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Before 2013-9-30

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Tell Me Why

Tell Me Why
Album: Lost and Found (2005)

(featuring Mary J. Blige)
[INTRO] - Why, why, why, why, why. Why
(Continues)
2013/9/20 - 14:20
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Μίλα μου για την λευτεριά

Μίλα μου για την λευτεριά
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μίμης Πλέσσας
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Πουλόπουλος και Ρένα Κουμιώτη, 1971 (ή 1974)
Δίσκο: «Μίλα μου για την λευτεριά», 1979

Mila mou ghia tin lefterià
Testi di Lefteris Papadopoulos
Musica di Mimis Plessas
Prima esecuzione: Ghiannis Poulopoulos e Rena Koumioti, 1971 ( o 1974)
Disco: «Mila mou ghia tin lefterià/ Parlami della libertà», 1979

Stavo completando la traduzione di questo degno e nobile disco, che ancora porta bene i suoi quarant'anni suonati, quando Lorenzo mi ha chiesto se non potessi reperire del materiale per dedicare una pagina di AWS all'ultima vittima greca della brutalità nazifascista, quel giovane Pavlos Fyssas, colpito al cuore da due pugnalate infertegli, la notte tra il 16 e il 17 settembre all'uscita da un caffé del popolare quartiere di Amfiali di Keratsini (Atene-Pireo), da un beccaio dell'Alba Dorata che, spalleggiato... (Continues)
1) Αυτόν τον ουρανό
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2013/9/19 - 17:40
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Rosa

Rosa
da "Vol. 2 - Poveri Cristi" (2011)
Rosa non piangere dai
(Continues)
2013/9/19 - 15:32
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Να με θυμάσαι

Να με θυμάσαι
Na me thymásai
[2012]
Parole e musica: Pavlos Fyssas (Killah P)
Lyrics and music: Pavlos Fyssas (Killah P)
Στίχοι και μουσική: Παύλος Φύσσας (Killah P)
Album: Μια μαλακία και μισή

E così ce l'hanno fatta a spegnere un'altra voce antifascista. Pavlos Fyssas era uno dei più noti rapper greci, “Killah P” (“Killah” sta per “killer”), nonché militante nel gruppo antifascista di sinistra Ανταρσία (“Resistenza”, ma con un termine che riporta agli αντάρτες, i partigiani greci della resistenza contro l'occupazione nazifascista e nella successiva guerra civile). Aveva pubblicato numerosi album, tra i quali Μια μαλακία και μισή (“Una stronzata e mezzo”, ma anche, volendo, “Una sega e mezzo”) dal quale è tratta questa canzone che, a due giorni dal suo assassinio, presentiamo incompleta nel testo. Solo questo (la seconda strofa) abbiamo potuto per ora reperire in rete, ma le ricerche continuano... (Continues)
Είναι που κάποια στιγμή
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 2013/9/19 - 11:00
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In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]

In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]
[1972]
Testo e musica di Reinhard Mey
Lyrics and Music by Reinhard Mey
Text und Musik von Reinhard Mey
Album: Mein Achtel Lorbeerblatt
Von Wand zu Wand sind es vier Schritte
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/19 - 02:21
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Heuberg-Lied

Anonymous
Heuberg-Lied
[1933]
Sull'aria della canzone popolare russa "Stenka Rasin"
To the tune of the Russian folksong "Stenka Rasin"
Auf die Melodie des russischen Volksliedes "Stenka Rasin" gesungen

Lo Heuberg-Lied, noto anche come Lied der Heuberger, venne composto nel 1933 dagli internati del lager di Heuberg, presso Stetten am Kalten Markt nel Baden-Württemberg. In questo campo di concentramento vennero rinchiusi principalmente oppositori al nazismo provenienti dal sudovest tedesco e di fede marxista. La GESTAPO riteneva che l'autore del canto fosse il prigioniero comunista Albert Geiger di Donzdorf, internato nel campo da marzo a luglio del '33; ma l'interessato lo negò sempre. Il canto veniva intonato sull'aria della canzone popolare russa “Stenka Rasin”. Quando il lager di Heuberg venne smantellato e i circa 200 prigionieri deportati a Oberer Kuhberg, anche il canto li seguì ed è presumibile che venisse... (Continues)
Auf des Heuberg rauhen Höhen
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/19 - 01:34
Song Itineraries: Extermination camps
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Węgrom

Węgrom
Parole di Zbigniew Herbert [1956]
Musica di Antonina Krzysztoń
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
Stoimy na granicy
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/18 - 23:36

Wakía Baba

Anonymous
English:

Originally this song was part of a collection of songs for the youth in the island of Puerto Rico, written in the Taino tongue, which had the intention of bringing children back to their national roots and it also taught them love, unity and promoted religious tolerance. It was also part of the Folkloric Christmas Album.

Now this song is a cry and a prayer for the recognition and the reclamation of Taino rights in the Caribbean.

Italiano:

Originariamente questa canzone (La Preghiera del Padre) faceva parte di una collezione di musiche per i giovani nell'isola di Puerto Rico, scritta in lingua Taino, aveva l'intenzione di portare ai bambini alle sue radici nazionali ed insegnavano l'amore, la unità e promosso la tolleranza religiosa. Questa canzone e' stata anche parte d'un Album di Natale folclorico.

Ora è anche una canzone ed una preghiera per il riconoscimento e la lotta per i diritti dei Taino nel Caraibi.
Wakía Baba:
(Continues)
Contributed by Urayoán Noel 2013/9/18 - 12:41
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An allem sind die Juden schuld

An allem sind die Juden schuld
[1931]
Testo: Friedrich Hollaender
Musica: Georges Bizet (dalla Carmen)
Prima interprete: Annemarie Haase
Dalla rivista Spuk in der Villa Stern ("Fantasmi a Villa Stern")

Lyrics: Friedrich Hollaender
Music: Georges Bizet (from Carmen)
First performed by Annemarie Haase
From the revue Spuk in der Villa Stern ("Ghosts in Villa Stern")

Text von Friedrich Hollaender
Musik von Georges Bizet (aus Carmen)
Original von Annemarie Haase gesungen
Aus der Revue Spuk in der Villa Stern

In questa pagina ci occupiamo di una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per essere un musicista di valore venga... (Continues)
Ob es regnet, ob es hagelt,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/18 - 01:06
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Antieroi

Antieroi
2003
Sarò pornostar
Arruolato non scherzare
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/9/17 - 22:27
Song Itineraries: Deserters, Heroes
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K.K.K.

K.K.K.
Libertè voglio parlare voglio credere e pensare
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/9/17 - 22:24
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Катюша

Катюша
Katjuša
[1938]
Текст: Михаил Васильевич Исаковский
Музика: Матвей Исаакович Блантер



Testo di Michail Vasiľevič Isakovskij
Musica di Matvej Isaakovič Blanter
Prima interprete: Valentina Batiščeva

Lyrics by Michail Vasiľevič Isakovskij
Music by Matvej Isaakovič Blanter
First performed by Valentina Batishcheva

La pagina è strettamente collegata con quella di Fischia il vento
This page is closely connected with that of Fischia il vento


Nella lingua russa, che ama i diminutivi al pari dell'italiano, “Katjuša” è addirittura il diminutivo di un diminutivo: di “Katja”, esattamente, che a sua volta è il diminutivo di “Ekaterina”, cioè Caterina. Lo si potrebbe tradurre, grosso modo, con “Tinuccia”, ma sarebbe inutile dato che “Katia” e anche “Katiuscia” sono diventati nomi italiani affibbiati a centinaia di bambine. Una popolarità, si dice, dovuta ai grandi romanzi russi (quelle... (Continues)
Расцветали яблони и груши
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/9/17 - 21:39
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Fischia il vento

Fischia il vento
[1943]
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)

Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер

Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)

Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine

La pagina è strettamente collegata con quella... (Continues)
Fischia il vento e infuria la bufera
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/9/17 - 15:44
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Wounded Knee

Wounded Knee
1977
Morning On A Distant Shore

Written by Finbar Furey
They came with ease
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/9/16 - 18:56
Song Itineraries: Native American Genocide
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في الشارع

في الشارع
Lyrics: Amina Jahin
Music: Youssra El Hawary
Cinematography, editing and directing: Salam Yousry

Recorder: Sedky Sakhr
Mandola: Carl Cappelle
Percussion: Salam Yousry
Accordion: Youssra El Hawary

Sta facendo sensazione il bacio egiziano tra due ragazzi anonimi immortalati nelle vie del Cairo, in un paese, l’Egitto, dove le effusioni in pubblico sono sanzionate. Come la bellezza del bacio di Robert Doisneau raccontava il risbocciare della vita nella Parigi post-bellica anche questo bacio sembra esprimere desideri analoghi. Se Doisneau scriveva la storia del fotogiornalismo sulle pagine di Life, oggi il bacio del Cairo circola su Facebook (accompagnato da questa canzone). Di più su Global Voices.
Gennaro Carotenuto
في الشارع
(Continues)
2013/9/16 - 17:04
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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100 Million Little Bombs

100 Million Little Bombs
[1997]
Lyrics & Music by Buddy Miller provided by Bill Falconer
Album: Poison Love

Personnel: Buddy Miller: vocals/electric guitar;Emmylou Harris: acoustic guitar;Brady Blade: drums; Daryl Johnson: bass/vocals; Phil Madeira: organ; Steve Fishell: steel guitar; Julie Miller: vocals.
Three dollar bombs a hundred thousand roads
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/9/15 - 14:26
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Weapons That Mask Destruction

Weapons That Mask Destruction
[2007]
Lyrics and Music by Whitey Anderson
Album: Gangsta Shootouts: Blood, Sweat and Mammoth
Corporate politics surround greed that's erupted
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/9/15 - 10:21
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Elegia żydowskich miasteczek

Elegia żydowskich miasteczek
Parole di Antoni Słonimski
Musica di Simon Laks (o di Antonina Krzysztoń)
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]

La Krzyszton ha addattato questa poesia, ma ha invertito le strofe e ha tagliato la prima.
Nie ma już tych miasteczek, gdzie biblijne pieśni
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/14 - 21:32
Song Itineraries: Extermination camps
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Amore Manifesto

Amore Manifesto
2008
Il fuoco e la neve
L'ape vola
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/9/14 - 17:05
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Untitled (The Color Red)

Untitled (The Color Red)
dall'album "Yield" (1998)

Parole e musica di Jack Irons

Nell'album il titolo è semplicemente "". Una canzone minimalista nel testo e nella musica.
war, i'm crazy, war, i'm crazy, i'm war...
(Continues)
2013/9/14 - 14:34
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Oesterheld

Oesterheld
[2013]
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and Music by Rocco Rosignoli
Palabras y música de Rocco Rosignoli
Album: Testuggini



Una delle opere più belle dedicate alla libertà e alla resistenza è un fumetto: l'Eternauta. Non a caso uscì negli anni '50, a ridosso dell'esperienza europea di resistenza al nazismo. La fantascienza di matrice americana è stata identificata come una sublimazione della paranoia collettiva degli Stati Uniti, in cui l'Alieno era un alias del comunismo. L'Eternauta, opera argentina, si colloca invece su un altro versante; l'invasione aliena è solamente uno scenario, entro il quale sono protagonisti gli uomini. L'umanità, sull'orlo del disastro, riesce a dare il meglio di sé nel tentativo di resistere all'invasore.

Questa storia di fantascienza è stata vista come una sorta di profezia, in cui lo sceneggiatore Héctor Oesterheld precorreva quello che sarebbe... (Continues)
Vorrei parlare della tua storia,
(Continues)
Contributed by Andrea Paoli 2013/9/14 - 11:58
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Balançoire en feu

Balançoire en feu
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (Continues)
Épiceries, chevaux, casernes
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/13 - 21:05
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Paysans sans peur

Paysans sans peur
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (Continues)
Paysans sans peur
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/13 - 15:32
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Chantier d'été

Chantier d'été
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Olivier Zrdzalik

Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Olivier Zrdzalik
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Olivier Zdrzalik
Album: Balançoire en feu



Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali:... (Continues)
La fille qui dort
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/13 - 10:51
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Prosty człowiek

Prosty człowiek
[1993]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]

Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Ja prosty człowiek - wierzę w słowo.
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/13 - 01:59
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Consejos para ciudadanos pacifistas

Consejos para ciudadanos pacifistas
‎[Scritta in anno imprecisato, tra il 1980 ed il 2002]‎
Versi del poeta spagnolo Luis García ‎Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.‎

Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎

\
Si una noche de luna te sientes intranquilo
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/12 - 13:44
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Balada del hombre que se calló la boca

Balada del hombre que se calló la boca
‎‎[1972]‎
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella ‎raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.‎



Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.‎
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.‎

Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al ‎otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”‎
El sol sale todos los días
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/12 - 11:49
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Batalla de Villalar

Batalla de Villalar
‎[1972]‎
Versi del poeta spagnolo Luis ‎‎López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”‎
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976‎



Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, ‎‎quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo ‎‎d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno ‎‎tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse ‎‎nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, ‎‎il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi ‎‎dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. ‎‎Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.‎
‎[...]
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/12 - 11:26

Así son

Así son
‎[1973]‎
Versi del grande poeta catalano José Agustín Goytisolo (1928-1999), nella raccolta intitolata “Bajo ‎tolerancia” pubblicata nel 1973.‎

‎‎


Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎
Su profesión se sabe es muy antigua
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/12 - 11:08
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Años triunfales

Años triunfales
‎[1966]‎
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata ‎‎“Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.‎


Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore ‎originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro ‎Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.‎


‎“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime ‎Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto ‎di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, ‎crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, ‎costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più ‎volgari dei vincitori…”

(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/12 - 10:15
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Bratříčku, zavírej vrátka

Bratříčku, zavírej vrátka
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]

Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2013/9/11 - 23:12
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Vincent (Starry, Starry Night)

Vincent (Starry, Starry Night)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”

Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”

Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...

Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (Continues)
Starry, starry night
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 23:01
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L’albatros

L’albatros
[1991?]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009), nella raccolta intitolata “Vuoto d'amore”, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino 1991. “L’albatros” fu certamente ispirata e suggerita alla Merini dalla lettura dell’omonima poesia di Charles Baudelaire, presente nella raccolta “Les fleurs du mal” del 1857.
Musica di Giovanni Nuti.
Interpretata da Milva, insieme alla Merini e a Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.

Poi anche nel disco di Nuti e Merini intitolato “Rasoi di seta - Giovanni Nuti canta Alda Merini” (2007)
Io ero un uccello
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 22:16
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La Terra Santa

La Terra Santa
[1984]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009) che danno il titolo alla raccolta pubblicata da Scheiwiller per la prima volta nel 1984 e poi nel 1996, in edizione ampliata.
Musica di Giovanni Nuti.

Interpretata dalla Merini accompagnata da Giocanni Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.
Ho conosciuto Gerico,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 21:33
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Freedom

Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)

Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2013/9/11 - 19:30
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Monólogo do vello traballador

Monólogo do vello traballador
‎[1962]‎
Versi del poeta galiziano Celso Emilio Ferreiro.‎
Dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra”‎



La poesia è stata messa in musica da un gruppo folk catalano della fine degli anni 60, i “Falsterbo ‎‎3” (Eduard Estivill, Joan Boix e Amadeu Bernadet), attivi a Balcellona anche nel supergruppo ‎chiamato “Grup de Folk”.‎
Agora tomo o sol. Pero até agora
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 15:04
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Canción del hombre libre (Spiritual)‎

Canción del hombre libre (Spiritual)‎
‎[1967]‎
Si tratta della versione in spagnolo di una poesia in galiziano di Celso Emilio Ferreiro (1912-1979) ‎inclusa, con il titolo di “Spiritual”, nella seconda edizione (1967) della raccolta intitolata “Longa ‎noite de pedra” (“Larga noche de piedra”).‎

Musica di Manolo Díaz de Los Aguaviva, dal disco del gruppo intitolato “La casa de San Jamás” ‎‎(1972), dove il brano compare con il titolo di “Canción del hombre libre”.‎

Di Celso Emilio Ferreiro vedi anche Romance de cego in memoriam de F. G. Lorca.
Quizás mañana cuando mi mirada
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 14:43
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Los cuentos (Sé todos los cuentos)

Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata ‎‎“Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato ‎di “Llamadme publicano”‎
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”‎

Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 14:10
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Los Aguaviva: Canción del peregrino

Los Aguaviva: Canción del peregrino
‎[1920]‎
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta intitolata “Versos y oraciones de ‎caminante”.‎
Musica di Pepe Nieto de Los Aguaviva, dal loro disco del 1972 intitolato “La casa de San Jamás”‎
Cuando me han visto solo y recostado
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 13:51
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24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎

24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎
‎[1921]‎
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, ‎canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”‎

Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”‎

Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di ‎tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. ‎Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 ‎organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a ‎Granada.‎
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito ‎dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (Continues)
Veinticuatro bofetadas.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/11 - 11:44
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Cançoneta (La Gallineta)

Cançoneta (La Gallineta)
[1972]
Parole e musica di Lluís Llach
Nell'album intitolato "Com Un Arbre Nu"
poi dal vivo in "Barcelona gener de 1976"
La gallineta ha dit que prou,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 09:31
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Král a klaun

Král a klaun
KRÓL I BŁAZEN
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 05:08
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Lilie

Lilie
LILIE
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 04:49
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Tak vás tu máme (Bratři)

Tak vás tu máme (Bratři)
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]

Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/



Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (Continues)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 04:36
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Aloïda

Aloïda
[1995]
Paroles: Jean-Louis Jossic
Musique: Thibaut de Champagne (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangement: Tri Yann

Testo: Jean-Louis Jossic
Musica: Tebaldo I di Navarra (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangiamento: Tri Yann

Album: Portraits

Ho cercato a lungo, nelle cronache in rete, l'episodio raccontato in questa canzone, e che parrebbe essere avvenuto a Vannes, in Bretagna, prima del 1995. Su questa vicenda, o perlomeno sul nome della sua protagonista, ho una curiosa ipotesi tipicamente “triyanniana”; ma la dirò dopo. Certo è che la canzone è cronachistica, un vero e proprio gwerz bretone, seppure in lingua francese; e i fatti che racconta, seppure irreperibili, sono, purtroppo, del tutto verosimili.

Fatti a cui le anche le nostre cronache ci hanno abituato; ragazze di famiglie immigrate picchiate e, a volte, uccise, dai familiari. Da... (Continues)
C'était à Vannes, l'an passé au mois de mai,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/11 - 03:39
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Ballada wrześniowa

Ballada wrześniowa
[1982]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Długośmy na ten dzień czekali
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/11 - 02:46
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Nessun uomo è un uomo qualunque

Nessun uomo è un uomo qualunque
Chanson italienne - Nessun uomo è un uomo qualunque – Claudio Lolli – 2000
Texte de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
AUCUN HOMME N'EST UN HOMME QUELCONQUE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/9/10 - 16:41
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Antinuclear (Center Of The Earth)‎

Antinuclear (Center Of The Earth)‎
‎[1983]‎
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.‎
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”‎



La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista ‎impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi ‎nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo ‎della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”. ‎

Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano ‎un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il ‎Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.‎
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (Continues)
Ocho de diciembre del ochenta y dos.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 16:03
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La canción del vencido

La canción del vencido
‎[1972]‎
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”‎

Vuelvo ya
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 14:49
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El último soldado

El último soldado
‎[1973]‎
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”‎
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.‎
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.‎

El último soldado
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 13:43
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Verdad que sería estupendo

Verdad que sería estupendo
‎[1991]‎
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”‎

Verdad que sería estupendo
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 13:21
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Pra não dizer que não falei das flores

Versione spagnola di Ana Belén dall’album “La paloma del vuelo popular” del 1976.‎
Pra não dizer que não falei das flores
CAMINANDO
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/10 - 12:54
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
is there a translation into English of Che il Mediterraneo sia anywhere. Thanks and keep up the anti stance
mark harland 2013/9/10 - 10:13
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When the Gun Goes Down

When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/9/9 - 23:38
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Wiosna 1905

Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]

Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński

"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia

Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (Continues)
Wiosenny dzień - zapach lip
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/9 - 21:47
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Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)

Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Bella, non la conoscevo
Krzysiek Wrona 2013/9/9 - 20:27

O Italia come la pensi

Anonymous
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(Continues)
Contributed by francesco 2013/9/9 - 18:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
d'après la version italienne d'une chanson en « laghee » (Lombard)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.

Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.

La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (Continues)
Eau douce, eau douce mais d'une douceur que personne ne veut boire
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/9/9 - 18:17
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Il general Cadorna

Anonymous
Il general Cadorna
Mio nonno era del 1898 e mia nonna del 1902, hanno vissuto tutte le guerre, e solo grazie alla tempra forte di persone che ora non esistono più, hanno potuto vivere e sopravvivere a quelle tragedie.
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.

La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:

e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)

ciao
b0ni 2013/9/9 - 18:08




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