Venger la vie
[1972]
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Tout ce qu'on fait contre moi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 23:00
Le camp du drap d'or
[1972]
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
En Iran, il y a des assassins
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:50
Mon bon plaisir
[1972]
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Achetez à la journée, à la semaine, au mois, à l'année
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:20
La chanson d'Irlande
[1972]
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Je me souviens de cette Irlande
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:13
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Numance
[1964]
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (Continues)
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (Continues)
Quand je suis entrée dans Numance
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 15:24
Mandela
[1988]
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
instrumental
Contributed by adriana 2013/12/6 - 14:29
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
José de Catalogne
[1961]
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Dans ton pays, y en a qui ont voulu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 13:47
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)
1987
Bring back Nelson Mandela,
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 13:26
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Bonne justice
Interpretata anche da Francesca Solleville nell'EP intitolato "Francesca Solleville chante Paul Éluard", con musica di Jean-François Gaël, pubblicato nel 1969.
Bernart Bartleby 2013/12/6 - 13:19
46664
Mandela was imprisoned on Robben Island in 1964, and was the 466th prisoner to arrive that year. The prison administration's scheme of numbering prisoners was to follow the sequence number of the prisoner (466 in his case), with the last two digits of the year (64). The number was imposed on him by the prison for over 25 years, until his release in 1990. "Prisoner 46664" continues to be used as a reverential title for him. Shortly before Joe Strummer's death, he and U2's Bono co-wrote the song 46664 for Mandela as part of the campaign against AIDS in Africa.
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
It's a long walk, long walk to freedom
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 13:09
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Dal nido
Quando si aprirà di nuovo quella porta
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 12:02
Je te passe le poing
[2009]
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Allez, je te passe la main
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 11:29
Mimma e Balella (per Irma Bandiera e Gabriella Degli Esposti)
[2013]
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (Continues)
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (Continues)
Poco era il tempo per le carezze
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 10:24
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
1984
Manca una parte della canzone
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
GIANLUCA 2013/12/6 - 01:01
Ho continuato la mia strada
Ciao Gian Michele, anch'io c'ero quella sera e il ricordo scatena ancora delle forti emozioni. Non ricordo la presenza di Pino Daniele con Napoli Centrale, ma la sua collaborazione con il gruppo è stata veramente molto breve e forse non è coincisa con questo evento.
Ti riporto di seguito un estratto dal resoconto della Route fatto dal gruppo "Scout in Piemonte" che ne curò l'organizzazione, in cui si fa riferimento proprio alla contestazione della veglia. Ciao, Michele.
Momenti «forti»: la veglia della prima sera con la canzone «Ho continuato la mia strada» che divenne un pezzo classico nel repertorio musicale della branca, la Messa, celebrata dal cardinal Baggio che vantava una sua antica, giovanile frequentazione nello scautismo, il «comizio» finale di Giancarìo Lombardi, con i 5000 immobili, attenti e poi entusiasti anche sotto una inopportuna pioggerella.
Per la seconda serata... (Continues)
Ti riporto di seguito un estratto dal resoconto della Route fatto dal gruppo "Scout in Piemonte" che ne curò l'organizzazione, in cui si fa riferimento proprio alla contestazione della veglia. Ciao, Michele.
Momenti «forti»: la veglia della prima sera con la canzone «Ho continuato la mia strada» che divenne un pezzo classico nel repertorio musicale della branca, la Messa, celebrata dal cardinal Baggio che vantava una sua antica, giovanile frequentazione nello scautismo, il «comizio» finale di Giancarìo Lombardi, con i 5000 immobili, attenti e poi entusiasti anche sotto una inopportuna pioggerella.
Per la seconda serata... (Continues)
Michele 2013/12/6 - 00:09
Hobo Low
I woke up in the mornin', Memphis city time
(Continues)
(Continues)
Contributed by krzyś 2013/12/5 - 23:50
Song Itineraries:
From World Jails
Paper Planes
"Paper Planes" is from M.I.A's 2007 album, Kala. This protest song denounces violence & the stereotypical view of immigrants. The song also was born from M.I.A.'s frustrations of trying to secure a US work Visa (according to M.I.A. the paper planes in the song refers to the Visa). As a British artist with Sri Lankan Tamil descent, she viewed herself as a victim of racial profiling. In connection with her Visa problems, back in 2006, she was placed on the Department of Homeland Security risk list because of the political content of her lyrics.
The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (Continues)
The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (Continues)
fly like paper, get high like planes
(Continues)
(Continues)
2013/12/5 - 23:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The La La Peace Song
(1974)
"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.
The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.
It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.
La La Peace Song - Wikipedia
"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.
The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.
It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.
La La Peace Song - Wikipedia
Mmm hmm, la la, oh, yeah
(Continues)
(Continues)
2013/12/5 - 23:22
Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)
Testo e musica di Giuseppe Angione, classe 1895, bracciante e militante comunista di Cerignola, Puglia.
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (Continues)
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (Continues)
Di Peppino Di Vittorio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/5 - 23:00
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.
Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (Continues)
Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.
Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (Continues)
Après notre sept à deux, on a dit
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/5 - 21:38
Facciamo l'amore non la guerra
Davide e Sara
FAISONS L'AMOUR PAS LA GUERRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - 5 dicembre 2013 - giorni neri (sempre più neri). NIZZA 2013/12/5 - 16:57
Oh Mary, Don't You Weep
Versione greca di Μάνος Ξυδούς (Manos Xydous, 1953-2010) dal suo ultimo disco intitolato “Όταν θα φύγω ένα βράδυ από ’δω”.
Testo trovato su Στίχοι
ΜΑΊΡΗ ΜΗ ΛΥΠΆΣΑΙ ΠΙΑ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/5 - 15:34
If You Miss Me At The Back Of The Bus
Il titolo originale è “If You Miss Me At The Back Of The Bus” (e non “If You Miss Me From The Back Of The Bus”).
La canzone fu composta nel 1963 durante il tentativo di “desegregare” una piscina pubblica a Cairo, Illinois, dopo che un ragazzino di colore era annegato nelle acque di un fiume, proprio per l’impossibilità di accedere all’impianto riservato ai bianchi..
Il testo “base” è stato attribuito a Belafonte mentre una versione più estesa è stata attribuita a colui che di questa canzone fu effettivamente l’autore, Charles “Carver” Neblett (e non “Neblet”)…
Non mi risulta – ma potrei sbagliarmi – che esista un album di Carver Neblett (e nemmeno attribuito ai Freedom Singers del S.N.C.C.) che s’intitoli “O Mary don't you weep”…
Credo che Carver Neblett l’abbia molto cantata questa sua canzone, ma quanto alle incisioni originarie, forse la prima è di Pete Seeger (“We Shall Overcome -... (Continues)
La canzone fu composta nel 1963 durante il tentativo di “desegregare” una piscina pubblica a Cairo, Illinois, dopo che un ragazzino di colore era annegato nelle acque di un fiume, proprio per l’impossibilità di accedere all’impianto riservato ai bianchi..
Il testo “base” è stato attribuito a Belafonte mentre una versione più estesa è stata attribuita a colui che di questa canzone fu effettivamente l’autore, Charles “Carver” Neblett (e non “Neblet”)…
Non mi risulta – ma potrei sbagliarmi – che esista un album di Carver Neblett (e nemmeno attribuito ai Freedom Singers del S.N.C.C.) che s’intitoli “O Mary don't you weep”…
Credo che Carver Neblett l’abbia molto cantata questa sua canzone, ma quanto alle incisioni originarie, forse la prima è di Pete Seeger (“We Shall Overcome -... (Continues)
Bernart Bartleby 2013/12/5 - 14:51
Belfast '71
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Sicuramente una canzone contro la guerra, e precisamente contro il conflitto nord-irlandese…
Però non c’è traccia in essa di alcuna analisi storico-politica… La guerra civile nell’Ulster è descritta come una guerra di religione e nessun cenno viene fatto all’occupazione inglese… Comunque si tratta di una canzone pacifista, anche se piuttosto “naïf”, composta da un’autore inglese mentre i soldati di sua maestà già da un paio d’anni rastrellavano i quartieri cattolici a Derry e Belfast… Il 6 febbraio del 1971 l’IRA uccise il primo soldato inglese, il fuciliere Robert Curtis…
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Sicuramente una canzone contro la guerra, e precisamente contro il conflitto nord-irlandese…
Però non c’è traccia in essa di alcuna analisi storico-politica… La guerra civile nell’Ulster è descritta come una guerra di religione e nessun cenno viene fatto all’occupazione inglese… Comunque si tratta di una canzone pacifista, anche se piuttosto “naïf”, composta da un’autore inglese mentre i soldati di sua maestà già da un paio d’anni rastrellavano i quartieri cattolici a Derry e Belfast… Il 6 febbraio del 1971 l’IRA uccise il primo soldato inglese, il fuciliere Robert Curtis…
I have listened to the prophets and I've listened to their news
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/5 - 11:46
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
The Morning Lies Heavy
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Testo trovato su Mudcat Café
“I wrote ‘The Morning lies Heavy’ when my brother in law was due to be drafted. This was during the Vietnam war, although, as the Vietnam war is not mentioned in the song, whichever war it is is immaterial - the point is that any young man may experience such feelings before joining his unit, in any war situation…” (Allan Taylor)
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Testo trovato su Mudcat Café
“I wrote ‘The Morning lies Heavy’ when my brother in law was due to be drafted. This was during the Vietnam war, although, as the Vietnam war is not mentioned in the song, whichever war it is is immaterial - the point is that any young man may experience such feelings before joining his unit, in any war situation…” (Allan Taylor)
The morning lies heavy on me, father
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/5 - 11:06
Ci avete incatenato
Canzone di anonimo autore comunista, databile intorno al 1926.
Testo tratto dal “Canzoniere della protesta 3. Canzoni comuniste. Testi e musiche.”, a cura di Cesare Bermani, Franco Coggiola, Ezio Cuppone, Silvio Uggeri. Collana «I canzonieri della protesta» Edizioni del Gallo, 1973.
Come precisa Cesare Bermani nel suo libro dedicato a Gianni Bosio (“Gianni Bosio. L’intellettuale rovesciato”, Istituto Ernesto de Martino - Jaca Book, 1998), questa canzone fu adottata e modificata dalla Resistenza ma nacque parecchi anni prima, quando la repressione del regime fascista contro l’opposizione (comunista, ma anche socialista e liberale) si fece più sistematica e feroce. L’episodio che fece da innesco al giro di vite impresso da Mussolini fu l’attentato da lui subito a Bologna il 31 ottobre 1926 ad opera dell’anarchico Anteo Zamboni, 15 anni, subito linciato sul posto dagli squadristi al seguito... (Continues)
Testo tratto dal “Canzoniere della protesta 3. Canzoni comuniste. Testi e musiche.”, a cura di Cesare Bermani, Franco Coggiola, Ezio Cuppone, Silvio Uggeri. Collana «I canzonieri della protesta» Edizioni del Gallo, 1973.
Come precisa Cesare Bermani nel suo libro dedicato a Gianni Bosio (“Gianni Bosio. L’intellettuale rovesciato”, Istituto Ernesto de Martino - Jaca Book, 1998), questa canzone fu adottata e modificata dalla Resistenza ma nacque parecchi anni prima, quando la repressione del regime fascista contro l’opposizione (comunista, ma anche socialista e liberale) si fece più sistematica e feroce. L’episodio che fece da innesco al giro di vite impresso da Mussolini fu l’attentato da lui subito a Bologna il 31 ottobre 1926 ad opera dell’anarchico Anteo Zamboni, 15 anni, subito linciato sul posto dagli squadristi al seguito... (Continues)
MI AVETE INCATENATO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/5 - 10:25
Ti rubarono a noi come una spiga
Chanson italienne - Ti rubarono a noi come una spiga – Rocco Scotellaro – 1945 (?)
Poème de Rocco Scotellaro, du recueil de poésie “È fatto giorno. 1940-1953” publié juste après sa disparition prématurée.
Musique d'Ambrogio Sparagna, de son disque intitulé « Passaggio alla città. » « Musique et chants pour Rocco Scotellaro »
Poésie écrite par le grand poète de la Basilicate pour la mort d'un ami tué pendant des mouvements des paysans pour l'occupation de terres. Malheureusement je n'ai pas trouvé de repères historiques plus précis.
Mon cher ami Lucien l'âne, je te suggère d'aller regarder le petit film sur Rocco Scotellaro, dont voici l'adresse.
Par ailleurs, j'en suis à me demander si ce n'est pas toi l'âne qu'on voit sur certaine photo de Rocco en grande conversation avec lui , qui illustrait la chanson que tu avais traduite sous le titre : « Nous ne nous baignerons pas » –Noi non ci... (Continues)
Poème de Rocco Scotellaro, du recueil de poésie “È fatto giorno. 1940-1953” publié juste après sa disparition prématurée.
Musique d'Ambrogio Sparagna, de son disque intitulé « Passaggio alla città. » « Musique et chants pour Rocco Scotellaro »
Poésie écrite par le grand poète de la Basilicate pour la mort d'un ami tué pendant des mouvements des paysans pour l'occupation de terres. Malheureusement je n'ai pas trouvé de repères historiques plus précis.
Mon cher ami Lucien l'âne, je te suggère d'aller regarder le petit film sur Rocco Scotellaro, dont voici l'adresse.
Par ailleurs, j'en suis à me demander si ce n'est pas toi l'âne qu'on voit sur certaine photo de Rocco en grande conversation avec lui , qui illustrait la chanson que tu avais traduite sous le titre : « Nous ne nous baignerons pas » –Noi non ci... (Continues)
ILS TE VOLERONT À NOUS COMME UN ÉPI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/4 - 17:46
Sciopero!
[1962]
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”, pubblicato nel 1964.
Testo trovato sul sito dei Canti di lotta della Sinistra italiana
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”, pubblicato nel 1964.
Testo trovato sul sito dei Canti di lotta della Sinistra italiana
[Scioperanti]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/4 - 14:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Police and Thieves
L'altro ieri è morto Junior Murvin, 64 anni, l'autore di questo mitico brano... In qualche modo, è un altro pezzo dei Clash che se ne va... R.I.P., con la speranza che almeno lassù non ci siano poliziotti...
Bernart Bartleby 2013/12/4 - 13:56
Les oiseaux de passage
Alessandro Valli canta durante un suo spettacolo Uccelli di passo, la versione italiana di Riccardo Venturi
2013/12/4 - 13:40
Dumb All Over
Antiwar Songs Blog
Non puoi guidare un paese con un libro di religione non con un mucchio o un grumo o un pizzico di stupide regole di antica data progettate per farvi sentire tutti benissimo mentre piegate, affusolate e mutilate quei miscredenti da uno stato vicino ALLE ARMI! ALLE ARMI! Urrà! E’ grande! Due gambe non sono male […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-04 11:46:00
Carceri ca me teniti carceratu
Anonymous
Propongo una traduzione migliore della penultima strofa:
Oh mamma, se tu sapessi le galere
Diresti: "Figlio come hai potuto vivere?"
All'esterno è tutto imbandierato
ma dentro c'è l'inferno vero e proprio.
Oh mamma, se tu sapessi le galere
Diresti: "Figlio come hai potuto vivere?"
All'esterno è tutto imbandierato
ma dentro c'è l'inferno vero e proprio.
Bernart Bartleby 2013/12/4 - 10:18
Φυσάει
Vedo (ma avrei dovuto ricordarmene, perché vi avevo scritto anche una mia noterella) che i link automatici portano anche a "Epilogo", l'ultima di queste canzoni, che, avulsa dal contesto delle altre, è stata giustamente messa dagli admin tra gli EXTRA.
Io credo, ora, che ci siano tutte le ragioni perché non valga solo come extra, ma debba avere posto a pieno titolo in questo sito. Mi spiace di non essermene ricordato a tempo; ma sono contento della conferma che viene alla mia propensione a postare opere intere: si capiscono meglio i singoli pezzi, e se ne "contrabbandano" altri che spiace ignorare solo perché appaiono fuori tema, rispetto al sito. Spero che Riccardo riesca a trovare un bel modo per far emergere che il primo "contributore" non sono stato io.
Io credo, ora, che ci siano tutte le ragioni perché non valga solo come extra, ma debba avere posto a pieno titolo in questo sito. Mi spiace di non essermene ricordato a tempo; ma sono contento della conferma che viene alla mia propensione a postare opere intere: si capiscono meglio i singoli pezzi, e se ne "contrabbandano" altri che spiace ignorare solo perché appaiono fuori tema, rispetto al sito. Spero che Riccardo riesca a trovare un bel modo per far emergere che il primo "contributore" non sono stato io.
Gian Piero Testa 2013/12/3 - 23:18
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bellissima iniziativa. Grandissimi!
Proverò a tradurla in dialetto milanese