Il concerto a Reykjavík si tenne a metà del 1970, e non degli anni 70...
Robert Plant sarà stato anche un cultore della mitologia nordica, ma il sottoscritto non capisce ancora bene cosa c'entrino i vichinghi con l'Islanda. Non venivano essi dalla Scandinavia e dalla Danimarca? E l'Islanda non fu colonizzata dai norvegesi? E se erano tutti norreni, mica erano tutti vichinghi... Boh?!?
Adesso mi ricordo, avevo già sentita su tuo blog. Però, tu inventasti tutto il sistema linquistico nuovo, con la sua grammatica etc. In caso di "Milo" Waglewski creò solamente una canzone fatta di parole inventate, ma con uno scopo di altissime intenzioni, cioè, per far cantare insieme tutto il collettivo che partecipava alla registrazione dell'album "I Ching". Oggi ho trovato un altro curioso esempio del canto
con il testo in parole fantasiose, la "Warszawa" di David Bowie dalla sua opera "Low" del 1977. Questo pezzo ha tutta la sua storia
Ecco le parole di Bowie:
Mmmm-mm-mm-ommm
Sula vie dilejo
Mmmm-mm-mm-ommm
Sula vie milejo
Mmm-omm
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Versione giapponese del gruppo Vocaloid Megurine Luka)
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Japanese version by the band Vocaloid Megurine Luka)
Il testo è stato reperito qui
The Japanese lyrics have been found here
La versione è del tutto letterale (come confermatoci anche dall'amico cinese 张三, che ringraziamo), e si noti il paruchizan (o parutizan nell'altro tipo di romanizzazione del giapponese in uso) con il quale viene trascritto, evidentemente, l'ingles partisan. La traduzione è accompagnata comunque da una trascrizione basata sull'ausilio di Google Translator.
This version, as confirmed by our Chinese friend 张三, whom we thank heartily), is a literal translatin: note paruchizan (or parutizan in the other type of Japanese Romanization in use) transcribing the English word partisan. The translation is followed by a Google Translator helped transcription.
Bécsi munkásinduló: La versione ungherese
Bécsi munkásinduló: The Hungarian version
La prima, storica versione del canto è stata quella ungherese, e non è certo un caso: le due componenti principali dell'Impero Asburgico avevano avuto destini non dissimili. Se in Austria si venne configurando un regime clericofascista spalleggiato da Mussolini e di natura violentemente repressiva, l'Ungheria (che nel 1919 aveva conosciuto la breve esperienza rivoluzionaria della „Repubblica dei Consigli“ di Béla Kun, rovesciata e repressa sanguinosamente) sperimentava già dal 1920 il regime reazionario e parafascista dell'ammiraglio Miklós Horthy von Nagybánya (non a caso „rivalutato“ fortemente nell'Ungheria attuale del fascista Orbán). La cosa può essere letta da un lato di classe: nella repressione del movimento operaio, i lavoratori austriaci e quelli ungheresi non riconoscevano differenze „nazionali“.... (Continues)
BÉCSI MUNKÁSINDULÓ (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/9/1 - 12:33
Vi bygger landet: La versione svedese di Karl Fredriksson
Vi bygger landet: The Swedish version by Karl Fredriksson
Portata in Svezia nel 1934, Die Arbeiter von Wien divenne immediatamente un classico del movimento operaio svedese. La canzone fu peraltro ripresa dalla traduzione norvegese di Arne Paasche Aasen, di cui riprende anche il titolo (in norvegese e svedese: "Costruiamo il paese"): la quasi identità tra le due lingue si riflette anche in questo. Le traduzioni scandinave non riflettono peraltro l'origine viennese del canto (segno di precoce internazionalizzazione), ma sono abbastanza fedeli sebbene di stampo più pacifista. Vi bygger landet fu cantata, nel marzo 1986, ai funerali del premier svedese Olof Palme, assassinato il 28 febbraio precedente in una via di Stoccolma.
Vi bygger landet är en av den svenska arbetarrörelsens klassiska kampsånger. Sången är ursprungligen en bolsjevikisk... (Continues)
La canzone arrivò in Norvegia nel 1934, dopo essere stata uno degli inni di battaglia della lotta antifascista in Austria ed essere stata utilizzata nel documentario elettorale intitolato "La storia del n° 17". Fu tradotta in norvegese da Arne Paasche Aasen (1901-1978), per essere immediatamente ripresa dallo svedese Karl Fredriksson che la rese nella sua lingua (praticamente identica al norvegese).
Originalet är en mycket känd rysk rödgardistsång. Men till Sverige kom sången via Österrike och Norge. I Österrike förekom den i en socialdemokratisk valfilm, ”Historien om nr 17”, där den användes till sången “Wir sind die Arbeiter von Wien” (1934). Den översattes genast till norska av Arne Paasche Aasen (1901-1978) och, via norskan, till svenska av Karl Fredriksson (signaturen Nordens Karlsson i Socialdemokraten/Morgon-Tidningen, 1934).
Avusturya işçi marşı: La versione turca
Avusturya işçi marşı: The Turkish version
Se non fosse per l' „Avusturya“ (Austria) che ricorda precisamente la sua origine, pochi turchi crederebbero che questa canzone del movimento operaio, famosissima, non sia una canzone turca. Diffusa in Turchia fin dagli anni '30 (con una traduzione rimasta anonima a causa della repressione che ha caratterizzato tutte le fasi storiche della Turchia moderna), e spesso identificata con le iniziali „AIM“, è arrivata fino alle proteste di Gezi Park e alla rivolta di piazza Taksim. Fa parte del repertorio di tutti i gruppi militanti turchi, dal Grup Yorum ai Bandista; nella pagina dedicata alla versione interpretata da quest'ultimo gruppo (lasciata in questo caso come pagine autonoma) si trova anche una traduzione italiana.
Avusturya İşçi Marşı ya da Hayat Denilen Kavga (Almanca: Arbeiter von Wien), sözleri Fritz... (Continues)
Robert Plant sarà stato anche un cultore della mitologia nordica, ma il sottoscritto non capisce ancora bene cosa c'entrino i vichinghi con l'Islanda. Non venivano essi dalla Scandinavia e dalla Danimarca? E l'Islanda non fu colonizzata dai norvegesi? E se erano tutti norreni, mica erano tutti vichinghi... Boh?!?
Riccardooo! Aiut!