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War Ensemble

War Ensemble
Metal, Hanneman degli Slayer muore morso da un ragno
Il chitarrista degli Slayer era stato aggredito due anni fa: conseguenza, la fascite necrotizzante che lo ha ucciso

Il morso di un ragno ha ucciso prima dei 50 anni Jeff Hanneman, chitarrista degli Slayer e tra i padri del genere thrash metal. L'annuncio è stato dato giovedì dal gruppo stesso con una nota pubblicata sulla pagina ufficiale di Facebook: «Gli Slayer sono devastati nell'informarvi che il loro compagno e fratello, Jeff Hanneman, è morto intorno alle 11 del mattino in California. Hanneman era ricoverato in un ospedale nei pressi della sua casa ed è morto di insufficienza epatica. Lascia la moglie Kathy, la sorella Kathy e i suoi fratelli Michael e Larry, e ne sentiremo molto la mancanza. Possa riposare in pace (1964 - 2013)».

IL MORSO DEL RAGNO - L'insufficienza epatica era probabilmente la conseguenza di una fascite necrotizzante... (Continues)
2013/5/3 - 23:45
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Padreterno@aldilà.com

Padreterno@aldilà.com
Chanson italienne – Padreterno@aldilà.com - Fausto Amodei – 2005


Écoute-moi
Pauvre monde, insupportable monde
C'en est trop, tu es tombé trop bas
Tu es trop gris, tu es trop laid
Abominable monde
Écoute-moi
L'Homme de la Mancha


Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, qu'il y a des gens plus tolérants que la tolérance, qu'on dit dans le jargon contemporain des gens « politiquement corrects », alors qu'à mon sens, il serait plus exact de les appeler des gens « cléricalement corrects »... ces gens pour qui il ne peut être question de mettre en cause les religions, pour lesquels il convient de les avaler telles qu'elles sont, de gober toutes leurs fadaises et en quelque sorte, pour la plus grande gloire des prélates et des prélats, des imames et des imams, des abbés, des abbesses, des moines et des moinesses, des papes et des papesses, des rabbins et des rabbines et de tous ces gens qui en font... (Continues)
DIEULEPERE@ AUDELA.COM
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/5/3 - 16:19
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רבקהלע די שבתדיקע

רבקהלע די שבתדיקע
3 maggio 2013

Anche e soprattutto perché le traduzioni che seguono sono o traduzioni d'arte (come quella italiana di Leoncarlo Settimelli), o traduzioni veramente tirate via e incomplete (come quella inglese tratta da Zemerl), si imponeva una traduzione letterale, parola per parola, del testo originale yiddish di Pesakh Kaplan. Il quale è scritto in un linguaggio semplicissimo e, proprio per questo, ancor più duro e toccante. Un linguaggio semplice per una storia semplice: l'operaia ebrea costretta a vivere chiusa nel ghetto e a andare al lavoro forzato in una fabbrica tedesca di filati e spago, l'unico bambino che aspetta il padre, e il padre che è già morto in qualche campo di concentramento. La stessa fine che attende Rivkele e suo figlio. Nel mezzo, le pietose bugie per calmare il bambino; bugie fatte di ritorni "prestissimo" e di roba da mangiare, di "un sacco di pane". Rivkele del... (Continues)
RIVKELE DEL SABATO
(Continues)
2013/5/3 - 16:13
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We Will Fight

We Will Fight
[1975]
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Album: Long Time Gone [1979]

This song is about the Chile coup of 1973, covered by Roy Bailey and Barry Gilder.
Gilder's version became popular amongst ANC freedom fighters in exile 1977-90
The day is warm, the sky is clear
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/5/3 - 15:10
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Floods

Floods
INONDAZIONI
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2013/5/3 - 14:44
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רבקהלע די שבתדיקע

רבקהלע די שבתדיקע
Ristrutturando questa (importante) pagina, è stata aggiunta anche una biografia completa dell'autore, Pesakh Kaplan. Forse le difficoltà incontrate a suo tempo da Lorenzo Masetti derivavano dalla difformità di trascrizione del nome: è stato sufficiente digitare "Pesach" Kaplan per reperire parecchie notizie sull'autore. Un'ulteriore dimostrazione di quanto siano necessari i codici di trascrizione uniformi...
Riccardo Venturi 2013/5/3 - 12:41
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אין קאַמף

3 maggio 2013
(Dal testo originale yiddish)

La pagina presente fino a pochi giorni fa conteneva un testo incompleto della poesia/canzone di David Edelstad, anche se si tratta -è vero- della versione ridotta comunemente cantata. Restaurando il testo originale completo, si è resa necessaria una traduzione integrale.
NELLA LOTTA
(Continues)
2013/5/3 - 11:27
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Deportees

Versione spagnola di Roy Brown dall’album “Que vaya bien” di Roy Brown, Tito Auger ‎e Tao Rodríguez-Seeger (2006)‎
Deportees
DEPORTADO
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/3 - 10:27

La canción de los presos

La canción de los presos
‎[1980]‎
Pubblicato sulla rivista spagnola Triunfo (n. 891 del 23 febbraio 1980, con i disegni di Federico ‎Aymá) ed in seguito incluso nella raccolta “Entrevistas y artículos (1962-1987)”, “La canción de los ‎presos” è un omaggio del grande scrittore uruguayo a tutti i prigionieri politici rinchiusi nelle ‎carceri del suo paese durante il periodo della dittatura negli anni 70 e 80.‎

‎“Cattive notizie per gli ingegneri dell’orrore: la loro macchina di morte produce vita… Uomini ‎imprigionati, torturati, quotidianamente sottoposti al trattamento di distruzione, rispondono ‎creando…”: frammenti di pensieri, poesie, canzoni che Eduardo Galeano qui ci mostra in tutta la ‎loro forza vitale, rivelando uomini e donne che, pur sprofondati nell’abisso da altri uomini, non ‎hanno la voce spezzata, anzi, hanno il cuore intatto, capace di cantare…‎
La propongo anche se non ha musica, ma potrebbe benissimo... (Continues)
Mala noticia para los ingenieros del horror: la máquina de la muerte produce vida. Cada piecita luce ‎intacta y en su sitio, se han revisado y aceitado los engranajes, se han seguido al pie de la letra las ‎instrucciones de los técnicos internacionales de mayor experiencia y prestigio. Sin embargo, ahí ‎está aleteando, más viva que nunca, el alma humana. Hombres aislados, torturados, cotidianamente ‎sometidos al tratamiento de la destrucción, responden creando. No tiene la voz rota ni apagado el ‎corazón quien es capaz de decir:‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/3 - 09:27
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War to Begin

War to Begin
[2013]
Lyrics & Music by Michael Marlin
Album: Grand Reveal
You can spend your whole life
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/5/3 - 08:27
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אין קאַמף

אין קאַמף
La trascrizione in caratteri latini.

Ripresa anch'essa da Yidlid - Des chansons en yiddish.
IN KAMF
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/5/3 - 01:28

El miedo

El miedo
Canzone inedita su testo del grande scrittore uruguayo Eduardo Galeano, da “El libro de los abrazos” del 1989.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una mañana nos regalaron
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 18:40
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Techos de cartón

Techos de cartón
La canzone s'intitola "Techos de cartón" ed è presente nell'album "De una vez (Canciones del Tercer Mundo - Para Un Solo Mundo)" prodotto e pubblicato nel 1972 in Germania (Est, credo) con il titolo "De una vez: Lieder Der Dritten Welt - Für Eine Einzige Welt"

Il titolo "Casas de cartón" è quello della cover che nel 1975 fece del brano il gruppo messicano Los Bukis di Marco Antonio Solís, meglio conosciuto come El Buki.

Ho riascoltato da YouTube l'esecuzione di Alí Primera e ripropongo il testo con alcune correzioni
Bernart 2013/5/2 - 18:24
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Pobre Joaquín

Pobre Joaquín
‎[1968]‎
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” Víctor Lima (1921-‎‎1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare ‎uruguaya.‎
Nell’album “Nuestra razón” del 1969‎
Testo trovato sul sito dell’autore Rubén Lena



‎“Era en febrero del 68 y yo había tomado el ómnibus en Lagomar para el centro, tan temprano que ‎el rocío brillaba en el césped cuidado de los patios.‎
Compré el diario y al pasar de las hojas leí una noticia redactada en pocas líneas donde se ‎informaba que en una calle del balneario había aparecido el cuerpo de una persona, con ropas muy ‎pobres, cuya identidad no se establecía y que había muerto de frío. Nada más. Doblé el diario y en ‎mi libreta de apuntes escribí: Pobre Joaquín, sintiendo una angustia desconocida por aquel hombre ‎sin nombre.‎
La masa de palabras y melodía, informe todavía, sonaba dolorosamente dentro de mí, como un ‎lamento.” ‎‎(R‎ubén Lena
Yo le miré los ojos al Joaquín
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 15:09

La Victoire ouvrière

Anonymous
Paroles signées de deux ouvrires syndiqués anonymes
Sur l 'air de "La Sale rosse1899"
Da Chants de luttes
Dans notre canton, pendant quinze ans,
(Continues)
Contributed by adriana 2013/5/2 - 14:52
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Y ahora, ¿qué?‎

Y ahora, ¿qué?‎
‎[1974]‎
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” [c44392|Víctor Lima]] (1921-‎‎1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare ‎uruguaya.‎
Nell’album “Cantando por el mundo”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎“E ora? Ora che continuano a dire 'La tavola è servita!' ma non è per noi? O gioventù, svegliati! Non ‎ascoltare le sirene e le ombre cattive che ti invitano a dormire… Gioventù, la tavola imbandita ora è vuota e sta a ‎te riconquistarla!..."‎
La tierra abierta, hermano,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 14:48
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Este es mi pueblo

Este es mi pueblo
‎[1959]‎
Versi di Carlos Puebla
Musica di Carlos Puebla y Sus Tradicionales‎
Nell’album “Este es mi pueblo – Etapa segunda”‎
Testo trovato su Cancioneros.com, come interpretata da Los Olimareños



Un disco con cui Carlos Puebla salutava il trionfo della Rivoluzione a Cuba, avvenuto proprio nei ‎primi giorni del 1959 dopo la fuga precipitosa del dittatore Fulgencio Batista.‎
Hoy he vuelto a mi pueblo después de una ausencia muy larga,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 14:31
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Desde una rama

Desde una rama
‎[1973]‎
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” Víctor Lima (1921-‎‎1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare ‎uruguaya.‎
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)‎
Nell’album “Rumbo”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Se bambolea desde una rama,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 14:04
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A Telmo Batalla

A Telmo Batalla
‎[1972]‎
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e ‎‎“payador” Víctor Lima (1921-‎‎1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare ‎uruguaya.‎
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)‎
Nell’album “Del Templao”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Come il più famoso Víctor Lima, anche Telmo Batalla è stato un “payador”, un cantastorie del ‎Treinta y Tres, Uruguay.‎

Secondo quando racconta José María Obaldía (1925-) - maestro e uomo di lettere uruguayo che per ‎Los Olimareños ha scritto pure qualche canzone - nel suo ‎‎“Telmo Batalla y ‎otras prosas viejas”, il cantore di strada era cieco, proprio come Omero e come il sommo poeta ‎greco aveva la dote di conoscere a fondo e di interpretare il vissuto della gente, episodi drammatici ‎o addirittura epici trasformati in strofe destinate ad essere cantate e a radicarsi nell’immaginario ‎popolare collettivo: la storia non scritta ma cantata del Treinta y Tres. ‎
Permitan, señores, que levante la tapa de olvido
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 13:59
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L’ospite

L’ospite
‎[1972]‎
Dall’album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎
Testo trovato qui.‎



Forse il racconto del soccorso portato ad un partigiano ferito e della mancanza di coraggio nel ‎seguirlo al di là del fiume, sui campi di battaglia… Mi ha ricordato la vicenda autobiografica che è ‎sottesa a «I Turcs tal Friûl» di Pier Paolo Pasolini - vedi la canzone Prejera (Crist pietàt dal nustri pais) – quella dello ‎scrittore che non ebbe coraggio di entrare nella Resistenza come invece fece il fratello Guido, poi ‎ucciso il 7 febbraio del 1945 a Porzûs da altri partigiani.‎
Sembrava già morto del tutto
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/2 - 13:32
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אין קאַמף

אין קאַמף
Con questa pagina, terminate le revisioni a fondo delle pagine della "Sezione Yiddish" già contenenti i testi in alfabeto ebraico, inizia la revisione di quelle che sono state inserite esclusivamente coi testi in trascrizioni più o meno esatte. La revisione prevede naturalmente che tutte le pagine della "Sezione Yiddish" siano restituite nella loro veste originale, prendendo come criterio le norme ortografiche, sia per la grafia ebraica sia per la trascrizione, dello Yidisher Visenshaftlekher Institut (Istituito Scientifico Yiddish, YIVO); a tale riguardo, anche i nomi degli autori(come forse qualcuno avrà notato) sono stati riportati tutti nella vera forma Yiddish, seguita da quella "vulgata" (o più comune) tra parentesi quadre. L'opera sarà lunga; anche per questo motivo prego tutti (admins e collaboratori) di non inserire eventuali altre canzoni in yiddish senza prima consultarmi; altrimenti "non ne esco più". Grazie.
Riccardo Venturi 2013/5/2 - 11:16

Grève de femmes au Bangladesh

Grève de femmes au Bangladesh
La Guerre de Cent Mille Ans continue jour après jour...
et les riches continuent leur exploitation... Tant qu'il y aura des riches et des richesses...Les pauvres n'auront d'autres ressources que la colère.

La fureur des ouvriers du textile au Bangladesh

Afp
Mis en ligne Mercredi 1 Mai 2013, 18h59
Des dizaines de milliers de manifestants au Bangladesh défilaient mercredi en une lugubre fête du travail pour réclamer la pendaison des propriétaires d’ateliers de confection situés dans un immeuble qui s’est effondré voici une semaine, faisant plus de 400 morts et 149 disparus.

http://www.lesoir.be/235409/article/ac...

Ainsi Parlait Lucien Lane
Lucien Lane 2013/5/2 - 08:25
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Toni il matto

Toni il matto
Chanson italienne – Toni il matto – Lingalad

L'histoire de Toni ( Antonio Paggi di Rovere Veronese – VÉRONE)

Extrait de l'interview de Giuseppe Festa à Radio Live New Zeland (traduction) – août 2010

« Deux de nos amis, Daniela et Tiziano, ont acquis une vieille maison en pierre, abandonnée depuis des décennies et considérée comme maudite. Un temps y habita Toni, un graveur d'une extraordinaire adresse, qui partit pour la guerre et revint fou, au moins selon ses concitoyens.

Alors Toni ne voulut plus voir presque personne, se retira dans les bois et construisit, pierre après pierre, la maison qui encore aujourd'hui trône sur un col dans toute sa lumineuse beauté. La maison de Toni regardait la vallée par des très grandes fenêtres, pendant qu'en direction d'un sentier qui sortait du bois cet homme avait creusé dans le mur un étroit regard, un véritable judas militaire. Les habitants... (Continues)
TONI LE FOU
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/5/1 - 21:11
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L'Arca di Noé

L'Arca di Noé
Chanson italienne - L'Arca di Noé – Sergio Endrigo – 1970
Texte de Sergio Endrigo
Musique de Sergio Endrigo et de Luis Bacalov
L'ARCHE DE NOÉ
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/5/1 - 18:17
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Villancico

Villancico
CANTO NATALIZIO
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/1 - 16:33
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Il giorno dell'eguaglianza

Il giorno dell'eguaglianza
Chanson italienne – Il giorno dell'eguaglianza – Fausto Amodei – 1963

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui devrait te plaire... Même si elle a déjà cinquante ans... Elle devrait plaire à tous nos amis, car elle est à la fois, optimiste et réaliste. Et puis, elle annonce un futur plus supportable que notre triste époque où les dictateurs se camouflent sous les vêtures les plus démocratiques qui soient... Ils se font élire, baissent la tête, croient et croisent les doigts. Où tels Raminagrobis ou « Grippeminaud le bon apôtre
Jetant des deux côtés la griffe en même temps,
Met les plaideurs d'accord en croquant l'un et l'autre. », le banquier ruineur d'hier se prétend le redresseur d'aujourd'hui et sous des airs cauteleux, des sourires et des œillades, enfonce jusqu'au manche la lame de l'estocade. Cependant, si elle n'a aucune illusion sur le monde d'aujourd'hui, elle annonce le... (Continues)
LE JOUR DE L'ÉGALITÉ
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/4/30 - 21:30
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Lo que puede el dinero‎

Lo que puede el dinero‎
Il testo originale della satira composta dall’Arcipreste de Hita, dal ‎‎“Libro de buen amor”
ENXIEMPLO DE LA PROPIEDAT QUE EL DINERO HA
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 16:06
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Ya no hay locos

Ya no hay locos
La poesia originale di León Felipe
PERO YA NO HAY LOCOS
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 15:27
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On the Backs of Angels

On the Backs of Angels
SULLE SPALLE DEGLI ANGELI
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2013/4/29 - 20:31
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Feliciano Ama

Feliciano Ama
Una poesia di Roque Dalton sulle insurrezioni in Salvador nel 1932, da “Las historias ‎prohibidas del Pulgarcito” del 1974‎



TODOS

Todos nacimos medio muertos en 1932
sobrevivimos pero medio vivos
cada uno con una cuenta de treinta mil muertos enteros
que se puso a engondar sus intereses
sus réditos
y que hoy alcanza para untar de muerte a los que siguen
naciendo
medio muertos
medio vivos

Todos nacimos medio muertos en 1932

Ser salvadoreño es ser medio muerto
eso que se mueve
es la mitad de la vida que nos dejaron

Y como todos somos medio muertos
los asesinos presumen no solamente de estar totalmente
vivos
sino también de ser inmortales

Pero ellos también están medio muertos
y sólo vivos a medias

Unámonos medio muertos que somos la patria
para hijos suyos podernos llamar
en nombre de los asesinados
unámonos contra los asesinos... (Continues)
Bernart 2013/4/29 - 15:37
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Raffaele

Raffaele
Version française – RAPHAËL – Marco Valdo M.I.
Chanson italienne – Raffaële – Fausto Amodei

Selon les « Cantacronache », la musique est bien d'Amodei mais les paroles sont de Dario Baraldi, « un obscur employé d'Olivetti obscure » ; son texte a été préféré à textes de personnages littéraires beaucoup plus notables, comme Giovanni Arpino, Franco Parenti, Folco Portinari ou Ignazio Buttitta.
(P.89 de "Cantacronache", CREL-Scriptorium, 1995) [Alessandro]
RAPHAËL
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/4/29 - 15:24




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