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Ah, mama mia el Diablo

Antiwar Songs Blog
Ah, mama mia el Diablo
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso. Visto che comunque siamo scomunicati, tanto vale esserlo – per cominciare – con Ferré… Ed esserlo con la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-16 17:15:00
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Club Foot

Club Foot
[2004]
Testo e musica: Kasabian
Prima traccia dell'album "Kasabian"
La canzone fu dedicata alla memoria di Jan Palach

Testo dal sito ufficiale
One take control of me you're messing with the enemy said it's
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/15 - 23:20
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Βελζεβούλ

Βελζεβούλ
Velzevoúl
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
Δίσκο: Συγνώμη για την άμυνα, 1992

Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima interpretazione di Yorgos Dalaras
Disco: Συγνώμη για την άμυνα ("Scusate se mi difendo"), 1992
Χτύπησε το κουδούνι μου χάραμα ο Βελζεβούλ
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/15 - 21:50
Song Itineraries: The Devil
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A Nanni Sulis II

A Nanni Sulis II
[Intorno al 1895?]
Versi del grande poeta sardo che fanno seguito a Naneddu meu, entrambe nella raccolta “Poesias” pubblicata nel 1899.
Nell’album intitolato “E prite tottu custu” dei Tenore San Gavino di Oniferi, Nuoro, che comunque ne cantano solo la prima parte, quella più intima (fino al punto che ho indicato con *)

Più interessante – almeno dal punto di vista delle CCG – la seconda parte della poesia, quella in cui Mereu, dal suo letto di sofferenza, si scaglia con violenta energia contro i ricchi, i padroni, i “vandali continentali” e i loro sgherri… Non manca nemmeno una strigliata ai carabinieri, corpo di cui peraltro il poeta fece parte per ben 5 anni…
Eccomi dae nou a t'infadare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 15:11
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Mi Buenos Aires querido

Mi Buenos Aires querido
[1962]
Versi del grande poeta argentino, deceduto a Città del Messico il 14 gennaio 2014, dalla raccolta intitolata “Gotán” (cioè “Tango”, con una trasposizione delle sillabe propria del lunfardo… Il titolo è lo stesso di una celebre canzone di Carlos Gardel e Alfredo le Pera).
Musica di Juan Carlos Baglietto che reintitolò il brano dalla sua prima strofa, “Sentado al borde de una silla desfondada”, nel disco “Modelo para armar” del 1985.

“Mi Buenos Aires querido / cuando yo te vuelva a ver / no habrás más pena ni olvido…”, cantava Gardel. Invece in questa sua analoga dichiarazione d’amore alla città natale si sente tutta la pena e la sofferenza di Juan Gelman per il buio dei suoi tempi, quasi un presentimento delle tenebre che avrebbero di lì a poco tragicamente avvolto l’Argentina ed il poeta stesso con la sua famiglia. Detto che l’intero 900 è stato per l’Argentina un secolo di continua... (Continues)
Sentado al borde de una silla desfondada,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 14:25
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Attila József: Külvárosi éj

Attila József: Külvárosi éj
[1932]
Poesia di Attila József
A poem by Attila József

Se prendessi il via, temo che questo sito diventerebbe un ricettacolo delle poesie di Attila József; ma almeno una, un'altra sola, ce la voglio e ce la devo mettere. Questa. La „Notte di sobborgo”. Del 1932. Accingendomene a parlare dopo averla tradotta, mi accorgo che mi è molto difficile farlo. Troppe, troppe cose in testa; ma ci proverò.

Quando conobbi questa poesia, avevo circa sedici anni e avevo appena cominciato a imparare l'ungherese nel modo che, in questo sito, raccontai una volta proprio a un magiaro che vi era capitato. L'effetto che una poesia del genere può fare su un ragazzo di quell'età, è facilmente immaginabile, ma c'era di più. Io, certamente, non vivevo allora e non ho mai vissuto in un quartiere operaio e povero; ma mio padre sì. Nato, vissuto e lavorato a partire dai suoi tredici anni. In fabbrica a tredici... (Continues)
A mellékudvarból a fény
(Continues)
2014/1/15 - 13:49
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Töredék

Töredék
[1944]
Versi del poeta ungherese Rádnoti Miklós.
Musica di Faggyas László, chitarrista, che con F. Sipos Bea, violinista, compone ilduo ungherese degli Hangraforgó.

Miklós Rádnoti (1909-1944) aveva studiato filosofia, voleva insegnare, ma gli fu impedito perché ebreo. Perseguitato, rinchiuso in diversi campi di concentramento, fu eliminato al Abda, nell’Ungheria nordoccidentale, al confine con Austria e Slovacchia.
Nei suoi vestiti, rintracciati in una fossa comune, fu trovato il suo ultimo taccuino di versi.
Questi furono scritti il 9 maggio del 1944, poche settimane prima di finire fucilato.
Oly korban éltem én e földön,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 10:25
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Un cielo mucho mas claro

Un cielo mucho mas claro
[2009]

Album :Despertándonos

Dedicata agli operai della FaSinPat
No hay patrón en Zanon
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/15 - 09:10
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Attila József: Anyám

Attila József: Anyám
[Jánuar 6, 1931]
[6 gennaio 1931]
Poesia di Attila József
A poem by Attila József

Confesso che ho cercato in lungo in largo in rete, sperando che qualcuno avesse messo in musica questa spaventosa e bellissima poesia; non ho trovato nulla. Pazienza, mi sono detto; ci deve stare. Non può mancare. Starà negli „Extra” in quanto poesia non musicata; il motivo tutti lo capiranno dopo averla letta e ascoltata recitata nella sua lingua originale.

Negli anni '70, quand'ero ragazzo, le poesie di Attila József erano abbastanza conosciute; non credo che lo siano ancora adesso. Tra di esse, questa: „Mia madre”. Prima di parlarne un po', è bene di parlare della breve e tragica vita del più grande poeta ungherese moderno, un comunista che nemmeno la rivoluzione anticomunista del '56 si sognò minimamente di toccare. Attila József, o meglio József Attila (come è obbligatorio dire in ungherese), era... (Continues)
A bögrét két kezébe fogta,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/14 - 19:47
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Καίγεται η ειρήνη καίγεται

Καίγεται η ειρήνη καίγεται
Káigetai i eirini káigetai
Στίχοι: Γιώργος Κανλής
Μουσική: Αντρέας Αντρέου
Πρώτη ερμηνεία: Γιώργος Κανλής
'Αλμπουμ: Τα τραγούδια της ειρήνης

Testo: Yorgos Kanlis
Musica: Andreas Andreou
Primo interprete: Yorgos Kanlis
Album: Τα τραγούδια της ειρήνης ("Le canzoni della pace")

Come dire: non può essere tutto Theodorakis, Seferis, Markopoulos e Maria Farandouri... Insomma, la gloriosa "Sezione Greca" delle CCG si deve anche occupare di canzoni sicuramente un po' meno elevate, ma non per questo indegne di figurare qui dentro. E' il caso di questa canzone la cui musica obbedisce a tutti i canoni ellenici: anche dalla Luna se ne riconoscerebbe la provenienza. Proviene da un album del cantante e autore Yorgos Kanlis (sul quale, ahinoi, poche notizie biografiche sono state trovate) intitolato "Le canzoni della pace"; una dignitosa canzoncina con guerra e bambini, niente di più ma anche niente di meno. Sicuramente molto meglio delle canzoni che piacciono a Alba Dorata. [RV]
Στον καπνισμένο Ουρανό
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2014/1/14 - 19:08
We are specially pleased to welcome into AWS an old friend present in (and protagonist of) dozens of songs: the Devil. Yes, him, Satan in person, to whom we have dedicated a special song itinerary.
Riccardo Venturi 2014/1/14 - 18:00

L’excision

Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Pourtant je t'aimais”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises

Come per On dirait que c'est normal di Jeanne Cherhal, avrei voluto, come al mio solito, corredare la pagina di qualche immagine, ma non sono riuscito nell’intento, tanta è la violenza e l’orrore che certe foto restituiscono… Da sentirsi male…
Bien caché pour pas qu’on le blesse
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 14:06

Nasrine

Nasrine
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises

Credo che con “tchadri” in Francia s’intenda il burqa, uno dei vari tipi di copertura che le diverse tradizioni islamiche impongono alle donne (hijab, khimar, jilbab, niqab, abaya, chador,…)
Nasrine, t’as bientôt 16 ans
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 13:42

Fait divers

Fait divers
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Il n'y avait qu' deux mois, qu'elle vivait avec lui
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 13:23
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Le tissu

Le tissu
[2006]
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Le balancier des hanches
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 13:10
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Niente scuse

Niente scuse
2012
Cuori e confini
E dico a te a te che come me
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/14 - 11:24
Song Itineraries: War on Earth
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صبرى و شتيلة

صبرى و شتيلة
[2007]
Nell’album intitolato “Ennehla Chama” (purtroppo non so trascrivere il titolo in arabo)
Testo in arabo trovato qui
يَا عَالَمْ فِيك القتال له جَايْزَة
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 11:07
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Saluez, riches heureux

Anonymous
Saluez, riches heureux
[Fine 800 / Inizio 900]
Canzone di autore anonimo, cantata a Douarnenez, Bretagna, durante lo sciopero de Les Penn Sardin, le operaie addette alla lavorazione delle sardine, del 1924/1925.
Si veda al proposito anche Chanson des sardinières di Jacques Prévert.
Probabilmente l’origine del canto risale tuttavia ai grandi scioperi di fine 800, in particolare quelli che scossero il dipartimento del Tarn e che videro l’ascesa politica della figura di Jean Jaurès, deputato socialista e convinto pacifista e antimilitarista, assassinato da un fanatico nazionalista nel 1914, alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra.

Ignoro quale fosse la musica originale, probabilmente quella mutuata da qualche precedente canto anarco-sindacale… Ne trovo però una versione in un album recente intitolato non a caso “Le Chant des Sardinieres”, realizzato nel 2007 da Marie Aline Lagadic e Klervi Rivière, due... (Continues)
Dès le matin au lever de l'aurore,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 09:17
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El diablo en el paraíso

El diablo en el paraíso
[1964]
Letra y música: Violeta Parra
Parole e musica: Violeta Parra
Lyrics and music: Violeta Parra
Album: Recordando a Chile (Una Chilena en París)

Interpretada también por:
Interpretata anche da:
Also performed by:
Daniel Viglietti

Aller wunder sî geswigen,
das erde himel hât überstîgen,
daz sult is vür ein wunder wîgen.
Erd ob und himel unter,
daz sult îr hân besunder
vür aller wunder ein wunder.

Chissà se qualcuno la riconosce, questa strofa; è in tedesco medievale, o meglio, in medio alto tedesco. Chiedevo se qualcuno la riconosce, perché sta in un libro che tutti hanno letto: il Nome della rosa di Umberto Eco. Il dotto alessandrino (nel senso di Alessandria in Piemonte, chiaramente), però, la traduzione non ce la ha messa, di quella strofa. Vuol dire quanto segue:

Di tutti i prodigi tacquero,
la terra ha sovrastato il cielo,
e questo vi meravigli.
La terra su e il... (Continues)
El hombre se come el pasto,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/13 - 23:30
Song Itineraries: The Devil, Upside Down World
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Mattmark

Mattmark
Un altra canzone sulla tragedia di Mattmark.
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Fa più caldo stasera
(Continues)
Contributed by Marcello Ambu 2014/1/13 - 20:32
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On dirait que c'est normal

On dirait que c'est normal
[2006]
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»

Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Il suffit que tu te réveilles
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 19:21
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Brest, janvier 2002

Brest, janvier 2002
[2002]
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
A Brest cette nuit-là, il fait humide et froid
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:55
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Les Penn Sardin

Les Penn Sardin
Parole di Claude Michel
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»

Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.

Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (Continues)
Il fait encore nuit, elles sortent et frissonnent,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:27
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Chanson des sardinières

Chanson des sardinières
[1946?]
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”

Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.

La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (Continues)
Tournez tournez
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 16:15

La guerre

La guerre
[1951?]
Versi del grande poeta francese, dalla raccolta intitolata “Spectacle” pubblicata nel 1951.
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Vous déboisez
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 15:21
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Balada

Balada
[1958?]
Versi del grande poeta cubano, dalla raccolta intitolata “La paloma de vuelo popular” pubblicata nel 1958.

Musica di Bola de Nieve, nome d’arte di Ignacio Jacinto Villa Fernández (1911-1971), cantante, compositore e pianista cubano.
La canzone sta – ma non ne sono sicuro perché la discografia di Bola de Nieve è molto farraginosa – in “Este sí es Bola” del 1960, quello che forse è l’unico disco edito a Cuba di un artista che, in vita, fu ben più apprezzato all’estero che non in patria.
Ay, venga, paloma, venga,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 14:02
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Elegia żydowskich miasteczek

Elegia żydowskich miasteczek
c'è qualcosa che non va...stanotte ho sentito un voce roca di un usignolo; a metà gennaio??? in Polonia? cazzo!
krzyś 2014/1/13 - 04:04
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Imagine

Imagine
POLACCO / POLISH - Sylwek Szweda

Versione polacca di Sylwek Szweda
cantabile
WYOBRAŹ SOBIE
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/12 - 20:03
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Imolesina

Anonymous
Imolesina
Chanson italienne – Imolesina – Anonyme – 1945
Chanson partisane d'un auteur bolognais anonyme.

Le « Moro » cité dans l'avant-dernière strophe est presque sûrement Duilio Gnudi, né à Molinella, à Bologne, classe 1912, partisan garibaldien de la 36ième Brigade « Bianconcini ». « Moro » était le nom de guerre de Duilio Gnudi et, s'il en était bien ainsi, Rino, le beau partisan pleuré par son Imolésine, se trouverait parmi les morts appartenant à la Brigade…

Souvenirs de Duilio Gnudi, il “Moro”:

Je suis né au pays de Massarenti (link), dans la maison Belpoggio, et j'ai toujours vécu à Molinella. Depuis l'âge de 14 ans, j'ai toujours été journalier, métier que je fais toujours. À la maison Belpoggio, se réunissaient toujours les antifascistes et, quoique enfant, je me rappelle encore Massarenti, Bentivogli, Calzolari, Bains et de beaucoup d'autres dirigeants socialistes du temps.

Quand les... (Continues)
IMOLÉSINE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/12 - 19:19
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Rubens Has Been Shot!

Rubens Has Been Shot!
[1990]
Slap!

About an incident in 1921 Dresden when fighting between workers and the German army lead to damage to a Peter Paul Rubens painting in the Zwinger Gallery, as the reaction was more critical of the damage to artwork than the loss of life
Oh Christmas tree, oh Christmas tree
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 16:16
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La Badoglieide

La Badoglieide
È morto, all'età di 98 anni, il grande attore e doppiatore Arnoldo Foà. Curiosamente, l'8 settembre 1943, toccò a lui, ebreo di nascita (ma ateo dichiarato) e perseguitato dalle leggi razziali, introdurre l'annuncio dell'armistizio da parte del maresciallo Pietro Badoglio:
Ahmed il Lavavetri 2014/1/12 - 14:34
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Valentine's Day

Valentine's Day
2013
The next day

Valentine's Day è un brano musicale scritto ed interpretato dal musicista rock britannico David Bowie, quarto singolo estratto dall'album The Next Day del 2013. Il singolo è stato pubblicato il 19 agosto 2013 in Gran Bretagna e il 20 negli Stati Uniti.

Il videoclip musicale di Valentine's Day venne diretto da Indrani e Markus Klinko, che avevano in precedenza collaborato con Bowie per il suo album del 2002 Heathen. Il video mostra Bowie in un magazzino vuoto, mentre suona una chitarra rossa (dalla strana forma simile a un fucile) e canta la canzone. Alcuni critici hanno fanno notare il contrasto con gli altri video dei singoli precedenti estratti dall'album (in particolare con quello censurato di The Next Day) e descrissero quello di Valentine's Day come molto più "consueto" rispetto agli altri. Tuttavia, sono altresì stati fatti notare nel video riferimenti alla violenza... (Continues)
Valentine told me who’s to go
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 11:03
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Stornelli d’esilio

Stornelli d’esilio
I "Stornelli d'Esilio" in corsu fatti da Riccardu.
(12 di ghjennaghju 2014)

Avà sembra èsse una spezia di accordu: si u Ghjuvan Petru Testa traduce qualchì cosa in grecu, io a traduciu in corsu. Mi pare di turnà figliolu quandu in Corsica cù u me babbu parlavu in elbanu cù a gente senza bisognu di traduce nunda. Vo' ùn pudete micca capì: mi rivecu à deci anni. È ùn lo socu mancu io cum'aghju amparatu a parlà corsu, ci l'avia addentru e hè a mò forma persunale di anarchia. [RV]
STURNELLI DI SBANDIMENTU
(Continues)
2014/1/12 - 01:24
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When Alexander Met Emma

When Alexander Met Emma
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

The song is about anarchists Emma Goldman and Alexander Berkman
When Alexander met Emma
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/12 - 00:13
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By and By

By and By
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

A tribute to Swedish-American labour activist Joe Hill; vocals by John Jones
Don't waste the days when I'm dead and I'm gone
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/12 - 00:05
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I Did It for Alfie

I Did It for Alfie
2004
Un

The song is about Paul Kelleher, who walked into the Guildhall Art Gallery with a concealed baseball bat, and proceeded to knock the head off a statue of Margaret Thatcher. During his trial he said he had done it because "I am becoming increasingly worried as to what sort of a world I have brought my son (Alfie) into".

On 3 July 2002, Paul Kelleher decapitated a £150,000, eight-foot (2.4 m), 1.8-tonne (2.0-short-ton), marble statue of the former British Prime Minister Margaret Thatcher on display at the Guildhall Art Gallery in central London.

Having unsuccessfully swiped the statue with a Slazenger V600 cricket bat concealed in his trousers, Kelleher used a metal rope support stanchion to decapitate the statue. After the beheading, he waited to be arrested by the police who arrived minutes later. He said on capture, "I think it looks better like that."

The statue had been commissioned... (Continues)
Rejoice! Just rejoice at that news!
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/11 - 23:53
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Képicon

Képicon
Képicon
Chanson française – Maurice Fanon – 1982
Musique : Gérard Jouannest

Comme on ne trouve nulle part le texte de ce Képicon, il m'a bien fallu le transcrire à l'oreille... Il peut dès lors y avoir l'une ou l'autre erreur...

Mais, dit Lucien l'âne, il vaut mieux avoir ce texte de Fanon et peut-être une ou l'autre erreur que de le laisser pourrir dans le vide.

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Mort aux cons
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/11 - 23:47
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Everything You Know Is Wrong

Everything You Know Is Wrong
2004
Un

Contains references to many conspiracy theories and government misinformation efforts, such as the 'faked' moon landing, John F. Kennedy assassination and the 'missing' WMDs in Iraq
It's like the time that this, uh, minister in Indiana claimed that the theme song for Mr. Ed, that old television show (yeah) about the talking horse (mmhmm), if you played the Mr. Ed theme song backwards it said "Satan is the source"
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/11 - 23:47
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Just Desserts

Just Desserts
2004
Un

Contains a sample of anti-homosexual country singer Anita Bryant being hit in the face with a pie by a gay rights activist and her reaction, to pray for the attackers "deviant lifestyle"; The lyrics reflect how people like Anita will "scramble to the top" by their political rhetoric, only to "fall from grace" and deservedly end up with "egg" or pie "on [their] face".
nd uh, uh, every (security) (no, let him stay) no (let him stay) well at least it's a fruit pie
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/11 - 23:45
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Moses With a Gun

Moses With a Gun
[2000]
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)

Nel 2002 Heston ha preso parte al film-documentario di Michael Moore Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) nel quale viene intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association sull'uso delle armi negli Stati Uniti. L'attore reagì abbandonando il regista e chiedendogli di allontanarsi da casa sua.
Oh, Charleston Heston
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/11 - 23:38
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Bella speranza (ti telefono da una guerra)

Bella speranza (ti telefono da una guerra)
Proprio oggi, a 15 anni dalla morte prematura del compianto De Andrè, ho avuto modo di riascoltare lo stupendo brano di Fossati "La bella speranza" tratto da Macramè del 1996. Anche se poco conosciuto,ritengo che il brano in questione per la profondità del testo, per l'atmosfera lividamente tragica che lo pervade e per i mirabili arrangiamenti a quattro mani di Fossati-Levin, possa di diritto essere annoverato tra le grandi composizioni sul tema "antiwar songs". Inoltre in
Macramè anche la quarta traccia (L'abito della sposa)è degna di nota per la drammatica tensione emotiva che si instaura tra i due esseri spogliati della loro dignità sullo sfondo di un insensato conflitto. Il disco termina con un originale pezzo strumentale (Speakering) con spezzoni audio tratti da telegiornali vari ma il risultato è ancora di altissimo livello.
PaoloRosazzaP 2014/1/11 - 20:33

Corri indiano

Anonymous
Esatto....la scrisse un capo con qualcuno del gruppo. .....isola del gran sasso o madonna del faggio?!?
capo delle puma 2014/1/11 - 18:10
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Stornelli d’esilio

Stornelli d’esilio
ΣΤΡΟΦΕΣ ΕΞΟΡΙΑΣ
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/11 - 16:24

Evaporato in una nuvola rossa…

Antiwar Songs Blog
Evaporato in una nuvola rossa…
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra… Fabrizio De André, 18 febbraio 1940 – 11 gennaio 1999
Antiwar Songs Staff 2014-01-11 15:18:00
15 years ago, a memory.
Riccardo Venturi 2014/1/11 - 12:56
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Ameridianu

Ameridianu
[2008]

Album: Da musica la vita
Muntagne luminose è stese pulverose
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/11 - 11:39
Song Itineraries: Native American Genocide
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Somebody Blew Up America

Somebody Blew Up America
Amiri Baraka (LeRoi Jones) è morto il 9 gennaio. Un ricordo di Lello Voce.
L.L. 2014/1/11 - 10:00
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100 bodů

100 bodů
Grandissimi!

Krzysiek Wrona 2014/1/11 - 02:03
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C'è forse vita sulla terra?

C'è forse vita sulla terra?
'na perla...
Krzysiek Wrona 2014/1/11 - 00:44
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Io se fossi Dio

Io se fossi Dio
Però, dai, é proprio bella: "la mola che mi a spinto"! Lo devo ammettere, non l'ho fatto a posta, volevo scrivere: "la molla che ha fatto scattare", invece mi è venuta "la mola che mi ha schiacciato" : D
Ma va bene così...tante cose
Krzysiek Wrona 2014/1/11 - 00:35




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