, si sentono anche in diritto di cambiar loro i nomi. Armando è Rosa, Tonino, Maria, Michele, che prendono 20 euro al giorno per un’intera giornata di lavoro. Armando è un inno al rispetto reciproco e un urlo a continuare, andare avanti, nonostante le difficoltà, combattendole queste difficoltà, per la dignità dei lavoratori e dell’uomo.»
Occhio per occhio dentro per dentro
I testi e la musica sono scritti da Filomena e cantano leggende, tradizioni, sogni e problematiche sociali quali la migrazione e il caporalato, come hanno dichiarato sulla loro canzone Armando, scelta per i titoli di coda del cortometraggio di Luca Miniero “Il sogno di Armando”: « A difesa di tutta la gente che si ammazza di lavoro senza essere giustamente rispettata e retribuita, Armando è prima di tutto una canzone contro il “caporalato”, fenomeno tanto diffuso nelle terre del nostro paese che si servono di molta manovalanza straniera. Armando è Karim, Muhammad, Said, Abdallah, nomi impronunciabili dai loro padroni che, “possedendoli”, si sentono anche in diritto di cambiar loro i nomi. Armando è Rosa, Tonino, Maria, Michele, che prendono 20 euro al giorno per un’intera giornata di lavoro. Armando è un inno al rispetto reciproco e un urlo a continuare, andare avanti, nonostante le difficoltà, combattendole queste difficoltà, per la dignità dei lavoratori e dell’uomo.»
Armando detto Armando
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/5 - 11:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Darling Betsy Gray
Anonymous
[1798]
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su Traditional Music
Betsy Gray era una giovane contadina di un villaggio nei dintorni di Lisburn, non distante da Belfast, contea nordirlandese di Antrim. Era di origine scozzese, protestante presbiteriana, ma nel 1798 si unì agli United Irishmen e combattè con i ribelli guidati da Henry Munro.
Il 12 giugno a Ballynahinch, contea Down, Betsy Gray, insieme al fratello e al fidanzato, partecipò ad una battaglia dove i ribelli vennero sconfitti e che segnò la fine della rivolta nell’Ulster. Mentre i tre cercavano di mettersi in salvo, furono intercettati da un gruppo di Yeomen, volontari irlandesi al servizio degli occupanti, che li trucidarono sul posto.
I responsabili dell’esecuzione si chiamavano Thomas Nelson e James Little, entrambi di Annahilt.
Testimonianze... (Continues)
Canzone di autore anonimo risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Testo trovato su Traditional Music
Betsy Gray era una giovane contadina di un villaggio nei dintorni di Lisburn, non distante da Belfast, contea nordirlandese di Antrim. Era di origine scozzese, protestante presbiteriana, ma nel 1798 si unì agli United Irishmen e combattè con i ribelli guidati da Henry Munro.
Il 12 giugno a Ballynahinch, contea Down, Betsy Gray, insieme al fratello e al fidanzato, partecipò ad una battaglia dove i ribelli vennero sconfitti e che segnò la fine della rivolta nell’Ulster. Mentre i tre cercavano di mettersi in salvo, furono intercettati da un gruppo di Yeomen, volontari irlandesi al servizio degli occupanti, che li trucidarono sul posto.
I responsabili dell’esecuzione si chiamavano Thomas Nelson e James Little, entrambi di Annahilt.
Testimonianze... (Continues)
In Granshaw she was born and reared,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/5 - 10:57
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Pietro il petroliere
Esecuzione di Makardìa
Filomena D’Andrea (testo e musica): voce, chitarra classica
Enzo Perna: chitarra elettrica
Virginio Tenore: percussioni
Antonio Petitto: missaggio
Illustrazioni di Giovanni Spiniello
Antonio ‘Centerbe’ Iandolo: montaggio
Ideato da L'albero Vagabondo
I polmoni verdi e i serbatoi idrici della Campania e del meridione sono minacciati da progetti di ricerca petrolifera in varie fasi di avanzamento: Irpinia e Sannio con i progetti Nusco, Santa Croce, Pietra Spaccata e Case Capozzi, il Vallo di Diano con il progetto Monte Cavallo, respinto per mancanze procedurali. Ancora una volta, invece di proporre un modello di sviluppo sostenibile che rilanci turismo e agricoltura, si pensa di sacrificare le risorse ambientali e i paesaggi del sud per pochi barili di petrolio e senza ricadute economiche per il territorio, come dimostra l’esempio della Val d’Agri in Basilicata,... (Continues)
Filomena D’Andrea (testo e musica): voce, chitarra classica
Enzo Perna: chitarra elettrica
Virginio Tenore: percussioni
Antonio Petitto: missaggio
Illustrazioni di Giovanni Spiniello
Antonio ‘Centerbe’ Iandolo: montaggio
Ideato da L'albero Vagabondo
I polmoni verdi e i serbatoi idrici della Campania e del meridione sono minacciati da progetti di ricerca petrolifera in varie fasi di avanzamento: Irpinia e Sannio con i progetti Nusco, Santa Croce, Pietra Spaccata e Case Capozzi, il Vallo di Diano con il progetto Monte Cavallo, respinto per mancanze procedurali. Ancora una volta, invece di proporre un modello di sviluppo sostenibile che rilanci turismo e agricoltura, si pensa di sacrificare le risorse ambientali e i paesaggi del sud per pochi barili di petrolio e senza ricadute economiche per il territorio, come dimostra l’esempio della Val d’Agri in Basilicata,... (Continues)
Buonasera, mi presento:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/5 - 10:52
Song Itineraries:
War on Earth
La Gueuse
La Gueuse
Chanson française – La Gueuse – Léo Ferré - 1961
gueuse 1. (ant.) donna di strada |courir la —, (fig.) correre la cavallina
2. (pol. spreg.)la Gueuse, la Repubblica francese (nel linguaggio degli esponenti di estrema destra).
Les samedi 18 février, vendredi 17 mars et mercredi 26 avril 1961, Léo Ferré enregistre un 25-cm de chansons censurées à la radio, Les Chansons interdites de Léo Ferré, qui comprend Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups, Pacific Blues, Regardez-les, Mon Général et La Gueuse. Ce disque est interdit à la publication et le pressage est détruit (il n’en demeure qu’un 45-tours portant le même titre et proposant Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups).
Censure à la radio
Mon ami Lucien l'âne, par parenthèse, c'est pas pour dire, mais quand même il n'y a pas beaucoup de gens qui ont pour ami un âne, je veux dire un... (Continues)
Chanson française – La Gueuse – Léo Ferré - 1961
gueuse 1. (ant.) donna di strada |courir la —, (fig.) correre la cavallina
2. (pol. spreg.)la Gueuse, la Repubblica francese (nel linguaggio degli esponenti di estrema destra).
Les samedi 18 février, vendredi 17 mars et mercredi 26 avril 1961, Léo Ferré enregistre un 25-cm de chansons censurées à la radio, Les Chansons interdites de Léo Ferré, qui comprend Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups, Pacific Blues, Regardez-les, Mon Général et La Gueuse. Ce disque est interdit à la publication et le pressage est détruit (il n’en demeure qu’un 45-tours portant le même titre et proposant Les Rupins, Miss Guéguerre, Thank you Satan, Les 400 coups).
Censure à la radio
Mon ami Lucien l'âne, par parenthèse, c'est pas pour dire, mais quand même il n'y a pas beaucoup de gens qui ont pour ami un âne, je veux dire un... (Continues)
T'as ton fichu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/5 - 00:45
The Ghost Of Tom Joad
What books are you embarrassed not to have read yet?
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.
*
Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"
Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.
*
Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"
Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
2014/11/4 - 21:58
Bagenal Harvey's Lament
Anonymous
[1798]
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Nonostante fosse un ricco proprietario e fosse protestante, Beauchamp Bagenal Harvey (1762-1798) di Wexford, capoluogo dell’omonima contea, fu uno dei comandanti locali degli United Irishmen durante la sollevazione contro gli inglesi nel 1798. Al fallimento dell’insurrezione cercò di riparare in Francia, ma fu tradito da un informatore (sicuramente irlandese, magari cattolico). Arrestato e processato, Bagenal Harvey fu impiccato a Wexford Bridge il 28 giugno 1798. Il suo cadavere fu poi decapitato, la testa innestata su di una picca esposta di fronte al palazzo di giustizia, il corpo gettato a fiume, dove venne recuperato dagli amici che gli diedero sepoltura.
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Nonostante fosse un ricco proprietario e fosse protestante, Beauchamp Bagenal Harvey (1762-1798) di Wexford, capoluogo dell’omonima contea, fu uno dei comandanti locali degli United Irishmen durante la sollevazione contro gli inglesi nel 1798. Al fallimento dell’insurrezione cercò di riparare in Francia, ma fu tradito da un informatore (sicuramente irlandese, magari cattolico). Arrestato e processato, Bagenal Harvey fu impiccato a Wexford Bridge il 28 giugno 1798. Il suo cadavere fu poi decapitato, la testa innestata su di una picca esposta di fronte al palazzo di giustizia, il corpo gettato a fiume, dove venne recuperato dagli amici che gli diedero sepoltura.
Farewell to Bargy's lofty towers, my father's own estate
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/4 - 11:58
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Death penalty: murder by the power
Dunlavin Green
Anonymous
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Incisa da innumerevoli autori e in un numero notevole di dischi compilativi. Per citarne alcuni, in ordine cronologico: Patrick Galvin (1956), Wallace House (1959), Frank Harte (1973), Christy Moore (1978), Dolores Keane (1997), Karan Casey (2008).
Nella compilation “Canti della Resistenza irlandese”, versione italiana per la Albatros dell’“Irish Rebellion Album” pubblicato dalla Folkways Records nel 1975, la canzone è interpretata da Paddy Mahone.
La canzone racconta un episodio della feroce repressione dell’insurrezione irlandese del 1798.
Il 26 maggio di quell’anno fatidico, a Dún Luáin (Dunlavin), un paese nella contea di Wicklow, a pochi chilometri da Dublino, i soldati britannici furono protagonisti di una delle tante esecuzioni extragiudiziali di prigionieri irlandesi.
La rivolta... (Continues)
Incisa da innumerevoli autori e in un numero notevole di dischi compilativi. Per citarne alcuni, in ordine cronologico: Patrick Galvin (1956), Wallace House (1959), Frank Harte (1973), Christy Moore (1978), Dolores Keane (1997), Karan Casey (2008).
Nella compilation “Canti della Resistenza irlandese”, versione italiana per la Albatros dell’“Irish Rebellion Album” pubblicato dalla Folkways Records nel 1975, la canzone è interpretata da Paddy Mahone.
La canzone racconta un episodio della feroce repressione dell’insurrezione irlandese del 1798.
Il 26 maggio di quell’anno fatidico, a Dún Luáin (Dunlavin), un paese nella contea di Wicklow, a pochi chilometri da Dublino, i soldati britannici furono protagonisti di una delle tante esecuzioni extragiudiziali di prigionieri irlandesi.
La rivolta... (Continues)
In the year one thousand seven hundred and ninety eight
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/4 - 11:12
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Wulf ond Ēadwacer [Wulf and Eadwacer]
Anonymous
Tratta da: Poemi anglosassoni, VI-X secolo, traduzione, introduzione, note e bibliografia a cura di Roberto Sanesi. Ugo Guanda editore, Parma, 1975 (1a ed. Lerici editore, 1964). La traduzione si trova a pagina 101 dell'edizione in mio possesso. Si riproduce qui anche la breve introduzione al componimento che si trova a p. XLVI dell'introduzione, e nella quale si dà scarno conto della passata (e immotivata) attribuzione a Cynewulf:
“Oscura e molto controversa, questa poesia di 17 versi [19 in realtà: svista del curatore!, ndr] contenuta nei fogli 100b-101a del Codex Exoniensis è stata considerata volta a volta come il primo degli Enigmi (cfr.), come un frammento lirico o come una poesia drammatica conclusa. Si tratta del monologo, attribuito a Cynewulf senza alcuna motivazione ragionevole, di una donna, probabilmente la moglie di Eadwacer, che lamenta l'assenza dell'amante Wulf. Come nel Canto di Deor è da notare la presenza di un ritornello. […] Per la mia traduzione ho tenuto presente solo quella del Mackie.”
“Oscura e molto controversa, questa poesia di 17 versi [19 in realtà: svista del curatore!, ndr] contenuta nei fogli 100b-101a del Codex Exoniensis è stata considerata volta a volta come il primo degli Enigmi (cfr.), come un frammento lirico o come una poesia drammatica conclusa. Si tratta del monologo, attribuito a Cynewulf senza alcuna motivazione ragionevole, di una donna, probabilmente la moglie di Eadwacer, che lamenta l'assenza dell'amante Wulf. Come nel Canto di Deor è da notare la presenza di un ritornello. […] Per la mia traduzione ho tenuto presente solo quella del Mackie.”
WULF E EADWACER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/4 - 09:00
Hommage à Rémi Fraisse
[2014]
Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback
30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (Continues)
Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback
30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (Continues)
C’est l’histoire de deux enterrements. Voilà deux enterrements qui tombent nez à nez, face à face.
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/11/3 - 15:10
The Liberty Tree
Anonymous
[1798]
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.
Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.
The Winds Begin To Sing
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.
Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.
The Winds Begin To Sing
It was the year of '93
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 14:35
The Liberty Tree
[1775]
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”
In a chariot of light from the regions of day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 14:08
Waiting for the Snow
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Feed us with your left hand
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 13:30
Mother Earth's Revenge
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
“Ma voi avete abbattuto tutti gli alberi, con le vostre esalazioni avete soffocato le brezze, avete bruciato il mondo per il petrolio, avete avvelenato le terre… E così io inonderò le pianure, vi affogherò nelle piogge acide, rovescerò su di voi la mia maledizione e vi farò ritornare alla polvere.”
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
“Ma voi avete abbattuto tutti gli alberi, con le vostre esalazioni avete soffocato le brezze, avete bruciato il mondo per il petrolio, avete avvelenato le terre… E così io inonderò le pianure, vi affogherò nelle piogge acide, rovescerò su di voi la mia maledizione e vi farò ritornare alla polvere.”
I am a hawk on a mountain side
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 13:23
Song Itineraries:
War on Earth
NPWA (No Power Without Accountability)
[2002]
Parole e musica di Billy Bragg
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo. Ma anche a proposito dei problemi della globalizzazione capitalistica: delocalizzazione, irresponsabilità delle grandi multinazionali, concentrazione della ricchezza e diffusione della povertà, grandi istituzioni internazionali che dovrebbero proteggere le masse e invece sono al soldo di ricchi e potenti.
Parole e musica di Billy Bragg
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo. Ma anche a proposito dei problemi della globalizzazione capitalistica: delocalizzazione, irresponsabilità delle grandi multinazionali, concentrazione della ricchezza e diffusione della povertà, grandi istituzioni internazionali che dovrebbero proteggere le masse e invece sono al soldo di ricchi e potenti.
I grew up in a company town
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 11:25
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
England, Half English
[2002]
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
La traccia che dà il titolo all’album del 2002, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
La traccia che dà il titolo all’album del 2002, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
My mother was half English and I’m half English too
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 11:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Distant Shore
[2002]
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Everyone knows
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/3 - 10:51
Foglie tremule
Canto Partigiano
"FOGLIE TREMULE"
- Parole del partigiano MAMELI
- Musica del partigiano ULISSE
Il brano musicale puo' anche essere ascoltato nel cd "Chicchirichì" ristampato dall'ISRAL
Il testo del canto partigiano è quello pubblicato sull'Opuscolo "CANZONI PARTIGIANE" della 58° BRIGATA GARIBALDI "ORESTE", entroterra di Genova.
Il Canto è presente con piccole varianti anche su altri siti ON-LINE:
dal sito anpi-piacenza
Valzer composto probabilmente da Francesco “Ulisse” Pini, partigiano genovese vicecomandante della brigata “Oreste”.
da "il deposito"
Raccolta dalla voce di Tullio Cammellini, operaio genovese, antifascista, cantastorie, famoso perché girava per i carug(g)i con i volantini contro l'occupazione nascosti dentro la chitarra.
Commento inviato da ezio cuppone
12/10/2014 - 23:14
Walzer attribuito a Francesco Pini “Ulisse” vice comandante della brigata “Oreste”... (Continues)
"FOGLIE TREMULE"
- Parole del partigiano MAMELI
- Musica del partigiano ULISSE
Il brano musicale puo' anche essere ascoltato nel cd "Chicchirichì" ristampato dall'ISRAL
Il testo del canto partigiano è quello pubblicato sull'Opuscolo "CANZONI PARTIGIANE" della 58° BRIGATA GARIBALDI "ORESTE", entroterra di Genova.
Il Canto è presente con piccole varianti anche su altri siti ON-LINE:
dal sito anpi-piacenza
Valzer composto probabilmente da Francesco “Ulisse” Pini, partigiano genovese vicecomandante della brigata “Oreste”.
da "il deposito"
Raccolta dalla voce di Tullio Cammellini, operaio genovese, antifascista, cantastorie, famoso perché girava per i carug(g)i con i volantini contro l'occupazione nascosti dentro la chitarra.
Commento inviato da ezio cuppone
12/10/2014 - 23:14
Walzer attribuito a Francesco Pini “Ulisse” vice comandante della brigata “Oreste”... (Continues)
Foglie portate dal vento
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/2 - 11:40
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
E finalmente poi la luce
IL POTERE DICHIARA
“Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita.
I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato.
Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.”
Erri De Luca.
“Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita.
I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato.
Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.”
Erri De Luca.
Riccardo Venturi 2014/11/2 - 10:24
Canto della Cichero
Anonymous
DISCOGRAFIA : CANTI DELLA RESISTENZA
GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
Vedette Records - Dischi dello Zodiaco, 1972.
GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
cantano: Paolo Castagnino Saetta - Luciano Bello - Guido Campora - Alfredo Grechi - Pietro Spagnolo - Tilly Tizzoni.
1. MOTIVAZIONE della Medaglia d'oro al V.M. alla Bandiera del C.V.L. letta da ARNOLDO FOÀ
2. BELLA CIAO
(2,04) Anonimo.
3. IL PARTIGIANO
(2,01) Anonimo. - L'aria è quella di un'antica canzone. Il testo è nato in un distaccamento della Divisione Garibaldina «Cichero».
4. SUTTA A CHI TUCCA
(2,55) - Dal canto partigiano sovietico, «I partigiani» di Parfenov e Alimov. Il testo è di G.B. Canepa «Marzo», commissario della Divisione Garibaldina «Cichero».
5. SIAMO I RIBELLI
(2,04) - Inno della III Brigata d'Assalto Liguria che operava nell'Appennino. E' attribuita al comandante partigiano... (Continues)
gianfranco 2014/11/1 - 22:35
Pietà l'è morta
SUI MONTI DI VAL TREBBIA (CANTO PARTIGIANO)
La canzone "Sui monti di Val Trebbia", anch'essa in uso alla "Cichero", utilizza interamente una canzone assai famosa del repertorio alpino: "Sul Ponte di Perati".
Nello scritto di Castagnino "Saetta", I canti della Resistenza, si tratta quest'argomento, ricordando la tragedia della Divisione Julia e dei suoi alpini, mandati a morire sui monti della Grecia. La canzone alpina fu bandita dai fascisti e ritenuta "disfattista".
Interessante notare che gli alpini della Julia, in Grecia ne1 1940, cantando la tragedia del Ponte di Perati... avevano riutilizzato un'aria, a sua volta, già in uso ...Sul Ponte di Bassano bandiera nera...
La trasformazione continua ed, in un distaccamento della "Divisione Cichero", si compone la canzone che diventerà popolarissima in tutta la VI zona Operativa Ligure.
...Sui Monti di Valtrebbia
c'è il partigiano... (Continues)
La canzone "Sui monti di Val Trebbia", anch'essa in uso alla "Cichero", utilizza interamente una canzone assai famosa del repertorio alpino: "Sul Ponte di Perati".
Nello scritto di Castagnino "Saetta", I canti della Resistenza, si tratta quest'argomento, ricordando la tragedia della Divisione Julia e dei suoi alpini, mandati a morire sui monti della Grecia. La canzone alpina fu bandita dai fascisti e ritenuta "disfattista".
Interessante notare che gli alpini della Julia, in Grecia ne1 1940, cantando la tragedia del Ponte di Perati... avevano riutilizzato un'aria, a sua volta, già in uso ...Sul Ponte di Bassano bandiera nera...
La trasformazione continua ed, in un distaccamento della "Divisione Cichero", si compone la canzone che diventerà popolarissima in tutta la VI zona Operativa Ligure.
...Sui Monti di Valtrebbia
c'è il partigiano... (Continues)
SUI MONTI DI VAL TREBBIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/1 - 22:07
Viva l'Italia
Máter España - La riscrittura di Joaquín Sabina
da "Alivio de luto" (2005)
da "Alivio de luto" (2005)
MÁTER ESPAÑA
(Continues)
(Continues)
2014/11/1 - 20:03
The Return Of The Giant Hogweed
Del tutto casualmente, guardate dove mi sono ritrovato l'altro giorno durante un giro di lavoro:
Riccardo Venturi 2014/11/1 - 19:38
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