Borneo
Album: The Golden Hour (2008)
Fuggire nel Borneo per scappare dagli USA di George W. Bush (una scimmia per presidente). You know I don't wanna die for the price of oil
Fuggire nel Borneo per scappare dagli USA di George W. Bush (una scimmia per presidente). You know I don't wanna die for the price of oil
Well I ain't gonna live in your world no more
(Continues)
(Continues)
2013/3/7 - 22:57
Song Itineraries:
George Walker Bush II
Le temps des cerises
Durante la Commune venne aggiunta questa strofa:
Quand il reviendra le temps des cerises
Pendores idiots magistrats moqueurs
Seront tous en fête.
Les bourgeois auront la folie en tête
A l'ombre seront poètes chanteurs.
Mais quand reviendra le temps des cerises
Siffleront bien haut chassepots vengeurs.
Quand il reviendra le temps des cerises
Pendores idiots magistrats moqueurs
Seront tous en fête.
Les bourgeois auront la folie en tête
A l'ombre seront poètes chanteurs.
Mais quand reviendra le temps des cerises
Siffleront bien haut chassepots vengeurs.
Theophile Ferrer 2013/3/7 - 22:48
Onde o sol castiga mais
[1971]
Una canzone sicuramente autobiografica, composta da Bandeira all’inizio della sua carriera artistica, dopo tre anni di servizio militare trascorsi in Angola in un reparto di radiotrasmissioni.
Non si tratta certamente di una canzone pacifista nè contiene una condanna esplicita delle guerre coloniali, ma mi sembra che descriva bene il sentimento di sconforto, di paura, di insensatezza che doveva serpeggiare tra i giovani portoghesi sbattuti a combattere in quelle terre lontane, ostili, sotto un sole feroce, costretti ad uccidere per non morire, pregando Dio di riuscire a sopravvivere...
E furono proprio quei giovani soldati stanchi di guerra che, di lì a poco, posero fine alla dittatura salazarista ed al colonialismo portoghese.
Una canzone sicuramente autobiografica, composta da Bandeira all’inizio della sua carriera artistica, dopo tre anni di servizio militare trascorsi in Angola in un reparto di radiotrasmissioni.
Non si tratta certamente di una canzone pacifista nè contiene una condanna esplicita delle guerre coloniali, ma mi sembra che descriva bene il sentimento di sconforto, di paura, di insensatezza che doveva serpeggiare tra i giovani portoghesi sbattuti a combattere in quelle terre lontane, ostili, sotto un sole feroce, costretti ad uccidere per non morire, pregando Dio di riuscire a sopravvivere...
E furono proprio quei giovani soldati stanchi di guerra che, di lì a poco, posero fine alla dittatura salazarista ed al colonialismo portoghese.
Quem nunca viu, quem nunca andou a combater
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/7 - 21:18
Wallflower
New blood è spettacolare ma questa canzone ti fa capire la sofferenza che ha provato peter quando l'ha scritta,scrivere un'amara verità purtroppo è difficile,per questo è un genio,perchè l'ha fatto capire all'ascoltatore
GRANDE PETER
GRANDE PETER
Francesco 2013/3/7 - 20:32
False From True
[1968]
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco “Pete Seeger Now”, con Bernice Reagon e Frederick Douglass Kirkpatrick.
Più recentemente nel disco tributo “Where Have All The Flowers Gone - The Songs Of Pete Seeger” interpretata da Guy Davis
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco “Pete Seeger Now”, con Bernice Reagon e Frederick Douglass Kirkpatrick.
Più recentemente nel disco tributo “Where Have All The Flowers Gone - The Songs Of Pete Seeger” interpretata da Guy Davis
When my songs turn to ashes on my tongue,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/7 - 15:59
Broad Old River
[1982]
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “Fast Folk Musical Magazine, Vol. 1, n° 2” (1984), con il gruppo degli Hudson River Sloop Singers (Dan Einbender, Al Nejmeh, Steve Stanne e Travis Jeffrey, che è anche l’autore di una strofa aggiunta, l’ultima, indicata per questo fra parentesi)
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “Fast Folk Musical Magazine, Vol. 1, n° 2” (1984), con il gruppo degli Hudson River Sloop Singers (Dan Einbender, Al Nejmeh, Steve Stanne e Travis Jeffrey, che è anche l’autore di una strofa aggiunta, l’ultima, indicata per questo fra parentesi)
Come along with me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/7 - 14:57
The Beast (Song of the Punch Press Operator)
[1963]
Parole di Bernie Packer, un operaio amico di Pete Seeger che passò buona parte della sua vita a lavorare alle presse in fabbriche metalmeccaniche.
Musica di Pete Seeger.
Nel disco “Pete Seeger - Broadside Ballads, Vol. 2” edito dalla Folkways Records nel 1963
La bestia feroce in questione è la pressa che divora senza tregua tanto le lastre d’acciaio quanto le dita e la vita dell’operaio…
Parole di Bernie Packer, un operaio amico di Pete Seeger che passò buona parte della sua vita a lavorare alle presse in fabbriche metalmeccaniche.
Musica di Pete Seeger.
Nel disco “Pete Seeger - Broadside Ballads, Vol. 2” edito dalla Folkways Records nel 1963
La bestia feroce in questione è la pressa che divora senza tregua tanto le lastre d’acciaio quanto le dita e la vita dell’operaio…
I got a job in a factory
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/7 - 13:12
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
I'd Love to Change the World
Alvin Lee is Going Home
Il chitarrista dei Ten Years After che infiammò il pubblico di Woodstock è morto a 68 anni per le impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine.
Il chitarrista dei Ten Years After che infiammò il pubblico di Woodstock è morto a 68 anni per le impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine.
2013/3/6 - 23:11
Storia senza tempo
Chanson italienne – Storia senza tempo – Los Fastidios
HISTOIRE INTEMPORELLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/3/6 - 15:46
Inevitabilmente (lettera dal carcere)
Chanson italienne – Inevitabilmente (lettera dal carcere) – Enrico Ruggeri – 1999
INÉVITABLEMENT (LETTRE DE PRISON)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/3/6 - 15:13
Stranamore (pure questo è amore)
@Alberto: Veramente la frase sul pestaggio anch'io l'ho sempre interpretata come un ragazzo fascista preso a pugni per non voler comprare un giornale di sinistra. Cioè, a rigor di logica mi pare che sia l'unica interpretazione che regge. Perché mai dovrebbe pensare di dire "sono anch'io fascista!" se non per dare man forte all'aggredito distogliendo l'attenzione degli aggressori...? E non lo fa, appunto, perché ha paura, e mi pare improbabile che abbia paura di quello che è tenuto fermo e preso a pugni, direi. La possibilità di chiederlo a Vecchioni non l'ho, chiediglielo tu da parte mia.
Graziano 2013/3/6 - 14:50
Canto a la Rebelión
2013
99%
99%
Oralé oralé oralé
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/3/6 - 12:02
Ninna nanna del fabbricante d'armi
NINNA NANNA DEL COSTRUTTORE D'ARMI
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/3/6 - 09:20
La moglie del soldato
[1997]
Testo e musica di Mauro Gurlino
Album: Casa
Testo e musica di Mauro Gurlino
Album: Casa
Muove piano le braccia
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/3/6 - 08:49
Its name is L' dierin-ne bataye, and it is the version of the Internationale in the Walloon language; better to say, in the 100th language included in what is probably the best known webpage in the world on the international Workers' anthem. All our warmest thanks shall go to Marco Valdo M.I., who has looked for, and found, it.
Riccardo Venturi 2013/3/5 - 23:53
Francesco Guccini: Le ragazze della notte
Pienamente d'accordo con il commento di Riccardo Venturi, è una canzone splendida ma trascurata dal grande pubblico. Il testo è il racconto di una delle tematiche ricorrenti di Guccini, quella "bohéme confortevole" "quando tramonta il sole". Un affresco straordinario, in qualche accento forse oggi un po' demodé ma per certi versi invece attualissimo, espresso con frasi di un'eleganza unica.
Edoardo Scialis 2013/3/5 - 23:01
Dress Blues
Album: "Sirens of the Ditch" (2007)
“Dress Blues” è una canzone dedicata a Matthew Conley, un caporale dei Marines morto a Ramadi, Iraq, il 18 febbraio 2006 nell’esplosione di un ordigno artigianale nascosto sulla strada che investì il veicolo su cui il soldato viaggiava. Matthew Conley aveva 21 anni, sposato, con una bimba appena nata, e veniva da Greenhill, la stessa cittadina dell’Alabama in cui è nato l’ex membro dei Drive-By Truckers Jason Isbell… Matthew Conley, uno dei 4.409 (al 19 marzo 2013) soldati americani morti in Iraq “per combattere in una guerra voluta da qualcuno giù ad Hollywood”…
(Dead End)
“Dress Blues” è una canzone dedicata a Matthew Conley, un caporale dei Marines morto a Ramadi, Iraq, il 18 febbraio 2006 nell’esplosione di un ordigno artigianale nascosto sulla strada che investì il veicolo su cui il soldato viaggiava. Matthew Conley aveva 21 anni, sposato, con una bimba appena nata, e veniva da Greenhill, la stessa cittadina dell’Alabama in cui è nato l’ex membro dei Drive-By Truckers Jason Isbell… Matthew Conley, uno dei 4.409 (al 19 marzo 2013) soldati americani morti in Iraq “per combattere in una guerra voluta da qualcuno giù ad Hollywood”…
(Dead End)
What can you see from your window?
(Continues)
(Continues)
2013/3/5 - 22:44
Le impiraresse
[seconda metà dell’800]
Album “Semo tutte impiraresse”, 1977.
Testo trovato su Il Deposito
Canto di lotta raccolto da Luisa Ronchini e pubblicato nel 1978 nel disco “La donna nella tradizione popolare” Le impiraresse, le infilatrici di perle veneziane, lavoravano a domicilio per le conterìe, le fabbriche di vetro di Murano. Un lavoro che consisteva nell’infilare piccole perle di vetro o su fili di cotone speciale, per essere utilizzate nell'abbigliamento (ricami e collane), oppure sul fil di ferro, per creare oggetti decorativi. Un mestiere che richiedeva pazienza e destrezza e che pure era una delle attività meno pagate, con uno sfruttamento della manodopera a basso costo che iniziava dagli otto anni e proseguiva fino a tarda età.
Album “Semo tutte impiraresse”, 1977.
Testo trovato su Il Deposito
Canto di lotta raccolto da Luisa Ronchini e pubblicato nel 1978 nel disco “La donna nella tradizione popolare” Le impiraresse, le infilatrici di perle veneziane, lavoravano a domicilio per le conterìe, le fabbriche di vetro di Murano. Un lavoro che consisteva nell’infilare piccole perle di vetro o su fili di cotone speciale, per essere utilizzate nell'abbigliamento (ricami e collane), oppure sul fil di ferro, per creare oggetti decorativi. Un mestiere che richiedeva pazienza e destrezza e che pure era una delle attività meno pagate, con uno sfruttamento della manodopera a basso costo che iniziava dagli otto anni e proseguiva fino a tarda età.
Semo tute impiraresse
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 17:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Life, It's a Shame
[1982]
Scritta da Andy Gill e Jon King
Album “Songs Of The Free”
“Per il parlamentare agire per il bene vuol dire fare denaro… Un equilibrio di potere garantirà la nostra sicurezza… Fare soldi è cosa buona e giusta… Il diritto di arricchirsi è costituzionale… Parlare di corruzione vuol dire fomentare l’insurrezione…”
Scritta da Andy Gill e Jon King
Album “Songs Of The Free”
“Per il parlamentare agire per il bene vuol dire fare denaro… Un equilibrio di potere garantirà la nostra sicurezza… Fare soldi è cosa buona e giusta… Il diritto di arricchirsi è costituzionale… Parlare di corruzione vuol dire fomentare l’insurrezione…”
Don't stop out too late at night
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 16:42
Not Great Men
[1979]
Album “Entertainment!”
Confutazione della cosiddetta “Teoria dei Grandi Uomini” enunciata intorno al 1840 dallo storico scozzese Thomas Carlyle, secondo il quale “la Storia del Mondo non è altro che la biografia dei grandi uomini”… E invece no: La Storia siamo noi
Album “Entertainment!”
Confutazione della cosiddetta “Teoria dei Grandi Uomini” enunciata intorno al 1840 dallo storico scozzese Thomas Carlyle, secondo il quale “la Storia del Mondo non è altro che la biografia dei grandi uomini”… E invece no: La Storia siamo noi
No weak men in the books at home
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 16:31
Proprio voi
[1974]
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Una canzone contro il padronato con sullo sfondo la battaglia referendaria del 1974 per difendere la legge Fortuna-Baslini che nel 1970 aveva introdotto il divorzio nel nostro ordinamento giuridico e che era osteggiata dalla Azione Cattolica, dalla CEI, dalla DC e dai fascisti…
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Una canzone contro il padronato con sullo sfondo la battaglia referendaria del 1974 per difendere la legge Fortuna-Baslini che nel 1970 aveva introdotto il divorzio nel nostro ordinamento giuridico e che era osteggiata dalla Azione Cattolica, dalla CEI, dalla DC e dai fascisti…
Proprio voi che ci assegnate
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 15:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Le Pragmatisme saxon
Le Pragmatisme saxon
Canzone française – Le Pragmatisme saxon – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 89
An de Grass 90
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne, moi, je connaissais le génitif saxon... Du moins, j'en ai déjà entendu parlé... N'est-ce pas cette étrange manière de dire les choses qui fait surgir des phrases aussi étranges que : « Le docteur, son chien a mordu la dame, sa chatte ».
Ton exemple, Lucien l'âne mon ami, et je te reconnais bien là, est pour le moins scabreux, même s'il est rigoureusement exact. Mais enfin, tu n'as pas pu t'empêcher de faire une digression... Cependant, où veux-tu en venir exactement ?
À ceci que si je connais le génitif... (Continues)
Canzone française – Le Pragmatisme saxon – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 89
An de Grass 90
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne, moi, je connaissais le génitif saxon... Du moins, j'en ai déjà entendu parlé... N'est-ce pas cette étrange manière de dire les choses qui fait surgir des phrases aussi étranges que : « Le docteur, son chien a mordu la dame, sa chatte ».
Ton exemple, Lucien l'âne mon ami, et je te reconnais bien là, est pour le moins scabreux, même s'il est rigoureusement exact. Mais enfin, tu n'as pas pu t'empêcher de faire une digression... Cependant, où veux-tu en venir exactement ?
À ceci que si je connais le génitif... (Continues)
À Leipzig, au fait, pourquoi pas ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/3/5 - 15:05
Die Hard the Hunter
(1983)
E' il pezzo più complesso dell'album "Pyromania".
La song è decisamente una presa di posizione contro la guerra e viene pertanto appropriatamente introdotta da samples di tema bellico, che ora fanno sorridere ma all'epoca erano considerati lo stato dell'arte in fatto di effetti sonori campionati.Un pacato arpeggio introduce uno dei riff tanto caratteristici della band. Di nuovo l'essenzialità e la grinta emergono prepotenti. Pre-chorus e chorus non si discostano da quanto detto. Ma il vero pezzo forte della song è la lunga parte centrale, interamente strumentale: i due chitarristi si scatenano su melodie coinvolgenti e tutt'altro che scontate. Il medesimo riff del chorus chiude con decisione il pezzo.
E' il pezzo più complesso dell'album "Pyromania".
La song è decisamente una presa di posizione contro la guerra e viene pertanto appropriatamente introdotta da samples di tema bellico, che ora fanno sorridere ma all'epoca erano considerati lo stato dell'arte in fatto di effetti sonori campionati.Un pacato arpeggio introduce uno dei riff tanto caratteristici della band. Di nuovo l'essenzialità e la grinta emergono prepotenti. Pre-chorus e chorus non si discostano da quanto detto. Ma il vero pezzo forte della song è la lunga parte centrale, interamente strumentale: i due chitarristi si scatenano su melodie coinvolgenti e tutt'altro che scontate. Il medesimo riff del chorus chiude con decisione il pezzo.
Let's welcome home the soldier boy from (far away, far away)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2013/3/5 - 13:42
Da quest'autunno giorno per giorno
[1968]
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Compagni, operai, state a sentire:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 13:25
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Suona la sirena
[1968]
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Suona la sirena, son otto ore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 13:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Deserter
A powerful Ballad of uncertain attribution (John Williams?) about pacifism, dated from the age of the British Empire.. Still very topical.
Famous the John Richards' version contained in the album "Behind the Lines".
Famous the John Richards' version contained in the album "Behind the Lines".
giorgio 2013/3/5 - 12:58
Sogno proibito di un tiratore scelto durante la seconda guerra mondiale
Ho pensato che questa canzone
(Continues)
(Continues)
2013/3/5 - 11:15
25 Μαίου
Traduzione inglese di G. Chalkiadakis
Reproduced from the weblog Two Hundred and 77 Street Fights
Ripresa dal blog Two Hundred and 77 Street Fights
Ripresa dal blog Two Hundred and 77 Street Fights
MAY 25TH
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2013/3/5 - 11:00
Carlo Giuliani
Poesia di Roberto Roversi (1923-2012), composta nel 2011 e pubblicata su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
ALLA MEMORIA DI CARLO GIULIANI
I giovani non devono morire
e la piazza piange e la città è in un silenzio turbato
non un’ombra è perita nel sangue
ma un giovane uomo che ha ancora la vita vera da vivere
lì, morto
il silenzio, le grida, violenza e ancora violenza
poi morte, solo morte
la città si consuma nel delirio delle mille voci
la vita di un giovanissimo si consuma
sull’asfalto, sul marmo, sui mattoni
e spegne il sangue, spegne la luce
un giorno, un giorno ancora di orrori
dove il barbaglìo del cielo è reso nebbioso e consunto
dai colpi feroci, dagli spari feroci
tu corri e ti inseguo, tu spari e sei mio
il giorno, il giorno non tace
e gli anni, gli anni feroci sono arrivati
essi, essi non sono mai partiti
lì stanno, lì permangono, incalzano
e noi provvedere dobbiamo
per rendere il mondo, il mondo sempre più umano
ALLA MEMORIA DI CARLO GIULIANI
I giovani non devono morire
e la piazza piange e la città è in un silenzio turbato
non un’ombra è perita nel sangue
ma un giovane uomo che ha ancora la vita vera da vivere
lì, morto
il silenzio, le grida, violenza e ancora violenza
poi morte, solo morte
la città si consuma nel delirio delle mille voci
la vita di un giovanissimo si consuma
sull’asfalto, sul marmo, sui mattoni
e spegne il sangue, spegne la luce
un giorno, un giorno ancora di orrori
dove il barbaglìo del cielo è reso nebbioso e consunto
dai colpi feroci, dagli spari feroci
tu corri e ti inseguo, tu spari e sei mio
il giorno, il giorno non tace
e gli anni, gli anni feroci sono arrivati
essi, essi non sono mai partiti
lì stanno, lì permangono, incalzano
e noi provvedere dobbiamo
per rendere il mondo, il mondo sempre più umano
Dead End 2013/3/5 - 10:48
Rodeo
[1976]
Parole di Norisso (pseudonimo di Roberto Roversi)
Musica di Lucio Dalla
Album «Automobili»
Testo trovato su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
Vent’anni fa, con “Automobili”, si interruppe la collaborazione fra Roberto Roversi e Lucio Dalla. Il disco, comunque bellissimo, risultò molto diverso rispetto al progetto iniziale, riduttivo rispetto allo spettacolo che Dalla aveva inscenato (e di cui, prima o poi, salterà fuori qualche incisione-pirata). Una parte delle canzoni venne scartata, alcuni testi furono abbreviati. Nelle note di copertina, i testi risultano di Norisso; i musicisti che collaborarono con Lucio Dalla erano: Carlo Capelli, Marco Nanni, Giovanni Pezzoli, Luciano Ciccaglioni, Ruggero Cini, Rodolfo Bianchi, Tony Esposito, Rosalino Cellamare. Ma a risentirle, quelle canzoni, e a rileggerli, quei testi sull’automobile e sull’uomo al volante,... (Continues)
Parole di Norisso (pseudonimo di Roberto Roversi)
Musica di Lucio Dalla
Album «Automobili»
Testo trovato su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
Vent’anni fa, con “Automobili”, si interruppe la collaborazione fra Roberto Roversi e Lucio Dalla. Il disco, comunque bellissimo, risultò molto diverso rispetto al progetto iniziale, riduttivo rispetto allo spettacolo che Dalla aveva inscenato (e di cui, prima o poi, salterà fuori qualche incisione-pirata). Una parte delle canzoni venne scartata, alcuni testi furono abbreviati. Nelle note di copertina, i testi risultano di Norisso; i musicisti che collaborarono con Lucio Dalla erano: Carlo Capelli, Marco Nanni, Giovanni Pezzoli, Luciano Ciccaglioni, Ruggero Cini, Rodolfo Bianchi, Tony Esposito, Rosalino Cellamare. Ma a risentirle, quelle canzoni, e a rileggerli, quei testi sull’automobile e sull’uomo al volante,... (Continues)
L’asfalto si snoda in turniché,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 10:37
Dalla terra e dal mondo
Chanson italienne - Dalla terra e dal mondo – Andrea Sigona
DE LA TERRE ET DU MONDE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/3/5 - 09:24
Baleerie Baloo
[2009]
Lyrics and Music by Karine Polwart
Album: Scribbled in Chalk
For Jane Haining.
Originally from Dunscore in South West Scotland, Jane worked in a Paisley thread mill before finding her "life's work", as she described it, as a missionary to a Budapest orphanage during the 1930s. During the Nazi occupation, she chose to remain in Hungary and was later arrested on charge of espionage for crimes that included weeping whilst she sewed the mandatory Star of David onto the children's clothes. She was transported to Auschwitz, where she died in 1944 at the age of 47. In 1997, Jane was recognised as one of the "Righteous Among The Nations" for her services to the Jewish people. With thanks to Billy Kay for telling me to find out more.
Lyrics and Music by Karine Polwart
Album: Scribbled in Chalk
For Jane Haining.
Originally from Dunscore in South West Scotland, Jane worked in a Paisley thread mill before finding her "life's work", as she described it, as a missionary to a Budapest orphanage during the 1930s. During the Nazi occupation, she chose to remain in Hungary and was later arrested on charge of espionage for crimes that included weeping whilst she sewed the mandatory Star of David onto the children's clothes. She was transported to Auschwitz, where she died in 1944 at the age of 47. In 1997, Jane was recognised as one of the "Righteous Among The Nations" for her services to the Jewish people. With thanks to Billy Kay for telling me to find out more.
I know the warp of a thread
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/3/5 - 08:43
One Flew Over the Cuckoo's Nest [Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo]
Posso tranquillamente affermare che fino ad ora è il mio film preferito. Un'emozione dopo l'altra. Da lacrime.
Luca 'The River' 2013/3/5 - 01:36
Καμιά φορά
(3 marzo 2013)
Prima di reperire il video e la traduzione di Ottavia Mira, avevo provveduto ad effettuare una traduzione per mio conto, inserita anche nel blog Ἐκβλόγγηθι Σεαυτόν Asocial Network. La riporto anche qui secondo il consolidato principio per cui "du' is meglio che uàn". [RV]
QUALCHE VOLTA
(Continues)
(Continues)
2013/3/5 - 00:25
×
[1979]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
'Αλμπουμ: H Ρεζέρβα
Testo: Dionysis Savvopoulos
Musica: Dionysis Savvopoulos
Primo interprete: Dionysis Savvopoulos
Album: Η Ρεζέρβα ("Il Serbatoio"), 1979
"Το «Μακρύ Ζεϊμπέκικο για το Νίκο» αποτελεί μια από τις κορυφώσεις της δουλειάς του Σαββόπουλου για ποικίλους λόγους, όμως το θέμα και κυρίως η διάρκειά του, δεν επέτρεψαν να γίνει μια από τις διαχρονικές «επιτυχίες» του δημιουργού του. Εδώ, με οδηγό τους στίχους του, θα γίνει μια απόπειρα να παρουσιαστεί αυτό το τραγούδι-ποταμός και να εξηγηθούν οι λόγοι για τους οποίους νιώθω ένα περίεργο ρίγος κάθε φορά που το ακούω. Γνωρίζετε το τραγούδι; Ποιο είναι το άρωμα που παίρνετε εσείς από αυτό; Τι συναισθήματα ξυπνά μέσα σας; - Αντώνης Γκαζάκας
”Il «Lungo zeibekiko per Nikos Koemtzìs»... (Continues)