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The Troubles

The Troubles
Album: "Songs of Innocence" (2014)

featuring Lykke Li

Il rischio è che questo nuovo disco degli U2 venga ricordato più che per la musica solo per il fatto che la Apple abbia deciso di "regalarlo", senza neanche chiedere se lo volevano, a tutti i clienti che avevano sborsato fior di quattrini per comprare l'ultimo modello del loro telefonino.

Comunque alcuni momenti degni di nota ci sono, soprattutto in quello che ai tempi degli LP sarebbe stato il "lato B".
Oltre a Raised by Wolves, canzone esplicitamente ambientata durante gli attentati del travagliato periodo dei "Troubles", ci sono "This Is Where You Can Reach Me" che è un bel tributo ai Clash (anche se ovviamente gli U2 non sono i Clash) e "Sleep Like a Baby Tonight" che riporta direttamente al sound degli U2 degli anni '90.

La traccia che conclude il disco è questa The Troubles con il ritornello cantato da Lykke Li, una brava... (Continues)
Somebody stepped inside your soul
(Continues)
2014/10/2 - 22:36
Song Itineraries: Conflicts in Ireland

La Garibaldi [o L’Osoppo] è nel bosco

Anonymous
La Garibaldi [<em>o</em> L’Osoppo] è nel bosco
[1944-45]
Canzone della resistenza friulana, riscrittura in chiave ironica del testo della nota canzone di Claudio Villa “La strada nel bosco” (1939, parole di Claudio Villa, musica di C. A. Bixio, E. Ermenegildo, Nicola Salerno).
Testo trovato su “Patria Indipendente”, periodico dell’ANPI, sul numero speciale nel 70° dalla Liberazione, come tratto da un foglio dattiloscritto, a firma Z.O., datato 28/2/45, conservato presso l’Archivio Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione.

Nel volume “Cantalo forte. La Resistenza raccontata nelle canzoni”, a cura di Giochino Lanotte, Stampa Alternativa, lo stesso testo è presentato con alcune variazioni (indicate tra parentesi in corsivo), prima fra tutte l’attribuzione alle “Brigate Osoppo-Friuli”, formazioni partigiane autonome di ispirazione laica, liberale, socialista e cattolica, che furono spesso in attrito, quando non in aperto conflitto (si pensi all’eccidio di Porzûs del febbraio 1945) con i partigiani garibaldini comunisti e le formazioni partigiane sloveno-jugoslave.
I partigian sui monti aspettan già
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/2 - 16:15
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Franco Fortini: All’armi siam fascisti!

Franco Fortini: All’armi siam fascisti!
[1961]
Versi di Franco Fortini, dal film “All’armi siam fascisti!” realizzato da Lino Del Fra (1927-1997, romano, regista e sceneggiatore), Cecilia Mangini (1927-, pugliese, regista e fotografa) e Lino Miccichè (1934-2004, siciliano, storico e critico cinematografico).
Musica di Egisto Macchi (1928-1992, toscano, compositore).

Ieri sera mi sono visto questo splendido film di cui Franco Fortini fu autore del testo, magistralmente interpretato dalle voci fuori campo di Gian Carlo Sbragia, Nando Gazzolo ed Emilio Cigoli.


“All’armi siam fascisti!” rivoluzionò il cinema documentario in Italia e fu da subito una spina nel fianco di un paese che, ancora saldamente in mano a molti degli stessi protagonisti e conniventi del Ventennio, si affacciava sull’epoca radiosa del boom economico, ben disposto a stendere un velo pietoso sul recente, interminabile passato di dittatura, di sangue e di guerra.... (Continues)
Sulle piazze delle città, nelle vie dei vecchi borghi,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/2 - 11:33
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Mr. Tinkertrain

Mr. Tinkertrain
Album: No More Tears (1991)
Would you like some sweeties little girl?
(Continues)
Contributed by John Doe 2014/10/2 - 05:22
Song Itineraries: Child Abuse
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Raised by Wolves

Raised by Wolves
Album: "Songs of Innocence" (2014)



Italiano
English

La canzone è ispirata a un episodio vissuto in prima persona da un Bono quattordicenne in un quartiere difficile di Dublino all'epoca dei "Troubles". Racconta la storia vera di un autobomba esplosa nella sua città nel 1974. "Si tratta di un attentato accaduto nel nostro paese quando tre autobombe furono fatte esplodere contemporaneamente a Dublino un venerdì pomeriggio alle 5:30", ha raccontato il cantante in un'intervista a Rolling Stone, "di solito il venerdì mi sarei trovato in quel negozio di dischi proprio dietro l'angolo ma quel giorno decisi di andare a scuola in bicicletta."

"La bomba ha dilaniato la strada. Io sono scappato ma uno dei miei compagni era dietro l'angolo con suo padre, ed è stata un'esperienza traumatica per lui, non penso che l'abbia superata ancora oggi".

Traduzione da Songfacts

This song talks about Bono... (Continues)
Face down on a broken street
(Continues)
2014/10/1 - 23:51
Song Itineraries: Conflicts in Ireland

Coro dei deportati

Coro dei deportati
[1942-44]
Versi di Franco Fortini, nella raccolta “Foglio di via ed altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.

Non so se questa spledida e agghiacciante poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque del canto di un “Coro dei deportati”…
Quando il ghiaccio striderà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 13:24
Song Itineraries: Extermination camps
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La sera si fa sera

La sera si fa sera
[1945]
Versi di Franco Fortini, pubblicati nel 1946 sulla rivista “Il Politecnico”.
Poi nella raccolta “Foglio di via e altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.
Li ha messi in musica, ma cambiandone il testo, Angelo Branduardi nella sua “Il funerale”, contenuta nel famoso album “Alla fiera dell’est” del 1976.

Sono versi che Fortini dichiarò ispirati ad un canto funebre rumeno e potrebbe trattarsi quindi anche solo di una riflessione sulla morte. Se non che il poeta li scrisse sul finire della guerra, o a guerra appena finita, quando i “brividi di morte” stavano per lasciare spazio ad “una luce quieta”, e la paura ed il terrore – i predatori della notte - stavano lasciando spazio alla pace e al bello…
La sera si fa sera,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 12:01

Gli imperatori…

Gli imperatori…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.

Propongo questa poesia senza sapere se sia mai stata messa in musica. Si tratta per altro dichiaratamente di un canzonetta, e pertanto…
Dedicata – come anche Lontano lontano… - alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Gli imperatori dei sanguigni regni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 11:04
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Lontano lontano…

Lontano lontano…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.
Musica di Margot Galante Garrone, dal suo album “Margot” del 2011.

Cinica canzonetta del vecchio e disincantato Fortini, ormai prossimo alla liberatoria dipartita da questo mondo crudele. Dedicata alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Lontano lontano si fanno la guerra.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 10:06

Gino Parin

Gino Parin
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Testo trovato sul blog Buchi nella sabbia.

A differenza di Arone Pakitz, questa altrettanto bella e dolorosa poesia di Cergoly non credo sia stata messa in musica, ma la propongo lo stesso - a pieno titolo, e non come Extra - perchè l’autore la concepì fra i suoi “canti clandestini” e perchè gli Zuf de Žur l’hanno inclusa, insieme a tanti altri materiali poetici e musicali, nel loro spettacolo “Oświęcim Z 10803 - Shoah e Porrajmos”. Il titolo allude a Antoine Siegmeyer, detta Tonia, zingara rom tedesca, nata il 12 giugno 1932, che nel giorno del suo 12° compleanno,... (Continues)
Gino Parin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 17:35
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Marc Zingar

Marc Zingar
[1998]
Nell’album intitolato “Tilulela”
Testo e traduzione italiana trovati su di una pagina riconducibile al gruppo goriziano.
“Biel vignint da l'Ungiaria
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 15:07
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Arone Pakitz

Arone Pakitz
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica di Mauro Zuccante (1962-), compositore veronese, dal suo “Madrigale in tre tempi” (2004)
Interpretata anche da Alessio Lega
Arone Pakitz
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 14:13
Song Itineraries: Extermination camps
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El kolo go balà

El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.



Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.

“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (Continues)
El kolo go balà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 11:45
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Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire

Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
Tradizionale / Traditionnel [Franche-Comtée]
Interpretazione / Intérpretation:
Malicorne, Almanach, 1976
Voix / Voce: Gabriel Yacoub

Ben ritrovati, miei cari malicòrnidi, o malicornuti che dir si voglia. Direi che, vista quest'antica e non rassicurante canzone che vi sto per propinare all'inizio dell'autunno, l'epiteto di “malicornuti” possa starci alquanto bene, visto che vi si stanno per spalancare le bocche dell'inferno.

Quand je menais les chevaux boire proviene da un'aspra regione della Francia tradizionale, la Franca Contea; ma il suo tema è, naturalmente, diffuso in tutta l'Europa medievale. Mai come nelle ballate tradizionali, di qualsiasi luogo, l'eterna coppia “Eros e Thanatos” è tanto diffusa e all'ordine del giorno: tragiche nozze, fidanzamenti sanguinosamente contrastati dalle famiglie, massacri all'altare, malattie fulminanti alla vigilia dello sposalizio, e così via. Sono,... (Continues)
Quand je menai mes chevaux boire
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 17:29
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Poter del canto

Anonymous
Poter del canto
Canzone popolare piemontese raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) a Sale Castelnuovo (che con Villa Castelnuovo costituisce oggi il Comune di Castelnuovo Nigra), in provincia di Torino, dall’informatrice signora Domenica Bracco. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Propongo timidamente questa canzone come Extra, ma credo che potrebbe anche essere ritenuta una “DOCCG” a pieno titolo. Infatti il potere liberatorio del canto qui non porta solo il mondo a fermarsi “in-cantato” ma addirittura alla meraviglia dei potenti e alla liberazione di coloro che fino a quel momento sono stati imprigionati, vessati ed angariati.

Mi ha ricordato il testo di una canzone di Franco Battiato dallo stesso titolo, scritta con Mario Sgalambro e contenuta nell’album “Ferro battuto” del 2001:

IL POTERE DEL CANTO

Sprezza... (Continues)
S'a i sun tre fradei an Fransa, tüti tre 'nt üna përzun.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 13:59
Song Itineraries: From World Jails
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La ragazza all'armata

Anonymous
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina sulla collina torinese. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Sembra questa una variante de “La Lionetta” cui accennava anche il nostro Gianfranco Robiglio nel suo contributo Il tema della guerra nella musica popolare piemontese sull’Antiwar Songs Blog.
Il tema è quello, ricorrente nella canzone popolare, delle donne proiettate nelle guerre degli uomini, non solo e non sempre coloro che ne subiscono passivamente gli effetti nefasti ma vere e proprie protagoniste, e non soltanto nei ruoli secondari di vivandiere, cantiniere o lavandaie ma di vere e proprie soldatesse, seppur sovente travisate, o – come in questa canzone – di giovani che decidono di seguire i soldati scegliendo deliberatamente una vita di presumibile prostituzione... (Continues)
La fia dël mülinè i soldà völo rubè-la.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 11:59

I coscritti di Bonaparte

Anonymous
I coscritti di Bonaparte
[Primo decennio dell’800?]
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina di Moncalvo, Asti, al confine con Casale Monferrato e la Provincia di Alessandria. Nell’imprescindibile raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Nel quindicennio di dominazione francese anche in Piemonte, come in ogni angolo d’Europa soggiogato da Napoleone, prima giovane generale della repubblica rivoluzionaria e poi Imperatore dei francesi, la coscrizione obbligatoria fu introdotta in tutti i paesi occupati e produsse ovunque forti resistenze, che si tradussero in un alto tasso di diserzione e di emigrazione.
Si vedano anche altre canzoni già presenti, come Canto dei coscritti, o Partirò, partirò, Maledet Napoleon, La balada ‘d Pipu Majen, Le conscrit du Languedô (Fanfan) e Coraggio amor mio.
Bonapart l’à manda a dire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 10:33
Song Itineraries: Napoleon's Wars

Dagli emisferi levansi i lamenti

Testo di Napoleone Murzi e G. Danesi
Sull'aria dell'Inno della Rivolta di Luigi Molinari.

Il canto fu raccolto da Leoncarlo Settimelli e R. I. Orano da Napoleone Murzi, di cui già abbiamo qualche notizia dall' Inno dei lavoratori del mare: portoferraiese di nascita ma di famiglia di Rio Marina, fu un ex lavoratore marittimo che era anche un cantore e un autore. Il canto di questa pagina è infatti sua opera diretta, anche se Catanuto/Schirone (op. cit., p. 143) riportano come coautore anche un non meglio precisato G. Danesi (anch'egli senz'altro elbano, dato che Danesi è uno dei cognomi più tipici dell'isola). Secondo Catanuto/Schirone, "è uno dei canti che musicalmente si rifà al noto testo del Molinari Inno della rivolta, riflettendone la struttura".
Dagli emisferi levansi i lamenti
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:29

Inno dei pezzenti

[1904]
Testo di Angelo Tonello
Probabilmente sulla struttura melodica dell' "Inno di Garibaldi"

Fiorirono, un tempo, vari "inni dei pezzenti"; il più famoso è senz'altro quello più noto come la "Marsigliese del lavoro", scritto da Carlo Monticelli; questo, invece, apparve nel 1904 in un canzoniere pubblicato negli USA ("Il Canzoniere della Rivoluzione", West Hoboken, NJ, Biblioteca del Circolo di Studi Sociali) e, successivamente, nel "Canzoniere Sociale Illustrato" di Arturo Frizzi (1908) con alcune varianti. Le scarne notizie biografiche sull'autore provengono da quest'ultimo opuscolo. Nell'inno (si veda ad esempio l'ultima strofa) è facile cogliere accenti addirittura manzoniani (il famoso coro dell'Adelchi: Dagli atri muscosi, dai fori cadenti...).[RV]
Sorgete, sorgete, pezzenti ed ignavi,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:04
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Les Rupins

Les Rupins
Les Rupins

Chanson française – Les Rupins – Léo Ferré - 1961

Voici donc, mon cher Lucien l'âne mon ami, cette chanson de Léo Ferré que je t'avais promise l'autre jour. Cette chanson pour laquelle j'avais fait une digression sur le sens du mot qui en est le titre : « rupin ». Je te rappelle, non que je pense que tu as peu de mémoire et que tu ne t'en souviennes pas, mais car cela a son importance, que j'avais fait cette digression en devisant avec toi d'une canzone italienne dont j'avais intitulé la version française «  ROME EST FAITE POUR LES RUPINS » Roma è fatta pei ricchi signori. Ces deux canzones se répondent et se complètent. Toutes les deux se situent dans une capitale : Rome et Paris. Celle de Rome, on le sait, décrit très exactement la situation de misère qui est faite aux pauvres ; celle de Paris, décrit très exactement les « rupins ». Très exactement et au picrate. Résultat :... (Continues)
Le chapeau sur l’œil,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/9/28 - 22:12
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Scacco matto

Scacco matto
44° zecchino d'oro (2001)

Testo: Mario Manasse
Musica: Marco Mojana
Interprete: Simone Crescenzi

Bella l'idea di risolvere le controversie internazionali con una partita di scacchi
SOLISTA: C’è un gioco molto antico, che in India fu inventato
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/9/28 - 20:32
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Guiltiness

Guiltiness
Dall'album "EXODUS" (1977)
Guiltiness rest on their conscience
(Continues)
Contributed by Parva Securis 2014/9/28 - 10:59
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America Here's My Boy

America Here's My Boy
(2012)
da "Song Reader"

Nel 2012 Beck decide, invece di pubblicare un album, di pubblicare un songbook, un libro di spartiti musicali, testi e immagini intitolato Song Reader.
Quasi come se si trattasse di standard di cui non esiste una prima incisione originale, molti fan di Beck ma anche gruppi più o meno affermati si sono cimentati con le canzoni e le hanno incise con i più svariati arrangiamenti. Il sito ufficiale del progetto ha incluso i link a tutte le interpretazioni.

Questa canzone fa parte del progetto ed è stata incisa tra gli altri dal David Sinclair Trio, da Swamp Dogg, da Lelia Moss, dai Wake Me For Coffee e dalla e LSU Symphony Orchestra. Si ispira alle tipiche canzoni patriottiche della Prima Guerra Mondiale (in particolare, anche per la copertina, a questa) quando le madri americane si dichiaravano pronte a donare i loro figli alla patria, ma il finale dove "here's... (Continues)
He came into this world, helpless and unformed
(Continues)
2014/9/28 - 00:17

Il tema della guerra nella musica popolare piemontese

Antiwar Songs Blog
Il tema della guerra nella musica popolare piemontese
Pubblichiamo un articolo inviatoci da Gianfranco Robiglio, che ha recentemente scoperto il nostro sito e ci ha proposto ultimamente vari interessanti contributi soprattutto sul tema della musica popolare ligure e piemontese. Gianfranco specifica che l’articolo è in costruzione e che aspetta commenti, aggiunte e integrazioni da parte dei visitatori. I commenti quindi sono più che […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-27 21:32:00
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Via

Via
2014
Riuscire a volare

Non è facile parlare di pedofilia e di violenza sui bambini, una violenza stigmatizzata anche dai peggiori criminali, non è facile perché inevitabilmente ci fa mettere in discussione le nostre più intime convinzioni sulla galera e sulla pena di morte... se non ci fa tirare in ballo direttamente la vendetta.
Del resto non è non parlandone che si evitano queste contraddizioni e del resto la violenza sull'infanzia nella varie forme, pedofilia, abbandono, guerra, commercio illegale di organi non è che un'altra delle mille forme di violenza dei più forti contro i più deboli che è poi quello che è questo sito.
Gli Aprés la Classe riescono a mio parere a trattare l'argomento comunque con una certa poesia. Lo inserisco così come l'ho trascritto direttamente dall'audio.
Abbiamo angoli di terra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/9/27 - 18:15
Song Itineraries: Child Abuse
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Su fratelli e su compagni

Anonymous
Canzone partigiana e inno della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, operante in Valnerina tra il 1943 e il 1944. La musica è tratta da "По долинам и по взгорьям", il ben noto canto partigiano russo.
Canzone tratta dal disco "La Valnerina ternana", dei Dischi del Sole.
Testo reperito in questa pagina
Su fratelli e su compagni
(Continues)
Contributed by adriana 2014/9/27 - 17:08

Sandrino della Solvay

Sandrino della Solvay
[1969]
Testo di Pino Masi
Musica del Canzoniere Pisano
(o del proletariato?)
Dedicata a A.B.

Qualche tempo fa, in una pagina di questo sito, si ebbe un'interessante discussione sull'opportunità o meno di sparare ai padroni. C'è da dire che, in quel caso, si trattava di una cosa squisitamente teorica; non risulta infatti che l'autore della canzone in questione, Paolo Pietrangeli, abbia mai sparato a un padrone, nemmeno a quello d'un cane; in compenso i padroni hanno continuato imperterriti a ammazzare la classe operaja, con il gentilissimo aiuto, va detto, della classe operaja medesima. E così arriviamo ai giorni nostri, giorni di Marchionne e Renzi, giorni di Amaro 18, giorni di firme di accordi, di pomigliani, di camusse, di bonanni in anni pessimi, di mobilità, di tutto quel che si vuole e anche oltre.

Questa canzone qua, scritta con ottima probabilità da Pino Masi (il “Deposito”... (Continues)
Anche nei giorni degli anni '50
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/27 - 00:31

Principe mio

Principe mio
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Principe mio, signore del mondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 13:40

Signor Capitale

Signor Capitale
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Giudice vecchio e venduto, che il proletariato
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 13:23
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Su comunisti della capitale

Anonymous
Su comunisti della capitale
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota:

“E’ al più diffusa canzone comunista di Roma, legata alla Resistenza. La fonte diretta è la canzone Su comunisti di Civitavecchia, rispetto alla quale la versione romana ha pochissime varianti. Dietro ad ambedue c’è la canzone anarchica Nel fosco fin del secolo morente”.

Civitavecchia, durante la seconda guerra mondiale, venne rasa al suolo dalle bombe alleate nel corso dei 76 bombardamenti protrattasi dal 14 maggio 1943 al giugno 1944. Fu città di forte movimento partigiano (che, dati i massicci bombardamenti, si organizzò sui monti della Tolfa e nel Viterbese) e di origine risalente alla forte compagine degli Arditi del Popolo, fondati nel 1921 da Argo Secondari, ex pluridecorato Ardito assaltatore.... (Continues)
Su comunisti della capitale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 11:47

Roma è fatta pei ricchi signori

Anonymous
Registrata a Roma, San Basilio, maggio 1970, dall’informatore Domenico Savi.
Probabilmente sull’aria di una canzonetta napoletana.
Testo trovatu su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Abbiamo tempo da sciopera’
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 10:00

O fascista, o teppista

Anonymous
[1919-22]
Sull’aria di Giovinezza
Canzone raccolta dai ricercatori del Circolo Gianni Bosio a Castel di Lago, Terni. Testo analogo segnalato anche a Roma, Tor de’ Cenci.
Trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974)

Ho datato questa canzone tra il 1919 e il 1922 perchè nell’ultima strofa si fa riferimento alla “guardia regia”: “La Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza fu il corpo di pubblica sicurezza, dipendente dal ministero dell'Interno, che sostituì il preesistente Corpo delle Guardie di Città dal 2 ottobre 1919 al 31 dicembre 1922, quando fu sciolto dal governo Mussolini che lo sostituì con la Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale.” (it.wikipedia)
O fascista, o teppista
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/25 - 23:00

Cinque guerre ci ha dato re Vittorio

Anonymous
Ritrovo queste strofe su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974)

Con la seguente annotazione:
“Roma, San Basilio, maggio 1970. Il motivo è praticamente irriconoscibile. Probabilmente faceva parte di una serie di strofette su tutta la storia di Roma dal 900 in poi, di cui abbiamo trovato tracce in altre borgate romane.”
Bernart Bartleby 2014/9/25 - 22:45
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Psy Pawłowa

Psy Pawłowa
25 settembre 2014

Sembra Putin barbuto ; D ahimé!
I CANI DI PAVLOV
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/9/25 - 21:34

Allez la France

Allez la France
FORZA FRANCIA
(Continues)
Contributed by Fran 2014/9/25 - 20:46
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Όσοι έχουνε πολλά λεφτά

Όσοι έχουνε πολλά λεφτά
La traduzione del testo è ottima, come il sito che rimarrà da oggi nel mio segnalibri.
francesco risola 2014/9/25 - 20:16
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Aux armes citoyennes

Aux armes citoyennes
ALLE ARMI, CITTADINE
(Continues)
Contributed by Fran 2014/9/25 - 20:12
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À peine 20 ans

À peine 20 ans
APPENA 20 ANNI
(Continues)
Contributed by Fran 2014/9/25 - 19:32
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Ommo

Ommo
[2003]
Scritta da Gennaro Della Volpe (Raiz degli Almamegretta) e Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Sacra Konzert”
ommo, ommo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/25 - 16:23
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Balo migrante

Balo migrante
[2007]
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Giggino ‘o ricciulillo se chiammava
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/25 - 15:32
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Canzoniere del Lazio: Bevi, bevi compagno (Se nasce l'anarchia)

Canzoniere del Lazio: Bevi, bevi compagno (Se nasce l'anarchia)
[fine ‘800]
Canzone anarchica anticlericale di autore anonimo raccolta nei primi anni ’70 da Alessandro Portelli nella zona dei Castelli romani, nei pressi di Velletri.
Nel disco del Canzoniere del Lazio – con cui Portelli collaborò fin dalla sua fondazione nel 1972 – intitolato “Quando nascesti tune”, I Dischi del Sole, 1973.
Recentemente ripresa da Il Muro del Canto.

Scusate, non ho saputo tenermi… Se la ritenete fuori luogo, cassatela pure… Però, secondo me, merita almeno un bell’Extra, soprattutto in considerazione di due recentissime notizie: in primis, quella dell’arresto in Vaticano del già arcivescovo e nunzio Jozef Wesolowski, polacco, accusato di pedofilia e detenzione di materiale pedopornografico (credo si tratti del primo arresto di un alto prelato avvenuto nello Stato Pontificio in epoca moderna);

e poi quella della rimozione del vescovo paraguayano Rogelio Ricardo Livieres Plano, accusato di malversazione e copertura di abusi sessuali di preti della sua diocesi…

“L'ossa de 'sti maiali ai cani s'ha da da', trallalà…”
“Bevi bevi compagno
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/25 - 14:21
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Crisis

Crisis
Parva Securis i thank you very much for having this song here. I really enjoy Bob Marley and more songs of him are needed in this site too. He (Bob Marley) always spoke against war, racial hate, injustice, poverty, crisis and despotism. This one is a song to remember!
BorikuaTainoGuerrero 2014/9/25 - 12:30
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Grodek

Grodek
[1914]
Poesia di Georg Trakl
Musica di David Hackbridge Johnson (2012)

A poem by Georg Trakl
Music by David Hackbridge Johnson (2012)

Ein Gedicht von Georg Trakl
Musik von David Hackbridge Johnson (2012)

"One of a series of pieces that use the words of Georg Trakl's poem Gródek. After a battle there in 1914 Trakl tended the wounded. He was so traumatised by this that he took his own life a few days later. Unlike the earlier works in the series, here the piano and sprechstimme are speeded up and distorted. Ironic dance music comes in and out of focus to add to the frenzied nature of the emotions. In a later Eastern Front my uncle Paul died when barely out of his teens - he would be in his 80s if he was alive today. So much wasted life on all sides. - David Hackbridge Johnson.

Questa non è soltanto una poesia di Georg Trakl, e una delle più famose e terribili. E' l' ultima sua poesia,... (Continues)
Am Abend tönen duie herbslichen Wälder
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/25 - 12:17
Song Itineraries: World War I (1914-1918)




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