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Before 2013-11-9

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Canción de la esperanza unida

Canción de la esperanza unida
‎[1976]‎
Parole di Eduardo Paz, Javier Maestre e Maria Pilar Navarrete.‎
Musica di Javier Maestre ‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎

Una canzone che fa il paio con Venimos simplemente a trabajar, manifesto artistico e politico de La Bullonera…‎
Oigo que se levantan voluntades hermanas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 11:32
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Ya se ha pasado el invierno

Ya se ha pasado el invierno
‎[1976]‎
Parole di Eduardo Paz e Javier Maestre su di una melodia popolare.‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎

Aún no se ha pasado el invierno…‎
Ya se ha pasado el invierno
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 11:02

‎(Una vez más aquí) Estamos hablando de la libertad

‎(Una vez más aquí) Estamos hablando de la libertad
‎[1976]‎
Parole di Mariano Anós (1945-), attore e regista teatrale, pittore e poeta spagnolo.‎
Musica di Javier Mestre.‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
Una vez más aquí,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:28
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Venimos simplemente a trabajar

Venimos simplemente a trabajar
‎[1976]‎
Parole e musica di Javier Mestre.‎
Il manifesto artistico e politico de la Bullonera, in apertura del disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
No hemos venido aquí para deciros
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:21
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Morire sì, ma non così

Morire sì, ma non così
Condannato: Sì morire sì,      
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/6 - 10:16
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Aquí nunca pasa nada

Aquí nunca pasa nada
‎[1977]‎
Scritta da Javier Mestre de La Bullonera
Arrangiamento musicale di Alberto Gambino.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
Somos madera de un árbol
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:12
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La bolsa o la vida

La bolsa o la vida
‎[1977]‎
Scritta da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández

Gli anni della cosiddetta “transizione democratica” nella Spagna del dopo dittatura… La speranza ‎del cambiamento radicale soffocata dai “cani di sempre, solo con un collare diverso”, padroni e catto-fascisti ‎subito riciclatisi nelle nuove istituzioni “democratiche”…‎
Y al que roba en una casa
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:05
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Jota carcelera

Jota carcelera
‎[1977]‎
Versi di una canzone popolare aragonese (e non andalusa, come ci segnala Gustavo) adattati da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández, dal suo blog‎

In Spagna erano gli anni della “transizione democratica” dopo il franchismo e molto aspro era il ‎confronto sull’amnistia per i prigionieri politici… Ma questa canzone ha comunque una valenza ‎universale, anche qui da noi dove detenuti di serie A vengono liberati per intercessione di ministri…‎

‎… e detenuti di serie B crepano in galera di suicidio, di malattia o massacrati dai secondini…‎
Y han escrito con carbón
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 09:47
Song Itineraries: From World Jails
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Canción de la esperanza

Canción de la esperanza
‎[1978]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album intitolato “Soy un corazón tendido al sol”‎



Español
Italiano

Tras las primeras elecciones y al año siguiente con la aprobación de la Constitución, pareciera que ‎las aguas se iban calmando. Sin embargo, la situación era bien distinta: a los problemas ‎tradicionales que dejaba la dictadura se sumaba una crisis económica mundial que dejaba a millones ‎de obreros en el paro. Comenzaba también los debates interminables acerca de temas tan ‎escabrosos, sobre todo en un país católico (en el cual, no obstante, sus detractores estaban a favor de ‎la pena de muerte), como el aborto. También escabrosas eran las amnistías: desde 1976 en adelante, ‎las sucesivas amnistías permitían que algunos exiliados volvieran y algunos presos fueran liberados; ‎pero no todos: lo más complicado era liberar a los presos pertenecientes a bandas armadas.
Pero... (Continues)
Tanto imaginarnos
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 09:04
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Never Too Much Love

Never Too Much Love
Words and music by Curtis Mayfield (The Impressions), 1964, (adaptation by the Chicago Movement, 1966)

There's a rock and roll group called The Impressions and we call them 'movement fellows' and we try to sing a lot of their songs. Songs like Keep on Pushing, I Been Trying, I'm So Proud, It's Gonna be a Long Long Winter, People Get Ready, There's a Meeting Over Yonder really speak to the situation a lot of us find ourselves in. One song that has really become kind of a favorite with us especially when we got a lot of mean folks around is 'Never Too Much Love'"

Jimmy Collier

"Now one thing we try to do with this song is to get people to make up verses. You'd be surprised what kind of verses come from people who don't consider themselves songwriters or singers... Some people don't even consider themselves people."

from Sing for Freedom - The Story of the Civil Rights Movement through its songs. Edited and compiled by Guy and Candie Carawan.
Too much love, too much love
(Continues)
2013/11/5 - 21:47
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Alas

Alas
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Hay que despreciar el tiempo
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:41
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Eso no lo manda nadie

Eso no lo manda nadie
‎[1976]‎
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen ‎‎(1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche... (Continues)
A mí me podrán mandar, a mí me podrán mandar
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:32
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‎¡Que no!‎

‎¡Que no!‎
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Todo niño es un lucero
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:10
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El oso poderoso

El oso poderoso
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Había una vez un oso poderoso
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:01
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Un mal entendido amor (Respeto y obediencia)‎

Un mal entendido amor (Respeto y obediencia)‎
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
‎“Respeto y obediencia
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 13:52
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La femme grillagée

La femme grillagée
Paroles et musique Pierre Perret - 2010
Écoutez ma chanson bien douce
(Continues)
2013/11/5 - 13:47
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Mariluz

Mariluz
‎[1971]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.‎
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel ‎‎1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎

Una canzone dedicata alla situazione delle donne nella Spagna franchista, machista e paternalista…‎
Y tenía que bordar Mari Luz
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 13:20
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‎¿Quien le pone el cascabel al gato?‎

‎¿Quien le pone el cascabel al gato?‎
‎[1971]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.‎
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel ‎‎1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎

Una canzoncina ispirata a questa celebre favoletta del poeta e drammaturgo cinque-seicentesco ‎Félix Lope de Vega (1562-1635):‎

‎“Habitaban unos ratoncitos en la cocina de una casa cuya dueña tenía un ‎hermoso gato, tan buen cazador, que siempre estaba al acecho. Los pobres ratones no podían ‎asomarse por sus agujeros, ni siquiera de noche.... (Continues)
Ea, ea, ea...
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 12:02
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Guru Zakun Kin Kon

Guru Zakun Kin Kon
‎[1971]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.‎
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel ‎‎1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎

Il testo di questa canzone, per esempio, potrebbe benissimo essere stato scritto dal nostro ‎‎Gianni Rodari, padre anche lui di racconti fantascientifici come “Il pianeta degli alberi di ‎Natale” e “La torta in cielo”: Guru Zakun Kin Kon è un giovane drago venusiano appassionato di ‎astronomia e fantascienza che attende speranzoso l’arrivo da... (Continues)
Guru Zakun Kin Kon era un buen mozo
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 11:30
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Φωνάζω

Φωνάζω
Fonázo
[2010]
Parole e musica di Nikos Giolias.

Ovviamente, non sapendo pressochè una cippa di greco, lascio a chi ne sa (in primis Gian Piero e Riccardo) l’ultima parola sull’inserimento o meno di questa canzone... Io mi limito a dire che è stata scritta da Nikos in morte del fratello Sokratis (Σωκράτης Γκιόλιας, classe 1973), giornalista, blogger e conduttore radiofonico barbaramente trucidato ad Atene il 19 luglio 2010.

Sokratis Giolias era responsabile dell’informazione per la radio Thema FM ma soprattutto era stato uno dei fondatori di Troktiko (“Roditore”), un controverso blog molto seguito in Grecia attraverso il quale, senza rinunciare al gossip più bieco, Giolias aveva rivelato al paese molti intrallazzi e giochi sporchi della classe dirigente. Il giornalista - “spregiudicato e senza paura” per sua stessa definizione - era odiato un po’ da tutti, a destra come a sinistra, perchè... (Continues)
Μες στης νύχτας τα σκοτάδια
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/4 - 23:06
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War Buddies

War Buddies
Album: "Little by Little..." (2005)

Remember back when I first heard this song I would go around to all my friends explaining that it was "a song about war disguised as a song about sex disguised as a song about war." I'd say that pretty much sums it up right there.

It starts off with him making cheeky sexual innuendo based around the topic - "I'll be the atheish in your foxhole," "If you've got guns, well now's the time for sticking." However, as you listen to it closer, these start to turn back around on themselves into a serious discussion. I feel it is one of the more powerful anti-war songs out there, and am upsetted a little that it didn't get the popularity it deserves.

LIGHTPIE7 - Song Meanings
Let's be war buddies
(Continues)
2013/11/4 - 21:17
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Il cannone

Il cannone
(2006)

Dall'omonimo album che vede l'esordio alla voce di Luisa Cottifogli dopo l'uscita dal gruppo di John Di Leo.
Sono un mercante dai sani principi,
(Continues)
2013/11/4 - 15:10
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Taro

Taro
‎[2012]‎
Scritta da Joe Newman, Gus Unger-Hamilton, Gwilym Sainsbury e Thom Green.‎
Nell’album intitolato “An Awesome Wave”‎

Una canzone che racconta la morte di Robert Capa (1913-1954), il grande fotografo di guerra ‎ungherese ucciso da una mina nel 1954 in Vietnam, durante la prima guerra d’Indocina

Ma la dedica è a Gerda Taro (1910-1937), nata nella Galizia tra Polonia ed Ucraina, anche lei ‎fotoreporter di guerra e compagna di Capa, uccisa in un incidente nel 1937 nei pressi di Madrid ‎mentre documentava la battaglia di Brunete, durante la Guerra Civile. ‎
Gerda Taro è considerata una delle prime fotogiornaliste della storia impegnate in teatri di guerra e ‎certamente la prima donna morta nell’esercizio di quella pericolosissima professione…‎
Indochina, Capa jumps Jeep, two feet creep up the road
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/4 - 13:45
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‎¿Dónde están?‎

‎¿Dónde están?‎
‎[1999]‎
Scritta da Patricio Manns e Ian Moya
Nell’album antologico dal vivo intitolato “América novia mía” registrato nel 2000 con il gruppo Parabellum.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎¿Dónde están
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/4 - 10:05
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Kappler

Kappler
Io dormivo.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/11/3 - 12:20
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Una casa in riva al fiume

Una casa in riva al fiume
Eccola, lunga vita Rick :)

Krzysiek Wrona 2013/11/2 - 19:54
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Canzone del tempo e della memoria

Canzone del tempo e della memoria
[2013]
Scritta da Umberto Fiori e Tommaso Leddi degli Stormy Six
Dallo spettacolo “Benvenuti nel ghetto” realizzato dal gruppo insieme a Moni Ovadia, in occasione dei 70 anni dall’insurrezione del ghetto di Varsavia.



Stormy Six con Moni Ovadia


“Eppure - chissà - là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.” Yannis Ritsos / Γιάννης Ρίτσος, frammento da “Ελένη”, 1970.

Tra l’aprile e il maggio del 1943 gli ebrei del ghetto di Varsavia — uomini e donne, vecchi e bambini — si ribellavano alla violenza delle SS e tenevano loro testa, armi in pugno, per quasi un mese. Si tratta del primo episodio di resistenza armata contro i nazisti; un episodio tanto più significativo perché a esserne protagonisti — in condizioni di disperata inferiorità militare e di quasi totale isolamento — sono le vittime designate della... (Continues)
Questa pianta fiorita,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/2 - 18:46
Song Itineraries: Ghettos
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Ali di libertà

Ali di libertà
[2013]
Album : Ali di libertà

“Le immagini che sono dentro ad ALI DI LIBERTA' sono spesso la difesa di chi ha poco altro a cui aggrapparsi che non siano proprio queste ali. Non c'è alcuna cosa che conta di più nella vita di un uomo, non c'è nulla al mondo per cui tu possa farne a meno. E' proprio nel fotografare immagini di ultimi del mondo che chiedono aiuto al proprio angelo, più o meno identificabile nel suo aspetto da credente ma anche se volete rintracciabile in quel che chiamiamo bisogno di forza e di aiuto. Riascoltavo il primo Dylan, quello di hard rain's gonna fall per intenderci, mentre scrivevo questa canzone. Hard rain è un pezzo che da ragazzo spesso suonavo per strada nei miei vagabondaggi. Per molte righe che ho scritto in questa canzone, gli sono dichiarato debitore. Avevo nella prima registrazione inciso anche degli archi che caricavano ancora di più lo struggimento esistenziale.... (Continues)
Dove sei, dove sei dolce angelo mio
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/11/2 - 18:40
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Le mani

Le mani
Chanson italienne – Le mani – Giorgio Gaber – 1974
Écrite par Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Du spectacle “Anche per oggi non si vola”‎

‎Il teatro canzone di Giorgio Gaber‎
LES MAINS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/2 - 16:27
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La cattiva strada

La cattiva strada
che canzone!! secondo me significa questo http://significatocanzone.blogspot.it/
2013/11/2 - 02:47
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Compañero

Compañero
[1974?]
Parole e musica di Marcelo Puente.
Non so se sia qualla la prima incisione del brano, ma lo trovo in “Blazing Frontiers”, disco del 1979 dei “Compañeros”, gruppo composto da cileni e greci ma con base in Canada, fondato nel 1978 dallo stesso Marcelo Puente.

Anche questo brano - come altri già presenti su queste pagine, ad esempio Yo pisaré las calles nuevamente - è dedicato alla memoria di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno, ucciso dalla DINA, la polizia segreta di Pinochet, il 5 ottobre 1974.

La canzone, interpretata da Mariana Montalvo (musicista cilena trapiantata a Parigi), fa parte della colonna sonora del film documentario “Calle Santa Fe” diretto nel 2007 dalla cineasta cileno-francese Carmen Castillo, che di Miguel Enríquez era la compagna proprio quando lui venne ammazzato. Lei stessa rimase gravemente ferita... (Continues)
Compañero
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/1 - 23:30
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Yo pisaré las calles nuevamente

Yo pisaré las calles nuevamente
Non che la prospettiva di questa canzone cambi radicalmente ma - a quanto riferisce questo articolo tratto da un numero del 2004 de La Nación (quotidiano del Costa Rica) - Pablo Milanés non la scrisse nel 1973, nell’immediatezza del golpe in Cile, ma precisamente il 5 ottobre 1974, qualche minuto dopo aver appreso la notizia dell’uccisione da parte della DINA, la polizia segreta di Pinochet, di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria.

La sera scorsa ho visto questo film: interessante, importante, anche se non l’ho trovato particolarmente riuscito.
Senza dubbio “Calle Santa Fe” racconta bene il Cile di allora, la grande speranza della rivoluzione sociale e dell’Unidad Popular troppo presto tradita dal fascismo e affogata in un lago di sangue. E descrive altrettanto bene il dramma di chi, come la Castillo, oltre alla sconfitta ha dovuto subire... (Continues)
Bernart 2013/11/1 - 22:26
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La casa di mio padre

La casa di mio padre
[2013]
Album : Ali di libertà

“A volte capita di scrivere canzoni che ti chiedi se riusciresti a riscrivere. Non tanto per la bellezza che tu gli dai o per il valore che prendono. E’ giusto che altri parlino al riguardo e che non sia tu a farlo. Tuttavia, ti chiedi se riusciresti a riscriverla perché ti sembra di aver fotografato il tuo animo in una maniera particolarmente efficace. Ti dici: “ok ho voglia di parlare della mia vita, della mia storia, ancor più della storia della mia famiglia perché credo che sia la storia di tante altre famiglie, di tante altre persone che han vissuto passaggi di esistenza simili ai miei... questo è quel che desidero fare...” E' facile? Per niente. Proprio per niente. Trovare un punto di equilibrio tra qualcosa che ti riguarda in maniera così totalizzante e diventare oggettivo in certi tratti di penna mentre provi a disegnare il tuo quadro non è mestiere... (Continues)
Mio padre arrivò a Milano, nell’estate degli anni suoi
(Continues)
Contributed by adriana 2013/11/1 - 16:23
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Io sono là

Io sono là
[2013]
Album : Ali di libertà
Io sono là e la mia guerra non è mai finita
(Continues)
Contributed by adriana 2013/11/1 - 16:19
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Libera terra (Il sogno)

Libera terra  (Il sogno)
[2013]
Album : Ali di libertà
Questa terra è un cielo, che cerca il sole
(Continues)
Contributed by adriana 2013/11/1 - 16:14
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Libera terra (La forza)

Libera terra (La forza)
[2013]
Album : Ali di libertà

“Ho scritto diverse volte di terra nel senso di origini, nel senso di attaccamento culturale a radici precise che mi porto dietro e che ognuno di noi ha nel modo suo. Ovvio che esista anche una terra ideale senza confini, senza spazi delimitati, senza argini che non siano dentro l’amore che tu hai per lei. C’è una canzone meravigliosa di Woody Guthrie che proprio in questo senso parlava di una terra che diventa comune, che diventa allo stesso modo mia e tua nel momento in cui la vivi fino in fondo, la ami, la rispetti, la percorri e la condividi. Questa canzone, che in realtà come sapete ha una seconda parte assai meno onirica e assai più di denuncia civile, è debitrice proprio di quel concetto. Non credo esistano confini che debbano essere dettati se non dentro alle regole di una vera condivisione a cui se volete dobbiamo aggiungere delle leggi che devono... (Continues)
Sulle strade di sole di questa città
(Continues)
Contributed by adriana 2013/11/1 - 16:09
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Se volete capire meglio chi fu Petroulas e la storia della sua famiglia esiste un libro autobiografico scritto da una sua zia. Δήμητρα Σωτήρη Πέτρουλα "που'ναι η μάνα σου μωρή;" non so se fu tradotto in qualche altra lingua. E la storia del intera famiglia, Sotiris Petroulas fu l'ultima vittima della destra.
RGB 2013/11/1 - 07:26
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Ο Ναπολιτάνος

Ο Ναπολιτάνος
L'aggetivo bruno non si usa come un stereotipo, o meglio si usa come stereotipo per tutti e due i popoli e un aggetivo usato per far vedere meglio la somiglianza fra greci e italiani. A lo stesso modo si usa anche Napoli. Stereotipi certo ma usati per sotolineare una fratellanza.
RGB 2013/11/1 - 05:56
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Świecie nasz

Świecie nasz
[1971]
Testo: Marek Grechuta
Musica: Jan Kanty Pawluśkiewicz
Dall'album "Korowód"
trovato qui http://www.tekstowo.pl/
Pytać zawsze - dokąd, dokąd?
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/31 - 20:58
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Befragung eines Kriegsdienstverweigerers

Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
d'après la version italienne – INTERROGATORIO DI UN OBIETTORE DI COSCIENZA – Riccardo Venturi – Marina di Campo (Isola d'Elba), 31 maggio 2005
d'une chanson allemande – Befragung eines Kriegsdienstverweigerers – Franz-Josef Degenhardt – 1966
INTERROGATOIRE D'UN OBJECTEUR
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/31 - 20:34
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Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego

Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
[1980]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Strącanie aniołów" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php

Epitaffio per Vladimir Vysotskij
To moja droga z piekła do piekła
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/31 - 20:30
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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Meldunek

Meldunek
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński (piano)
Dall'album "Krzyk" [1981]
Testo dal sito: kaczmarski.art.pl
W kamieniołomach moi ludzie pracują szybko i dokładnie
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/31 - 19:48
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Weterani

Weterani
[1997]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Między Nami" [2002]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Karki cherlawe, serca szklane,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/31 - 19:34
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Manewry

Manewry
[1977]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dall'album "Carmagnole" [1982]
Testo dal sito: http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Bez ruchu każą tkwić nam tu
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/31 - 19:19
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Know your rights

Know your rights
2012
Il sangue e la polvere
Una luce fioca illumina il capannone
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/31 - 16:46
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Corpo Estraneo

Corpo Estraneo
NOMADI: l'unica speranza per un futuro pieno di valori di ideali di giustizia e di PACE
NOMADI PACE NON VIOLENZA 2013/10/31 - 13:42
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Osposidda

Osposidda
ho 46 anni, la storia di Osposidda non la conoscevo ,ho letto col cuore pieno di lacrime la storia, siamo uomini non boia, sbagli meriti la punizione, non una condanna arbitraria da uomini che quella legge la devono difendere e rappresentare, omines assimizan a peddes de sirbone ,questa è la volontà di creare altro odio dove ti aspetti qualcos altro. sarà una catena senza fine,odio chiama odio e le guerre le morti non avranno mai fine,sino a che non saranno altri i sentimenti che sonnende bos passizan in s istradone .. elisa 31 ottobre 2013
2013/10/31 - 09:50
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Italia libera

Italia libera
Chanson italienne – Italia libera - Massimo Priviero – 2006

Je me demande, dit Lucien l'âne en relevant le front, je me demande, si c'est juste une coïncidence...

Quelle coïncidence ? Dis-moi, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I.

Et bien, la coïncidence entre le titre de la canzone et celui du journal « Italia Libera », dont Carlo Levi assuma la direction au sortir de la guerre ; quoditien où il succéda à Ferruccio Parri, appelé au poste de premier ministre. Un moment que Carlo Levi décrit dans L'Orologio, moment crucial dans l'histoire de l'Italie libérée, où elle faillit échapper aux forces qui dans les temps qui suivirent allaient l'étouffer... Elle aurait pu échapper au processus de désistance qui conduisit à tout ce que la chanson ici dénonce – cet effondrement moral et cette restauration, dont elle souffre encore aujourd'hui.

Ça m'intrigue, en effet, cette coïncidence. Mais... (Continues)
ITALIA LIBERA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/30 - 20:09
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Życie jest jak tramwaj

Życie jest jak tramwaj
[2010]
Testo e musica: Lao Che
Dall'album "Prąd stały/Prąd zmienny"
trovato qui http://www.tekstowo.pl/
Nie mogę dziś przyjść, bo już mnie nie ma
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/30 - 19:34

Miguel Littín: Actas de Marusia

Miguel Littín: Actas de Marusia
[Messico, 1976]
Un film di Miguel Littín
Soggetto di Patricio Manns
Musica di Mikis Theodorakis (con la collaborazione di Ángel Parra)
Sceneggiatura di Miguel Littín e Freddy Taverna
Scenografia di Agustín Ituarte e Raúl Serrano
Fotografia di Jorge Stahl jr.
Personaggi e interpreti: Gian Maria Volonté (Gregorio), Diana Bracho (Luisa, la maestra), Ernesto Gómez Cruz (Criscuolo "Medio Juan"), Salvador Sánchez (Sebastián), Claudio Obregón (capitano Troncoso), Patricia Reyes Spíndola (Rosa), Domingo Soto (Eduardo López Rojas), Arturo Beristáin (Arturo), et.aa.
Produzione: CONACINE
Durata: 105'

[México, 1976]
Un film de Miguel Littín
Sujeto de Patricio Manns
Música de Mikis Theodorakis (con la colaboración de Ángel Parra)
Guión de Miguel Littín y Freddy Taverna
Escenografía de Agustín Ituarte y Raúl Serrano
Fotografía di Jorge Stahl jr.
Personajes y intérpretes: Gian Maria Volonté... (Continues)
ACTAS DE MARUSIA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/10/30 - 18:10
Song Itineraries: AWM: AntiWar Movies
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Portiamo l'Italia nel cuore (Che importa se ci chiaman banditi?)‎

Portiamo l'Italia nel cuore (Che importa se ci chiaman banditi?)‎
‎‎[1944]‎
Testo di Silvio Ortona e Nino Banchieri, partigiani della Seconda Brigata d'assalto Garibaldi ‎‎"Ermanno Angiono (Pensiero)", operante nel Biellese. In “Canti della Resistenza Europea 1933-‎‎1963”, a cura di Sergio Liberovici e ‎‎Michele L. Straniero‎
Sulla melodia dell’Inno a Oberdan‎
Nel disco del Cantacronache intitolato “Canti di protesta del popolo italiano / Canti della Resistenza ‎‎(Cantacronache 4)”‎

La storia della canzone in Ero ‎diverso: ufficiale ed ebreo - Come nacque “Che importa se ci chiaman banditi”, di Silvio Ortona.‎

‎Seconda Brigata d'assalto Garibaldi "Ermanno Angiono (Pensiero)"‎

‎“Nel gennaio del '44 eravamo al Bocchetta [sic] Sessera e veniamo in possesso - per la prima volta ‎nella nostra vita - della dinamite. Ce n'era tanta così. Credevamo che fosse una cosa molto potente. ‎Allora siamo partiti in cinque su di una macchina per andare a danneggiare... (Continues)
Portiamo l'Italia nel cuore,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/30 - 16:19




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