Una Questione Privata
Version française – UNE QUESTION PRIVÉE – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Una Questione Privata – Contratto Sociale GNU Folk – 2010
UNE QUESTION PRIVÉE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/5 - 21:17
Western Hero
(1994)
Mi sembra un bel modo di evidenziare il contrasto tra gli alleati contro i nazisti e il Giappone nella II guerra mondiale e cosa sono diventati ora i paladini dell'Occidente. E' in Sleeps With Angels.
Mi sembra un bel modo di evidenziare il contrasto tra gli alleati contro i nazisti e il Giappone nella II guerra mondiale e cosa sono diventati ora i paladini dell'Occidente. E' in Sleeps With Angels.
Frontier town,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico 2012/3/5 - 19:13
Witch Hunt (Part III of Fear)
[1981]
Album “Moving Pictures”
Terza di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
Album “Moving Pictures”
Terza di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
The night is black, without a moon.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/5 - 16:28
Song Itineraries:
Witches
The Weapon (Part II of Fear)
[1982]
Album “Signals”
Seconda di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
Album “Signals”
Seconda di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
We've got nothing to fear but fear itself?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/5 - 16:27
Thank You
[2005]
Lyrics & Music by Emil van Steenwijk
Album: Slappe sjaak
Lyrics & Music by Emil van Steenwijk
Album: Slappe sjaak
Come on common people
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/5 - 16:01
Mon Pays
Chanson française – Mon Pays – Gilles Vigneault - 1964
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, il y a des gens du bout du monde qui parlent comme nous. Ce sont les Québécois... Bien sûr, il y en a d'autres... On en trouve jusqu'en Océanie... Ce sont des exilés qui se sont accrochés à la terre où on les avait envoyés se perdre... Prends les ceusses qu'on avait envoyés à Cayenne... ou en Nouvelle-Calédonie, comme le fut Louise Michel. Et ces Québecois, j'y reviens, sont des gens qui ont hérité d'un pays bien froid... Vraiment très froid... à tel point froid, qu'un de leurs chanteurs a écrit : « Mon pays, ce n'est pas un pays, c'est l'hiver »....
Oui, oui, je me souviens très bien de lui et de cette chanson, dit Lucien l'âne. Une chanson que, quand on l'a entendue une fois, on ne peut jamais l'oublier... C'est Gilles Vigneault... Et je crois comprendre ce qui te plaît tant dans cette chanson... Oh,... (Continues)
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, il y a des gens du bout du monde qui parlent comme nous. Ce sont les Québécois... Bien sûr, il y en a d'autres... On en trouve jusqu'en Océanie... Ce sont des exilés qui se sont accrochés à la terre où on les avait envoyés se perdre... Prends les ceusses qu'on avait envoyés à Cayenne... ou en Nouvelle-Calédonie, comme le fut Louise Michel. Et ces Québecois, j'y reviens, sont des gens qui ont hérité d'un pays bien froid... Vraiment très froid... à tel point froid, qu'un de leurs chanteurs a écrit : « Mon pays, ce n'est pas un pays, c'est l'hiver »....
Oui, oui, je me souviens très bien de lui et de cette chanson, dit Lucien l'âne. Une chanson que, quand on l'a entendue une fois, on ne peut jamais l'oublier... C'est Gilles Vigneault... Et je crois comprendre ce qui te plaît tant dans cette chanson... Oh,... (Continues)
Mon pays ce n’est pas un pays, c’est l’hiver
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/5 - 15:43
My Bloody Palestine
[2006]
Lyrics & Music by Alastair Moodie
Album: Television Memories
Lyrics & Music by Alastair Moodie
Album: Television Memories
As I walked down the street
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/5 - 14:45
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Canzone per Edo
grazie, siamo i genitori di Edo, per aver pubblicato la canzone dei Gang che noi troviamo bellissima.in una decina di giorni 2366 visualizzazioni su you tube. grazie ai nistri e ai suoi amici.!
mariapia merzagora 2012/3/5 - 14:12
Γράμματα απ' τη Γερμανία
A corredo della canzone n. 8 (Al Caffé Greco) ecco il link alla canzone citata "Το δικό μου πάπλωμα/Il mio materasso". E' di Yorgos Mitsakis e la eseguiva la coppia Kazantzidis-Marinella:
Gian Piero Testa 2012/3/5 - 09:10
Da raccontarti all'alba
(Cherubini / Maroccolo)
Album: "A.C.A.U. La nostra meraviglia" (2004)
Lorenzo Cherubini: voce
Cristiano Della Monica: batteria
Antonio Gabellini: chitarra acustica
Album: "A.C.A.U. La nostra meraviglia" (2004)
Lorenzo Cherubini: voce
Cristiano Della Monica: batteria
Antonio Gabellini: chitarra acustica
Troverò una storia da raccontarti all'alba
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/5 - 08:38
Waterloo
1984
Mia madre parla a raffica
Mia madre parla a raffica
“Bel colpo “ disse Wellington alludendo alla vittoria
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/5 - 00:27
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
Un'altra medicina
(E. De Angelis – F. Guarino - E. De Angelis)
Ernesto ha tutta l’aria di un bambino
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/5 - 00:26
Song Itineraries:
Che Guevara
Non basta saper cantare
[2010]
Album live "Work in Progress", con Lucio Dalla
Per non moltiplicare, seppur in accoppiata, due autori già esistenti sulle CCG, ho preferito attribuire la canzone a De Gregori, autore del testo e coautore della musica con Lucio Dalla.
A 30 anni di distanza da "Banana Republic", l'album dal vivo che già li vide insieme.
Album live "Work in Progress", con Lucio Dalla
Per non moltiplicare, seppur in accoppiata, due autori già esistenti sulle CCG, ho preferito attribuire la canzone a De Gregori, autore del testo e coautore della musica con Lucio Dalla.
A 30 anni di distanza da "Banana Republic", l'album dal vivo che già li vide insieme.
Proprio all'angolo della finestra c'è un bel quarto di luna
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/4 - 15:56
Rodolfo De Angelis: Ma cos'è questa crisi?
Chanson italienne - Ma cos'è questa crisi ? – Rodolfo De Angelis – 1933
Fantastique ! Elle me rappelle la ritournelle que j'entendis pour la première fois à Rome en 1933 ; j'avais alors six ans... On dirait qu'on l'a écrite aujourd'hui !!! En particulier, les réunions de gouvernements....
Marco - 23/2/2012 - 11:26
Une chanson de l'époque fasciste mais malgré tout actuelle, au moment où les spéculateurs financiers sont en train de s'acharner contre la pauvre Grèce et nous tiennent tranquilles avec la perspective de sacrifices "de larmes et de sang" nécessaire pour surmonter une Crise qu'ils ont rendue interminable et qu'il vaut seulement pour les pauvres pendant qu'eux, les riches et les puissants continuent à concentrer richesses et à engraisser leurs armées... Un autre de leurs nombreux stratagèmes dans la sempiternelle "Guerre de Cent Mille Ans que les riche font aux pauvres", comme... (Continues)
Fantastique ! Elle me rappelle la ritournelle que j'entendis pour la première fois à Rome en 1933 ; j'avais alors six ans... On dirait qu'on l'a écrite aujourd'hui !!! En particulier, les réunions de gouvernements....
Marco - 23/2/2012 - 11:26
Une chanson de l'époque fasciste mais malgré tout actuelle, au moment où les spéculateurs financiers sont en train de s'acharner contre la pauvre Grèce et nous tiennent tranquilles avec la perspective de sacrifices "de larmes et de sang" nécessaire pour surmonter une Crise qu'ils ont rendue interminable et qu'il vaut seulement pour les pauvres pendant qu'eux, les riches et les puissants continuent à concentrer richesses et à engraisser leurs armées... Un autre de leurs nombreux stratagèmes dans la sempiternelle "Guerre de Cent Mille Ans que les riche font aux pauvres", comme... (Continues)
MAIS QUELLE CRISE ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/4 - 15:21
The Lebanon
[1984]
Lyrics by Philip Oakey
Music by Jo Callis
Album: Hysteria
"The Lebanon" is a song by the British synthpop group The Human League. Written jointly by lead singer Philip Oakey and keyboard player Jo Callis, it was recorded at Air studios between 1983-1984. Originally an album track on Hysteria, it was released as a single in the UK and the U.S. and was the first single to be released from that album. The song was conceived, written and recorded at a time when the band was under considerable pressure to provide Virgin Records with a follow up album to equal the enormous international success of Dare . The band had taken up residence in the £1000 a day Air Studios; they were there a full year and were agonizing (and arguing) over every note of every track.
"The Lebanon" was a radical departure from what was accepted as the soft synthpop sound of the Human League and could almost... (Continues)
Lyrics by Philip Oakey
Music by Jo Callis
Album: Hysteria
"The Lebanon" is a song by the British synthpop group The Human League. Written jointly by lead singer Philip Oakey and keyboard player Jo Callis, it was recorded at Air studios between 1983-1984. Originally an album track on Hysteria, it was released as a single in the UK and the U.S. and was the first single to be released from that album. The song was conceived, written and recorded at a time when the band was under considerable pressure to provide Virgin Records with a follow up album to equal the enormous international success of Dare . The band had taken up residence in the £1000 a day Air Studios; they were there a full year and were agonizing (and arguing) over every note of every track.
"The Lebanon" was a radical departure from what was accepted as the soft synthpop sound of the Human League and could almost... (Continues)
She dreams of nineteen sixty-nine
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/4 - 12:05
We Are Worry About The World
[2009]
Musica di Tobias
WE ARE WORRY ABOUT THE WORLD ! SU QUESTO MONDO SI STA VERAMENTE MALE. LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, SIAMO SICURI (SE NON SI INTERVERRÀ), LA FARÀ DA PADRONA. VOGLIONO MITIGARE MOLTE COSE! MENTRE SI SOTTOVALUTA DI AUMENTARE I REDDITI DELLE PERSONE POVERE. È COME DIRE AD UN ALTRO ESSERE UMANO: TU NON PUOI VIVERE..
Musica di Tobias
WE ARE WORRY ABOUT THE WORLD ! SU QUESTO MONDO SI STA VERAMENTE MALE. LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, SIAMO SICURI (SE NON SI INTERVERRÀ), LA FARÀ DA PADRONA. VOGLIONO MITIGARE MOLTE COSE! MENTRE SI SOTTOVALUTA DI AUMENTARE I REDDITI DELLE PERSONE POVERE. È COME DIRE AD UN ALTRO ESSERE UMANO: TU NON PUOI VIVERE..
Strumentale.
Contributed by giorgio 2012/3/4 - 09:10
La storia che tra poco
Version française - L'HISTOIRE QUE SOUS PEU – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – La storia che tra poco – I Gufi – 1968
Voici le morceau qui introduit le mythique album de 1968 : "Non Spingete, Scappiamo Anche Noi" (Ne poussez pas, on fout le camp nous aussi).
Chanson italienne – La storia che tra poco – I Gufi – 1968
Voici le morceau qui introduit le mythique album de 1968 : "Non Spingete, Scappiamo Anche Noi" (Ne poussez pas, on fout le camp nous aussi).
L'HISTOIRE QUE SOUS PEU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/3 - 16:25
10 giorni
Testo di Ennio Salomone
Musica di Accursio Graffeo
Musica di Accursio Graffeo
10 giorni da li al mare e la barca naviga
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/3/3 - 09:30
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Io sono un generale
Chanson italienne – Io sono un generale – I Gufi – 1968
Voici Lucien l'âne mon ami une chanson qui s'intitule « Je suis un général »...Quel merveilleux portrait d'imbécile ambitieux et prétentieux... Une vraie ganache. Un maréchal, des maraîchers...Un général, des générés.... Voilà le pluriel des grands officiers tel qu'il était vu par Boris Vian.
On ne peut que l'approuver, dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Il ne suffit pas d'être antimilitariste, il faut être carrément antimilitaire ou comme disait Boris, toujours lui, violemment pro-civil. Mais quand même, un chanson avec un titre pareil... Quelle idée, ils ont ces hiboux !
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, elle me rappelle la Chanson du Général de Castagnetas, tu sais ce général mexicain qui attendait la révolution et qui était grand comme ça...
Enfin, dit Lucien l'âne, tant qu'il y aura des militaires... Tant que durera... (Continues)
Voici Lucien l'âne mon ami une chanson qui s'intitule « Je suis un général »...Quel merveilleux portrait d'imbécile ambitieux et prétentieux... Une vraie ganache. Un maréchal, des maraîchers...Un général, des générés.... Voilà le pluriel des grands officiers tel qu'il était vu par Boris Vian.
On ne peut que l'approuver, dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Il ne suffit pas d'être antimilitariste, il faut être carrément antimilitaire ou comme disait Boris, toujours lui, violemment pro-civil. Mais quand même, un chanson avec un titre pareil... Quelle idée, ils ont ces hiboux !
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, elle me rappelle la Chanson du Général de Castagnetas, tu sais ce général mexicain qui attendait la révolution et qui était grand comme ça...
Enfin, dit Lucien l'âne, tant qu'il y aura des militaires... Tant que durera... (Continues)
JE SUIS UN GÉNÉRAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/2 - 15:54
La città nera
Bellissima, non ci sono parole, l'ho sentita nel disco dei Me Pek e Barba è veramente splendida
Paride 2012/3/2 - 11:45
Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
Caspiterina!!! Proprio vero é un intero testo narrativo di mille vite. Felliniano direi.
Leo 2012/3/2 - 07:35
Il mostro
[1992]
Dall'album intitolato "C'hanno preso tutto"
Parole e musica di Samuele Bersani
L'anno precedente il giovanissimo, quasi esordiente Samuele Bersani l'aveva interpretata dal vivo nel corso del tour di Lucio Dalla, il suo scopritore, il quale - generosamente - aveva inserito "Il mostro" nel suo album "Amen" e nella versione dello stesso Samuele, come omaggio del maestro al suo giovane allievo.
Dall'album intitolato "C'hanno preso tutto"
Parole e musica di Samuele Bersani
L'anno precedente il giovanissimo, quasi esordiente Samuele Bersani l'aveva interpretata dal vivo nel corso del tour di Lucio Dalla, il suo scopritore, il quale - generosamente - aveva inserito "Il mostro" nel suo album "Amen" e nella versione dello stesso Samuele, come omaggio del maestro al suo giovane allievo.
Ecco spuntare da un mondo lontano l'ultimo mostro peloso e gigante
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/1 - 22:42
Lunedì del valsusino
Chanson italienne - Lunedì del valsusino - Luca Abbà
Ah, Lucien l'âne mon ami, voilà qu'il y a à nouveau de grands combats dans les montagnes, là-bas au pied des Alpes, dans le Val de Susa, le Val de Suse. Et voilà qu'à nouveau les troupes des riches et des puissants s'en prennent aux gens, aux paysages et aux villages... Et qu'à l'appel des montagnards, de toutes les vallées, de toutes les plaines, de toutes les collines viennent des femmes et des hommes pour mener l'œuvre de résistance. C'est le sens de la chanson et je dois te dire deux mots de son auteur... qui est un de ces Valsusains, un de ces gens en lutte et c'est lui qui fut gravement blessé l'autre jour, quand pour échapper aux sbires et sauver sa peau de la bastonnade massacrante qui se préparait, il dut se réfugier en haut d'un pylône... et en chuta de quinze mètres.
Oh, dit Lucien l'âne en dressant toute son échine, je la... (Continues)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voilà qu'il y a à nouveau de grands combats dans les montagnes, là-bas au pied des Alpes, dans le Val de Susa, le Val de Suse. Et voilà qu'à nouveau les troupes des riches et des puissants s'en prennent aux gens, aux paysages et aux villages... Et qu'à l'appel des montagnards, de toutes les vallées, de toutes les plaines, de toutes les collines viennent des femmes et des hommes pour mener l'œuvre de résistance. C'est le sens de la chanson et je dois te dire deux mots de son auteur... qui est un de ces Valsusains, un de ces gens en lutte et c'est lui qui fut gravement blessé l'autre jour, quand pour échapper aux sbires et sauver sa peau de la bastonnade massacrante qui se préparait, il dut se réfugier en haut d'un pylône... et en chuta de quinze mètres.
Oh, dit Lucien l'âne en dressant toute son échine, je la... (Continues)
LUNDI DU VALSUSAIN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/1 - 17:33
Katrina Wasn't the First Time
This track is about the flood in 1927 that set the precedent for the literal abandonment of African-Americans by the U.S. Government. Blacks were rounded up to work on the levy while White families were rescued.
I was six back in 27 my father was that reverend known for pulling fire out of heaven and we’d eat blessings with families hard up for collections which included us cause mom barely got paid for lessons but we’d keep pressing, a sharecropper’s life is stressing especially when you’ve got seven other sisters and brethren and the ones getting richer off my family’s sweating always seemed to use their pale complexion as a weapon but that didn’t set in for me until that river threatened to wash us all away like Noah back to the beginning. [oh] they all knew it was gone-come, cause delta was to blues what crackers was to-guns [oh] planters knew we was gone run so they rounded up everyone black under the sun - coppers spotted sharecroppers on stroll and they made’em work the levee hard for no dough ... (Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/1 - 15:57
Non creder che sia l'abito
Chanson italienne – Non creder che sia l'abito – I Gufi – 1969
On l'a toujours su que « la bite ne fait pas le moine »... Vian lui-même disait : « Un homme marchait l'habit à la main... »
En effet, dit Marco Valdo M.I.. Cela dit, il s'agit d'une chanson ancienne... Du temps où il y avait encore un service militaire... Elle me rappelle une autre chanson, de langue française, intitulée Sept Ans de Malheur, attribuée à Boris Vian (c'était partiellement exact... pour la musique) mais en réalité, elle était de Léo Campion.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
On l'a toujours su que « la bite ne fait pas le moine »... Vian lui-même disait : « Un homme marchait l'habit à la main... »
En effet, dit Marco Valdo M.I.. Cela dit, il s'agit d'une chanson ancienne... Du temps où il y avait encore un service militaire... Elle me rappelle une autre chanson, de langue française, intitulée Sept Ans de Malheur, attribuée à Boris Vian (c'était partiellement exact... pour la musique) mais en réalité, elle était de Léo Campion.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
NE CROIS PAS QUE L'HABIT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/1 - 15:52
The 4th Branch
Album: Revolutionary Vol. 2 (2003)
The new age is upon us
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/1 - 15:51
Sept ans de malheur
Chanson française – Léo Campion
Interprètes : Boris Vian, Les 4 Barbus, Mouloudji et d'autres.
Texte : Léo Campion
Musique : Boris Vian & Alain Goraguer
Voici donc une chanson de Léo Campion... Elle s'intitule Sept ans de malheur... Une chanson nettement antimilitaire....
Moi, dit Lucien l'âne en riant comme seul peut le faire un âne venu d'orient (du Moyen-Orient), j'avais toujours cru que cette chanson était de Boris Vian. Voilà que tu me dis qu'elle est de Léo Campion... Je le croyais objecteur de conscience, anarchiste, barbu et tout et tout... Il était vraiment drôle.
C'est bien de lui qu'il s'agit. Et à mon sens, il ne détonne pas avec Boris Vian... Il ne détonnait pas plus auprès de Pierre Dac... Cela dit, il a découvert l'anarchie à Bruxelles, chez un libraire appelé très opportunément Dieu. Car, à Bruxelles, Dieu était non seulement libraire, mais aussi anarchiste. Et... (Continues)
Interprètes : Boris Vian, Les 4 Barbus, Mouloudji et d'autres.
Texte : Léo Campion
Musique : Boris Vian & Alain Goraguer
Voici donc une chanson de Léo Campion... Elle s'intitule Sept ans de malheur... Une chanson nettement antimilitaire....
Moi, dit Lucien l'âne en riant comme seul peut le faire un âne venu d'orient (du Moyen-Orient), j'avais toujours cru que cette chanson était de Boris Vian. Voilà que tu me dis qu'elle est de Léo Campion... Je le croyais objecteur de conscience, anarchiste, barbu et tout et tout... Il était vraiment drôle.
C'est bien de lui qu'il s'agit. Et à mon sens, il ne détonne pas avec Boris Vian... Il ne détonnait pas plus auprès de Pierre Dac... Cela dit, il a découvert l'anarchie à Bruxelles, chez un libraire appelé très opportunément Dieu. Car, à Bruxelles, Dieu était non seulement libraire, mais aussi anarchiste. Et... (Continues)
Il avait tout pour être heureux
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/1 - 15:40
Dear God
[1986]
Singolo poi incluso nell’album “Skylarking” dell’anno seguente.
Alla sua uscita in Gran Bretagna molti negozi di dischi si rifiutarono di vendere questo singolo.
Il brano vanta una cover del grande artista trip-hop Tricky.
Singolo poi incluso nell’album “Skylarking” dell’anno seguente.
Alla sua uscita in Gran Bretagna molti negozi di dischi si rifiutarono di vendere questo singolo.
Il brano vanta una cover del grande artista trip-hop Tricky.
Dear God, hope you get the letter and
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/1 - 14:54
Channel Z
[1989]
Album “Cosmic Thing”
Una canzone che parla di alcune schifezze occorse all’America durante l’era Reagan (e la prima parte di quella Bush senior), dal faraonico e fallimentare progetto “Star Wars” allo scandalo Iran-Contra e la guerra “segreta” contro il Nicaragua sandinista finanziata con traffici di armi e di droga, dai test nucleari sulla superficie e nel sottosuolo del Nevada, proseguiti fini al 1992, dalla questione della “deregulation” dei media, trasformatasi in breve in una “concentration” nelle mani di pochi, con quel che ne consegue in termini di libertà ad informare e ad essere informati, fino al lungo periodo di crisi e recessione del mercato finanziario ed immobiliare che si registrò negli USA a cavallo degli anni 80 e 90 a causa del mancato controllo federale sui prestiti e sulla miriade di società finanziarie, una bolla che ad un certo punto esplose (nota come “the savings and loan crisis”) producendo un danno di quasi 90 miliardi dollari e travolgendo un sacco di gente…
Album “Cosmic Thing”
Una canzone che parla di alcune schifezze occorse all’America durante l’era Reagan (e la prima parte di quella Bush senior), dal faraonico e fallimentare progetto “Star Wars” allo scandalo Iran-Contra e la guerra “segreta” contro il Nicaragua sandinista finanziata con traffici di armi e di droga, dai test nucleari sulla superficie e nel sottosuolo del Nevada, proseguiti fini al 1992, dalla questione della “deregulation” dei media, trasformatasi in breve in una “concentration” nelle mani di pochi, con quel che ne consegue in termini di libertà ad informare e ad essere informati, fino al lungo periodo di crisi e recessione del mercato finanziario ed immobiliare che si registrò negli USA a cavallo degli anni 80 e 90 a causa del mancato controllo federale sui prestiti e sulla miriade di società finanziarie, una bolla che ad un certo punto esplose (nota come “the savings and loan crisis”) producendo un danno di quasi 90 miliardi dollari e travolgendo un sacco di gente…
I am livin' on Channel Z
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/1 - 13:59
A Great Day for Freedom
[1994]
Album “The Division Bell”
Una canzone sulle grandi speranze alimentate dalla caduta del Muro di Berlino e sull’altrettanto grande disillusione successiva…
“There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.” (David Gilmour in un’intervista su “Guitar World” del settembre 1994)
Album “The Division Bell”
Una canzone sulle grandi speranze alimentate dalla caduta del Muro di Berlino e sull’altrettanto grande disillusione successiva…
“There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.” (David Gilmour in un’intervista su “Guitar World” del settembre 1994)
On the day the wall came down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/1 - 11:34
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
Surf City Eastern Block
[2006]
Singolo poi inserito nell’album “Neon Bible” dell’anno seguente.
Singolo poi inserito nell’album “Neon Bible” dell’anno seguente.
It's a shame about the roadblock
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/1 - 11:25
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
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