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Lettre d'un soldat

Lettre d'un soldat
[1942]
Paroles et musique: Roland Lebrun
Testo e musica: Roland Lebrun

Il quebecchese Roland Lebrun è passato alla storia come "Il soldato Lebrun" per le sue canzoni di ambito militare e bellico; negli anni della guerra, dal '42 al '45, vendette centinaia di migliaia di dischi. In realtà era un cantante country e, sui suoi oltre duecento titoli, solo 16 sono canzoni sui soldati; ma a queste rimane legato indissolubilmente il suo nome. Canzoni "contro la guerra" o "antimilitariste"? Tutt'altro. In quegli anni, le canzoni di Lebrun erano, anzi, canzoni di propaganda. Il soldato, insomma, fa il suo "dovere": va alla battaglia, attacca i "Boches" (i tedeschi), si becca le mitragliate mentre pensa alla famiglia ed è fiero che sia il suo turno di andare a crepare per la Patria. Ciononostante, le canzoni di Lebrun riflettono senz'altro quel che i soldati scrivevano e dicevano davvero alle famiglie, lasciado trasparire molto spesso l'esatto contrario. [RV]
Je t'écris ma femme adorée
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/28 - 18:56
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Le forgeron de la paix

Le forgeron de la paix
28 gennaio 2014


Immagine dalla collezione di Claire Simon-Boidot

IL FABBRO DELLA PACE
(Continues)
2014/1/28 - 17:40
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Rachel

Rachel
I grew up listening to this song. It was so powerful and still is.I was 15 when I first heard it. 18 years later when my wife and I had our first children, we had twin girls. We called one girl Rachel and the other Simone. I played this song for my Rachel as she grew up and told her about how she got her name, and about the song, the war the times that were. My daughter is now 26 and soon to be married. Rachel told me that she looked up the song and downloaded it to her collection. Whenever I hear this song it brings tears to my eyes.
2014/1/28 - 17:27
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La complainte d'une mère

La complainte d'une mère
[1952]
Paroles et musique: Roland Lebrun
Testo e musica: Roland Lebrun

Da Du Temps des Cerises aux Feuilles Mortes. Canzone degli anni '50, post-bellica, sospesa tra due temi più che classici: il dolore di una madre per il figlio in guerra e il "senso del dovere" (con l'immancabile eroismo). [RV]
Quelle douleur pour une pauvre mère
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/28 - 16:10
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
La muerte no acaba nada

La raccolta delle "Canzoni contro la guerra", quella originale del gennaio e febbraio 2003, era iniziata da cinque minuti e lui già c'era, Pete. Dopo la prima canzone, il Disertore, subito lui. "Where have all the flowers gone" è la canzone numero 2 di tutto il sito. Non si poteva neppure pensare di cominciare a fare una cosa del genere senza Pete Seeger; e così è stato, tutti i giorni. Ogni volta che si apriva il sito, almeno un accenno del suo banjo c'era sempre; e continuerà ad esserci. "La muerte no acaba nada", anche se da oggi, seriamente, siamo tutti un po' più soli.
Riccardo Venturi 2014/1/28 - 11:36
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Breaking the Law

Breaking the Law
INFRANGENDO LA LEGGE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/28 - 09:09
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Bankrobber

Bankrobber
RAPINATORE DI BANCHE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/28 - 08:31
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ציגײַנערליד

ציגײַנערליד
28 gennaio 2014
Riccardo Venturi fordította 2014 január 28-án



Che dire dell'Ungheria di oggi? Con il governo parafascista di Viktor Orbán e le bande di estrema destra che scorrazzano, per i gitani ungheresi la situazione si è fatta di nuovo precaria. Nuove leggi "per la sicurezza" (ovviamente) equiparano i gitani, che in Ungheria sono parte del tessuto sociale e addirittura organizzati in un partito (il MCOP, Partito Nazionale dei Gitani Ungheresi), a dei criminali. Tanto da costringere i gitani a scendere in piazza con striscioni che dicono tout court "I gitani ungheresi vogliono vivere qua":

oppure a manifestare davanti alla sede del partito di estrema destra "Jobbik" con felpe con la scritta: "Sono un rom, non un criminale":

Ogni altro commento è superfluo.
CIGÁNYDAL
(Continues)
2014/1/28 - 00:59
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ציגײַנערליד

ציגײַנערליד
27 gennaio 2014
Tradusă în Româneşte de Riccardo Venturi
27 ianuarie 2014

Per essere più sicuro della traduzione ho “provato” praticamente ogni parola e ogni frase su Google; la traduzione dovrebbe essere ragionevolmente corretta. Poi, chiaro, c'è sempre una Nicoleta in agguato... Perché una traduzione proprio in rumeno? Perché dalla Romania, storicamente, proviene la maggior parte dei Rom europei. E perché, non dobbiamo aver certo paura di dirlo, proprio dai rumeni i Rom hanno subito un razzismo sistematico e storico (senza contare le decine di migliaia di ebrei rumeni deportati e sterminati con la piena collaborazione dei fascisti locali). Si immagini quindi che effetto debba fare loro quando, esercitando il nostro italico razzismo idiota nei confronti dei rumeni immigrati, li chiamiamo spesso “zingari”, confondendo “romeno” e “rom”. La stupidità e l'ignoranza non hanno mai fine, e nemmeno frontiere. [RV]
CÂNTECUL ŢIGANILOR
(Continues)
2014/1/27 - 14:26
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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
L'interpretazione di Rocco Rosignoli per la Giornata della Memoria 2014.
Rocco Rosignoli's performance of the song on the 2014 Day of Memory



Il testo originale della canzone in yiddish è preceduto da un "testo concentrato" in italiano, recitato dall'autore. Grazie a Rocco per averci permesso di riprodurre questo testo e la canzone in preascolto.

The original Yiddish lyrics of the song are preceded by a short overview in Italian, recited by the author. Thanks to Rocco for allowing us to reproduce the lyrics and pre-download of the song [CCG/AWS Staff]

"Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Non voglio scrivere troppo: si spendono ogni anno troppe parole, spesso retoriche, a riguardo di questa ricorrenza. Delle celebrazioni a cui ho tante volte assistito, dei documentari, dei film sulla Shoah, mi è sempre rimasto poco. Un senso di pietosa commozione... (Continues)
Non dire mai che questo viaggio è l'ultimo,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/1/27 - 13:43
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Supper's Ready

Supper's Ready
Ho 47 anni e sono cresciuto a suon di brit-pop, new wave e post- punk. Abbandonati i furori ideologici dell'adolescenza (appartenevo ad una minoranza che ascoltava Clash, U2, Big Country, Alarm, Dire Straits ecc. contrapposta alla maggioranza del funky - dance a manetta)mi sono rivolto al passato con curiosità. Prima l'hard-rock e solo adesso il prog mi hanno aperto un mondo. Quando avevo 15 anni i Genesis producevano pop insulso ed io per tali li conoscevo e li ignoravo; mi piaceva invece, e molto, Peter Gabriel e la sua world music. Non sapevo affatto che, insieme, avessero scritto pagine immaginifiche, spaziali, a loro modo eterne. Supper's ready strugge e diverte, inquieta e addolcisce, ti fa pensare al firmamento ed ai suoi segreti. Ora ho una playlist solo dei Genesis gabrielliani sul telefono, che mi fa da colonna sonora quando sudo in palestra. E la fatica, con il mellotron di Tony, non si avverte affatto.
Paky66 2014/1/27 - 12:35
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Lu me' paìsi

Lu me' paìsi
IL MIO PAESE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/27 - 10:44
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28 Marzo 1980

28 Marzo 1980
Grazie Edoardo Morello x questa tua bellissima canzone,enri
enrico 2014/1/27 - 10:21
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ציגײַנערליד

ציגײַנערליד
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
27 Ιανουάριου 2014
Traduzione greca di Riccardo Venturi
27 gennaio 2014

Con la presente traduzione greca inizia il "tris balcanico" di traduzioni di questa canzone assai significativa (greco, rumeno, ungherese). E' il mio personale contributo alla "Giornata della memoria" 2014. [RV]
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΣΙΓΓΑΝΩΝ
(Continues)
2014/1/27 - 09:39
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Millenovantanove

Millenovantanove
Beh, io sono d'accordo con entrambi coloro che hanno commentato. Conoscendo, benché soltanto per aver letto o sentito dire, la cultura, le conoscenze letterarie e storiche, la sensibilità di Roberto Vecchioni verso certe tematiche, specialmente l'amore ed il dolore, non mi meraviglio affatto che abbia creato una canzone stupenda su un amore "antico", omosessuale se vogliamo, ma comunque affascinante, doloroso e poetico al massimo grado inquadrandolo in un periodo storico di conquista e di intolleranza verso gli infedeli... Una storia ed un amore senz'altro "plausibili" e facilmente immaginabili, seguendo lo svolgimento della trama della canzone... Che è stupenda, come pochi saprebbero scrivere, oltre a Vecchioni, che pur non essendo omosessuale sa rispettare le persone e cogliere gli aspetti più significativi della vita, del dolore, dell'amore, del sogno.....
Bruno Sommariva 2014/1/26 - 18:11
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Czas ołowiu

Czas ołowiu
così era...il tempo di piombo
Krzysiek Wrona 2014/1/26 - 05:17

Muri a secco

Muri a secco
Dedicato a Lucien Lane, Marco Valdo e a tutti gli asini del sito
Dédié à Lucien Lane, à Marco Valdo et à tous les ânes de ce site

Mi è capitato, in questo sito, di raccontare a volte delle storie della mia famiglia, oppure sentite raccontare da mia madre e da mia zia. Gli asini ci sono non di rado.

Poche sere fa, a mia madre è venuta la voglia di cavar fuori qualche vecchia fotografia da un cassetto; ed è venuta fuori anche quella che si vede sopra.

Isola d'Elba, anno 1948. In piena estate su un sentiero ripidissimo da qualche parte sopra una spiaggia deserta. Bisogna tutti coprirsi la testa, il sole non è uno scherzetto in quelle pietraie.

Da sinistra: mia nonna, Maria, nata il 19 aprile 1911 a Marina di Campo. Accanto a lei una bambina che neanche mia madre si ricorda chi sia. La bimba è a capo scoperto.

Poi mia zia Clara, nata il 14 agosto 1927 a Marina di Campo. Accanto a lei, altissima,... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/1/26 - 02:26
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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
Ad un certe età, tutti cominciamo ad assomigliare un Ebreo Errante...è così che va la vita

Esule in sé
krzyś 2014/1/26 - 02:14
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Na bi strena men

Na bi strena men
Jovica Jović a proposito del termine "Porrajmos"

E così Jovica Jović, Marco Rovelli e il gruppo misto napoletano-rom " 'O Rom", stavolta, sono sbarcati a Firenze. È successo ieri sera, 25 gennaio 2014, alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia. San Bartolo, oltre ad essere a poche centinaia di metri da casa mia, è un posto del tutto particolare: un paese della campagna Quattrocentesca rimasto praticamente intatto in mezzo ai casermoni della periferia fiorentina.

Durante la presentazione che ha preceduto il concerto (e la cena preparata dalle donne rom e sinti del quartiere), Jovica Jović ha aperto un'interessante questione sul termine "Porrajmos", generalmente usato per designare lo sterminio delle etnie romà da parte dei nazisti.

Tale termine è stato, come si sa, proposto e sostenuto per primo da uno dei principali studiosi rom: Ian Hancock. Inglese di nascita (è nato a Londra nel... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/1/26 - 02:00
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Sole di notte

Sole di notte
uno che è passato le 24 ore alla Regina, Grazie de core
2014/1/26 - 01:23
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Words of Fire, Deeds of Blood

Words of Fire, Deeds of Blood
Crazy Horse Memorial
Krzysiek Wrona 2014/1/25 - 23:47
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Катюша

Катюша
TONGANO / TONGAN

KATIUSA
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/25 - 23:17
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Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]

Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Questo componimento, non è veramente e propriamente contro la guerra. Archiloco, suo autore, era stato soldato in diverse occasioni; come per altro questo frammento dimostra.
Diciamo che più che altro è contro la mentalità eroica che fa riferimento alla tradizione omerica.
Un detto spartano diceva "o con lo scudo o sopra lo scudo", che in parole povere significa: che uno deve andare in guerra e tornare, o andare in guerra e morire. Meglio una "morte eroica" che un ritorno da vigliacchi senza aver combattuto. La vita è in secondo piano.
Un esempio emblematico di questo concetto è riscontrabile nell'episodio dell'Iliade in cui Ettore e Andromaca si incontrano sulle mura di Ilio: lei lo supplica di non combattere, lui si dice costretto a partire, perchè ha "troppo rossore dei Teucri (Troiani), e delle Troiane lungo peplo" per scegliere di non combattere e salvarsi (e salvare di conseguenza... (Continues)
Uno dei Sai adesso si sta godendo il mio scudo,
(Continues)
Contributed by Eleonora 2014/1/25 - 21:24
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Disco rosso

Disco rosso
Chanson italienne – Disco rosso – Insalata Sbagliata – 2012

D'un texte de Gianni Rodari de 1952… Un petit chef de gare avec son disque rouge réussit à arrêter le méchant Train Guerre !

Un petit chef d’œuvre de littérature enfantine... Mais petit enfant deviendra grand ; et enfant, il restera … tel qu'en lui-même. Car les racines descendent quelquefois bien loin dans la terre...., dit sentencieusement Lucien l'âne.
DISQUE ROUGE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/24 - 21:37
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A desalambrar!

A desalambrar!
Da Holnapután Anarchista újság. "Az Uruguayban született Daniel Viglietti dalát Bársony Júlia fordította."
TÖRD A KERÍTÉST
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/24 - 17:08
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La muralla

La muralla
Da Holnapután Anarchista újság. "Szövegét Nicolas Guillen kubai származású munkásmozgalmi költő írta az 1958-ban, zenéjét Victor Manuel és Ana Belén szerezte. Vas János fordítása."
A FAL
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/24 - 15:00
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Cuando me acuerdo de mi país

Cuando me acuerdo de mi país
24 gennaio 2014


Si vedano le Note del traduttore.

Pur non presentando le difficoltà a prima vista insormontabili de El equipaje del destierro, questa canzone è, come detto, una sorta di sua “prima fase”, o di “prova generale”, all'inizio dell'esilio; si comincia quindi a vedere bene, pur in una struttura metrica radicalmente diversa, il procedimento linguistico di Patricio Manns, che mira a spingere all'eccesso le possibilità della propria lingua senza omettere certamente, e non di rado, di valicare la soglia della sovversione della sintassi. Che è pur sempre una sovversione rivoluzionaria, dato che va a intaccare una delle principali convenzioni umane: il linguaggio. Roland Barthes soleva dire che la lingua è “fascista”, in quanto fascismo non è impedire di dire, ma obbligare a dire; questi obblighi vengono fatti fuori da Patricio Manns, ad esempio quando “gli nevica la tempia” o “si... (Continues)
QUANDO RAMMENTO IL MIO PAESE
(Continues)
2014/1/24 - 01:43
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
E' tutto dovuto alla mozzarella in carrozza. Ieri sera, alla riunione sovversiva del mercoledì, la mia amica ex rapinatrice e banda armata ha fatto la mozzarella in carrozza, e devo ammettere che ci ho dato dentro. Risultato: stanotte alle 3 ero in piedi e mi sentivo leggermente pesante; una bella pagina CCG mi ha fatto digerire e anche salvato da sicuri incubi...e non immagini nemmeno quante pagine sono nate a notte fonda, per un motivo o per l'altro...
Riccardo Venturi 2014/1/23 - 18:39
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E semm partii

E semm partii
E PARTIMOS
(Continues)
Contributed by Diego Campos Santos 2014/1/23 - 16:50




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