Di fronte alle manovre della destra (oltre ai soliti fascisti, reazionari e integralisti, qualche anno fa anche Comunione e Liberazione e da tempo la Lega) per appropriarsi delle insurrezioni antisabaude e del brigantaggio meridionale (ma anche delle insorgenze antinapoleoniche venete, trentine e tirolesi o del “furto campestre di massa” post-unitario - rileggersi Federico Bozzini)
Veramente è una certa sinistra (come l'autore di questo articolo) ad appropiarsi di fenomeni che di "rivoluzionario" non hanno proprio nulla (se mai l'opposto).
Cardinale Ruffo 2014/11/21 - 18:48
Dopo tanti tentativi di appropriazioni indebite da destra, ricambiare sarebbe il minimo...ma non è necessario.
I casi da me citati non rappresentano per niente delle forzature (considerando anche la premessa, una critica a certa "sinistra" borghese o imborghesita...).
Gasparazzo e Carmine Crocco: proletari che si erano ribellati sia contro i vecchi che contro i nuovi padroni. Se poi qualcuno si fece strumentalizzare (dagli agrari, dal clero...) questo era dovuto alle difficoltà di sopravvivere in latitanza, non certo alla fede in dio, santi, madonne e cardinali. Quanto al "furto campestre di massa" (la forma di resistenza adottata dalle classi subalterne venete dopo l'annessione del Veneto) fu propedeutico a "la boje".
Ovviamente l'occupazione del Sud fu un atto di colonialismo puro e semplice, una lotta tra classi dominanti a spese di quelle subalterne destinate, come in genere avviene,... (Continues)
. Se poi qualcuno si fece strumentalizzare (dagli agrari, dal clero...) questo era dovuto alle difficoltà di sopravvivere in latitanza, non certo alla fede in dio, santi, madonne e cardinali"
Sartori le l'ha fatta fuori dal vaso... E si legga le dichiarazioni e i "giuramenti" fatti dai briganti stessi in merito.
Promettiamo e giuriamo di
sempre difendere con l'effusione
del sangue Iddio, il sommo
pontefice Pio IX, Francesco II,
re del regno delle Due Sicilie,
ed il comandante della nostra colonna
degnamente affidatagli e
dipendere da qualunque suo
ordine, sempre pel bene dei
sopranominati articoli;
così Iddio ci aiuterà e ci
assisterà sempre a combattere
contro i ribelli della santa Chiesa.
Promettiamo e giuriamo ancora
di difendere gli stendardi del
nostro re Francesco II a tutto
sangue, e con questo di farli
scrupolosamente rispettare
ed osservare da tutti... (Continues)
Lo storico P.Villari nel suo "Lettere meridionbali e altri scritti sulla questione sociale in Itali" scrisse che il brigante Luigi Alonzi (detto "Chiavone" che spadroneggiava nel basso Lazio):
"colla corona in mano cantava il Rosario, ed il capo ne dava l'esempio coll'intuonare l'Ave Maria. Tutti i briganti portano al collo Scapolari e Santi di carta, dentro una piccola borsa" (30).
la "Commissione d'inchiesta"
del Deputato Massari, letta alla Camera nella tornata segreta del 3 maggio 1863 è riportato il legame che c'era fra clero e brigantaggio:
"I briganti, ci diceva il prefetto della provincia di Capitanata, sono usi ad ogni stravizzo, ad ogni scelleratezza; eppure fanno dire le messe ai preti, ai quali le pagano largamente. Un colonnello dell'esercito nostro che passò molti mesi nella stessa provincia di Capitanata, ci narrò una usanza, alla cui attuazione i preti hanno parte. Per... (Continues)
Ascari e collaborazionisti ci sono sempre...E capita purtroppo che un ribelle deluso si venda al potere. C'è sempre un potenziale Pat Garrett celato nel bandito...
(del resto è capitato anche a qualche seguace di Pisacane)
Comunque: Gasparazzo & C. bruciarono o no il palazzo di qualche proprietario terriero? A chi e a che cosa si era ribellato il giovane Crocco?
Non mi sembra che rendiate ai poveri briganti un buon servizio. Raccontati da voi sembrano quasi una versione cattolica dei fanatici dell'Isis piuttosto che dei ribelli sociali...contenti voi.
Nè dio, né stato (neanche quello sabaudo, ovviamente...)
ciao
Gianni Sartori
PS mai nessuno che si firmi con nome e cognome? Tutti già in clandestinità e stavolta nessuno mi ha detto niente?
Butto giù qualche considerazione così come viene. Abbiamo visto tutti in questi giorni gli abitanti di Casale Monferrato con in mano i cartelli che domandavano in quanti dovranno ancora morire. Mi veniva da chiedermi: ma non sarà ormai troppo tardi?
Ricordo bene che 30 anni fa a parlare di eternit e della sua pericolosità (come di tanti altri inquinanti e cancerogeni, evidentemente Seveso non aveva insegnato nulla) si passava per “cassandre” (dimenticando che Cassandra, purtroppo per i troiani aveva avuto ragione) o roba del genere. Si parva licet, chi in questi anni ha denunciato la presenza di rifiuti tossici sotto il manto stradale della A31 (Basso vicentino) è stato definito, nella migliore delle ipotesi “ecologista romantico e bucolico”, nella peggiore “ambientalista talebano” (almeno tra le definizioni riferibili, parlo per esperienza personale).
Mi viene spontaneo pensare che tra... (Continues)
Le strofe di Machado nell'ordine originale (qui il testo completo)
Notare che dall'ultima strofa di Proverbios y cantares Serrat ha tratto la canzone Españolito dallo stesso album.
Chanson allemande – So what – Franz-Josef Degenhardt – 1998
Et puis quoi ?
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, c'est la question que je te pose. Et puis quoi ? Pourquoi dis-tu : Et puis quoi ?
Je disais Et puis quoi ?, car c'est le titre de la chanson. Et d'une superbe chanson de Franz-Josef Degenhardt et surprenante : on la dirait sortie du four ce matin alors qu'elle a été enregistrée en 1998. Il y a plus de quinze ans.
C'est le propre des grandes chansons de durer ainsi dans une sorte de permanente pertinence. Mais de quoi donc peut bien parler Franz-Josef Degenhardt dans cet Et puis quoi ?
Je m'en vais te le dire, Lucien l'âne mon ami. Je m'en vais te le dire immédiatement. Mais d'abord, il te souviendra de ces chansonchômes que j'avais présentées ici du temps où nous étions chômeurs, toi et moi. Et des chômeurs de la pire espèce : des chômeurs de longue durée, des chômeurs endurcis :... (Continues)
ET PUIS QUOI ? (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/21 - 15:12