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Before 2013-6-24

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Africa Must Be Free by 1983

Africa Must Be Free by 1983
Africa Must Be Free by 1983 (1978)

Parole e musica di Hugh Mundell (1962-1983), cantautore reggae giamaicano, assassinato a Kingston nel 1983.
Il brano che dà il titolo all’album d’esordio di Mundell, realizzato con la collaborazione di due mostri sacri del reggae, Augustus Pablo e Lee Scratch Perry.
Africa, must be free, by the year, 1983.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:18
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Forward Jah, Jah Children

Forward Jah, Jah Children
Tenement Yard (1976)

Parole e musica di Jacob Miller (1952-1980), musicista reaggae giamaicano, prematuramente scomparso nel 1980 in un incidente stradale, poco prima di partire in un tour americano con Bob Marley. Miller fu anche uno dei fondatori della formazione “Inner Circle”
Nell’album intitolato “Tenement Yard”

(B.B.)
Africa must be free, South Africa
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:12
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Anti Apartheid

Anti Apartheid
It Don't Bother Me (1965)

A very rare outing into the political field by the British folk singer Bert Jansch, but one of the first to appear on the British music scene against apartheid. "Anti Apartheid":
I listen to the words that whisper in my ear
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 21:05
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Triptych: Prayer-Protest-Peace

Triptych: Prayer-Protest-Peace


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
Prayer For Peace
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 20:58
Song Itineraries: Anti-War Jazz
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Tears for Johannesburg

Tears for Johannesburg


"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:

"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).


We Insist!... (Continues)
Even while we sleep, we will find you
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/24 - 20:54

Bomba libera tutti

Bomba libera tutti
2010
L'uomo Naturale
Gobbo sgobbo su un banchetto, ho provato già di tutto,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/23 - 13:35
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Rosaspina

Rosaspina
Rosaspina parole e musica ivano calcagno
Rosaspina cammina tra i fiori di campo
(Continues)
2013/6/22 - 20:46
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La mia barba

La mia barba
[1985?]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Paroles et musique: Alfredo Bandelli

LA SUA BARBA
di Riccardo Venturi, novembre 2015.

Alfredo Bandelli aveva una lunghissima barba. Andò a finire che le dedicò una canzone, parecchio tempo dopo quelle più famose di “Fabbrica Galera Piazza”, quelle delle parole e musica del Proletariato. Era verso il 1985, quando quella barba e chi la portava avevano sui quarant'anni (Alfredo era nato il 15 dicembre 1945 in una Pisa disastrata dalla guerra); e quarant'anni sono un'età appropriata per tentare dei ricordi. Il primo bacio con il suo amore, la prima manifestazione, il primo sampietrino tirato, le assemblee piene di fumo e di rancore; e, soprattutto, le scelte già decise. Sempre con quella sua barba, attaccata alla sua faccia a far da compagna e da testimone partecipe. A vedere assieme a lui quei braccianti ammazzati,... (Continues)
Mi ricordo ancora il nostro primo bacio
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/22 - 20:28
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La libertà

La libertà
1973
Lo shampoo/La libertà
«Dialogo tra un impegnato e un non so»

Lo so che questa canzone è stata cassata più volte, ma oggi mentre ero in auto la riascoltavo (orrore orrore) nella versione di Emma (dall'album tributo a Gaber). E nel riascoltarla, superando il fastidio per "Strillex", ne ho colto un nuovo significato, o meglio il suo significato... E io credo che questo sito possa in qualche modo rappresentare quella libertà di cui parla Gaber... La libertà non è starsene in santa pace in disparte a fare quello che più ci aggrada, non è nemmeno (aggiungerei solo) votare per questo o per quell'altro partito, ma è spendersi per la collettività, è impegnarsi ogni giorno per cambiare il nostro piccolo angolo di mondo. E allora forse vista in quest'ottica può entrare a pieno diritto tra le CCG. Aggiungo un commento trovato in rete (datato 2008)

Più attuale che mai, questa bellissima canzone... (Continues)
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 15:34

Qui si compie la mia storia

Qui si compie la mia storia
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Qui si compie la mia storia
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:30

L'altrove

L'altrove
2002
Corpo di guerra

feat. Tiziana Ghiglioni


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (Continues)
Dice di vedere, lì, sotto quel ponte,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:29
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Sfinita

Sfinita
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Siete venuti qui per solidarietà
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:24
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La brezza tra gli ulivi

La brezza tra gli ulivi
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Dolce brezza tra gli ulivi
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:21
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Le fughe, i ritorni

Le fughe, i ritorni
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Siete stati chiamati,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:16

Una cosa sola

Una cosa sola
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
Quando il sangue e la memoria sono una cosa sola
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:15

Non parla

Non parla
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
E non parla non dice il suo tormento,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/21 - 12:10

Fuggono

Fuggono
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (Continues)
E' un odio da un altro tempo;
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 12:09
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Stay human

Stay human
2013
Human

Trascritta dal video, incompleta
Passa dentro i tunnel di Rafah l'oro dei narghilè
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/21 - 09:17
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni
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Je Chante Des Chansons d'Amour

Je Chante Des Chansons d'Amour
Je chante des chansons d'amour
(Continues)
Contributed by Davide Costa - sito: http://digilander.libero.it/davidecosta/ 2013/6/21 - 02:09
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Quand est-ce qu’on mange?

Quand est-ce qu’on mange?
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Les choses paraissent faciles
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:50
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Je chante

Je chante
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Je chante pour ceux qui ne peuvent pas entendre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:39
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Ecce Homo

Ecce Homo
[1977]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
- Prologue
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:21
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Minorité

Minorité
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Encore enfant je vivais tout près d’un désert
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 21:04
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L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)

L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
[Intro parlée] Il y a plusieurs années, oh ça fait longtemps maintenant, j’avais lu dans le Monde je crois, enfin un journal sérieux, j’avais lu un tout petit entrefilet dans les pages étrangères sur l’histoire d’un... d’un gamin au Brésil qui était venu avec un énorme fusil et qui avait attaqué un commissariat, enfin l’équivalent du commissariat là-bas, oh c’est pas... c’est pas... parce que... en plus par erreur peut-être, parce qu’ils ont beau être ce qu’ils sont au Brésil ou ailleurs, mais je ne pense pas qu’ils aient tiré froidement sur un enfant ils ont dû avoir peur puis il a été complètement déchiqueté. Et ça m’avait... à l’époque, ça m’avait... troublé, quoi et j’ai essayé d’en faire une chanson en hommage à ce... à ce... à ce gamin quoi...)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 20:54
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Violence 1 et Violence 2

Violence 1 et Violence 2
[1975]
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Et le vent qui commence à hurler
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 20:45
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J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎

J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎
‎[1926/1945]‎
Versi di Robert Desnos.‎
Dalla raccolta “Corps et biens” pubblicata nel 1930.‎
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1956 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963).‎

Una poesia scritta da Desnos all’amata Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente ‎scomparsa nel 1930. ‎

Una semplice – anche se struggente – poesia d’amore… Allora perché la propongo?‎
Perché casualmente, per colpa di una traduzione multipla, questa poesia si trasformò negli ultimi ‎versi scritti da Desnos in punto di morte quando, gravemente denutrito ed ammalato, si trovava ‎ricoverato in un’infermeria improvvisata, subito dopo la liberazione del campo di concentramento ‎di Theresienstadt dove era stato internato (solo l’ultimo dei tanti in cui i nazisti l’avevano costretto).‎
Quando le truppe sovietiche liberarono il campo, nei primi giorni di maggio del 1945, uno studente... (Continues)
J'ai rêvé tellement fort de toi,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 13:38
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Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎

Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎
‎[1942]‎
Versi del poeta francese Robert Desnos.‎
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del ‎‎1975.‎

Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963)‎



Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e ‎fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più ‎di un anno gli distrussero il corpo… ‎



Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di ‎concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì ‎libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri ‎infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.‎
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/20 - 12:09
Song Itineraries: Anti-war classical music
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The Trashmen: Surfin’ Bird

The Trashmen: Surfin’ Bird
[1964]
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”

Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
A-well-a everybody's heard about the bird
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 22:57
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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Préface en prose

Préface en prose
‎[1942]‎
Versi di Benjamin Fondane, alias B. Fundoianu, nato Benjamin Wechsler (1898-1944), filosofo, ‎poeta, drammaturgo, saggista, critico letterario, regista e traduttore di origine romena, di religione ‎ebraica, ucciso in una camera a gas nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau il 2 o 3 ‎ottobre del 1944.‎
Estratto dalla poesia “L’Exode (Super flumina Babylonis)”, scritta sotto lo pseudonimo di Isaac ‎Lacquedem, pubblicata per la prima volta nel 1965 e poi inclusa nella raccolta “Le mal de ‎fantômes” edita nel 2006.‎
Nel 1965 questo estratto entrò a far parte de “L’Honneur des poètes”, antologia di letture poetiche, ‎accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982), ‎ispirata all’omonima raccolta curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e Paul Éluard, ‎pubblicata clandestinamente nel 1943.‎



Benjamin Fondane è stato un grande... (Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 13:53

בּאַבּי יאַר

בּאַבּי יאַר
Babi Yar
Testo di Shike Driz (1908-1971)
Lyrics by Shike Driz (1908-1971)

Musica di Rive Boyarska (1894-1967)
Music by Rive Boyarska (1894-1967)

Il nome di Babij Jar, o Babin Jar in ucraino, fu conosciuto soltanto nel 1961, quando il poeta sovietico Evgenij Evtušenko scrisse un famoso ciclo di poesie poi messo in musica da Dmitrij Šostakovič nella sua Sinfonia n° 13. Era una profonda faglia naturale, o burrone, nei pressi di Kiev dove, tra il 29 e il 30 settembre 1941 i nazisti, calorosamente aiutati dalla polizia collaborazionista ucraina, massacrarono 33.771 civili ebrei. Poiché il burrone di Babij Jar aveva assolto egregiamente alla “bisogna”, fu mantenuto in attività negli anni successivi per sterminarvi altre novantamila persone tra ucraini, zingari e comunisti.

I tedeschi raggiunsero Kiev il 19 settembre 1941. I partigiani e i servizi sovietici dell'NKVD avevano minato una serie... (Continues)
װאָלט איך אױפֿגעהאַנגען
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/19 - 12:29
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Oradour

Oradour
‎[1944]‎
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un ‎giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”‎
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato ‎‎“Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.‎
Voce di Maeva Heitz.‎

Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di ‎Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard ‎Aubert Oradour, mon amour.‎
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni ‎francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, ‎monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e ‎sei ragazzini).‎
Oradour n'a plus de femmes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 10:54

Les charniers

Les charniers
‎[1945]‎
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), ‎cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul ‎Éluard.‎
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre ‎Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943, ‎
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche ‎originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa ‎perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata ‎‎“Exécutoire” pubblicata nel 1947‎
Passez entre les fleurs et regardez ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 10:07

Le châle rouge-gorge

Anonymous
Le châle rouge-gorge
‎[1943]‎
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

‎‎

Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour ‎la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è ‎il nome che in francese viene dato al pettirosso…‎
Oui, j'ai peur au ventre d'être battu
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 09:27
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Les dents serrées

Les dents serrées
‎[1943]‎
Parole del poeta e insegnante francese Pierre Emmanuel, pseudonimo letterario di Noël Mathieu ‎‎(1916-1984)‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎



Pierre Emmanuel aveva esordito solo nel 1940 pubblicando la raccolta poetica intitolata “Elégies”.‎
Poi l’occupazione nazista. Pierre Emmanuel, con tanti altri, si rifugiò sulle montagne del Vercors, ‎nel Drôme provenzale, e lì partecipò alla Resistenza continuando ad insegnare e a scrivere poesie.‎
Je hais. Ne me demandez pas ce que je hais‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 08:56
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Storia di tutti

Storia di tutti
‎[1972]‎
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi‎
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.‎

In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età ‎di 62 anni.‎
Mi guardo intorno e sento,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/19 - 08:36
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Chi fermerà queste croci?

Chi fermerà queste croci?
instant song - giugno 2013

La canzone "Chi fermerà queste croci ?" è concepita come un salmo biblico sul femminicidio, un lungo e straziante elenco di casi, di violenze e di morti femminili avvenute negli ultimi due anni. Ogni verso della canzone ha attinenza a fatti realmente accaduti, come il recente assassinio della giovane Fabiana di Corigliano Calabro il 25 maggio del 2013.
Chi in una radura
Chi nella controra
Chi in ginocchio ferita a pregare
E dal suo amore vedersi bruciare

C'è chi viene uccisa attraverso i propri figli come nell'episodio di Umbertide, quando Mustapha Hajjaji, non trovando la moglie che era separata nella sua casa, sgozzò i loro due figli di otto e dodici anni, nel novembre del 2012.
Chi attraverso i suoi piccoli figli
sgozzati come conigli

C'è Alessia Francesca Simonetta, 25 anni, incinta che viene uccisa davanti al figlio di 14 mesi , nel settembre del 2012... (Continues)
Chi neanche un nome
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/18 - 20:37

Les Armes de la douleur

Les Armes de la douleur
‎[1943]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie ‎Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a ‎viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e ‎gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e ‎poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.‎

I
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 15:18
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L'Avis

L'Avis
‎[1942]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che ‎nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. ‎Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. ‎Aveva 39 anni.‎
La nuit qui précéda sa mort
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:56
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Courage

Courage
‎[1942]‎
Versi del grande poeta francese.‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Paris a froid Paris a faim
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:33
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Ce coeur qui haïssait la guerre

Ce coeur qui haïssait la guerre
‎[1939/40?]‎
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e ‎Jean Lescure e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Credo che questa poesia risalga al 1939/40 quando Robert Desnos, fino a quel momento pacifista, ‎realizzò la necessità di unirsi alla battaglia contro il nazismo. Così scrisse alla sua amata compagna ‎Youki (Lucie Badoud) in una lettera del gennaio 1940: «J'ai décidé de retirer de la guerre tout ‎le bonheur qu'elle peut me donner : la preuve de la santé, de la jeunesse et l'inestimable satisfaction ‎d'emmerder Hitler»…‎
Ce coeur qui haïssait la guerre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 14:24
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Robert le diable

Robert le diable
‎[1945]‎
A partire dalla poesia di Louis Aragon intitolata “Complainte de Robert le Diable”, ‎scritta nel 1945 e inclusa nella raccolta “Les poètes” pubblicata nel 1960.‎
Testo adattato da Christine Sèvres (1931-1981), moglie di Jean Ferrat, composta nel 1971‎
Musica di Jean Ferrat.‎
Nell’album “Ferrat chante Aragon” del 1971.‎

Questo “Lamento per Roberto il diavolo” è una poesia dedicata alla memoria di Robert Desnos ‎‎(1900-1945), geniale poeta surrealista, grande amico di Aragon, un “poète maudit” dalla fervida ‎creatività, nella cui opera sterminata (arrivò a comporre una poesia al giorno) si annovera anche la ‎trasposizione radiofonica delle avventure di Fantômas, lo spietato e diabolico criminale parigino ‎nato dalla fantasia di Marcel Allain e Pierre Souvestre. La canzone ‎‎“La complainte de ‎Fantômas” - interpretata in seguito da tanti, tra cui Léo Ferré e Francesca ‎Solleville... (Continues)
Tu portais dans ta voix comme un chant de ‎Nerval
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/18 - 09:20
Song Itineraries: Extermination camps, The Devil
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K.I.S.S. of Death

K.I.S.S. of Death
[2012]
Lyrics & Music by Evan Herzoff

Solo acoustic guitar and vox..
K.I.S.S. stands for "Key to Imperialists' Sinister Success".

Robert S. McNamara said in the documentary film by Errol Morris, "Fog of War", that "in order to do good you may have to engage in evil". But what if you don't want to do good? What if you want to do evil? Then you must make it look good, right?

Examples include: Green washing, "making the world safe for democracy" via rigging elections, backing corporate-friendly autocratic political leaders and military invasions of sovereign states that have large deposits of valuable resources in their territory and democratically elected socialists or populists, as well as pink-washing, historical revisionism (Columbus Day and Thanksgiving are perfect examples), social cleansing for purposes of "urban renewal" a.k.a. gentrification, minimizing the scope of political... (Continues)
Don't take without asking unless your question's worded shrewd
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/6/18 - 09:10

La ballata della guerra

La ballata della guerra
Video e testo trovati qui
E cala 'n artra sera e su 'a faccia della terra
(Continues)
Contributed by Silva 2013/6/17 - 17:04
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Ballade de celui qui chanta dans les supplices

Ballade de celui qui chanta dans les supplices
‎[1943]‎
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta intitolata “La Diane française” pubblicata nel 1944, la stessa ‎di cui fanno parte La rose et le réséda e “Il n'y a pas d'amour heureux”, divenuta in seguito una celebre ‎canzone di Georges Brassens.‎
Nel disco “L'Honneur des Poètes: Four French Resistance Writers” pubblicato nel 1964 dalla ‎Folkways Records

Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “ballata”, cioè ‎una forma poetica dotata di una particolare unità sonora, e poi è stata inclusa in un vero e proprio ‎disco, anche se recitativo e non musicale.‎

La “Ballade de celui qui chanta dans les supplices” è datata 14 luglio, data emblematica della ‎Rivoluzione Francese, e tanto più per una Francia sotto occupazione dove solo qualche giorno ‎prima, l’8 luglio 1943, la Gestapo del boia Klaus Barbie aveva ucciso sotto tortura una delle figure ‎principali della Resistenza, il prefetto Jean Moulin.‎
Et s’il était à refaire, ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/17 - 14:33
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Արյունոտ դրոշ

Anonymous
Արյունոտ դրոշ
[ca. 1918?]
Aryownot droš

Le canzoni rivoluzionarie armene (in armeno: Հայ յեղափոխական երգեր, Hay heghapokhagan yerker) non sono certo, in senso proprio, “canzoni contro la guerra”. Sono, in generale, il più tipico esempio di canzoni nella guerra. Provengono in gran parte dal periodo a cavallo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando furono fondati dei partiti politici armeni che lottavano per i diritti civili e politici degli Armeni sotto l'Impero Ottomano. Il Movimento Rivoluzionario Armeno, guidato in origine dal Partito Socialdemocratico “Hunchakian” (fondato nel 1887) e la Federazione Rivoluzionaria Armena (fondata nel 1890) agirono in questo periodo. La brutale oppressione degli Armeni da parte dell'Impero Ottomano guidato dal sultano Abdulhamid II provocò una rivolta generalizzata per esigere i diritti fondamentali e per difendere le città armene dalla sanguinosa repressione... (Continues)
Արյունոտ դրոշ մեր ազատության,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/6/17 - 12:16
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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Neurotic Society

Neurotic Society
‎[2013]‎
Parole e musica di Lauryn Hill.‎
Il primo singolo dal 1999 per questa grande ma sporadicissima cantautrice (il suo debut album, ‎l’unico da lei mai realizzato, l’indimenticabile e seminale “The Miseducation of Lauryn Hill” risale ‎al 1998)‎
We're living in a joke time, metaphorical coke time
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/17 - 11:33
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Ερώτηση κρίσεως

Ερώτηση κρίσεως
Erótisi kríseos
Στίχοι: Θανάσης Παπακωνσταντίνου
Μουσική: Θανάσης Παπακωνσταντίνου
Ερμηνεία: Θανάσης Παπακωνσταντίνου
'Αλμπουμ: Ο ελάχιστος εαυτός (2011)

Testo: Thanasis Papakonstandinou
Musica: Thanasis Papakonstandinou
Interprete: Thanasis Papakonstandinou
Album: Ο ελάχιστος εαυτός ("Me stesso essenziale", o "minimum", 2011)

Thanasis Papakonstandinou, che abbiamo già incontrato nella Sezione Greca in un paio di canzoni scritte per il suo omonimo Vasilis (di figli del pope Costantino ce ne devono essere diversi in Grecia...), è nato a Tyrnavos, in Tessaglia vicino a Larissa, nel 1959. Il nome “Tyrnavos”, in piena Tessaglia, è di origine slava: deriva infatti dal bulgaro-macedone Tirnovo, che vuol dire “luogo spinoso, pieno di pruni”. La radice slava tirn- “spina, pruno”, è di antica origine indoeuropea e trova preciso riscontro nell'inglese thorn o nel tedesco Dorn. Vi chiederete... (Continues)
Ρώτησα τον σκύλο μου τον Ρίβα άμα νιώθει
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2013/6/17 - 09:57
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Georges Brassens: Tempête dans un bénitier

Georges Brassens: Tempête dans un bénitier
[1976]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Don Juan

Tempête dans un bénitier
Chanson française – Georges Brassens – 1976

Je l'avais promise dans le commentaire à La Chiesa si rinnova de Giorgio Gaber La Chiesa si rinnova; la voici.
Voir aussi Brassens, à table avec son bassiste Nicolas et d'autres amis, qui commente la chanson.

Marco Valdo M.I.
Tempête dans un bénitier
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/16 - 16:45
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Evacuee

Evacuee
1991
Shepherd Moons
Each time on my leaving home
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/6/16 - 11:02
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San Franciscan Nights

San Franciscan Nights
(1967)

Il 1967 è stato l'anno della "Summer of Love," e San Francisco era il centro della cultura hippy. Insieme "San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)," "San Franciscan Nights" è un inno alla città californiana in quei tempi movimentati.

Gli Animals erano inglesi, ma sull'onda della British Invasion divennero famosi anche negli Stati Uniti. La canzone prende posizione contro la guerra nel Vietnam (citando apertamente Where Have all the Flowers Gone). In un'intervista del 2010 Eric Burdon ha detto: "La 'generazione peace and love' ha aiutato il movimento contro la guerra negli Stati Uniti. Sicuramente ha fatto cambiare idea a molti soldati, facendoli riflettere sul perché dovessero andare a combattere una guerra in un paese lontano mentre a casa le loro ragazze se la spassavano..."
Songfacts
This following program is dedicated to the City and people of San Francisco, who may not know it, but they are beautiful, and so is their city. This is a very personal song, so if the viewer cannot understand it, particularly those of you who are our European residents, save up all your bread and fly Trans World Airways to San Francisco, USA. Then, maybe you'll understand the song. It will be worth it. If not for the sake of this song, but for the sake of your own piece of mind.
(Continues)
2013/6/15 - 23:54
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La guerre et la paix

La guerre et la paix
(1971)

François Rabbath es un importante contrabajista y compositor francés de origen sirio, que aparte de sus extraordinarias obras de composición –como la que hoy voy a presentar– ha acompañado con su contrabajo a numerosos grandes cantantes como Jacques Brel, Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Michel Legrand, o Paco Ibáñez.

En este disco se recoge la obra musical, para contrabajo, que compuso François Rabbath en homenaje a Pablo Picasso con motivo del 90 aniversario de su nacimiento. Obra estrenada por François en un concierto celebrado, el 24 de octubre de 1971, en la capilla del castillo de Vallauris (Francia), conocida como "Capilla de la guerra y de la paz" porque en sus muros interiores Picassó pintó, en 1952, dos de sus obras maestras, una dedicada a la paz, y la otra a la guerra.
Fernando Lucini
(strum.)
2013/6/15 - 23:09
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La Chiesa si rinnova

La Chiesa si rinnova
‎[1967]‎
Album “L’asse di equilibrio”‎


Per il commento, vedere L'ÉGLISE SE RÉNOVE.

Versione 1967
Il mondo ha fretta, continua a cambiare
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/15 - 21:45
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Ελεύθερη τηλεόραση

Ελεύθερη τηλεόραση
Eléftheri tileórasi
Στίχοι: Αντίδραση
Μουσική: Αντίδραση
Ερμηνεία: Αντίδραση
'Αλμπουμ: Κατάσταση κινδύνου (1990)

Testo: Andidrasi
Musica: Andidrasi
Interpreti: Andidrasi
Album: Κατάσταση κινδύνου ("Situazione di pericolo"), 1990

L'inserimento di questa vecchia canzone del gruppo metal rock Andidrasi ("Reazione") è, senz'altro, figlia del momento; ed è un momento, in Grecia ed in Europa, terribile. Nei giorni scorsi, come tutti sanno, il capo del governo greco, Samaràs, ha, con un diktat effettuato senza neppure consultare il parlamento e i membri del proprio esecutivo, chiuso la ERT, la TV pubblica greca. Ha ordinato alla polizia di andare a spegnere il segnale, cosa che è avvenuta da un momento all'altro; e la Grecia si ritrova senza più nemmeno il servizio pubblico televisivo, naturalmente col pretesto dei "tagli". Duemilacinquecento lavoratori a spasso, perdipiù in una situazione... (Continues)
Στηρίζεις το κράτος βλέπεις τηλεόραση
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ 2013/6/15 - 11:18
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Two Flags Flying

Two Flags Flying
[2010]
Lyrics & Music by Dai Crowther
Album: Thomas Crowther's Album

It speaks for itself; Two Flags - The Stars & Stripes and the Union Jack - flying together and supporting each other in conflict - again.
Forever together!

"An off-the-wall song about the support and commonality between the USA and the UK.
That's all really".
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/6/15 - 09:17
Video!

Best of All Possible Words

Best of All Possible Words
1970
Kristofferson

Riedito nel 1971 col titolo Me and Bobby McGee

Inspired by the character of professor Pangloss in Voltaire's Candide, a satire of optimism
I was runnin' thru the summer rain, try'n' to catch that evenin' train
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2013/6/15 - 01:34
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Johnny Lobo

Johnny Lobo
1995

A sad story of an Indian warrior of the 20th century

La triste storia di un guerriero indiano del XX secolo

La canzone è ispirata alla storia di John Trudell, intellettuale e attivista indiano americano
John Trudell - wikipedia
(Piersante Sestini)
(This is a true story)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2013/6/15 - 00:29
Song Itineraries: Native American Genocide
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Scendo in piazza

Scendo in piazza
2013
Arrovesciata

musica e testo di Giulia Tripoti.

“Scendo in piazza” è riuscita commistione di generi, rock, reggae, sperimentazione, jazz, Orhan Osman al bouzouki, con l’invito a partecipare nelle piazze alla nuova resistenza, insufficienti quelle virtuali quando bisogna assolutamente esserci e metterci la faccia.
Scendono in piazza operai e precari,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/6/14 - 23:19
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Το μεγάλο μας τσίρκο

Το μεγάλο μας τσίρκο
Volevo solo fare timidamente presente che il governo Samaras ha improvvisamento chiuso l'emittente pubblica Ελληνική Ραδιοφωνία Τηλεόραση (ERT).
Oltre al fatto che ha mandato a spasso più di 2.500 dipendenti, il governo greco ha mandato la polizia a "neutralizzare" i ripetitori principali...
Una cosa del genere non si vedeva dall'epoca dell'invasione nazista dell'aprile 1941, quando i soldati hitleriani interruppero le emissioni radiofoniche elleniche...
Nemmeno all'epoca della dittatura, benchè la radiotelevisione fosse controllata dall'esercito e usata come grancassa della propaganda di regime, nemmeno allora i colonnelli fascisti avevano osato tanto...

Oggi comunque sono scesi in piazza a decine di migliaia in tutto il paese per protestare... è stato proclamato lo sciopero generale... e giornalisti e tecnici non hanno abbandonato il loro posto ma cercano di continuare le trasmissioni via Internet...
Bernart 2013/6/13 - 23:22
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Buone feste compagno lavoratore

Buone feste compagno lavoratore
Chanson italienne – Buone feste compagno lavoratore – Alfredo Bandelli – 1970
Texte et musique d'Alfredo Bandelli

Je me rappelle qu'il y a quelque temps, il y eut une grande discussion, ici, à propos d'une chanson des années 70 où on parlait de tirer sur le patron (demain). C'était resté en travers de la gorge à une personne. Trop de « violence ». Et penser que cette chanson était, disons ainsi, plutôt farceuse, ou ironique ; et qu'elle a été écrite par quelqu'un qui ensuite, pour tout dire, il est allé à faire un beau petit métier (cinéaste), tous comptes faits. Cette chanson-ci dit par contre qu'au patron a été déjà réservée une corde pour le pendre. Elle a été écrite par un ouvrier qui a vécu une vie de merde qui s'est conclue par une mort de merde à même pas cinquante ans. Alfredo Bandelli, de Pise. cariste à la gare, ou bien celui qui portait dans les couloirs des trains les chariots... (Continues)
BONNES FÊTES CAMARADE TRAVAILLEUR
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/13 - 20:47
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Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)

Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
Questo video della canzone racconta la strage di Niccioleta.
Qui la canzone porta il titolo di "Canto per il sangue versato"

Silva 2013/6/13 - 16:30
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Particles in Peace

Particles in Peace
Il pianista israeliano Yaron Herman e il percussionista franco-iraniano Bijan Chemirani hanno improvvisato (era la prima volta che suonavano insieme) questa "Particles in Peace" durante l'evento TEDx CERN tenutosi al CERN il 25 maggio 2013.
(instrumental)
Contributed by Lorenzo Masetti 2013/6/12 - 22:25
Video!

Peace, Sex & Tea

Peace, Sex & Tea
(2004)
Why do we see what we see?
(Continues)
2013/6/12 - 22:06
Song Itineraries: Make Love, Not War
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Hannes Wader: Heute hier, morgen dort

Hannes Wader: Heute hier, morgen dort
Chanson allemande – Heute hier, morgen dort - 1972
Paroles e musique d'Hannes Wader

Rien, juste qu'elle m'a beaucoup plu cette chanson… La dédier à quelqu'un en particulier serait de la prétention… Nous disons que je la dédie à moi-même – voyageur jamais allé nulle part – et à tous ceux, rencontrés dans ces pages, qui s'y retrouvent et, dès lors, me ressemblent un peu, frères et compagnons méconnus.
ICI AUJOURD'HUI, DEMAIN LÀ
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/12 - 15:43




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