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Toz jorz dras de soie tristrons

Toz jorz dras de soie tristrons
[1180 ca.]
Da Yvain il Cavaliere del Leone
Canto popolare
D'après Yvain ou le Chevalier au Lion
Chanson populaire

Si veda anche la pagina Complainte des tisserandes di Marco Valdo M.I.
Voir aussi la page Complainte des tisserandes de Marco Valdo M.I.

Il romanzo Yvain il Cavaliere del Leone (Yvain ou le Chevalier au Lion), scritto da Chrétien de Troyes tra il 1170 e il 1180, è un poema cavalleresco il cui protagonista, Yvain, deriva dal personaggio storico di Owain mab Urien.

Nel poema, Yvain cerca di vendicare il cugino Calogrenant sconfitto da un cavaliere nella foresta di Brocelianda. Yvain uccide questo cavaliere, Esclados, e si innamora della sua vedova, Laudine. Con l'aiuto della damigella di Laudine, Lunete, Yvain riesce a sposarla, ma Gawain lo convince a imbarcarsi in un'avventura cavalleresca. La moglie acconsente, a patto che lui ritorni dopo un anno, promessa che però Yvain... (Continues)
Toz jorz dras de soie tristrons
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/15 - 23:42
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Run and Hide

Run and Hide
Canzone per la pace, fantastico video.
All my life
(Continues)
Contributed by Federico 2014/10/15 - 15:17
Song Itineraries: Child Abuse, War on Earth
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?אלי, אלי, למה עזבתני

?אלי, אלי, למה עזבתני
Eyli, Eyli, lomo azavtoyni?
[1896]
Versi di Boris Thomashevsky (Борис Томашевский, 1866-1939), attore, regista, drammaturgo, storico del teatro. Originario di un villaggio nella regione di Kiev, emigrò con la famiglia a New York nel 1881.

Musica di Jacob Koppel Sandler (Яков Коппель Сандлер, 1853-1931), direttore d’orchestra e compositore, anche lui originario dei dintorni di Kiev, allora Impero russo. Emigrò negli USA nel 1888.
Testo trovato su YouTube. Credo che il titolo sia in ebraico, come dalle Sacre Scritture, mentre poi il testo prosegue in Yiddish.

Una canzone popolare Yiddish, direttamente tratta dal “Salmo di Davide” (l’incipit del Salmo 22 dell’Antico Testamento, nonché l’invocazione in aramaico di Cristo in croce, “Elì, Elì, lemà sabakhtàni?”) ma indissolubilmente legata alla versione, divenuta famosissima, che ne fecero Sandler e Thomashevsky per l’operetta “Brokhe, Oder... (Continues)
אלי, אלי, למה עזבתני?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/15 - 14:01
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Ewakuacja Breslau 1945

Ewakuacja Breslau 1945
2014
Wrocław
Testo e musica di Kamil Borkowski
Testo da YT
Na dworze śnieg przenika ziąb
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/10/15 - 00:53
Song Itineraries: Exiles and exilees
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El Cochinito

El Cochinito
dall'album "Que No Pare la Lucha" (2010)

Da un gruppo di lavoratori giornalieri che ha suonato ieri per protesta davanti al carcere per migranti a Los Angeles, California insieme a Ana Tijoux
Ando con mi ropa sucia porque voy a trabajar
(Continues)
2014/10/14 - 22:22

יוגנט הימען

יוגנט הימען
Yugnt Himen
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.

Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
אונדזער ליד איז פֿול מיט טרױער
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/14 - 15:11
Song Itineraries: Extermination camps
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ווילנע

ווילנע
Vilne
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.

Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.

Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (Continues)
ווילנע,שטאָט פֿון גײַ סט און תּמימות,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/14 - 12:10
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Glasgerion [Jack Orion]

Anonymous
Glasgerion [Jack Orion]
[Ca. XII secolo ?]
[About 12th Century ?]
Ballata tradizionale inglese
English Popular Ballad
Musica/Music: Andrew Lancaster Lloyd (1961)
Child #67

Glasgerion è, nelle sue linee essenziali, una ballata tradizionale di remotissima antichità; un'antichità che spiega senza difficoltà l'estrema crudezza e brutalità della vicenda che vi viene narrata. Nella vera tradizione orale non ha mai goduto di molta popolarità, sia per la sua lunghezza, sia per il vero e proprio stupro che il giovane scudiero traditore compie nei confronti della Principessa; motivo per cui non si conoscono interpretazioni musicali del testo più antico e completo che possediamo (sia pure lacunoso in alcune parti), che proviene dal famoso Folio Percy (I, 248-252), redatto nel XVII secolo, una delle principali fonti per la conoscenza delle più antiche ballate britanniche e base delle Reliques of Ancient English Poetry... (Continues)
Glasgerion was a kings owne sonne,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/13 - 23:35
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The Day They Set Jim Larkin Free

The Day They Set Jim Larkin Free
In due dischi compilativi dei Black 47, “Elvis Murphy's Green Suede Shoes” del 2005 e “Rise Up: The Political Songs” del 2014.

Su queste pagine abbiamo già incontrato James Larkin (1876-1947), combattivo sindacalista irlandese.
Fu uno dei leader del “Frithdhúnadh Mór Baile-Átha-Cliath”, il “Dublin Lock-Out”, il grande sciopero per il diritto all’organizzazione sindacale che paralizzò l’Irlanda dall’agosto del 1913 al gennaio del 1914 quando la repressione poliziesca (che causò almeno quattro morti, uno dei quali – il dirigente sindacale Michael Byrne – picchiato a morte sul cellulare in cui era stato rinchiuso), il crumiraggio e la fame spinsero la maggioranza dei lavoratori a tornare alle fabbriche.

Jim Larkin decise di cambiare aria per un po’, ma anche negli USA riuscì a mettersi subito nei guai: aderì all’IWW, si fece espellere dal partito socialista per via del suo entusiastico sostegno... (Continues)
I see what is, I see the way things should be
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 16:12
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Il lupo di Gubbio

Il lupo di Gubbio
[2000]
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi

Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:

Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (Continues)
Francesco a quel tempo in Gubbio viveva
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 12:37
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חד גדיא

חד גדיא
Khad gadyà
[1989]
Versi in parte della tradizione ebraica (originariamente in aramaico), in parte originali di Chava Alberstein.
Musica tradizionale ebraica, per intenderci, quella della cantilena-filastrocca “Alla fiera dell’est” di Angelo Branduardi (1976), che è per l’appunto ispirata al “חד גדיא / Khad Gadya”, canto intonato durante il Pesach, la Pasqua ebraica.
Nell’album di Chava Alberstein intitolato “לונדון” (“London”), 1989.
Nella colonna sonora del film intitolato “Free Zone” diretto nel 2005 dal regista israeliano Amos Gitai.
Testo trovato su questo sito portoghese
Interpretata anche dal Rana Choir, coro di donne israeliane e palestinesi di Jaffa.



Durante la prolungata e sanguinosa occupazione israeliana del Libano meridionale (durata 18 anni, dal 1982 al 2000) e all’inizio della Prima Intifada palestinese, Chava Alberstein riscrisse questo che è uno dei canti più amati... (Continues)
דזבין אבא בתרי זוזי
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/13 - 10:24
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)

Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)
[1944]
Testo tratto da “Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra”, di Domenico Agasso jr. e Attilio Celeghini, Effatà editrice, 2008.
La canzone si canta sull'aria di "Quand ch'a j eru a Pampalüc" la
famosa canzone del Battaglione Alpino Val Cenischia.

Paraloup (“difesa dai lupi”) è una borgata situata a 1.361 metri nel comune di Rittana, tra le valli Stura e Grana, provincia di Cuneo, dove durante la Resistenza operò la banda “Italia Libera”, facente parte delle brigate partigiane “Giustizia e Libertà” legate al Partito d’Azione (il cui organo di stampa si chiamava, per l’appunto “L’Italia Libera”).
La banda Italia Libera, costituitasi l’11 settembre 1943 a Madonna del Colletto per iniziativa di 12 antifascisti, tra i quali Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco, Ettore Rosa e Dino Giacosa, si spostò a Paraloup alla fine del mese, e qui rimase fino alla primavera del 1944.... (Continues)
Quand ca j eru a Paralup
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/12 - 23:07

La polenta gialla

Anonymous
La polenta gialla
[1943-45]
Canzone delle formazioni partigiane operanti nell’Alta valle del Serchio, in Garfagnana.
Testo presente nella raccolta “Canti politici italiani : 1793-1945” a cura di Lamberto Mercuri e Carlo Tuzzi, con la prefazione di Ferruccio Parri, Editori Riuniti, 1962.

Trovo l’avvio di questa canzone citato in “Sapori resistenti. Dal fascismo alla Resistenza. Che cosa mangiavano (e non mangiavano) gli italiani. E i partigiani., un articolo pubblicato una decina d’anni fa su A-Rivista Anarchica a firma di Marco Rossi.
Al proposito, nel paragrafo dedicato al vino, l’autore riporta due curiosi aneddoti resistenziali, il primo da “Ribelli per un ideale” di Ezio Raspanti, pubblicato a Foiano della Chiana nel 1994, il secondo da “Partigiani della montagna. Vita delle divisioni “Giustizia e Libertà” del Cuneese” di Giorgio Bocca, uno dei primi libri sulla Resistenza, essendo la prima edizione... (Continues)
C'è un gruppo partigiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/12 - 21:31
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Ventrebleu!

Ventrebleu!
Quand tu dois te lever ventrebleu
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/12 - 17:19
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מחנות גײען

מחנות גײען
Makhnes geyen
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart

Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]

"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (Continues)
פֿאָרװערטס ברידער אין די רײען
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/10/10 - 21:17

Battaglioni del duce

Anonymous
Battaglioni del duce
[1943?]
Canzone della Resistenza, parodia di “Battaglioni M” - dove la M stava per Mussolini - inno delle tristemente famigerate unità d'élite della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fascista.
Battaglioni del duce, battaglioni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 14:11
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Le parole perdute

Le parole perdute
[2014]
Parole di Fiorella Mannoia
Musica di Bungaro (Antonio Calò) e Cesare Chiodo
Anticipazione dal prossimo album della Mannoia, intitolato “Fiorella”
Le parole perdute nascoste in fondo al cuore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 13:10
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Auf, auf zum Kampf!

Anonymous
Auf, auf zum Kampf!
[1919]
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perchè la paternità di Bertolt Brecht non è universalmente confermata.
Sull’aria e sulla falsariga di una canzone militare della Grande Guerra.

Magistralmente interpretata da Hannes Wader fin dal disco “Hannes Wader Singt Arbeiterlieder” del 1977.

Una canzone dedicata a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, protagonisti della rivoluzione tedesca del 1918, tra i fondatori del partito comunista di Germania, leader della rivolta spartachista del gennaio 1919. Il 15 gennaio di quell’anno Liebknecht e la Luxemburg vennero rapiti da membri dei Freikorps, il gruppo paramilitare allora agli ordini del governo socialdemocratico, che li torturarono ed uccisero.
In memoria di Liebknecht, della Luxemburg e di altri militanti comunisti uccisi nel 1919, qualche anno dopo fu eretto un monumento a Berlino, opera di “sovietica brutalità” firmata dall’architetto... (Continues)
Auf, auf zum Kampf, zum Kampf!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 12:09
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Der Rattenfänger

Der Rattenfänger
[1974]
Parole e musica di Hannes Wader
La canzone che dà il titolo all’album del 1974.

Il pifferaio di Hameln cantato da Hannes Wader libera la città dai topi in cambio della semplice promessa di essere compensato. Quando però, a lavoro fatto, si presenta per riscuotere la sua paga le autorità della città non solo si rifiutano e lo scherniscono, ma lo fanno massacrare e sbranare dai cani, ignorando che il pifferaio – figura simile all’ “ebreo errante” - è una creatura sovrannaturale, un immortale. Questi infatti fa presto ritorno in città, di domenica, quando tutti gli adulti, falsi ed ipocriti, sono a messa e a casa sono rimasti solo i bambini. Il pifferaio li raccoglie al suono del suo flauto e canta loro della sua disgrazia, sicchè i ragazzini decidono di aiutarlo ad ottenere giustizia contro i loro stessi padri. La reazione non si fa attendere: i genitori, messi alla berlina, non esitano... (Continues)
Fast jeder weiß was in Hameln geschah, vor tausend und einem Jahr
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/10 - 09:43
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Chico Mendes

Chico Mendes
Composed in 1989; Recorded in 1993

Acre, no BRasil, nasceu Chico Mendes
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/10/9 - 20:53
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
[1964]
Parole e musica di Hannes Stütz
Arrangiamento musicale di Dieter Süverkrüp
Interpretata da Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp ed Hannes Stütz.
In “Wir Wollen Dazu Was Sagen - Neue Lieder Gegen Die Bombe 64”, uno dei dischi collettivi riconducibili al movimento pacifista e antimilitarista tedesco.
Unser Marsch ist eine gute Sache
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 15:50
Song Itineraries: No Nukes
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Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten

Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten
[1965]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Die Widerborstigen Gesänge Des Dieter Süverkrüp” del 1967.

Prima ancora di Hannes Wader e di Reinhard Mey, l’alfiere della canzone di protesta in Germania (parliamo della Germania ovest, quella capitalista) è stato Dieter Süverkrüp, classe 1934, da Düsseldorf. Lui iniziò il suo canto politico alla fine degli anni 50 e ben prima del ’68 scrisse questa canzone sul comunismo o, meglio, sugli abusati stereotipi sui comunisti allora molto in voga nell’Occidente in piena Guerra Fredda…

Incredibile come le classi politiche dirigenti in ogni epoca riescano a nutrire i rispettivi popoli di pregiudizi velenosi e perniciosi al fine di colpire opposizioni, minoranze e inconformi. E si tratta oltretutto di fole che molto spesso attraversano intatte i secoli e che talora, nonostante il bersaglio diverso, sono assai simili tra di loro, se si pensa per esempio alle immagini dell’ebreo sacrificatore di bambini, del comunista che li mangia e dello zingaro che invece li rapisce…
Wenn die Sonne, bezeichnenderweise im Osten und rot hinter Wolken aufgeht –
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/9 - 14:40
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La Vandeana

Settimo Sigillo
Splendida musica, ma deriva da uno sceneggiato francese degli anni '60 (tutt'altro che vandeana, come origine), "Les Compagnons de Jehu", ambientato in epoca bonapartista. Per inciso, bellissimo.
Il testo riflette le convinzioni - legittime ma a mio avviso come dire discutibili - di un gruppo di estrema destra cattolica, "Europa Civiltà". Solo dopo è stato adottato come inno di Ordine Nuovo.
Galvano 2014/10/1 - 21:42
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Khorakhané (A forza di essere vento)

Khorakhané (A forza di essere vento)
APPELLO
Invio questo “frammento di memoria” (comunque in linea con l'argomento) per sottolineare la mia estraneità all’illustre politologo GIOVANNI Sartori con cui recentemente sono stato confuso (a sinistra) e quindi criticato per alcune sue dichiarazioni in materia di immigrazione. Come traspare da questo mio articolo, per quanto datato, la mia concezione del mondo (con tutto il rispetto per lo spessore culturale del mio QUASI omonimo) è un poco diversa. E naturalmente ho ancora meno a che fare, ca va sans dire, con un altro Gianni Sartori (questo sì, purtroppo, omonimo) che imperversa su vari siti (del Giornale , sul sito di Grillo per es.) lanciando offese e minacce (“merde”, “tre metri di corda…” etc) nei confronti di sinti, rom, immigrati e “comunisti”. Ribadisco che non siamo neanche lontanamente parenti (in tutti i sensi). Tra l’altro mia nonna era sinta (e mio nonno cimbro) per... (Continues)
Gianni Sartori 2014/10/1 - 19:25
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Din din, suona 'l campanello

Din din, suona 'l campanello
Chanson italienne – Din din, suona 'l campanello – Margot - 1976
DRING DRING, LA SONNETTE SONNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/10/1 - 18:42
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If I Can Dream

If I Can Dream
É Da molti anni che ascolto elvis, e con l'inglese me la cavo, ma leggere la traduzione e sapere esattamente il significato é tuttaltra cosa
pino 2014/10/1 - 17:39
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La sera si fa sera

La sera si fa sera
Nel 1979 Branduardi la cantò in morte di Demetrio Stratos.
IL FUNERALE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 12:02
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Canto a Puerto Rico

Canto a Puerto Rico
Questa canzone è così reale per me! Sono triste e vado a piangere quando la sento...

Sorry, i am too sentimental perhaps...
BorikuaTainoGuerrero 2014/10/1 - 08:43
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Lamento borincano

Lamento borincano
Here is a rough English translation for my comrades who do not speak Spanish. Enjoy!
BORINQUEN LAMENT
(Continues)
Contributed by BorikuaTainoGuerrero 2014/10/1 - 08:30

Gino Parin

Gino Parin
GINO PARIN
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 17:39
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Me gustan los estudiantes

Me gustan los estudiantes

MESSICO: DOPO PROTESTA REPRESSA DALLA POLIZIA SCOMPARSI 57 STUDENTI

Da La Repubblica del 30 settembre 2014

ACAPULCO - Le autorità giudiziarie dello Stato di Guerrero, nel sud del Messico, stanno indagando sulla scomparsa di 57 studenti in seguito ad una manifestazione violentemente repressa dalla polizia locale e degli scontri che hanno causato venerdì scorso sei morti a Iguala.

Iñaky Blanco Cabrera, procuratore generale di Guerrero, ha detto ieri sera in conferenza stampa che la giustizia si sta interrogando sul ruolo che possono aver giocato agenti della polizia locale in queste sparizioni. Cabrera ha spiegato che una delle piste dell'inchiesta riguarda quelle che vengono definite "sparizioni forzate", per indicare rapimenti da parte delle forze di sicurezza.

Gli studenti della scuola rurale di Ayotzinapa stavano protestando contro quelle che considerano misure discriminatorie in favore degli studenti delle città e contro la riforma dell'istruzione in generale.
Bernart Bartleby 2014/9/30 - 15:27
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Marc Zingar

Marc Zingar
MARC LO ZINGARO
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 15:07
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Piazza Fontana (Luna Rossa)

Piazza Fontana (Luna Rossa)
Una nota: il testo riportato è quello originale di Claudio Bernieri e cantato dagli Yu Kung. La versione della Banda Bassotti è più "edulcorata", e nella secondultima strofa sostituisce "la classe operaia lo aspetterà armata" con "la classe operaia continua la sua lotta".
ZugNachPankow 2014/9/30 - 15:00
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Arone Pakitz

Arone Pakitz
AARON PAKITZ
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 14:14

Doina Haşului [Doina delle celle H]

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Doina Haşului [Doina delle celle H]
Strano destino, quello del carcere della Doftana, situato a Telega nel distretto di Prahova. Negli anni '30 “ospitò” praticamente tutto il movimento antifascista e comunista rumeno, in particolare nella famigerata “Secţia H” (Sezione H, le “celle H” di questa canzone), ivi compresi Gheorghe Gheorghiu-Dej (dal 1933 al 1944) e Nicolae Ceauşescu. La profezia della Doina Haşului si avverò: con l'instaurazione del regime comunista, la Doftana divenne un museo riservato alle grandi personalità comuniste che vi erano state carcerate, mentre in altre Doftane si riservava agli oppositori lo stesso trattamento. Attualmente è pressoché in rovina. Per il resto si rimanda alla pagina su Privesc din Doftana. [RV]
DOINA DELLE CELLE H
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/9/30 - 12:06

Doina Haşului [Doina delle celle H]

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Doina Haşului [Doina delle celle H]
Con il titolo “Doina delle celle H”, nel disco “Canti dei lager, di esilio e di prigionia”, raccolti e annotati a cura di Sergio Liberovici, I Dischi del Sole, 1966.
Bernart Bartleby 2014/9/30 - 10:15
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Guiltiness

Guiltiness
La colpevolezza che resta nelle coscienze degli oppressori. Questo è uno dei brani più universali del grande Robert Nesta, di grande attualità ancora oggi...purtroppo!
COLPEVOLEZZA
(Continues)
Contributed by Parva Securis 2014/9/29 - 19:57
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Inno a Oberdan

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Inno a Oberdan
L'Austria imperiale pare che abbia avuto anche un ruolo nel genocidio degli armeni, come pure la Germania imperiale, entrambe alleate dei turchi nella prima guerra mondiale.

Il genocidio armeno e la complicità degli imperi centrali

Tre imperi, tedesco, austriaco, turco, una guerra in comune, tante violenze sulle popolazioni civili, vittime immancabili delle ambizioni dei potenti.
Vanzetti 2014/9/29 - 17:56
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Poter del canto

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Poter del canto
POTER DEL CANTO
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 14:00
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La ragazza all'armata

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LA RAGAZZA ALL'ARMATA
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 12:00
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The Boys Of The Old Brigade

The Boys Of The Old Brigade
I RAGAZZI DELLA VECCHIA BRIGATA
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2014/9/29 - 11:42

I coscritti di Bonaparte

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I coscritti di Bonaparte
I COSCRITTI DI BONAPARTE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 10:44
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Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins

Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins
Federico Maria Sardelli: Chaconne, dédié à la mémoire immortelle de J.-B. Lully (2009)

Questa pagina non potrebbe essere compiuta senza la Ciaccona che Federico Maria Sardelli ha composto nel 2009 dedicandola alla memoria immortale di Giovan Battista Lulli.

Cette page ne saurait être complète sans la Chaconne que Federico Maria Sardelli a composée en 2009 en la dédiant à la mémoire de Jean-Baptiste Lully.

Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:57
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Una storia senza onore né gloria

Una storia senza onore né gloria
Canzone dell'impiegatino asburgico
di David Riondino

Nota. Ci ha scritto il nostro celebre (e perfido) amico Riccardo Scocciante, ma stavolta non per proporre una sua composizione, bensì per segnalare questa ineffabile opera di David Riondino. "Come sapete, ho come codice-autore in questo sito il 1815, anno del Congresso di Vienna; indi per cui mi sento particolarmente legato a tematiche asburgiche. Vi pregherei quindi di accogliere questo mio modesto contributo, possibilmente su qualche pagina un po' kaiser-und-königlich; sono certo che farete del vostro meglio. - Il vostro Riccardo Scocciante." Come non accontentarlo? Ed ecco quindi questa "Canzone dell'impiegatino asburgico, tratta dal ponderoso saggio La chansonlong e la chansoncurt e una nota sullo Sgurz, scritto nei remoti anni '80 del secolo scorso dallo chansonnier e cabarettista fiorentino. Premettiamo la nota che accompagna la... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/9/28 - 13:05
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Carlo Giuliani

Carlo Giuliani
Intervista ad Haidi Giuliani
(a cura di di Gianni Sartori - 2003)

Haidi Giuliani è la madre di Carlo, il ragazzo ucciso in piazza Alimonda il 20 luglio 2001. L’abbiamo incontrata alla seconda edizione vicentina di "FestAmbiente", dove, insieme a don Vitaliano Della Sala e a Umberto Pizzolato , ha preso parte al dibattito "Costruire l'Europa dal basso: l'opportunità del Social Forum europeo".

Molti di noi che hanno preso parte alle "giornate di Genova" del luglio 2001 sono rimasti con dubbi, perplessità sul reale svolgimento dei fatti. Resta l'impressione che il morto, i feriti, i gassati (con il lacrimogeni CS, proibiti dalla Convenzione di Ginevra), le persone maltrattate e picchiate a Bolzaneto e alla Diaz rientrassero in un piano prestabilito con cui si voleva affossare definitivamente il movimento No-global...Sicuramente hai avuto modo di approfondire la questione più di altri. Cosa... (Continues)
Gianni Sartori 2014/9/28 - 09:06
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
In questo momento molto difficile, drammatico per mio padre (classe 1925) vorrei confortarlo anche recuperando questo articolo già pubblicato (su cartaceo) su “A, rivista anarchica” (anno 33 n. 289 aprile 2003). Piccolo o grande, ha dato il suo contributo pagando di persona “il biglietto di ritorno per la democrazia”. Onore a lui e a tutti coloro che in un modo o nell’altro fecero Resistenza alla dittatura.
ciao. GS

Mio padre partigiano
(Gianni Sartori)

Una storia partigiana semplice, quella di Leone Sartori “Marcello”: raccontata dal figlio.

Premessa: da molto tempo coltivo l’ambizione di raccogliere materiale sufficiente per scrivere un libro sulla Resistenza nel Vicentino e in particolare sui Colli Berici sperando di contribuire alla conoscenza di episodi, personaggi, situazioni finora trascurati, soprattutto per l’area collinare dove operò la “Brigata Silva”. Esiste, infatti, una... (Continues)
Gianni Sartori 2014/9/28 - 08:52
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Flor de Retama

Flor de Retama
FLOWER OF BROOM
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2014/9/27 - 19:42




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