It was rather obvious that a page devoted to Katyusha would become immediately a “monster” page; it is one of the most celebrated and famous songs in history. So famous, that it is considered by most people to be a folksong; but it was written in 1938 by Michail Vasiľevič Isakovskij and set to music by Matvei Blanter. It is about a young woman lamenting for her husband who has been sent to the front, but, in its long and incredible history, it gave its name to a type of rocket-launchers, was turned into a partisan song in Italy and Greece, was used as a base for pop songs and even turned into parody by students. A page starting with translations and versions in 35 languages is not everyday's matter; and this is only the beginning...
Riccardo Venturi 2013/10/7 - 02:35
Seven Seconds
Salve, il pezzo in wolof non è esattamente giusto e la mia traduzione è la seguente (sono senegalese):
Non guardarmi da lontano
Non vedere che sto sorridendo
E pensi che non sappia
Quello che c'è sotto e dietro di me
Non voglio qualcuno che mi guardi
O che mi dice
Che quello che c'è in te è lo stesso che è in me
E quello che c'è in me è di aiutarvi
Non guardarmi da lontano
Non vedere che sto sorridendo
E pensi che non sappia
Quello che c'è sotto e dietro di me
Non voglio qualcuno che mi guardi
O che mi dice
Che quello che c'è in te è lo stesso che è in me
E quello che c'è in me è di aiutarvi
Mariame 2013/10/6 - 23:10
Fabrizio De André: Amico fragile
Tanto prima che vi decidiate di rispondere eccovi 'na versione 'lacca, fresca di giornata
di Krzysio Wrona [2013]
di Krzysio Wrona [2013]
PRZYJACIEL SŁABY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/6 - 22:52
Testament ‘95
W trzydziestym ósmym roku życia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/6 - 22:05
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Il "Disco del Sole" originale: Atene in Piazza 1940/1965
Ieri sera, in occasione della Vetrina dell'Editoria Anarchica che si sta svolgendo a Firenze, il presidente dell'Istituto Ernesto De Martino, Stefano Arrighetti, mi ha voluto fare un dono di compleanno che, idealmente, è esteso a tutto il sito "Canzoni Contro la Guerra".
Mi ha infatti regalato il "Disco Del Sole" originale (Micro 33 giri DS 51) "Atene in piazza 1940/1965" contenente, tra l'altro, la canzone di questa pagina: la "Canzone per Sotiris Petrulas" interpretata da Mikis Theodorakis. Il disco, edito dalle Edizioni del Gallo (Milano, via Sansovino 13), è stato stampato dalla Grafica Cremonese nel luglio 1968.
Il disco, di piccolo formato seppure a 33 giri, contiene un'introduzione intitolata "Nuova e vecchia resistenza in Grecia" (che verrà riportata integralmente in seguito), e le canzoni: 1) Κάτω στου βάλτου (Kato stu... (Continues)
Ieri sera, in occasione della Vetrina dell'Editoria Anarchica che si sta svolgendo a Firenze, il presidente dell'Istituto Ernesto De Martino, Stefano Arrighetti, mi ha voluto fare un dono di compleanno che, idealmente, è esteso a tutto il sito "Canzoni Contro la Guerra".
Mi ha infatti regalato il "Disco Del Sole" originale (Micro 33 giri DS 51) "Atene in piazza 1940/1965" contenente, tra l'altro, la canzone di questa pagina: la "Canzone per Sotiris Petrulas" interpretata da Mikis Theodorakis. Il disco, edito dalle Edizioni del Gallo (Milano, via Sansovino 13), è stato stampato dalla Grafica Cremonese nel luglio 1968.
Il disco, di piccolo formato seppure a 33 giri, contiene un'introduzione intitolata "Nuova e vecchia resistenza in Grecia" (che verrà riportata integralmente in seguito), e le canzoni: 1) Κάτω στου βάλτου (Kato stu... (Continues)
Riccardo Venturi 2013/10/6 - 12:27
Fabrizio De André: Amico fragile
Ho la versione polacca quasi pronta, ma sono bloccato da qualche dubbio nel decifrare questo testo di Faber, ermetico per quanto celebrimo. Il primo riguarda i versi:
"per osservarvi affittare un chilo d'erba
ai contadini in pensione e alle loro donne".
Li sto interpretando alla pari con: "regalare a piene mani oceani" nel senso quantitativo. In un commento su internet ho trovato un parere sul doppio senso di queste parole ("cannaioli" - qualsiasi cosa voglia dire), che però, mi convince poco. C'è forse un'altra spiegazione plausibile?
Un altro punto che mi crea difficolta è: "con una scatola di legno che dicesse perderemo". Questo verso fa riferimento a una chitarra "morta", una bara o forse a qualche gioco?
Sarei infinitamente grato per i vostri suggerimenti. Salud!
"per osservarvi affittare un chilo d'erba
ai contadini in pensione e alle loro donne".
Li sto interpretando alla pari con: "regalare a piene mani oceani" nel senso quantitativo. In un commento su internet ho trovato un parere sul doppio senso di queste parole ("cannaioli" - qualsiasi cosa voglia dire), che però, mi convince poco. C'è forse un'altra spiegazione plausibile?
Un altro punto che mi crea difficolta è: "con una scatola di legno che dicesse perderemo". Questo verso fa riferimento a una chitarra "morta", una bara o forse a qualche gioco?
Sarei infinitamente grato per i vostri suggerimenti. Salud!
Krzysiek Wrona 2013/10/6 - 12:00
Ideal und Wirklichkeit
Version française - IDÉAL ET RÉALITÉ – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson allemande – Ideal und Wirklichkeit – Kurt Tucholsky – 1929
Ce poème sarcastique et amer, écrit par Kurt Tucholsky peu avant que l'Allemagne ne se rende au fascisme maintenant envahissant , fut mise en musique par Hanns Eisler à la fin des années 50, à la demande d'Ernst Busch qui voulait l'interpréter.
Tucholsky était un grand journaliste et un écrivain satirique. Tombé profondément amoureux du cabaret, au point de se transférer en France dans les premiers années 20 pour le savourer dans sa meilleure expression (même si celui de Weimar n'était certain pas moins intéressant, et Tucholsky lui donna sa précieuse contribution en écrivant beaucoup de sketches), dans ses écrits, même ceux apparemment plus « légers », transparaît d'abord tout son espoir dans la phase démocratique qui s'est ouverte en Allemagne dans l'entre-deux-guerres,... (Continues)
Chanson allemande – Ideal und Wirklichkeit – Kurt Tucholsky – 1929
Ce poème sarcastique et amer, écrit par Kurt Tucholsky peu avant que l'Allemagne ne se rende au fascisme maintenant envahissant , fut mise en musique par Hanns Eisler à la fin des années 50, à la demande d'Ernst Busch qui voulait l'interpréter.
Tucholsky était un grand journaliste et un écrivain satirique. Tombé profondément amoureux du cabaret, au point de se transférer en France dans les premiers années 20 pour le savourer dans sa meilleure expression (même si celui de Weimar n'était certain pas moins intéressant, et Tucholsky lui donna sa précieuse contribution en écrivant beaucoup de sketches), dans ses écrits, même ceux apparemment plus « légers », transparaît d'abord tout son espoir dans la phase démocratique qui s'est ouverte en Allemagne dans l'entre-deux-guerres,... (Continues)
IDÉAL ET RÉALITÉ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/5 - 20:17
Gracias a la vida
ITALIANO / ITALIAN / ITALIANO [6] - Diana Di Francesca
Versione italiana di Diana Di Francesca
Italian version by Diana Di Francesca
Versión italiana de Diana Di Francesca
"Grazie a una discreta conoscenza dello spagnolo con particolarità linguistiche Latinoamericane ho cercato di mediare la fedeltà al testo originale con la suggestione poetica delle immagini." (Diana Di Francesca)
Versione italiana di Diana Di Francesca
Italian version by Diana Di Francesca
Versión italiana de Diana Di Francesca
"Grazie a una discreta conoscenza dello spagnolo con particolarità linguistiche Latinoamericane ho cercato di mediare la fedeltà al testo originale con la suggestione poetica delle immagini." (Diana Di Francesca)
GRAZIE ALLA VITA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Diana Di Francesca 2013/10/5 - 15:02
Bianchi e neri
Chanson italienne - Bianchi e neri – Nomadi – 1985
Oh, dit Lucien l'âne, voici donc une chanson contre le racisme...
Sans doute, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I. en levant un sourcil assez circonspect. Sans doute, évidemment.
Sans doute, évidemment ? C'est l'évidence même. Que veux-tu dire ? Aurais-tu des doutes à ce sujet ?
Nullement, mais... Je trouve qu'elle est bien plus universelle que cela. Est-ce qu'il t'arrive de jouer aux échecs ou aux dames, par exemple ?
Certainement. Mais quel est le rapport ? Qu'est-ce que les échecs et les dames peuvent bien avoir à voir avec les blancs et les noirs ?
Mais enfin, Lucien l'âne mon ami, c'est l'évidence-même. Il y a dans ces jeux d'un côté, les blancs et de l'autre, les noirs. C'est le cas aussi du jeu de go... Donc, s'agissant de jeux qu'on peut considérer de portée universelle, et de jeux d'affrontement à mort, je crois... (Continues)
Oh, dit Lucien l'âne, voici donc une chanson contre le racisme...
Sans doute, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I. en levant un sourcil assez circonspect. Sans doute, évidemment.
Sans doute, évidemment ? C'est l'évidence même. Que veux-tu dire ? Aurais-tu des doutes à ce sujet ?
Nullement, mais... Je trouve qu'elle est bien plus universelle que cela. Est-ce qu'il t'arrive de jouer aux échecs ou aux dames, par exemple ?
Certainement. Mais quel est le rapport ? Qu'est-ce que les échecs et les dames peuvent bien avoir à voir avec les blancs et les noirs ?
Mais enfin, Lucien l'âne mon ami, c'est l'évidence-même. Il y a dans ces jeux d'un côté, les blancs et de l'autre, les noirs. C'est le cas aussi du jeu de go... Donc, s'agissant de jeux qu'on peut considérer de portée universelle, et de jeux d'affrontement à mort, je crois... (Continues)
BLANCS ET NOIRS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/5 - 00:03
Di porpora e neve
(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 18:41
Song Itineraries:
The Tibetan Drama
Ho continuato la mia strada
Al Grottammare1 - AGESCI la si canta in ogni momento importante: una Partenza di un ragazzo dal Clan, un fraterno saluto scout a chi ci lascia per il ritorno al Padre o un momento forte di condivisione in Comunità Capi.
GRAZIE
GRAZIE
STEFANO 2013/10/4 - 16:43
Shapes of Sound
Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:57
Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:55
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Res Publica
(autore e compositore David Boriani)
Voci per la libertà 2013
Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:52
Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)
Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.
Voci per la libertà 2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)
Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.
Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:49
Rose di Romania
1992
Rock in Italia
Priviero/Bubola
Rock in Italia
Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 15:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
In Sud Africa
1988
San Valentino
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 14:20
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Il tragico naufragio del vapore Sirio
Anonymous
Salve,
si dice che il comandante Piccone si comporto' secondo i suoi doveri.
Tuttavia mi preme indicare che su Wikipedia inglese (al contrario di quella italiana) la versione e' completamente diversa.
Si indica che il capitano fu tra i primi ad abbandonare la nave e che inoltre era coinvolto nel traffico di emigranti, probabile causa della rotta radente e del naufragio.
In realta' questa versione e' basata su trafiletti dei giornali dell'epoca che potrebbero essere stati influenzati dal possibile clima anti-emigranti.
Se vi sono testimonianze, prove che non sia cosi', consiglerei di modificare la relativa pagina wikipedia aggiungendole.
si dice che il comandante Piccone si comporto' secondo i suoi doveri.
Tuttavia mi preme indicare che su Wikipedia inglese (al contrario di quella italiana) la versione e' completamente diversa.
Si indica che il capitano fu tra i primi ad abbandonare la nave e che inoltre era coinvolto nel traffico di emigranti, probabile causa della rotta radente e del naufragio.
In realta' questa versione e' basata su trafiletti dei giornali dell'epoca che potrebbero essere stati influenzati dal possibile clima anti-emigranti.
Se vi sono testimonianze, prove che non sia cosi', consiglerei di modificare la relativa pagina wikipedia aggiungendole.
Antonio 2013/10/4 - 07:22
Η Κυρά των Αμπελιών
Ancora una piccola nota alla traduzione e un'altra al testo. E' probabile che il registro della traduzione risulti un poco più alto del dovuto, perché quello di Ritsos è innegabilmente piuttosto sostenuto; ma la scelta ortografica - che tra le varianti offerte dagli usi greci predilige quella meno letteraria - riesce a svuotarlo da ogni rischio retorico. In italiano un aggiustamento di questo genere non mi è sembrato possibile.
Quanto al testo, che ho ricavato da quello che si legge in stixoi - l'ho riportato il più possibile vicino alla lezione originaria, con la quale l'ho confrontato, pur senza ripristinare la politonia. Dove i discostamenti non potevano essere eliminati, li ho messi in evidenza con le parentesi quadre. In un caso ho aggiunto un verso, che non si sente nell'esecuzione, per dare un senso più chiaro alla frase.
Quanto al testo, che ho ricavato da quello che si legge in stixoi - l'ho riportato il più possibile vicino alla lezione originaria, con la quale l'ho confrontato, pur senza ripristinare la politonia. Dove i discostamenti non potevano essere eliminati, li ho messi in evidenza con le parentesi quadre. In un caso ho aggiunto un verso, che non si sente nell'esecuzione, per dare un senso più chiaro alla frase.
Gian Piero Testa 2013/10/4 - 00:14
Come un fiume
Chanson italienne - Come un fiume – Nomadi - 2002
(G.Carletti - A.Mei - L.Cerquetti - C.Falzone)
Album: "Amore che prendi amore che dai"
De qui parle-t-elle cette chanson ? De l'esprit de révolte, d'une figure mythique, du Che Guevara, du révolutionnaire anonyme, d'un poète méconnu, d'un paysan inconnu, d'un guérillero incognito... On ne sait, car elle ne le dit pas.
Sans doute, de tous ceux-là à la fois... et de bien d'autres encore, dit Lucien l'âne en hochant la tête, balançant ainsi ses oreilles.
Exactement. Elle parle de ce fleuve, de cet être multiple et multiforme fait de sang, de larmes, de sueur, de terreur, de courages quotidiens de femmes et d'hommes par milliers, milliers, millions, millions. Un fleuve qui s'écoule au travers des temps et des temps, charriant ses gloires et sa misère et qui toujours s'en va portant partout sa résistance.
Pour lui aussi, c'est Ora e sempre : resistenza !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
(G.Carletti - A.Mei - L.Cerquetti - C.Falzone)
Album: "Amore che prendi amore che dai"
De qui parle-t-elle cette chanson ? De l'esprit de révolte, d'une figure mythique, du Che Guevara, du révolutionnaire anonyme, d'un poète méconnu, d'un paysan inconnu, d'un guérillero incognito... On ne sait, car elle ne le dit pas.
Sans doute, de tous ceux-là à la fois... et de bien d'autres encore, dit Lucien l'âne en hochant la tête, balançant ainsi ses oreilles.
Exactement. Elle parle de ce fleuve, de cet être multiple et multiforme fait de sang, de larmes, de sueur, de terreur, de courages quotidiens de femmes et d'hommes par milliers, milliers, millions, millions. Un fleuve qui s'écoule au travers des temps et des temps, charriant ses gloires et sa misère et qui toujours s'en va portant partout sa résistance.
Pour lui aussi, c'est Ora e sempre : resistenza !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
COMME UN FLEUVE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/3 - 22:39
Χρυσό Αυγό
L'ARRESTATION DES ASSASSINS
Gian-Piero Testa
Version française - L'ARRESTATION DES ASSASSINS – Marco Valdo M.I. – 2013
de "L'arresto degli assassini" di Gian Piero Testa
L'assassinat froidement prémédité du rappeur antifasciste Pavlos Fyssas (34 ans), que, dans les premiers moments, la presse et les commentateurs politiques grecs avaient cherché à banaliser, en le présentant comme la conclusion d'une algarade entre des supporters d'équipes de football rivales, s'est révélé pour ce qu'il était, c'est-à-dire un guet-apens organisé avec des forces et un minutage qui ne laissaient aucune chance à la « cible ». De l’œuf d'or dont parle le texte de Riccardo ne pouvaient naître que des serpents venimeux ; le problème est cependant de savoir qui l'avait couvé, cet œuf. Qu'il soit pondu par le système capitaliste, la chose va de soi. Mais le système est un Briarée ( dans la mythologie, Briarée... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2013/10/3 - 21:22
Il campo
Parbuckling
di Riccardo Venturi
Ho come la vaga impressione che, a Lampedusa, non ci sarà nessuna operazione di parbuckling. E che non se ne continuerà a parlare a distanza di anni. La legge per vietare gli “inchini” l'hanno fatta subito dopo la grande impresa del comandante Schettino, mentre un po' più in giù si continua ad applicare la Bossi-Fini. Si arrestano gli “scafisti”, ma non ci si interroga nemmeno un po' perché gli scafisti esistono. Eppure dovrebbe essere chiaro: esistono perché niente consente alle persone di immigrare legalmente. Esistono perché la clandestinità è un business. Esistono per il profitto. Pare che, negli ultimi anni, nel Mediterraneo siano morti circa 6000 immigrati, seimila; e viene il sospetto che quelli di oggi facciano notizia solo perché la cosa è avvenuta a cinquecento metri dalla riva e non al largo. Perché i cadaveri sono stati allineati coi teli sopra... (Continues)
di Riccardo Venturi
Ho come la vaga impressione che, a Lampedusa, non ci sarà nessuna operazione di parbuckling. E che non se ne continuerà a parlare a distanza di anni. La legge per vietare gli “inchini” l'hanno fatta subito dopo la grande impresa del comandante Schettino, mentre un po' più in giù si continua ad applicare la Bossi-Fini. Si arrestano gli “scafisti”, ma non ci si interroga nemmeno un po' perché gli scafisti esistono. Eppure dovrebbe essere chiaro: esistono perché niente consente alle persone di immigrare legalmente. Esistono perché la clandestinità è un business. Esistono per il profitto. Pare che, negli ultimi anni, nel Mediterraneo siano morti circa 6000 immigrati, seimila; e viene il sospetto che quelli di oggi facciano notizia solo perché la cosa è avvenuta a cinquecento metri dalla riva e non al largo. Perché i cadaveri sono stati allineati coi teli sopra... (Continues)
2013/10/3 - 19:33
I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
nel libro "Bollettino di guerra" di Edlef Köppen,a pagina 41 (edizione Oscar Mondadori, 2009, nella traduzione di Luca Vitali) viene citata questa canzone in questo modo:
"A New York, in tutti i varietà, nei music-hall, per le strade e nei saloon viene cantata una canzone di protesta contro la guerra, che tradotta nella nostra lingua fa all'incirca cos':
Non ho allevato mio figlio per farne un soldato,
l'ho cresciuto perché sia vanto e gioia della mia vecchiaia,
chi ha il coraggio di mettergli in mano un'arma,
perché uccida i figli cari a un'altra madre?
E' giunto il momento di gettare le armi,
non potrebbe mai più esserci alcuna guerra
se lo gridassero tutte le mamme del mondo:
non ho cresciuto mio figlio per farne un soldato! "
"A New York, in tutti i varietà, nei music-hall, per le strade e nei saloon viene cantata una canzone di protesta contro la guerra, che tradotta nella nostra lingua fa all'incirca cos':
Non ho allevato mio figlio per farne un soldato,
l'ho cresciuto perché sia vanto e gioia della mia vecchiaia,
chi ha il coraggio di mettergli in mano un'arma,
perché uccida i figli cari a un'altra madre?
E' giunto il momento di gettare le armi,
non potrebbe mai più esserci alcuna guerra
se lo gridassero tutte le mamme del mondo:
non ho cresciuto mio figlio per farne un soldato! "
giuseppina dilillo 2013/10/3 - 18:37
Dende que Franco e Falanxe
Vorre fare presente che, alla luce di quanto contribuito, il canto non può più considerarsi anonimo, perchè l'autore è Celso Emilio Ferreiro...
Bernart 2013/10/3 - 15:54
El monte y el río
[1952]
Versi di Pablo Neruda, dalla raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Versi di Pablo Neruda, dalla raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
En mi patria hay un monte.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:55
Porque no estamos conformes
[1976]
Scritta dal poeta e liricista basco Jesús Munárriz
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Scritta dal poeta e liricista basco Jesús Munárriz
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Porque no estamos conformes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:54
Cómo canta la paloma
[1976]
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
¡Cómo canta la paloma!.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:53
Campo de amor
[1964]
Versi del poeta Blas De Otero, dalla raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Versi del poeta Blas De Otero, dalla raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Si me muero, que sepan que he vivido
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:48
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Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por la Memoria
Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un eufemismo…
Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, miliziane repubblicane passate per... (Continues)