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Raised by Wolves

Raised by Wolves
Album: "Songs of Innocence" (2014)



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La canzone è ispirata a un episodio vissuto in prima persona da un Bono quattordicenne in un quartiere difficile di Dublino all'epoca dei "Troubles". Racconta la storia vera di un autobomba esplosa nella sua città nel 1974. "Si tratta di un attentato accaduto nel nostro paese quando tre autobombe furono fatte esplodere contemporaneamente a Dublino un venerdì pomeriggio alle 5:30", ha raccontato il cantante in un'intervista a Rolling Stone, "di solito il venerdì mi sarei trovato in quel negozio di dischi proprio dietro l'angolo ma quel giorno decisi di andare a scuola in bicicletta."

"La bomba ha dilaniato la strada. Io sono scappato ma uno dei miei compagni era dietro l'angolo con suo padre, ed è stata un'esperienza traumatica per lui, non penso che l'abbia superata ancora oggi".

Traduzione da Songfacts

This song talks about Bono... (Continues)
Face down on a broken street
(Continues)
2014/10/1 - 23:51
Song Itineraries: Conflicts in Ireland

Coro dei deportati

Coro dei deportati
[1942-44]
Versi di Franco Fortini, nella raccolta “Foglio di via ed altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.

Non so se questa spledida e agghiacciante poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque del canto di un “Coro dei deportati”…
Quando il ghiaccio striderà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 13:24
Song Itineraries: Extermination camps
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La sera si fa sera

La sera si fa sera
[1945]
Versi di Franco Fortini, pubblicati nel 1946 sulla rivista “Il Politecnico”.
Poi nella raccolta “Foglio di via e altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.
Li ha messi in musica, ma cambiandone il testo, Angelo Branduardi nella sua “Il funerale”, contenuta nel famoso album “Alla fiera dell’est” del 1976.

Sono versi che Fortini dichiarò ispirati ad un canto funebre rumeno e potrebbe trattarsi quindi anche solo di una riflessione sulla morte. Se non che il poeta li scrisse sul finire della guerra, o a guerra appena finita, quando i “brividi di morte” stavano per lasciare spazio ad “una luce quieta”, e la paura ed il terrore – i predatori della notte - stavano lasciando spazio alla pace e al bello…
La sera si fa sera,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 12:01

Gli imperatori…

Gli imperatori…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.

Propongo questa poesia senza sapere se sia mai stata messa in musica. Si tratta per altro dichiaratamente di un canzonetta, e pertanto…
Dedicata – come anche Lontano lontano… - alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Gli imperatori dei sanguigni regni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 11:04
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Lontano lontano…

Lontano lontano…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.
Musica di Margot Galante Garrone, dal suo album “Margot” del 2011.

Cinica canzonetta del vecchio e disincantato Fortini, ormai prossimo alla liberatoria dipartita da questo mondo crudele. Dedicata alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Lontano lontano si fanno la guerra.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/10/1 - 10:06

Gino Parin

Gino Parin
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Testo trovato sul blog Buchi nella sabbia.

A differenza di Arone Pakitz, questa altrettanto bella e dolorosa poesia di Cergoly non credo sia stata messa in musica, ma la propongo lo stesso - a pieno titolo, e non come Extra - perchè l’autore la concepì fra i suoi “canti clandestini” e perchè gli Zuf de Žur l’hanno inclusa, insieme a tanti altri materiali poetici e musicali, nel loro spettacolo “Oświęcim Z 10803 - Shoah e Porrajmos”. Il titolo allude a Antoine Siegmeyer, detta Tonia, zingara rom tedesca, nata il 12 giugno 1932, che nel giorno del suo 12° compleanno,... (Continues)
Gino Parin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 17:35
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Marc Zingar

Marc Zingar
[1998]
Nell’album intitolato “Tilulela”
Testo e traduzione italiana trovati su di una pagina riconducibile al gruppo goriziano.
“Biel vignint da l'Ungiaria
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 15:07
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Arone Pakitz

Arone Pakitz
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica di Mauro Zuccante (1962-), compositore veronese, dal suo “Madrigale in tre tempi” (2004)
Interpretata anche da Alessio Lega
Arone Pakitz
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 14:13
Song Itineraries: Extermination camps
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El kolo go balà

El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.



Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.

“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (Continues)
El kolo go balà
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/30 - 11:45
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Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire

Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
Tradizionale / Traditionnel [Franche-Comtée]
Interpretazione / Intérpretation:
Malicorne, Almanach, 1976
Voix / Voce: Gabriel Yacoub

Ben ritrovati, miei cari malicòrnidi, o malicornuti che dir si voglia. Direi che, vista quest'antica e non rassicurante canzone che vi sto per propinare all'inizio dell'autunno, l'epiteto di “malicornuti” possa starci alquanto bene, visto che vi si stanno per spalancare le bocche dell'inferno.

Quand je menais les chevaux boire proviene da un'aspra regione della Francia tradizionale, la Franca Contea; ma il suo tema è, naturalmente, diffuso in tutta l'Europa medievale. Mai come nelle ballate tradizionali, di qualsiasi luogo, l'eterna coppia “Eros e Thanatos” è tanto diffusa e all'ordine del giorno: tragiche nozze, fidanzamenti sanguinosamente contrastati dalle famiglie, massacri all'altare, malattie fulminanti alla vigilia dello sposalizio, e così via. Sono,... (Continues)
Quand je menai mes chevaux boire
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 17:29
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Poter del canto

Anonymous
Poter del canto
Canzone popolare piemontese raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) a Sale Castelnuovo (che con Villa Castelnuovo costituisce oggi il Comune di Castelnuovo Nigra), in provincia di Torino, dall’informatrice signora Domenica Bracco. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Propongo timidamente questa canzone come Extra, ma credo che potrebbe anche essere ritenuta una “DOCCG” a pieno titolo. Infatti il potere liberatorio del canto qui non porta solo il mondo a fermarsi “in-cantato” ma addirittura alla meraviglia dei potenti e alla liberazione di coloro che fino a quel momento sono stati imprigionati, vessati ed angariati.

Mi ha ricordato il testo di una canzone di Franco Battiato dallo stesso titolo, scritta con Mario Sgalambro e contenuta nell’album “Ferro battuto” del 2001:

IL POTERE DEL CANTO

Sprezza... (Continues)
S'a i sun tre fradei an Fransa, tüti tre 'nt üna përzun.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 13:59
Song Itineraries: From World Jails
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La ragazza all'armata

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Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina sulla collina torinese. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Sembra questa una variante de “La Lionetta” cui accennava anche il nostro Gianfranco Robiglio nel suo contributo Il tema della guerra nella musica popolare piemontese sull’Antiwar Songs Blog.
Il tema è quello, ricorrente nella canzone popolare, delle donne proiettate nelle guerre degli uomini, non solo e non sempre coloro che ne subiscono passivamente gli effetti nefasti ma vere e proprie protagoniste, e non soltanto nei ruoli secondari di vivandiere, cantiniere o lavandaie ma di vere e proprie soldatesse, seppur sovente travisate, o – come in questa canzone – di giovani che decidono di seguire i soldati scegliendo deliberatamente una vita di presumibile prostituzione... (Continues)
La fia dël mülinè i soldà völo rubè-la.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 11:59

I coscritti di Bonaparte

Anonymous
I coscritti di Bonaparte
[Primo decennio dell’800?]
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina di Moncalvo, Asti, al confine con Casale Monferrato e la Provincia di Alessandria. Nell’imprescindibile raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Nel quindicennio di dominazione francese anche in Piemonte, come in ogni angolo d’Europa soggiogato da Napoleone, prima giovane generale della repubblica rivoluzionaria e poi Imperatore dei francesi, la coscrizione obbligatoria fu introdotta in tutti i paesi occupati e produsse ovunque forti resistenze, che si tradussero in un alto tasso di diserzione e di emigrazione.
Si vedano anche altre canzoni già presenti, come Canto dei coscritti, o Partirò, partirò, Maledet Napoleon, La balada ‘d Pipu Majen, Le conscrit du Languedô (Fanfan) e Coraggio amor mio.
Bonapart l’à manda a dire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/29 - 10:33
Song Itineraries: Napoleon's Wars
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Complainte de la blanche biche

Anonymous
Complainte de la blanche biche
L'interpretazione di Véronique Chalot e dei Malicorne in un nuovo video



Il bel video di Valestap, del 14 agosto 2014, riporta sia la versione interpretata da Véronique Chalot che quella dei Malicorne. Sia nell'introduzione che nell'iconografia, come si può vedere, riprende diverse cose da questa pagina (che, del resto, è stata probabilmente la prima in Rete interamente dedicata a questa ballata).
Riccardo Venturi 2014/9/29 - 01:35
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Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins

Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins
Federico Maria Sardelli: Chaconne, dédié à la mémoire immortelle de J.-B. Lully (2009)

Questa pagina non potrebbe essere compiuta senza la Ciaccona che Federico Maria Sardelli ha composto nel 2009 dedicandola alla memoria immortale di Giovan Battista Lulli.

Cette page ne saurait être complète sans la Chaconne que Federico Maria Sardelli a composée en 2009 en la dédiant à la mémoire de Jean-Baptiste Lully.

Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:57

Dagli emisferi levansi i lamenti

Testo di Napoleone Murzi e G. Danesi
Sull'aria dell'Inno della Rivolta di Luigi Molinari.

Il canto fu raccolto da Leoncarlo Settimelli e R. I. Orano da Napoleone Murzi, di cui già abbiamo qualche notizia dall' Inno dei lavoratori del mare: portoferraiese di nascita ma di famiglia di Rio Marina, fu un ex lavoratore marittimo che era anche un cantore e un autore. Il canto di questa pagina è infatti sua opera diretta, anche se Catanuto/Schirone (op. cit., p. 143) riportano come coautore anche un non meglio precisato G. Danesi (anch'egli senz'altro elbano, dato che Danesi è uno dei cognomi più tipici dell'isola). Secondo Catanuto/Schirone, "è uno dei canti che musicalmente si rifà al noto testo del Molinari Inno della rivolta, riflettendone la struttura".
Dagli emisferi levansi i lamenti
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:29

Inno dei pezzenti

[1904]
Testo di Angelo Tonello
Probabilmente sulla struttura melodica dell' "Inno di Garibaldi"

Fiorirono, un tempo, vari "inni dei pezzenti"; il più famoso è senz'altro quello più noto come la "Marsigliese del lavoro", scritto da Carlo Monticelli; questo, invece, apparve nel 1904 in un canzoniere pubblicato negli USA ("Il Canzoniere della Rivoluzione", West Hoboken, NJ, Biblioteca del Circolo di Studi Sociali) e, successivamente, nel "Canzoniere Sociale Illustrato" di Arturo Frizzi (1908) con alcune varianti. Le scarne notizie biografiche sull'autore provengono da quest'ultimo opuscolo. Nell'inno (si veda ad esempio l'ultima strofa) è facile cogliere accenti addirittura manzoniani (il famoso coro dell'Adelchi: Dagli atri muscosi, dai fori cadenti...).[RV]
Sorgete, sorgete, pezzenti ed ignavi,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/9/29 - 00:04
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Les Rupins

Les Rupins
Les Rupins

Chanson française – Les Rupins – Léo Ferré - 1961

Voici donc, mon cher Lucien l'âne mon ami, cette chanson de Léo Ferré que je t'avais promise l'autre jour. Cette chanson pour laquelle j'avais fait une digression sur le sens du mot qui en est le titre : « rupin ». Je te rappelle, non que je pense que tu as peu de mémoire et que tu ne t'en souviennes pas, mais car cela a son importance, que j'avais fait cette digression en devisant avec toi d'une canzone italienne dont j'avais intitulé la version française «  ROME EST FAITE POUR LES RUPINS » Roma è fatta pei ricchi signori. Ces deux canzones se répondent et se complètent. Toutes les deux se situent dans une capitale : Rome et Paris. Celle de Rome, on le sait, décrit très exactement la situation de misère qui est faite aux pauvres ; celle de Paris, décrit très exactement les « rupins ». Très exactement et au picrate. Résultat :... (Continues)
Le chapeau sur l’œil,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/9/28 - 22:12
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Scacco matto

Scacco matto
44° zecchino d'oro (2001)

Testo: Mario Manasse
Musica: Marco Mojana
Interprete: Simone Crescenzi

Bella l'idea di risolvere le controversie internazionali con una partita di scacchi
SOLISTA: C’è un gioco molto antico, che in India fu inventato
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/9/28 - 20:32
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Una storia senza onore né gloria

Una storia senza onore né gloria
Canzone dell'impiegatino asburgico
di David Riondino

Nota. Ci ha scritto il nostro celebre (e perfido) amico Riccardo Scocciante, ma stavolta non per proporre una sua composizione, bensì per segnalare questa ineffabile opera di David Riondino. "Come sapete, ho come codice-autore in questo sito il 1815, anno del Congresso di Vienna; indi per cui mi sento particolarmente legato a tematiche asburgiche. Vi pregherei quindi di accogliere questo mio modesto contributo, possibilmente su qualche pagina un po' kaiser-und-königlich; sono certo che farete del vostro meglio. - Il vostro Riccardo Scocciante." Come non accontentarlo? Ed ecco quindi questa "Canzone dell'impiegatino asburgico, tratta dal ponderoso saggio La chansonlong e la chansoncurt e una nota sullo Sgurz, scritto nei remoti anni '80 del secolo scorso dallo chansonnier e cabarettista fiorentino. Premettiamo la nota che accompagna la... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/9/28 - 13:05
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Guiltiness

Guiltiness
Dall'album "EXODUS" (1977)
Guiltiness rest on their conscience
(Continues)
Contributed by Parva Securis 2014/9/28 - 10:59
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Carlo Giuliani

Carlo Giuliani
Intervista ad Haidi Giuliani
(a cura di di Gianni Sartori - 2003)

Haidi Giuliani è la madre di Carlo, il ragazzo ucciso in piazza Alimonda il 20 luglio 2001. L’abbiamo incontrata alla seconda edizione vicentina di "FestAmbiente", dove, insieme a don Vitaliano Della Sala e a Umberto Pizzolato , ha preso parte al dibattito "Costruire l'Europa dal basso: l'opportunità del Social Forum europeo".

Molti di noi che hanno preso parte alle "giornate di Genova" del luglio 2001 sono rimasti con dubbi, perplessità sul reale svolgimento dei fatti. Resta l'impressione che il morto, i feriti, i gassati (con il lacrimogeni CS, proibiti dalla Convenzione di Ginevra), le persone maltrattate e picchiate a Bolzaneto e alla Diaz rientrassero in un piano prestabilito con cui si voleva affossare definitivamente il movimento No-global...Sicuramente hai avuto modo di approfondire la questione più di altri. Cosa... (Continues)
Gianni Sartori 2014/9/28 - 09:06
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
In questo momento molto difficile, drammatico per mio padre (classe 1925) vorrei confortarlo anche recuperando questo articolo già pubblicato (su cartaceo) su “A, rivista anarchica” (anno 33 n. 289 aprile 2003). Piccolo o grande, ha dato il suo contributo pagando di persona “il biglietto di ritorno per la democrazia”. Onore a lui e a tutti coloro che in un modo o nell’altro fecero Resistenza alla dittatura.
ciao. GS

Mio padre partigiano
(Gianni Sartori)

Una storia partigiana semplice, quella di Leone Sartori “Marcello”: raccontata dal figlio.

Premessa: da molto tempo coltivo l’ambizione di raccogliere materiale sufficiente per scrivere un libro sulla Resistenza nel Vicentino e in particolare sui Colli Berici sperando di contribuire alla conoscenza di episodi, personaggi, situazioni finora trascurati, soprattutto per l’area collinare dove operò la “Brigata Silva”. Esiste, infatti, una... (Continues)
Gianni Sartori 2014/9/28 - 08:52
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America Here's My Boy

America Here's My Boy
(2012)
da "Song Reader"

Nel 2012 Beck decide, invece di pubblicare un album, di pubblicare un songbook, un libro di spartiti musicali, testi e immagini intitolato Song Reader.
Quasi come se si trattasse di standard di cui non esiste una prima incisione originale, molti fan di Beck ma anche gruppi più o meno affermati si sono cimentati con le canzoni e le hanno incise con i più svariati arrangiamenti. Il sito ufficiale del progetto ha incluso i link a tutte le interpretazioni.

Questa canzone fa parte del progetto ed è stata incisa tra gli altri dal David Sinclair Trio, da Swamp Dogg, da Lelia Moss, dai Wake Me For Coffee e dalla e LSU Symphony Orchestra. Si ispira alle tipiche canzoni patriottiche della Prima Guerra Mondiale (in particolare, anche per la copertina, a questa) quando le madri americane si dichiaravano pronte a donare i loro figli alla patria, ma il finale dove "here's... (Continues)
He came into this world, helpless and unformed
(Continues)
2014/9/28 - 00:17

Il tema della guerra nella musica popolare piemontese

Antiwar Songs Blog
Il tema della guerra nella musica popolare piemontese
Pubblichiamo un articolo inviatoci da Gianfranco Robiglio, che ha recentemente scoperto il nostro sito e ci ha proposto ultimamente vari interessanti contributi soprattutto sul tema della musica popolare ligure e piemontese. Gianfranco specifica che l’articolo è in costruzione e che aspetta commenti, aggiunte e integrazioni da parte dei visitatori. I commenti quindi sono più che […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-27 21:32:00
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Flor de Retama

Flor de Retama
FLOWER OF BROOM
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2014/9/27 - 19:42
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Via

Via
2014
Riuscire a volare

Non è facile parlare di pedofilia e di violenza sui bambini, una violenza stigmatizzata anche dai peggiori criminali, non è facile perché inevitabilmente ci fa mettere in discussione le nostre più intime convinzioni sulla galera e sulla pena di morte... se non ci fa tirare in ballo direttamente la vendetta.
Del resto non è non parlandone che si evitano queste contraddizioni e del resto la violenza sull'infanzia nella varie forme, pedofilia, abbandono, guerra, commercio illegale di organi non è che un'altra delle mille forme di violenza dei più forti contro i più deboli che è poi quello che è questo sito.
Gli Aprés la Classe riescono a mio parere a trattare l'argomento comunque con una certa poesia. Lo inserisco così come l'ho trascritto direttamente dall'audio.
Abbiamo angoli di terra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/9/27 - 18:15
Song Itineraries: Child Abuse
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Su fratelli e su compagni

Anonymous
Canzone partigiana e inno della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, operante in Valnerina tra il 1943 e il 1944. La musica è tratta da "По долинам и по взгорьям", il ben noto canto partigiano russo.
Canzone tratta dal disco "La Valnerina ternana", dei Dischi del Sole.
Testo reperito in questa pagina
Su fratelli e su compagni
(Continues)
Contributed by adriana 2014/9/27 - 17:08
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Legende vom toten Soldaten

Legende vom toten Soldaten
Alessio Lega (voce), Davide Giromini(fisarmonica), Giusi Delvecchio (voce) e Roberto Zamagna (chitarra).
Istituto de Martino, Sesto Fiorentino (FI) 22 agosto 2014, in occasione della proiezione del filmato inedito dei funerali di Sacco e Vanzetti.

adriana 2014/9/27 - 16:55
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3g. Буги-вуги каждый день degli Zoopark (1984) e Буги-вуги dei Nol' (1990)
3g. Буги-вуги каждый день by Zoopark (1984) and Буги-вуги by Nol' (1990)




Testo di Michail (Mike) Naumenko/Михаи́л (Майк) Нау́менко, scritto agli inizi degli anni '80 e comparso nell'album del gruppo Zoopark/Зоопарк intitolato "Белая полоса" (1984). Il titolo originale "Буги-вуги каждый день" significa "Ogni giorno boogie-woogie".

Il testo è stato ripreso dal gruppo russo Ноль, e con il titolo abbreviato "Буги-вуги" (Boogie-woogie) viene cantato sulle note della "Warszawianka 1905 roku". La canzone è stata registrata durante un concerto del 1990 ed è presente nell'album "Школа жизни" ("Scuola di vita"). Il testo è stato trovato qui.
БУГИ-ВУГИ КАЖДЫЙ ДЕНЬ
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/9/27 - 15:48
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Ommo

Ommo
g.della volpe è in arte RAIZ (almamegretta )
lughi 2014/9/27 - 02:30
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
Sopra il testo originale in polacco rimane però il titolo con l'errore nella scrittura:

3β. Łodźianka (1909)
3β. Łodźianka (1909)

C'è da togliere l'accento che accompagna la "z".
Vedi, Riccardo, a contatto con te, uno diventa pignolo. Sembra che sia contagioso : )
(Krzysiek Wrona)

Tutto è stato corretto ora. E sono ben lieto di trasmettere, anzi contagiare, la pignoleria: quando ci si occupa di testi, il testo è il Re e tu sei un suddito obbediente :-) [RV]
2014/9/27 - 02:13
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Canto a Puerto Rico

Canto a Puerto Rico
26 settembre 2014

Due parole del traduttore. Nel testo, gli "artigli, piume e becchi" che tengono prigioniera Portorico sono, ovviamente, quelli dell'Aquila statunitense. La povera e incolpevole Aquila di mare dalla testa bianca (Haliaeetus Leucocephalus) non solo non ne ha nessuna colpa, ma pur essendo il simbolo degli USA è stata sottoposta a una caccia feroce. Verso il 1920 era praticamente estinta, quando finalmente ne fu vietata la caccia.
CANTO A PORTORICO
(Continues)
2014/9/26 - 19:16
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Lamento borincano

Lamento borincano
26 settembre 2014

Due parole del traduttore. Si è scelto di lasciare "Borincano" e "Borinquén" (al posto di "portoricano" ecc.); in tutti gli altri testi dove eventualmente si presentino tali termini, la scelta sarà analoga. Difficoltà pongono termini diminutivi come "jibarito, viejita". Per "jibarito" (da "jíbaro", contadino) si è scelto di non riportare l'italiano a un analogo diminutivo che svierebbe: dal testo si evince che il contadino della canzone ha figli, e quindi non può essere un "contadinello". Il senso del diminutivo è probabilmente quello di "umile contadino". Per "viejita" si è scelta la moglie al posto della mamma, ma si avverte che persiste il dubbio.
LAMENTO BORINCANO
(Continues)
2014/9/26 - 18:31

Principe mio

Principe mio
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Principe mio, signore del mondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 13:40

Signor Capitale

Signor Capitale
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Giudice vecchio e venduto, che il proletariato
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 13:23
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Su comunisti della capitale

Anonymous
Su comunisti della capitale
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota:

“E’ al più diffusa canzone comunista di Roma, legata alla Resistenza. La fonte diretta è la canzone Su comunisti di Civitavecchia, rispetto alla quale la versione romana ha pochissime varianti. Dietro ad ambedue c’è la canzone anarchica Nel fosco fin del secolo morente”.

Civitavecchia, durante la seconda guerra mondiale, venne rasa al suolo dalle bombe alleate nel corso dei 76 bombardamenti protrattasi dal 14 maggio 1943 al giugno 1944. Fu città di forte movimento partigiano (che, dati i massicci bombardamenti, si organizzò sui monti della Tolfa e nel Viterbese) e di origine risalente alla forte compagine degli Arditi del Popolo, fondati nel 1921 da Argo Secondari, ex pluridecorato Ardito assaltatore.... (Continues)
Su comunisti della capitale
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/26 - 11:47

L'assassinio di Giacomo Matteotti

Anonymous
L'assassinio di Giacomo Matteotti
La canzone non può essere attribuita ad Anton Virgilio Savona, che non ne fu né autore né interprete, ma seplicemente il curatore di una raccolta dove essa è contenuta.

Il testo infatti è riportato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota: “Esempio notevole di controinformazione popolare. Si osservi come elenca i nomi degli assassini, e come sia imediatamente successiva ai fatti. Raccolta a Formello, Roma, nel giugno 1971, dall’informatore Luigino Nori.”

Quindi, come in casi analoghi, la canzone deve essere attribuita ad anonimo. La data è – ovviamente – il 1924.
Bernart Bartleby 2014/9/26 - 09:32
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La battaglia di San Lorenzo

Anonymous
Suggerisco diversa formattazione del testo, come da “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), dove si annota pure: "Collage di due registrazioni frammentarie raccolte tra ’70 e ’71 a Zagarolo, Roma, e a Castel di Lago, Terni."

Il padre di famiglia se ne stava al suo lavoro
per guadagnare il pane ai figli loro.
O quanta gente ho visto alla stazione e furon visti
era quella canaglia dei fascisti.

Il treno ferma e non andò più avanti
erano armati peggio dei briganti
s’udiva solo un colpo di moschetto
e stramazzava al suolo il poveretto.

Disse la mamma allora al figlio suo
è stato ucciso proprio papà tuo.
Sparsa la voce per la capitale
"Combatti" proclamò: Sciopero generale!

Sti quattro delinquenti co’ le facce come er sego
portavano la morte e il “me ne frego”.
Anche... (Continues)
B.B. 2014/9/26 - 09:10
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
Su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), gli stornelli qui presentati come IV e V (raccolti a Ronciglione, Viterbo, nel luglo 1971) sono raggruppati con quello che segue (raccolto a Rocca di Papa, Roma nel dicembre 1970)

Ci alziamo la mattina e guardiamo intorno
perché noi non sappiamo dove andiamo
in cerca di lavoro ò proibito
perché noi siamo tutti disoccupati.
c'è mi’ moje che me sgrida
dice oddio che brutta vita
vita da cani
perché noi siamo tutti disoccupati.
Bernart Bartleby 2014/9/26 - 08:18

Cinque guerre ci ha dato re Vittorio

Anonymous
Sta pure in Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà) (III)... (Mannaggia la paletta!)
B.B. 2014/9/26 - 08:13




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