Aqualung
Nuova traduzione italiana collettiva
Sulla base della traduzione di Riccardo Venturi
Con annotazioni
28 luglio 2013
Pur essendo un testo di estensione molto minore, ho voluto sottoporre la traduzione di Aqualung allo stesso trattamento di quella di Supper's Ready; trattamento che presuppone qualche soluzione volutamente controversa. Le annotazioni ne rendono conto, ma gioverà ricordare che ogni traduzione consiste in realtà in una riscrittura. La traduzione è dedicata a chi vive, invisibile, nella Casa in riva al fiume.
Con annotazioni
28 luglio 2013
Pur essendo un testo di estensione molto minore, ho voluto sottoporre la traduzione di Aqualung allo stesso trattamento di quella di Supper's Ready; trattamento che presuppone qualche soluzione volutamente controversa. Le annotazioni ne rendono conto, ma gioverà ricordare che ogni traduzione consiste in realtà in una riscrittura. La traduzione è dedicata a chi vive, invisibile, nella Casa in riva al fiume.
2013/7/28 - 01:49
Anarcangeli
Gli accordi per chitarra della canzone
Dom / Sol / Dom - Dom /Sol / Sol# - Fam / Sol# / Re# - Re# - Sol – Dom
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/7/27 - 15:15
Difendi l'allegria
Difendi l'allegria. A Genova, soprattutto dai comici. Piazza Carlo Giuliani, 20 luglio 2013.
Riccardo Venturi 2013/7/27 - 14:00
Anni di frontiera
Beh, definirla 'pressoché sconosciuta' mi pare un azzardo: fa parte di un album molto importante della loro storia post-Augusto. 'Una storia da Raccontare' è conosciuto e diffuso, e così tutti i pezzi ivi contenuti.
che non venga proposta di frequente ai concerti me ne dispiace, perché merita assai, ma ciò non significa che sia 'sconosciuta' o pressoché tale.
Spero che la propongano un pò di più, con maggiore frequenza nelle loro esibizioni dal vivo. Ha un messaggio bellissimo da trasmettere, quello contro il potere, che personalmente considero una vera perversione della mente. Diffondere l'idea, vera, della pericolosità del potere, è quanto di più utile possa farsi in questo tempo di idolatria della potenza e della falsa virilità.
Basti pensare anche al sempre più intenso diffondersi delle ideologie di estrema destra, falsamente virili e che esibiscono i 'segni del potere', fatto di violenza e sopraffazione.
che non venga proposta di frequente ai concerti me ne dispiace, perché merita assai, ma ciò non significa che sia 'sconosciuta' o pressoché tale.
Spero che la propongano un pò di più, con maggiore frequenza nelle loro esibizioni dal vivo. Ha un messaggio bellissimo da trasmettere, quello contro il potere, che personalmente considero una vera perversione della mente. Diffondere l'idea, vera, della pericolosità del potere, è quanto di più utile possa farsi in questo tempo di idolatria della potenza e della falsa virilità.
Basti pensare anche al sempre più intenso diffondersi delle ideologie di estrema destra, falsamente virili e che esibiscono i 'segni del potere', fatto di violenza e sopraffazione.
Alessandro Carènzan 2013/7/27 - 11:39
Morto sul selciato
Addio a Guido Sacerdoti, prof della Fondazione Carlo Levi
dal Corriere del Mezzogiorno, 25 luglio 2013
NAPOLI - Si è spento questa notte nell’Ospedale Monaldi il professore Guido Sacerdoti, figura notissima e stimata nel mondo medico e artistico, presidente della Fondazione Carlo Levi dedicata al pittore-scrittore, fratello della madre. È stata una complicazione post-operatoria di un intervento chirurgico a stroncarne la vita iniziata nel 1945.
LA STORIA - Guido fu il primo bambino ebreo nato a Napoli dopo la guerra, la notizia non si sa come si sparse fra i rabbini-medici della flotta alleata di stanza nel golfo, che vollero festeggiare l’evento portando ai genitori Dino e Lelle doni in quell’epoca magnifici come farina bianca, cioccolata, zucchero. Carlo Levi dedicò “al nipote napoletano” ben tre ritratti. Nel Partito comunista fin da giovane età, a lungo professore incaricato di Allergologia... (Continues)
dal Corriere del Mezzogiorno, 25 luglio 2013
NAPOLI - Si è spento questa notte nell’Ospedale Monaldi il professore Guido Sacerdoti, figura notissima e stimata nel mondo medico e artistico, presidente della Fondazione Carlo Levi dedicata al pittore-scrittore, fratello della madre. È stata una complicazione post-operatoria di un intervento chirurgico a stroncarne la vita iniziata nel 1945.
LA STORIA - Guido fu il primo bambino ebreo nato a Napoli dopo la guerra, la notizia non si sa come si sparse fra i rabbini-medici della flotta alleata di stanza nel golfo, che vollero festeggiare l’evento portando ai genitori Dino e Lelle doni in quell’epoca magnifici come farina bianca, cioccolata, zucchero. Carlo Levi dedicò “al nipote napoletano” ben tre ritratti. Nel Partito comunista fin da giovane età, a lungo professore incaricato di Allergologia... (Continues)
2013/7/27 - 10:02
Story Of Isaac
cantata da Maciej Zembaty.
La canzone fa parte del box "35 X Leonard Cohen".
Venne anche eseguita nello spettacolo televisivo del 1978 "Pieśni miłości i nienawiści" ("Songs of love and hate") nella regia di Tomasz Zygadło con la scenaggiatura di Maciej Zembaty e Maciej Karpiński che tradussero le canzoni.
Le poesie di Leonard Cohen sono recitate da Roman Wilhelmi.
Hanno partecipato:
Elżbieta Adamiak
Teresa Haremza
Jacek Bednarek
Waldemar Chyliński
Jan Kanty Pawluśkiewicz
Andrzej Poniedzielski
Maciej Zembaty
Gruppo Maanam cioè:
Kora Jackowska
Marek Jackowski
John Porter
e gli amici
https://www.youtube.com/watch?v=TFRm11NDQgg
https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
visto che precedente filmato della versione originale non è più reperibile propongo uno nuovo
https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
La canzone fa parte del box "35 X Leonard Cohen".
Venne anche eseguita nello spettacolo televisivo del 1978 "Pieśni miłości i nienawiści" ("Songs of love and hate") nella regia di Tomasz Zygadło con la scenaggiatura di Maciej Zembaty e Maciej Karpiński che tradussero le canzoni.
Le poesie di Leonard Cohen sono recitate da Roman Wilhelmi.
Hanno partecipato:
Elżbieta Adamiak
Teresa Haremza
Jacek Bednarek
Waldemar Chyliński
Jan Kanty Pawluśkiewicz
Andrzej Poniedzielski
Maciej Zembaty
Gruppo Maanam cioè:
Kora Jackowska
Marek Jackowski
John Porter
e gli amici
https://www.youtube.com/watch?v=TFRm11NDQgg
https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
visto che precedente filmato della versione originale non è più reperibile propongo uno nuovo
https://www.youtube.com/watch?v=LpdWbwSH7aI
OPOWIADANIE IZAAKA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/7/26 - 20:14
Богородица, Путина прогони
cari spagnoli per favore protestate insieme agli altri paesi contro politica di Putin е per le liberta delle Pussy Riot Nadya Tolokonnikova i Marya Alyokhina
lolita vinnikova 2013/7/26 - 14:36
Peggy Seeger: The First Time Ever I Saw Your Face
LA PRIMA VOLTA CHE HO VISTO IL TUO VISO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 23:15
The Colour-Bar Strike
[1948?]
Scritta da Charlie Mayo ed Ewan MacColl
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1958 intitolato “Second Shift”.
Nel secondo dopoguerra, quando segretario della National Union of Railwaymen britannica (NUR, oggi dissolta) era Jim Figgins, ci furono tra i lavoratori delle ferrovie alcune tensioni di matrice razziale. Parecchi bianchi rifiutavano di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di pelle nera. Alla stazione di King’s Cross venne proclamato uno sciopero per chiedere l’allontanamento dei neri ma la NUR non diede il suo sostegno e Jim Figgins disse che il simbolo del sindacato era una stretta di mani e che non importava se quelle mani erano bianche o nere o di qualunque altro colore…
Scritta da Charlie Mayo ed Ewan MacColl
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1958 intitolato “Second Shift”.
Nel secondo dopoguerra, quando segretario della National Union of Railwaymen britannica (NUR, oggi dissolta) era Jim Figgins, ci furono tra i lavoratori delle ferrovie alcune tensioni di matrice razziale. Parecchi bianchi rifiutavano di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di pelle nera. Alla stazione di King’s Cross venne proclamato uno sciopero per chiedere l’allontanamento dei neri ma la NUR non diede il suo sostegno e Jim Figgins disse che il simbolo del sindacato era una stretta di mani e che non importava se quelle mani erano bianche o nere o di qualunque altro colore…
My union badge shows two joined hands
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 16:55
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Tamburino del reggimento
Fa un certo effetto riascoltare una canzone dopo almeno 55 anni. Tanto tempo è trascorso, da quando, da bambino, sentivo Nilla Pizzi cantare questo brano. Papà aveva comprato la radio da poco, e per me ascoltare la radio era un'emozione non da poco... Altri tempi, altra Italia! Migliore, peggiore? Sinceramente non saprei giudicare con certezza ed obbiettività! Posso solo dire che ogni epoca ha in sé del bello e del brutto: certo, fra la pace e la guerra non può esserci nessun paragone; ma non bisogna mai demonizzare nessun'epoca , nessun momento dell'umano divenire.
Francesco MAFRICA 2013/7/25 - 16:28
Treadmill Song (or Gaol Song)
[fine 800?]
Una canzone raccolta intorno al 1906 nel Dorset.
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e dopo di loro da altri artisti, in differenti versioni) nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.
Prigionieri, con l’animo piegato dalla monotonia e dalla durezza del lavoro, dall’alba al tramonto, ed il corpo segnato dal cibo scarso e schifoso… Una delle non frequenti canzoni popolari inglesi sul tema del carcere, quasi sicuramente composta da chi l’esperienza l’aveva vissuta sulla sua pelle…
Una canzone raccolta intorno al 1906 nel Dorset.
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e dopo di loro da altri artisti, in differenti versioni) nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.
Prigionieri, con l’animo piegato dalla monotonia e dalla durezza del lavoro, dall’alba al tramonto, ed il corpo segnato dal cibo scarso e schifoso… Una delle non frequenti canzoni popolari inglesi sul tema del carcere, quasi sicuramente composta da chi l’esperienza l’aveva vissuta sulla sua pelle…
“Step in, young man, I know your face,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 16:18
Song Itineraries:
From World Jails
Hard Case
[1956?]
Parole e musica di Ewan MacColl.
La prima incisione risale ad un EP del 1956 con Alan Lomax and the Ramblers e Peggy Seeger.
Poi anche in “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals” del 1957.
Ewan MacColl conobbe da Alan Lomax le “chain-gang songs” americane e provò a scriverne una il salsa inglese documentandosi sullo slang carcerario direttamente da ex detenuti di Dartmoor ed altre carceri britanniche.
Parole e musica di Ewan MacColl.
La prima incisione risale ad un EP del 1956 con Alan Lomax and the Ramblers e Peggy Seeger.
Poi anche in “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals” del 1957.
Ewan MacColl conobbe da Alan Lomax le “chain-gang songs” americane e provò a scriverne una il salsa inglese documentandosi sullo slang carcerario direttamente da ex detenuti di Dartmoor ed altre carceri britanniche.
I've done me time in Liverpool
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 15:47
Song Itineraries:
From World Jails
Van Dieman's Land
[prima metà dell’800]
Una “broadside ballad” di anonimo autore irlandese incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e prima e dopo di loro da molti altri, in differenti versioni) nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.
Se nel Regno britannico di 6-700 il destino di un “poacher”, un bracconiere, poteva essere la morte per impiccagione (vedi Geordie, resa celeberrima anche grazie alla versione di Fabrizio De André), nei primi decenni dell’800 la giustizia preferiva non sprecare un paio di braccia e spediva i condannati nelle colonie penali e nelle fattorie-prigioni della Terra di Van Diemen, Tasmania.
Un modo piuttosto spiccio per colonizzare nuove terre ed ampliare i confini dell’Impero a costo zero o, meglio, facendo pagare il prezzo a poveracci, criminali comuni e prigionieri politici…
Al proposito si vedano anche Van Diemen's Land, Back Home In Derry e Bunch of Damned Whores.
Una “broadside ballad” di anonimo autore irlandese incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e prima e dopo di loro da molti altri, in differenti versioni) nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.
Se nel Regno britannico di 6-700 il destino di un “poacher”, un bracconiere, poteva essere la morte per impiccagione (vedi Geordie, resa celeberrima anche grazie alla versione di Fabrizio De André), nei primi decenni dell’800 la giustizia preferiva non sprecare un paio di braccia e spediva i condannati nelle colonie penali e nelle fattorie-prigioni della Terra di Van Diemen, Tasmania.
Un modo piuttosto spiccio per colonizzare nuove terre ed ampliare i confini dell’Impero a costo zero o, meglio, facendo pagare il prezzo a poveracci, criminali comuni e prigionieri politici…
Al proposito si vedano anche Van Diemen's Land, Back Home In Derry e Bunch of Damned Whores.
Come all you gallant poachers,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 15:09
Spence Broughton
[fine 700 / inizio 800]
Una “broadside ballad” di autore anonimo incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”
Una canzone sulla ferocia della “giustizia”, tanto più cattiva quanto più sfigato è colui sul quale si abbatte, così crudele da inseguire le proprie vittime anche dopo la morte per esecuzione…
Spence Broughton era un contadino del Lincolnshire, sposato con tre figli.
Ad un certo punto, intorno ai 40 anni, probabilmente decise che si era scassato le palle di quella vita di stenti, mollò la famiglia e si trasferì a Sheffield vivendo di gioco d’azzardo e piccoli furti.
All’inizio del 1791 Spence Broughton decise che era venuto il momento di dare una svolta alla sua meschina carriera criminale e con un complice progettò una rapina alla diligenza postale che serviva tra Sheffield... (Continues)
Una “broadside ballad” di autore anonimo incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”
Una canzone sulla ferocia della “giustizia”, tanto più cattiva quanto più sfigato è colui sul quale si abbatte, così crudele da inseguire le proprie vittime anche dopo la morte per esecuzione…
Spence Broughton era un contadino del Lincolnshire, sposato con tre figli.
Ad un certo punto, intorno ai 40 anni, probabilmente decise che si era scassato le palle di quella vita di stenti, mollò la famiglia e si trasferì a Sheffield vivendo di gioco d’azzardo e piccoli furti.
All’inizio del 1791 Spence Broughton decise che era venuto il momento di dare una svolta alla sua meschina carriera criminale e con un complice progettò una rapina alla diligenza postale che serviva tra Sheffield... (Continues)
To you my dear companions accept these lines I pray;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 13:14
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Canto della Russia Bianca
Franco .... Sono anche io della XII Leopardi... 2/96 Gessa...
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
2013/7/25 - 10:27
Enough Is Enough
[2004]
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”
There's a man in the desert
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 10:23
Holy War
[2004]
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”
Parole e musica di Mike Marino
Nell’album intitolato “Another World”
Have you looked around and found
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/25 - 10:19
The Wark O' The Weavers
David Shaw di Forfar, Scozia – autore pure di The Forfar Soldier già presente su questo sito – era un “weaver”, un operaio tessile che amava comporre canzoni. Siccome pare sia morto intorno al 1856, fu sicuramente testimone, se non protagonista, del grande sciopero armato che i lavoratori scozzesi, i tessili in testa, proclamarono nel 1820 per protestare contro le condizioni di lavoro, le paghe da fame e la disoccupazione galoppante dovuta alla crisi successiva alla fine delle guerre napoleoniche e all’avvento dei primi telai meccanici.
Più che uno sciopero fu proprio un’insurrezione in nome della fine dello sfruttamento e per l’eguaglianza dei diritti, insomma una protesta armata ispirata ai valori della Rivoluzione francese. Nei primi giorni di aprile del 1820 si verificarono parecchi scontri tra manifestanti ed esercito e polizia. Le forze della repressione ebbero la meglio,... (Continues)
Più che uno sciopero fu proprio un’insurrezione in nome della fine dello sfruttamento e per l’eguaglianza dei diritti, insomma una protesta armata ispirata ai valori della Rivoluzione francese. Nei primi giorni di aprile del 1820 si verificarono parecchi scontri tra manifestanti ed esercito e polizia. Le forze della repressione ebbero la meglio,... (Continues)
We're a' met thegither here tae sit an' tae crack,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 15:11
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Fourpence a Day
[inizio 900?]
Canzone che Ewan MacColl apprese da tal John Gowland, un minatore in pensione di Middleton-in-Teesdale, nella contea inglese di Durham.
Nel disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.
Una volta estratto dalla miniera il carbone va “lavato” per separare la frazione combustibile dal materiale sterile. Oggi l’operazione è automatica, attraverso macchinari che usano un processo gravimetrico basato su di una miscela di acqua e magnetite, ma un tempo veniva svolta a mano, ed erano i ragazzini dagli 8/9 anni in su a farlo, sottopagati e sfruttati peggio dei loro padri… Il “washer boy” o “coal-breaker boy” arrivava a lavorare fino a 12 ore al giorno per 4 centesimi di paga, o al massimo 9 per i ragazzi più grandi, quelli prossimi a scendere in miniera…
Canzone che Ewan MacColl apprese da tal John Gowland, un minatore in pensione di Middleton-in-Teesdale, nella contea inglese di Durham.
Nel disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.
Una volta estratto dalla miniera il carbone va “lavato” per separare la frazione combustibile dal materiale sterile. Oggi l’operazione è automatica, attraverso macchinari che usano un processo gravimetrico basato su di una miscela di acqua e magnetite, ma un tempo veniva svolta a mano, ed erano i ragazzini dagli 8/9 anni in su a farlo, sottopagati e sfruttati peggio dei loro padri… Il “washer boy” o “coal-breaker boy” arrivava a lavorare fino a 12 ore al giorno per 4 centesimi di paga, o al massimo 9 per i ragazzi più grandi, quelli prossimi a scendere in miniera…
Ore's a-waiting in the tubs, snow's upon t'fell,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 14:35
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Blantyre Explosion
[1877]
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.
Il 22 ottobre del 1877 si verificò una devastante esplosione in due pozzi della William Dixon's Blantyre Colliery a Blantyre, Scozia.
Morirono 207 minatori che lasciarono un centinaio di vedove e circa 250 orfani.
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.
Il 22 ottobre del 1877 si verificò una devastante esplosione in due pozzi della William Dixon's Blantyre Colliery a Blantyre, Scozia.
Morirono 207 minatori che lasciarono un centinaio di vedove e circa 250 orfani.
By Clyde’s bonny banks as I sadly did wander,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 13:52
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Walk Like a Giant
(2012)
Album: Psychedelic Pill (Neil Young & Crazy Horse)
Bellissima canzone sugli anni in cui la generazione di Neil Young pensava di poter cambiare il mondo. Con ancora la speranza di riuscirci in futuro.
Qui riportiamo le parole dell'extended version. La versione tagliata (radio edit) parte dalla seconda strofa ("The tracks ahead were long and straight...").
Album: Psychedelic Pill (Neil Young & Crazy Horse)
Bellissima canzone sugli anni in cui la generazione di Neil Young pensava di poter cambiare il mondo. Con ancora la speranza di riuscirci in futuro.
Qui riportiamo le parole dell'extended version. La versione tagliata (radio edit) parte dalla seconda strofa ("The tracks ahead were long and straight...").
I used to walk like a giant on the land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2013/7/24 - 12:34
Stuck on the Treadmill
[2013]
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album “Electric”
Racconto di un destino comune a molti lavoratori: spremuti come limoni per anni, triturati nella routine di un lavoro faticoso, e poi buttati sulla strada a 45/50 anni, troppo vecchi per un nuovo lavoro, troppo giovani per non lavorare più…
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album “Electric”
Racconto di un destino comune a molti lavoratori: spremuti come limoni per anni, triturati nella routine di un lavoro faticoso, e poi buttati sulla strada a 45/50 anni, troppo vecchi per un nuovo lavoro, troppo giovani per non lavorare più…
The money goes out, the bills come in
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/24 - 11:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il canto dell'operaia
Romagnolo
[1891?]
A firma di "Romagnolo"
Musica sconosciuta
Il canto, firmato semplicemente "Romagnolo", fu pubblicato ne "La Rivendicazione", a. VI, n° 4, Forlì 24 gennaio 1891. Si trattava di un settimanale di tendenze socialiste stampato a Forlì dal 1886 al 1891, e diretto da Germanico Piselli (Catanuto/Schirone, ed. 2009, p. 68)
A firma di "Romagnolo"
Musica sconosciuta
Il canto, firmato semplicemente "Romagnolo", fu pubblicato ne "La Rivendicazione", a. VI, n° 4, Forlì 24 gennaio 1891. Si trattava di un settimanale di tendenze socialiste stampato a Forlì dal 1886 al 1891, e diretto da Germanico Piselli (Catanuto/Schirone, ed. 2009, p. 68)
Vita più misera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/7/24 - 10:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
New York 8 marzo 1908
Senza nulla togliere alla canzone di Mario Salis, bisogna constatare come essa si basi sulla leggenda del presupposto incendio di un ancor più presupposto "8 marzo 1908". L'incendio, come si sa, avvenne invece il 25 marzo 1911 alla Triangle Shirtwaist Company di New York: vi morirono 146 operai di entrambi i sessi, anche se in stragrande maggioranza si trattava di giovani donne immigrate, principalmente dall'Italia e dai paesi dell'est europeo. La stessa fabbrica Triangle era stata protagonista dello "sciopero delle camiciaie" che era avvenuto sì nel 1908, ma in novembre; tutti questi fatti hanno probabilmente contribuito alla creazione della Giornata Internazionale della Donna, che però fu cominciata a celebrarsi il 28 febbraio 1909 su proposta del Partito Socialista degli Stati Uniti. La data dell'8 marzo nacque probabilmente in Russia: vi fu festeggiata per la prima volta l'ultima domenica... (Continues)
Riccardo Venturi 2013/7/24 - 10:11
Кони привередливые
O'er a sheer drop, up against the void, along the very border,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vyacheslav Chetin 2013/7/24 - 02:43
Appello alla riscossa
[1898]
Sull'aria dell'Inno di Garibaldi
Composto dall'anarchico sanremese Domenico Zavattero sull'aria dell'Inno di Garibaldi di Luigi Mercantini. La composizione dovrebbe essere del 1898, ma la prima pubblicazione a stampa proviene dal Canzoniere dei ribelli pubblicato a Barre (VT) dalle "Edizioni della Critica Sovversiva" nel 1903. Il testo proviene da Catanuto/Schirone, p. 132 (ed. 2009); contiene però parecchi refusi che qui sono stati corretti. Su Domenico Zavattero si veda anche l'assai dettagliato articolo di Anarcopedia.
Sull'aria dell'Inno di Garibaldi
Composto dall'anarchico sanremese Domenico Zavattero sull'aria dell'Inno di Garibaldi di Luigi Mercantini. La composizione dovrebbe essere del 1898, ma la prima pubblicazione a stampa proviene dal Canzoniere dei ribelli pubblicato a Barre (VT) dalle "Edizioni della Critica Sovversiva" nel 1903. Il testo proviene da Catanuto/Schirone, p. 132 (ed. 2009); contiene però parecchi refusi che qui sono stati corretti. Su Domenico Zavattero si veda anche l'assai dettagliato articolo di Anarcopedia.
Lavoratore oppresso, schiavo ed avvilito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/7/24 - 00:35
Joan of Arc
Da uno spettacolo teatrale della televisione di stato del 1978 intitolato "Pieśni miłości i nienawiści" ("Songs of Love and Hate"). Con la partecipazione di John Porter. I testi sono tradotti da Maciej Zębaty e Maciej Karpiński.
Krzysiek Wrona 2013/7/23 - 23:00
ZOMO na Legnickiej
Musica: Miki Mousoleum
Testo: Krzysztof "Kaman" Kłosowicz
La versione originale di scarsissima qualità è illustrata dal documentario dell'epoca girato da Agenzia Fotografica Indipendente "Dementi". Nel video successivo vengono usati frammenti della stessa pelicola per un clip con il cover della canzone eseguito dal gruppo Big Cyc.
ZOMO - Motorized Reserves of the Citizens' Militia
ZOMO - Motorisierte Reserven der Bürgermiliz
Testo: Krzysztof "Kaman" Kłosowicz
La versione originale di scarsissima qualità è illustrata dal documentario dell'epoca girato da Agenzia Fotografica Indipendente "Dementi". Nel video successivo vengono usati frammenti della stessa pelicola per un clip con il cover della canzone eseguito dal gruppo Big Cyc.
ZOMO - Motorized Reserves of the Citizens' Militia
ZOMO - Motorisierte Reserven der Bürgermiliz
ZOMO, ZOMO, ZOMO, ZOMO, ZOMO na Legnickiej
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/7/23 - 19:28
Weevils in the Flour
[1963]
Parole di Dorothy Hewett (1923-2002), poetessa e scrittrice femminista e comunista.
Messa in musica da tal Mike Leyden (?) nel 1965.
Incisa dal grande musicista Declan Affley in un album postumo del 1987. Lui infatti morì improvvisamente nel 1985 a soli 45 anni.
La multinzionale BHP Billiton è la più grande compagnia mineraria del mondo
Ha sede a Melbourne, in Australia, ma estrae ogni sorta di risorsa naturale dalle viscere della terra in ogni angolo del mondo.
Nel 2012 ha registrato profitti per 15.532 miliardi di dollari…
Io invece l'anno scorso ne ho guadagnati 15.600, ma erano Euri, e non erano miliardi e nemmeno milioni…
Parole di Dorothy Hewett (1923-2002), poetessa e scrittrice femminista e comunista.
Messa in musica da tal Mike Leyden (?) nel 1965.
Incisa dal grande musicista Declan Affley in un album postumo del 1987. Lui infatti morì improvvisamente nel 1985 a soli 45 anni.
La multinzionale BHP Billiton è la più grande compagnia mineraria del mondo
Ha sede a Melbourne, in Australia, ma estrae ogni sorta di risorsa naturale dalle viscere della terra in ogni angolo del mondo.
Nel 2012 ha registrato profitti per 15.532 miliardi di dollari…
Io invece l'anno scorso ne ho guadagnati 15.600, ma erano Euri, e non erano miliardi e nemmeno milioni…
On an island in a river, how that bitter river ran
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/23 - 16:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Hem of Her Apron
[2008]
Versi di Zondrae Della Bona King
Musica di Raymond Crooke, musicista e folksinger australiano
Poesia vincitrice del Mount Kembla Mining Heritage Festival che annualmente si tiene in un villaggio sulle montagne del Nuovo Galles del Sud, nei pressi di Wollongong, che fu teatro di un grande disastro minerario quando il 31 luglio del 1902 una terribile esplosione in una miniera di carbone causò la morte di 96 minatori.
Versi di Zondrae Della Bona King
Musica di Raymond Crooke, musicista e folksinger australiano
Poesia vincitrice del Mount Kembla Mining Heritage Festival che annualmente si tiene in un villaggio sulle montagne del Nuovo Galles del Sud, nei pressi di Wollongong, che fu teatro di un grande disastro minerario quando il 31 luglio del 1902 una terribile esplosione in una miniera di carbone causò la morte di 96 minatori.
Like most girls of her generation she was clever with needle and thread,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/23 - 13:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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