Tina sizwe
Anonymous
[1950s?]
Canzone frequentemente cantata ai funerali delle vittime del regime dell’apartheid, specie negli anni 70.
Anche Pete Seeger e Guy Carawan la interpretarono e registrarono in «South African Freedom Songs» pubblicato nel 1960 dalla Smithsonian Folkways Records.
Nel 1965 la stessa Smithsonian Folkways Records incluse il brano in «This Land Is Mine - South Africa Freedom Songs», collezione di canti di lotta in lingua originale raccolti sul posto da Moses Asch.
Si trova pure nella colonna sonora del documentario «Amandla!: A Revolution in Four-Part Harmony» realizzato nel 2002 dal regista Lee Hirsch.
Canzone frequentemente cantata ai funerali delle vittime del regime dell’apartheid, specie negli anni 70.
Anche Pete Seeger e Guy Carawan la interpretarono e registrarono in «South African Freedom Songs» pubblicato nel 1960 dalla Smithsonian Folkways Records.
Nel 1965 la stessa Smithsonian Folkways Records incluse il brano in «This Land Is Mine - South Africa Freedom Songs», collezione di canti di lotta in lingua originale raccolti sul posto da Moses Asch.
Si trova pure nella colonna sonora del documentario «Amandla!: A Revolution in Four-Part Harmony» realizzato nel 2002 dal regista Lee Hirsch.
Tina sizwe, tina sizwe esintsundu,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/8 - 12:41
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
L'Impero (sigla Ballarò)
[2011]
Parole di Alessandro Mannarino
Sulla melodia di «Jeux d’enfance» del Cirque du Soleil, composta da René Dupéré e Benoît Jutras
Dal settembre 2011 è la sigla del talk show «Ballarò» di RAI3 condotto da Giovanni Floris...
Parole di Alessandro Mannarino
Sulla melodia di «Jeux d’enfance» del Cirque du Soleil, composta da René Dupéré e Benoît Jutras
Dal settembre 2011 è la sigla del talk show «Ballarò» di RAI3 condotto da Giovanni Floris...
L’Impero è un grande centro commerciale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/8 - 11:09
Svegliatevi italiani
[2009]
Album «Bar della rabbia»
Album «Bar della rabbia»
Svegliatevi italiani brava gente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/8 - 10:39
Serenata silenziosa
[2011]
Album «Supersantos»
Album «Supersantos»
C'è chi ha detto qui non va pe' niente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/8 - 10:31
L'enfant et la gazelle
[1975]
Testo del paroliere francese Eddy Marnay
Musica del compositore francese Hubert Giraud
Album «Miriam Makeba & Bongi», con la figlia Bongi morta di parto nel 1985 a 35 anni.
L’Africa ed i suoi popoli, un legame simbiotico interrotto un giorno dallo sparo di alcuni uomini bianchi che di quel rapporto non sapevano nulla...
Testo del paroliere francese Eddy Marnay
Musica del compositore francese Hubert Giraud
Album «Miriam Makeba & Bongi», con la figlia Bongi morta di parto nel 1985 a 35 anni.
L’Africa ed i suoi popoli, un legame simbiotico interrotto un giorno dallo sparo di alcuni uomini bianchi che di quel rapporto non sapevano nulla...
Youm, lalala...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 20:52
Ndodemnyama Verwoerd!
[1965]
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”.
Autore: Vuyisile Mini.
“Attento, Verwoerd!” è un canto diretto a Hendrik Frensch Verwoerd (1901-1966), teorico e pratico del sistema segregazionista dell’apartheid, primo ministro del Sudafrica dal 1958 fino al suo assassinio ad opera di Dimitri Tsafendas, un immigrato greco, comunista, il quale per via della pelle non proprio chiara e delle sue idee era stato ostracizzato dalla società dei bianchi e che, a causa delle difficoltà incontrate nel paese che non lo aveva integrato, era andato alquanto fuori di testa. Si era certamente trattato di un delitto almeno indirettamente politico ma Tsafendas fu riconosciuto totalmente infermo di mente, schizofrenico. Il giudice però, anziché provvedere al ricovero in un centro di cura, sentenziò che la durata della sua pena era affidata al buon cuore del Presidente… Così Tsafendas fu... (Continues)
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”.
Autore: Vuyisile Mini.
“Attento, Verwoerd!” è un canto diretto a Hendrik Frensch Verwoerd (1901-1966), teorico e pratico del sistema segregazionista dell’apartheid, primo ministro del Sudafrica dal 1958 fino al suo assassinio ad opera di Dimitri Tsafendas, un immigrato greco, comunista, il quale per via della pelle non proprio chiara e delle sue idee era stato ostracizzato dalla società dei bianchi e che, a causa delle difficoltà incontrate nel paese che non lo aveva integrato, era andato alquanto fuori di testa. Si era certamente trattato di un delitto almeno indirettamente politico ma Tsafendas fu riconosciuto totalmente infermo di mente, schizofrenico. Il giudice però, anziché provvedere al ricovero in un centro di cura, sentenziò che la durata della sua pena era affidata al buon cuore del Presidente… Così Tsafendas fu... (Continues)
Pasopa Nantsi ndodemnyama, Verwoerd!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 15:24
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Khawuleza
[1965]
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”, in duetto con Harry Belafonte
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese... (Continues)
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”, in duetto con Harry Belafonte
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese... (Continues)
Khawuleza mama
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End (+ AT-XXI qualche anno dopo) 2012/9/7 - 14:36
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Fahrenheit 451
(Pivio-Marco Odino)
Fahrenheit 451 (1984) - 45 e MIX in vinile - edizioni WEA
Fahrenheit 451 (1984) - 45 e MIX in vinile - edizioni WEA
Voci di bambini
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:53
Al referendum rispondiamo no
E al referendum rispondiamo no!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:27
Radioattività
(Maggese)
1981 Radioattività/Svacco 45 giri
1981 Radioattività/Svacco 45 giri
Quando la centrale scoppierà
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:12
Song Itineraries:
No Nukes
Anche Tu Sei Mio Fratello
Angelo Di Mario
1973
(Tombolato-Di Mario)
(Tombolato-Di Mario)
Anche se non ti conosco,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 11:35
Marikana
[2012]
Una canzone scritta 24 ore dopo la strage di Marikana, Sudafrica, dove il 16 agosto scorso la polizia del presidente Zuma (membro del Partito comunista sudafricano, leader dell’African National Congress insieme a Nelson Mandela, imprigionato ed esiliato negli anni dell’apartheid) ha sparato sui minatori in sciopero uccidendone 34 e ferendone 78.
E’ per questo che Nelson Mandela ha passato quasi 30 anni nelle prigioni dei bianchi segregazionisti?
E’ per questo che Biko e altre migliaia di neri sudafricani hanno lottato e sono morti per la libertà?
Una canzone scritta 24 ore dopo la strage di Marikana, Sudafrica, dove il 16 agosto scorso la polizia del presidente Zuma (membro del Partito comunista sudafricano, leader dell’African National Congress insieme a Nelson Mandela, imprigionato ed esiliato negli anni dell’apartheid) ha sparato sui minatori in sciopero uccidendone 34 e ferendone 78.
E’ per questo che Nelson Mandela ha passato quasi 30 anni nelle prigioni dei bianchi segregazionisti?
E’ per questo che Biko e altre migliaia di neri sudafricani hanno lottato e sono morti per la libertà?
What would you say if I said
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 11:25
Westwind
[1966]
Album “The Magnificent Miriam Makeba”, poi anche in “Pata Pata” dell’anno seguente.
Scritta da Bongi Makeba, figlia di Miriam, prematuramente scomparsa nel 1985 a soli 35 anni.
Musica del compositore Caiphus Semenya, anch’egli nero sudafricano.
Canzone molto celebre anche nell’esecuzione di Nina Simone, che della Makeba fu molto amica.
Dedico questa canzone ai lavoratori neri sudafricani, ai minatori in particolare, e alla memoria dei loro morti, fucilati dalla polizia, quella dei governi bianchi di ieri e quella dei governi neri di oggi…
Album “The Magnificent Miriam Makeba”, poi anche in “Pata Pata” dell’anno seguente.
Scritta da Bongi Makeba, figlia di Miriam, prematuramente scomparsa nel 1985 a soli 35 anni.
Musica del compositore Caiphus Semenya, anch’egli nero sudafricano.
Canzone molto celebre anche nell’esecuzione di Nina Simone, che della Makeba fu molto amica.
Dedico questa canzone ai lavoratori neri sudafricani, ai minatori in particolare, e alla memoria dei loro morti, fucilati dalla polizia, quella dei governi bianchi di ieri e quella dei governi neri di oggi…
Westwind blow ye gentle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 09:38
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Papi Blues
Papi Blues
Canzone française – Papi Blues– Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 77
An de Grass 78
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Papi Blues, papi Blues, ça me rappelle quelque chose... N'y a-t-il pas eu, il y a bien longtemps, dans ces années-là précisément, les années 70, une chanson Mamy Blues... qui me rebattait les oreilles... ce qui pour un âne est vraiment terrible. C'était, si je me souviens bien, l'histoire d'une demoiselle qui partait à l'étranger et qui revenait et qui souffrait d'une sorte de spleen au souvenir de sa grand-mère... Mais la rengaine m'est restée dans l'oreille... Le Blues de la grand-mère... Et voilà que tu m'assènes un Blues du grand-père...
Pour... (Continues)
Canzone française – Papi Blues– Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 77
An de Grass 78
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Papi Blues, papi Blues, ça me rappelle quelque chose... N'y a-t-il pas eu, il y a bien longtemps, dans ces années-là précisément, les années 70, une chanson Mamy Blues... qui me rebattait les oreilles... ce qui pour un âne est vraiment terrible. C'était, si je me souviens bien, l'histoire d'une demoiselle qui partait à l'étranger et qui revenait et qui souffrait d'une sorte de spleen au souvenir de sa grand-mère... Mais la rengaine m'est restée dans l'oreille... Le Blues de la grand-mère... Et voilà que tu m'assènes un Blues du grand-père...
Pour... (Continues)
C'était l'année des trois papes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/9/6 - 23:03
Washington Square
[2010]
Album “Courage”
Cent’anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatosi nello stabilimento. In numero di vittime è la peggiore tragedia che si sia mai verificata a New York prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. A lasciarci la pelle furono quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate che morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché i padroni del complesso - Max Blanck e Isaac Harris, che l’anno precedente avevano stroncato un tentativo di sciopero delle operaie - avevano fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle lavoratrici di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte... (Continues)
Album “Courage”
Cent’anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatosi nello stabilimento. In numero di vittime è la peggiore tragedia che si sia mai verificata a New York prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. A lasciarci la pelle furono quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate che morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché i padroni del complesso - Max Blanck e Isaac Harris, che l’anno precedente avevano stroncato un tentativo di sciopero delle operaie - avevano fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle lavoratrici di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte... (Continues)
On the southeast corner of Greene Street and Waverly
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/6 - 12:26
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In questa canzone Carlos Cano prende una decisa posizione contro l'ingresso della Spagna nella NATO e si rivolge direttamente al primo ministro socialista Felipe González. Si vedano anche Cuervo Ingenuo e Desobediencia civil.