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Loukanikos

Loukanikos
[2014]
Album: Giro di danza



Loukanikos, (Λουκάνικος), era uno dei cani (chiamati internazionalmente Riot Dogs[1][2]), abbreviato in Louk, partecipanti a manifestazioni di piazza in Grecia, dai disordini del 2008, a quelli della protesta contro la crisi economica nel 2009 ai più recenti del 2010 e 2012, al pari di un altro animale, Kanellos (Κανέλλος), col quale è stato spesso confuso, e ad altri meno noti (Thodoris è un altro sosia di Kanellos, e si ritiene essere uno dei cuccioli). Esso è divenuto particolarmente famoso dopo la sua partecipazione a manifestazioni contro i tagli della spesa pubblica in Grecia, durante la Crisi economica della Grecia.

Il cane è diventato il simbolo della resistenza greca contro i tagli alla spesa pubblica. Si è altrimenti guadagnato un proprio sito web in cui vengono inoltrate le relazioni sui progressi di eventi in corso, correlati alle azioni di protesta.

Loukanikos è morto nell'ottobre 2014 per problemi cardiaci, a cui le prolungate esposizioni ai gas lacrimogeni hanno contribuito. Aveva circa 10 anni.
Arriva Loukanikos si incendia la città
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/11/12 - 23:51

Les chasseurs

Les chasseurs
[1980]
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Pardonnez si je vous offense
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 22:51
Song Itineraries: War against Animals
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L’art de la guerre

L’art de la guerre
[1958]
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Deux singes se disputent
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 22:18
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If We Make It Through December

If We Make It Through December
1974
If we make it through December
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/12 - 19:27
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Mr. John Carlos

Mr. John Carlos
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest

" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).

Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (Continues)
Säg, minns ni ännu den dagen i OS i Mexico
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/12 - 19:01
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Padroni ci volete spaventare

Padroni ci volete spaventare
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
(Sull'aria di "E quei briganti neri")
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Con un gruppo di operai della Breda Fucine
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni

Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e... (Continues)
Padroni ci volete spaventare
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/11/12 - 16:26
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Le temps perdu

Le temps perdu
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Alain Goraguer (1931-), compositore ed arrangiatore.
Interpretata da Marlène Jobert nel suo disco “Marlène Jobert dit Prévert” del 1978.
Devant la porte de l’usine.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 16:11
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Histoire du cheval

Histoire du cheval
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".

Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Braves gens écoutez ma complainte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 15:42
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Gli sfruttati

Gli sfruttati
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni

Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (Continues)
L’autunno caldo ormai se n’è andato
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/11/12 - 15:00
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La pêche à la baleine

La pêche à la baleine
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.

Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.




Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.

Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 14:24
Song Itineraries: War against Animals
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The Enemy Inside

The Enemy Inside
The Enemy Inside, tratto dall'ultimo album Dream Theater dei Dream Theater, è un brano metal caratterizzato da un ritmo sostenuto, veloce, energetico e tecnico. A detta del cantante James LaBrie, il testo di The Enemy Inside "è relativo allo stress post-traumatico, di come le persone si occupano degli avvenimenti raccapriccianti accaduti durante le loro vite o di qualcosa realmente stridente a cui esso sono realmente collegati come esseri umani".
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Over and over again
(Continues)
Contributed by Andrea - andreaipp86@libero.it 2014/11/12 - 12:38
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La dame Cendrillon

La dame Cendrillon
[2008]
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Elle dort sur du carton
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 11:25
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La mal mariée (o Déjà mal mariée)

Anonymous
La mal mariée (<em>o</em> Déjà mal mariée)
Canzone popolare dalla Bretagna.
Fa parte del repertorio delle Sœurs Goadec, trio vocale tradizionale da Treffrin (Côtes-d'Armor) composto dalle sorelle Maryvonne (1900-1983), Eugénie (1909-2003) et Anastasie Goadec (1913-1998). Ripresa anche dai Tri Yann.




Ah, quella sfrontata della mal maritata! Non le piace il cavatore di pietre che le hanno imposto di sposare! Non le piace stare in cava e mangiare pane e succo di pietra! Così ha osato chiedere il “divorzio” ma lo ha chiesto proprio alla persona meno indicata, il prete, che le ha risposto “Io rendo le ragazze donne, ma non le donne ragazze!”.
Mon père m'a mariée à un tailleur de pierre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 11:00
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Petit Pédé

Petit Pédé
Una canzone del 2002.
dall'album "Boucan d'enfer"
T'as quitté ta province coincée
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/11/12 - 10:18
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It's Your World

It's Your World
Dall'album "Ride Out" del 2014.
Let's talk about acid in the ocean
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2014/11/12 - 10:15
Song Itineraries: War on Earth
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L'oiseau qui fait tchak tchak

L'oiseau qui fait tchak tchak
[1960]
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.

In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).




Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Tchak tchak
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 10:11
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Young Men Dead

Young Men Dead
Album: Passover - 2006
Fire for the hills pick up your feet and let's go
(Continues)
Contributed by Dionysus 2014/11/12 - 04:46
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Le lapin et les chameaux

Le lapin et les chameaux
[1953]
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Un riche et vieux sultan possédait en Afrique
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/12 - 01:00
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Hanna från Arlöv

Hanna från Arlöv
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Interpretata da/Performed by/Sjungen av: Maria Grahn
Album: Livet är en fest

Arlöv è un grosso sobborgo industriale della città di Malmö, la metropoli della Svezia meridionale. Grossi zuccherifici, altre industrie, immigrazione, e lavanderie. Avete mai sentito parlare delle lavanderie industriali? L'industria di qualsiasi tipo produce un sacco di panni sporchi, e dove si lavano i panni sporchi c'è da sudare come bestie. Qui comincia la nostra canzone, che è una delle più famose dell'intero progg svedese. Con il nome di progg (abbreviazione di progressiv) si indicava in Svezia un movimento e stile artistico degli anni '70, caratterizzato da forti tematiche sociali e rivoluzionarie. Accanto agli Knutna Nävar, più dichiaratamente comunisti e rivoluzionari, il gruppo gotemburghese del Nationalteatern... (Continues)
Jag jobba' på tvätten i Arlöv
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/11/11 - 23:10

Addio mammina addio

Anonymous
Addio mammina addio
[1943-45]
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
“Addio mammina addio”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 15:44
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Che Italia è?

Che Italia è?
[2012]
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
La gente muore di fame
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/11 - 14:29
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La ballata della piccolo-borghese

La ballata della piccolo-borghese
La canzone nasce nel 1965; quando i due autori (Gianni Famoso scrisse la musica)la composero non potevano prevedere il 68, ma, col senno di poi, il canto preannuncia, in qualche modo, la critica spietata a una borghesia chiusa e noiosa.
Il mio primo grande amore
(Continues)
Contributed by Francesco 'Ciccio' Giuffrida 2014/11/11 - 10:48
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Broken Soldier

Broken Soldier
2013
I want to be able to close my eyes with you
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 03:37
Song Itineraries: Anti War Love Songs, Heroes
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Hungry Eyes

Hungry Eyes
A crowded canvas cabin in a crowded labor camp
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/11/11 - 02:43
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Er testamento d’un arbero

Er testamento d’un arbero
Versi di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, in arte Trilussa (1871-1950), nella raccolta intitolata “Cento favole” pubblicata nel 1934

Messa (parzialmente) in musica da Marco Schunnach, direttore del coro “Ensemble vocale Note...volmente”.
Esiste pure un vecchio disco intitolato “Trilussa” dove questa e molte altre sue poesie sono interpretate da Ubaldo Lay, Fulvia Mammi e Renato Rascel.

Più recentemente interpretata dai TRILÙ nel disco Canto alla natura (2023)

Una poesia in passato - ma ancora oggi, purtroppo - indecorosamente censurata e violentata dalle “anime belle” (che Dio le strafulmini!), che osano proporla priva degli ultimi, bellissimi e drammatici versi che ne virano improvvisamente e completamente l’apparente significato iniziale.
“Er testamento d’un arbero”, in versione italiana, è stato di recente messo in musica da Marco Schunnach, in un adattamento per il coro da... (Continues)
Un arbero d'un bosco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 23:29
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La canzone di Marinelli

Teatro Valle Occupato, 9 agosto 2014
Le conclusioni dell'assemblea in forma di canzone.

testo Teatro Valle Occupato su musica di Fabrizio De André

Il teatro Valle è un teatro di Roma. Si trova nel rione Sant'Eustachio, ed è il più antico teatro della capitale. La sua attività si è conclusa l'11 agosto 2014.

Con la definitiva dismissione dell'Ente Teatrale Italiano, il teatro Valle ha concluso temporaneamente l'attività il 19 maggio 2011. La gestione verrà affidata attraverso un bando di gara europeo.

Il 14 giugno 201 il Teatro Valle è stato occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo,attivisti e liberi cittadini per protesta affinché lo stabile venga mantenuto pubblico attraverso partecipazione popolare e gestito con criteri di trasparenza. Nei tre anni di autogestione, gli occupanti hanno elaborato nuove proposte di gestione dei teatri pubblici ma più in generale come ripensare... (Continues)
Questa di Marinelli è la storia vera 
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/10 - 22:38
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Ils cassent le monde

Ils cassent le monde
Versi di Boris Vian, probabilmente nella raccolta intitolata Je voudrais pas crever che comprende poesie composte tra il 1951 ed il 1953 e pubblicata postuma nel 1962.

Musica di Jean-Louis Aubert (1955-), cantautore, chitarrista e produttore francese.
Nell’album di Jean-Louis Aubert intitolato “Bleu Blanc Vert”, 1989

Semplicemente bellissima.
Ils cassent le monde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 16:12
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Lied der Steinklopfer

Lied der Steinklopfer
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Una poesia messa in musica da The Ex, famigerata band anarco-punk neerlandese.
Singolo del 1989 (in collaborazione con gli scozzesi Dog Faced Hermans) poi incluso in diverse compilation successive. La foto di copertina è la stessa che John Heartfield utilizzò a commento dei versi di Tucholsky.
Wenn jeder Stein ein Richter wär,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 14:19
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Prolet vor Gericht

Prolet vor Gericht
[1925]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati - sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger - su Die Weltbühne, 22 giugno 1925. Poi inseriti in “Deutschland, Deutschland über alles” del 1929, un “giornale di lotta realizzato con fotografie di tendenza” con gli scritti di Tucholsky e l’apparato iconografico (fotografie e montaggi fotografici) a cura di Helmut Herzfeld, in arte John Heartfield

Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Stehst du in dem Menschenschrank?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/10 - 13:39
Song Itineraries: From World Jails
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Canto della Cichero

Anonymous
Canto della Cichero
Introduzione a "Sulla terra faremo libertà"

Nell'ottobre del 1998 è stato tenuto a Biella un incontro/dibattito/spettacolo con questo nome. Al ritorno a Chiavari, Giorgio "Getto" Viarengo ha scritto, per conto della Provincia di Genova, un interessante libretto di 64 pagine in cui ripercorre il significato del canto politico e della Resistenza, a partire dagli inizi del Risorgimento fino ai giorni della Liberazione.
Nel libretto sono allegati i testi dei principali canti della zona Ligure-Alessandrina ed una importante testimonianza scritta del partigiano "Saetta".
In questo scritto, risalente al 1974, Paolo Castagnino "Saetta", reduce dalla guerra di Grecia e capo partigiano della "Coduri" rievoca i giorni trascorsi sulla montagna ed il significato del canto partigiano nel quale si rispecchiavano le speranze per un futuro migliore e la certezza della vittoria sul nemico nazifascista,... (Continues)
2014/11/9 - 22:39
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Cinque tedeschi ad Albinea

Cinque tedeschi ad Albinea
Resta da capire (o da sapere) se -ad oggi- i cinque tedeschi sono considerati, dallo stato tedesco, traditori o eroi.
E come sono state trattate le loro famiglie.
Personalmente non ho molti dubbi.
gianfranco 2014/11/8 - 21:06
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Why Can't the English?...

Why Can't the English?...
This song is part of the My Fair Lady Musical Soundtrack, 1956. The song was played and interpreted by the character of Henry in My Fair Lady.

This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.

Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.

It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (Continues)
Look at her, a prisoner of the gutters,
(Continues)
Contributed by Josephine Manuelle 2014/11/8 - 12:07
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Bisanzio

Bisanzio
Vorrei segnalare la menzione di questa pagina (compresa la parodia "campigiana"...) da parte di una grande e vecchia amica (NB "vecchia" nel senso di amica da parecchio tempo, sia chiaro!): Iside65, vale a dire Silvia Torelli, nel suo blog Little Precious Things. Come si evince da questo post, siamo pure riusciti a farcela andare, a Istanbul!

Riprendendo in mano questa pagina e il suo contenuto, e rendendoci conto che questa canzone parla proprio della Rivolta di Nika e della strage dell'Ippodromo del gennaio 532, pur restando ferma la sua oniricità, si è deciso di toglierla dagli "Extra" e di attribuirle una pagina propria.
Riccardo Venturi 2014/11/7 - 20:06
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Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa

Tarantella per uno scugnizzo di tanti anni fa
[1975]
Testo di Beppe Chierici
Musica di Beppe Chierici e Daisy Lumini
Album: Il paese dei bambini con la testa"
I Dischi dello Zodiaco VPA 8248

Dal disco LP "Il Paese dei bambini con la testa" di Daisy Lumini e Beppe Chierici (Dischi dello Zodiaco). Una canzone che parla delle Quattro giornate di Napoli del settembre 1943, come Canto allo scugnizzo dei Musicanova. Può essere che, come l'altra, questa canzone parli di Gennarino Capuozzo, anni 12, o di Filippo Illuminati, anni 13, o di Pasquale Formisano, anni 17, o di Mario Menechini, anni 18. E di tutti gli altri ragazzi e ragazzini napoletani che presero le armi per cacciare i nazifascisti da Napoli, la prima città d'Europa ad insorgere con successo. Sarebbe bene ricordare che, durante le giornate dell'insurrezione antifascista, Napoli ebbe 562 morti, tra i quali molti giovanissimi. [CCG/AWS Staff]
Tarantella all'indirizzo
(Continues)
Contributed by Gianfranco 2014/11/7 - 19:19
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Posizione orizzontale

Posizione orizzontale
2003
Sine Frontera

"Posizione orizzontale", una sorta di ipnotico mantra generazionale, dove si parla di rivoluzione ("spegnendo la televisione"), ma sempre "in posizione orizzontale", che è uno strano e piacevole modo per contestare un mondo in verticale.

"Fate l'amore, non fate la guerra"
Avremo luna avremo luce
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/11/7 - 18:45
Song Itineraries: Make Love, Not War
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Los granaderos

Los granaderos
[1973]
Parole e musica di Judith Reyes
Nell’EP intitolato “Judith Reyes canta corridos de denuncia politica”
Per la “Campaña por la defensa fisica y moral de los presos politicos de Mexico

Canzone dedicata ai “servi dello Stato” per antonomasia (“Servi dei servi dei servi dei servi!”, si urlava un tempo), del Messico in questo caso, ma molto simili tra di loro ovunque si vada...

Tutti i nomi contenuti nel testo si riferiscono a sindacalisti “charristi” (cioè collusi con la controparte governativa) e politici messicani, ancora oggi simbolo della corruzione e dello strapotere esercitato ininterrottamente per oltre 70 anni (1928-2000) dal Partido Revolucionario Institucional (PRI).
Tutti, salvo uno: Demetrio Vallejo Martínez (1910-1985), comunista, segretario generale dei ferrovieri, grande lottatore sociale, più volte incarcerato. Nel 1968 una delle richieste del movimento studentesco messicano, prima di essere schiacciato nel sangue, fu proprio la liberazione dei prigionieri politici, in testa a tutti Demetrio Vallejo.
Si fuera jaripeo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/6 - 23:18
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Marschlied 1945

Marschlied 1945
Chanson allemande – Marschlied 1945 – Erich Kästner – 1945

Texte d'Erich Kästner, composé à l'époque de son engagement dans les productions de cabaret littéraire à Die Schaubude de Munich (1945-48).
Musique d'Edmund Nick (1891-1974), compositeur et directeur musical allemand



Allemagne, 1945. Une route de campagne. L'épave d'un char dans un champ. Une jeune femme vêtue avec des vêtements d'homme, une vieille veste et un sorte de pantalon usé, en chemin vers on ne sait où. Tout ce qui lui est resté : un sac à dos, une valise et la tête encore sur le cou, seulement la vie, sur le fond d'une Allemagne détruite…
MARCHE 1945
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/6 - 23:01
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Mandela

Mandela
…per non dimenticare chi ha lottato affinché “altri fossero liberi” (senza avere nulla in cambio…)

I GUERRIERI DIMENTICATI DEL SUDAFRICA
“Se questo paese è libero -si rammaricava un ex guerrigliero – ed ha potuto organizzare eventi come la Coppa del mondo, lo deve all’MK”, Umkonto we Sizwe, il braccio armato dell’African National Congress (ANC). Ma sembra che all’epoca nessun alto dirigente si fosse recato nel misero ufficio dei reduci, con le pareti ricoperte da manifesti ingialliti, per invitare qualche veterano alle manifestazioni.
Tutto era cominciato il 21 marzo 1960. Quel giorno in diversi centri urbani della RSA si svolsero manifestazioni, organizzate dal Pan African Congress (PAC), contro l’obbligo per i neri di portare con sé un lasciapassare. Il regime rispose massacrando a Sharpeville decine di persone. Ufficialmente le vittime furono sessantanove, ma i testimoni sostengono... (Continues)
Gianni Sartori 2014/11/6 - 17:55
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Brown-Skinned Cow

Brown-Skinned Cow
the lyric at bottom goes: "Heard a choo choo train say to the railroad track"...my grandmother used to play this "album" for us in the l950's and to this day, I remember most of the lyrics. It's helped form my positive view of/ interest in the world and its different people.
k.schwarzmann 2014/11/6 - 16:07
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Катюша

Катюша
Sembra una visione molto "moderna" della storia. Certamente il 17 settembre 1939 era in corso l'agressione tedesca verso la Polonia. I russi l'hanno soltanto approfittato per "liberare" la metà di un paese sovrano dagli "imperialisti".
È 'sti "coglioni" polacchi non si sono accorti che vengono "liberati".
Pare che i vecchi mostri siano siempre vivi e godono di buonissima salute. Almeno per quanto riguarda la visione della storia europea "comune".
Tanto per capì como era ed é bella Catiusca, filgliolona dai capelli rossi : D
krzyś 2014/11/6 - 00:11
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Fernande

Fernande
Traduzione di Jarosław Gugała e Filip Łobodziński
Testo da YT
MAJA
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 23:37
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
Conserverei comunque la precedente versione in polacco, visto che i due testi si differenziano abbastanza, cioé il testo che viene proposto da me oggi, pare una riscrittura volta al miglioramento il testo fornito nel lontano 2005 da Rick. Vorrei solamente precisare che Jacek Musiatowicz non é il traduttore della canzone di Brassens. È solamente uno che ha fatto la raccolta personale delle canzoni che gli piacciono. È da notare che la versione polacca sia fatta all'arte, essendo una traduzione piuttosto fedele, comprendente tutte le sei strofe dell'originale, e come si può ascoltare su YT, fedele alla ritmica e alle rime. Anche l'arrangiamento, che nell'introduzione richiama il vecchio evergreen dei Led Zeppelin: "Stairway To Heaven", per svilluparsi in maniera sincopata, tipica del jazz, aggiunge al pezzo uno spirito che risente un po' della beffa goliardica, dando un respiro e rinnovata... (Continues)
ŚMIERĆ ZA IDEE
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/11/5 - 22:58
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Eva tomando el sol

Eva tomando el sol
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une
Chanson espagnole - Eva tomando el sol - Joaquín Sabina – 1988

Une histoire d'amour marginal, de maisons occupées et de dégagements du paradis terrestre racontée par Sabina sous forme de parabole biblique avec simplicité et poésie. Ironie unie à la dénonciation sociale et une trame qui rappelle Bouche de Rose.
ÈVE AU SOLEIL
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/11/5 - 22:50
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Muerte de Tupac Amaru

Muerte de Tupac Amaru
Un ricordo per i compagni di MRTA assassinati a Lima nel 1997...
ciao, GS

"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)

Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (Continues)
Gianni Sartori 2014/11/5 - 22:15
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Vernichtungsbefehl

Vernichtungsbefehl
5/6 novembre 2014

Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (Continues)
ORDINE DI ANNIENTAMENTO
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2014/11/5 - 17:52

The Maunding Souldier, or the Fruits of Warre is Beggery

The Maunding Souldier, <I>or</I> the Fruits of Warre is Beggery
NOTE esplicative alla traduzione

Avvertenza. Alcune di queste note hanno un carattere prettamente linguistico, ai fini di chi volesse meglio intendere il testo nell'originale.

[1] E' caratteristica dei mendicanti di ogni tempo rivolgersi alla persona cui si chiede la carità con titoli roboanti (un po' come i parcheggiatori abusivi che chiamano tutti “dottore”). Qui si è reso your Worship con “Eccellenza” dato che non esiste un corrispondente letterale italiano (“vostra Venerazione”).

[2] Il termine bounty aveva, all'epoca, ancora il significato originale (e etimologico) di “bontà, generosità” (francese antico bontee, bountee); in tale significato, probabilmente, la famosa nave fu chiamata Bounty. Si sviluppò in seguito il significato di “premio”, di “dono per l'arruolamento militare” e, infine, di “taglia” (derivato evidentemente da quello di “premio”: un bounty killer era colui che ammazzava... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/11/5 - 13:44




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