È uno di rari casi quando si può consultare l'autore, allora ne approfitto; La parola "cappellacci" dovrebbe significare qualche specie di copricapo che nasconde gli strumenti da lavoro, oppure un semplice "vecchio sacco" per gli attrezzi da giardino?
Anche la [pagina di Wikipedia polacca dedicata alla "Warszawianka 1905" constata che l'autore della musica originale è ignoto. Invece nel commento che si trova sotto questo video preso da YT la musica si attribuisce al compositore polacco Józef Pławiński (1853 o 1854-1880), che fu anche il compagno della sventura nella Cittadella di Varsavia di Wacław Święcicki. Nel commento e nella pagina wiki dedicata al compositore si dichiara che la melodia riprese le note da un altra canzone patriottica polacca precedente, "Marsz żuawów" di Włodzimierz Wolski che canta l'eroismo delle squadre da combattimento formate durante la Rivolta di Gennaio del 1863 sull'esempio dei reparti francesi in Algeria. Chi composè la musica per la "Marcia di zuavi" non sono riuscito a chiarire.
Comunque questa attribuzione sembra molto plausibile alla luce della biografia di Józef Pławiński, che morì durante il trasporto verso la Siberia essendo stato condannato ai lavori forzati dalle autorità russe.
Krzysztof Wrona 2013/8/27 - 19:53
E un'altra "chicca", "Warszawianka 1905" dal cantante afroamericano Paul Robeson sia in inglese sia in polacco
Ancora grazie, Krzysiek Wrona. Aggiungo una cosa, di cui tener conto: non sempre la mia scelta va a una canzone perché la giudichi particolarmente bella e dica cose con le quali concordo. In tal caso sono molto felice e lo sono ancora di più, se mi dicono di aver fatto una buona traduzione. Ma, per quanto mi è possibile, cerco anche di fare in modo che il nostro "giacimento" greco riesca un poco a documentare - dal versante musicale - diversi periodi, sensibilità, atteggiamenti e stili della vicenda politica, sociale e culturale dei nostri amati vicini.
Gian Piero Testa 2013/8/27 - 16:17
Libertà mi fa schifo se alleva miseria(Freedom is disgusting when it raises misery) by Cesare Basile, a beautiful and essential song to reaffirm once again our opposition to M.U.O.S. (Mobile User Objective System), the ultra-high-frequency satellite network designed to serve the U.S. Navy, and to all military bases.