Vorrei proporre un nuovo percorso per le CCG. Si potrebbe chiamare "Arcipelago Gulag". Forse così, anche questa canzone troverebbe il suo giusto posto. Gulag fu il più grande sistema dei campi di concentramento nella storia dell'"umanità". Nella canzone "Papierosy Biełomor-kanał", il cantautore polacco Jan Krzysztof Kelus non mette il segno uguale fra i campi di sterminio tedeschi ed i lager sovietici di Gulag, ma in una maniera molto toccante esprime gli sentimenti di uno che fa parte della nazione la quale per le ragioni storiche e geopolitiche subì gravissimi danni da entrambe le parti. Nello stesso tempo è un gran segno di riconoscimento verso le sofferenze del popolo russo sotto la dittatura staliniana. La canzone di Kelus ho proposto tre giorni fa, ma non l'avete accettata. Non capisco propio perchè. Saluti.
Krzysztof Wrona 2013/9/9 - 13:40
A me potrebbe anche stare bene, Krzystof, però ti dovrei proporre una cosa parecchio opportuna. Negli ultimi tempi hai mandato diverse canzoni in polacco, e mi ci sono un po' perso. Dico "mi ci sono" perché, ohimé, credo ragionevolmente di essere l'unico qua dentro a poterci capire qualche cosa, e sottolineo qualche cosa; il polacco non è propriamente la lingua che conosco meglio, insomma. Insomma, tutto questo per dirti che bisognerebbe tradurre in italiano le canzoni che stai spedendo. La proposta è questa: le traduci nell'italiano che ti riesce (che è ottimo, a parte qualche incertezza ortografica più che comprensibile e, del resto, assai inferiore a quella degli italiani medi che sono pressoché analfabeti), e poi io via via mi occupo di rimetterle a posto. Se dovessi fare una cosa del genere da solo, ci metterei un anno. Così capisci anche perché non è stata accettata, forse a sproposito,... (Continues)
Ok! Ricevuto! Volevo solo arrivare al traguardo di 100 canzoni nella mia madre lingua:) Tanto, fra poco non avrò più tempo a fa 'ste gare e visto la "gioiosa" frenesia di tutti i collaboratori, manco c'è ne posso contà di riuscirci. Alla fine non sono stato l'unico a metterci un po' troppa "carne al fuoco"! :D
Astà la skonffitta, siempre!
d'après la version italienne d'une chanson en « laghee » (Lombard)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.
Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.
La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (Continues)
Eau douce, eau douce mais d'une douceur que personne ne veut boire (Continues)
Mio nonno era del 1898 e mia nonna del 1902, hanno vissuto tutte le guerre, e solo grazie alla tempra forte di persone che ora non esistono più, hanno potuto vivere e sopravvivere a quelle tragedie.
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.
La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:
e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)
Oh, ho temuto proprio che aveste "proibito" questa canzone contro il Proibizionismo (ed il KKK), e invece...
Siete perfidi, un po' lenti, ma sempre tosti & giusti!
Bernart 2013/9/9 - 13:21
It's my fottuting colp, Bernart. E anche dei Tri Yann. Sto trascrivendo all'ascolto da due giorni una canzone del gruppo di Nantes, scritta in francese, e non mi riece di capire tre parole che mi hanno bloccato tutto, pig but woman. Quindi mi è un po' sballata ogni cosa. Nello stesso album, Rummadoù, c'è fra l'altro una bellissima gwerz sulla storia di una banditessa donna bretone, la vedrete spero presto. Comunque ora mi aspetto da te un bel tentativo di traduzione, ché vedo che tenti egregiamente. Good làvor mai frend.
"Pig but woman"?
Non so che canzone tu stia trascrivendo, ma sulla pagina di en. wikipedia dedicata al tema delle leggende popolari sulle Pig-faced women c'è un riferimento ad un'antica ballata bretone (dal "Barzaz Breiz") con quel soggetto...
Magari la pista ti si rivela utile...
Straordinaria poesia di Mario Benedetti...ma non c'è da stupirsi della cosa...
Riccardo Venturi 2013/9/9 - 11:22
Direi che sarebbe bene segnalare anche le dichiarazioni del giornalista della “Stampa” Domenico Quirico, liberato ieri dopo cinque mesi di prigionia nelle mani dei “ribelli” siriani.
"Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un'altra cosa, molto pericolosa e complessa", ha detto all'arrivo scambiando alcune parole con i giornalisti presenti. Poi ha continuato: "È come se fossi vissuto cinque mesi su Marte, ho scoperto che i miei marziani sono malvagi e cattivi. Ho saputo solo oggi chi è il presidente della Repubblica del mio paese".
Direi che sono parole sulle quali, quantomeno, meditare. Magari anche proprio da parte della “Stampa” e di tutta la stampa (con la minuscola) allineata nella sua totale cecità. Le meditino anche i non pochi dementi in salsa “rivoluzionaria”,... (Continues)
Nelle stesse ore si rafforzano i dubbi sulla narrativa amriki in materia di armi di distruzione di massa.
Pare che gli stessi yankee, offrendo al Presidente della Repubblica Araba di Siria la sospensione delle ostilità in cambio della consegna delle armi chimiche (o qualcosa del genere) stiano cercando di uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati senza troppo rimetterci in credibilità.
A livello di complottismo si sostiene addirittura di un costosissimo F22 abbattuto nel nord della Giordania, e di quattro missili da crociera intercettati dalla contraerea dell'Esercito Arabo Siriano. La voce non pare degna di fede ma va comunque registrata, dal momento che un precedente di cui fece le spese un F4 dell'aeronautica militare turca si è comunque verificato.