Zitto!
Antiwar Songs Blog
Una poesia di Aziz Nesin, poeta turco 1915 – 1995. Dedicata a chi si cuce la bocca perché non gli lasciano dire la verità. Dedicata ai rappresentanti del popolo usi a obbedir tacendo – e votando senza obiezioni qualsivoglia schifezza i loro capi gli facciano votare: come il decreto Salvaroma, votando il quale salvano […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-23 21:48:00
Le feste sono arrivate (e siamo ancora in guerra)
Antiwar Songs Blog
Brett Dennen è un cantautore folk carnifoniano. Classe 1979, ha pubblicato diversi album in bilico tra folk e pop, per lui si sono sprecati vari paragoni (Bob Dylan, Tracy Chapman, Paul Simon…) che lasciano un po’ il tempo che trovano. Nel 2005 ha pubblicato una canzone, The Holidays are Here (and We’re Still at War) […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-22 21:45:00
Il paese dei balocchi
Antiwar Songs Blog
Come si dice di solito? “Fate l’amore e non la guerra”. Bisognerebbe sempre dare un seguito a questo vecchio adagio; e in questo sito, contenente migliaia di canzoni che parlano di guerra (e, spesso, anche di amore e guerra), non poteva mancare -fra gli extra ovviamente – la più bella canzone mai scritta sul fare […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-17 23:04:00
Il vento dell’Apartheid
Antiwar Songs Blog
Nel 1984, cercando ispirazione in seguito al fallimento di critica e commerciale dell’album Hearts and Bones, Paul Simon rimase affascinato da una cassetta che suonava regolarmente in macchina, una compilation di gruppi sudafricani chiamata Accordion Jive Hits, II.Nel 1985, presi dei contatti grazie all’etichetta discografica con alcuni gruppi locali, Simon volò in Sudafrica. Era un […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-13 12:01:00
In ricordo di Gipo Farassino
Antiwar Songs Blog
E’ morto oggi a Torino il cantante, cantautore e politico piemontese Gipo Farassino. Aveva 79 anni. Lo ricordiamo con Ballata per un eroe, un testo bellissimo del 1969. Gipo Farassino, piemontese, chansonnier eccelso e traduttore di Brassens in piemontese. Considerato, a suo tempo, una sorta di anarchico. Poi, a un certo punto, s’è dato alla […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-11 11:10:00
La Gloire
[1957]
Versi di Pierre Seghers (1906-1987), poeta, editore, combattente nella Resistenza francese.
Musica di Jean-François Gaël
Nell’album “La guerre, la gloire, le paradis…” pubblicato nel 1968
Poesia scritta da Seghers nel pieno della guerra d’Algeria…
Versi di Pierre Seghers (1906-1987), poeta, editore, combattente nella Resistenza francese.
Musica di Jean-François Gaël
Nell’album “La guerre, la gloire, le paradis…” pubblicato nel 1968
Poesia scritta da Seghers nel pieno della guerra d’Algeria…
Mon beau dragon, mon lance-flammes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/9 - 11:47
Song Itineraries:
The Algerian War
Thoughts about Sacco and Vanzetti
1977
House on the hill/Thoughts about Sacco and Vanzetti
Lyrics and Musica: Deborah Kooperman
Voice: Daniela Arveda
La canzone fino ad oggi era presentata solo in italiano, così come tradotta sulla copertina del disco. Oggi (27/12/2018) viene sbobinata all'ascolto, ovviamente con l'aiuto della versione italiana.
House on the hill/Thoughts about Sacco and Vanzetti
Lyrics and Musica: Deborah Kooperman
Voice: Daniela Arveda
La canzone fino ad oggi era presentata solo in italiano, così come tradotta sulla copertina del disco. Oggi (27/12/2018) viene sbobinata all'ascolto, ovviamente con l'aiuto della versione italiana.
You must be proud when you say
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/12/9 - 11:27
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
Morbihan
[1963]
Versi di Guillevic, poeta nato a Carnac, Morbihan, nel 1907 e morto a Parigi nel 1997.
Nella raccolta intitolata “Sphère”
Musica di Jean-François Gaël
Nell’album “La guerre, la gloire, le paradis…” pubblicato nel 1968
Credo che in questa poesia Guillevic si riferisse a quanto subìto dalla gente bretone a partire dalla metà dell’800: la crisi economica e l’emigrazione di massa; la depressione delle campagne flagellate dalla miseria, dalle carenze alimentari, dalla mancanza d’igiene, dalle malattie endemiche; l’alto tributo di sangue pagato nella guerra del 1870 e poi nelle due guerre mondiali…
Sul Morbihan si vedano anche, per esempio, le canzoni Complainte de Marion du Faouët e An hini a garan
Sul tema si veda anche Crubelz di Gilles Servat.
Di Guillevic è già presente sul sito Les charniers
Versi di Guillevic, poeta nato a Carnac, Morbihan, nel 1907 e morto a Parigi nel 1997.
Nella raccolta intitolata “Sphère”
Musica di Jean-François Gaël
Nell’album “La guerre, la gloire, le paradis…” pubblicato nel 1968
Credo che in questa poesia Guillevic si riferisse a quanto subìto dalla gente bretone a partire dalla metà dell’800: la crisi economica e l’emigrazione di massa; la depressione delle campagne flagellate dalla miseria, dalle carenze alimentari, dalla mancanza d’igiene, dalle malattie endemiche; l’alto tributo di sangue pagato nella guerra del 1870 e poi nelle due guerre mondiali…
Sul Morbihan si vedano anche, per esempio, le canzoni Complainte de Marion du Faouët e An hini a garan
Sul tema si veda anche Crubelz di Gilles Servat.
Di Guillevic è già presente sul sito Les charniers
Ce qui fu fait à ceux des miens
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/9 - 11:13
Icarus Generation
My name is Frank Cable and this is my song.
This song is a message to all dictators and oppressors within this world. It is a plea for these people to remember that they were once a child, a plea that the search for fame and power only leads to blindness and pain for millions, a plea to realize that there legacy can only be preserved by spreading love, not war across the countries that they rule.
Ultimately peace will prevail, but this song is a plea for compassion addressed to these rulers in Syria, North Korea and the USA.
Blessings,
Frank Cable
Icarus Generation Frank Cable Copyright 2008
This song is a message to all dictators and oppressors within this world. It is a plea for these people to remember that they were once a child, a plea that the search for fame and power only leads to blindness and pain for millions, a plea to realize that there legacy can only be preserved by spreading love, not war across the countries that they rule.
Ultimately peace will prevail, but this song is a plea for compassion addressed to these rulers in Syria, North Korea and the USA.
Blessings,
Frank Cable
Icarus Generation Frank Cable Copyright 2008
Looking for love
(Continues)
(Continues)
Contributed by Frank Cable 2013/12/9 - 05:26
Tallest Tree
My name is Frank Cable and I am the creator of this song.
The song was originally written with respect to the ongoing crisis in the Middle East, but applies to conflict in any part of our world. The song is about compassion, tolerance and the request of the victim to the oppressor to look past their weapons of power in hope of understanding that love is the only answer in this world.
I hope that you post this song. I will be back to submit others. Thanks to everyone within your organization for creating such a noble place for artists and listeners to keep the message alive.
This song will now and always be dedicated to Nelson Mandela.
Namaste,
Frank Cable
"Orionstar"
Massachusetts, USA
Tallest tree- Copyright 2011, Frank Cable
The song was originally written with respect to the ongoing crisis in the Middle East, but applies to conflict in any part of our world. The song is about compassion, tolerance and the request of the victim to the oppressor to look past their weapons of power in hope of understanding that love is the only answer in this world.
I hope that you post this song. I will be back to submit others. Thanks to everyone within your organization for creating such a noble place for artists and listeners to keep the message alive.
This song will now and always be dedicated to Nelson Mandela.
Namaste,
Frank Cable
"Orionstar"
Massachusetts, USA
Tallest tree- Copyright 2011, Frank Cable
Brother, brother don't you know?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Frank Cable 2013/12/9 - 04:58
Cheshire Cat Cry
(2013)
Album: "Take Me To The Land Of Hell"
Dall'album che segna il ritorno dell'ottantenne vedova Lennon con la riformata Plastic Ono Band, in cui ora suona anche il figlio Sean Lennon, con la partecipazione di alcuni ospiti tra cui Lenny Kravitz in questa traccia disturbata e disturbante.
Dal vivo la canzone è stata eseguita con i Flaming Lips. Sicuramente bisogna riconoscere che Yoko Ono sa urlare oggi come quarant'anni fa... cantare non ha mai saputo. D'altronde la canzone si chiama appunto il "grido (o il pianto) dello Stregatto" (o Ghignagatto se vogliamo usare una traduzione meno disneyana) con riferimento ad "Alice nel paese delle Meraviglie". È una canzone apertamente contro la guerra che contiene fra l'altro una divertente parodia della dichiarazione d'indipendenza (con un effetto simile a Self Evident di Ani DiFranco): "Noi, il popolo sacrificabile degli Stati Uniti riteniamo che questi sogni siano autolesionistici".
YOKO ONO – Vocals
Lenny Kravitz – Drums, Clavinet
Sean Ono Lennon – Bass, Electric Guitar, Synth
Album: "Take Me To The Land Of Hell"
Dall'album che segna il ritorno dell'ottantenne vedova Lennon con la riformata Plastic Ono Band, in cui ora suona anche il figlio Sean Lennon, con la partecipazione di alcuni ospiti tra cui Lenny Kravitz in questa traccia disturbata e disturbante.
Dal vivo la canzone è stata eseguita con i Flaming Lips. Sicuramente bisogna riconoscere che Yoko Ono sa urlare oggi come quarant'anni fa... cantare non ha mai saputo. D'altronde la canzone si chiama appunto il "grido (o il pianto) dello Stregatto" (o Ghignagatto se vogliamo usare una traduzione meno disneyana) con riferimento ad "Alice nel paese delle Meraviglie". È una canzone apertamente contro la guerra che contiene fra l'altro una divertente parodia della dichiarazione d'indipendenza (con un effetto simile a Self Evident di Ani DiFranco): "Noi, il popolo sacrificabile degli Stati Uniti riteniamo che questi sogni siano autolesionistici".
YOKO ONO – Vocals
Lenny Kravitz – Drums, Clavinet
Sean Ono Lennon – Bass, Electric Guitar, Synth
I’m rolling in your dreams
(Continues)
(Continues)
2013/12/8 - 23:03
Give Peace A Chance
Intervista a Pete Seeger sull'uso di "Give Peace A Chance" durante la marcia contro la guerra nel Vietnam al Washington Monument, il 15 novembre 1969:
da Democracy Now
JON WIENER: Well, you know, Lennon wanted to — basically, Lennon is a musician, a songwriter, a performer. He wanted to write a song for the movement, and he did. It was "Give Peace a Chance." It did become the anthem of the anti-war movement. Half a million people sang "Give Peace a Chance" in a demonstration at the Washington Monument in the fall of 1969. Do we have time to listen to my interview with Pete Seeger, talking about what it was like that day?
PETE SEEGER: Well, in November 1969, I guess I faced the biggest audience I had ever faced in my entire life. Hundreds of thousands, how many, I don’t know, but it stretches as far as the eye can see, up the hillside and over the hill, past the Washington Monument.... (Continues)
2013/12/8 - 21:10
Power To The People
Antiwar Songs Blog
Siamo andati in America varie volte con i Beatles e Brian Epstein cercava sempre di fare in modo che non dicessimo niente a proposito del Vietnam. Ad un certo punto io e George Harrison gli abbiamo detto. “Ascolta, la prossima volta che ce lo chiedono diciamo che non ci piace quella guerra e che dovrebbero […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-08 17:56:00
The Traitor's Kiss
2010
Partly inspired by the tragic story of Karen Woo and her nine colleagues who were bringing medical care to the poorest communities of the ravaged nation of Afghanistan which they had grown to love when they were ambushed and killed by gunmen. The song is a bitter reaction to how such a beautiful, gifted and selfless person could be murdered so mindlessly .
'It is such a powerful and emotional piece and not easily forgotten once heard. It seems to have some relevance to the conflicting relationships in Afghanistan at the moment.....'
Lynn Woo
Partly inspired by the tragic story of Karen Woo and her nine colleagues who were bringing medical care to the poorest communities of the ravaged nation of Afghanistan which they had grown to love when they were ambushed and killed by gunmen. The song is a bitter reaction to how such a beautiful, gifted and selfless person could be murdered so mindlessly .
'It is such a powerful and emotional piece and not easily forgotten once heard. It seems to have some relevance to the conflicting relationships in Afghanistan at the moment.....'
Lynn Woo
Let me tell you what I’ve learned
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuiojte82 2013/12/8 - 09:55
Il Natale del naufrago
[2011]
Album : Acqua di Natale
Album : Acqua di Natale
Ehi ministro, che vuoi cacciarmi da dove sono venuto per alleviare il dolore.
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/12/8 - 08:19
Song Itineraries:
Shipwrecks, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mury
Krzysztof Wrona, 8-12-2013
Revisione / Revision: Riccardo Venturi, 24-9-2022
Revisione / Revision: Riccardo Venturi, 24-9-2022
I muri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/12/8 - 00:52
Giuda nella neve
[2013]
Album : Mat e famat
Canzone ispirata ad un fatto vero, l'eccidio da parte dei nazifascisti a Pontechianale accaduto il 28 marzo 1944, dove vennero uccisi 9 partigiani.
Una madre si presentò all'accampamento, forse per ammazzare chi gli aveva ucciso il figlio. Glielo impedirono, ma il prigioniero, colpevole spia si suicidò.
E' un bel brano con l’arpa di Vincenzo Zitello che ci riporta le vibrazioni dei ruscelli di montagna.
Album : Mat e famat
Canzone ispirata ad un fatto vero, l'eccidio da parte dei nazifascisti a Pontechianale accaduto il 28 marzo 1944, dove vennero uccisi 9 partigiani.
Una madre si presentò all'accampamento, forse per ammazzare chi gli aveva ucciso il figlio. Glielo impedirono, ma il prigioniero, colpevole spia si suicidò.
E' un bel brano con l’arpa di Vincenzo Zitello che ci riporta le vibrazioni dei ruscelli di montagna.
Partigiani e guerra su in montagna
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/7 - 23:55
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Let's Get Started
Album: Hey World (2013)
Music: Caroline Chevin / Philipp Schweidler
Lyrics: Caroline Chevin / Sékou Neblett
Music: Caroline Chevin / Philipp Schweidler
Lyrics: Caroline Chevin / Sékou Neblett
Bad news
(Continues)
(Continues)
2013/12/7 - 23:29
Quando
[2013]
Album : Mat e famat
E’ un brano dal carattere quasi biblico, con immagini apocalittiche ma con una richiesta precisa: “Non piangete la pietra, sorridete nel vento”. La vita è sempre più forte della morte. La speranza travolge la disperazione.
Album : Mat e famat
E’ un brano dal carattere quasi biblico, con immagini apocalittiche ma con una richiesta precisa: “Non piangete la pietra, sorridete nel vento”. La vita è sempre più forte della morte. La speranza travolge la disperazione.
Quando il mio corpo non avrà più un sorriso
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/7 - 23:07
Vecchio lupo
[2013]
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Corre un vecchio lupo che non sa più dormire
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/7 - 22:38
Song Itineraries:
AWV (AntiWar Wolves)
Non abbiamo visto Mandela
Antiwar Songs Blog
Non lo abbiamo visto Non abbiamo visto Mandela Nel posto in cui è Nel posto in cui viene tenuto Oh, il mare è freddo e il cielo è grigio Guarda attraverso l’isola la Baia Siamo tutti isole finché non verrà il giorno In cui attraverseremo l’acqua bruciante Un gabbiano vola sul mare L’infrangersi del silenzio […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-07 19:01:00
I mostri che abbiamo dentro
Chanson italienne – I mostri che abbiamo dentro – Giorgio Gaber – 2002
LES MONSTRES DU DEDANS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/12/7 - 18:57
Piazza Giuliani
2013
Album :7
Album :7
Questa è una vecchia storia che adesso è anche la mia
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/12/7 - 14:41
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
La guerra di Tore (burning fire)
2013
7
7
Tore ha scelto di andare
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/12/7 - 14:19
Libera
2013
7
7
Dimmi cos'è che non ci unisce, che ci divide
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/12/7 - 14:05
Lumumba, héros national
Si veda anche L’arbre Lumumba
(l)Bakakangi ngai , bandeko
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/12/7 - 11:17
Thank You Madiba (TYM)
And I don't know how to say
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/12/7 - 10:56
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Nelson Mandela, Sus Dos Amores
[1988]
Album :Proposiciones
Album :Proposiciones
Nelson Mandela,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/12/7 - 09:22
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Venger la vie
[1972]
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Tout ce qu'on fait contre moi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 23:00
Le camp du drap d'or
[1972]
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
En Iran, il y a des assassins
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:50
Mon bon plaisir
[1972]
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Achetez à la journée, à la semaine, au mois, à l'année
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:20
La chanson d'Irlande
[1972]
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Je me souviens de cette Irlande
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 22:13
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Numance
[1964]
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (Continues)
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (Continues)
Quand je suis entrée dans Numance
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 15:24
Mandela
[1988]
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
instrumental
Contributed by adriana 2013/12/6 - 14:29
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
José de Catalogne
[1961]
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Dans ton pays, y en a qui ont voulu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 13:47
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)
1987
Bring back Nelson Mandela,
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 13:26
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Bonne justice
Interpretata anche da Francesca Solleville nell'EP intitolato "Francesca Solleville chante Paul Éluard", con musica di Jean-François Gaël, pubblicato nel 1969.
Bernart Bartleby 2013/12/6 - 13:19
46664
Mandela was imprisoned on Robben Island in 1964, and was the 466th prisoner to arrive that year. The prison administration's scheme of numbering prisoners was to follow the sequence number of the prisoner (466 in his case), with the last two digits of the year (64). The number was imposed on him by the prison for over 25 years, until his release in 1990. "Prisoner 46664" continues to be used as a reverential title for him. Shortly before Joe Strummer's death, he and U2's Bono co-wrote the song 46664 for Mandela as part of the campaign against AIDS in Africa.
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
It's a long walk, long walk to freedom
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 13:09
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Dal nido
Quando si aprirà di nuovo quella porta
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/12/6 - 12:02
Je te passe le poing
[2009]
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Allez, je te passe la main
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 11:29
Mimma e Balella (per Irma Bandiera e Gabriella Degli Esposti)
[2013]
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (Continues)
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (Continues)
Poco era il tempo per le carezze
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/6 - 10:24
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
1984
Manca una parte della canzone
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
GIANLUCA 2013/12/6 - 01:01
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