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Before 2013-6-27

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Apprendre à vivre ensemble

Apprendre à vivre ensemble
‎[1995?]‎
Parole di Didier Barbelivien (1954-), autore e compositore francese.
Musica di Enrico Macias
Apprendre à vivre ensemble
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 14:26
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Aimez-vous les uns les autres

Aimez-vous les uns les autres
‎[1977]‎
Parole di Pierre Delanoë (1918-2006), grande liricista francese autore di tante canzoni presenti su ‎questo sito, da C'est pas ma faute si j'ai pas fait Verdun a Je chante avec toi liberté a L'orange (detto che questa interpretata da Macias forse non è ‎delle sue migliori…)‎
Musica di Enrico Macias
Dall’album “Aimez-vous les uns les autres”‎
Un soir dans mon rêve j´ai vu
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 14:13
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À la face de l'humanité

À la face de l'humanité
‎[1972]‎
Parole di Jacques Lanzmann (1927-2006), scrittore e liricista francese.
Musica di Enrico Macias
Dall’album “À la face de l'humanité”‎
Ils criaient du fond de leur cœur
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 13:46
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Adieu, mon pays

Adieu, mon pays
‎[1961]‎
Contenuta in un EP pubblicato in Francia nel 1962.‎

Enrico Macias è nato in Algeria. La madre era originaria della Provenza, il padre dell’Andalusia ma ‎il cognome, Ghrenassia, tradisce l’origina araba. Entrambi i genitori erano musicisti ed entrambi ‎provenivano da famiglie di fede ebraica… Un bel melting-pot, non c’è che dire…‎
Enrico, figlio d’arte, imparò molto presto a suonare la chitarra e come il padre, violinista, entrò da ‎giovanissimo nell’orchestra di Raymond Leyris, grande esponente di “malouf”, la musica ed il ‎canto arabo-andaluso, che interpretava rigorosamente in arabo. Leyris era anche lui ebreo, ma era ‎così rispettato dalla comunità musulmana da meritarsi l’appellativo di “Cheikh Raymond”. ‎

Per molto tempo infatti gli ebrei nel Nord Africa svolsero il ruolo di “comunità tampone” tra gli ‎Europei e gli Arabi musulmani ma tra “pieds-noirs” e “indigeni” era andata... (Continues)
J'ai quitté mon pays
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 13:25
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Gun

Gun
‎[2013]‎
Scritta da Iggy Pop e James Williamson
Nell’album “Ready To Die” di Iggy Pop & The Stooges

Invecchiati – e anche mezzi morti, vista la prematura e solitaria dipartita di Ron Asheton nel 2009 – ‎ma sempre mordaci gli Stooges della immarcescibile “Iguana”… ‎
Everybody’s talking loud,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 09:32
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Fleur d'oranger

Fleur d'oranger
[1972]
Paroles et musique: Hugues Aufray
Testo e musica: Hugues Aufray
Album: Garlick



Hugues Aufray, nel 1958, esordì nel mondo della canzone con un brano sulla guerra d'Algeria, Y avait Fanny qui chantait.

Da sempre impegnato contro l'intolleranza, la guerra ed il razzismo ed amico personale di Bob Dylan, con il quale ha cantato assieme, sulla guerra d'Algeria sarebbe tornato nel 1972 nel suo album "Garlick", con una canzone che racconta un fatto a sua volta raccontatogli da un conoscente che era stato soldato. Inutile dire che guerra e stupro sono, da sempre, strettissimi "alleati"; guerre intere (si pensi solo a quella nella ex Jugoslavia, con gli "stupri etnici") sono state fatte annientando le donne con la violenza, ed questo da solo giustificherebbe l'esistenza del percorso nel quale è inserita anche questa canzone.

Il fatto raccontato a Hugues Aufray dal conoscente è lo... (Continues)
Elle avait à peine quinze ans,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/27 - 01:47
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Y avait Fanny qui chantait

Y avait Fanny qui chantait
[1958]
Paroles de Claude Delécluse et Michelle Senlis
Musique de Claude Delécluse
Interprétation: Hugues Aufray
Testo di Claude Delécluse e Michelle Senlis
Musica di Claude Delécluse
Interprete: Hugues Aufray


A quasi ventimila canzoni inserite in questo sito, credo che poche volte sia capitato di inserire quella che è non soltanto una canzone contro la guerra, ma anche la prima canzone in assoluto incisa da un artista famoso.

Hugues Aufray, nel 1958, è un giovanissimo cantante che esordisce con quello che, immediatamente, sarà percepito come una sorta di "inno" dei richiamati francesi in Algeria; la sporca guerra della Francia che, in un primo momento non ebbe nemmeno il coraggio di chiamare col suo nome (si parlava di "événements d'Algérie", i "fatti di Algeria". Da tenere presente che nel 1954, l'anno della disfatta francese di Dien-Bien-Phu in Vietnam, in Algeria già erano stati... (Continues)
Dans ce bled il faisait chaud
(Continues)
Contributed by Riccardo 2013/6/27 - 01:02
Song Itineraries: The Algerian War
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Spaceman

Spaceman
[1964]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Recording/Incisione:
"This Is Your Land: The Story of American Folk Music" [2008]
Track nr 19


Ogni tanto torna da queste parti Phil Ochs, e altro non potrebbe essere. Stavolta lo fa con una canzone delle sue prime, forse scritta originariamente per il suo primo album, All The News that's fit to Sing. Tutte le notizie buone da cantare, dato che, come è noto, Phil Ochs, almeno all'inizio, si riteneva più un giornalista che un cantautore, anzi: un topical singer, un “cantante a tema”. Il tema di questa canzone è la “corsa allo spazio” che, negli anni '60, appassionò tutto il mondo e culminò con gli americani (detti anche “l'uomo”) sulla Luna, il 21 luglio 1969: in quegli anni, lo scontro ideologico si era a pieno titolo trasferito anche nello spazio.

Gli iniziali successi sovietici (lo Sputnik, la povera cagnetta Lajka,... (Continues)
Way high, so high travelin' fast and free
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/26 - 18:32
Song Itineraries: Stories from Deep Space
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Der Marsch ins Dritte Reich

Der Marsch ins Dritte Reich
‎[1933]‎
Parole di Bertolt Brecht
Arrangiamento musicale di Hanns Eisler sulla melodia di “It´s a long way to Tipperary”, ‎canzone scritta dal britannico Jack Judge nel 1912 e diventata molto popolare tra le truppe inglesi ‎durante la Grande Guerra.‎
Interpretata da Ernst Busch

Facendo seguito a Das Lied vom SA-Mann, Brecht ed Eisler, da poco fuggiti dalla Germania, raccontano ‎dell’avvento di Hitler al potere ed in particolare del fatidico novembre 1932 quando, dopo il trionfo ‎dei nazional-socialisti in due consultazioni popolari, Hindenburg aprì la strada ad Hitler per il ‎cancellierato offrendogli di guidare una coalizione tra il NSDAP ed i conservatori del ‎Deutschnationale Volkspartei (DNVP)… Una convivenza destinata a durare poco giacchè, come ‎sappiamo, nel giugno dell’anno successivo il partito nazista veniva decretato come unica ‎formazione politica “legale”…‎
Der Führer sagt: Jetzt kommt der letzte Winter,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/26 - 15:40
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Francesco Guccini: Cirano

Francesco Guccini: Cirano
[1996]
Testo di Beppe Dati e Francesco Guccini*
Musica di Giancarlo Bigazzi e Francesco Guccini
Lyrics by Beppe Dati and Francesco Guccini*
Music by Giancarlo Bigazzi and Francesco Guccini
Paroles: Beppe Dati et Francesco Guccini*
Musique: Giancarlo Bigazzi, Francesco Guccini
Album: D'amore, di morte e d'altre sciocchezze

*Il testo della canzone risulta depositato in SIAE da Beppe Dati; Francesco Guccini vi ha apportato delle modifiche.
Beppe Dati is officially registered as author of the lyrics; Francesco Guccini only made some changes.
Beppe Dati est enregistré à la SIAE comme auteur des paroles; Francesco Guccini n'y a apporté que des modifications.


Il “Cirano” di Guccini è, alla fine, arrivato sulle CCG; “motu proprio”, lo sposto negli “Extra” perché -Marco Valdo e Lucien Lane non me ne vorranno- credo che sia il suo posto più adeguato. Poiché l'inserimento è stato proposto... (Continues)
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/25 - 23:46
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Gẫy Đàn Lên Hỡi Người Bạn Mỹ

Oa-sinh-tơn đêm nay lửa tranh đấu đang rực cháy.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/25 - 18:31

L'asciascin

Cyprien Di Meglio
L'asciascin
Poesia di Cyprien Di Meglio
Poème de Cyprien Di Meglio

Dovunque sia andato a cercare notizie biografiche su Cyprien Di Meglio, sui siti dedicati alla città di Bonifacio, non ne ho trovate. Sicuramente, a Bonifacio, non hanno nessun bisogno di biografie per colui che, unanimemente, definiscono "Il nostro Poeta"; se ne trovano echi anche in un lontano articolo de "La Repubblica" del 2003. Ne ho trovato una fotografia. Un poeta in una lingua del Mediterraneo, non importa se parlata da cento persone o da cento milioni; una poesia che non so se sia stata mai messa in musica. Ma in mezzo a questa giornata in cui il vento m'ha portato dalle parti delle scogliere di Bonifacio, mi dispiaceva lasciarla in riposte pieghe della rete, e non soltanto per il suo argomento; eccola qui. Trattandosi di una poesia, poi, la musica possono essere...le sue parole stesse. [RV]
Se mi dinu ün giurnu di giüdicà ün omu
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/25 - 16:49
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Les Trois Complaintes du soldat

Les Trois Complaintes du soldat
‎[1940]‎
Versi e musica per voci ed orchestra di André Jolivet.‎

Il poeta e compositore André Jolivet fu nel 1936 tra i promotori – con Yves Baudrier, Jean Yves ‎Daniel-Lesur e Olivier Messiaen - del manifesto “Jeune France” per “diffondere una ‎musica scaturente da uno slancio vitale di sincerità, di generosità di coscienza artistica” … ‎Nel 1939 fu chiamato alle armi a Fontainebleau… “Les Trois Complaintes du soldat” sono il ‎resoconto della sua esperienza di guerra.‎

Il soldato protagonista è un vinto – come lo furono i francesi travolti dalle orde hitleriane – ma è ‎sopravvissuto ed è pronto, senz’armi e senza odio, a ricostruirsi una vita, a ricostruire il paese. Va in ‎cerca della sua famiglia ma, in un primo momento, crede che moglie e figli siano morti sotto un ‎bombardamento… Poi invece li ritrova e, riconoscente, eleva la sua preghiera a Dio.‎
L’ultima delle tre complaintes... (Continues)
La complainte du soldat vaincu

(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/25 - 15:02
Song Itineraries: Anti-war classical music
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A greva di i pialinchi

A greva di i pialinchi
[1911]
Testo in ligure bonifacino di Léon Camugli
Sull'aria di "Sambre et Meuse"
Paroles en ligurien bonifacin de Léon Camugli
Sur l'air de "Sambre et Meuse"
Incisione: Associazione "I Gargarozzi"
Album: Bunifazziu in cantu



U sciü Andrià, la pietrificazione e lo sciopero dei braccianti
di Riccardo Venturi


La città di Bonifacio, nell'estremo sud della Corsica (la Sardegna dista soltanto 12 miglia, con lo stretto detto, appunto, Bocche di Bonifacio), ha una storia millenaria. Sembra che il luogo dove sorge, un porto e una rocca naturali e pressoché inespugnabili, fossero abitati già 6500 anni fa; ma il nome di “Bonifacio”, secondo la tradizione, è dovuto a a Bonifacio II di Toscana, marchese di Lucca, che nell'anno 833 vi fondò un villaggio a difesa dalle incursioni dei Saraceni. Fatto sta che i primitivi abitanti di Bonifacio furono toscani: coloni lucchesi e pisani, che vi portarono,... (Continues)
Irinu ün bellu pocu di pialinchi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/25 - 12:29

Main dominée par le coeur

Main dominée par le coeur
‎[1942]‎
Poesia di Paul Éluard originariamente intitolata “La main, le cœur, le lion, l’oiseau”, dal ciclo ‎‎“Poésie et vérité”.‎
Musica per soprano e pianoforte scritta del 1947 dal compositore e pianista francese ‎‎Francis Poulenc (1899-1963).‎

‎«En mai 1942, Noël Arnaud prend la ‎responsabilité de publier, aux Éditions de la Main à Plume, sous le titre Poésie et ‎Vérité 1942, La dernière nuit et quelques autres poèmes dont le sens ne peut ‎guère laisser de doutes sur le but poursuivi : retrouver, pour nuire à l’occupant, la liberté ‎d’expression. Et partout en France des voix se répondent, qui chantent pour couvrir le lourd ‎murmure de la bête, pour que les vivants triomphent, pour que la honte disparaisse. Chanter, lutter, ‎crier, se battre et se sauver. […] Mais il fallait bien que la poésie prît le maquis. Elle ne peut trop ‎longtemps jouer sans risque sur les mots. Elle sut tout... (Continues)
Main dominée par le cœur
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/25 - 11:13
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Un soir de neige

Un soir de neige
‎[1944]‎
Versi di Paul Éluard

Musica del compositore e pianista francese Francis ‎Poulenc (1899-1963), che ne fece una piccola cantata da camera per 4 o 6 voci a cappella scritta ‎nei giorni di Natale del 1944, il primo inverno dopo la Liberazione.‎

Parigi, inverno del 1944. Forse il più freddo del 900 per la capitale francese, non tanto in senso ‎meteorologico ma storico. Il freddo, il ghiaccio, la desolazione invernale non sono che una metafora ‎dell’occupazione tedesca, che sembrava ancora incrollabile. Ma anche in quell’inverno così feroce ‎la “bonne neige”, la speranza, la fiducia nella Liberazione, andava impercettibilmente depositandosi ‎per le strade, sui marciapiedi, sui tetti delle case… Ad agosto, la libertà.‎
De grandes cuillères de neige

(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/25 - 10:50

Riccardo Venturi: Corkman

Riccardo Venturi: Corkman
25.6.1993
25.6.2013
Andrei per il mondo sempre
(Continues)
2013/6/25 - 04:28
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Africa Must Be Free by 1983

Africa Must Be Free by 1983
Africa Must Be Free by 1983 (1978)

Parole e musica di Hugh Mundell (1962-1983), cantautore reggae giamaicano, assassinato a Kingston nel 1983.
Il brano che dà il titolo all’album d’esordio di Mundell, realizzato con la collaborazione di due mostri sacri del reggae, Augustus Pablo e Lee Scratch Perry.
Africa, must be free, by the year, 1983.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:18
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Forward Jah, Jah Children

Forward Jah, Jah Children
Tenement Yard (1976)

Parole e musica di Jacob Miller (1952-1980), musicista reaggae giamaicano, prematuramente scomparso nel 1980 in un incidente stradale, poco prima di partire in un tour americano con Bob Marley. Miller fu anche uno dei fondatori della formazione “Inner Circle”
Nell’album intitolato “Tenement Yard”

(B.B.)
Africa must be free, South Africa
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:12
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Anti Apartheid

Anti Apartheid
It Don't Bother Me (1965)

A very rare outing into the political field by the British folk singer Bert Jansch, but one of the first to appear on the British music scene against apartheid. "Anti Apartheid":
I listen to the words that whisper in my ear
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:05
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Triptych: Prayer-Protest-Peace

Triptych: Prayer-Protest-Peace


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
Prayer For Peace
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 20:58
Song Itineraries: Anti-War Jazz
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Tears for Johannesburg

Tears for Johannesburg


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
Even while we sleep, we will find you
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 20:54

Bomba libera tutti

Bomba libera tutti
2010
L'uomo Naturale
Gobbo sgobbo su un banchetto, ho provato già di tutto,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/23 - 13:35
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Rosaspina

Rosaspina
Rosaspina parole e musica ivano calcagno
Rosaspina cammina tra i fiori di campo
(Continues)
2013/6/22 - 20:46
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La mia barba

La mia barba
[1985?]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Paroles et musique: Alfredo Bandelli

LA SUA BARBA
di Riccardo Venturi, novembre 2015.

Alfredo Bandelli aveva una lunghissima barba. Andò a finire che le dedicò una canzone, parecchio tempo dopo quelle più famose di “Fabbrica Galera Piazza”, quelle delle parole e musica del Proletariato. Era verso il 1985, quando quella barba e chi la portava avevano sui quarant'anni (Alfredo era nato il 15 dicembre 1945 in una Pisa disastrata dalla guerra); e quarant'anni sono un'età appropriata per tentare dei ricordi. Il primo bacio con il suo amore, la prima manifestazione, il primo sampietrino tirato, le assemblee piene di fumo e di rancore; e, soprattutto, le scelte già decise. Sempre con quella sua barba, attaccata alla sua faccia a far da compagna e da testimone partecipe. A vedere assieme a lui quei braccianti ammazzati,... (Continues)
Mi ricordo ancora il nostro primo bacio
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/22 - 20:28
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La libertà

La libertà
1973
Lo shampoo/La libertà
«Dialogo tra un impegnato e un non so»

Lo so che questa canzone è stata cassata più volte, ma oggi mentre ero in auto la riascoltavo (orrore orrore) nella versione di Emma (dall'album tributo a Gaber). E nel riascoltarla, superando il fastidio per "Strillex", ne ho colto un nuovo significato, o meglio il suo significato... E io credo che questo sito possa in qualche modo rappresentare quella libertà di cui parla Gaber... La libertà non è starsene in santa pace in disparte a fare quello che più ci aggrada, non è nemmeno (aggiungerei solo) votare per questo o per quell'altro partito, ma è spendersi per la collettività, è impegnarsi ogni giorno per cambiare il nostro piccolo angolo di mondo. E allora forse vista in quest'ottica può entrare a pieno diritto tra le CCG. Aggiungo un commento trovato in rete (datato 2008)

Più attuale che mai, questa bellissima canzone... (Continues)
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 15:34

Qui si compie la mia storia

Qui si compie la mia storia
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Qui si compie la mia storia
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:30

L'altrove

L'altrove
2002
Corpo di guerra

feat. Tiziana Ghiglioni


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (Continues)
Dice di vedere, lì, sotto quel ponte,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:29
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Sfinita

Sfinita
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Siete venuti qui per solidarietà
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:24
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La brezza tra gli ulivi

La brezza tra gli ulivi
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Dolce brezza tra gli ulivi
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:21
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Le fughe, i ritorni

Le fughe, i ritorni
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Siete stati chiamati,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:16

Una cosa sola

Una cosa sola
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Quando il sangue e la memoria sono una cosa sola
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:15

Non parla

Non parla
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
E non parla non dice il suo tormento,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:10

Fuggono

Fuggono
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
E' un odio da un altro tempo;
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:09
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Stay human

Stay human
2013
Human

Trascritta dal video, incompleta
Passa dentro i tunnel di Rafah l'oro dei narghilè
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 09:17
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni
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Je Chante Des Chansons d'Amour

Je Chante Des Chansons d'Amour
Je chante des chansons d'amour
(Continues)
Contributed by Davide Costa - sito: http://digilander.libero.it/davidecosta/ 2013/6/21 - 02:09
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Quand est-ce qu’on mange?

Quand est-ce qu’on mange?
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Les choses paraissent faciles
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:50
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Je chante

Je chante
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Je chante pour ceux qui ne peuvent pas entendre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:39
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Ecce Homo

Ecce Homo
[1977]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
- Prologue
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:21
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Minorité

Minorité
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Encore enfant je vivais tout près d’un désert
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:04
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L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)

L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
[Intro parlée] Il y a plusieurs années, oh ça fait longtemps maintenant, j’avais lu dans le Monde je crois, enfin un journal sérieux, j’avais lu un tout petit entrefilet dans les pages étrangères sur l’histoire d’un... d’un gamin au Brésil qui était venu avec un énorme fusil et qui avait attaqué un commissariat, enfin l’équivalent du commissariat là-bas, oh c’est pas... c’est pas... parce que... en plus par erreur peut-être, parce qu’ils ont beau être ce qu’ils sont au Brésil ou ailleurs, mais je ne pense pas qu’ils aient tiré froidement sur un enfant ils ont dû avoir peur puis il a été complètement déchiqueté. Et ça m’avait... à l’époque, ça m’avait... troublé, quoi et j’ai essayé d’en faire une chanson en hommage à ce... à ce... à ce gamin quoi...)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 20:54
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Violence 1 et Violence 2

Violence 1 et Violence 2
[1975]
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Et le vent qui commence à hurler
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 20:45
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J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎

J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎
‎[1926/1945]‎
Versi di Robert Desnos.‎
Dalla raccolta “Corps et biens” pubblicata nel 1930.‎
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1956 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963).‎

Una poesia scritta da Desnos all’amata Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente ‎scomparsa nel 1930. ‎

Una semplice – anche se struggente – poesia d’amore… Allora perché la propongo?‎
Perché casualmente, per colpa di una traduzione multipla, questa poesia si trasformò negli ultimi ‎versi scritti da Desnos in punto di morte quando, gravemente denutrito ed ammalato, si trovava ‎ricoverato in un’infermeria improvvisata, subito dopo la liberazione del campo di concentramento ‎di Theresienstadt dove era stato internato (solo l’ultimo dei tanti in cui i nazisti l’avevano costretto).‎
Quando le truppe sovietiche liberarono il campo, nei primi giorni di maggio del 1945, uno studente... (Continues)
J'ai rêvé tellement fort de toi,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 13:38
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Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎

Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎
‎[1942]‎
Versi del poeta francese Robert Desnos.‎
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del ‎‎1975.‎

Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963)‎



Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e ‎fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più ‎di un anno gli distrussero il corpo… ‎



Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di ‎concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì ‎libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri ‎infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.‎
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 12:09
Song Itineraries: Anti-war classical music
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The Trashmen: Surfin’ Bird

The Trashmen: Surfin’ Bird
[1964]
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”

Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
A-well-a everybody's heard about the bird
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 22:57
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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Préface en prose

Préface en prose
‎[1942]‎
Versi di Benjamin Fondane, alias B. Fundoianu, nato Benjamin Wechsler (1898-1944), filosofo, ‎poeta, drammaturgo, saggista, critico letterario, regista e traduttore di origine romena, di religione ‎ebraica, ucciso in una camera a gas nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau il 2 o 3 ‎ottobre del 1944.‎
Estratto dalla poesia “L’Exode (Super flumina Babylonis)”, scritta sotto lo pseudonimo di Isaac ‎Lacquedem, pubblicata per la prima volta nel 1965 e poi inclusa nella raccolta “Le mal de ‎fantômes” edita nel 2006.‎
Nel 1965 questo estratto entrò a far parte de “L’Honneur des poètes”, antologia di letture poetiche, ‎accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982), ‎ispirata all’omonima raccolta curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e Paul Éluard, ‎pubblicata clandestinamente nel 1943.‎



Benjamin Fondane è stato un grande... (Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 13:53

בּאַבּי יאַר

בּאַבּי יאַר
Babi Yar
Testo di Shike Driz (1908-1971)
Lyrics by Shike Driz (1908-1971)

Musica di Rive Boyarska (1894-1967)
Music by Rive Boyarska (1894-1967)

Il nome di Babij Jar, o Babin Jar in ucraino, fu conosciuto soltanto nel 1961, quando il poeta sovietico Evgenij Evtušenko scrisse un famoso ciclo di poesie poi messo in musica da Dmitrij Šostakovič nella sua Sinfonia n° 13. Era una profonda faglia naturale, o burrone, nei pressi di Kiev dove, tra il 29 e il 30 settembre 1941 i nazisti, calorosamente aiutati dalla polizia collaborazionista ucraina, massacrarono 33.771 civili ebrei. Poiché il burrone di Babij Jar aveva assolto egregiamente alla “bisogna”, fu mantenuto in attività negli anni successivi per sterminarvi altre novantamila persone tra ucraini, zingari e comunisti.

I tedeschi raggiunsero Kiev il 19 settembre 1941. I partigiani e i servizi sovietici dell'NKVD avevano minato una serie... (Continues)
װאָלט איך אױפֿגעהאַנגען
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/19 - 12:29
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Oradour

Oradour
‎[1944]‎
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un ‎giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”‎
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato ‎‎“Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.‎
Voce di Maeva Heitz.‎

Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di ‎Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard ‎Aubert Oradour, mon amour.‎
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni ‎francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, ‎monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e ‎sei ragazzini).‎
Oradour n'a plus de femmes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 10:54

Les charniers

Les charniers
‎[1945]‎
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), ‎cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul ‎Éluard.‎
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre ‎Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943, ‎
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche ‎originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa ‎perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata ‎‎“Exécutoire” pubblicata nel 1947‎
Passez entre les fleurs et regardez ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 10:07

Le châle rouge-gorge

Anonymous
Le châle rouge-gorge
‎[1943]‎
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

‎‎

Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour ‎la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è ‎il nome che in francese viene dato al pettirosso…‎
Oui, j'ai peur au ventre d'être battu
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 09:27
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Les dents serrées

Les dents serrées
‎[1943]‎
Parole del poeta e insegnante francese Pierre Emmanuel, pseudonimo letterario di Noël Mathieu ‎‎(1916-1984)‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎



Pierre Emmanuel aveva esordito solo nel 1940 pubblicando la raccolta poetica intitolata “Elégies”.‎
Poi l’occupazione nazista. Pierre Emmanuel, con tanti altri, si rifugiò sulle montagne del Vercors, ‎nel Drôme provenzale, e lì partecipò alla Resistenza continuando ad insegnare e a scrivere poesie.‎
Je hais. Ne me demandez pas ce que je hais‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 08:56
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Storia di tutti

Storia di tutti
‎[1972]‎
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi‎
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.‎

In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età ‎di 62 anni.‎
Mi guardo intorno e sento,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 08:36
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Chi fermerà queste croci?

Chi fermerà queste croci?
instant song - giugno 2013

La canzone "Chi fermerà queste croci ?" è concepita come un salmo biblico sul femminicidio, un lungo e straziante elenco di casi, di violenze e di morti femminili avvenute negli ultimi due anni. Ogni verso della canzone ha attinenza a fatti realmente accaduti, come il recente assassinio della giovane Fabiana di Corigliano Calabro il 25 maggio del 2013.
Chi in una radura
Chi nella controra
Chi in ginocchio ferita a pregare
E dal suo amore vedersi bruciare

C'è chi viene uccisa attraverso i propri figli come nell'episodio di Umbertide, quando Mustapha Hajjaji, non trovando la moglie che era separata nella sua casa, sgozzò i loro due figli di otto e dodici anni, nel novembre del 2012.
Chi attraverso i suoi piccoli figli
sgozzati come conigli

C'è Alessia Francesca Simonetta, 25 anni, incinta che viene uccisa davanti al figlio di 14 mesi , nel settembre del 2012... (Continues)
Chi neanche un nome
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/18 - 20:37

Les Armes de la douleur

Les Armes de la douleur
‎[1943]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie ‎Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a ‎viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e ‎gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e ‎poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.‎

I
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 15:18
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L'Avis

L'Avis
‎[1942]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che ‎nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. ‎Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. ‎Aveva 39 anni.‎
La nuit qui précéda sa mort
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:56
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Courage

Courage
‎[1942]‎
Versi del grande poeta francese.‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Paris a froid Paris a faim
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:33
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Ce coeur qui haïssait la guerre

Ce coeur qui haïssait la guerre
‎[1939/40?]‎
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e ‎Jean Lescure e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Credo che questa poesia risalga al 1939/40 quando Robert Desnos, fino a quel momento pacifista, ‎realizzò la necessità di unirsi alla battaglia contro il nazismo. Così scrisse alla sua amata compagna ‎Youki (Lucie Badoud) in una lettera del gennaio 1940: «J'ai décidé de retirer de la guerre tout ‎le bonheur qu'elle peut me donner : la preuve de la santé, de la jeunesse et l'inestimable satisfaction ‎d'emmerder Hitler»…‎
Ce coeur qui haïssait la guerre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:24
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Midnight Special

Midnight Special
Mi attizzano parecchio le folk songs e i blues americani, e sono anche abbastanza intonato da poter cantare talvolta con il karaoke. Allora, meglio conosci le parole e lo spirito di una canzone, meglio la canterai. Con la mia discreta conoscenza dell'inglese e con l'aiuto della recensione critica di questo sito, ho tradotto, anche un po' a naso, il testo di "The Midnight Special" nella versione dei Creedence Clearwater Revival, una delle più azzeccate di questa "prison song", sia nel vocal che nell'arrangiamento.
Una volta mi è capitato di cantarla assieme a una simpaticissima nera. Alla fine ero quasi andato fuori di testa...
Allora ti svegli la mattina, e senti il campanello del lavoro suonare
(Continues)
Contributed by Dario49 2013/6/18 - 10:18
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Anonymous

Anonymous
Our Internet Surveillance State - ossia come siamo tutti controllati e tracciabili. Un articolo che spiega molto bene come e perché i governi e le compagnie private lo fanno.

Di almeno una cosa però potete sicuri: "Canzoni contro la guerra" e tutti i siti ospitati su autistici.org non loggano i vostri IP e non incrociano i vostri dati. E anche per questo non troverete mai su queste pagine il bottoncino "condividi su facebook".
Lorenzo 2013/6/17 - 23:56
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Դլե յաման

Դլե յաման
La traslitterazione in caratteri latini
DLE YAMAN
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/17 - 18:58
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Yes, It's Genocide

Yes, It's Genocide
Però serve già un po' per i primi rudimenti di armeno, esercitandosi "alla Lyons". Sembra che "jer" voglia dire "per", e quindi ci sono preposizioni (e non postposizioni); mi sa tanto che "-in" è un suffisso possessivo che significa "vostro", e che il verbo ha un modo volitivo ("voglio fare") formato col suffisso "-ne-". Il verbo "morire" ha tipica radice indoeuropea (*mor-/*mer-/*mr-) e anche la desinenza primaria di I singolare ("-m"). Si starà a vedere!
SI', E' GENOCIDIO
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/17 - 17:56

La ballata della guerra

La ballata della guerra
Video e testo trovati qui
E cala 'n artra sera e su 'a faccia della terra
(Continues)
Contributed by Silva 2013/6/17 - 17:04
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Yes, It's Genocide

Yes, It's Genocide
La traslitterazione secondo il metodo classico.

Essendo freschissimi "armenisti", ci siamo attivati per fornire anche una trascrizione del testo secondo i canoni classici (usati, cioè, sia per l'armeno classico che per quello moderno). Ne viene fuori una cosa diversa, come si vede. Anche lo stesso nome dell'artista, con questo metodo, diventa "Serž T'angean"; e così lo abbiamo pure indicato. [rv]
[YES, IT'S GENOCIDE]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/17 - 17:01




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