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Le Joueur De Pipeau

Le Joueur De Pipeau
Le Joueur De Pipeau

Chanson française – Hugues Aufray – 1966



Voici donc la chanson dont je t'avais parlé à propos du Charmeur de Rats Der Rattenfänger. Elle est plus accessible, notamment par les enfants et d'ailleurs, elle est illustrée ici par un dessin animé. Mais, elle n'a pas du tout la portée de la version allemande. Elle irait même à l'encontre de celle-ci.

Que veux-tu dire ?, Marco Valdo M.I. mon ami. Elle dirait donc blanc où la version d'Hannes Wader
dirait noir, ou rouge, ou bleu… Que sais-je ? Une autre tonalité, une autre couleur ? Un autre sens…

Exactement. Ce Joueur de Pipeau, je te le dis tout de suite, est très conforme à la version traditionnelle. Le vagabond est définitivement le méchant, il va tuer les enfants pour se venger. C'est le message que la bonne société, celle qui se voit comme la bonne société, la société des bonnes gens, ces gens de quelque part, de... (Continues)
Un étranger est arrivé un beau soir
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/16 - 23:11
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Couché tard, levé matin

Couché tard, levé matin
[1977]
Tradizionale canadese / Traditionnel canadien
Arrangiamento / Arrangement: Gabriel Yacoub / Malicorne
Album: Malicorne 4



Almeno qualche anno fa, ma credo (e temo) che la cosa sia ancora attualissima, andava di moda il cosiddetto “ritorno alla natura”, con frotte di cittadini, spesso di estrazione borghese o piccolo-borghese, che vendevano tutto e acquistavano la casetta nelle campagne con annesso terreno coltivabile (vigna, frutteto, campo). La “frenetica vita” della città creò frotte di buffi laudatores temporis acti che, durante il fine settimana, smesse le giacche e cravatte di impiegato o professionista, si bardavano da contadini alle prese col ramato, la vanga, la raccolta delle ulive, magari pure qualche capo di allevamento e il quasi immancabile trattorino sotto il quale non di rado finivano schiacciati non sapendolo portare. La famosa vita sana dei campi, tipica di... (Continues)
Le dimanche, faut aller à la messe
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/16 - 22:56
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Fadinho do pobre

Fadinho do pobre
[800]
Canzone popolare portoghese – credo originariamente delle contadine del Beira Baixa all’epoca della battitura (“Coro das maçadeiras”) - ripresa e adattata da Tonicha in un suo EP del 1975.
Ó minha mãe dos trabalhos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 15:09
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Cantaremos / Lutaremos

Cantaremos / Lutaremos
[1975]
Versi di Gonçalves Preto
Musica di Braga Santos
Canzone che dà il titolo ad un EP del 1975.
Agora companheiros cantaremos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 14:21
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A cidade

A cidade
Versi di José Carlos Ary dos Santos
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Contos velhos rumos novos” del 1969


A cidade é um chão de palavras pisadas
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 11:45
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Qualquer dia

Qualquer dia
[1969]
Versi di Fernando M. Bernardes (1929-), ingegnere, matematico, scrittore e poeta portoghese
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Contos velhos rumos novos”
No inverno bato o queixo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 11:20
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Canção tão simples

Canção tão simples
[1967]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “O Canto e as Armas” pubblicata nel 1967.
Musica di António Portugal
Nel disco intitolato “Gente de aqui e de agora” pubblicato nel 1971
Quem poderá domar os cavalos do vento
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 10:41
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País de Abril

País de Abril
[1965]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “Praça da Canção” pubblicata nel 1965.
Musica di Luis Cília
Nel disco intitolato “Portugal Resiste” pubblicato in Francia nel 1965.
São tristes as cidades sob a chuva
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 09:19

Minha pena minha espada

Minha pena minha espada
[1965]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “O Canto e as Armas” pubblicata nel 1967.
Musica di Luis Cília
Nel disco intitolato “Portugal Resiste” pubblicato in Francia nel 1965.
Dois países num país
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/16 - 09:07
The textile woman workers of 800 years ago had: starvation wages, physical threatening, poverty, whole nights and whole days at work, exploiting masters. This tells us a document of that time, Toz jorz dras de soie tristrons, possibly a folksong appearing in a chivalry poem by Chrétien de Troyes. The question is: what has really changed today?
Riccardo Venturi 2014/10/16 - 01:03
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Toz jorz dras de soie tristrons

Toz jorz dras de soie tristrons
[1180 ca.]
Da Yvain il Cavaliere del Leone
Canto popolare
D'après Yvain ou le Chevalier au Lion
Chanson populaire

Si veda anche la pagina Complainte des tisserandes di Marco Valdo M.I.
Voir aussi la page Complainte des tisserandes de Marco Valdo M.I.

Il romanzo Yvain il Cavaliere del Leone (Yvain ou le Chevalier au Lion), scritto da Chrétien de Troyes tra il 1170 e il 1180, è un poema cavalleresco il cui protagonista, Yvain, deriva dal personaggio storico di Owain mab Urien.

Nel poema, Yvain cerca di vendicare il cugino Calogrenant sconfitto da un cavaliere nella foresta di Brocelianda. Yvain uccide questo cavaliere, Esclados, e si innamora della sua vedova, Laudine. Con l'aiuto della damigella di Laudine, Lunete, Yvain riesce a sposarla, ma Gawain lo convince a imbarcarsi in un'avventura cavalleresca. La moglie acconsente, a patto che lui ritorni dopo un anno, promessa che però Yvain... (Continues)
Toz jorz dras de soie tristrons
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/15 - 23:42
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Run and Hide

Run and Hide
Canzone per la pace, fantastico video.
All my life
(Continues)
Contributed by Federico 2014/10/15 - 15:17
Song Itineraries: Child Abuse, War on Earth
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?אלי, אלי, למה עזבתני

?אלי, אלי, למה עזבתני
Eyli, Eyli, lomo azavtoyni?
[1896]
Versi di Boris Thomashevsky (Борис Томашевский, 1866-1939), attore, regista, drammaturgo, storico del teatro. Originario di un villaggio nella regione di Kiev, emigrò con la famiglia a New York nel 1881.

Musica di Jacob Koppel Sandler (Яков Коппель Сандлер, 1853-1931), direttore d’orchestra e compositore, anche lui originario dei dintorni di Kiev, allora Impero russo. Emigrò negli USA nel 1888.
Testo trovato su YouTube. Credo che il titolo sia in ebraico, come dalle Sacre Scritture, mentre poi il testo prosegue in Yiddish.

Una canzone popolare Yiddish, direttamente tratta dal “Salmo di Davide” (l’incipit del Salmo 22 dell’Antico Testamento, nonché l’invocazione in aramaico di Cristo in croce, “Elì, Elì, lemà sabakhtàni?”) ma indissolubilmente legata alla versione, divenuta famosissima, che ne fecero Sandler e Thomashevsky per l’operetta “Brokhe, Oder... (Continues)
אלי, אלי, למה עזבתני?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/15 - 14:01
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Ewakuacja Breslau 1945

Ewakuacja Breslau 1945
2014
Wrocław
Testo e musica di Kamil Borkowski
Testo da YT
Na dworze śnieg przenika ziąb
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/10/15 - 00:53
Song Itineraries: Exiles and exilees
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El Cochinito

El Cochinito
dall'album "Que No Pare la Lucha" (2010)

Da un gruppo di lavoratori giornalieri che ha suonato ieri per protesta davanti al carcere per migranti a Los Angeles, California insieme a Ana Tijoux
Ando con mi ropa sucia porque voy a trabajar
(Continues)
2014/10/14 - 22:22

יוגנט הימען

יוגנט הימען
Yugnt Himen
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.

Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
אונדזער ליד איז פֿול מיט טרױער
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/14 - 15:11
Song Itineraries: Extermination camps
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ווילנע

ווילנע
Vilne
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.

Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.

Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (Continues)
ווילנע,שטאָט פֿון גײַ סט און תּמימות,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/14 - 12:10
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Glasgerion [Jack Orion]

Anonymous
Glasgerion [Jack Orion]
[Ca. XII secolo ?]
[About 12th Century ?]
Ballata tradizionale inglese
English Popular Ballad
Musica/Music: Andrew Lancaster Lloyd (1961)
Child #67

Glasgerion è, nelle sue linee essenziali, una ballata tradizionale di remotissima antichità; un'antichità che spiega senza difficoltà l'estrema crudezza e brutalità della vicenda che vi viene narrata. Nella vera tradizione orale non ha mai goduto di molta popolarità, sia per la sua lunghezza, sia per il vero e proprio stupro che il giovane scudiero traditore compie nei confronti della Principessa; motivo per cui non si conoscono interpretazioni musicali del testo più antico e completo che possediamo (sia pure lacunoso in alcune parti), che proviene dal famoso Folio Percy (I, 248-252), redatto nel XVII secolo, una delle principali fonti per la conoscenza delle più antiche ballate britanniche e base delle Reliques of Ancient English Poetry... (Continues)
Glasgerion was a kings owne sonne,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/13 - 23:35
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The Day They Set Jim Larkin Free

The Day They Set Jim Larkin Free
In due dischi compilativi dei Black 47, “Elvis Murphy's Green Suede Shoes” del 2005 e “Rise Up: The Political Songs” del 2014.

Su queste pagine abbiamo già incontrato James Larkin (1876-1947), combattivo sindacalista irlandese.
Fu uno dei leader del “Frithdhúnadh Mór Baile-Átha-Cliath”, il “Dublin Lock-Out”, il grande sciopero per il diritto all’organizzazione sindacale che paralizzò l’Irlanda dall’agosto del 1913 al gennaio del 1914 quando la repressione poliziesca (che causò almeno quattro morti, uno dei quali – il dirigente sindacale Michael Byrne – picchiato a morte sul cellulare in cui era stato rinchiuso), il crumiraggio e la fame spinsero la maggioranza dei lavoratori a tornare alle fabbriche.

Jim Larkin decise di cambiare aria per un po’, ma anche negli USA riuscì a mettersi subito nei guai: aderì all’IWW, si fece espellere dal partito socialista per via del suo entusiastico sostegno... (Continues)
I see what is, I see the way things should be
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 16:12
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Il lupo di Gubbio

Il lupo di Gubbio
[2000]
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi

Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:

Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (Continues)
Francesco a quel tempo in Gubbio viveva
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 12:37
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חד גדיא

חד גדיא
Khad gadyà
[1989]
Versi in parte della tradizione ebraica (originariamente in aramaico), in parte originali di Chava Alberstein.
Musica tradizionale ebraica, per intenderci, quella della cantilena-filastrocca “Alla fiera dell’est” di Angelo Branduardi (1976), che è per l’appunto ispirata al “חד גדיא / Khad Gadya”, canto intonato durante il Pesach, la Pasqua ebraica.
Nell’album di Chava Alberstein intitolato “לונדון” (“London”), 1989.
Nella colonna sonora del film intitolato “Free Zone” diretto nel 2005 dal regista israeliano Amos Gitai.
Testo trovato su questo sito portoghese
Interpretata anche dal Rana Choir, coro di donne israeliane e palestinesi di Jaffa.



Durante la prolungata e sanguinosa occupazione israeliana del Libano meridionale (durata 18 anni, dal 1982 al 2000) e all’inizio della Prima Intifada palestinese, Chava Alberstein riscrisse questo che è uno dei canti più amati... (Continues)
דזבין אבא בתרי זוזי
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 10:24
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)

Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)
[1944]
Testo tratto da “Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra”, di Domenico Agasso jr. e Attilio Celeghini, Effatà editrice, 2008.
La canzone si canta sull'aria di "Quand ch'a j eru a Pampalüc" la
famosa canzone del Battaglione Alpino Val Cenischia.

Paraloup (“difesa dai lupi”) è una borgata situata a 1.361 metri nel comune di Rittana, tra le valli Stura e Grana, provincia di Cuneo, dove durante la Resistenza operò la banda “Italia Libera”, facente parte delle brigate partigiane “Giustizia e Libertà” legate al Partito d’Azione (il cui organo di stampa si chiamava, per l’appunto “L’Italia Libera”).
La banda Italia Libera, costituitasi l’11 settembre 1943 a Madonna del Colletto per iniziativa di 12 antifascisti, tra i quali Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco, Ettore Rosa e Dino Giacosa, si spostò a Paraloup alla fine del mese, e qui rimase fino alla primavera del 1944.... (Continues)
Quand ca j eru a Paralup
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/12 - 23:07

La polenta gialla

Anonymous
La polenta gialla
[1943-45]
Canzone delle formazioni partigiane operanti nell’Alta valle del Serchio, in Garfagnana.
Testo presente nella raccolta “Canti politici italiani : 1793-1945” a cura di Lamberto Mercuri e Carlo Tuzzi, con la prefazione di Ferruccio Parri, Editori Riuniti, 1962.

Trovo l’avvio di questa canzone citato in “Sapori resistenti. Dal fascismo alla Resistenza. Che cosa mangiavano (e non mangiavano) gli italiani. E i partigiani., un articolo pubblicato una decina d’anni fa su A-Rivista Anarchica a firma di Marco Rossi.
Al proposito, nel paragrafo dedicato al vino, l’autore riporta due curiosi aneddoti resistenziali, il primo da “Ribelli per un ideale” di Ezio Raspanti, pubblicato a Foiano della Chiana nel 1994, il secondo da “Partigiani della montagna. Vita delle divisioni “Giustizia e Libertà” del Cuneese” di Giorgio Bocca, uno dei primi libri sulla Resistenza, essendo la prima edizione... (Continues)
C'è un gruppo partigiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/12 - 21:31
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Ventrebleu!

Ventrebleu!
Quand tu dois te lever ventrebleu
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/12 - 17:19
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מחנות גײען

מחנות גײען
Makhnes geyen
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart

Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]

"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (Continues)
פֿאָרװערטס ברידער אין די רײען
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/10 - 21:17

Battaglioni del duce

Anonymous
Battaglioni del duce
[1943?]
Canzone della Resistenza, parodia di “Battaglioni M” - dove la M stava per Mussolini - inno delle tristemente famigerate unità d'élite della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fascista.
Battaglioni del duce, battaglioni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 14:11
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Le parole perdute

Le parole perdute
[2014]
Parole di Fiorella Mannoia
Musica di Bungaro (Antonio Calò) e Cesare Chiodo
Anticipazione dal prossimo album della Mannoia, intitolato “Fiorella”
Le parole perdute nascoste in fondo al cuore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 13:10
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Auf, auf zum Kampf!

Anonymous
Auf, auf zum Kampf!
[1919]
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perchè la paternità di Bertolt Brecht non è universalmente confermata.
Sull’aria e sulla falsariga di una canzone militare della Grande Guerra.

Magistralmente interpretata da Hannes Wader fin dal disco “Hannes Wader Singt Arbeiterlieder” del 1977.

Una canzone dedicata a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, protagonisti della rivoluzione tedesca del 1918, tra i fondatori del partito comunista di Germania, leader della rivolta spartachista del gennaio 1919. Il 15 gennaio di quell’anno Liebknecht e la Luxemburg vennero rapiti da membri dei Freikorps, il gruppo paramilitare allora agli ordini del governo socialdemocratico, che li torturarono ed uccisero.
In memoria di Liebknecht, della Luxemburg e di altri militanti comunisti uccisi nel 1919, qualche anno dopo fu eretto un monumento a Berlino, opera di “sovietica brutalità” firmata dall’architetto... (Continues)
Auf, auf zum Kampf, zum Kampf!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 12:09
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Der Rattenfänger

Der Rattenfänger
[1974]
Parole e musica di Hannes Wader
La canzone che dà il titolo all’album del 1974.

Il pifferaio di Hameln cantato da Hannes Wader libera la città dai topi in cambio della semplice promessa di essere compensato. Quando però, a lavoro fatto, si presenta per riscuotere la sua paga le autorità della città non solo si rifiutano e lo scherniscono, ma lo fanno massacrare e sbranare dai cani, ignorando che il pifferaio – figura simile all’ “ebreo errante” - è una creatura sovrannaturale, un immortale. Questi infatti fa presto ritorno in città, di domenica, quando tutti gli adulti, falsi ed ipocriti, sono a messa e a casa sono rimasti solo i bambini. Il pifferaio li raccoglie al suono del suo flauto e canta loro della sua disgrazia, sicchè i ragazzini decidono di aiutarlo ad ottenere giustizia contro i loro stessi padri. La reazione non si fa attendere: i genitori, messi alla berlina, non esitano... (Continues)
Fast jeder weiß was in Hameln geschah, vor tausend und einem Jahr
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 09:43
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Chico Mendes

Chico Mendes
Composed in 1989; Recorded in 1993

Acre, no BRasil, nasceu Chico Mendes
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/10/9 - 20:53
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
[1964]
Parole e musica di Hannes Stütz
Arrangiamento musicale di Dieter Süverkrüp
Interpretata da Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp ed Hannes Stütz.
In “Wir Wollen Dazu Was Sagen - Neue Lieder Gegen Die Bombe 64”, uno dei dischi collettivi riconducibili al movimento pacifista e antimilitarista tedesco.
Unser Marsch ist eine gute Sache
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 15:50
Song Itineraries: No Nukes
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Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten

Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten
[1965]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Die Widerborstigen Gesänge Des Dieter Süverkrüp” del 1967.

Prima ancora di Hannes Wader e di Reinhard Mey, l’alfiere della canzone di protesta in Germania (parliamo della Germania ovest, quella capitalista) è stato Dieter Süverkrüp, classe 1934, da Düsseldorf. Lui iniziò il suo canto politico alla fine degli anni 50 e ben prima del ’68 scrisse questa canzone sul comunismo o, meglio, sugli abusati stereotipi sui comunisti allora molto in voga nell’Occidente in piena Guerra Fredda…

Incredibile come le classi politiche dirigenti in ogni epoca riescano a nutrire i rispettivi popoli di pregiudizi velenosi e perniciosi al fine di colpire opposizioni, minoranze e inconformi. E si tratta oltretutto di fole che molto spesso attraversano intatte i secoli e che talora, nonostante il bersaglio diverso, sono assai simili tra di loro, se si pensa per esempio alle immagini dell’ebreo sacrificatore di bambini, del comunista che li mangia e dello zingaro che invece li rapisce…
Wenn die Sonne, bezeichnenderweise im Osten und rot hinter Wolken aufgeht –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 14:40
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Marsch Der Minderheit

Marsch Der Minderheit
[1967?]
Parole e musica di Hanns Dieter Hüsch.
Nell’album intitolato “Typisch Hüsch” del 1970.
Freunde, noch sind wir wenige
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 13:52
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Tëra dël 2000

Tëra dël 2000
Terra del 2000
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/10/9 - 11:50
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La Savoiarda

La Savoiarda
Butto giù senza riflettere..
precisiamo: terza posizione diceva di appoggiare i baschi e i palestinesi...poi sappiamo che in Libano (tra TP e NAR l'osmosi era continua, spesso coincidevano) frequentavano la Falange (fondata da un ammiratore di Hitler e Mussolini) e in Spagna i GAL....Provate a dirlo a qualche basco abertzale che eravate di TP...
In Gran Bretagna venivano accolti e ospitati dal NF (fascista e ferocemente anti repubblicani irlandesi), oltre che dai servizi inglesi...
Ma finiamola: erano solo infiltrati e provocatori, guardie bianche (se poi nel loro delirio preferivano rappresentarsi come "rivoluzionari" si tratta di problemi psichiatrici). Non è mai esistita una "terza posizione". Sono invece esistite ed esistono variegate posizioni a sinistra (pensiamo oltre agli anarchici -nelle diverse interpretazioni - a consiliari, situazionisti etc..., ma comunque sempre anticapitalisti)... (Continues)
Gianni Sartori 2014/10/9 - 10:01
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Comme Un Petit Coquelicot

Comme Un Petit Coquelicot
Comme Un Petit Coquelicot

Chanson française – Comme Un Petit Coquelicot – Marcel Mouloudji – 1951
Paroles: Raymond Asso
Musique: Claude Valéry



Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson sur une fleur et comme elle le dit dans son titre, sur une de ces modestes fleurs des champs, que les herbicides, pesticides et autres planticides avaient presque réussi à éliminer, mais qui a résisté et reprend (du moins dans nos régions) sa place au bord dans les champs et au bord des chemins : c'est le coquelicot, petit pavot rouge.

Eh bien, tu en peux pas savoir, Marco Valdo M.I. mon ami, comme ça me fait rand plaisir une chanson où le coquelicot tient une belle place… Moi qui ai toujours été si amoureux de cette petite fleur que je lui ai place en mon cœur. Je l'ai si souvent contemplé tout le long de ma longue route ; ils étaient là joyeux ou mélancoliques suivant que le ciel était clair ou assombri.

Cette... (Continues)
Le myosotis, et puis la rose,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/8 - 22:35
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Chico Mendes

Chico Mendes
“DIFENDERE LA TERRA NON E’ REATO!”. Invio questo contributo di qualche anno fa per ricordare un altro “guerriero della Terra”, il compagno cileno Pablo Vazquez Carrero, fatto assassinare in Africa dai soliti predatori capitalisti
ciao
GS

DEFORESTAZIONE NEL CONGO: UNA APOCALISSE AMBIENTALE
(Gianni Sartori – 2007)
Un recente reportage di Giampaolo Visetti (2207 ndr), inviato di “la Repubblica” a Mbandaka, Repubblica Democratica del Congo (RDC), sembrava la descrizione di una vera e propria apocalisse africana annunciata. La distruzione della foresta pluviale, l’esodo forzato delle popolazioni, lo sterminio degli animali, gorilla compresi, trasformati in viande de brousse, le bambine ridotte a schiave sessuali per miliziani e boscaioli…Mancavano soltanto i “safari dei pigmei”, variante africana della “caccia all’indio” che alcune agenzie (non più di quindici, venti anni fa) offrivano sottobanco... (Continues)
Gianni Sartori 2014/10/8 - 17:12
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C'è chi spera

C'è chi spera
[1967]
Scritto da Colonnello-Pace-Panzeri
Written by Colonnello-Pace-Panzeri

Si tratta del brano (di Colonnello, Pace, Panzeri) portato al Festival di Sanremo edizione n.17 del 1967 da Riki Maiocchi, allora sulla cresta dell'onda, dopo il grande successo di Uno in più (oltre un milione di dischi venduti), un brano di Mogol e Battisti che era anche stato uno dei primi successi della "Linea verde".

In coppia con l'ex cantante dei Camaleonti partecipava al festival un personaggio importante della musica e del jet set della allora trionfante swingin' London, proprio la giovane diva trasgressiva Marianne Faithfull, già compagna di Mick Jagger e cantante di grande successo internazionale con As Tears Go By, scritta per lei dai due Stones Jagger e Richards.

Nonostante queste buone premesse, e il fatto che si trattasse oggettivamente di un brano piuttosto valido, C'è chi spera fu scartato dalle... (Continues)
Il mondo volta le spalle al bene
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/8 - 15:32
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Stelutis Alpinis

Stelutis Alpinis
in chiesa durante un funerale piangevano tutti è toccante

giovanni 2014/10/8 - 15:24
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Azadî bo Kurdistan

Mentre la Turchia, cane da guardia dell’imperialismo statunitense, attende che gli integralisti completino il loro sporco lavoro di genocidio nei confronti dei curdi (per poi magari “mettere in sicurezza” le aree curde in territorio siriano) anche i borghesi nostrani sembrano essersi accorti dei curdi. Ed emerge con forza quale sia il ruolo delle donne sia nella lotta di liberazione che nell’autorganizzazione della società curda.
Invio questo contributo, in parte datato, ma forse ancora utile.

Onore al PKK, libertà per Ocalan!
GS

DONNE CURDE
di Gianni Sartori – 29/03/2014

La difficile situazione del popolo curdo, una “nazione senza stato” sottoposta a feroce repressione (soprattutto in Turchia, ma non solo), rischia periodicamente di venire oscurata dai drammatici eventi mediorientali. In particolare non sempre viene adeguatamente riconosciuto il fondamentale ruolo ricoperto dalle... (Continues)
Gianni Sartori 2014/10/8 - 12:55
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O vintiquattro d'Arvî

Anonymous
O vintiquattro d'Arvî
[1945]

Il 24 aprile del 1945 fu il giorno decisivo per la liberazione di Genova. I tedeschi si arresero alle 15 del giorno dopo. Contro il generale Meinhold, artefice della resa, fu emessa condanna a morte da Berlino e alcuni dei suoi ufficiali gli diedero inutilmente la caccia per eseguirla…

“24 aprile: Alle quattro del mattino i primi colpi di fucile. Subito dopo, le raffiche di mitraglia.
Alle cinque, sempre più frequenti, i colpi di cannone e di mortaio. .. Durissima la battaglia al centro di Piazza De Ferrari....Gli abitati di Sestri Ponente, Cornigliano,Pontedecimo, Bolzaneto, Rivarolo, Quarto, Quinto erano caduti fin dal mattino in mano agli insorti. Mancava, tuttavia, la continuità territoriale fra le loro posizioni e il centro cittadino...Sulla camionale per Milano le colonne nemiche, bloccate nelle gallerie, tentano sortite: non possono più a lungo restare prive d'acqua...
La... (Continues)
O vintiquattro d'Arvî, regòrdê,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/8 - 11:47
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Canto a Puerto Rico

Canto a Puerto Rico
Tradukis Esperanten La Pupo
KANTO POR PORTO-RIKO
(Continues)
Contributed by La Pupo 2014/10/8 - 10:28
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Verbrannte Erde in Deutschland

Verbrannte Erde in Deutschland
[1965]
Parole di Fasia Jansen e Gerd Semmer (1919-1967), poeta, giornalista e traduttore, considerato il “padre della canzone di protesta tedesca”
Musica di Fasia Jansen

Una delle canzoni più celebri del movimento pacifista e antimilitarista tedesco degli anni 60.
L’annuale Ostermarsch, Marcia di Pasqua, è dal 1964 un appuntamento fisso del movimento.
La canzone è presente, interpretata dalla stessa Fasia Jansen e i Fratelli Konrads (?), nel disco compilativo “Il Canzoniere Internazionale dei Ribelli - International Songbook Of Revolutionary Songs” edito in Italia nel 1972 per i tipi de I Dischi Dello Zodiaco.
Feuer! Vorsicht, man legt Feuer –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/8 - 09:55
Song Itineraries: No Nukes
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Delitti, arresto e morte di Federigo Bobini, detto Gnicche

Delitti, arresto e morte di Federigo Bobini, detto Gnicche
'ammazza, quanto là fa lunga, però

(krzyś)

Lunga? Non conosci gli improvvisatori in ottava rima. Capaci di fare cose lunghe il triplo di questa! [RV]
2014/10/8 - 04:34
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The Electrician

The Electrician
1978

Preceded and paralleled by a slow, haunting drone of synth strings accompanied by a repeated percussive bass note, these verses convey an equally sinister allegory. With John Walker softly harmonizing along, Scott Walker sets the scene, describing the torture against Chilean dissidents under the Pinochet dictatorship. The torture is slow and conducted in the low light of a torture chamber. Scott continues, emphasizing the severity of these sadistic acts, saying, “There’s no help, no.” Here, Scott is speaking as the torturer, assuring his victim that salvation is not coming. The music accompanying these lines is constant and feeds into the song’s emotional bridge.

In Chile, converted cultural centers, stadiums, locker-rooms, and even The Esmeralda, a ship of the Chilean Navy, were used as torture chambers. Under Augusto Pinochet, there were 1,300 prison camps and torture centers. The... (Continues)
Baby, it's slow
(Continues)
Contributed by krzyś 2014/10/8 - 01:35
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Fotos do fogo

Fotos do fogo
Anche questa versione italiana ci è stata inviata da Guido Baldoni, che ringraziamo davvero di cuore. [CCG/AWS Staff]
FOTO DEL FUOCO
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/10/8 - 00:01
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Let's Rekindle the Candle of Peace

Nickel Chrome
Inspiré par la Vigil for Peace du 16 mars 2003, malheureusement encore d'actualité.
Un vent glacé
(Continues)
Contributed by Nickel Chrome 2014/10/7 - 22:34
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Wretches and Kings

Wretches and Kings
[2010]
Parole di Chester Bennington e Mike Shinoda
Musica dei Linkin Park
Nell’album intitolato “A Thousand Suns”

I “mille soli” che intitolano quest’album dei Linkin Park sono quelli di un passo del Bhagavadgītā, poema sacro dell’Induismo, citato dal fisico americano Julius Robert Oppenheimer con riferimento alla bomba atomica, di cui fu uno degli artefici: “If the radiance of a thousand suns were to burst at once in the sky, that would be like the splendor of the mighty one” - “Se la luce di mille soli divampasse nel cielo, sarebbe come lo splendore dell'Onnipotente” Una sorta di concept album, quindi, dedicato all’uomo moderno, in balìa di armi di distrazione e di distruzione di massa, che in un improvviso momento di lucidità si trova ad osservare il proprio mondo ormai sull’orlo del baratro.

“Miserabili e Re”, apologo su controllo e ribellione, si apre con la voce di Mario Savio... (Continues)
“There’s a time when the operation of the machine becomes so odious, makes you so sick at heart, that you can’t take part. You can’t even passively take part, and you’ve got to put your bodies upon the gears and upon the wheels, upon the levers, upon all the apparatus, and you’ve got to make it stop. And you’ve got to indicate to the people who run it, to the people who own it, that unless you’re free, the machine will be prevented from working at all”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/7 - 22:30
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Carrero voló

Carrero voló
In margine: i SOAK sono soliti far precedere l'esecuzione di questa canzone da una piccola introduzione che così recita: Carrero Blanco tenía un sueño: volar. Un día, ETA hizo de su sueño una gran realidad. Ovvero: "Carrero aveva un sogno: volare. Un giorno, l'ETA rese il suo sogno una grande realtà." Si riferisce alla passione per il volo che Carrero Blanco aveva sempre avuto pur essendo ammiraglio di marina. La piccola introduzione dei SOAK è stata scelta come "exergo" per l'edizione italiana di Operazione Ogro, il volumetto della giornalista e attivista Genoveva Forest Tarrat (1928-2007), più nota come Eva Forest (ma il volumetto, ancora clandestino nel 1974, fu pubblicato con lo pseudonimo di "Julen Agirre"). Il libriccino è una corposa intervista ai membri del Commando Txikia, che realizzarono l'attentato a Carrero; per questo, Eva Forest fu a sua volta accusata di aver fatto direttamente... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/10/7 - 22:11
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(R)Esistenza

(R)Esistenza
Ciao Tristano, e grazie della tua risposta.Sono felice che la lettura delle poesie di Solismo Sacco ti siano servite per insegnarti qualcosa che abbia a che fare con i valori.Quelli di cui parli e che oggi sono sfumati e sempre più introvabili nella società e negli uomini.Purtroppo dei libri di Solismo ne ho pochi ma sarebbe veramente bello poter diffondere le poesie che scriveva e che nascondeva dentro le scatole delle lastre fotografiche vergini per salvarle dalle perquisizioni dei carabinieri e della polizia politica sotto il fascismo. Ogni poesia è datata,ed iniziano dall'affermarsi del fascismo e terminano dopo la liberazione e comprendono i principali momenti fino agli anni '70.(Solismo è morto a 98 anni d'età nel 2001 e sua moglie a 100 anni nel 2005)Per me hanno rappresentato un aiuto insostituibile ed una grande lezione morale dalla quale non è possibile separarsi e che mi porterò dietro per tutta la vita.Carlo Sacco.
carlo sacco 2014/10/7 - 21:36
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Le déserteur du régiment d'Auvergne

Le déserteur du régiment d'Auvergne
dall'album "Tarentule" del 1977 ristampato su cd nel 1996

Il brano è inserito all'interno di un medley con due strumentali; Branles - Dits d'Écosse / Le Déserteur du régiment d'Auvergne / Air d'après Gaillarde d'Hassler

Les Branles viennent de l'orchésographie de Thoinot-Arbeau (1539). La chanson est tirée d'un recueil de chants de Hte-Bretagne de J.Choleau.

Instruments : violons, violoncelle, mandoloncelle, mandole, dulcimer, courteau, concertina, cymbalettes, tambour.
Voudriez-vous chanter
(Continues)
Contributed by Gianfranco Robiglio 2014/10/7 - 20:15
Song Itineraries: Deserters
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Yup la la

Yup la la
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson Basque – Yup la la – Etxamendi eta Larralde – 1973

La chansonnette présentée ici est de 1973, et parle de l'attentat contre le premier ministre franquiste Luis Carrero Blanco, homme très pieux. Sur toute l'histoire de l'attentat à Carrero Blanco, dit El Ogro (L'ogre), on renvoie à une autre célèbre chanson relative, Carrero voló de SOAK ; une chanson de 1990. L' « envol » de Carrero Blanco se produisit le 20 décembre 1973 Calle de Claudio Coello à Madrid ; et si cette chanson est de 1973, cela veut dire qu'elle dut avoir été écrite dans la foulée des faits. Chose qui pouvait se révéler beaucoup plus dangereuse qu'en 1990.

Le duo qui la composa était composé d'Eñaut Etxamendi et Eñaut Larralde ; les deux Eñaut, tous deux Navarrais et tous deux nés en 1935. Ils étaient connus comme un duo de chansons traditionnelles basques,... (Continues)
YOUPLALA !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/7 - 19:54

Ballata partigiana

Ballata partigiana
[2004]
Versi di Massimo Rendina, giornalista, reduce della campagna di Russia e poi partigiano, con il nome di “Max il giornalista”, e comandante della I Divisione Garibaldi.
Musica per soprano e quartetto d’archi scritta dal compositore Alessandro Annunziata (1968-) in occasione del 60º anniversario dell’ANPI.
La prima esecuzione è stata affidata alla soprano Kim Mingji accompagnata dal Quartetto Pessoa, composto da Marco Quaranta e Rita Gucci al violino, Achille Taddeo alla viola e Giacomo Grandi al violoncello.
Testo trovato sul n. 10 del 2004 di Patria Indipendente, rivista dell’ANPI.
Fischia il vento
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/7 - 16:01




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