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Plastic People of the Universe

Antiwar Songs Blog
Plastic People of the Universe
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00

Ah, mama mia el Diablo

Antiwar Songs Blog
Ah, mama mia el Diablo
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso. Visto che comunque siamo scomunicati, tanto vale esserlo – per cominciare – con Ferré… Ed esserlo con la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-16 17:15:00
We are specially pleased to welcome into AWS an old friend present in (and protagonist of) dozens of songs: the Devil. Yes, him, Satan in person, to whom we have dedicated a special song itinerary.
Riccardo Venturi 2014/1/14 - 18:00
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Mattmark

Mattmark
Un altra canzone sulla tragedia di Mattmark.
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Fa più caldo stasera
(Continues)
Contributed by Marcello Ambu 2014/1/13 - 20:32
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On dirait que c'est normal

On dirait que c'est normal
[2006]
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»

Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Il suffit que tu te réveilles
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 19:21
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Brest, janvier 2002

Brest, janvier 2002
[2002]
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
A Brest cette nuit-là, il fait humide et froid
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:55
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Les Penn Sardin

Les Penn Sardin
Parole di Claude Michel
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»

Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.

Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (Continues)
Il fait encore nuit, elles sortent et frissonnent,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:27
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Chanson des sardinières

Chanson des sardinières
[1946?]
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”

Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.

La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (Continues)
Tournez tournez
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 16:15

La guerre

La guerre
[1951?]
Versi del grande poeta francese, dalla raccolta intitolata “Spectacle” pubblicata nel 1951.
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Vous déboisez
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 15:21
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Balada

Balada
[1958?]
Versi del grande poeta cubano, dalla raccolta intitolata “La paloma de vuelo popular” pubblicata nel 1958.

Musica di Bola de Nieve, nome d’arte di Ignacio Jacinto Villa Fernández (1911-1971), cantante, compositore e pianista cubano.
La canzone sta – ma non ne sono sicuro perché la discografia di Bola de Nieve è molto farraginosa – in “Este sí es Bola” del 1960, quello che forse è l’unico disco edito a Cuba di un artista che, in vita, fu ben più apprezzato all’estero che non in patria.
Ay, venga, paloma, venga,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 14:02
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Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]

Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
[1984]

Testo / Paròlle / Lyrics / Paroles / Sanat : Fabrizio De André
Musica / Mùzica / Music / Musique / Sävel : Mauro Pagani
Preludio musicale / Introduçión strumentâ / Musical prelude / Prélude / Preludi: Air for solo gaida
Album / Albumi: Creuza de mä [1984]
Crêuza de mä [2012]

È da molto tempo che mi rammarico per quella che ritengo una lacuna di questo sito, nel quale si trova citatissima, ma priva di una pagina sua, una delle canzoni di De André che più amo. Eppure la fatica dei marinai, quale si esprime da questa meravigliosa canzone, agevolmente offre la chiave d'ingresso legittimo tra queste pagine, nelle quali i suoi autori hanno la considerazione che meritano. In più, da molto tempo io ne avevo fatto una traduzione in greco, dapprima letterale solo per soddisfare un amico greco che desiderava conoscerne il contenuto, e poi in forma (spero) cantabile, nella quale come... (Continues)
Umbre de muri muri de mainé
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/13 - 11:03
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Τα παιδιά κάτω στον κάμπο

Τα παιδιά κάτω στον κάμπο
(1974)

Στίχοι: Μάνος Χατζιδάκις
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις

Dalla colonna sonora del film Sweet Movie, del regista jugoslavo Dušan Makavejev, uscito nel 1974.
Interpretazione di Maria Katira (Μαρία Κατήρα).

Nel film la canzone accompagnava le immagini di un documentario girato dai tedeschi nel 1943 che mostrava la riesumazione dei morti nel massacro di Katyń da parte dell'Armata Rossa. I nazisti utilizzarono questo filmato per la loro propaganda (vedi anche Katyń 1940 (Ostatni List))

Vedi il blog Je pleure sans raison e anche C'è forse vita sulla terra?.
Τα παιδιά κάτω στον κάμπο
(Continues)
2014/1/13 - 00:07
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Rubens Has Been Shot!

Rubens Has Been Shot!
[1990]
Slap!

About an incident in 1921 Dresden when fighting between workers and the German army lead to damage to a Peter Paul Rubens painting in the Zwinger Gallery, as the reaction was more critical of the damage to artwork than the loss of life
Oh Christmas tree, oh Christmas tree
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 16:16
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Valentine's Day

Valentine's Day
2013
The next day

Valentine's Day è un brano musicale scritto ed interpretato dal musicista rock britannico David Bowie, quarto singolo estratto dall'album The Next Day del 2013. Il singolo è stato pubblicato il 19 agosto 2013 in Gran Bretagna e il 20 negli Stati Uniti.

Il videoclip musicale di Valentine's Day venne diretto da Indrani e Markus Klinko, che avevano in precedenza collaborato con Bowie per il suo album del 2002 Heathen. Il video mostra Bowie in un magazzino vuoto, mentre suona una chitarra rossa (dalla strana forma simile a un fucile) e canta la canzone. Alcuni critici hanno fanno notare il contrasto con gli altri video dei singoli precedenti estratti dall'album (in particolare con quello censurato di The Next Day) e descrissero quello di Valentine's Day come molto più "consueto" rispetto agli altri. Tuttavia, sono altresì stati fatti notare nel video riferimenti alla violenza... (Continues)
Valentine told me who’s to go
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 11:03
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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When Alexander Met Emma

When Alexander Met Emma
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

The song is about anarchists Emma Goldman and Alexander Berkman
When Alexander met Emma
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 00:13
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By and By

By and By
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

A tribute to Swedish-American labour activist Joe Hill; vocals by John Jones
Don't waste the days when I'm dead and I'm gone
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/12 - 00:05
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Be With You

Be With You
2004
Un

Henry Olonga and Andy Flower wore black armbands while playing for Zimbabwe in the 2003 Cricket World Cup in protest of Robert Mugabe's government. They were later forced exile as they were no longer safe in Zimbabwe.
The future glints like the moon on an old slate roof
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 00:00
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I Did It for Alfie

I Did It for Alfie
2004
Un

The song is about Paul Kelleher, who walked into the Guildhall Art Gallery with a concealed baseball bat, and proceeded to knock the head off a statue of Margaret Thatcher. During his trial he said he had done it because "I am becoming increasingly worried as to what sort of a world I have brought my son (Alfie) into".

On 3 July 2002, Paul Kelleher decapitated a £150,000, eight-foot (2.4 m), 1.8-tonne (2.0-short-ton), marble statue of the former British Prime Minister Margaret Thatcher on display at the Guildhall Art Gallery in central London.

Having unsuccessfully swiped the statue with a Slazenger V600 cricket bat concealed in his trousers, Kelleher used a metal rope support stanchion to decapitate the statue. After the beheading, he waited to be arrested by the police who arrived minutes later. He said on capture, "I think it looks better like that."

The statue had been commissioned... (Continues)
Rejoice! Just rejoice at that news!
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/11 - 23:53
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Képicon

Képicon
Képicon
Chanson française – Maurice Fanon – 1982
Musique : Gérard Jouannest

Comme on ne trouve nulle part le texte de ce Képicon, il m'a bien fallu le transcrire à l'oreille... Il peut dès lors y avoir l'une ou l'autre erreur...

Mais, dit Lucien l'âne, il vaut mieux avoir ce texte de Fanon et peut-être une ou l'autre erreur que de le laisser pourrir dans le vide.

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Mort aux cons
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/11 - 23:47
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Everything You Know Is Wrong

Everything You Know Is Wrong
2004
Un

Contains references to many conspiracy theories and government misinformation efforts, such as the 'faked' moon landing, John F. Kennedy assassination and the 'missing' WMDs in Iraq
It's like the time that this, uh, minister in Indiana claimed that the theme song for Mr. Ed, that old television show (yeah) about the talking horse (mmhmm), if you played the Mr. Ed theme song backwards it said "Satan is the source"
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/11 - 23:47
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Just Desserts

Just Desserts
2004
Un

Contains a sample of anti-homosexual country singer Anita Bryant being hit in the face with a pie by a gay rights activist and her reaction, to pray for the attackers "deviant lifestyle"; The lyrics reflect how people like Anita will "scramble to the top" by their political rhetoric, only to "fall from grace" and deservedly end up with "egg" or pie "on [their] face".
nd uh, uh, every (security) (no, let him stay) no (let him stay) well at least it's a fruit pie
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/11 - 23:45
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Moses With a Gun

Moses With a Gun
[2000]
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)

Nel 2002 Heston ha preso parte al film-documentario di Michael Moore Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) nel quale viene intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association sull'uso delle armi negli Stati Uniti. L'attore reagì abbandonando il regista e chiedendogli di allontanarsi da casa sua.
Oh, Charleston Heston
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/11 - 23:38
Song Itineraries: Weapons: our daily home war

You'd Better Leave Segregation Alone

Anonymous
Questo canto è stato scritto nel 1960 da alcuni studenti dell'American Baptist College, in occasione dei primi
sit-ins di Nashville contro la segregazione razziale nei locali pubblici. Sulla musica di Leave My Kitten Alone, di Little Willie John. Testo da: Negri U.S.A. Nuove poesie e canti, introduzioni critiche e traduzioni di Gianni Menarini, Milano, Sansoni-Accademia, 1969, pag. 240.
You'd better leave segregation alone
(Continues)
Contributed by L.L. 2014/1/11 - 22:58
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Strange Messengers

Strange Messengers
Strange Messengers, da non confondere con l'esibizione artistica della cantante, è la nona traccia dell'album 'Gung Ho' uscito nel 2000.
I looked upon the book of life
(Continues)
Contributed by Nora Mancini 2014/1/11 - 15:45

Evaporato in una nuvola rossa…

Antiwar Songs Blog
Evaporato in una nuvola rossa…
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra… Fabrizio De André, 18 febbraio 1940 – 11 gennaio 1999
Antiwar Songs Staff 2014-01-11 15:18:00
15 years ago, a memory.
Riccardo Venturi 2014/1/11 - 12:56
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Ameridianu

Ameridianu
[2008]

Album: Da musica la vita
Muntagne luminose è stese pulverose
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/11 - 11:39
Song Itineraries: Native American Genocide
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Le déserteur

Le déserteur
A proposito del finale: non è vero che non si trovano versioni con il finale non rassegnato: ho comprato a Parigi, una ventina di anni fa, un nastrino di Claude Reboul (che cantava in strada con l'orgue de barbarie) che finisce così: "si vous me poursuivez, prevenez vos gendarmes que je possède une arme et que je sais tirer"
Bruno Puglielli 2014/1/10 - 15:18
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A chi vò ‘sta guerra

A chi vò ‘sta guerra
2005
Malmediterraneo

A chi vò ‘sta guerra (G.Sodo – F.Taher)

Contenuto nella compilation Pizzica la tarantula 2 (Tarantularubra ensemble)
Tutte pronti pe’ partire
(Continues)
Contributed by Letizia 2014/1/10 - 15:07
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Addio compagno «Lupo»

Addio compagno «Lupo»
[1947]
Parole di Vittorio Cavicchioni (1920-2005), pittore emiliano.
Musica di Mario Micheletti

Vittorio Cavicchioni è stato un importante esponente del realismo sociale. Suoi, per esempio, moltissimi dipinti dedicati al più lungo sciopero nella storia del movimento operaio italiano, quello del 1950-51 che vide l’occupazione per quasi 500 giorni delle Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia.

Da giovanissimo Vittorio Cavicchioni era stato vignettista e scrittore satirico per il “Bertoldo” di Cesare Zavattini, per il “Candido” di Giovannino Guareschi e per “La Verità”, organo locale del Partito comunista. E i fascisti non mancarono per questo di sbatterlo per qualche tempo in galera, appena prima della fine della guerra.

Suo fratello minore Enrico (classe 1925) - cui Vittorio dedicò questa canzone nell’immediato dopoguerra – divenne partigiano che non aveva ancora 18 anni e molto... (Continues)
Nella notte la vecchia montagna
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/10 - 14:10
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La Strage delle fonderie

La Strage delle fonderie
Poesia di Gianni Rodari dedicata alla strage
BAMBINO DI MODENA
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/10 - 11:54
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Non ti ricordi la notte fatale?

Non ti ricordi la notte fatale?
[1945]
Cantato a Bologna, nelle prigioni di San Giovanni in Monte, ove l’autore, tal N. Leoni, fu rinchiuso dal 3 febbraio al 21 aprile 1945. Creato collettivamente da alcuni partigiani garibaldini della 1ª Brigata SAP " Irma Bandiera", è sull’aria di Monte Canino, una delle più intense canzoni della prima guerra mondiale, rimasta nell’uso militare anche nella seconda guerra mondiale. (dalla rivista Choraliter, n.36, 2011)

Nel repertorio de Il Canzoniere delle Lame (vedi “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”) e del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare. Inclusa nel disco di questi ultimi intitolato "Noi chiamammo Libertà", curato da Anton Virgilio Savona, 1976.
Non ti ricordi la notte fatale?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/10 - 11:03

Non siam più la Comune di Parigi

Bisognerebbe controllare in “Canti socialisti e comunisti” (a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, 1973), dove appare il testo di questo canto, ma non credo che sia da attribuirsi a Spartacus Picenus… Secondo quanto riportato su questa pagina dell’A.N.P.I. e su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, “La Comune di Parigi” risalirebbe al 1944 ed il suo autore sarebbe Arturo Pedroni (1907-1977), militante antifascista di Reggio Emilia, operaio, comunista, imprigionato dai fascisti per quasi tutti gli anni 30. Nel 1943 fu tra gli organizzatori delle prime bande partigiane nel Reggiano e fu commissario ed ispettore di diverse brigate garibaldine. Il suo nome di battaglia era “Spartaco”, e forse sta qui la ragione della confusione con Spartacus Picenus…
Fu Arturo “Spartaco” Pedroni a comporre “Non siam più la Comune di Parigi”, questo il titolo vero e proprio del canto.
Bernart Bartleby 2014/1/10 - 10:10
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Cuori e confini

Cuori e confini
2012
Cuori e confini
Citazione nell'accompagnamento di Enola Gay
C'è stato un tempo in cui chiunque veniva da lontano
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/10 - 10:02

Inno delle donne

Anonymous
Inno delle donne
[1944]
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, 1985.
Testo trovato su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”
Brano di autrice anonima, da cantarsi sull’aria dell’“Inno di Garibaldi” (di Luigi Mercantini, 1858), raccolto nel ravennate nel corso degli anni 60 da un gruppo di studenti e lavoratori di cui facevano parte Janna Carioli e Gianfranco Ginestri. Proprio loro, nel 1967, pubblicarono “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, frutto di un paio di anni di raccolta e catalogazione di canzoni popolari. Lo firmarono inizialmente come “Gruppo Free” ma poco dopo si costituirono stabilmente come “Canzoniere delle Lame”.

«Il Canzoniere delle Lame era un gruppo musicale che dal 1967 al 1982 ha fatto più di mille
concerti girando in lungo e in largo per l'Italia e mezzo mondo, cantando canzoni popolari e di
“protesta”. Se... (Continues)
O donne d’Italia, o madri e ragazze
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/10 - 08:48
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Bambini

Bambini
Questa canzone è semplicemente meravigliosa. E' un racconto ancor attuale oggi.
gabber 2014/1/10 - 02:40
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E allora sai

E allora sai
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


E allora...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:37
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Dove nel maggio splendono

Dove nel maggio splendono
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Dove nel maggio splendono in un grande campo arato
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:27
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Coi comunisti nel governo

Coi comunisti nel governo
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Coi comunisti nel governo della borghesia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:02
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Andare avanti sempre

Andare avanti sempre
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Andare avanti sempre, con la stanchezza dentro,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 23:42
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Avanza senza sosta

Avanza senza sosta
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


E allora...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 23:32
Video!

La tierra es un satélite de la luna

La tierra es un satélite de la luna
da: "Pianura", n. 4, gennaio 1979, pagg. 51-52
LA TERRA È UN SATELLITE DELLA LUNA
(Continues)
Contributed by L.L. 2014/1/9 - 19:30
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Se da diecimila anni

Se da diecimila anni
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri

"Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. Dello stesso lavoro pubblichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come un tutt'uno in continuità."

- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.

- Il nostro maggio
- Individuare il nemico... (Continues)
Se da diecimila anni
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 19:21

Individuare il nemico da battere

Individuare il nemico da battere
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)

Questo secondo brano dell' "Estate dei poveri" (si ricorda che nell'album i brani non hanno titolo, ma si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità; il titolo è dunque nostro e arbitrario) è una vera e propria esposizione di programma politico e di lotta.

L'estate dei poveri

"Dello stesso lavoro pubbichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come tutt'uno in continuità."

- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.

- Il nostro maggio
-... (Continues)
Individuare il nemico da battere,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 19:06
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La tierra es un satélite de la luna

La tierra es un satélite de la luna
Chanson nicaraguaïenne de langue espagnole – La tierra es un satélite de la luna - Leonel Rugama - 1969

Leonel Rugamaera était un guérillero du Front sandiniste. Il avait abandonné le séminaire et en montagne, il avait commencé à écrire des poésies. Il mourut en combat à vingt ans, le 15 janvier 1970, en même temps que Róger Núñez Dávila et Mauricio Hernández Baldizón, dans la maison de Managua où ils étaient barricadés, après avoir résisté pendant des heures au siège d'un bataillon entier de la Garde nationale somoziste. Le dictateur Anastasio Somoza Debayle avait commandé que l'assaut fut transmis à la télévision, pour qu'il serve d'avertissement à la population. De ce fait, Leonel Rugama et ses camarades devinrent le symbole de la révolte des jeunes contre la dictature. Au Nicaragua et en Amérique Latine, sa réponse à la sommation de reddition est célèbre : ¡ Qué si rinda tu madre ! - Que ta mère se rende !
LA TERRE EST UN SATELLITE DE LA LUNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/9 - 17:44




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