María Coraje
[1970]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Quiero abrazarte tanto” pubblicato nel 1970.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Quiero abrazarte tanto” pubblicato nel 1970.
Testo trovato su Cancioneros.com
Tiene 106 años y tiene el pelo blanco de nieve.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/15 - 15:59
Cefalonia 8/9/1943
2012
E lo chiamano amore
E lo chiamano amore
8 settembre a Cefalonia il sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2013/10/15 - 15:47
Song Itineraries:
Fascist and Nazist mass slaughters in Italy and Europe
Soldati
2012
E lo chiamano amore
E lo chiamano amore
Combattevano da ormai quaranta giorni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2013/10/15 - 15:45
L'esercito dei morti
2009
Esterno buio
Esterno buio
Stride nel vento freddo del mattino
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2013/10/15 - 15:43
Il pazzo
2009
Esterno buio
Esterno buio
Condannato a 100 anni di galera
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQUijote82 2013/10/15 - 15:40
Ai Martiri: Cumiana
2009
Album: Esterno buio
Gli autori della canzone sono Davide Grosso e Roberto Briscese, membri de La Bottega di Musica e Parole.
Cumiana, la strage del 1944
Da Wikipedia
La strage di Cumiana [paese nei pressi di Pinerolo, provincia di Torino, ndr] avvenne il 3 aprile 1944 ad opera di un reparto del 7º battaglione SS italiane (inquadrate qualche mese più tardi in quella che si chiamerà 29. Waffen-Grenadier-Division der SS). Il 7º battaglione, costituito da circa 500 militi, arrivò nella zona di Cumiana, non lontana dalla direttrice Avigliana-Orbassano-Pinerolo, per un ciclo di addestramento in vista di successivi impieghi sul fronte sud. Di fatto, esso fu utilizzato per fronteggiare forti gruppi di "ribelli" (così erano chiamati dalla propaganda nazifascista) appartenenti alla resistenza partigiana.
Antefatti
Il contatto con i partigiani avvenne la notte tra il 31 marzo ed il 1º aprile... (Continues)
Album: Esterno buio
Gli autori della canzone sono Davide Grosso e Roberto Briscese, membri de La Bottega di Musica e Parole.
Cumiana, la strage del 1944
Da Wikipedia
La strage di Cumiana [paese nei pressi di Pinerolo, provincia di Torino, ndr] avvenne il 3 aprile 1944 ad opera di un reparto del 7º battaglione SS italiane (inquadrate qualche mese più tardi in quella che si chiamerà 29. Waffen-Grenadier-Division der SS). Il 7º battaglione, costituito da circa 500 militi, arrivò nella zona di Cumiana, non lontana dalla direttrice Avigliana-Orbassano-Pinerolo, per un ciclo di addestramento in vista di successivi impieghi sul fronte sud. Di fatto, esso fu utilizzato per fronteggiare forti gruppi di "ribelli" (così erano chiamati dalla propaganda nazifascista) appartenenti alla resistenza partigiana.
Antefatti
Il contatto con i partigiani avvenne la notte tra il 31 marzo ed il 1º aprile... (Continues)
Ho visto il sole tramontare nel cielo sui Tre Denti,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/15 - 15:38
Maquis
[1976]
Parole e musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del 1976.
Ignoro cosa faccia oggi lo spagnolo Bernardo Feuerriegel Fuster – questo il vero nome di Pedro Faura (1947-), autore di questa canzone – ma in gioventù è stato un militante comunista ed un membro della formazione guerrigliera antifranchista Frente Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), attiva tra il 1973 ed il 1978, quella cui appartenevano Xosé Humberto Baena, Ramón García Sanz e José Luis Sánchez Bravo, tre dei cinque “terroristi” fucilati dal regime poche settimane prima della definitiva partenza di Francisco Franco per l’Inferno.
Ma la canzone non è dedicata tanto ai giovani rivoluzionari comunisti che tra gli anni 60 e 70 diedero qualche grattacapo alla dittatura, bensì ai loro padri, ai maquis, ai “Guerrilleros Españoles”, repubblicani che... (Continues)
Parole e musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del 1976.
Ignoro cosa faccia oggi lo spagnolo Bernardo Feuerriegel Fuster – questo il vero nome di Pedro Faura (1947-), autore di questa canzone – ma in gioventù è stato un militante comunista ed un membro della formazione guerrigliera antifranchista Frente Revolucionario Antifascista y Patriota (FRAP), attiva tra il 1973 ed il 1978, quella cui appartenevano Xosé Humberto Baena, Ramón García Sanz e José Luis Sánchez Bravo, tre dei cinque “terroristi” fucilati dal regime poche settimane prima della definitiva partenza di Francisco Franco per l’Inferno.
Ma la canzone non è dedicata tanto ai giovani rivoluzionari comunisti che tra gli anni 60 e 70 diedero qualche grattacapo alla dittatura, bensì ai loro padri, ai maquis, ai “Guerrilleros Españoles”, repubblicani che... (Continues)
Fueron tiempos de dolor
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/15 - 15:10
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Italia libera
Da "Dolce Resistenza" [2006]
Italia libera da mille facce vuote
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/15 - 12:18
Song Itineraries:
Ah, Italy enslaved, abode of misery
Volver no es volver atrás
[1957]
Versi di José Bergamín (1895-1983) poeta spagnolo.
Musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del 1976.
Poesia di esilio e di ritorno (ma mai un ritorno indietro), cosa che toccò più volte nella sua vita allo scrittore José Bergamín. Già oppositore della dittatura del generale Miguel Primo Rivera (dal 1923 al 1930), durante la Seconda repubblica diresse la rivista culturale “Cruz y Raya” e, allo scoppio della Guerra Civile, divenne il presidente dell’Alianza de Intelectuales Antifascistas. Fu lui ad incaricare ufficialmente Picasso affinchè realizzasse il suo “Guernica” per l’Esposizione Internazionale di Parigi. Alla vittoria dei fascisti, fuggì dalla Spagna portando con sé il manoscritto di “Poeta en Nueva York” che l’autore, Federico García Lorca, gli aveva regalato poco prima di essere assassinato. Fu Bergamín... (Continues)
Versi di José Bergamín (1895-1983) poeta spagnolo.
Musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del 1976.
Poesia di esilio e di ritorno (ma mai un ritorno indietro), cosa che toccò più volte nella sua vita allo scrittore José Bergamín. Già oppositore della dittatura del generale Miguel Primo Rivera (dal 1923 al 1930), durante la Seconda repubblica diresse la rivista culturale “Cruz y Raya” e, allo scoppio della Guerra Civile, divenne il presidente dell’Alianza de Intelectuales Antifascistas. Fu lui ad incaricare ufficialmente Picasso affinchè realizzasse il suo “Guernica” per l’Esposizione Internazionale di Parigi. Alla vittoria dei fascisti, fuggì dalla Spagna portando con sé il manoscritto di “Poeta en Nueva York” che l’autore, Federico García Lorca, gli aveva regalato poco prima di essere assassinato. Fu Bergamín... (Continues)
Volver no es volver atrás.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/15 - 11:23
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Elegía a un poeta que no tuvo su muerte. Federico García Lorca
[1936]
Versi del poeta Rafael Alberti, dalla raccolta intitolata “De un momento a otro (Poesía e historia)” pubblicata nel 1937.
Musica di Rosa León e Alberto Estébanez.
Nel disco di Rosa León intitolato “Paloma desesperada”
Una poesia in cui Rafael Alberti esprime il suo profondo dolore per la morte, la sua profonda rabbia per l’assassinio dell’amico Federico García Lorca, con il quale, nel 1927, aveva organizzato nell’Università di Siviglia il tributo al poeta barocco Luis de Góngora y Argote in occasione del terzo centenario dalla morte.
E’ come se Alberti rivendichi qui a sé la morte toccata all’amico e negli ultimi versi gli promette che cercherà di vivere una vita lunga, intensa e degna anche per lui, per restituirgli quella che i fascisti gli strapparono a soli 38 anni…
Versi del poeta Rafael Alberti, dalla raccolta intitolata “De un momento a otro (Poesía e historia)” pubblicata nel 1937.
Musica di Rosa León e Alberto Estébanez.
Nel disco di Rosa León intitolato “Paloma desesperada”
Una poesia in cui Rafael Alberti esprime il suo profondo dolore per la morte, la sua profonda rabbia per l’assassinio dell’amico Federico García Lorca, con il quale, nel 1927, aveva organizzato nell’Università di Siviglia il tributo al poeta barocco Luis de Góngora y Argote in occasione del terzo centenario dalla morte.
E’ come se Alberti rivendichi qui a sé la morte toccata all’amico e negli ultimi versi gli promette che cercherà di vivere una vita lunga, intensa e degna anche per lui, per restituirgli quella che i fascisti gli strapparono a soli 38 anni…
No tuviste tu muerte, la que a tí te tocaba.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/15 - 10:18
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
A Pair of Brown Eyes
"My Elusive Dreams" è un grande successo del duo irlandese
Ray Lynam and Philomena Begley -
"While Ray and Philomena sang Of my elusive dream" perchè
probabilmente dopo Johnny (da cosa si capisce che è Cash?)il juke box suona quella celebre canzone.
(per le traduttrici water lilies sono le ninfee, forse è un riferimento a qualche altra canzone? Chi lo sa?).
Grande canzone, da brividi.
Un saluto a Phil Chevron, che ci ha lasciato qualche giorno fa, ora Lorelei è rimasta sola.
Claudio (Trieste)
Ray Lynam and Philomena Begley -
"While Ray and Philomena sang Of my elusive dream" perchè
probabilmente dopo Johnny (da cosa si capisce che è Cash?)il juke box suona quella celebre canzone.
(per le traduttrici water lilies sono le ninfee, forse è un riferimento a qualche altra canzone? Chi lo sa?).
Grande canzone, da brividi.
Un saluto a Phil Chevron, che ci ha lasciato qualche giorno fa, ora Lorelei è rimasta sola.
Claudio (Trieste)
2013/10/15 - 10:12
L'estaca
CATALANO (VALENCIANO) [Jordi Forbes]
CATALAN (VALENCIAN) [Jordi Forbes]
Versione valenciana di Jordi Forbes
A translation into Valencia Catalan by Jordi Forbes.
CATALAN (VALENCIAN) [Jordi Forbes]
Versione valenciana di Jordi Forbes
A translation into Valencia Catalan by Jordi Forbes.
"This version is for all of those in Valencia who also feel identified with this song.
Aquesta és una versió Valenciana més pròpia per a tots aquells que s'identifiquen amb la mateixa a València
Visca València! :) "
Aquesta és una versió Valenciana més pròpia per a tots aquells que s'identifiquen amb la mateixa a València
Visca València! :) "
L'ESTACA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jordi Forbes 2013/10/15 - 10:10
Il nemico avanza
[2013]
Testo di Emidio Clementi
Nell’album “Aspettando i barbari”
“E’ un pezzo pieno di figure inquietanti, avanzi di galera da cui è meglio tenersi alla larga. Ho sempre provato un’insana attrazione nei confronti dell’Africa postcoloniale di Denard e di Steiner. Dentro, da qualche parte, con una sahariana arrotolata sulle maniche e la sigaretta tra le dita, si intravede anche Goffredo Parise. A dentri stretti confessa che il sangue umano ha un non so che di eccitante su di lui.” (Emidio Clementi)
Una canzone dedicata ai “colpi di coda” del colonialismo d’antan - dall’Algeria al Vietnam, dalla Nigeria al Congo – e ai suoi squallidi protagonisti, “soldati di ventura” come Jean Schramme, o Bob Denard, o Marc Goosens (e tra di loro c’erano anche parecchi italiani, veterani della Folgare e dei Lagunari). Oggi il colonialismo viene esercitato con metodi più raffinati... (Continues)
Testo di Emidio Clementi
Nell’album “Aspettando i barbari”
“E’ un pezzo pieno di figure inquietanti, avanzi di galera da cui è meglio tenersi alla larga. Ho sempre provato un’insana attrazione nei confronti dell’Africa postcoloniale di Denard e di Steiner. Dentro, da qualche parte, con una sahariana arrotolata sulle maniche e la sigaretta tra le dita, si intravede anche Goffredo Parise. A dentri stretti confessa che il sangue umano ha un non so che di eccitante su di lui.” (Emidio Clementi)
Una canzone dedicata ai “colpi di coda” del colonialismo d’antan - dall’Algeria al Vietnam, dalla Nigeria al Congo – e ai suoi squallidi protagonisti, “soldati di ventura” come Jean Schramme, o Bob Denard, o Marc Goosens (e tra di loro c’erano anche parecchi italiani, veterani della Folgare e dei Lagunari). Oggi il colonialismo viene esercitato con metodi più raffinati... (Continues)
Il nemico avanza
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/14 - 14:19
Plague
A song about an unidentified plague - the war actions of evil people. This plague is killing people and ruining lives day by day. The chorus explains how to change the way of thinking into a brand new human condition of disbelief.
People from the world, listen what I say.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Verdley Thyme 2013/10/14 - 14:03
Compound
[2013]
Testo di Emidio Clementi
Nell’album “Aspettando i barbari”
“Osama Bin Laden. Abbottabad. L’erba incolta e le galline. Una villetta sgangherata, simile a quelle che punteggiano il litorale calabrese. Quel misto di domestico e di sinistro che avvolge la scena. I materassi insanguinati a fianco delle ciabatte.” (Emidio Clementi)
Testo di Emidio Clementi
Nell’album “Aspettando i barbari”
“Osama Bin Laden. Abbottabad. L’erba incolta e le galline. Una villetta sgangherata, simile a quelle che punteggiano il litorale calabrese. Quel misto di domestico e di sinistro che avvolge la scena. I materassi insanguinati a fianco delle ciabatte.” (Emidio Clementi)
Gli uccelli
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/14 - 13:18
Seguendo la flotta
[1960]
Testo di Alberto Arbasino
Musica di Fiorenzo Carpi
Nel disco “Laura Betti con l’orchestra di Piero Umiliani”
Una canzone dai primissimi anni 60, tempi lievi, ridanciani, di matto divertimento e di aperta sfida al pudore. Così Arbasino poteva tranquillamente scrivere e la Betti serenamente cantare della dura vita di un marinaretto gay sotto le armi, ridicolizzando le istituzioni militari.
Oltre tutto, la Taranto dei circoli degli ufficiali di marina, dell’arsenale militare e dei cantieri navali era all’epoca ancora una città “povera, certo, ma deliziosa”, come ebbe a dire un illustre suo cittadino, il giornalista Sandro Viola. Una delle città più curiose ed eleganti d’Italia “dalla vita stradale euforica, mossa e vivace, dove spira un’aria esilarante, stimolante, direi cantabile”, registrava un altro giornalista, il veneto Guido Piovene...
Ma nel 1965 entrò in funzione il mostro... (Continues)
Testo di Alberto Arbasino
Musica di Fiorenzo Carpi
Nel disco “Laura Betti con l’orchestra di Piero Umiliani”
Una canzone dai primissimi anni 60, tempi lievi, ridanciani, di matto divertimento e di aperta sfida al pudore. Così Arbasino poteva tranquillamente scrivere e la Betti serenamente cantare della dura vita di un marinaretto gay sotto le armi, ridicolizzando le istituzioni militari.
Oltre tutto, la Taranto dei circoli degli ufficiali di marina, dell’arsenale militare e dei cantieri navali era all’epoca ancora una città “povera, certo, ma deliziosa”, come ebbe a dire un illustre suo cittadino, il giornalista Sandro Viola. Una delle città più curiose ed eleganti d’Italia “dalla vita stradale euforica, mossa e vivace, dove spira un’aria esilarante, stimolante, direi cantabile”, registrava un altro giornalista, il veneto Guido Piovene...
Ma nel 1965 entrò in funzione il mostro... (Continues)
Ossigenarsi a Taranto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 21:55
Song Itineraries:
LGBTQIA+ community and homophobia: love against violence and prejudice
Madre proteggi
2013
Ali di libertà
“Scrissi MADRE PROTEGGI in termini di preghiera. Non necessariamente nella direzione che può venire immediatamente collegata ad un credente quale io sono, ma come una sorta di invocazione che qualsiasi uomo potrebbe fare in ginocchio, guardando l'orizzonte ed invocando aiuto per la parte debole del mondo. Un aiuto che chiedi al Cielo, che chiedi ad una Madre che viceversa potresti chiamare Terra o anche nel modo che tu senti più vicino al senso che ha il tuo stare al mondo. Non deve esistere alcuna discriminazione al riguardo che non sia nella necessità di giustizia verso chi è ai margini. Solo gli infami, i ladri, gli assassini e i buffoni di qualunque latitudine possono non pensare che il primo compito che un essere umano deve avere non debba essere quello di allungare la propria mano verso chi ti cammina a fianco e che magari proprio dalla tua mano può ricevere la... (Continues)
Ali di libertà
“Scrissi MADRE PROTEGGI in termini di preghiera. Non necessariamente nella direzione che può venire immediatamente collegata ad un credente quale io sono, ma come una sorta di invocazione che qualsiasi uomo potrebbe fare in ginocchio, guardando l'orizzonte ed invocando aiuto per la parte debole del mondo. Un aiuto che chiedi al Cielo, che chiedi ad una Madre che viceversa potresti chiamare Terra o anche nel modo che tu senti più vicino al senso che ha il tuo stare al mondo. Non deve esistere alcuna discriminazione al riguardo che non sia nella necessità di giustizia verso chi è ai margini. Solo gli infami, i ladri, gli assassini e i buffoni di qualunque latitudine possono non pensare che il primo compito che un essere umano deve avere non debba essere quello di allungare la propria mano verso chi ti cammina a fianco e che magari proprio dalla tua mano può ricevere la... (Continues)
Madre dei cieli, sopra gli occhi miei
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/13 - 19:11
Sempre in viaggio (Lombardia)
[2012]
Album : Caminante
Album : Caminante
Quando stavo nelle Puglie la facevo la bella vita
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/10/13 - 19:09
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Sleepwalk With Me
2013
Album: Ultramarine
The video, directed and animated by Fabricio Lima, tells the true story of two World War Two soldiers who were in love during their North African Campaign in 1943. The story was originally told by soldier Brian Keith in a 1961 published letter titled “Letter to a G.I.” The letter, addressed to his former lover, described the affair and what it meant to him, and revealed that the other soldier had died in combat. The video highlights parts of the letter in a beautiful, abstract way. And the pairing with Young Galaxy’s song works wonderfully together.
Album: Ultramarine
The video, directed and animated by Fabricio Lima, tells the true story of two World War Two soldiers who were in love during their North African Campaign in 1943. The story was originally told by soldier Brian Keith in a 1961 published letter titled “Letter to a G.I.” The letter, addressed to his former lover, described the affair and what it meant to him, and revealed that the other soldier had died in combat. The video highlights parts of the letter in a beautiful, abstract way. And the pairing with Young Galaxy’s song works wonderfully together.
Can you hear me knockin'
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQUijote82 2013/10/13 - 18:06
Fiche cu le mendule
[2013]
Album : Muddhriche
Album : Muddhriche
Suntu l'anni 40 e nc'è picca te fare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio P 2013/10/13 - 17:19
El monte y el río
Con l'occasione segnalo che un'errore ed un'inversione negli ultimi versi. Quelli corretti sono i seguenti:
Oh tú, la que yo amo,
pequeña, grano rojo
de trigo,
será dura la lucha,
la vida será dura,
pero vendrás conmigo
Oh tú, la que yo amo,
pequeña, grano rojo
de trigo,
será dura la lucha,
la vida será dura,
pero vendrás conmigo
IL MONTE ED IL FIUME
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 17:13
Neno orfo con cabalos ao fondo
NIÑOS HUÉRFANOS CON CABALLOS AL FONDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 16:42
Preguntas
Versi di José Manuel Caballero Bonald (1928-), scrittore e poeta spagnolo.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Ya se han puesto en camino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 15:20
Llévame antes el Dios de la guerra
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Llévame antes el Dios de la guerra,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 15:08
Trigo y agua
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Interpretata nel disco insieme ad Amparo Sánchez degli Amparanoia
Interpretata nel disco insieme ad Amparo Sánchez degli Amparanoia
Hay una lluvia de manos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 14:29
Llevo el dolor del mundo por sombrero
Versi di Dolors Alberola (1952-), poetessa spagnola.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Hoy llevo la tristeza entre los dedos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 14:24
Canción para los refugiados
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Es de noche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 13:57
Que a todas las balas se les haga de noche
Parole e musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Dame un abrazo, hermano, si tú ya no matas.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 13:54
Paz
Versi di Federico Mayor Zaragoza (Barcellona, 1934-), alto funzionario internazionale spagnolo, per molti anni direttore dell’UNESCO.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Musica di Paco Damas, dall’album intitolato “Que a todas las balas se les haga de noche” pubblicato nel 2012.
Plantaremos olivos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 13:48
The Last Train to Clarksville
La versione de I Camaleonti, singolo del 1966 poi incluso nell’album “Portami tante rose” del 1967.
LA LIBERTA’
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/13 - 11:06
Wielkie koło
[1983]
Testo: Elżbieta Mielczarek
Musica: Ruciński / Kreutz
Dall'album "Blues Koncert"
All'armonica Jan Skrzek + swing vocal
La canzone non è forse prettamente legata all'argomento antiguerresco (per modo di dire), ma già il titolo è tutto un programma. Si può tradurre come "La grande ruota" e non esiste la cosa più schiacciante della grande ruota del nostro destino comune, nel quale da secoli e in maniera permanente (a quanto pare) è iscritta la guerra, con tutte le sue conseguenze. Ci si riuscirà mai ad uscirne???
Azzarderei una tesi a riguardo. Non c'è la civiltà dove persiste la violenza. E con questa, vorrei condividere con tutti questo "solare" componimento :)
Testo: Elżbieta Mielczarek
Musica: Ruciński / Kreutz
Dall'album "Blues Koncert"
All'armonica Jan Skrzek + swing vocal
La canzone non è forse prettamente legata all'argomento antiguerresco (per modo di dire), ma già il titolo è tutto un programma. Si può tradurre come "La grande ruota" e non esiste la cosa più schiacciante della grande ruota del nostro destino comune, nel quale da secoli e in maniera permanente (a quanto pare) è iscritta la guerra, con tutte le sue conseguenze. Ci si riuscirà mai ad uscirne???
Azzarderei una tesi a riguardo. Non c'è la civiltà dove persiste la violenza. E con questa, vorrei condividere con tutti questo "solare" componimento :)
Kiedy masz już poza sobą
(Continues)
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Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/12 - 00:58
Coffee To The People
Antiwar Songs Blog
Intervallo, aspettando la CCG numero 20000 sorseggiando un caffè equo e solidale, direttamente da Coffee To The People, Upper Haight, San Francisco, CA.
Antiwar Songs Staff 2013-10-11 21:04:00
Dolly
Dolly
Canzone française – Dolly – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 96
An de Grass 97
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Petite illustration : (Louis Armstrong - Hello Dolly Live )
Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne rapporte le récit en chanson d'un narrateur ; ici, il s'agit d'un amoureux, d'un étrange personnage amoureux de Dolly la clone, dont je te rappelle qu'elle fut conçue par deux savants écossais, qui à cette époque déjà lointaine, s'étaient pris d'un délire biogénétique. Je te cite la nouvelle telle qu'elle m'est revenue : « Deux scientifiques écossais annoncent publiquement qu'ils ont réussi, le 5 juillet 1996, à donner naissance au premier... (Continues)
Canzone française – Dolly – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 96
An de Grass 97
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Petite illustration : (Louis Armstrong - Hello Dolly Live )
Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne rapporte le récit en chanson d'un narrateur ; ici, il s'agit d'un amoureux, d'un étrange personnage amoureux de Dolly la clone, dont je te rappelle qu'elle fut conçue par deux savants écossais, qui à cette époque déjà lointaine, s'étaient pris d'un délire biogénétique. Je te cite la nouvelle telle qu'elle m'est revenue : « Deux scientifiques écossais annoncent publiquement qu'ils ont réussi, le 5 juillet 1996, à donner naissance au premier... (Continues)
Hello Dolly
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/10/11 - 19:47
Colore di pioggia e di ferro
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” pubblicata nel 1949.
Musica dei Weltschmerz di Anthony Duman, progetto italiano di musica dark-wave (forse…)
Dal disco intitolato “Capitale de la douleur” del 2001.
Musica dei Weltschmerz di Anthony Duman, progetto italiano di musica dark-wave (forse…)
Dal disco intitolato “Capitale de la douleur” del 2001.
Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
(Continues)
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Contributed by Bernart 2013/10/11 - 14:37
Ora che sale il giorno
Versi del grande poeta, dalla raccolta “Ed è subito sera. Poesie” del 1942.
Musica di Domenico Modugno, da un singolo del 1962.
Canzone dedicata alla terra natale di Sicilia che il poeta – come tanti altri suoi conterranei - dovette presto lasciare per cercar miglior fortuna…
Musica di Domenico Modugno, da un singolo del 1962.
Canzone dedicata alla terra natale di Sicilia che il poeta – come tanti altri suoi conterranei - dovette presto lasciare per cercar miglior fortuna…
Finita è la notte e la luna
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Contributed by Bernart 2013/10/11 - 14:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
No More Sorrow
Vesrione italiana da linkinpark.it
Niente più dolore
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Contributed by DQ82 2013/10/11 - 10:41
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Scritta da Ramon Muntaner i Torruella con Fèlix Cucurull i Tey (1919-1996), scrittore e militante socialista catalano.
Nell’album d’esordio intitolato “Cançó de carrer”
Bellissima, quasi pittorica descrizione di un corteo di protesta di fronte all’imminente repressione poliziesca…