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Before 2014-11-16

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Bom conselho

Bom conselho
[1972]
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Scritta per la colonna sonora della commedia musicale “Quando o carnaval chegar” diretto da Cacá Diegues e interpretato dallo stesso Chico Buarque con Nara Leão e Maria Bethânia.
Poi inclusa in parecchi dischi successivi, a partire da “Caetano e Chico. Juntos e ao vivo”, sempre del 1972, insieme a Caetano Veloso.
Ouça um bom conselho
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/16 - 20:36

Partigiano dove sei...

Partigiano dove sei...
Poesia di Cesare Corolli, responsabile dei collegamenti e delle trasmissioni della Brigata Arzani, presentata in allegato al CD "Chicchirichì, Canti ed Echi della Resistenza in provincia di Alessandria"
Credo che la poesia non richieda commenti e che qualsiasi parola sarebbe inutile.
Partigiano dove sei...
(Continues)
Contributed by gianfranco 2014/11/16 - 12:30
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L’ombra sols fuig en la nit

L’ombra sols fuig en la nit
(2013)
Album: Zel

Un micro-musical di otto minuti (in stile Bohemian Rhapsody), diviso in 10 sezioni e a più voci. La storia di un soldato che dialoga con la sua coscienza.
I- Introducció
(Continues)
2014/11/16 - 00:28
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Le fossoyeur itinérant

Le fossoyeur itinérant
[1980]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell'album intitolato “Le chanteur du silence”
J' suis fossoyeur itinérant
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/15 - 23:02
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Bosnie-Herzégovine

Bosnie-Herzégovine
[1993]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Tours, temples et pagodes post-industriels”
J'ai un bœuf sur la langue, je ne peux plus parler
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/15 - 22:49
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's

Der letzte Wolf

Der letzte Wolf
[1996]
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Es ist lang nach Mitternacht
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 22:52
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Opowieść pewnego emigranta

Opowieść pewnego emigranta
[1987]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Da http://www.kaczmarski.art.pl/index.phpz\
- Nie bój się, nie zabraknie. To krajowa czysta.
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/14 - 20:40
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Zmartwychwstanie Mandelsztama

Zmartwychwstanie Mandelsztama
Po Archipelagu krąży dziwna fama,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/14 - 19:59
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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Au bord de la rivière

Au bord de la rivière
[1977]
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Ici”
De bon matin je suis allé
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 14:59
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Songez que maintenant

Songez que maintenant
[1968]
Parole e musica di Reinhard/Frédérik Mey
Nell’album “Frédérik Mey Volume 1”

Scopro ora che il berlinese Reinhard Mey – il cui nome per esteso è Reinhard Friedrich Michael Mey – compone ed interpreta indifferentemente in tedesco e francese e in Francia è conosciuto come Frédérik Mey.
Songez que maintenant la lune pâle est sur la ville.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 14:46
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En l'an deux mille, l'humanité

En l'an deux mille, l'humanité
[1999]
Parole e musica di Jofroi
La canzone che dà il titolo all’album del 1999
Quand donc a commencé le fabuleux décompte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 14:33
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Bush-toi d'là

Bush-toi d'là
[2004]
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato “Marcher sur un fil”
Bush-toi d'là que j’m’y mette
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/14 - 14:25
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Fama nera

Fama nera
[2011]
Album :"...a colorare Libertà"

Da una poesia di Leopold Sedar Senghor
Cerco un lavoretto estivo, un annuncio sul giornale
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/14 - 10:30
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Khaled Said

Khaled Said
Khaled Said era un giovane egiziano originario di Alessandria, ammazzato il 6 giugno 2010, dopo essere stato arrestato dalla polizia. Le foto del suo cadavere sfigurato diffuse attraverso le comunità online hanno scatenato la rabbia sfociata poi nella rivoluzione egiziana del 2011. Nell'ottobre del 2011 due ufficiali di polizia sono stati giudicati colpevoli per la morte di Khaled e condannati a sette anni di prigione. Il processo d'appello ha confermato la prima sentenza e condannato i due polziotti a 10 anni di reclusione (marzo 2014).

Khaled Mohamed Saeed (Arabic: خالد محمد سعيد‎ IPA: [ˈxæːled mæˈħæmmæd sæˈʕiːd]; 27 January 1982 – 6 June 2010) was a young Egyptian man who died under disputed circumstances in the Sidi Gaber area of Alexandria on 6 June 2010, after being arrested by Egyptian police. Photos of his disfigured corpse spread throughout online communities and incited outrage... (Continues)
Abbiamo mani per non toccare.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/14 - 10:23
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Metti che un giorno ti svegli (Tu da che parte stai?)

Metti che un giorno ti svegli (Tu da che parte stai?)
(testo e musica di Michele Negrini)

Questa canzone deve probabilmente molto alla poesia di Martin Niemöller
Vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti del festival Voci per la Libertà 2014
Metti che un giorno ti svegli
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/14 - 10:16
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Sessanta sacchi di carbone

Sessanta sacchi di carbone
2014
Sempre avanti

Flavia Cumoli
Dai campi al sottosuolo. Reclutamento e strategie di adattamento al lavoro dei minatori italiani in Belgio

La centralità del nesso tra movimento di popolazione e contratto di lavoro ha contraddistinto l’emigrazione italiana assistita dall’immediato dopoguerra fino all’entrata in vigore dei principi teorici della libera circolazione della manodopera, ma l’intensità e le modalità della mobilità dei lavoratori sono mutate nel tempo e nello spazio sia in relazione alle differenti congiunture economiche che in relazione all’evoluzione delle politiche migratorie italiane ed estere. Gli anni della ricostruzione rappresentano, sotto questi due aspetti, uno dei periodi di maggiore diffusione dell’esodo clandestino così come della ripresa delle dinamiche autonome delle reti migratorie[1]. Nel corso dell’intero periodo postbellico l’Europa occidentale, ancora sconvolta... (Continues)
Sopravvivere non era cosa facile
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/14 - 09:46
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Les bourgeois

Les bourgeois
[1967]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nel suo album d’esordio, intitolato “Julos chante Julos”

Quando si è borghesi, che non si sà come ingannare il tempo, siccome in quella piccola testa c’è anche poca luce, inevitabilmente ci sia annoia. E allora si sogna la guerra, si maneggia il coltello e poi la pistola, ci si organizza in branco, in drappello, si marcia, si è fieri, in dieci contro uno, gli eroi sono fratelli... (Questa la prima strofa, ma la canzone merita senz’altro una traduzione completa)
Quand on est bourgeois, qu'on sait pas quoi faire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 21:56
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L’enfant du Liban

L’enfant du Liban
[1989]
Parole e musica di Georges Chelon
La canzone che dà titolo al suo album del 1989.

Nel 1989 finiva la guerra civile scoppiata nel 1975, ma poco tempo dopo il Libano ricadeva sotto il controllo siriano, mentre nel sud continuava la guerra contro Israele, ritiratosi solo nel 2000. Un quarto di secolo di guerra ininterrotta, e sempre se non consideriamo l’attacco israeliano del 2006 e le ripercussioni che la guerra civile siriana in corso sta avendo anche sul Libano.
E non contiamo la situazione nei campi profughi palestinesi: in Libano sono 12, istituiti tra il 1948 ed il 1963, e raccolgono più di 400.000 rifugiati, quelli ufficialmente registrati: per i palestinesi guerra ed esilio durano ininterrottamente ormai da ben 66 anni!!!
Il me regarde avec des yeux
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 21:35
Song Itineraries: Child Abuse

La questione del Meridione

La questione del Meridione
2011
ViSiBì
La questione del Meridione non ha proprio conclusione
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/13 - 17:35
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Peste noire

Peste noire
[1990]
Parole e musica di Michel Bühler
Nel sesto CD della raccolta “Toutes les chansons”
Ce n'est rien de nouveau
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 17:27
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Yuri

Yuri
2011
ViSiBì
Yuri lo aveva capito di avere il difetto di essere nato
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/13 - 17:26
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Frontières

Frontières
[2011]
Parole e musica di Jofroi
Nell’album intitolato "Cabiac sur terre"
C’est une ritournelle, un refrain
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 17:01
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La ballade de monsieur Saint-Pierre

La ballade de monsieur Saint-Pierre
[1974]
Parole di Michel Bühler
Musica di Michel Bühler e Michel Devy.
Nella raccolta “Rue de la Roquette - Chansons de 1969 à 1980” pubblicata nel 2001.
Monsieur Saint-Pierre avait cinquante-deux ans
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 16:52
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Bêtes de somme

Bêtes de somme
[1987]
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Il aimait les rires”
Je viens de recevoir la lettre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 16:43
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Le chômeur

Le chômeur
[1976]
Parole di Jofroi
Musica di Jofroi, Jean Didier Vandervorst e Jean-Marie Simonart
Nell’album intitolato “L'odeur de la terre”
J'habite un'chambre dans une cité
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 16:33
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Ton Christ est Juif

Ton Christ est Juif
[1997]
Parole e musica di Julos Beaucarne
Nell’album intitolato “Vingt ans depuis quarante ans”
Ton Christ est Juif
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 16:19

Je dis la paix

Je dis la paix
[1953-54]
Versi di Louis Aragon, seconda sezione del “Chant XV” (“Chant de la Paix”) che chiude la raccolta intitolata “Les yeux et la mémoire”, pubblicata nel 1954
Musica di Jacques Yvart, cantautore di Dunkerque.
Nel disco di Yvart intitolato “Bonjour la paix!”, 1991.
Interpretati anche da un altro misconosciuto cantautore francese, Gérard-André Gaillard.
Lo stesso Aragon nel 1954 incise su LP Pathé Marconi frammenti (tra cui questa poesia) tratti da “Les yeux et la mémoire”.

Il 1954 fu un anno fatidico per la Francia colonialista, quello della sconfitta a Diên Biên Phu dopo una furiosa battaglia, combattuta contro il Viêt Minh di Võ Nguyên Giáp e Hô Chi Minh, durata più di cinque mesi, nel corso della quale gli occupanti persero oltre 2.300 soldati, cui però devono aggiungersene altri 7.800, catturati e poi morti in prigionia. Una disfatta che marcò indelebilmente il processo di decolonizzazione in atto ovunque, ma non in Vietnam, ben presto assalito da nuovi e più feroci invasori.
Je dis la paix pâle et soudaine
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 14:21
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La cravate lavallière

La cravate lavallière
[1954]
Parole e musica di Stéphane Golmann
Nel disco intitolato semplicemente all’autore

Bellissima! Stéphane Golmann era un genio!

C’era un soldatino che portava una bella cravatta ascot. Marciava al passo, sì, ma ballando la polka, e persino al suo attendente, molto più marziale, la cosa non andava affatto giù… Il soldatino con la bella cravatta ascot amava la natura intera ed era cordiale con tutti, salutava con la mano persino i nemici – Come va? – quasi che non si rendesse conto di essere in guerra… Nessuno lo considerava un vero soldato, e infatti fu l’unico a salvarsi dalla carneficina… Tornato a casa, solo soletto, il Ministero della Guerra non se l’aspettava, non sapeva cosa farsene di lui… Ma il soldatino voleva solo che gli fosse restituita la sua vita, con la sua casa, la sua mamma e la sua donna… I burocrati del Ministero però non furono affatto d’accordo: - Ma che diamine!... (Continues)
Y avait un p'tit soldat en cravate lavallière
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/13 - 09:52
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Holy Water

Holy Water
"Holy Water" is a song co-written and recorded by American country music duo Big & Rich. It was released in September 2004 as the third single from debut album Horse of a Different Color. It reached number 15 on the U.S. Billboard US Country chart. The song was written by Big Kenny, John Rich, Vicky McGehee and Jeff Cohen.

The duo wrote the song in honor of their sisters, both of whom had been affected by domestic abuse.

Wikipedia
Somewhere there's a stolen halo
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/13 - 03:16
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Earache My Eye

Earache My Eye
My momma talkin' to me tellin' me how to live
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/13 - 02:23
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Loukanikos

Loukanikos
[2014]
Album: Giro di danza



Loukanikos, (Λουκάνικος), era uno dei cani (chiamati internazionalmente Riot Dogs[1][2]), abbreviato in Louk, partecipanti a manifestazioni di piazza in Grecia, dai disordini del 2008, a quelli della protesta contro la crisi economica nel 2009 ai più recenti del 2010 e 2012, al pari di un altro animale, Kanellos (Κανέλλος), col quale è stato spesso confuso, e ad altri meno noti (Thodoris è un altro sosia di Kanellos, e si ritiene essere uno dei cuccioli). Esso è divenuto particolarmente famoso dopo la sua partecipazione a manifestazioni contro i tagli della spesa pubblica in Grecia, durante la Crisi economica della Grecia.

Il cane è diventato il simbolo della resistenza greca contro i tagli alla spesa pubblica. Si è altrimenti guadagnato un proprio sito web in cui vengono inoltrate le relazioni sui progressi di eventi in corso, correlati alle azioni di protesta.

Loukanikos è morto nell'ottobre 2014 per problemi cardiaci, a cui le prolungate esposizioni ai gas lacrimogeni hanno contribuito. Aveva circa 10 anni.
Arriva Loukanikos si incendia la città
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/12 - 23:51

Les chasseurs

Les chasseurs
[1980]
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Pardonnez si je vous offense
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 22:51
Song Itineraries: War against Animals
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L’art de la guerre

L’art de la guerre
[1958]
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Deux singes se disputent
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 22:18
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If We Make It Through December

If We Make It Through December
1974
If we make it through December
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/12 - 19:27
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Mr. John Carlos

Mr. John Carlos
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest

" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).

Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (Continues)
Säg, minns ni ännu den dagen i OS i Mexico
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/12 - 19:01
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Padroni ci volete spaventare

Padroni ci volete spaventare
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
(Sull'aria di "E quei briganti neri")
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Con un gruppo di operai della Breda Fucine
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni

Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e... (Continues)
Padroni ci volete spaventare
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/11/12 - 16:26
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Le temps perdu

Le temps perdu
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Alain Goraguer (1931-), compositore ed arrangiatore.
Interpretata da Marlène Jobert nel suo disco “Marlène Jobert dit Prévert” del 1978.
Devant la porte de l’usine.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 16:11
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Histoire du cheval

Histoire du cheval
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".

Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Braves gens écoutez ma complainte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 15:42
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Gli sfruttati

Gli sfruttati
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni

Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (Continues)
L’autunno caldo ormai se n’è andato
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/11/12 - 15:00
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La pêche à la baleine

La pêche à la baleine
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.

Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.




Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.

Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 14:24
Song Itineraries: War against Animals
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The Enemy Inside

The Enemy Inside
The Enemy Inside, tratto dall'ultimo album Dream Theater dei Dream Theater, è un brano metal caratterizzato da un ritmo sostenuto, veloce, energetico e tecnico. A detta del cantante James LaBrie, il testo di The Enemy Inside "è relativo allo stress post-traumatico, di come le persone si occupano degli avvenimenti raccapriccianti accaduti durante le loro vite o di qualcosa realmente stridente a cui esso sono realmente collegati come esseri umani".
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Over and over again
(Continues)
Contributed by Andrea - andreaipp86@libero.it 2014/11/12 - 12:38
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La dame Cendrillon

La dame Cendrillon
[2008]
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Elle dort sur du carton
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 11:25
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La mal mariée (o Déjà mal mariée)

Anonymous
La mal mariée (<em>o</em> Déjà mal mariée)
Canzone popolare dalla Bretagna.
Fa parte del repertorio delle Sœurs Goadec, trio vocale tradizionale da Treffrin (Côtes-d'Armor) composto dalle sorelle Maryvonne (1900-1983), Eugénie (1909-2003) et Anastasie Goadec (1913-1998). Ripresa anche dai Tri Yann.




Ah, quella sfrontata della mal maritata! Non le piace il cavatore di pietre che le hanno imposto di sposare! Non le piace stare in cava e mangiare pane e succo di pietra! Così ha osato chiedere il “divorzio” ma lo ha chiesto proprio alla persona meno indicata, il prete, che le ha risposto “Io rendo le ragazze donne, ma non le donne ragazze!”.
Mon père m'a mariée à un tailleur de pierre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 11:00
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Petit Pédé

Petit Pédé
Una canzone del 2002.
dall'album "Boucan d'enfer"
T'as quitté ta province coincée
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/11/12 - 10:18
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It's Your World

It's Your World
Dall'album "Ride Out" del 2014.
Let's talk about acid in the ocean
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/11/12 - 10:15
Song Itineraries: War on Earth
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L'oiseau qui fait tchak tchak

L'oiseau qui fait tchak tchak
[1960]
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.

In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).




Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Tchak tchak
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 10:11
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Young Men Dead

Young Men Dead
Album: Passover - 2006
Fire for the hills pick up your feet and let's go
(Continues)
Contributed by Dionysus 2014/11/12 - 04:46
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Le lapin et les chameaux

Le lapin et les chameaux
[1953]
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Un riche et vieux sultan possédait en Afrique
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 01:00
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Hanna från Arlöv

Hanna från Arlöv
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Interpretata da/Performed by/Sjungen av: Maria Grahn
Album: Livet är en fest

Arlöv è un grosso sobborgo industriale della città di Malmö, la metropoli della Svezia meridionale. Grossi zuccherifici, altre industrie, immigrazione, e lavanderie. Avete mai sentito parlare delle lavanderie industriali? L'industria di qualsiasi tipo produce un sacco di panni sporchi, e dove si lavano i panni sporchi c'è da sudare come bestie. Qui comincia la nostra canzone, che è una delle più famose dell'intero progg svedese. Con il nome di progg (abbreviazione di progressiv) si indicava in Svezia un movimento e stile artistico degli anni '70, caratterizzato da forti tematiche sociali e rivoluzionarie. Accanto agli Knutna Nävar, più dichiaratamente comunisti e rivoluzionari, il gruppo gotemburghese del Nationalteatern... (Continues)
Jag jobba' på tvätten i Arlöv
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/11 - 23:10

Addio mammina addio

Anonymous
Addio mammina addio
[1943-45]
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
“Addio mammina addio”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 15:44
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Che Italia è?

Che Italia è?
[2012]
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
La gente muore di fame
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 14:29
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La ballata della piccolo-borghese

La ballata della piccolo-borghese
La canzone nasce nel 1965; quando i due autori (Gianni Famoso scrisse la musica)la composero non potevano prevedere il 68, ma, col senno di poi, il canto preannuncia, in qualche modo, la critica spietata a una borghesia chiusa e noiosa.
Il mio primo grande amore
(Continues)
Contributed by Francesco 'Ciccio' Giuffrida 2014/11/11 - 10:48
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Broken Soldier

Broken Soldier
2013
I want to be able to close my eyes with you
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 03:37
Song Itineraries: Anti War Love Songs, Heroes
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Hungry Eyes

Hungry Eyes
A crowded canvas cabin in a crowded labor camp
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 02:43
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Er testamento d’un arbero

Er testamento d’un arbero
Versi di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, in arte Trilussa (1871-1950), nella raccolta intitolata “Cento favole” pubblicata nel 1934

Messa (parzialmente) in musica da Marco Schunnach, direttore del coro “Ensemble vocale Note...volmente”.
Esiste pure un vecchio disco intitolato “Trilussa” dove questa e molte altre sue poesie sono interpretate da Ubaldo Lay, Fulvia Mammi e Renato Rascel.

Più recentemente interpretata dai TRILÙ nel disco Canto alla natura (2023)

Una poesia in passato - ma ancora oggi, purtroppo - indecorosamente censurata e violentata dalle “anime belle” (che Dio le strafulmini!), che osano proporla priva degli ultimi, bellissimi e drammatici versi che ne virano improvvisamente e completamente l’apparente significato iniziale.
“Er testamento d’un arbero”, in versione italiana, è stato di recente messo in musica da Marco Schunnach, in un adattamento per il coro da... (Continues)
Un arbero d'un bosco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 23:29
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La canzone di Marinelli

Teatro Valle Occupato, 9 agosto 2014
Le conclusioni dell'assemblea in forma di canzone.

testo Teatro Valle Occupato su musica di Fabrizio De André

Il teatro Valle è un teatro di Roma. Si trova nel rione Sant'Eustachio, ed è il più antico teatro della capitale. La sua attività si è conclusa l'11 agosto 2014.

Con la definitiva dismissione dell'Ente Teatrale Italiano, il teatro Valle ha concluso temporaneamente l'attività il 19 maggio 2011. La gestione verrà affidata attraverso un bando di gara europeo.

Il 14 giugno 201 il Teatro Valle è stato occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo,attivisti e liberi cittadini per protesta affinché lo stabile venga mantenuto pubblico attraverso partecipazione popolare e gestito con criteri di trasparenza. Nei tre anni di autogestione, gli occupanti hanno elaborato nuove proposte di gestione dei teatri pubblici ma più in generale come ripensare... (Continues)
Questa di Marinelli è la storia vera 
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/10 - 22:38
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Ils cassent le monde

Ils cassent le monde
Versi di Boris Vian, probabilmente nella raccolta intitolata Je voudrais pas crever che comprende poesie composte tra il 1951 ed il 1953 e pubblicata postuma nel 1962.

Musica di Jean-Louis Aubert (1955-), cantautore, chitarrista e produttore francese.
Nell’album di Jean-Louis Aubert intitolato “Bleu Blanc Vert”, 1989

Semplicemente bellissima.
Ils cassent le monde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 16:12
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Lied der Steinklopfer

Lied der Steinklopfer
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Una poesia messa in musica da The Ex, famigerata band anarco-punk neerlandese.
Singolo del 1989 (in collaborazione con gli scozzesi Dog Faced Hermans) poi incluso in diverse compilation successive. La foto di copertina è la stessa che John Heartfield utilizzò a commento dei versi di Tucholsky.
Wenn jeder Stein ein Richter wär,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 14:19
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Prolet vor Gericht

Prolet vor Gericht
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 22 giugno 1925. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Stehst du in dem Menschenschrank?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 13:39
Song Itineraries: From World Jails
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Gebet für die Gefangenen

Gebet für die Gefangenen
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 23 dicembre 1924. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch, ma anche da altri artisti su musica propria, come Peter Janssens e Leon Boden con Bernd Klinzmann.

Dopo la repressione della rivoluzione spartachista del 1919, le carceri della Repubblica di Weimar (neonata dalla stretta di mano tra imperial esercito e socialdemocrazia) si riempirono di comunisti, sicchè poi nel 1933 le SA di Hitler finirono solamente l’efficace lavoro iniziato in quell’occasione dai “Freikorps” della Repubblica, gli assassini di quasi... (Continues)
Herrgott!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/9 - 22:48
Song Itineraries: From World Jails
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Die Welt ist rund

Die Welt ist rund
Die Welt ist rund

Erich Kästner
1929
Die Welt ist rund. Denn dazu ist sie da.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/9 - 21:23
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Cinque tedeschi ad Albinea

Cinque tedeschi ad Albinea
Resta da capire (o da sapere) se -ad oggi- i cinque tedeschi sono considerati, dallo stato tedesco, traditori o eroi.
E come sono state trattate le loro famiglie.
Personalmente non ho molti dubbi.
gianfranco 2014/11/8 - 21:06
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Canto allo scugnizzo

Canto allo scugnizzo
Carissimo Riccardo - ti ringrazio per i consigli. Per la sintassi che ho, ad oggi, utilizzato:
- ho messo i titoli in caratteri maiuscoli se erano tali nell'originale (libri, copertine dei dischi o libretti allegati) - p.s. questo in quanto non ho l'abitudine, che io sconsiglio, di copiare testi o notizie da altri siti (specialmente se non si controlla il contenuto o se non si fanno controlli incrociati) ma li prendo, con fatica, dalla mia povera discoteca. Quindi considero l'inviarvi il titolo nel formato corretto una forma di rispetto dell'intero originale letterario, come pure i corretti salti di riga, un accurato controllo del testo etc.
- gli "effluvi" etc. sono un modo (ascii) di delimitare blocchi di testo (che però, a quanto pare, sono rimasti nel limbo ccg) e/o di richiedere se siano inseriti in un riquadro.
Naturalmente, in entrambi i casi precedenti, sono sufficienti due (ripeto... (Continues)
2014/11/8 - 15:13
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Why Can't the English?...

Why Can't the English?...
This song is part of the My Fair Lady Musical Soundtrack, 1956. The song was played and interpreted by the character of Henry in My Fair Lady.

This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.

Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.

It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (Continues)
Look at her, a prisoner of the gutters,
(Continues)
Contributed by Josephine Manuelle 2014/11/8 - 12:07
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Bisanzio

Bisanzio
Vorrei segnalare la menzione di questa pagina (compresa la parodia "campigiana"...) da parte di una grande e vecchia amica (NB "vecchia" nel senso di amica da parecchio tempo, sia chiaro!): Iside65, vale a dire Silvia Torelli, nel suo blog Little Precious Things. Come si evince da questo post, siamo pure riusciti a farcela andare, a Istanbul!

Riprendendo in mano questa pagina e il suo contenuto, e rendendoci conto che questa canzone parla proprio della Rivolta di Nika e della strage dell'Ippodromo del gennaio 532, pur restando ferma la sua oniricità, si è deciso di toglierla dagli "Extra" e di attribuirle una pagina propria.
Riccardo Venturi 2014/11/7 - 20:06




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