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Before 2013-10-13

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Coffee To The People

Antiwar Songs Blog
Coffee To The People
Intervallo, aspettando la CCG numero 20000 sorseggiando un caffè equo e solidale, direttamente da Coffee To The People, Upper Haight, San Francisco, CA.
Antiwar Songs Staff 2013-10-11 21:04:00
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Black Betty

Black Betty
‎[Anni 20 del 900?]‎
Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. ‎D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas. ‎
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.‎
Testo trovato su Early American Crime, ‎dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.‎



Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.‎



Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu ‎detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta ‎nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.‎


Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.‎



Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione... (Continues)
Oh, Lawd, Black Betty,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 10:35
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Chastity Belt

Anonymous
Chastity Belt
‎[Primi anni 60?]‎
Canzone goliardica che probabilmente ebbe origine nelle accolite o nelle società rugbystiche ‎universitarie di Cambridge o di Oxford. Si troverebbe pubblicata per la prima volta su di un numero ‎del 1962 della rivista musicale inglese “Sing!”.‎
Io l’ho trovata inclusa in un EP datato 1963 dei Four For Fun, gruppetto di giovani musicisti ‎costituito dai fratelli scozzesi Rory ed Alex McEwen, da Richard Dick Fariña e dalla sua ‎compagna di allora, Carolyn Hester.‎



Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café‎

Un’allegra canzoncina sul – potrebbe dirsi – meglio fare l’amore che fare la guerra, ma anche sul ‎‎“quando il gatto non c’è [in questo caso il nobile Sir Oswald partito per la guerra] i topi [in questo ‎caso lo straniero di passaggio ed infine il servo furbo] ballano”… non fosse per quella stupida ‎cintura di castità imposta dal “cunning old Celt” alla sua bella... (Continues)
Oh, say, gentle maiden, may I be your lover?
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/8 - 09:38
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España, aparta de mí este cáliz

España, aparta de mí este cáliz
‎[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) ‎che danno il titolo alla sua ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎ ‎Poco tempo dopo sarebbe scomparsa anche la Spagna repubblicana, ingoiata dalle tenebre del ‎fascismo...‎


Musica di Noel Nicola, dal disco intitolato “Noel Nicola canta a César Vallejo” del 1986.

“Se la madre Spagna cadesse – dico per dire – bimbi del mondo, uscite, andate a ‎cercarla!”
Niños del mundo,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 16:29
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Cindecinquande

Cindecinquande
(O. Mannarini)

2010
Girano le pale
Vene la scimmie e se fasce padrone de la vigne
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/7 - 14:29
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Trece Rosas

Trece Rosas
‎[2005]‎
Scritta da Fernando Bastos
Nel disco intitolato "Gente que no sabe nada de la vida"‎

Si vedano anche Hasta siempre, Tensi, Pétalos e Canción de la cárcel de Ventas.‎
Eran casi adolescentes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 12:01
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Canción de la cárcel de Ventas

Anonymous
Canción de la cárcel de Ventas
‎[1940]‎
Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, ‎all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por ‎la Memoria‎

Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere ‎femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino ‎a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un ‎eufemismo…‎

Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato ‎con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e ‎poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse ‎dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, ‎miliziane repubblicane passate per... (Continues)
Cárcel de Ventas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/7 - 11:20
It was rather obvious that a page devoted to Katyusha would become immediately a “monster” page; it is one of the most celebrated and famous songs in history. So famous, that it is considered by most people to be a folksong; but it was written in 1938 by Michail Vasiľevič Isakovskij and set to music by Matvei Blanter. It is about a young woman lamenting for her husband who has been sent to the front, but, in its long and incredible history, it gave its name to a type of rocket-launchers, was turned into a partisan song in Italy and Greece, was used as a base for pop songs and even turned into parody by students. A page starting with translations and versions in 35 languages is not everyday's matter; and this is only the beginning...
Riccardo Venturi 2013/10/7 - 02:35
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Testament ‘95

Testament ‘95
[1995]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Pochwała łotrostwa"
Testo scavato qui
W trzydziestym ósmym roku życia
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/10/6 - 22:05
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Imidiwan ma tenman

Imidiwan ma tenman
2011
Tassili

Circa la storia più antica dei tuareg si sa poco di preciso. Ogni confederazione conserva tradizioni relative all'arrivo nelle sedi storiche. Spesso il progenitore ancestrale è una donna (per esempio Tin Hinan presso i tuareg del Nord), e quasi sempre si ricorda la presenza anteriore di altre popolazioni (gli Isebeten, dalla lingua un po' diversa e dai modi più primitivi).

Comunque sia, per secoli i Tuareg sono vissuti come dominatori del deserto, esercitando l'allevamento, il commercio transahariano e la razzia, il che portava a frequenti scontri tra tribù. Oggi allevano dromedari e vivono in villaggi provvisori formati da tende.

Sottomessi (almeno nominalmente) dai Francesi intorno agli inizi del Novecento, i Tuareg poterono mantenere a lungo i propri capi e le proprie tradizioni. Ma con la decolonizzazione videro il loro paese frammentato in una serie di Stati, con la... (Continues)
Imidiwan ma tennam dagh awa dagh enha semmen
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/6 - 15:54
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L'Altro Soldato

L'Altro Soldato
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Ah che caldo che faceva
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/5 - 22:54
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Barabba Superstar

Barabba Superstar
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Senti me sentimento
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/10/5 - 22:44

Stop it

Voci per la libertà 2013
We are a slow vibration ready to explode
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 20:41

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 18:41
Song Itineraries: The Tibetan Drama

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/10/4 - 15:34
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/10/4 - 14:20
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El burro i l’àguila reial

El burro i l’àguila reial
‎[1974]‎
Parole e musica di Francesc “Quico” Pi de la Serra
Dall’album intitolato “No és posible el que visc” (lo tradurrei con “Non credo ai miei occhi”)‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎
interpretata anche da Cesk Freixas

Chi sono l’asino e l’aquila reale? Eccoli qua!‎
Qui fa i desfà quan vol sense manies,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/4 - 10:54
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Aire libre

Aire libre
‎[1958]‎
Versi del poeta Blas de Otero, ‎dalla raccolta intitolata “En castellano” pubblicata nel 1960.‎

Musica di Víctor Manuel, dall’album intitolato “Víctor Manuel 10” pubblicato nel 1976.‎

Un inno all’amore e alla libertà di rara bellezza e potenza. Ed è pure una CCG DOCG perché negli ‎ultimi versi il poeta, per aggirare la censura, trasforma “los curas”, i preti, in “los tundras” (con ‎l’articolo non concordante, che tundra è femminile anche in spagnolo… e poi l’uso di quel ‎sostantivo non avrebbe alcun senso nel contesto…) e “los militares” in “los similares”. La censura, ‎meschina, non si accorse di essere stata buggerata, ma colpì comunque i versi più esplicitamente ‎erotici contenuti nella seconda strofa…‎

Era quindi sul clero e su militari, sui cardini del franchismo che Blas de Otero sputava… all’aria ‎libera. (fonte: Blas de otero y la ‎censura española desde 1949 hasta la transición política”, di Lucía Montejo Gurruchaga, UNED – ‎Madrid)‎
Si algo me gusta, es vivir.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 15:49
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:52
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 12:48
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A por el mar

A por el mar
‎[1976]‎
Scritta da Luis Eduardo Aute, che la incise personalmente nel 1978 nel suo album intitolato ‎‎“Albanta”.‎
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
El mar, que fue una palabra
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:58
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Los clandestinos

Los clandestinos
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Pocos saben sus nombres, sus apellidos;
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:56
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Las canciones que ahora nacen

Las canciones que ahora nacen
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il marito José Luis García Sánchez, regista cinematografico
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Las canciones que ahora nacen
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/3 - 10:55
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (Continues)
[strumentale]
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 14:24
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Neno orfo con cabalos ao fondo

Neno orfo con cabalos ao fondo
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da César del ‎Caño e da Antón Seoane (Pilocha).‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo, qui descritto come cavalli al ‎galoppo di notte, portatori di un vento scuro e mortale, cavalli che al loro passaggio hanno lasciato ‎il poeta – che nel 1936-39 era un giovane uomo – orfano di tutto, persino della propria dignità, ‎giacchè allo scoppio della guerra civile Celso Emilio Ferreiro fu costretto ad arruolarsi tra i ‎falangisti “come unico modo di aver salva la vita e di garantire tranquillità alla famiglia”. Ma già ‎nel 1937, di ritorno dal fronte delle Asturie, fu arrestato e detenuto per alcuni giorni per aver ‎pronunciato discorsi antifascisti. Fu salvato dalla fucilazione,... (Continues)
Pasaron os cabalos da noite e veu a ialba. ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 12:12
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Espranza

Espranza
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Alfonso ‎Deus Santos (Cumbre), da Jei Noguerol e da Suso Vaamonde.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Erguerémo-la espranza
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 11:51
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Deitado frente ao mar

Deitado frente ao mar
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Bibiano e ‎da Xerardo Moscoso.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… La lingua gallega, lingua ‎popolare e proletaria, è per il poeta il solo mezzo per cantare degli uomini giusti e buoni, di tutti coloro che ‎soffrono, in Galizia come nel mondo intero, perché costretti a subire, meglio, a combattere ‎quotidianamente contro le menzogne e le ingiustizie dei potenti…… ‎

Lingoa proletaria do meu pobo, ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 11:39

Aire puro

Aire puro
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Jei ‎Noguerol.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… L’aria pura che reclamava il ‎suo diritto ad entrare in ogni casa era quella stessa libertà che - se accolta da tutti come auspicava il ‎poeta - avrebbe finalmente soffiato via il tanfo del fascismo che appestava la Spagna… ‎

O aire puro da mañá procrama
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 11:24
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Cantata NO MUOS

Cantata NO MUOS
Nella tradizione dei cantastorie, la cantata racconta la nascita del movimento NO MUOS, che si oppone alla installazione della 4° stazione M.U.O.S. (Mobil User Objective Sistem) nella base militare US Navy N.R.T.F. a Niscemi (CT). La storia arriva fino al 30 marzo 2013, giornata della grande manifestazione nazionale a Niscemi, dove è stata presentata per la prima volta.
www.nomuos.info
www.nomuosfilm.it
www.matildepoliti.com
1. Sicilia, nostra terra amata matri
(Continues)
Contributed by matilde politi 2013/10/2 - 10:51

L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)

Antiwar Songs Blog
L’arresto degli assassini – A Mikis Theodorakis (nientepopodimeno)
“L’arresto degli assassini (come dovrebbe essere)” di Gian Piero Testa   L’assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-02 10:43:00
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Nota necrolóxica

Nota necrolóxica
‎[1972]
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cementerio privado” pubblicata nel 1972.‎
Poesia poi musicata da Luís Emilio ‎Batallán.‎

Si tratta di un epitaffio scritto per sé stesso (il poeta morirà qualche anno più tardi) e per ogni poeta ‎che ha avuto il coraggio di mettere la sua arte al servizio della verità, della libertà, della speranza, ‎della vita, dell’uomo. Questo tipo di poeta non muore ma si trasfonde nella storia. Il poeta può ‎morire ammazzato come un cane ( il “can de palleiro”, razza canina autoctona della Galizia) perché ‎canta una terra ferita e oltraggiata da gente stupida e meschina, ma ogni necrologio risulterà falso, ‎che il poeta – così come tutti i morti ammazzati perché cercavano libertà e verità – non muore, anzi, ‎godrà sempre di ottima salute. Il corpo può essere vinto, la giustizia può essere piegata ma il fuoco ‎che incendia le idee, la ribellione, non sarà mai vinto…‎
Deron os abecedarios
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 09:27

Cantares

Cantares
‎[1935]‎
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cartafol de poesía” pubblicata nel 1935.‎
Poesia poi musicata da diversi autori, tra cui Miguel Varela e María Manoela, Muxicas e Suso Vaamonde.‎

Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il ‎sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Bellissima poesia dedicata ala Galizia e alla sua gente, ma che può essere letta come un inno alla ‎libertà universale, di ogni popolo…‎
Que ninguén queira ensinarme
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:51
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Irmaus

Irmaus
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎

Messa in musica dal gruppo Fuxan os ‎Ventos, nell’album “Fuxan os Ventos” del 1976.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Camiñan ao meu rente moitos homes.
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:34
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Inverno

Inverno
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xerardo Moscoso, Xoán Silva e Luís Emilio Batallán, la cui versione è intitolata ‎‎“Chove, chove”.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Chove, chove na casa do pobre
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:32
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María Soliña

María Soliña
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Una delle poesie più intense e famose del grande poeta gallego, messa in musica da diversi autori, ‎tra cui Falsterbo 3, Xavier, Amancio Prada, ‎Astarot, Benedicto, Los Tamara, Luar Na Lubre e Carlos Núñez con Teresa Salgueiro, l’ex ‎splendida voce dei Madredeus.

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎



Una poesia in cui Celso Emilio Ferreiro associa l’oscurità dei suoi tempi a quelli dell’Inquisizione, ‎raccontando l’orribile vicenda della persecuzione di María Soliña (o Soliño), una donna vissuta tra ‎‎16° e 17° secolo a Cangas de Morrazo, in Galizia.‎

Nata intorno al 1550, María aveva sposato un pescatore povero ma intraprendente, Pedro Barba, che ‎divenne ben presto un importante imprenditore ittico.... (Continues)
Polos camiños de Cangas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:27
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Consellos

Consellos
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Amancio Prada ‎‎(1949-), compositore e cantautore spagnolo.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(Libro dos Proverbios, 23,1-9)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:25
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O Reino

O Reino
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Federico Trillo del gruppo rock ‎‎Alimarias de Teixido.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

No tempo aquil
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:23
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Longa noite de pedra

Longa noite de pedra
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro. E’ la poesia che dà il nome alla sua più celebre raccolta, pubblicata ‎nel 1962 e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xavier, Once máis 15, Luís Emilio Batallán e Astarot.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:21
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Fidelidad

Fidelidad
‎[1955]‎
Versi del poeta spagnolo Blas de Otero (1916-1979), ‎dalla raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra”.‎



Musica di Luis Pastor. Singolo del 1975 recentemente ripubblicato nella raccolta “Piedra del sol”.‎



Dichiarazione di fedeltà, di fiducia del poeta nell’uomo, nella pace e nella propria terra natale, la ‎Spagna, nonostante l’orrore della Guerra Civile (le due Spagne a cavallo del dolore e della fame) e ‎l’ombra nera del fascismo imperante… “Ho visto e ho creduto, anche se oggi c’è solo buio…”‎
Creo en el hombre. He visto
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:20
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Nanas

Nanas
Versi di Víctor Manuel Arbeloa ‎‎(1936-), scrittore, sacerdote e socialista spagnolo.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Despierta, mi niño,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:19
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Vamos juntos

Vamos juntos
‎[1963?]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Inventario uno” pubblicata nel 1963.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

Con tu puedo y con mi quiero
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/2 - 08:18

Χρυσό Αυγό

Χρυσό Αυγό

L'arresto degli assassini

L'assassinio freddamente premeditato del trentaquattrenne rapper antifascista Pavlos Fyssas, che, sulle prime, la stampa e gli scoliasti politici greci avevano cercato di banalizzare, presentandolo come la conclusione di uno scazzo tra tifosi di squadre calcistiche rivali, è venuto alla luce per quello che è stato, cioé un agguato organizzato con forze e tempistica tali da non lasciare scampo all' "obiettivo". Dall'uovo d'oro di cui parla il testo di Riccardo non potevano non nascere che serpenti velenosi: il problema è però di sapere chi l'abbia covato, quell'uovo. Che sia stato cacato dal sistema capitalistico, è cosa che va da sè. Ma il sistema è un Briareo dalle molte mani, che usa via via a seconda delle circostanze e delle fasi che attraversa. Usa la mano che sa blandire, quella che sa indicare la via, quella che tiene il timone, quella che copre gli occhi... (Continues)
Gian Piero Testa 2013/10/1 - 16:22
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Cancioneta

Cancioneta
‎[1939]‎
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta ‎spagnolo, repubblicano, morto esule in Messico. Poesia originariamente inclusa nella raccolta ‎intitolata “Español del éxodo y del llanto”, la prima pubblicata da León Felipe in esilio.‎



Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

El burgués tiene la mesa,‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/1 - 10:04
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La huelga

La huelga
Versi di Pablo Neruda (ignoro da quale raccolta, che non è la poesia dallo stesso titolo inclusa in ‎‎“Canto General”)‎
Musica di Luís Pastor - che intitolò il brano “La huelga del ocio” - lato A di un singolo del 1973 ‎pubblicato dall’etichetta catalana “Als 4 Vents” nella collana “Barlovento” dedicata ai cantautori.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Extraña era la fábrica inactiva
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/1 - 09:30
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Los magos del petróleo

Los magos del petróleo
‎[1973]‎
Parole di Víctor M. Arbelda‎
Musica di Luis Pastor
Nel disco collettivo intitolato “Todo está muy negro”‎

Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Tres Reyes Magos desde el oriente
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/10/1 - 08:54
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
Il ricercatore bolognese Gianfranco Ginestri ha dichiarato all'Archivio del Canzoniere delle Lame di Bologna, che il suo amico cantautore politico Ivan della Mea, poco tempo prima di morire, gli disse che aveva scoperto che Bella Ciao probabilmente era nata sull’Appennino Bolognese, dopo la disfatta della Repubblica Partigiana di Montefiorino (Modena), quando i partigiani del Comandante Armando si trasferirono verso est, mescolandosi in altre formazioni partigiane locali, tra i paesini di Castelluccio Modenese e Castelluccio Bolognese, entrambi vicini a Gaggio Montano e Corno alle Scale, dove operavano i partigiani di Giustizia e Libertà (col futuro avvocato bolognese Checco Francesco Berti Arnoaldi Veli e col futuro famoso giornalista Enzo Biagi). A Bologna è nata una leggenda metropolitana che dice che Enzo Biagi sia l’autore delle "dolci parole" di Bella Ciao Partigiana (sull’aria di un... (Continues)
Gianfranco Ginestri - (del Canzoniere delle Lame di Bologna) - 2013/10/1 - 02:04
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Walk Like a Giant

Walk Like a Giant
Devo segnalare un probabile errore: l'inizio della seconda strofa non è "Tried to head the long and straight" (anche se su qualche sito si trova così), bensì "The tracks ahead were long and straight".
Buon lavoro e complimenti per il sito!
giuliopk 2013/9/30 - 18:43
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Poetas andaluces

Poetas andaluces
Chanson espagnole – Poetas andaluces – Los Aguaviva – 1970

Poème Balada para los poetas andaluces de hoy de Rafael Alberti (1953)
Musique : Manolo Díaz – 1970


Chantent encore les poètes andalous

C'était en 1970 et, en Espagne, le généralissime Franco jouirait d'encore bien cinq ans de sa dégoûtante vie. Le poète andalou de lointaine origine toscane Rafael Alberti (son grand-père Tommaso Alberti Sanguinetti était un garibaldien pistoiais réfugié en Espagne) était par contre en exil en Italie. Faisant partie de la fameuse Generación de '27, comme Aleixandre, García Lorca, Salinas et Guillén, il avait adhéré au Parti Communiste et avait combattu le franquisme ; depuis 1939, il n'était plus rentré en Espagne ; depuis 1963, il vivait à Rome.
Son poème « Balada pare los poetas andaluces de hoy » parle du présent d'alors, des poètes andalous de cet aujourd'hui qui se retrouvaient seuls, après... (Continues)
POÈTES ANDALOUS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/9/30 - 17:04
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Al cantante social, con cariño

Al cantante social, con cariño
‎[1969]‎
Scritta da Moncho Alpuente (Madrid, 1949-), ‎giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce di questo gruppo e della sua prosecuzione, ‎‎Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎
Musica di Antonio Piera.‎
Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Amigo, tú que quieres practicar
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/30 - 14:15
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Las Madres del Cordero: Los fantasmas

Las Madres del Cordero: Los fantasmas
‎[1969]‎
Scritta da Moncho ‎Alpuente (Madrid, 1949-), giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce del gruppo Las Madres del Cordero e della sua prosecuzione, Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎

Ya están aquí los fantasmas
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/30 - 13:08

Canción bailable

Canción bailable
‎[1970]‎
Versi dell’importante poeta spagnolo, dalla raccolta intitolata “Delitos contra la esperanza”‎
Musica di Adolfo Celdrán, che incluse la poesia nel suo album “Silencio” del 1970.‎

Jesús López Pacheco


Una poesia dedicata non tanto al Che Guevara ucciso in Bolivia, quanto ai rivoluzionari da salotto ‎che lo piangevano a Madrid come altrove… All’epoca Pacheco aveva già abbandonato la Spagna ‎per il Canada dove insegnò per anni letteratura spagnola e dove morì nel 1997.‎
Lo más cómodo es
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/9/30 - 11:30

Pugni Chiusi

Pugni Chiusi
Altre canzoni sono cadute nel frullatore:
Pugni chiusi dei Ribelli, Destra-Sinistra di Giorgio Gaber, Figli della stessa rabbia e Beat Ska Oi della BandaBassotti, Pugni chiusi degli Statuto, Pugni in tasca di Frankie HI-NRG MC, Tommie Smith degli Airesis.
Forte il pugno che colpirà
(Continues)
Contributed by TjDJ 2013/9/30 - 10:34




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