Wooden Ships
Versione spagnola di Gustavo Sierra Fernandez
Y es de nuevo David Crosby, Jefferson Airplane extraoficial (junto a Jerry García y Nicky Hopkins), el que les brindó de una de sus canciones más emblemáticas a finales de los 60, aunque ésta no es una versión, sino más bien “canciones gemelas”, hijas de padres diferentes. Paul Kantner cuenta que la canción se le ocurrió a David Crosby junto a él y a Stephen Stills en un paseo en barco, y que cada uno fue añadiendo un verso: así nació “Wooden ships”, una canción que recrea el encuentro de un Adán y una Eva (probablemente, uno del bloque capitalista y otro del comunista) en un panorama postapocalíptico.
Crosby, Stills & Nash grabaron la canción en su primer disco, cinco meses después lo haría Jefferson Airplane también a tres voces, cambiando ligeramente la letra: el cambio más significativo es ese final “monta en la música” que Balin canta desgarradamente con los lamentos de Grace Slick... (Continues)
Crosby, Stills & Nash grabaron la canción en su primer disco, cinco meses después lo haría Jefferson Airplane también a tres voces, cambiando ligeramente la letra: el cambio más significativo es ese final “monta en la música” que Balin canta desgarradamente con los lamentos de Grace Slick... (Continues)
BARCOS DE MADERA
(Continues)
(Continues)
2012/3/11 - 23:19
Thoughts of a Soldier
[2005]
Album: Navigator
Album: Navigator
It never was and never will be
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/11 - 21:25
Vi ricordate quel venti di luglio
un sito stupendo.
grazie di cuore ai compagni che lo tengono in vita e attivo.
a loro, e a chiunque volesse o potesse rispondermi, pongo una domanda.
a Genova 2001 il corteo che partì da via Tolemaide, quello che si concluse tragicamente con la morte di Carlo, aveva in testa un enorme camion da cui partiva la musica. poco prima delle cariche diffondeva una canzone che non ho più trovato, si trattava di una specie di rap con dei cori epici, mi sembra in inglese. per me fu un momento indimenticabile, per questo da allora cerco autore e titolo di quella canzone. qualcuno può aiutarmi?
ciao e grazie
grazie di cuore ai compagni che lo tengono in vita e attivo.
a loro, e a chiunque volesse o potesse rispondermi, pongo una domanda.
a Genova 2001 il corteo che partì da via Tolemaide, quello che si concluse tragicamente con la morte di Carlo, aveva in testa un enorme camion da cui partiva la musica. poco prima delle cariche diffondeva una canzone che non ho più trovato, si trattava di una specie di rap con dei cori epici, mi sembra in inglese. per me fu un momento indimenticabile, per questo da allora cerco autore e titolo di quella canzone. qualcuno può aiutarmi?
ciao e grazie
Marco Schettini 2012/3/11 - 21:07
Víctor Jara no murió
Kambotes
Se cierran las manos y es tarde para abrir
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 20:39
Song Itineraries:
Víctor Jara
Homenaje
Album: A mi ciudad - 1981
A Víctor Jara
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 20:32
Song Itineraries:
Víctor Jara
Su voz no será callada
1975
Caiste Por Inocente
Caiste Por Inocente
En el estadio de Chile
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 20:21
Màrtires
[2000]
Nell'album "Alabanza - Por la fuerza de la razón"
Disco prodotto nientepopòdimeno che da Doctor Dread
(B.B.)
Nell'album "Alabanza - Por la fuerza de la razón"
Disco prodotto nientepopòdimeno che da Doctor Dread
(B.B.)
Todo es tan confuso
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 20:12
Libertad
dedicata a Victor Jara
No puedo olvidar
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 20:09
Song Itineraries:
Víctor Jara
La scuola di Beslan
La scuola di Beslan di Evghenij Evtushenko (traduzione di Nadia Cicognini)
Musica di Pino Barillà ed Alessandro Luvarà
Arrangiamento di Alessandro Luvarà
Chitarre di Giancarlo Mazzù
Musica di Pino Barillà ed Alessandro Luvarà
Arrangiamento di Alessandro Luvarà
Chitarre di Giancarlo Mazzù
Io sono uno che non ha mai finito una scuola in vita sua
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 19:37
Diversi da chi?
Giovanni Pecora/Giuseppe Barillà/Alessandro Luvarà
Cosa dirai a tua madre, quando un giorno crescerai?
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQUijote82 2012/3/11 - 19:23
Canzone per Edo
grazie a voi
ero a genova, 2 punti in testa e i gas cs dappertutto; tutt'ora a volte, quando non mi sento troppo bene, spero che non si tratti di effetti ritardati del cs.
avete ragione: la canzone dei Gang ( miei amici e fratelli) è molto bella.
a loro fa onore averla scritta, a voi fa onore continuare, posso solo immaginare con quanto dolore, a mantenere viva la memoria di Edo.
Carlo, Edo...hasta siempre
ero a genova, 2 punti in testa e i gas cs dappertutto; tutt'ora a volte, quando non mi sento troppo bene, spero che non si tratti di effetti ritardati del cs.
avete ragione: la canzone dei Gang ( miei amici e fratelli) è molto bella.
a loro fa onore averla scritta, a voi fa onore continuare, posso solo immaginare con quanto dolore, a mantenere viva la memoria di Edo.
Carlo, Edo...hasta siempre
Marco 2012/3/11 - 19:10
Fallen Hero
[2005]
Album: Navigator
Album: Navigator
They called me the tragic hero
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/11 - 18:37
Llanto por Víctor Jara
La canzone per la precisione si chiama "LLANTO POR VICTOR JARA" e sarebbe attribuire al Canzoniere delle Lame visto che da questo fu pubblicata nel 1974 in Italia-Cile, tantopiù che il compositore delle musiche è Giuffrida, che del canzoniere delle lame faceva parte
DoNQuijote82 2012/3/11 - 18:12
Street Fighting Years
Dall'omonimo album del 1989 dedicata a Victor Jara
Chased you out of this world, didn't mean to stop
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/11 - 18:05
Song Itineraries:
Víctor Jara
Victor Jara's Hands
Album: "Carried to Dust" (2008)
Wire fences still coiled with flowers of the night
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 17:56
Shit and power
2002
Malavida
Malavida
E' guerra per le strade stanotte
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 17:28
Song Itineraries:
Shit, our sister
Vento
2003
Ocio ai luf
Ocio ai luf
Vento che soffia lento
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 15:15
Song Itineraries:
Che Guevara
Cold War
[2000]
Album: Maschine Zeit
Album: Maschine Zeit
Somewhere down in mother Russia
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/11 - 14:00
This World
[2002]
Album: Survivor
Album: Survivor
For centuries and centuries
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/11 - 13:49
Ocio al luf
2003
Ocio ai luf
Ocio ai luf
So l'aldela dei spi usto sura dei gach
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 13:13
Song Itineraries:
AWV (AntiWar Wolves)
Lacrime del sole
Il seme e la speranza 2006
Ai Gang fu chiesto di comporre un inno per il sindacato contadino CIA. Questo è il risultato
La cultura contadina è stata per millenni una cultura legata alle stagioni, a una scansione del tempo ciclica e non storica. Nella storia è entrata da poco tempo, forse un cinquantennio, poco più, poco meno…
E quell’essere stati fuori dalla storia non va perduto, non va dimenticato poiché molto c’è in quella cultura che oggi va ripreso e rivalutato.
Soprattutto l’essere parte di tutto l’universo. Di ciò che è vita e che ogni volta ci appartiene e nello stesso tempo ci oltrepassa. Cantare oggi questo sentimento, questa religiosità, ci permette di dare una risposta a ciò che siamo e a chi siamo. Per farlo abbiamo ritrovato una canzone gaelica, dei celti, dell’inizio della storia europea. Questa canzone dice di essere tutto, di essere presenti a tutto ciò che accade.
“Io... (Continues)
Ai Gang fu chiesto di comporre un inno per il sindacato contadino CIA. Questo è il risultato
La cultura contadina è stata per millenni una cultura legata alle stagioni, a una scansione del tempo ciclica e non storica. Nella storia è entrata da poco tempo, forse un cinquantennio, poco più, poco meno…
E quell’essere stati fuori dalla storia non va perduto, non va dimenticato poiché molto c’è in quella cultura che oggi va ripreso e rivalutato.
Soprattutto l’essere parte di tutto l’universo. Di ciò che è vita e che ogni volta ci appartiene e nello stesso tempo ci oltrepassa. Cantare oggi questo sentimento, questa religiosità, ci permette di dare una risposta a ciò che siamo e a chi siamo. Per farlo abbiamo ritrovato una canzone gaelica, dei celti, dell’inizio della storia europea. Questa canzone dice di essere tutto, di essere presenti a tutto ciò che accade.
“Io... (Continues)
Siamo lacrime del sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQUijote82 2012/3/11 - 12:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Polenta e kebab
dall'album "Noblesse oblige" (2012)
feat. Luca O Zulù (99 Posse)
feat. Luca O Zulù (99 Posse)
Strane creature verdi che studiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 12:05
Kälbermarsch
d'après la version italienne de Riccardo Venturi (2007) d'une
Chanson allemande – Kälbermarsch – Bertolt Brecht – 1943
Texte : Bertolt Brecht
Musique : Hanns Eisler
« Une des parodies les plus connues de l'Horst-Wessel-Lied est la Kälbermarsch (La Marche des veaux), tirée de « Chveik dans la deuxième Guerre mondiale », une pièce de Bertolt Brecht (1943), écrite pendant l'exil de Bertolt Brecht aux États-Unis. Originellement, elle aurait dû être jouée à Broadway, avec une musique de Kurt Weill. Weill ne crut pas au succès de ce drame, c'est pourquoi Brecht travailla avec le compositeur Hanns Eisler. La première eut lieu en 1957.
La chanson se place dans la situation suivante. Dans la prison militaire de Prague, se trouvent des prisonniers tchèques, qui doivent être enrôler de force dans l'armée allemande. C'est Chveik qui chante « La Marche des Veaux ».
Chanson allemande – Kälbermarsch – Bertolt Brecht – 1943
Texte : Bertolt Brecht
Musique : Hanns Eisler
« Une des parodies les plus connues de l'Horst-Wessel-Lied est la Kälbermarsch (La Marche des veaux), tirée de « Chveik dans la deuxième Guerre mondiale », une pièce de Bertolt Brecht (1943), écrite pendant l'exil de Bertolt Brecht aux États-Unis. Originellement, elle aurait dû être jouée à Broadway, avec une musique de Kurt Weill. Weill ne crut pas au succès de ce drame, c'est pourquoi Brecht travailla avec le compositeur Hanns Eisler. La première eut lieu en 1957.
La chanson se place dans la situation suivante. Dans la prison militaire de Prague, se trouvent des prisonniers tchèques, qui doivent être enrôler de force dans l'armée allemande. C'est Chveik qui chante « La Marche des Veaux ».
LA MARCHE DES VEAUX
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/11 - 11:56
Irish Ways and Irish Laws
by John Gibbs. First recorded by Moving Hearts in 1981. Also performed by Sinead O' Connor
Once upon a time there were
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/11 - 10:59
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Take Off Your Shoes
How About I Be Me (And You Be You) 2012
I pleed the blood of Jesus over you,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/11 - 10:50
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical, Child Abuse
Nuclear Winter
[2000]
Album: Maschine Zeit
One year on from the Fukushima disaster.. What about a future without this nightmare?
Album: Maschine Zeit
One year on from the Fukushima disaster.. What about a future without this nightmare?
I look toward the ocean
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/11 - 09:30
Song Itineraries:
No Nukes
Love March
Album: Keep On Moving (1969)
(Gene Dinwiddie, Phil Wilson)
Their anthem at Woodstock, the "Love March," was powered by a military drum, and had black gospel, rhythm and blues, and rock n' roll all strewn through it. It argued that "there's gotta be a change" in a system in which cultural regimentation was linked to the draft and the war.
Introducing the song, one of the musicians explained the purpose of the song, and the counter-culture, in a way that was as clear to us as it would have been mysterious to our parents:
Uh we gonna do a little march right along through now. Is a, it's a love march. We, uh, don't carry no guns and things in this army we got and stuff. Don't nobody have to be worried about keeping in step, and we ain't even got no uniforms and whatever. We a poor army and what not....
The Chimes of Freedom Flashing: A Personal History of the Vietnam Anti-war Movement and the 1960s by by Caleb S. Rossiter
(Gene Dinwiddie, Phil Wilson)
Their anthem at Woodstock, the "Love March," was powered by a military drum, and had black gospel, rhythm and blues, and rock n' roll all strewn through it. It argued that "there's gotta be a change" in a system in which cultural regimentation was linked to the draft and the war.
Introducing the song, one of the musicians explained the purpose of the song, and the counter-culture, in a way that was as clear to us as it would have been mysterious to our parents:
Uh we gonna do a little march right along through now. Is a, it's a love march. We, uh, don't carry no guns and things in this army we got and stuff. Don't nobody have to be worried about keeping in step, and we ain't even got no uniforms and whatever. We a poor army and what not....
The Chimes of Freedom Flashing: A Personal History of the Vietnam Anti-war Movement and the 1960s by by Caleb S. Rossiter
I said
(Continues)
(Continues)
2012/3/11 - 00:02
Song Itineraries:
Woodstock 1969 and other pop rock festivals
Mapuche
[2008]
Album :770
Album :770
Tengo una espina muy grande
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/3/10 - 12:00
We Are Alive
[2012]
Uno dei brani più sorprendenti, We Are Alive, ha anch'esso ha a che fare con New Orleans, luogo per eccellenza del gotico, dei vampiri e del voodoo (dal Bacio della pantera a Intervista col Vampiro). Springsteen sguazza in questa tradizione, per capovolgerne il senso: quelli che dalle tombe nel gotico cimitero notturno ci gridano “siamo vivi” non sono vampiri, ma sono gli spiriti e le anime dei migranti morti abbandonati nel deserto dell’Arizona, delle bambine nere uccise da una bomba razzista a Birmingham, Alabama nel 1963, e degli operai che nel 1877 diedero vita al primo sciopero generale della storia americana. I primi due sono riferimenti abbastanza canonici; ma il terzo è sorprendente: la storia del movimento operaio, il grande sciopero insurrezionale del 1877, sono cancellati dai libri di scuola e dal discorso pubblico. Per saperne qualcosa bisogna aver letto, se non Sciopero... (Continues)
Uno dei brani più sorprendenti, We Are Alive, ha anch'esso ha a che fare con New Orleans, luogo per eccellenza del gotico, dei vampiri e del voodoo (dal Bacio della pantera a Intervista col Vampiro). Springsteen sguazza in questa tradizione, per capovolgerne il senso: quelli che dalle tombe nel gotico cimitero notturno ci gridano “siamo vivi” non sono vampiri, ma sono gli spiriti e le anime dei migranti morti abbandonati nel deserto dell’Arizona, delle bambine nere uccise da una bomba razzista a Birmingham, Alabama nel 1963, e degli operai che nel 1877 diedero vita al primo sciopero generale della storia americana. I primi due sono riferimenti abbastanza canonici; ma il terzo è sorprendente: la storia del movimento operaio, il grande sciopero insurrezionale del 1877, sono cancellati dai libri di scuola e dal discorso pubblico. Per saperne qualcosa bisogna aver letto, se non Sciopero... (Continues)
There is a cross up yonder on Calvary Hill
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/10 - 10:23
Compagno Franceschi
se volete io ho l'mp3 registrato da un disco 33 giri...
se mi dite le vostre mail ve la invio
se mi dite le vostre mail ve la invio
Giordano-Bruno 2012/3/10 - 10:07
L'angelo caduto
[2002]
Album: "Amore che prendi amore che dai"
feat. Andrea Griminelli al flauto traverso
Album: "Amore che prendi amore che dai"
feat. Andrea Griminelli al flauto traverso
Sei un angelo caduto dietro il ciglio di una strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/9 - 17:39
Song Itineraries:
Child Abuse, Violence on Women: just like and worse than war
Transamerika
Chanson italienne – Transamerika – Modena City Ramblers – 1996
Oh, je la connais bien cette histoire de la TRANSAMÉRIQUE, car ce gars, il s'appelait Ernesto et quand sa moto l'a lâché, je l'ai porté sur mon dos, là-bas dans les Andes. Et moi, je ne suis pas tombé en panne. Et comme tu peux le constater chaque jour, je suis toujours là. Et tu sais pourquoi ? Tu le sais, pourquoi je suis là ? D'abord, évidemment, car ça me plaît, mais aussi car je suis la mémoire de certaines choses et que j'entends bien continuer à poursuivre mon chemin à la recherche des roses... Car tel est mon destin.
Ah, Lucien l'âne mon ami, tu me fais grand plaisir en me rappelant ainsi que tu n'oublies pas l'idée ultime, que tu n'oublies pas tes roses...
J'entends encore ta chanson et ces mots merveilleux où tu nous dis quelle est l'ultime idée...
« Je suis l'Âne d'Or, têtu et fier
Venu du pays de l'Olympe de... (Continues)
Oh, je la connais bien cette histoire de la TRANSAMÉRIQUE, car ce gars, il s'appelait Ernesto et quand sa moto l'a lâché, je l'ai porté sur mon dos, là-bas dans les Andes. Et moi, je ne suis pas tombé en panne. Et comme tu peux le constater chaque jour, je suis toujours là. Et tu sais pourquoi ? Tu le sais, pourquoi je suis là ? D'abord, évidemment, car ça me plaît, mais aussi car je suis la mémoire de certaines choses et que j'entends bien continuer à poursuivre mon chemin à la recherche des roses... Car tel est mon destin.
Ah, Lucien l'âne mon ami, tu me fais grand plaisir en me rappelant ainsi que tu n'oublies pas l'idée ultime, que tu n'oublies pas tes roses...
J'entends encore ta chanson et ces mots merveilleux où tu nous dis quelle est l'ultime idée...
« Je suis l'Âne d'Or, têtu et fier
Venu du pays de l'Olympe de... (Continues)
TRANSAMÉRIQUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/9 - 16:49
Le strade
Version française – LES ROUTES – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Le Strade – Nomadi
Chanson italienne – Le Strade – Nomadi
LES ROUTES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/9 - 12:37
Gli zingari
Ricordo che una versione (credo la prima) degli zingari di Jannacci dicesse "niente da poter rubare"... ricordo bene?
Bonsetti 2012/3/9 - 10:30
Bombs Away
[2008]
Lyrics and Music by Tim Ratcliff and Ken Bailey
Album: Deuce
Lyrics and Music by Tim Ratcliff and Ken Bailey
Album: Deuce
On that fateful day,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/9 - 08:10
L'uomo, la donna e il fiore
Morta ieri 7 marzo anche l'ultima dei Cetra, Lucia Mannucci. Assieme al marito, Anton Virgilio Savona, aveva svolto tanta attività di ricerca nell'ambito della musica popolare..
2012/3/8 - 21:07
La Mousse du Vestiaire
La Mousse du Vestiaire
Canzone française – La Mousse du Vestiaire – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 62
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Nous voici en 1963, quelque part en Allemagne... C'est du moins ce qui ressort du propos de la narratrice. Car cette fois, Lucien l'âne mon ami, c'est une narratrice qui nous conte cette histoire d'Allemagne. J'insiste un peu car sa présentation par elle-même au début de la canzone pourrait laisser croire qu'il s'agit d'un narrateur. Écoute :
« En ce temps-là, moi j'étais matelot,
Petit marin d'un grand paquebot... »,
ce qui semble contredire le titre : « La Mousse du Vestiaire ».
Au fait, Marco valdo M.I., mon ami, voilà un bien étrange... (Continues)
Canzone française – La Mousse du Vestiaire – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 62
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Nous voici en 1963, quelque part en Allemagne... C'est du moins ce qui ressort du propos de la narratrice. Car cette fois, Lucien l'âne mon ami, c'est une narratrice qui nous conte cette histoire d'Allemagne. J'insiste un peu car sa présentation par elle-même au début de la canzone pourrait laisser croire qu'il s'agit d'un narrateur. Écoute :
« En ce temps-là, moi j'étais matelot,
Petit marin d'un grand paquebot... »,
ce qui semble contredire le titre : « La Mousse du Vestiaire ».
Au fait, Marco valdo M.I., mon ami, voilà un bien étrange... (Continues)
Il était un petit navire,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/8 - 17:15
The Day That Margaret Thatcher Dies (a Party Song)
[2009]
87 anni! Speriamo non manchi molto…
87 anni! Speriamo non manchi molto…
When Margaret Thatcher dies
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 16:24
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Soul Deep
[1984]
Nel dicembre del 1984 Paul Weller mise su un super-gruppo, The Council Collective, con lo scopo di organizzare iniziative e concerti in favore dei minatori inglesi che dal marzo dello stesso anno si trovavano in sciopero contro la chiusura delle miniere e la conseguente ondata di licenziamenti annunciati dal governo Thatcher.
Lo sciopero durò 50 settimane ed ebbe un costo altissimo, per i sindacati e soprattutto per i lavoratori che uscirono sconfitti dallo scontro con la “Lady di Ferro”…
Benchè questo brano scritto da Weller contenesse versi durissimi contro il governo, il suo ritmo danzereccio piacque molto alle radio e alle reti tv, sicchè The Council Collective si trovarono persino ad interpretarlo al “Top of the Pops” in un’atmosfera irreale, su di un set da disco-party pieno di fari e luci stroboscopiche…
Nel dicembre del 1984 Paul Weller mise su un super-gruppo, The Council Collective, con lo scopo di organizzare iniziative e concerti in favore dei minatori inglesi che dal marzo dello stesso anno si trovavano in sciopero contro la chiusura delle miniere e la conseguente ondata di licenziamenti annunciati dal governo Thatcher.
Lo sciopero durò 50 settimane ed ebbe un costo altissimo, per i sindacati e soprattutto per i lavoratori che uscirono sconfitti dallo scontro con la “Lady di Ferro”…
Benchè questo brano scritto da Weller contenesse versi durissimi contro il governo, il suo ritmo danzereccio piacque molto alle radio e alle reti tv, sicchè The Council Collective si trovarono persino ad interpretarlo al “Top of the Pops” in un’atmosfera irreale, su di un set da disco-party pieno di fari e luci stroboscopiche…
Getcha mining soul deep, with a lesson in history
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 15:35
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Heartland
[1986]
Album “Infected”
“Questa è la terra dove non cambia nulla, la terra dei bus rossi e delle ragazze dalla pelle chiara, questa è la terra dove i pensionati vengono massacrati e gli affetti fatti a pezzi dal cosiddetto Stato Sociale… Lasciate pure che il povero beva il suo latte mentre il ricco s’ingozza di miele, lasciate pure che i senzatetto contino le loro ferite mentre quegli altri contano i soldi…”
Album “Infected”
“Questa è la terra dove non cambia nulla, la terra dei bus rossi e delle ragazze dalla pelle chiara, questa è la terra dove i pensionati vengono massacrati e gli affetti fatti a pezzi dal cosiddetto Stato Sociale… Lasciate pure che il povero beva il suo latte mentre il ricco s’ingozza di miele, lasciate pure che i senzatetto contino le loro ferite mentre quegli altri contano i soldi…”
Beneath the old iron bridges, across the victorian parks
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 14:55
We Are All Bourgeois Now
[1986/88]
Nella compilation “That's All Very Well But...” pubblicata nel 1996
“This is perhaps the song of ours I prefer, especially from the point of view of the recording. I think the rest of the group all like it too. It's about a woman who wanders around Thatcher's Britain with no money and two or three children, trying to understand what the hell is going on. She meets a Thatcherite spokesman who tells her that there's no such thing as class anymore, only free consumers.” (Malcolm Eden dei McCarthy)
Il brano è stato ripreso dai Manic Street Preachers nel loro album "Know Your Enemy" del 2001.
(Bartleby)
Nella compilation “That's All Very Well But...” pubblicata nel 1996
“This is perhaps the song of ours I prefer, especially from the point of view of the recording. I think the rest of the group all like it too. It's about a woman who wanders around Thatcher's Britain with no money and two or three children, trying to understand what the hell is going on. She meets a Thatcherite spokesman who tells her that there's no such thing as class anymore, only free consumers.” (Malcolm Eden dei McCarthy)
Il brano è stato ripreso dai Manic Street Preachers nel loro album "Know Your Enemy" del 2001.
(Bartleby)
There's something wrong somewhere here
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 14:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Kick Out the Tories
[1982]
Let’s kick out the Tories
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 13:42
Civilisation Street
[1988]
Album “Onwards and Upwards”
Canzone che può essere letta quasi come un bilancio dell’era Thatcher, che nell’88 si avvicinava alla fine dopo oltre un decennio di strage sociale…
Album “Onwards and Upwards”
Canzone che può essere letta quasi come un bilancio dell’era Thatcher, che nell’88 si avvicinava alla fine dopo oltre un decennio di strage sociale…
Here we are on, civilisation street
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 13:24
Come una pietra scalciata
Da Highway 61 Revisited (1965)
LIKE A ROLLING STONE
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/8 - 13:21
The Serenade Is Dead
[1984]
Dall’Ep omonimo
Dall’Ep omonimo
She wakes up in the morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 12:06
Travailler, c'est trop dur
Chanson acadienne de langue française – Travailler, c'est trop dur – Zachary Richard -1976
Parole e musica di Zachary Richard
Nel disco intitolato “Mardi Gras” (1977)
Ripresa in seguito da Julien Clerc e da Alpha Blondy
Ah, Lucien l'âne mon ami, connais-tu la Louisiane, le pays des Acadiens...
Mais bien évidemment, dit Lucien l'âne en s'ébrouant par tous ses poils, souviens-toi, de la chanson Réveille...
Tu as bonne mémoire... Mais faut bien dire qu'il y a longtemps que tu l'exerces cette immense mémoire, toi qui te souviens de la bataille de Kunaxa... et qui m'as si bien indiqué qu'elle situait déjà dans la banlieue de l'actuelle Bagdad. Décidément un lieu poursuivi par la guerre. Toi qui accompagnas les Grecs de Xénophon dans leur retraite vers le Pont Euxin.... Mais tel n'est pas le sujet de la chanson du jour. Elle se situe à l'autre bout du monde ou presque...
Tu sais, Marco... (Continues)
Parole e musica di Zachary Richard
Nel disco intitolato “Mardi Gras” (1977)
Ripresa in seguito da Julien Clerc e da Alpha Blondy
Ah, Lucien l'âne mon ami, connais-tu la Louisiane, le pays des Acadiens...
Mais bien évidemment, dit Lucien l'âne en s'ébrouant par tous ses poils, souviens-toi, de la chanson Réveille...
Tu as bonne mémoire... Mais faut bien dire qu'il y a longtemps que tu l'exerces cette immense mémoire, toi qui te souviens de la bataille de Kunaxa... et qui m'as si bien indiqué qu'elle situait déjà dans la banlieue de l'actuelle Bagdad. Décidément un lieu poursuivi par la guerre. Toi qui accompagnas les Grecs de Xénophon dans leur retraite vers le Pont Euxin.... Mais tel n'est pas le sujet de la chanson du jour. Elle se situe à l'autre bout du monde ou presque...
Tu sais, Marco... (Continues)
Travailler c’est trop dur,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/8 - 11:49
Death Dealers
[1981]
Dall’Ep “Never Again”
Una canzone, nella sua sintetica semplicità, davvero “disarmante”…
Dall’Ep “Never Again”
Una canzone, nella sua sintetica semplicità, davvero “disarmante”…
Britain among others deal in death when selling arms to developing countries
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 11:35
Distant Early Warning
[1984]
Album “Grace Under Pressure”
“The main theme of the song is a series of things, but that's certainly one of the idea[s], and living in the, living in the modern world basically in all of its manifestations in terms of the distance from us of uh, the threat of superpowers and the, uh, the nuclear annihilation and all of that stuff, and these giant missiles pointed at each other across the ocean. There's all of that, but that tends to have a little bit of distance from people's lives, but at the same time I think it is omnipresent, you know, I think that threat does loom somewhere in everyone's subconscious, perhaps. And then it deals with the closer things in terms of relationships and how to keep a relationship in such a swift-moving world, and it has something to do with our particular lives, dealing with revolving doors, going in and out, but also I think that's... (Continues)
Album “Grace Under Pressure”
“The main theme of the song is a series of things, but that's certainly one of the idea[s], and living in the, living in the modern world basically in all of its manifestations in terms of the distance from us of uh, the threat of superpowers and the, uh, the nuclear annihilation and all of that stuff, and these giant missiles pointed at each other across the ocean. There's all of that, but that tends to have a little bit of distance from people's lives, but at the same time I think it is omnipresent, you know, I think that threat does loom somewhere in everyone's subconscious, perhaps. And then it deals with the closer things in terms of relationships and how to keep a relationship in such a swift-moving world, and it has something to do with our particular lives, dealing with revolving doors, going in and out, but also I think that's... (Continues)
An I'll wind comes arising
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 11:11
I'll Swim, I'll Swim
[1997]
Album “Growin' Up”
Album “Growin' Up”
All the animals in the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 10:51
I'm a Stranger Here/Back Home
[1972]
Album “Sweet Paradise”
Scritta da Les Emmerson
Già nel 1972 Les Emmerson e i suoi Five Man Electrical Band avevano capito quali sono le ragioni per cui da sempre si avvistano nei cieli oggetti volanti non identificati ma nessun essere proveniente da altri mondi ha mai messo piede sulla Terra…
Album “Sweet Paradise”
Scritta da Les Emmerson
Già nel 1972 Les Emmerson e i suoi Five Man Electrical Band avevano capito quali sono le ragioni per cui da sempre si avvistano nei cieli oggetti volanti non identificati ma nessun essere proveniente da altri mondi ha mai messo piede sulla Terra…
Well I’m a stranger here in this place called Earth
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 10:35
Caravan of Love
[1985]
Scritta da Ernie Isley, Chris Jasper e Marvin Isley
Dall’omonimo album realizzato da una costola degli Isley Brothers
L’anno seguente il brano ebbe uno straordinario successo mondiale nella versione “a cappella” de The Housemartins
Un appello alla lotta per la pace e l’amore universali che non poteva mancare sulle CCG/AWS!
Scritta da Ernie Isley, Chris Jasper e Marvin Isley
Dall’omonimo album realizzato da una costola degli Isley Brothers
L’anno seguente il brano ebbe uno straordinario successo mondiale nella versione “a cappella” de The Housemartins
Un appello alla lotta per la pace e l’amore universali che non poteva mancare sulle CCG/AWS!
Are you ready?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 09:42
Get Up Off Our Knees
[1986]
Album “London 0 Hull 4”
“Le carestie resteranno carestie, i banchetti resteranno banchetti, i poveri resteranno poveri e i banchieri resteranno banchieri, le nazioni resteranno nazioni, le frontiere resteranno frontiere… Qualcuno ha perso i suoi amici in guerra e qualcun altro in guerra ce li ha mandati… Non stare lì a pregare! Basta stare in ginocchio! Alzati in piedi! E non additarli senza poi fare nulla, non abbatterli domani se puoi farlo oggi!”
Piuttosto esplicita ‘sta canzone, no?!?
Album “London 0 Hull 4”
“Le carestie resteranno carestie, i banchetti resteranno banchetti, i poveri resteranno poveri e i banchieri resteranno banchieri, le nazioni resteranno nazioni, le frontiere resteranno frontiere… Qualcuno ha perso i suoi amici in guerra e qualcun altro in guerra ce li ha mandati… Non stare lì a pregare! Basta stare in ginocchio! Alzati in piedi! E non additarli senza poi fare nulla, non abbatterli domani se puoi farlo oggi!”
Piuttosto esplicita ‘sta canzone, no?!?
Famines will be famines, banquets will be banquets
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 09:18
Flag Day
[1985]
Singolo poi inserito nell’album “London 0 Hull 4” dell’anno seguente
“Troppe mani in troppe tasche, poche invece sui cuori…”, una desolata descrizione dell’impoverimento della gente nella “perfida Albione” al tempo della perfida “Lady di Ferro”.
E ce n’è anche per la corte reale: “… chiedendo l’obolo alla regina, visto che la sua borsa è così piena da scoppiare…”
“God save the Queen, the fascist regime”, cantava qualcun altro qualche anno prima degli Housemartins…
Singolo poi inserito nell’album “London 0 Hull 4” dell’anno seguente
“Troppe mani in troppe tasche, poche invece sui cuori…”, una desolata descrizione dell’impoverimento della gente nella “perfida Albione” al tempo della perfida “Lady di Ferro”.
E ce n’è anche per la corte reale: “… chiedendo l’obolo alla regina, visto che la sua borsa è così piena da scoppiare…”
“God save the Queen, the fascist regime”, cantava qualcun altro qualche anno prima degli Housemartins…
Too many Florence Nightingales
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/8 - 09:02
La piccola vedetta piemontese
Il primo istant-video degli alter-ego squatter degli Oblivion.
Un editoriale canoro clandestino to be continued...
Un editoriale canoro clandestino to be continued...
Dimmi vedetta, che cos’è che vedi in Val di Susa?
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/3/8 - 08:49
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