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La Guerre des Haches

La Guerre des Haches
La Guerre des Haches
ou Les horreurs des hostilités.

Chanson française – Marco Valdo M.I. – 2013



Voilà, je viens de terminer « La Guerre des Haches », une canzone qui m'était venue comme la courante ; d'un coup, au moment où on s'y attend le moins...

Ben voyons, ce sont des choses qui arrivent... Pour la courante, en tous cas, j'en sais quelque chose. Je ne te dis pas...

Ce n'est pas nécessaire. Cependant, pour la canzone, c'est quand même différent. Certaines d'entre elles arrivent comme des illuminations sur un chemin de Damas. On ne sait trop d'où vient cette lueur, cette subite clarté. Mais enfin, l'idée est là, intangible et il faut la prospecter, la nourrir, la mûrir et la fleurir. Tout ça pour te dire comment m'est venue la dernière canzone en date. Elle est née d'une lente rumination à propos des haches et des difficultés de prononciation qu'ils ou elles entraînent pour le... (Continues)
La guerre des haches ne date pas d'hier
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/26 - 22:40
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Maya colpisce ancora

Maya colpisce ancora
[2013]
Scritta da Francesco Bianconi e Diego Palazzo.
Nell’album intitolato “Fantasma”.

“Māyā” è un termine sanscrito ampiamente utilizzato in diverse accezioni nelle dottrine filosofiche e religiose indiane. Letteralmente vuol dire “creazione” ma, specie nel pensiero occidentale, ha assunto il significato di “illusione” grazie soprattutto a Schopenhauer ed al suo concetto del “velo di Maya” (in “Die Welt als Wille und Vorstellung”, “Il mondo come volontà e rappresentazione”, del 1819), quello che impedirebbe all’uomo di vedere la realtà e di liberare il proprio spirito…
“Maya colpisce ancora” fa inoltre inevitabilmente riferimento alla presunta profezia apocalittica contenuta in una qualche iscrizione su di un qualche tempio dell’antica civiltà mesoamericana: saremmo dovuti scomparire tutti il 21 dicembre 2012 o giù di lì (e forse sarebbe stato un bene…) ma, per fortuna, la fine del mondo ancora una volta non è arrivata…
Il nostro mondo più funesto apparirà
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/26 - 17:05
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Mná na hÉireann

Mná na hÉireann
[metà del 700 / 1969]
Versi del poeta nordirlandese Peadar Ó Doirnín (1704–1796).
Musica del compositore Seán Ó Riada, nativo di Cork, sud Irlanda.
Interpretata da moltissimi artisti. Le versioni più famose sono quella strumentale dei Chieftains del 1973, utilizzata da Stanley Kubrick nella colonna sonora di uno dei suoi capolavori. “Barry Lyndon” del 1975; quella di Alan Stivell del 1995; quella di Kate Bush, nella compilation intitolata “Common Ground – Voices of Modern Irish Music” del 1996.

Un’ irish rebel song nella quale il poeta immagina l’Irlanda, e l’Ulster in particolare, come una donna bella e generosa, angariata, depredata e violentata dal dominatore inglese (“fear gan Bhéarla, dubhghránna cróin”, “un uomo malvagio che non parla nemmeno l’inglese”, con riferimento ai re d’Inghilterra Giorgio I o II che erano sassoni di Hannover e con l’inglese pare se la cavassero molto male)... (Continues)
Tá bean in Éirinn a phronnfadh séad domh is mo sháith le n-ól
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/26 - 09:42
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Warnings Moving Clockwise

Warnings Moving Clockwise
Album: Domestic Harmony (1985)
That dog is vicious with a smile on his face
(Continues)
2013/11/26 - 00:01
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Don't Bomb When You're the Bomb

Don't Bomb When You're the Bomb
(2002)

La traccia è ispirata al conflitto iracheno ecco il perché del testo in arabo sul 45 giri. Ne sono state stampate 1000 copie ma la maggior parte sono state distrutte come protesta contro la guerra in Iraq.
Don't bomb when you're the bomb, don't bomb
(Continues)
2013/11/25 - 23:11
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Ultimo mohicano

Ultimo mohicano
[1977]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Dal disco intitolato “Zombie di tutto il mondo unitevi
Ultimo mohicano
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 14:10
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Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)

Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)
[1969]
Testi tratti dai muri di Parigi durante il Maggio 68.

Musica di Luigi Nono costituita, “in larghissima misura, da materiali di strada, ossia registrazioni dal vivo delle lotte contestative, di suoni, canti, urla, vocii, equivalenti sonori di ‘gesti’ rivoluzionari, elaborati in sede di studio fonologico e frammisti, nel montaggio magmatico dei gruppi, a campioni di ‘musica’ nell’accezione convenzionale del termine.” (Fondazione Archivio Luigi Nono)
1 Ouvrez les fenêtres de votre coeur
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 13:52

Ballata dell'ostruzionismo

Ballata dell'ostruzionismo
[1920/1970]
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)

Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.

«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (Continues)
Forza compagni, per battere il padrone
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 12:57

Li braghini rifüdati

Li braghini rifüdati
[Fine anni 60]
Una canzone d’orgoglio proletario.
Il testo, pubblicato in italiano nel libro “Nonno Agostino” del 1971, fa parte di una serie di colloqui con Agostino Dellabassa registrati da Mario Lodi dal 1966 in avanti.
Agostino Dellabassa faceva il falegname ed era un anziano socialista.
Il testo è stato musicato da Sergio Lodi e cantato dal Gruppo Padano di Piadena.
La mè famiglia
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 11:04
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Penso che non me ne andrò

Penso che non me ne andrò
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Tutti quanti prima o poi abbiamo fatto la pensata di mollare tutto e andarcene a svernare in un paese tropicale
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/25 - 10:59
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Morire tutti i giorni

Morire tutti i giorni
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)

Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Passi lunghi ben distesi
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/11/25 - 10:56
Song Itineraries: From World Jails
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Stèteve attente (E lu menestre Colombe)

Stèteve attente (E lu menestre Colombe)
[1963]
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo

Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…

Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (Continues)
E lu menestre Colombe ha fètte lu progette,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 10:27

Lavura cuntaden a la sbaraia

Anonymous
Lavura cuntaden a la sbaraia
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 09:13

Fatigué

Antiwar Songs Blog
Fatigué
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00
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Obława

Obława
(1974)

Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij

Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Skulony w jakiejś ciemnej jamie smaczniem sobie spał
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2013/11/24 - 16:43
Song Itineraries: AWV (AntiWar Wolves)
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Blood for Poppies

Blood for Poppies
Album: "Not Your Kind of People" (2012)

L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
So long the sun,
(Continues)
2013/11/24 - 16:22
Song Itineraries: Poppie: an Antiwar flower?
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Niezalogowany

Niezalogowany
Adesso
Enter, Delete, Error, Escape
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/24 - 04:35
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Persona non grata

Adesso
W stumilowym lesie Reformatorski duch
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/24 - 04:25
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J'eu les poids

Adesso

Agli amici di Sardegna
Niby taki super, taki nowoczesny
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/24 - 04:01
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The Parasite (for Buffy)

The Parasite (for Buffy)
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)

For Buffy Sainte Marie
They landed at Plymouth
(Continues)
2013/11/24 - 00:53
Song Itineraries: Native American Genocide
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Headless Heroes

Headless Heroes
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)
Jews and the Arabs,
(Continues)
2013/11/24 - 00:48
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Aristide Bruant: Kyrie des moines

Aristide Bruant: Kyrie des moines
[Fine 800]

Esistono parecchie versioni di questa “chanson paillarde” ma ho scelto quella di Aristide Bruant perchè autore molto rappresentativo già presente su questo sito con una decina di importanti canzoni. E poi perchè è la versione che cantavo tanti, tanti anni fa quando, giovinetto, andai più volte in Francia a (cercare di) imparare la lingua in un modo piuttosto singolare, volontario nei campi di “éducation populaire” gestiti dall’associazione “Club du Vieux Manoir”... Se passate nel briançonese, sappiate che le pietre di diversi forti e chiese da quelle parti hanno visto il sudore di Bernart! Non imparai gran che della lingua ma parecchio dell’“argot” giovanile di ragazzi delle banlieu di Parigi, Marsiglia, Lione, ecc., alcuni ben più truzzi dei tamarri di Mirafiori Sud... Imparai molte parolacce e canzonacce e mi divertii parecchio.

Mi è venuto in mente di proporre questa canzone... (Continues)
Kyrie, Kyrie
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/23 - 21:48
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Echelon

Echelon
da "Alla Rovescia" (2001)
C'è un terribile mostro, con mille occhi
(Continues)
2013/11/23 - 17:50
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Jeanne-La-Rousse (ou, La femme du braconnier)

Jeanne-La-Rousse (<em>ou</em>, La femme du braconnier)
Versi di Pierre-Jean de Béranger, in “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Originariamente sull’aria della canzone popolare “Soir et matin sur la fougère”.
Recentemente ripresa da Jean-Louis Murat nel suo disco “Moscou/Москва” del 2005.

Una canzone che non può non ricordare la Geordie di “deandreana” memoria...
Con in più l’elemento del pregiudizio contro cui la protagonista Jeanne è costretta a combattere per via dei suoi capelli rossi... Troverà l’amore di un giovane bracconiere, un fuorilegge costretto come lei ai margini eppure fiero... Verrà catturato ma la sua Jeanne ed i suoi bambini gli daranno la forza per non soccombere alla galera...
Un enfant dort à sa mamelle ;
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 21:50

I canti degli uomini

Antiwar Songs Blog
I canti degli uomini
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00
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La liberté

La liberté
[1822]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”

Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
D’un petit bout de chaîne
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 15:45
Song Itineraries: From World Jails
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Ma République

Ma République
[1814]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”

Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
J’ai pris goût à la république
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 14:44
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Le bon Dieu

Le bon Dieu
[1821]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.

Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Un jour, le bon Dieu s’éveillant,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 13:57
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Plaidoyer pour un futur crétin

Plaidoyer pour un futur crétin
[1973]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”

Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…

C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Dans des écoles
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 11:59
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Chanson trop courte

Chanson trop courte
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”

“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”

Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
À coups de fusils
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 11:29
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Mentalité française

Mentalité française
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”

Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Depuis que j'ai fait ma communion
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 11:14
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Flic de Paris

Flic de Paris
[1967]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”

Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
T'es qu'un flic de Paris, t'es qu'un flic de Paris
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/22 - 09:34
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Untitled #1 (a.k.a Vaka)

Untitled #1 (a.k.a Vaka)
Dall'album ( ) del 2002.

Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".

La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (Continues)
...
2013/11/21 - 21:10
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La chanson des fortifs’

La chanson des fortifs’
[1938]
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.

Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (Continues)
Le poète en guenille
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/21 - 10:42
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Aida

Aida
Chanson italienne – Aida - Rino Gaetano – 1978

Tiens, Lucien l'âne mon ami, encore une chanson qui raconte l'Italie.

Ça me rappelle cette vieille chanson française de Mireille et Jean Nohain qui disait à peu près ceci et j'en profite pour paraphraser directement: « Quand un chanteur d'Italie rencontre un autre chanteur d'Italie, qu'est-ce qu'ils se racontent des histoires d'Italie... »...

Mais, Lucien l'âne mon ami, soudain, j'y pense, elle n'est pas si anodine ta réminiscence et cette chanson d'une autre époque ; elle date de 1935 et elle pourrait bien s'appliquer à ce qui se passe aujourd'hui...

Bon, Marco Valdo M.I. mon ami, je t'arrête tout de suite, on n'est pas ici pour parler de Mireille, Jean Nohain, du Vicomte et de Tonton Georges... Tu le feras une autre fois. Et puis si j'ai fait allusion à cette chanson, c'est pour dire que ce n'est pas la première chanson italienne sur l'Italie... (Continues)
AIDA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/20 - 20:57
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Il vecchio e il bambino

Il vecchio e il bambino
DER ALTE UND DAS KIND
(Continues)
Contributed by Bemberto 2013/11/20 - 18:28
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Paris 42

Paris 42
[1942]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Les Yeux d’Elsa” pubblicata nel 1942.
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)

Una bellissima dichiarazione d’amore a Parigi sotto il giogo dell’occupazione nazista…
Une chanson qui dit un mal inguérissable
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/20 - 16:50
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 ئه‌ی رەقیب

 ئه‌ی رەقیب
Ey Reqîb (in Kurdish: ئه‌ی رەقیب) is the Kurdish national anthem. It was written by the Kurdish poet and political activist, Dildar in 1938, while in jail. "Ey Reqîb" means "Oh, Enemy" or "Hey Enemy", in reference to the jail guards in the prison where Dildar was held and tortured and who also symbolized the occupying countries of Turkey, Iraq and Syria. The song was originally written in Soranî-Kurdish but nowadays it is sung in both the Sorani and the Kurmancî-dialects. In 1946, the song was adopted as the official anthem of the Kurdistan Republic of Mahabad, a short-lived Kurdish republic of the 20th century in Iran that lasted for a year. "Ey Reqîb" has been adopted by the Kurdistan Regional Government as the official national anthem of the federal south Kurdistan.
ئەی‌ رەقیب ھەر ماوە قەومی کورد زمان
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/20 - 16:13

Pátria

Pátria
Pátria ("Patria" in lingua portoghese) è l'inno nazionale della Repubblica democratica di Timor Est. Era la prima volta il 28 novembre 1975, quando Timor Est ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza dal Portogallo, poco prima dell'invasione indonesiana il 7 dicembre.
Pátria, Pátria, Timor-Leste, nossa Nação.
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/20 - 15:53
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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Inno Nazionale

Inno Nazionale
2013
Musica commerciale
Voto di scambio
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/20 - 10:49
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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Je proteste

Je proteste
[1963?]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Je proteste, je proteste
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/20 - 10:23
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Sur la grand'route

Sur la grand'route
Versi di Gaston Couté (1880-1911)
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, ‎cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Nous sommes les crève-de-faim
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/20 - 09:04
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Dure-mère

Dure-mère
[1989]
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Je vois une bouche qui s'ouvre,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/20 - 08:23
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Brooklyńska rada żydów

Brooklyńska rada żydów
[2001]
Testo: Kazik Staszewski
Musica: Kult
Dall'album : "Salon Recreativo"
Dal sito ufficiale
Na granicy między bożnicami zebrała się rada rozumnych
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/20 - 04:27
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Zegarmistrz światła

Zegarmistrz światła
Non lo so perché, ma la canzone proposta da GPT (cioè Άνθρωπε αγάπα) mi ha fatto subito venir in mente un'altra del 1972, una canzone di Tadeusz Woźniak, della quale proprio in quel'istante scopro l'autore del testo.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
A kiedy przyjdzie także po mnie
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/20 - 01:11
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Il canto degli affamati

Il canto degli affamati
Confermo, però dovrò arrivedde quarche righa pure io nerra versione mia, pe' 'sto fatto de idiomo:

L'espressione per esteso è: "arimané (o restà) come ddon Farcuccio: co 'na mano davanti e n'antra de dietro", e fa riferimento ad un ipotetico prete di nome Falcuccio il quale, privato degli abiti, rimase per l'appunto ignudo, e dunque costretto a coprirsi le pudenda "con una mano davanti e un'altra dietro"

Er fonte:http://roma.andreapollett.com/S8/espid...
krzyś 2013/11/20 - 00:38
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El Señor Durito y yo

El Señor Durito y yo
Purtroppo, a volte krzyś è talmente ermetico che manco Krzysiek lo riesce a capì :)
2013/11/20 - 00:12

Inni e controinni

Antiwar Songs Blog
Inni e controinni
In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00
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Riturnella

Anonymous
Riturnella
Un caro saluto, a distanza di circa un anno. Il signor Francesco faceva notare che alcuni 'false friends' non sono stati colti e interpretati a dovere. L'esempio citato è solo un 'parziale' faux ami: cògghjre e cogghjìre significano sia raccogliere sia piegare, la presenza del modale 'alla napoletana' imprime il significato esatto, cioè piegare. Ad ogni modo la traduzione fatta da un non parlante calabrese è a mio modesto avviso più che decorosa, anzi!
Cataldo Antonio Amoruso.
cataldo antonio amoruso 2013/11/19 - 20:53
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There must be another way (Your eyes)

There must be another way (Your eyes)
There must be another, must be another way!
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Contributed by DonQuijote82 2013/11/19 - 17:53
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Ἐπιτάφιος

Ἐπιτάφιος
E' noto che, dopo la prima edizione di Epitafios, affidata da Manos Hatzidakis alla voce di Nana Moùskouri, Theodorakis provvide quasi immediatamente a fare la propria edizione, ricorrendo alla voce di Grigoris Bithikotsis, il cantante popolare che aveva conosciuto durante l'internamento di entrambi nel famigerato campo di Makronissos.
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (Continues)
Gian Piero Testa 2013/11/19 - 17:31
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A Sainte-Savine

A Sainte-Savine
[1966]
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)

Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Le rat et le corbeau se guettent,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/19 - 16:47
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Paris Maquis

Paris Maquis
[1977]
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.


Inventer la liberté
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Contributed by Bernart 2013/11/19 - 12:59
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The Velvet Underground: Sunday Morning

The Velvet Underground: Sunday Morning

IL RICORDO DI PATTI SMITH
da Loureed.it

Mi sono alzata presto, domenica mattina. La sera prima avevo deciso di andare al mare, perciò ho messo in borsa un libro e una bottiglia d’acqua e mi sono diretta a Rockaway Beach. La data mi sembrava importante, ma non comprendevo il motivo. Ho trovato la spiaggia deserta e con l’anniversario dell’uragano Sandy incombente, il mare piatto sembrava incarnare il carattere contraddittorio della natura. Sono rimasta lì per un po’ a seguire la traiettoria di un aeroplano che volava basso quando ho ricevuto un messaggio da mia figlia Jesse.

Lou Reed era morto.

Ho fatto un respiro profondo. L’avevo visto di recente con la moglie Laurie e avevo capito che era malato. Una certa inquietudine velava la solita vivacità di lei. Quando Lou mi ha salutata, mi è parso che i suoi occhi scuri contenessero una tristezza infinita e benevola.

Ho incontrato Lou al... (Continues)
2013/11/19 - 11:32
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Ύμνος των φοιτητών [Με το βούκινο του Ρήγα]

Ύμνος των φοιτητών [Με το βούκινο του Ρήγα]

Quando Mikis musicò l' «inno degli studenti»
da Real.gr - trad. gpt

Se un grande pezzo della lotta contro la dittatura fu scritto nei paesi dell'Europa, i paragrafi più numerosi furono scritti - con l'eccezione della Francia e dell'Italia - in Svezia. Il fatto aveva la sua spiegazione. Qui funzionava una attiva e massiccia Gioventù Lambrakis con 400 persone, delle quali 250 erano svedesi. Alla notizia dell'avvento della giunta, i Greci si riversarono nelle strade dii Stoccolma e non solo (qui si trovavano 2.000 compatrioti, mentre in tutta la Svezia circa 30.000), condizionando la generale atmosfera.

Da notare che lo stesso Olof Palme uscì nelle strade insieme ai Greci manifestanti e raccoglieva denaro per un movimento di resistenza.
Inoltre, qui si riunì un Comitato per la Democrazia in Grecia con la partecipazione paritetica di tutti i paesi civili, mentre la Svezia fu il solo paese... (Continues)
2013/11/19 - 09:56




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