Le mercenaire de Marseille
[1985]
Parole e musica di Richard Berry
Testo trovato su Bide & Musique
Un sarcasmo che mi ha ricordato Aux armes etc. e Parachutiste…
Parole e musica di Richard Berry
Testo trovato su Bide & Musique
Un sarcasmo che mi ha ricordato Aux armes etc. e Parachutiste…
Il était mercenaire comme d'autres sont marins,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 16:09
Tout va très bien
[1982]
Scritta da Pierre-André Dousset, autore e compositore francese, e Rika Zaraï, cantante israeliana che ha fatto tutta la sua carriera in Francia.
Testo trovato su Bide & Musique
Ancora abbastanza attuale, n'est-ce pas?
La “navette” nell’ultima strofa è ovviamente la navetta spaziale americana Columbia, che aveva iniziato le sue missioni nel 1981.
Scritta da Pierre-André Dousset, autore e compositore francese, e Rika Zaraï, cantante israeliana che ha fatto tutta la sua carriera in Francia.
Testo trovato su Bide & Musique
Ancora abbastanza attuale, n'est-ce pas?
“Con gli stessi soldi ieri ho fatto il pieno all’auto e oggi ci ho caricato l’accendino…Grazie, signori presidenti!”
“A colpi di manganelli e di blindati ho ridecorato tutta casa, ed ora non ho più paura dei furti perché dormo tranquilla nella mia prigione… Grazie, signori presidenti!”
“E’ facile distinguere i cattivi dai buoni: i cattivi sono quelli che fanno la guerra e i buoni quelli che forniscono i fucili… Grazie, signori presidenti!”
“A colpi di manganelli e di blindati ho ridecorato tutta casa, ed ora non ho più paura dei furti perché dormo tranquilla nella mia prigione… Grazie, signori presidenti!”
“E’ facile distinguere i cattivi dai buoni: i cattivi sono quelli che fanno la guerra e i buoni quelli che forniscono i fucili… Grazie, signori presidenti!”
La “navette” nell’ultima strofa è ovviamente la navetta spaziale americana Columbia, che aveva iniziato le sue missioni nel 1981.
Avec l'argent, hier, du plein d'essence
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 15:50
L'apocalypse, c'est dans ta tête
[1982]
Scritta da Gaya Bécaud e Paul Breslin
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce nell’album “Gaya’ Soundforce 3”, genere elettronicadancesperimentale (?)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Gaya Bécaud e Paul Breslin
Interpretata da Gaya Bécaud (1953-), figlio di Gilbert Bécaud, sotto lo pseudonimo di Soundforce nell’album “Gaya’ Soundforce 3”, genere elettronicadancesperimentale (?)
Testo trovato su Bide & Musique
T'es allongé sur ton lit, bien au chaud avec une bonne couverture.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 14:35
Ouvrez les frontières
[1988]
Scritta da Michel Robakowski e Jean-Claude Daigle.
Con la partecipazione di Patricia Journo, Nathalie ed il coro les Petits chanteurs d’Asnières, in favore della “Ligue internationale contre le racisme et l'antisémitisme” (LICRA)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Michel Robakowski e Jean-Claude Daigle.
Con la partecipazione di Patricia Journo, Nathalie ed il coro les Petits chanteurs d’Asnières, in favore della “Ligue internationale contre le racisme et l'antisémitisme” (LICRA)
Testo trovato su Bide & Musique
Ouvrez les frontières
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 14:15
Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)
[1976]
Parole di Maurice Druon (1918-2009), scrittore e uomo politico, membro della Resistenza francese, autore insieme a Joseph Kessel e Anna Marly del celeberrimo Chant des Partisans
Incisa su disco Pathé-Marconi nel 1976 ma sicuramente risalente alla fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta del lato A di un singolo realizzato per l’associazione “Union National des Evadés de Guerre” (UNEG). Sul lato B – naturalmente – il “Chant des Partisans”.
Testo trovato su Bide & Musique
Quelli che se lo prendono nel culo sono qui ovviamente nazisti e collaborazionisti di Vichy…
Ed il baritono d’opera comica Michel Dens dovette cantarla con una certa soddisfazione, visto che gli era personalmente capitato di rimanere prigioniero in Germania…
Parole di Maurice Druon (1918-2009), scrittore e uomo politico, membro della Resistenza francese, autore insieme a Joseph Kessel e Anna Marly del celeberrimo Chant des Partisans
Incisa su disco Pathé-Marconi nel 1976 ma sicuramente risalente alla fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta del lato A di un singolo realizzato per l’associazione “Union National des Evadés de Guerre” (UNEG). Sul lato B – naturalmente – il “Chant des Partisans”.
Testo trovato su Bide & Musique
Quelli che se lo prendono nel culo sono qui ovviamente nazisti e collaborazionisti di Vichy…
Ed il baritono d’opera comica Michel Dens dovette cantarla con una certa soddisfazione, visto che gli era personalmente capitato di rimanere prigioniero in Germania…
Un jour un homme se mit en tête
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 13:41
19
Yves Mourousi (1942-1998) non era un cantante o un musicista ma è stato un importante giornalista radiotelevisivo francese il quale – chissà perché – nel 1985 volle interpretare questa canzone…
Testo trovato su Bide & Musique
Testo trovato su Bide & Musique
DIX-NEUF
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 13:18
Let England Shake
I versi “Smile, smile Bobby, pack up your troubles” fanno chiaro riferimento ad una celebre “marching song” britannica del 1915.
"Pack Up Your Troubles in Your Old Kit-Bag, and Smile, Smile, Smile" fu scritta da George Asaf (pseudonimo del songwriter George Henry Powell, 1880-1951) con musica del di lui fratello Felix Powell. Nient’altro che un’allegra marcetta per tirar su il morale alla truppa e favorire nuovi arruolamenti per il Grande Macello… Però nei primi anni 60 il presentatore radiofonico Charles Chilton riprese questa e molte altre canzoni patriottarde e da trincea per la sua dissacrante commedia antimilitarista “Oh, What a Lovely War!”, subito trasposta in musical teatrale (Joan Littlewood) ed in film (Richard Attenborough) dove “Pack up your troubles” veniva cantato dai soldati feriti e mutilati appena arrivati alla stazione di Londra. Inutile sottolineare lo stridente... (Continues)
"Pack Up Your Troubles in Your Old Kit-Bag, and Smile, Smile, Smile" fu scritta da George Asaf (pseudonimo del songwriter George Henry Powell, 1880-1951) con musica del di lui fratello Felix Powell. Nient’altro che un’allegra marcetta per tirar su il morale alla truppa e favorire nuovi arruolamenti per il Grande Macello… Però nei primi anni 60 il presentatore radiofonico Charles Chilton riprese questa e molte altre canzoni patriottarde e da trincea per la sua dissacrante commedia antimilitarista “Oh, What a Lovely War!”, subito trasposta in musical teatrale (Joan Littlewood) ed in film (Richard Attenborough) dove “Pack up your troubles” veniva cantato dai soldati feriti e mutilati appena arrivati alla stazione di Londra. Inutile sottolineare lo stridente... (Continues)
Dead End 2013/1/10 - 11:39
Fred Karno's Army
Anonymous
Nel film “Oh! What a Lovely War”, trasposizione cinematografica che nel 1969 Richard Attenborough fece della commedia radiofonica di Charles Chilton, già portata in teatro da Joan Littlewood, i soldati, assistendo alla messa, cantano “We are Fred Karno's Army” sull'aria dell'inno religioso “The Church's One Foundation”. Fred Karno, infatti, era un famoso comico inglese dell'epoca, impresario e scopritore di Chaplin a Stan Laurel. Ufficiali e crocerossine cantano le strofe dell'inno originale, musicato da Samuel Wesley su parole di Samuel Stone, nel 1866, mentre i fanti cantano la parodia, in un'alternanza che amplia l'effetto satirico. L'espressione Fred Karno's Army è rimasta ad indicare un gruppo caotico e male organizzato, l'equivalente italiano di un'Armata Brancaleone.
SIAMO L'ESERCITO DI FRED KARNO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 11:12
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
Anonymous
[19° secolo]
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/10 - 09:12
Баллада о любви
When the Deluge was over, and its current
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vyacheslav Chetin 2013/1/9 - 23:24
Marciar Marciar
Gentili signori, il testo non è di Alfredo Di Dio, ma del fratello Antonio Di Dio. mSilvia Caffari
msilvia.caffari@gmail.com 2013/1/9 - 22:17
Fortunate Son
un bel modo per dare un approccio alla comprensione delle canzoni, bravi ;)
Eldred 2013/1/9 - 22:07
Bla, bla, bla
Chanson italienne – Bla, bla, bla – Banco Del Mutuo Soccorso
Texte et musique : V. Nocenzi
Texte et musique : V. Nocenzi
BLA, BLA, BLA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/9 - 20:21
Taxi
Version française – TAXI – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne – Taxi – Banco Del Mutuo Soccorso – 1981
Chanson italienne – Taxi – Banco Del Mutuo Soccorso – 1981
TAXI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/9 - 15:19
La chanson du déserteur
Anonymous
Julien Tiersot, Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises
E, forse, caro Riccardo, questa è proprio una delle possibili fonti cui deve aver attinto Yvon Guilcher per la sua Les chemins de la guerre…Qui la versione più antica forse risale addirittura alla Guerra dei Cent'anni ma in seguito il testo sopravvisse - questo che contribuisco potrebbe riferirsi alle guerre del 6/700 o a quelle napoleoniche o a chissà quali altre - vuoi perchè l'inimicizia tra francesi ed inglesi è cosa antica e perdurante nei secoli, vuoi perchè in ogni angolo del mondo dove c'è una guerra c'è anche un disertore... [Dead End]
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo... (Continues)
E, forse, caro Riccardo, questa è proprio una delle possibili fonti cui deve aver attinto Yvon Guilcher per la sua Les chemins de la guerre…Qui la versione più antica forse risale addirittura alla Guerra dei Cent'anni ma in seguito il testo sopravvisse - questo che contribuisco potrebbe riferirsi alle guerre del 6/700 o a quelle napoleoniche o a chissà quali altre - vuoi perchè l'inimicizia tra francesi ed inglesi è cosa antica e perdurante nei secoli, vuoi perchè in ogni angolo del mondo dove c'è una guerra c'è anche un disertore... [Dead End]
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo... (Continues)
LA CHANSON DU DÉSERTEUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 14:24
Ah, le joli mois de Mai à Paris!
[1968]
Scritta per il "Comité d'action du Théâtre de l'Épée de Bois"
Parole e musica di "Jean-Edouard Barbe", ovvero "Jean-Frédéric Brossard, alias Kirjuhel"
Interpretata da Vania Adrien-Sens
Single: "Ah, le joli mois de Mai à Paris! / Les bons citoyens"
"Un altro diverso e più recente Joli mois de Mai…
Ho ricavato questo testo un po’ all’ascolto, un po’ da questa pagina giapponese e un po’ dai commenti al video presente su YouTube… Sicuramente ci sono degli errori e alcune perplessità le ho segnalate con (?)." [Dead End, aka BB, 09-01-2013]
Riprendendo in mano questa pagina di un BB che allora si firmava “Dead End”, per prima cosa, “motu proprio” ma ovviamente con motivi ben precisi essa è stata attribuita a Evgen Kirjuhel, che ne è autore “in toto” (testo e musica). L'interprete, Vania Adrien Sens, è una cantante che, in seguito, ha pubblicato un paio di album dove perlopiù... (Continues)
Scritta per il "Comité d'action du Théâtre de l'Épée de Bois"
Parole e musica di "Jean-Edouard Barbe", ovvero "Jean-Frédéric Brossard, alias Kirjuhel"
Interpretata da Vania Adrien-Sens
Single: "Ah, le joli mois de Mai à Paris! / Les bons citoyens"
"Un altro diverso e più recente Joli mois de Mai…
Ho ricavato questo testo un po’ all’ascolto, un po’ da questa pagina giapponese e un po’ dai commenti al video presente su YouTube… Sicuramente ci sono degli errori e alcune perplessità le ho segnalate con (?)." [Dead End, aka BB, 09-01-2013]
Riprendendo in mano questa pagina di un BB che allora si firmava “Dead End”, per prima cosa, “motu proprio” ma ovviamente con motivi ben precisi essa è stata attribuita a Evgen Kirjuhel, che ne è autore “in toto” (testo e musica). L'interprete, Vania Adrien Sens, è una cantante che, in seguito, ha pubblicato un paio di album dove perlopiù... (Continues)
J 'ai vu des hommes matraqués,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 11:09
Song Itineraries:
1968 and surroundings
La brouette à Satan!
Canzone popolare originaria della Franche-Comté.
A quanto riferito sul sito della Compagnie Beline, il testo si troverebbe nei “papiers” di tal Henri Grospierre dello Jura, una delle fonti della raccolta “Chansons populaires comtoises” realizzata nel 1971 da Jean Garneret & Charles Culot.
Sicuramente il brano fa parte del repertorio dei Mélusine e si trova, per esempio, nell’album “Voix Contrevoix” del 1990. Lo troviamo anche in un disco del 1975 di Jean-Loup Baly (dei Mélusine) e Jean Blanchard (dei La Bamboche) dedicato all’organetto diatonico.
Satana se ne va per il mondo caricando sulla sua carriola tutti quelli che lo insozzano… La riempie per bene di criminali comuni ma soprattutto di usurai, bancarottieri, finanzieri, banchieri, bottegai ladri, sofisticatori, ciarlatani, preti e ministri dei vari culti e sette (“les culs bénit, les bénis oui-oui, tonsurés, circoncis…”) e dei soldati che con le guerre seminano dolore per il mondo e dei politici e potenti che quelle guerre decidono…
A quanto riferito sul sito della Compagnie Beline, il testo si troverebbe nei “papiers” di tal Henri Grospierre dello Jura, una delle fonti della raccolta “Chansons populaires comtoises” realizzata nel 1971 da Jean Garneret & Charles Culot.
Sicuramente il brano fa parte del repertorio dei Mélusine e si trova, per esempio, nell’album “Voix Contrevoix” del 1990. Lo troviamo anche in un disco del 1975 di Jean-Loup Baly (dei Mélusine) e Jean Blanchard (dei La Bamboche) dedicato all’organetto diatonico.
Satana se ne va per il mondo caricando sulla sua carriola tutti quelli che lo insozzano… La riempie per bene di criminali comuni ma soprattutto di usurai, bancarottieri, finanzieri, banchieri, bottegai ladri, sofisticatori, ciarlatani, preti e ministri dei vari culti e sette (“les culs bénit, les bénis oui-oui, tonsurés, circoncis…”) e dei soldati che con le guerre seminano dolore per il mondo e dei politici e potenti che quelle guerre decidono…
Satan le roi des enfers, vient faire sa ronde !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 10:05
Song Itineraries:
The Devil
Conscrits, égayons nos vingt ans
Anonymous
Altra versione trovata su WikiTrad. La fonte è una raccolta intitolata "Anthologie de la chanson française", a cura di Marc Robine (1950-2003), giornalista musicale, cantante e musicista francese.
CONSCRITS, ÉGAYONS NOS VINGT ANS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/9 - 09:15
Demain les kids
Casualmente stasera ho scoperto che avevamo sdoppiato il povero Thiéfaine: una versione con l'accento (con due canzoni) e l'altra senza accento ("Thiefaine") con altre due. Stasera, essendomene accorto dopo parecchi anni, mosso da un impeto unificatore ho provveduto a eliminare il Thiefaine senza accento e di riportare tutte le canzoni sotto il Thiéfaine con l'accento, così come ortografia vuole. Non solo quello: le canzoni di Thiéfaine hanno bisogno di pagine un po' più ammodino, perché il franco-contese jurassiano lo merita.
Riccardo Venturi 2013/1/9 - 01:14
Make Love Not War
from EP Let The Light In (2004)
Keep on kissin'
(Continues)
(Continues)
2013/1/9 - 00:00
Song Itineraries:
Make Love, Not War
Calcutta, ô Calcutta !
Calcutta, ô Calcutta !
Canzone française – Calcutta, ô Calcutta ! – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 86
An de Grass 87
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Calcutta, ô Calcutta !... Quel cul t'as ! Ô Quel cul t'as ! Je t'en prie, avec un titre pareil, on croirait que tu es devenu pornographe, dit Lucien l'âne en levant un œil froid comme un vent de Sibérie. Tu ne vas quand même pas me dire que tu te complais à de tels jeux de mots laids ?
Je n'ai certes rien d'un cycliste et Günter Grass encore moins... Je sais bien qu'un tel titre renvoie d'une certaine façon à Clovis Trouille, à son fameux tableau et à la comédie musicale déshabillée qui s'ensuivit aux Zétazunis, puis... (Continues)
Canzone française – Calcutta, ô Calcutta ! – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 86
An de Grass 87
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Calcutta, ô Calcutta !... Quel cul t'as ! Ô Quel cul t'as ! Je t'en prie, avec un titre pareil, on croirait que tu es devenu pornographe, dit Lucien l'âne en levant un œil froid comme un vent de Sibérie. Tu ne vas quand même pas me dire que tu te complais à de tels jeux de mots laids ?
Je n'ai certes rien d'un cycliste et Günter Grass encore moins... Je sais bien qu'un tel titre renvoie d'une certaine façon à Clovis Trouille, à son fameux tableau et à la comédie musicale déshabillée qui s'ensuivit aux Zétazunis, puis... (Continues)
Calcutta, ô Calcutta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/1/8 - 22:24
A Hard Rain's A-Gonna Fall
la adoro. come molte altre di dylan.
ogni volta che cerco un testo di una canzone che mi interessa, spunta il vostro sito. grandi!
ogni volta che cerco un testo di una canzone che mi interessa, spunta il vostro sito. grandi!
ferro sorano 2013/1/8 - 20:11
Sotto la croce Mmaria
2002 Aedo malinconico ed ardente fuoco ed acque di canto - Vol I
L'inserimento di questa canzone mi è venuta in mente da un'introduzione fatta da Gastone Pietrucci ad un concerto a Roma un po' di anni fa che paragonava Maria sotto la croce ad una mamma che ha perso un figlio in Iraq piuttosto che giustiziato dal potere.
Antico canto religioso umbro (ricostruito da Pierluigi Felici, di Spoleto) che rappresenta Maria come da secoli l’ha vista e cantata il popolo, come una tenera, spaesata, angosciata madre terrena.
"Questo è un brano che di solito eseguiamo dopo La ballata del Bellente. Questa è una preghiera religiosa vista non dalla parte della chiesa ma dalla parte del popolo, qui il canto di intitola Sotto la croce Mmaria e qui c'è il pianto di Maria vista non come regina dei cieli ma come una madre terrena, come una madre iraqena, dell'Africa, dell'Afganistan che vede il suo... (Continues)
L'inserimento di questa canzone mi è venuta in mente da un'introduzione fatta da Gastone Pietrucci ad un concerto a Roma un po' di anni fa che paragonava Maria sotto la croce ad una mamma che ha perso un figlio in Iraq piuttosto che giustiziato dal potere.
Antico canto religioso umbro (ricostruito da Pierluigi Felici, di Spoleto) che rappresenta Maria come da secoli l’ha vista e cantata il popolo, come una tenera, spaesata, angosciata madre terrena.
"Questo è un brano che di solito eseguiamo dopo La ballata del Bellente. Questa è una preghiera religiosa vista non dalla parte della chiesa ma dalla parte del popolo, qui il canto di intitola Sotto la croce Mmaria e qui c'è il pianto di Maria vista non come regina dei cieli ma come una madre terrena, come una madre iraqena, dell'Africa, dell'Afganistan che vede il suo... (Continues)
Sotto la croce Mmaria
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/1/8 - 19:45
Mara
Dopo 37 anni finalmente si conoscono i nomi dei responsabili del sequestro e della scomparsa di Maria Cristina Cuornuo, del suo compagno, Claudio Nicolás Grandi, e altri 30 militanti del Partido Revolucionario de los Trabajadores-Ejército Revolucionario del Pueblo.
Su Cancioneros.com
Su Cancioneros.com
Maria Cristina 2013/1/8 - 18:07
La Tempête (ou Les adieux de La Tempête)
Anonymous
[Fine 17° / inizio 18° secolo?]
Canzone di autore francese anonimo, probabilmente risalente – visto il riferimento alla presenza delle truppe francesi in Piemonte - alle guerre tra regno di Francia e Ducato di Savoia, quella a margine della cosiddetta “Guerra della Grande Alleanza” (1688-1697) oppure la successiva, quella per noi culminata nell’assedio di Torino del 1706, nel quadro del conflitto per la successione al trono di Spagna (1701-1713)
Secondo Wikitrad la canzone farebbe parte del repertorio dei Malicorne e di Marc Robine, ma non ho riscontri precisi al proposito. Sicuramente è invece è stata interpretata da La Chifonnie nel loro primo album del 1977.
Sul Tubo si trova invece spesso eseguita – pensate un po’! – da un coro militare, quello della “Promotion Capitaine de Cacqueray”.
Canzone di autore francese anonimo, probabilmente risalente – visto il riferimento alla presenza delle truppe francesi in Piemonte - alle guerre tra regno di Francia e Ducato di Savoia, quella a margine della cosiddetta “Guerra della Grande Alleanza” (1688-1697) oppure la successiva, quella per noi culminata nell’assedio di Torino del 1706, nel quadro del conflitto per la successione al trono di Spagna (1701-1713)
Secondo Wikitrad la canzone farebbe parte del repertorio dei Malicorne e di Marc Robine, ma non ho riscontri precisi al proposito. Sicuramente è invece è stata interpretata da La Chifonnie nel loro primo album del 1977.
Sul Tubo si trova invece spesso eseguita – pensate un po’! – da un coro militare, quello della “Promotion Capitaine de Cacqueray”.
Je m’en vais de par la ville
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/8 - 15:29
Farewell Angelina
Di questa versione si può anche ascoltare l'MP3 su Maggie's Farm, il sito ufficiale in italiano di Bob Dylan
ADDIO ANGELINA [Farewell Angelina]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrera Buriani 2013/1/8 - 13:56
Où sont-ils mes petits copains?
Durante l'occupazione tedesca Edith Piaf, pur accettando la censura nazista sulle parole, si prese alcune libertà che avrebbero potuto procurarle dei guai grossi: nel 1940 ad esempio registò la canzone ‘Ou sont'ils mes petits copains?’ e durante uno spettacolo comparve in scena avvolta in una bandiera francese.
da Music and the Holocaust
da Music and the Holocaust
Où sont-ils, tous mes copains
(Continues)
(Continues)
Contributed by valentina castiglione 2013/1/8 - 12:10
BOOOM!!!
(2012)
Piangendo su una lapide,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matteo Arrigoni 2013/1/8 - 11:52
Oh! It's A Lovely War!
John P. Long & Maurice Scott
Charles Chilton, a longtime radio writer and producer for the BBC who developed the concept for a satirical antiwar musical of the 1960s, “Oh, What a Lovely War!,” died Jan. 2 in England. He was 95. British newspapers reported his death, but the cause and circumstances were not immediately available.
read more on Washington Post
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2013/1/8 - 11:48
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Album: Ladilafé
Paroles trouvées ici