Il aggetivo "endofasico" a qualcosa da vedere con "avvitamento su se stessi"? O forse di nuovo mi invento i significati fantastici? In qualsiasi caso ho tradotto la canzone di Riccardo, perchè ho trovato in essa una carica universale. Altrimenti non lo farei, la fatica sprecata.
E poi, con la filastrocca ho pensato di aver sparato una (ma propio enorme) cazzata. La ragione per qui a volte cerco di esprimermi in dialetto romanesco (che non sempre viene digerito in resto d'Italia) si deve al fatto che fu Roma la città in cui ho passato gli anni della mia gioventù da immigrato esteuropeo e propio là, nelle borgate di Roma, apresi i rudimenti della lingua italiana. In ogni caso, seguendo da un anno il vostro sito, sono riuscito ad apprendere molte cose sia sull'italiano che sull'Italia, nonchè sul mondo musicale e la storia dei canti. Dunque, vorrei cogliere l'occasione, e ringraziare ugualmente... (Continues)
39. Не буду більше врагам коритись (Бела Чао) [Versione ucraina di Orest Ljutyj]
39. Не буду більше врагам коритись (Бела Чао) [Ukrainian version by Orest Ljutyj]
Segnalata da varie edizioni di Wikipedia, ecco la "Bella ciao" ucraina del cantautore (o "bardo") ucraino Orest Ljutyj. Come segnalato in questa pagina, sull'aria di "Bella ciao" veniva cantata in Ucraina una canzone nazionalista e fascista; Orest ha rimesso le cose un po' a posto. Il testo della canzone è accompagnato da una trascrizione in caratteri latini. [CCG/AWS Staff]
As indicated in various Wikipedias, here is the Ukrainian "Bella ciao" by the Ukrainian folksinger (or "bard") Orest Lyutyj. As pointed out in this page, a nationalist-fascist Ukrainian song used to be sung in Ukraine to the tune of "Bella ciao". The song lyrics are followed by a transcription into Latin characters. [AWS/CCG Staff]
Che ce ne frega
de ‘sta guerra
che ce ne frega
de ‘sto Bashir
Noi mangamo
noi semo vivi
che ce ne importa
de ‘sto crumir!
krzyś 2013/8/30 - 02:10
E io purtroppo credo che la filastrocca di Krzysiek fotografi benissimo la situazione relativa alla guerra civile siriana. Realmente non gliene frega nulla a nessuno. Chi "parteggiava" per i ribelli si è ritrovato una bella parte degli oppositori ad Assad completamente putridi; chi "parteggiava" per Assad si è ritrovato, come sempre, con Assad. Nel bel mezzo: atrocità commesse da entrambe le parti, quasi facendo a gara, rimpalli delle suddette a seconda della convenienza politica, l' "occidente" che mette il gas ner-vino (forse vuole fare il Lambrusco...), Assad che mostra "armi chimiche" dei "ribelli" (saranno quelle che non si sono trovate in Iraq?) e così via. Io temo che questo povero Ibrahim Qashoush avrebbe fatto meglio a scappare via da quel manicomio; certo, il suo destino sarebbe stato quello di essere rinchiuso in un CIE. Si dice che sulla guerra siriana "non si capisce niente",... (Continues)
[2012}
Maja Kleszcz
Testo: anonimo inglese del seicento
Traduzione dall'inglese: Wojtek Krzak [2012]
Musica: traditional
Musica eseguita da Wojtek Krzak sulla chitarra romantica ottocentesca
Decidete voi, ma a 'sto punto mettiamo la canzone di Riccardo sotto Ricky Gianco . Rimane sempre un problema di attribuzione...per esempio , io personalmente le canzoni di Kaczmarski come "Mury" o "Epitafium dla Wlodzimierza Wysockiego" metterei sotto il su nome , perchè si tratta di adattamenti e non di traduzioni!
troppo tardi... già fatto... comunque se pensi che il significato "contro la guerra" (francamente un po' vago, anche se capisco il riferimento alla mancanza di frontiere) ci sia già nell'originale inglese allora è meglio così.
Chanson italienne - Il tutto è falso – Giorgio Gaber – antérieur à 2003
Écrite par Giorgio Gaber et Sandro Luporini
Ils écrivaient tellement tout ensemble, Giorgio Gaber et Sandro Luporini, qu'à la fin, on ne les distinguait plus; sur la photo ci-dessus, dites moi un peu, si vous y arrivez, qui des deux est Gaber et qui est Luporini vu qu'ils ne sont pas debout (Sandro Luporini, jeune était dans l'équipe nationale italienne de basket, il mesure presque deux mètres). Une chanson extraordinairement belle, et à considérer avec beaucoup de soin. Écrite peu avant la mort de Gaber et publiée dans l'album posthume « Je ne me sens pas italien », c'est à mon avis une des choses des plus destructives écrites en langue italienne ; quelque chose qui ne semble pas laisser le moindre espoir. Pour ceci, par certains, elle a été vue comme un insupportable hymne au nihilisme le plus total. Parallèlement,... (Continues)
E poi, con la filastrocca ho pensato di aver sparato una (ma propio enorme) cazzata. La ragione per qui a volte cerco di esprimermi in dialetto romanesco (che non sempre viene digerito in resto d'Italia) si deve al fatto che fu Roma la città in cui ho passato gli anni della mia gioventù da immigrato esteuropeo e propio là, nelle borgate di Roma, apresi i rudimenti della lingua italiana. In ogni caso, seguendo da un anno il vostro sito, sono riuscito ad apprendere molte cose sia sull'italiano che sull'Italia, nonchè sul mondo musicale e la storia dei canti. Dunque, vorrei cogliere l'occasione, e ringraziare ugualmente... (Continues)