Riccardo Venturi 2013/12/6 - 02:27
Dumb All Over
Antiwar Songs Blog
Non puoi guidare un paese con un libro di religione non con un mucchio o un grumo o un pizzico di stupide regole di antica data progettate per farvi sentire tutti benissimo mentre piegate, affusolate e mutilate quei miscredenti da uno stato vicino ALLE ARMI! ALLE ARMI! Urrà! E’ grande! Due gambe non sono male […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-04 11:46:00
The Woman Who Didn’t Stand Up
Antiwar Songs Blog
Il primo dicembre del 1955 su un bus di Montgomery la signora Rosa Parks, di professione sarta, sta tornando a casa in autobus. A quel tempo, nei trasporti pubblici di tutti gli stati del sud degli Stati Uniti e, quindi anche a Montgomery Alabama, vigeva una rigida segregazione razziale: i neri sedevano in fondo, i […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-01 21:44:00
I dialetti soffocati nel regno del rumore
Antiwar Songs Blog
La sirena chiama otto ore così è da una vita timbri un altro giorno tiri avanti senza via d’uscita i dialetti soffocati nel regno del rumore al reparto verniciatura non passano le ore. E la nebbia che ci assale ci confonde giorno e sera sembra tutta una stagione inverno e primavera. E la nebbia quando […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-29 11:19:00
Non c’è posto per le scuse o per il perdono
Antiwar Songs Blog
Avrebbe potuto forse diventare una star del rock’n’ roll il giovane Walter Cichon. Quel ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones, ma anche i Kinks e gli Animals aveva formato una band. Si chiamavano i Motifs e nel New Jersey del 1966-67 erano gli eroi indiscussi della scena rock locale. “Eravate i meglio […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-27 22:29:00
Fatigué
Antiwar Songs Blog
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00
I canti degli uomini
Antiwar Songs Blog
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00
Inni e controinni
Antiwar Songs Blog
In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00
Corsica: colonialismo, repressione e lotta
Antiwar Songs Blog
Controverso. Duro. Difficile. Contraddittorio. Sono alcuni aggettivi che ben si attagliano al nuovo percorso Corsica: colonialismo, repressione e lotta. Lo abbiamo inaugurato con una canzone dedicata a Yvan Colonna e alla torbida vicenda dell’assassinio del prefetto Érignac, ma il percorso si spinge fino alle vicende più lontane e vicine della complicata storia corsa, narrate e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-18 10:29:00
Qui (ancora) Politecnico
Antiwar Songs Blog
di Gian Piero Testa Sono già passati quarant’anni da quel 1973 che vide il grande risveglio della Grecia che si scuoteva di dosso le catene della dittatura militare. Ho ricordi abbastanza netti di quell’anno cruciale. Insegnavo al Liceo Scientifico di Como e nello stesso tempo avevo preso a dirigere la CGIL Scuola della mia provincia […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-17 10:39:00
Controversial. Hard. Difficult. Contradictory. Here are some adjectives fitting well the new song itinerary Corsica: Colonialism, Repression and Struggle. The new SI starts with a song on Yvan Colonna and on the gloomy story of prefect Érignac's murder, but the SI goes up to the remotes and closest episodes of Corsica's complicated history, that have been narrated and sung by bands like L'Arcusgi, I Chjami Aghjalesi or Canta u Populu Corsu. No simple songs, often hard and sorrowful; equally often, (also musically) wonderful songs.
Riccardo Venturi 2013/11/16 - 00:42
Spanish Bombs in Andalucia…
Antiwar Songs Blog
C’è gente che viaggia e vede solo quello che gli passa davanti agli occhi. Quelli che andando in vacanza in Costa Brava alla fine degli anni ’70 vedevano le discoteche, il mare, le ragazze. Ci sono altri che non si limitano al presente, ma vedono anche quello che in quegli stessi luoghi è accaduto anni […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-15 22:43:00
Le cha-cha de l'insecurité
[1983]
Parole e musica di Louis Chedid
Nell’album intitolato “Panique organisée”
Parole e musica di Louis Chedid
Nell’album intitolato “Panique organisée”
Nous vivons des temps difficiles,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/15 - 14:38
Crime contre l'humanité (le Pape a dit: "Plastique tu ne mettras pas")
[1993]
Parole e musica di François Hadji-Lazaro
Nell’album intitolato “Rire et pleurer”
Parole e musica di François Hadji-Lazaro
Nell’album intitolato “Rire et pleurer”
Et si lui aussi avait du sang
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/15 - 14:08
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
El Señor Durito y yo
[1997]
Parole e musica di León Gieco, nel disco collettivo intitolato “Juntos por Chiapas”, realizzato per raccogliere fondi a sostegno delle comunità indigene neozapatiste del sud-est messicano.
Don Durito della Lacandona è un personaggio letterario scaturito dalla fervida fantasia del Sub comandante Marcos dell’Ejército Zapatista de Liberación Nacional. Si accompagna spesso al vecchio Antonio e insieme rappresentano le due anime del responsabile militare della celebre organizzazione guerrigliera messicana, quella indigena e quella occidentale. Marcos infatti è un bianco che alla fine degli anni 80 abbracciò la causa indigenista e si trasferì nella Selva Lacandona per preparare il “levantamiento” del 1° gennaio 1994…
Ma Don Durito è anche un essere reale, un “escarabajo”, uno scarabeo che accompagna sempre il Sub Marcos, da lui gelosamente custodito in una scatola di tabacco da pipa…... (Continues)
Parole e musica di León Gieco, nel disco collettivo intitolato “Juntos por Chiapas”, realizzato per raccogliere fondi a sostegno delle comunità indigene neozapatiste del sud-est messicano.
Don Durito della Lacandona è un personaggio letterario scaturito dalla fervida fantasia del Sub comandante Marcos dell’Ejército Zapatista de Liberación Nacional. Si accompagna spesso al vecchio Antonio e insieme rappresentano le due anime del responsabile militare della celebre organizzazione guerrigliera messicana, quella indigena e quella occidentale. Marcos infatti è un bianco che alla fine degli anni 80 abbracciò la causa indigenista e si trasferì nella Selva Lacandona per preparare il “levantamiento” del 1° gennaio 1994…
Ma Don Durito è anche un essere reale, un “escarabajo”, uno scarabeo che accompagna sempre il Sub Marcos, da lui gelosamente custodito in una scatola di tabacco da pipa…... (Continues)
Estaba yo pensando en unas palabras para este encuentro.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/15 - 13:43
Chanson pour Yvan Colonna
Anonymous
Les auteurs de cette chanson sont strictement anonymes.
Gli autori di questa canzone sono rigorosamente anonimi.
The authors of this song are strictly anonymous.
Comité de Soutien Yvan Colonna
L' "Affare Yvan Colonna": Quer pasticciaccio brutto de Ajaccio
di Riccardo Venturi
Sono le 21.05 del 6 febbraio 1998 a Ajaccio, prefettura del dipartimento della Corsica Meridionale; il prefetto generale della Corsica, Claude Érignac, in carica da circa due anni, si trova nella rue Colonel Colonna-d'Ornano, dove ha appena lasciato la moglie di fronte al Teatro Municipale, presso il quale avrebbero assistito a un concerto di musica classica. Il prefetto ha appena parcheggiato la sua automobile e sta tornando a piedi verso il teatro, quando viene abbattuto con tre colpi di pistola di calibro 9 mm sparatigli nella nuca: uno a bruciapelo, e gli altri due per finirlo quando è già a terra. L'arma... (Continues)
Gli autori di questa canzone sono rigorosamente anonimi.
The authors of this song are strictly anonymous.
Comité de Soutien Yvan Colonna
L' "Affare Yvan Colonna": Quer pasticciaccio brutto de Ajaccio
di Riccardo Venturi
Sono le 21.05 del 6 febbraio 1998 a Ajaccio, prefettura del dipartimento della Corsica Meridionale; il prefetto generale della Corsica, Claude Érignac, in carica da circa due anni, si trova nella rue Colonel Colonna-d'Ornano, dove ha appena lasciato la moglie di fronte al Teatro Municipale, presso il quale avrebbero assistito a un concerto di musica classica. Il prefetto ha appena parcheggiato la sua automobile e sta tornando a piedi verso il teatro, quando viene abbattuto con tre colpi di pistola di calibro 9 mm sparatigli nella nuca: uno a bruciapelo, e gli altri due per finirlo quando è già a terra. L'arma... (Continues)
Pauvre Yvan Colonna victime du pouvoir
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/11/15 - 10:19
Song Itineraries:
Corsica: Colonialism, Repression and Struggle, From World Jails
Adieu Marie
Anonymous
Canzone di coscrizione risalente forse al primo conflitto mondiale ed originaria dell’antica provincia francese dell’Anjou, oggi grosso modo corrispondente al territorio del dipartimento Maine-et-Loire.
Il testo è contenuto nel volume “Chansons populaires de l’Anjou” curato da François Simon (1879-1958, insegnante e ricercatore folklorico) ed edito nel 1926.
Raccolta sul campo a Saint-André-de-la-Marche, Maine-et-Loire, alla fine degli anni 40.
La canzone fa parte del repertorio de “Le Bourdon”, uno dei primi gruppi folk francesi, fondato dal ricercatore e polistrumentista John Wright (1939-2013), inglese di nascita ma francese d’adozione, e dalla cantante Catherine Perrier.
Testo trovato sul sito personale di Eliane Daphy
Il testo è contenuto nel volume “Chansons populaires de l’Anjou” curato da François Simon (1879-1958, insegnante e ricercatore folklorico) ed edito nel 1926.
Raccolta sul campo a Saint-André-de-la-Marche, Maine-et-Loire, alla fine degli anni 40.
La canzone fa parte del repertorio de “Le Bourdon”, uno dei primi gruppi folk francesi, fondato dal ricercatore e polistrumentista John Wright (1939-2013), inglese di nascita ma francese d’adozione, e dalla cantante Catherine Perrier.
Testo trovato sul sito personale di Eliane Daphy
Adieu Marie, ma p’tite amie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/15 - 09:31
La cattedrale di Coventry
Antiwar Songs Blog
Il 14 novembre del 1940 la città inglese di Coventry fu attaccata dalla Luftwaffe nazista. In una notte di plenilunio (con una tipica Bomber’s Moon) le incursioni aeree tedesche seminarono morte (1236 vittime civili) e distruzione. La cattedrale del XIV secolo simbolo della città fu colpita da 12 bombe incendarie. Restarono in piedi solo alcune […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-14 22:36:00
Lungo la strada
[1965]
Non so se il testo sia di autore anonimo (partigiano?) o della stessa Milva oppure di Franco Antonicelli (che partigiano fu, dirigente del CLN in Piemonte) che introduceva la prima edizione (1965) del disco intitolato “Canti della libertà” da cui questa canzone è tratta...
La musica è invece celeberrima, composta nel 1934 da Лев Константинович Книппер (Lev Konstantinovich Knipper, 1898-1974) per “Поэма о бойце-комсомольце” (“Poesia su di un soldato del Komsomol”), meglio conosciuta con il titolo di “Полюшко-поле” (“Poljuško Pole”, ossia “Pianura, mia pianura”), una canzone scritta da Виктор Михaйлович Гусев (Victor Mikhailovich Gusev, 1909-1944).
A dispetto del fatto che Lev Knipper fosse un agente della famigerata e spietata NKVD staliniana ed il testo di Victor Gusev non fosse altro che una celebrazione dell’Armata Rossa, la versione di Milva è invece un bell’inno alla libertà...
Non so se il testo sia di autore anonimo (partigiano?) o della stessa Milva oppure di Franco Antonicelli (che partigiano fu, dirigente del CLN in Piemonte) che introduceva la prima edizione (1965) del disco intitolato “Canti della libertà” da cui questa canzone è tratta...
La musica è invece celeberrima, composta nel 1934 da Лев Константинович Книппер (Lev Konstantinovich Knipper, 1898-1974) per “Поэма о бойце-комсомольце” (“Poesia su di un soldato del Komsomol”), meglio conosciuta con il titolo di “Полюшко-поле” (“Poljuško Pole”, ossia “Pianura, mia pianura”), una canzone scritta da Виктор Михaйлович Гусев (Victor Mikhailovich Gusev, 1909-1944).
A dispetto del fatto che Lev Knipper fosse un agente della famigerata e spietata NKVD staliniana ed il testo di Victor Gusev non fosse altro che una celebrazione dell’Armata Rossa, la versione di Milva è invece un bell’inno alla libertà...
Lungo la strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 22:30
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Il canto degli affamati
[2013]
Parole di Daniele Coccia
Musica de Il Muro del Canto
Nell’album intitolato “Ancora ridi”
Abbiamo già un Canto degli affamati ottocentesco... questo è “Il (nuovo) canto degli affamati” dei giorni nostri... Spero di averlo trascritto abbastanza bene all’ascolto (anche se sono di Torino, neh!). Benvenuta ogni correzione.
Parole di Daniele Coccia
Musica de Il Muro del Canto
Nell’album intitolato “Ancora ridi”
Abbiamo già un Canto degli affamati ottocentesco... questo è “Il (nuovo) canto degli affamati” dei giorni nostri... Spero di averlo trascritto abbastanza bene all’ascolto (anche se sono di Torino, neh!). Benvenuta ogni correzione.
So’ stato a lavorà tutta l’estate
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 21:26
Le Chemin des Dames
[1986]
Testo e musica: I Chjami Aghjalesi
Lyrics and music: I Chjami Aghjalesi
Paroles et musique: I Chjami Aghjalesi
Album: U mio canto
I Chjami Aghjalesi
[i 'ʧami aʤa'lezi]
Alain Nicoli (oghje smaritu)
Mai Pesce
Saveriu Luciani
Camellu Albertini
Patriziu Croce
Petru Fondacci
Tonì Pesce
Francescu Pesce
Prima di parlare di questa canzone, bisogna parlare, appunto dello Chemin des Dames.
Lo Chemin des Dames è una strada. Il suo nome vuol dire: la Strada delle Signore. Si trova in Francia, nel dipartimento dell'Aisne; ha inizio all'intersezione fra la strada nazionale 2 e la strada dipartimentale 24, fra Laon e Soissons, incontra la strada dipartimentale 18 e si unisce alla strada nazionale 44 a Corbeny. La strada è lunga circa trenta chilometri e corre lungo la linea di cresta fra la vallata dell'Ailette e la vallata dell'Aisne.
Era, in origine, una tranquilla strada di... (Continues)
Testo e musica: I Chjami Aghjalesi
Lyrics and music: I Chjami Aghjalesi
Paroles et musique: I Chjami Aghjalesi
Album: U mio canto
I Chjami Aghjalesi
[i 'ʧami aʤa'lezi]
Alain Nicoli (oghje smaritu)
Mai Pesce
Saveriu Luciani
Camellu Albertini
Patriziu Croce
Petru Fondacci
Tonì Pesce
Francescu Pesce
Prima di parlare di questa canzone, bisogna parlare, appunto dello Chemin des Dames.
Lo Chemin des Dames è una strada. Il suo nome vuol dire: la Strada delle Signore. Si trova in Francia, nel dipartimento dell'Aisne; ha inizio all'intersezione fra la strada nazionale 2 e la strada dipartimentale 24, fra Laon e Soissons, incontra la strada dipartimentale 18 e si unisce alla strada nazionale 44 a Corbeny. La strada è lunga circa trenta chilometri e corre lungo la linea di cresta fra la vallata dell'Ailette e la vallata dell'Aisne.
Era, in origine, una tranquilla strada di... (Continues)
Vecu un prattu sott'à lu sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/11/14 - 18:25
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
El imbécil
[1997]
Parole di León Gieco
Musica di Eduardo Rogatti
Nell’album intitolato “Orozco”
Parole di León Gieco
Musica di Eduardo Rogatti
Nell’album intitolato “Orozco”
Sos de los que quieren que los chicos estén
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 15:47
Proclama di Camilo Torres
[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei
Nel disco intitolato “Se non li conoscete”
Testo trovato su Il Deposito
Camilo Torres Restrepo è stato un presbitero, guerrigliero e rivoluzionario colombiano, precursore della Teologia della Liberazione, co-fondatore della prima Facoltà di Sociologia e membro dell'Esercito di liberazione nazionale colombiano. Durante la sua vita promosse il dialogo tra il marxismo rivoluzionario e il cattolicesimo. Morì il 15 febbraio del 1966 a Patio Cemento, Santander, combattendo con le truppe della Quinta Brigata di Bucaramanga, sua prima esperienza in combattimento, in un'imboscata tesa ad una pattuglia militare colombiana dall’Ejercito de Liberacion Nacional. (da Il Deposito)
Parole e musica di Fausto Amodei
Nel disco intitolato “Se non li conoscete”
Testo trovato su Il Deposito
Camilo Torres Restrepo è stato un presbitero, guerrigliero e rivoluzionario colombiano, precursore della Teologia della Liberazione, co-fondatore della prima Facoltà di Sociologia e membro dell'Esercito di liberazione nazionale colombiano. Durante la sua vita promosse il dialogo tra il marxismo rivoluzionario e il cattolicesimo. Morì il 15 febbraio del 1966 a Patio Cemento, Santander, combattendo con le truppe della Quinta Brigata di Bucaramanga, sua prima esperienza in combattimento, in un'imboscata tesa ad una pattuglia militare colombiana dall’Ejercito de Liberacion Nacional. (da Il Deposito)
Da molti anni i poveri della nostra patria,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 11:26
Sfracelli d’Italia
[2013]
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso, sull’aria dell’inno nazionale
Testo trovato su Il Deposito
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso, sull’aria dell’inno nazionale
Testo trovato su Il Deposito
Sfracelli d’Italia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 11:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Stabat mater dolorosa
[2000]
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso
Testo trovato su Il Deposito
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso
Testo trovato su Il Deposito
Stabat mater dolorosa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 10:46
Reggio Calabria '72
[1972]
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Renato Carpentieri
Testo trovato su Il Deposito
Riporto di seguito l’introduzione di Riccardo Venturi a I treni per Reggio Calabria di Giovanna Marini.
Si veda anche Reggio la rabbia esplode di Janna Carioli.
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta, la strategia della tensione e delle bombe, volta ad annegare nel sangue e nel terrore i movimenti di rivendicazione sociale, esplose anche al Sud, dove nelle lotte contro le gabbie salariali era emerso un elevato livello di protesta da parte della classe operaia. Contro le rivendicazioni dei lavoratori, sangue fu sparso ad Avola (dicembre '68) durante le lotte dei braccianti per ottenere miglioramenti contrattuali e a Battipaglia nelle manifestazioni contro la chiusura di alcuni tabacchifici.
A Reggio Calabria nel periodo luglio-settembre 1970 si susseguirono... (Continues)
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida
Musica di Renato Carpentieri
Testo trovato su Il Deposito
Riporto di seguito l’introduzione di Riccardo Venturi a I treni per Reggio Calabria di Giovanna Marini.
Si veda anche Reggio la rabbia esplode di Janna Carioli.
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta, la strategia della tensione e delle bombe, volta ad annegare nel sangue e nel terrore i movimenti di rivendicazione sociale, esplose anche al Sud, dove nelle lotte contro le gabbie salariali era emerso un elevato livello di protesta da parte della classe operaia. Contro le rivendicazioni dei lavoratori, sangue fu sparso ad Avola (dicembre '68) durante le lotte dei braccianti per ottenere miglioramenti contrattuali e a Battipaglia nelle manifestazioni contro la chiusura di alcuni tabacchifici.
A Reggio Calabria nel periodo luglio-settembre 1970 si susseguirono... (Continues)
Di Palermu e di Pescara
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 10:26
Cantacronache, che fu?
[2013]
Una recente poesia a mo’ di canzone con cui Amodei offre un bilancio dell’esperienza seminale del “Cantacronache”…
Una recente poesia a mo’ di canzone con cui Amodei offre un bilancio dell’esperienza seminale del “Cantacronache”…
“Cantacronache”, che fu? Fu un’avventura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 08:50
Gesù Bambino
Un tuffo nel passato quando la cantai alle elementari.(1982)
Sono contenta di aver ritrovato il testo
Grazie
Sono contenta di aver ritrovato il testo
Grazie
Deborah 2013/11/14 - 08:13
Sensa de ti
La tavola a fumetti realizzata dal disegnatore Giampiero Casertano per Sensa de ti:
Fa parte di una mostra di 50 tavole - dedicate ad altrettante canzoni jannacciane - intitolata "La mia gente - Enzo Jannacci, canzoni a colori", tenutasi presso lo Spazio Fumetto WOW di Milano dal 17 ottobre al 10 novembre 2013 e conclusasi il 12 novembre con un'asta benefica in cui le tavole stesse sono state battute raccogliendo 8.500 euro.
Fa parte di una mostra di 50 tavole - dedicate ad altrettante canzoni jannacciane - intitolata "La mia gente - Enzo Jannacci, canzoni a colori", tenutasi presso lo Spazio Fumetto WOW di Milano dal 17 ottobre al 10 novembre 2013 e conclusasi il 12 novembre con un'asta benefica in cui le tavole stesse sono state battute raccogliendo 8.500 euro.
Alberta 2013/11/14 - 02:19
Au suivant
Questa commedia musicale, che debuttò a Broadway il 22 gennaio 1968, presentava le traduzioni inglesi di alcune canzoni di Brel
(Jacques Brel / Mort Shuman / Eric Blau)
NEXT, NEXT
(Continues)
(Continues)
2013/11/13 - 23:51
Avanti il prossimo
Antiwar Songs Blog
Non sappiamo se esista una frase o un verso che possa riassumere l’antimilitarismo, tutto, in blocco. Forse, però, esiste in questa che è tra le vette di Jacques Brel: Cette voix qui sentait l’ail et le mauvais alcool c’est la voix des nations et c’est la voix du sang “Questa voce che puzzava d’aglio e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-13 23:02:00
Pare
Senza colpevoli il più grande disastro ambientale europeo: il naufragio della petroliera che 11 anni fa riversò sulle coste di Spagna, Francia e Portogallo 63mila tonnellate di greggio. Il comandante, oggi 78enne, condannato a nove mesi per essersi rifiutato di far rimorchiare la nave: non li sconterà per limiti di età.
Gli ecologisti hanno contestato l'assenza sul banco degli imputati dei responsabili politici dell'epoca. In particolare dell'attuale premier, Mariano Rajoy, nel 2002 numero due dell'esecutivo, che tentò di minimizzare l'impatto ambientale del naufragio della Prestige. Rajoy si rifiutò di parlare di "marea nera", preferendo riferirsi a "filamenti simili a pasta da modellare" per descrivere l'ammasso oleoso, scuro e vischioso, che per molte settimane continuò a riversarsi sulle coste.
Dopo il verdetto, Greenpeace ha denunciato "l'impunità" concessa al governo spagnolo. Secondo... (Continues)
Gli ecologisti hanno contestato l'assenza sul banco degli imputati dei responsabili politici dell'epoca. In particolare dell'attuale premier, Mariano Rajoy, nel 2002 numero due dell'esecutivo, che tentò di minimizzare l'impatto ambientale del naufragio della Prestige. Rajoy si rifiutò di parlare di "marea nera", preferendo riferirsi a "filamenti simili a pasta da modellare" per descrivere l'ammasso oleoso, scuro e vischioso, che per molte settimane continuò a riversarsi sulle coste.
Dopo il verdetto, Greenpeace ha denunciato "l'impunità" concessa al governo spagnolo. Secondo... (Continues)
2013/11/13 - 21:53
30 giugno 2011
[2013]
Parole e musica di Mario Mele, in arte Dron2 a.k.a Letal Rhyme, con la Hic Sunt Leones Crew (Dron2, Gosk Mc e Joksjoke)
Il video con cui questa canzone è stata diffusa è stato realizzato da Domenica Ferrulli, figlia di Michele Ferrulli, da suo marito Francesco Calamia e da Leonardo Mele (Gosk Mc)
Un rap molto duro, come duro, durissimo deve essere stato per la famiglia Ferrulli trovarsi improvvisamente, una sera di giugno di due anni fa, senza Michele, colto da infarto in seguito alle botte feroci infertegli per strada a Milano da quattro poliziotti, assassinato - si veda la penultima strofa - come Federico Aldrovandi, come Stefano Cucchi, come Giuseppe Uva, come tante altre persone sotto custodia di “tutori dell’ordine” che dovrebbero “proteggere & servire” e invece ammazzano...
Parole e musica di Mario Mele, in arte Dron2 a.k.a Letal Rhyme, con la Hic Sunt Leones Crew (Dron2, Gosk Mc e Joksjoke)
Il video con cui questa canzone è stata diffusa è stato realizzato da Domenica Ferrulli, figlia di Michele Ferrulli, da suo marito Francesco Calamia e da Leonardo Mele (Gosk Mc)
Un rap molto duro, come duro, durissimo deve essere stato per la famiglia Ferrulli trovarsi improvvisamente, una sera di giugno di due anni fa, senza Michele, colto da infarto in seguito alle botte feroci infertegli per strada a Milano da quattro poliziotti, assassinato - si veda la penultima strofa - come Federico Aldrovandi, come Stefano Cucchi, come Giuseppe Uva, come tante altre persone sotto custodia di “tutori dell’ordine” che dovrebbero “proteggere & servire” e invece ammazzano...
30 giugno 2011, una data su cui tutti avete avuto da parlare...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 21:48
Elle chante
(Bernard Lavilliers - Teofilo Chantre / Pascal Arroyo)
Album: "Carnets de bord" (2004)
avec Cesária Évora
Album: "Carnets de bord" (2004)
avec Cesária Évora
Elle chante un peu voilé souple comme le vent
(Continues)
(Continues)
2013/11/13 - 21:24
Revolution
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une chanson écossaise – Revolution – Dick Gaughan – 1983
Le texte est un poème de Joseph Bovshover et est repris de « American Labour Songs of the 19th Century ». Musique composée à Berlin (est) pendant le festival de la chanson politique 1982 .
d'une chanson écossaise – Revolution – Dick Gaughan – 1983
Le texte est un poème de Joseph Bovshover et est repris de « American Labour Songs of the 19th Century ». Musique composée à Berlin (est) pendant le festival de la chanson politique 1982 .
RÉVOLUTION
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/13 - 17:45
Giorno dopo giorno
Chanson italienne - Giorno dopo giorno – Vittorio Merlo
Cette chanson est née d'un récit de guerre d'un client de mon père (qui était médecin), son patient lui raconta son retour d'un camp de prisonniers et je fus ainsi si impressionné par son récit que nous rapporta mon père que j'écrivis cette chanson. »
[Vittorio Merlo de mailing list de « Bielle »]
Cette chanson est née d'un récit de guerre d'un client de mon père (qui était médecin), son patient lui raconta son retour d'un camp de prisonniers et je fus ainsi si impressionné par son récit que nous rapporta mon père que j'écrivis cette chanson. »
[Vittorio Merlo de mailing list de « Bielle »]
JOUR APRÈS JOUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/13 - 17:30
Napoleone
Anonymous
su questo sito un'altra canzone su Napoleone
http://www.coro-edelweiss.it/index.php...
Angelo Agazzani ha ritrovato e riproposto con un’armonizzazione dal timbro e dal ritmo militaresco questo canto dell’epoca napoleonica, dove la tradizione popolare ha fissato la propria interpretazione dei fatti storici del grande còrso. Non un’epopea eroica che ha cambiato la storia dell’Europa ma semplicemente una sventura per i poveri contadini, costretti dalla coscrizione obbligatoria, ad allontanarsi dalle proprie terre e ad andare a morire per una causa incomprensibile. Così che la storia di Napoleone viene ironicamente condensata in poche battute e la sua caduta viene festeggiata buttando i fucili nel fuoco e gettando i cappelli in aria, nella speranza che la guerra se ne sia andata per sempre.
La caserma degli Inglesi
fabbricata l'è in mezzo al mar
Napoleon coi suoi Francesi
la vuol farla... (Continues)
http://www.coro-edelweiss.it/index.php...
Angelo Agazzani ha ritrovato e riproposto con un’armonizzazione dal timbro e dal ritmo militaresco questo canto dell’epoca napoleonica, dove la tradizione popolare ha fissato la propria interpretazione dei fatti storici del grande còrso. Non un’epopea eroica che ha cambiato la storia dell’Europa ma semplicemente una sventura per i poveri contadini, costretti dalla coscrizione obbligatoria, ad allontanarsi dalle proprie terre e ad andare a morire per una causa incomprensibile. Così che la storia di Napoleone viene ironicamente condensata in poche battute e la sua caduta viene festeggiata buttando i fucili nel fuoco e gettando i cappelli in aria, nella speranza che la guerra se ne sia andata per sempre.
La caserma degli Inglesi
fabbricata l'è in mezzo al mar
Napoleon coi suoi Francesi
la vuol farla... (Continues)
Silva 2013/11/13 - 17:27
Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
in questo sito
http://tapazovaldoten.altervista.org/c...
una parodia della marsigliese (credo in dialetto valdostano)
http://tapazovaldoten.altervista.org/c...
una parodia della marsigliese (credo in dialetto valdostano)
Silva 2013/11/13 - 16:48
L'Analpha-Bète immonde
A comme agir sans relâche,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2013/11/13 - 16:13
Grizzly Bear
[19??]
Una “chain gang song” di autore anonimo ripresa e arrangiata da Harry Belafonte e Robert DeCormier nell’album del 1960 intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder e Diamond Joe dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
L’orso grigio infuriato e pericoloso di questa canzone non è il temibile plantigrado, ma la sadica ed odiatissima guardia carceraria che con la sua frusta dà continuamente il tormento ai prigionieri…
Robert... (Continues)
Una “chain gang song” di autore anonimo ripresa e arrangiata da Harry Belafonte e Robert DeCormier nell’album del 1960 intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder e Diamond Joe dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
L’orso grigio infuriato e pericoloso di questa canzone non è il temibile plantigrado, ma la sadica ed odiatissima guardia carceraria che con la sua frusta dà continuamente il tormento ai prigionieri…
Robert... (Continues)
Oh that grizzely, grizzely grizzely bear
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 15:33
Diamond Joe
[19??]
Parole e musica attribuite ad Harry Belafonte, ma si tratta in realtà di una canzone di autore anonimo, un prigioniero di qualche “chain gang”, perché figura già nelle collezioni dei Lomax, per esempio in “Deep River of Song: Mississippi: Saints and Sinners, From Before the Blues and Gospel”.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer” pubblicato nel 1960 e composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Non... (Continues)
Parole e musica attribuite ad Harry Belafonte, ma si tratta in realtà di una canzone di autore anonimo, un prigioniero di qualche “chain gang”, perché figura già nelle collezioni dei Lomax, per esempio in “Deep River of Song: Mississippi: Saints and Sinners, From Before the Blues and Gospel”.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer” pubblicato nel 1960 e composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Non... (Continues)
Ain't gonna work in the country
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 15:01
Song Itineraries:
From World Jails
Look Over Yonder
[1960]
Parole e musica attribuite a Lawrence Gellert (1898-1979), un immigrato ungherese che negli anni 20 e 30 percorse l’“America profonda” raccogliendo le canzoni dei neri, comprese quelle di protesta. Più probabilmente, quindi, questa canzone è è da attribuire a qualche anonimo informatore dello stesso Gellert.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle “chain gang”, le famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Parole e musica attribuite a Lawrence Gellert (1898-1979), un immigrato ungherese che negli anni 20 e 30 percorse l’“America profonda” raccogliendo le canzoni dei neri, comprese quelle di protesta. Più probabilmente, quindi, questa canzone è è da attribuire a qualche anonimo informatore dello stesso Gellert.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle “chain gang”, le famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Look over yonder hot sun turning over
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 14:29
Song Itineraries:
From World Jails
Dead Man's Boots
qualche sera fa ho visto Sting in TV, nella trasmissione "che tempo che fa". Ha cantato molto bene e la canzone mi è piaciuta, solamente non capisco una cosa: perché un signore che ha superato i 60 anni viene in TV con una maglietta tutta strappata e bucherellata? non mi piace nemmeno lo smoking, però...
So per certo che spesso chi vende questi capi li strappa e bucherella apposta per poi venderli a un prezzo maggiore. Di solito ci cascano i preadolescenti che vogliono farsi accettare dal gruppo.
So per certo che spesso chi vende questi capi li strappa e bucherella apposta per poi venderli a un prezzo maggiore. Di solito ci cascano i preadolescenti che vogliono farsi accettare dal gruppo.
Silva 2013/11/13 - 14:16
Swing Dat Hammer
[19??]
Una canzone di prigionia di autore anonimo riproposta da Harry Belafonte & The Belafonte Folk Singers nel disco che da questa traccia prende il titolo, pubblicato nel 1960 ed interamente dedicato ai canti nati nelle “chain gang”, nelle squadre di detenuti incatenati tra di loro, in grandissima maggioranza negri, costretti ai lavori forzati. Un sistema che per decenni, anzi, quasi per un secolo, servì a prolungare quello schiavistico, solo formalmente abbandonato negli USA dopo la guerra civile. Le ultime squadre alla catena vennero infatte smantellate nel 1955 ma ancora nel 1995 lo Stato dell’Alabama cercò di reintrodurle, stoppato dalla magistratura… Ma in alcuni altri Stati di fatto esistono ancora, come in Carolina e in Arizona dove le “chain gang” sono adottate, seppur in chiave moderna, anche in alcuni penitenziari femminili…
Il criminale – quasi sempre un... (Continues)
Una canzone di prigionia di autore anonimo riproposta da Harry Belafonte & The Belafonte Folk Singers nel disco che da questa traccia prende il titolo, pubblicato nel 1960 ed interamente dedicato ai canti nati nelle “chain gang”, nelle squadre di detenuti incatenati tra di loro, in grandissima maggioranza negri, costretti ai lavori forzati. Un sistema che per decenni, anzi, quasi per un secolo, servì a prolungare quello schiavistico, solo formalmente abbandonato negli USA dopo la guerra civile. Le ultime squadre alla catena vennero infatte smantellate nel 1955 ma ancora nel 1995 lo Stato dell’Alabama cercò di reintrodurle, stoppato dalla magistratura… Ma in alcuni altri Stati di fatto esistono ancora, come in Carolina e in Arizona dove le “chain gang” sono adottate, seppur in chiave moderna, anche in alcuni penitenziari femminili…
Il criminale – quasi sempre un... (Continues)
Swing dat hammer, swing dat hammer
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 14:11
Song Itineraries:
From World Jails
Fantastica repubblica elastica
[2011]
Dall’album intitolato “Discoregime”
Dall’album intitolato “Discoregime”
Vieni in questo sogno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 11:33
Libero arbitrio
[2009]
Dall’album intitolato “Dinosauri”
Dall’album intitolato “Dinosauri”
Sento dentro un vento
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/13 - 11:31
Τ’όνειρο καπνός
Devo aggiungere una postilla alle mie osservazioni del 4 gennaio 2009 (storiche per me, poiché hanno costituito la mia prima intrusione in AWS). Nei giorni scorsi, ad Atene, presso il Teatro Badminton di Goudì, ho assistito a uno spettacolo nuovo, "Ποιος τη ζωή μου" che, attraverso dialoghi canzoni e balli, racconta la vita di Mikis Theodorakis in 136 rapidi quadri.
Ora, in prosecuzione del 44° quadro, che introduce Mikis a Makronissos, il 45° offre come commento musicale la canzone "Τ´όνειρο καπνός" eseguita da una ragazza collocata davanti a un filo spinato. E chiaramente ho udito: "Κύλησαν τα νιάτα στο ποτάμι" (e non "σαν ποτάμι")....cioè la lezione del verso, per la quale la canzone non fu inserita, fino al mio intervento, tra gli EXTRA. Ho davanti a me il testo dello spettacolo e quello di tutte le canzoni di Nikos Gatsos, edito in base alle sue carte: ed effettivamente le due lezioni... (Continues)
Ora, in prosecuzione del 44° quadro, che introduce Mikis a Makronissos, il 45° offre come commento musicale la canzone "Τ´όνειρο καπνός" eseguita da una ragazza collocata davanti a un filo spinato. E chiaramente ho udito: "Κύλησαν τα νιάτα στο ποτάμι" (e non "σαν ποτάμι")....cioè la lezione del verso, per la quale la canzone non fu inserita, fino al mio intervento, tra gli EXTRA. Ho davanti a me il testo dello spettacolo e quello di tutte le canzoni di Nikos Gatsos, edito in base alle sue carte: ed effettivamente le due lezioni... (Continues)
Gian Piero Testa 2013/11/13 - 09:58
Inghjustizia
Versione greca di Gian Piero Testa
Μετἐφρασε στα Ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Μετἐφρασε στα Ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Αδικία
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2013/11/13 - 00:09
Η φάμπρικα
Traduzione inglese di Maria K.
I needed to recreate the song with a faithful English translation and faithful to the tune as well so it can be played in a live event in the States. I hope it might help others as well.
I needed to recreate the song with a faithful English translation and faithful to the tune as well so it can be played in a live event in the States. I hope it might help others as well.
THE FACTORY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria K. 2013/11/12 - 22:01
(R)Esistenza
Ciao Tristano, sono Carlo Sacco, il nepote di Solismo Sacco (Sole )al quale hai dedicato i tuoi versi e la tua musica.
Ti ringrazio per aver celebrato l'ansia e l'amore per la libertà, che ha sempre animato Solismo Sacco, anche nei tempi più bui del fascismo perchè non ha mai abbassato la testa.Per chi l'ha conosciuto è stato una guida, un esempio, del quale ci sarebbe bisogno in questi tempi che viviamo pieni di egoismo e di opportunismo.Un caro saluto a te ed ancora grazie ! Carlo Sacco.
Ti ringrazio per aver celebrato l'ansia e l'amore per la libertà, che ha sempre animato Solismo Sacco, anche nei tempi più bui del fascismo perchè non ha mai abbassato la testa.Per chi l'ha conosciuto è stato una guida, un esempio, del quale ci sarebbe bisogno in questi tempi che viviamo pieni di egoismo e di opportunismo.Un caro saluto a te ed ancora grazie ! Carlo Sacco.
carlosaccophot@alice.it 2013/11/12 - 19:09
Killing In The Name
Faccio presente che il titolo corretto del brano è "Killing In The Name", senza quell' "Of" che è pure brutto a vedersi...
Bernart 2013/11/12 - 08:42
Il tuo nemico
[1994]
Dall’album d’esordio del gruppo torinese, “Vita in un pacifico nuovo mondo”
Una canzone che non può non ricordare i migliori Rage Against The Machine, quelli di Killing In The Name...
Play It Loud (e fino in fondo)!
Dall’album d’esordio del gruppo torinese, “Vita in un pacifico nuovo mondo”
Una canzone che non può non ricordare i migliori Rage Against The Machine, quelli di Killing In The Name...
Play It Loud (e fino in fondo)!
Il tuo nemico esiste anche se non lo sai
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/11 - 22:41
Veldt
[1996]
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè imperterrito documentarista fin dagli anni 80 ed uno dei filmaker italiani più interessanti di questo primo scorcio di terzo millennio.
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
“Veldt” è la sterminata e uniforme savana sudafricana...
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè imperterrito documentarista fin dagli anni 80 ed uno dei filmaker italiani più interessanti di questo primo scorcio di terzo millennio.
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
“Veldt” è la sterminata e uniforme savana sudafricana...
Veldt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/11 - 21:58
Esorcismi
Antiwar Songs Blog
Sembrava come se la guerra potesse diventare permanente, per cui c’erano grandi dimostrazioni previste per ottobre del 1967 con l’obiettivo di circondare il centro nevralgico della guerra, il Pentagono a Washington, D. C. A qualcuno venne l’idea di lanciare un esorcismo contro questa mistica cittadella pentagonale dedita al napalm e all’incenerimento. Fui d’accordo a […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-11 21:44:00
Aida
rino è uno dei più grandi cantautori italiani, con (battisti, tenco, de andrè) etc. etc.ironico, sarcastico, irriverente, demistificatore. io da poco mi sono dato al karaoke, e canto sempre volentieri aida. meravigliosa stupenda
2013/11/11 - 21:42
×
July 18, 1918 - December 5, 2013