Accingendomi a ristrutturare anche questa "paginona" theodorakiana, una piccola nota linguistica sull'έγια μόλα, έγια λέσα marinaresco presente in questo testo e nominato da [gpt]. Il lessico marinaresco greco è, direi, almeno al 70% di origine veneziana; e tutta questa espressione è veneziana al 100%. Eja mola, eja lesa lo gridavano anche i vogatori della Serenissima; μόλα è "molla", imperativo del verbo molàr; e λέσα è probabilmente un misunderstanding per tesa, anche se persino il Λεξικό της κοινής Νεοελληνικής lo dà di origine ignota. Quanto all'eja proditoriamente ritirato fuori durante il Ventennio (eja eja alalà...) è un antico grido di battaglia che, in ultima analisi, proviene dal greco classico εἶα. Ad ogni modo, tanto per chiarire bene la cosa, lo stesso concetto di "tira e molla" (perché questo vuol dire) può essere espresso anche con τίρα μόλα (credo che non ci sia bisogno di... (Continues)
Riccardo Venturi 2012/5/16 - 16:00
Sempre proseguendo via via, e visto che Gian Piero la...tratta un po' male, qualche notizia e/o curiosità su Aliki Vouyouklaki. Nata il 20 luglio 1933, è scomparsa il 23 luglio 1996 all'età di 63 anni di un tumore al pancreas. Curioso che [gpt] citi di prim'acchito Solomòs nella sua introduzione, perché il primo compagno della Vouyouklaki ventenne fu lo scenografo, commediografo e poeta Alexis Solomòs, discendente del poeta nazionale. In seguito la Vouyouklaki ebbe come compagno il poeta Marios Ploritis, che abbiamo già visto da qualche parte nella sezione greca delle CCG come importante traduttore greco di Bertolt Brecht. In seguito sposò un divo del cinema greco, Dimitri Papamichail, da cui divorziò nel 1975. Nel 1960, per il film Madalena, aveva vinto il 1° premio al neonato Festival Cinematografico di Salonicco; la stampa popolare la considerò sempre la "Stella nazionale greca".
Survie è anche il nome di un'organizzazione nata nel 1984 che in Francia e in molti paesi africani si batte contro la "françafrique" ed il neocolonialismo dell'Eliseo...
Io non so chi ha risposto a Pinco Pazzo ma credo ci sia una precisazione da fare...
Davide, effettivamente non si è mai schierato (nel senso proprio del termine, ovvero, mettersi dalla parte di uno "schieramento") ma un'affermazione pubblica l'ha fatta (riportata dai nostri giornali Valtellinesi e quindi chi ha risposto a Pinco Pazzo, se non di qua, non poteva saperlo) dicendo di Non essere leghista.
Dire di non essere leghisti nelle Provincie di Como-Lecco e soprattutto Sondrio, è vero che non vuol dire schierarsi, ma solo "chiamandosi" fuori dallo schieramento che raggiunge il massimo consenso da noi ha dato prova comunque di menefreghismo verso il pensiero comune... con la lega che viaggia verso il 70% qui, gli sarebbe quasi convenuto schierarsi apertamente.
Per il resto beh... pensando ai racconti dei nonni miei e degli anziani qui in Valmasino devo dire che non potevate azzeccare... (Continues)
Un chardon et tant d'enfants à l'enterrement... C'est très bien pour un âne... Foi de Lucien.... Que faut-il de plus ? Un monument peut-être et des discours et une assemblée d'hommes sévères ? Que voulez-vous qu'on en fasse de tous ces gens et de leur monument, de leurs discours et de leur rassemblement ? Décidément, comme tous les ânes, je préfère le chardon et les enfants.
Lucien Lane
Lucien Lane 2012/5/15 - 21:41
Scopro ora che il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese è la base italiana de The Donkey Sanctuary, organizzazione no profit inglese che dal 1969 opera a difesa di questi animali:
Ringraziando per questa bellissima dedica (c'è modo di ascoltarla?) ti lascio una mia foto (virtualmente autografata) mentre sono al "lavoro" all'interno di CMS (durante la costruzione) dove, coerentemente con il ruolo di webmaster di questo sito, indosso una maglietta del gruppo Suisse sans armée (il cui livello di utopia è probabilmente pari a quello di un ipotetico gruppo "Italia senza giuoco del calcio") che recita "L'armée, ça tue, ça pollue et ça rend con".
Lorenzo 2012/5/15 - 16:43
Ecco qua, Lorenzo... (ma voi che avete a che fare coi bosoni siete tutti matti come Évariste?)
Purtroppo no, c'è anche della gente noiosamente normale. Comunque si sente che la canzone e' degli anni '60. Le varie specie di boson intermédiaire (Vector Boson) sono state scoperte tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, a DESY e al CERN.
L'ho ascoltata. In effetti è completamente folle. In tempi più recenti i Gogol Bordello hanno scritto un'altra canzone ugualmente folle dedicata alla fisica delle particelle...
SUPERTHEORY OF SUPEREVERYTHING
First time I had read the Bible
It had stroke me as unwitty
I think it may started rumor
That the Lord ain't got no humor
Put me inside SSC
Let's test superstring theory
Oh yoi yoi accelerate the protons
stir it twice and then just add me, 'cause
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made of marble
Or Canal Street bling
From the maelstrom of the knowledge
Into the labyrinth of doubt
Frozed underground ocean
melting - nuking on my mind
Yes give me Everything Theory
Without Nazi uniformity
My brothers are protons
My sisters are neurons
Stir it twice, it's instant family!
I don't read the Bible
I don't trust disciple
Even if they're made... (Continues)
Sapessi quante volte ho scritto Γαργαρουνάκης invece di Γαργανουράκης, povero Χαράλαμπος, voce cretese che sembrava ineguagliabile, e invece la uguagliò quella dell'Archànghelos. Anzi, ti prego di stare attento al mio prossimo invio, Riccardo, perché ho in mente un disco tutto di Garganourakis. O Garganourakis? Boh?
Gian Piero Testa 2012/5/15 - 20:35
Incredibile, è successo anche a me la prima volta che ho scritto Γαργανουράκης. La stessa cosa tua. Ma questo succede perché in realtà, negli alfabeti con cui si ha consuetudine (l'alfabeto greco l'ho imparato a 13 anni) non si "legge": si capta l'intera parola come fosse un ideogramma cinese. E nell'estrema rapidità della cosa, qualche volta si sbaglia: succede sovente anche nella nostra lingua materna di pigliare fischi per fiaschi. Tu immagina cosa deve succedere a un polacco: a tale riguardo eccoti la famosissima "gag" di Grzegorz Brzęczyszczykiewicz. E' in tedesco con sottotitoli in ceco, ma fa ridere lo stesso; nello spezzone si sente la pronuncia esatta del cognome polacco, che segue comunque la corretta ortografia di quella lingua. Credevo fosse un cognome inesistente, ma ecco cosa ti spunta su Feisbuk!
Certo che dovevano stare fuori per anni questi pescatori bretoni se dovevano andare fino a Capo Horn nel canale di Drake che sta in sudamerica dall'altra parte del mondo. Mah. (Rag. Andrea Rizzuto)
Circa 6 mesi per volta, a quanto ne so...altrimenti mi dica come mai li chiamavano "Cap Horniers..." :-P (RV)
Lo so, lo so com'è, Riccardo. E concordo sulla fertilità dell'utopia e sulla sanità dell'immaginazione, che ci impedisce di pensare che ciò che c'è ci sia da sempre e per sempre. E se i tempi dei cambiamenti sono così lunghi da valere, per le nostre effimere esistenze, come vere e proprie eternità, almeno il gioco di sostituire qualche pezzo dell'esistente con qualcosa d'altro, o anche con il suo contrario, e vedere come poi possa funzionare la baracca, è pur sempre divertente. Insomma, vengo anch'io...
May 15, 2012
Traduzione inglese di Riccardo Venturi
15 maggio 2012
Storicamente, le traduzioni di Fabrizio De André sono state le prime traduzioni di canzoni che abbia mai fatto; una tradizione che si rinverdisce oggi.
THEY'LL COME AND ASK YOU ABOUT OUR LOVE (Continues)