Chi mistica mastica
2012 L'ammazzasette
Zi’ prete sta bene ndo sta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2012/12/21 - 21:36
Τα τραγούδια του αγώνα
Questa pagina, probabilmente la "madre di tutte le paginone" per l'importanza e la bellezza delle canzoni che vi sono contenute, è finalmente completata. Credo che Τα τραγούδια του αγώνα sia un autentico monumento, e tra i principali, alla lotta di un popolo per la libertà da una dittatura sanguinaria. Un album che è strumento di Lotta e di Storia. Anche per questo ho voluto farne, senza fretta alcuna, una pagina che fosse davvero speciale.
Riccardo Venturi 2012/12/21 - 16:28
Le capitaine “Au mur”
[1872]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral insieme al gruppo Les Octaves nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
Poesia dedicata da Clément “Au citoyen Jean Allemane”, socialista, caporale della Guarda nazionale nella difesa della Comune. Catturato dopo La semaine sanglante, condannato ai lavori forzati a vita e imprigionato in un bagno penale in Nuova Caledonia, dove subì una detenzione durissima anche a casa dei suoi continui tentativi di evasione, fu graziato nel 1879 e divenne un leader sindacale e una figura storica della sinistra francese. E’ morto nel 1935.
Clément racconta qui della spietata repressione della Comune di Parigi e, in particolare, dei 140 comunardi che furono fucilati il 28 maggio 1871 lungo la cinta muraria del cimitero Père-Lachaise a Parigi, un luogo che è da allora chiamato... (Continues)
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral insieme al gruppo Les Octaves nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
Poesia dedicata da Clément “Au citoyen Jean Allemane”, socialista, caporale della Guarda nazionale nella difesa della Comune. Catturato dopo La semaine sanglante, condannato ai lavori forzati a vita e imprigionato in un bagno penale in Nuova Caledonia, dove subì una detenzione durissima anche a casa dei suoi continui tentativi di evasione, fu graziato nel 1879 e divenne un leader sindacale e una figura storica della sinistra francese. E’ morto nel 1935.
Clément racconta qui della spietata repressione della Comune di Parigi e, in particolare, dei 140 comunardi che furono fucilati il 28 maggio 1871 lungo la cinta muraria del cimitero Père-Lachaise a Parigi, un luogo che è da allora chiamato... (Continues)
“Au mur” disait le capitaine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/21 - 12:35
A Place Called England
[1999]
Lyrics and Music by Maggie Holland
Parole e musica di Maggie Holland
Album: “Getting There”
Incisa anche da June Tabor, sempre nel 1999, nell’album “A Quiet Eye”.
“The first place to be colonised in the British Empire was England…” (Dick Gaughan)
Prima di incidere questa canzone, nel 1999, Maggie Holland era rimasta una folksinger parecchio “di nicchia” nella stessa Inghilterra (e ripenso ancora al fatto di averla conosciuta, in Italia, addirittura nel 1983, all'epoca del suo primo album “Still Pause”; un autentico caso), e con poche probabilità di uscirvi, da quella nicchia, nonostante la sua voce assolutamente non comune (la sua grande amica June Tabor la definì “un misto di passione e ubriachezza”). Fino, appunto, a A Place Called England. Con questa canzone, Maggie Holland uscì da quella nicchia per entrare nella mente e nel cuore di quegli inglesi che volevano continuare... (Continues)
Lyrics and Music by Maggie Holland
Parole e musica di Maggie Holland
Album: “Getting There”
Incisa anche da June Tabor, sempre nel 1999, nell’album “A Quiet Eye”.
“The first place to be colonised in the British Empire was England…” (Dick Gaughan)
Prima di incidere questa canzone, nel 1999, Maggie Holland era rimasta una folksinger parecchio “di nicchia” nella stessa Inghilterra (e ripenso ancora al fatto di averla conosciuta, in Italia, addirittura nel 1983, all'epoca del suo primo album “Still Pause”; un autentico caso), e con poche probabilità di uscirvi, da quella nicchia, nonostante la sua voce assolutamente non comune (la sua grande amica June Tabor la definì “un misto di passione e ubriachezza”). Fino, appunto, a A Place Called England. Con questa canzone, Maggie Holland uscì da quella nicchia per entrare nella mente e nel cuore di quegli inglesi che volevano continuare... (Continues)
I rode out on a bright May morning like a hero in a song,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/21 - 09:35
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Bóh?.. Ragazzi, scusate, ma francamente credo di non capire, neanche stavolta, di quale merito mi si ringrazia e mi si renda onore.. Di aver "buttato" qui dentro testi senza le opportune spiegazioni e didascalie e, per questo, averli avuti cassati ?
"Cantonate", come quelle prese a suo tempo da Marcia.
E poi.. non mi pare di essere il solo a farlo: c'è chi getta qui dentro canzoni perfino prive dei dati di identità (!) (e mi premuro io, tutte le volte che posso, a inserire anno di composizione, album e relativa copertina, nonché le note biografiche sull'autore mancanti) per non parlare poi delle canzoni dal titolo errato (doppia fatica (!), -per reperirne il file musicale).
@ Alessandro (AKA Bartleby, Dead End, etc.)
Forse hai un po' ragione riguardo la cosiddetta "perfidia" degli Admins di cui da sempre ti lamenti.. anche se più che davvero "perfidi", mi sembra che in realtà giocherellino... (Continues)
"Cantonate", come quelle prese a suo tempo da Marcia.
E poi.. non mi pare di essere il solo a farlo: c'è chi getta qui dentro canzoni perfino prive dei dati di identità (!) (e mi premuro io, tutte le volte che posso, a inserire anno di composizione, album e relativa copertina, nonché le note biografiche sull'autore mancanti) per non parlare poi delle canzoni dal titolo errato (doppia fatica (!), -per reperirne il file musicale).
@ Alessandro (AKA Bartleby, Dead End, etc.)
Forse hai un po' ragione riguardo la cosiddetta "perfidia" degli Admins di cui da sempre ti lamenti.. anche se più che davvero "perfidi", mi sembra che in realtà giocherellino... (Continues)
giorgio 2012/12/21 - 09:26
She Moves Among Men (the Bar Maid's Song)
[1983?]
Scritta da Bill Caddick (1944-), cantautore e chitarrista foll inglese.
Nell’album della Tabor intitolato “Abyssinians” del 1983.
Per il percorso sulla violenza conto le donne…
Scritta da Bill Caddick (1944-), cantautore e chitarrista foll inglese.
Nell’album della Tabor intitolato “Abyssinians” del 1983.
Per il percorso sulla violenza conto le donne…
"Speak to me gently before we begin"
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/21 - 08:51
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Letter to Syracuse
[1972?]
Scritta da Dave Cartwright (1943-) e Bill Caddick (1944-), cantautori e chitarristi folk inglesi
Album “Prosperous” del 1972.
Una lettera a casa dal fronte, una lettera piena di bugie, giusto per tranquillizzare i familiari.. “Qui va tutto bene… Ci manderanno a casa per Natale… Fratellino, non ti arruolare che qui basto io…”
E invece la terra è impregnata di sangue e coi morti ci si potrebbe riempire una valle intera e si continuano a caricare i cannoni…
Scritta da Dave Cartwright (1943-) e Bill Caddick (1944-), cantautori e chitarristi folk inglesi
Album “Prosperous” del 1972.
Una lettera a casa dal fronte, una lettera piena di bugie, giusto per tranquillizzare i familiari.. “Qui va tutto bene… Ci manderanno a casa per Natale… Fratellino, non ti arruolare che qui basto io…”
E invece la terra è impregnata di sangue e coi morti ci si potrebbe riempire una valle intera e si continuano a caricare i cannoni…
I wrote me a letter to Syracuse, it was a letter full of lies
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/21 - 08:38
Domination
[2011]
Lyrics & Music by Nora Roman
Album: I Belong to No Man's State
A "guaguanco" in English. Self explanatory I think... I am often inspired to write by disgust for human behavior.
Personnel: SUKI (Sue Kaye)- congas, bell, bongo; Karimbola-Ayla Davila; Claves, palitos & checkere-David Flores, Nora Roman-vocals; Coro: Suki, Camilo Landau, Johnny El Guajiro Escobedo, Nora.
Lyrics & Music by Nora Roman
Album: I Belong to No Man's State
A "guaguanco" in English. Self explanatory I think... I am often inspired to write by disgust for human behavior.
Personnel: SUKI (Sue Kaye)- congas, bell, bongo; Karimbola-Ayla Davila; Claves, palitos & checkere-David Flores, Nora Roman-vocals; Coro: Suki, Camilo Landau, Johnny El Guajiro Escobedo, Nora.
Domination
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/12/21 - 08:17
Pagherete caro, pagherete tutto
2012
Congestione mentale
Testi: Roberto Lai
Musica: c4 combat rock
Registrazione e Mixaggio a cura di: KontraKosmi
Congestione mentale
Testi: Roberto Lai
Musica: c4 combat rock
Registrazione e Mixaggio a cura di: KontraKosmi
Lingue di fuoco
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 19:14
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
L’Essere Umano
La rivoluzione 2012
Fuori dall’ideologia esiste l’uomo
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 18:23
Qui si fa l'Italia o si muore
La rivoluzione 2012
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 18:21
Otto settembre bella data
Anonymous
Reg. a Groppallo (PC) da M. Di stefano il 17/12/1974, esecutore Firmino Capanna ( anni 44)
Questa ballata, una delle poche che parla della data dell’8 settembre, è una canzone ritrovata a Groppallo ( PC ), molto
rara per il tema e richiamante la melodia tradizionale “ Un bel giorno andando in Francia”.
Questa ballata, una delle poche che parla della data dell’8 settembre, è una canzone ritrovata a Groppallo ( PC ), molto
rara per il tema e richiamante la melodia tradizionale “ Un bel giorno andando in Francia”.
Otto settembrebella data
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/12/20 - 17:39
La nostra società l’è la filanda
Anonymous
Da “ I canti del lavoro 1 “ I dischi del sole a cura di Roberto Leydi- ristampa Settembre 1965 :
…La lezione che qui presentiamo è desunta da una registrazione originale effettuata a Cologno al Serio, (BG). Ci è stata comunicata, con un gruppo numeroso di canzoni di filanda e di carattere sociale-politico, da Caterina Zanchi, vedova Lanzeni, di 53 anni.
Secondo le notizie fornite da Caterina Zanchi, questa canzone fu cantata nella filanda vecchia (proprietà Sala), fino a dieci anni fa, cioè fino alla chiusura dello stabilimento.
…”dal Boisio, in filanda nuova, dove c’ero io, non la cantavano, perché là non potevano cantare. La cantavano in
filanda vie’ha, dal Sala.”
L’informatrice ha aggiunto che “ la nostra società l’è la filanda” era cantata anche molto prima. La canzone si presenta,
strutturalmente, in due sezioni distinte e indipendenti, così da far presumere un’ origine disgiunta... (Continues)
…La lezione che qui presentiamo è desunta da una registrazione originale effettuata a Cologno al Serio, (BG). Ci è stata comunicata, con un gruppo numeroso di canzoni di filanda e di carattere sociale-politico, da Caterina Zanchi, vedova Lanzeni, di 53 anni.
Secondo le notizie fornite da Caterina Zanchi, questa canzone fu cantata nella filanda vecchia (proprietà Sala), fino a dieci anni fa, cioè fino alla chiusura dello stabilimento.
…”dal Boisio, in filanda nuova, dove c’ero io, non la cantavano, perché là non potevano cantare. La cantavano in
filanda vie’ha, dal Sala.”
L’informatrice ha aggiunto che “ la nostra società l’è la filanda” era cantata anche molto prima. La canzone si presenta,
strutturalmente, in due sezioni distinte e indipendenti, così da far presumere un’ origine disgiunta... (Continues)
La nostra società l’è la filanda
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/12/20 - 17:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Cara moglie, di nuovo ti scrivo
Anonymous
Canto dell’emigrazione frontaliera del primo Novecento
Raccolta nel Bresciano, fa parte del repertorio della Famiglia Bregoli di Pezzaze (Brescia), minatori della Valtrompia.
Questa è l’unica canzone sull’emigrazione che conosciamo in cui si affronti in termini espliciti e con rabbia l’argomento
sessuale.
“…essa è inoltre una precisa denuncia delle difficoltà che incontrano gli emigranti in terra straniera, che spesso si
rivela assai meno generosa di quanto non lasciasse sperare.” – Nanni Svampa, “La mia morosa cara”
Da LP, Pianta B. (a cura di ) Regione Lombardia 5 – I minatori della Valtrompia- La famiglia Bregoli di Pezze
Raccolta nel Bresciano, fa parte del repertorio della Famiglia Bregoli di Pezzaze (Brescia), minatori della Valtrompia.
Questa è l’unica canzone sull’emigrazione che conosciamo in cui si affronti in termini espliciti e con rabbia l’argomento
sessuale.
“…essa è inoltre una precisa denuncia delle difficoltà che incontrano gli emigranti in terra straniera, che spesso si
rivela assai meno generosa di quanto non lasciasse sperare.” – Nanni Svampa, “La mia morosa cara”
Da LP, Pianta B. (a cura di ) Regione Lombardia 5 – I minatori della Valtrompia- La famiglia Bregoli di Pezze
Cara moglie, di nuovo ti scrivo
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 17:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
St Peter's Fields
(Added lyrics about Arab spring with help from the company, and with the permission of Jim Woodland. Thanks especially to Reem Kelani and Chris Somes-Charlton).
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
St Peter's Fields in Manchester
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 17:08
The Vision
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
“The world has changed," they said, "all your ideals
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/12/20 - 17:04
Guns and Bombs
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
Altre canzoni... (Continues)
The economy’s in ruins
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 16:20
Doggone, Occupation Is On
(H. Jenkins/D. Lippman/ Peggy Seeger)
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
I reckon those bankers shoulda never been bailed
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 16:14
Maggie Thatcher's Dream
[2011]
Parole e musica di Grace Petrie
Nell’album intitolato “Mark My Words”
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
Parole e musica di Grace Petrie
Nell’album intitolato “Mark My Words”
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
I could forgive you if you thought
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/12/20 - 16:11
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Be Reasonable
The Anti-Capitalist Roadshow
Celebrating subversion
Si definiscono un “collettivo di cantanti e autori, più un mago, che si oppone al programma ideologico di austerità imposto dal governo britannico milionario”. Il Roadshow è composto da undici musicisti arrabbiati di età molto diverse.
C’è la notevole Grace Petrie, una versione femminile e più giovane di Billy Bragg, che propone canzoni sui ricchi che si arricchiscono e brani più rilessivi e personali come Protest singer blues. Ci sono Robb Johnson con la trascinante Be reasonable e Reem Kelani con un inno tunisino accompagnato dall’oud. Soprattutto ci sono due veterani della scena folk: Leon Rosselson, 78 anni, ancora impetuoso e arguto in Beneits and looters, e Peggy Seeger, che riscrive un brano swing degli anni trenta con l’appello “occupiamo St. Paul’s”.
Robin Denselow, The Guardian
traduzione di Internazionale
We’ll rehouse the homeless in Buckingham Palace,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 15:28
Studenti e operai
[1966]
Vitavisia-Bertelli
DS Dischi del Sole 191/93 (incisione originale Gualtiero Bertelli)
"Sta bruta guera che no xe finia", Edizioni del Gallo, 1965
Canzoniere della Protesta - La linea rossa della canzone
Edizioni del Gallo, 1973, p. 68
Vitavisia-Bertelli
DS Dischi del Sole 191/93 (incisione originale Gualtiero Bertelli)
"Sta bruta guera che no xe finia", Edizioni del Gallo, 1965
Canzoniere della Protesta - La linea rossa della canzone
Edizioni del Gallo, 1973, p. 68
El giornàl dei paroni ga dito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/20 - 14:20
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Reaper
Album “Aqaba” pubblicato nel 1988
A seconda delle fonti viene indicato come un brano tradizionale oppure attribuito a Bill Caddick (1944-), cantautore e chitarrista folk inglese.
La musica potrebbe essere dello stesso Caddick, ma l’arrangiamento originale è di June Tabor.
Il brano si trova anche nel disco collettivo intitolato “We Died in Hell - They Called it Passchendaele” (1993) con June Tabor, Shoshana Kalisch, Kristien Dehollander, Marwan Zoueni e The Lone Tree Orchestra.
A seconda delle fonti viene indicato come un brano tradizionale oppure attribuito a Bill Caddick (1944-), cantautore e chitarrista folk inglese.
La musica potrebbe essere dello stesso Caddick, ma l’arrangiamento originale è di June Tabor.
Il brano si trova anche nel disco collettivo intitolato “We Died in Hell - They Called it Passchendaele” (1993) con June Tabor, Shoshana Kalisch, Kristien Dehollander, Marwan Zoueni e The Lone Tree Orchestra.
Son, now it's done, once more the shining field
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 11:06
The Soldier
[1985]
Album “Cupid Is A Drunkard” pubblicato nel 2000.
Inspired by Jacques Brel's song La Statue (The Statue).
All across France there are prominent monuments to the war dead, and Brel sings his song from the view point of the statue of the soldier that always forms the centre piece of these monuments - "I'd like to get hold of that son of Lent who had engraved beneath my statue 'God calls back those he loves, and it was him he loved the most' - me, who never prayed to God except for when I had toothache, me who never prayed to God except when I was afraid of Satan, me who only prayed to Satan when I was in love, me who only prayed to Satan when I was afraid of God. Ah that child of Lent, I'd like him here, and I'd like it if children didn't look at me." (Philip Jeays)
Album “Cupid Is A Drunkard” pubblicato nel 2000.
Inspired by Jacques Brel's song La Statue (The Statue).
All across France there are prominent monuments to the war dead, and Brel sings his song from the view point of the statue of the soldier that always forms the centre piece of these monuments - "I'd like to get hold of that son of Lent who had engraved beneath my statue 'God calls back those he loves, and it was him he loved the most' - me, who never prayed to God except for when I had toothache, me who never prayed to God except when I was afraid of Satan, me who only prayed to Satan when I was in love, me who only prayed to Satan when I was afraid of God. Ah that child of Lent, I'd like him here, and I'd like it if children didn't look at me." (Philip Jeays)
I didn't die for my country
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 10:27
Sarajevo
[2005]
Album “Mr Jeays”
This song is based on a true story from the Yugoslavian civil war. In 1993 a young couple from either side of the ethnic divide, one a Muslim, the other a Serbian, tried to escape from the city. Both were shot by snipers, and died in each other's arms, their bodies lying on the bridge where they fell for several days as the warring factions blamed eachother. They were dubbed the “Romeo & Juliet of Sarajevo” (Philip Jeays)
According to Dino Kapin, who was a Commander of a Croatian unit allied at the time with Bosnian Army forces, around 17:00 hours, a man and a woman were seen approaching the bridge. As soon as they were at the foot of the bridge, a shot was heard, and according to all sides involved in their passage, the bullet hit Boško Brkić and killed him instantaneously. Another shot was heard and the woman screamed, fell down wounded, but... (Continues)
Album “Mr Jeays”
This song is based on a true story from the Yugoslavian civil war. In 1993 a young couple from either side of the ethnic divide, one a Muslim, the other a Serbian, tried to escape from the city. Both were shot by snipers, and died in each other's arms, their bodies lying on the bridge where they fell for several days as the warring factions blamed eachother. They were dubbed the “Romeo & Juliet of Sarajevo” (Philip Jeays)
According to Dino Kapin, who was a Commander of a Croatian unit allied at the time with Bosnian Army forces, around 17:00 hours, a man and a woman were seen approaching the bridge. As soon as they were at the foot of the bridge, a shot was heard, and according to all sides involved in their passage, the bullet hit Boško Brkić and killed him instantaneously. Another shot was heard and the woman screamed, fell down wounded, but... (Continues)
Somewhere to the East
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 10:16
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
I'll Never Be a Patriot
[2000]
Album “The Ballad Of Ruben Garcia” pubblicato nel 2001
Album “The Ballad Of Ruben Garcia” pubblicato nel 2001
Every country in the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 09:55
Idiots in Uniform
[1992]
Album “The Ballad Of Ruben Garcia” pubblicato nel 2001
Album “The Ballad Of Ruben Garcia” pubblicato nel 2001
In days at school I played the fool
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 09:52
The Blood of Poets
[2009]
Album “London”
Album “London”
You won’t conquer a man
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 09:41
The Great War
[1999]
Album “Cupid Is A Drunkard”, pubblicato nel 2000.
Album “Cupid Is A Drunkard”, pubblicato nel 2000.
It was a great war the Great War
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/20 - 09:32
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Radio guerriglia (A Vik)
singolo inedito "RADIO GUERRIGLIA" 2012
Caro fratello
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/12/20 - 09:12
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
Harry Farr
[2009]
Dall’album intitolato “Valhalla”
Come Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr), una canzone dedicata ad uno dei tanti ragazzi che durante la Grande Guerra furono “fucilati all’alba” dopo aver ricevuto una condanna per diserzione o per codardia davanti al nemico.
Solo fra le fila britanniche furono in 306 ad essere “shot at dawn”, tra di essi Harry Farr da Kensington, classe 1891, che ferito e reso sordo dalle esplosioni fu rispedito al fronte dove, terrorizzato e incapace di gestire lo stress post-traumatico, si rifiutò semplicemente di combattere… Fu fucilato il 18 ottobre 1916. Alla famiglia venne negata la pensione di guerra.
Per tutta la sua vita la moglie Gertrude si battè per la riabilitazione del marito ma questa arrivò troppo tardi: Gertrude è morta nel 1993 alla veneranda età di 99 anni e solo nel 2006 (90 anni dopo!) è arrivato il perdono per Harry e per gli altri 305 ragazzi inglesi “shot at dawn”…
Dall’album intitolato “Valhalla”
Come Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr), una canzone dedicata ad uno dei tanti ragazzi che durante la Grande Guerra furono “fucilati all’alba” dopo aver ricevuto una condanna per diserzione o per codardia davanti al nemico.
Solo fra le fila britanniche furono in 306 ad essere “shot at dawn”, tra di essi Harry Farr da Kensington, classe 1891, che ferito e reso sordo dalle esplosioni fu rispedito al fronte dove, terrorizzato e incapace di gestire lo stress post-traumatico, si rifiutò semplicemente di combattere… Fu fucilato il 18 ottobre 1916. Alla famiglia venne negata la pensione di guerra.
Per tutta la sua vita la moglie Gertrude si battè per la riabilitazione del marito ma questa arrivò troppo tardi: Gertrude è morta nel 1993 alla veneranda età di 99 anni e solo nel 2006 (90 anni dopo!) è arrivato il perdono per Harry e per gli altri 305 ragazzi inglesi “shot at dawn”…
September dawn 1916, he stood before his executioners
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/19 - 15:28
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Хотят ли русские войны?
Xotjat li russkie vojny?
[1961]
Versi di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko / Евгений Александрович Евтушенко (1933-), poeta sovietico (e poi russo).
Musica di Эдуард Савельевич Колмановский / Eduard Kolmanovsky (1923-1994), compositore in epoca sovietica.
Testo trovato su MuzRuk.info
Incisa per la prima volta nel 1964 da Mark Bernes (1911-1969), attore e cantante di epoca sovietica, e in seguito interpretata da molti altri, tra i quali anche il grande baritono azerbaigiano Muslim Magomayev (1942-2008), che di Bernes fu emulo e discepolo (entrambi sono stati i più apprezzati “crooner” oltre la “cortina di ferro”).
La canzone ha ispirato Dick Gaughan per la sua Think Again.
[1961]
Versi di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko / Евгений Александрович Евтушенко (1933-), poeta sovietico (e poi russo).
Musica di Эдуард Савельевич Колмановский / Eduard Kolmanovsky (1923-1994), compositore in epoca sovietica.
Testo trovato su MuzRuk.info
Incisa per la prima volta nel 1964 da Mark Bernes (1911-1969), attore e cantante di epoca sovietica, e in seguito interpretata da molti altri, tra i quali anche il grande baritono azerbaigiano Muslim Magomayev (1942-2008), che di Bernes fu emulo e discepolo (entrambi sono stati i più apprezzati “crooner” oltre la “cortina di ferro”).
La canzone ha ispirato Dick Gaughan per la sua Think Again.
Хотят ли русские войны?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/19 - 14:07
Aux exclus
[1997]
Dall’album senza titolo comunemente chiamato “Le cactus”.
Dall’album senza titolo comunemente chiamato “Le cactus”.
Je sais que tu flippes, l'ami,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/19 - 09:38
Aux bouffons
[1997]
Dall’album senza titolo comunemente chiamato “Le cactus”.
Dall’album senza titolo comunemente chiamato “Le cactus”.
Comme à l'école communale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/19 - 09:32
Césium oblige
Césium oblige
Canzone française – Césium oblige – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 85
An de Grass 86
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Césium oblige... En voilà un titre, dit Lucien l'âne en se raidissant de tout son poil. On dirait un machin atomique, on se croirait, je ne sais pas moi, dans un cours de physique, dans un laboratoire ou dans un centre de recherches...
Mais c'est précisément de ça qu'il s'agit. Enfin, presque. De ça et de concerts, de méga-concerts de protestation contre le retraitement nucléaire, contre le centre et l'usine qu'on voulait installer à Wackersdorf dans le Haut-Palatinat, quelque part en Bavière. Forcément en Bavière, compte tenu de l'énorme... (Continues)
Canzone française – Césium oblige – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 85
An de Grass 86
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Césium oblige... En voilà un titre, dit Lucien l'âne en se raidissant de tout son poil. On dirait un machin atomique, on se croirait, je ne sais pas moi, dans un cours de physique, dans un laboratoire ou dans un centre de recherches...
Mais c'est précisément de ça qu'il s'agit. Enfin, presque. De ça et de concerts, de méga-concerts de protestation contre le retraitement nucléaire, contre le centre et l'usine qu'on voulait installer à Wackersdorf dans le Haut-Palatinat, quelque part en Bavière. Forcément en Bavière, compte tenu de l'énorme... (Continues)
Sans se soucier de rien, ni de personne sans se faire de bile
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/12/18 - 22:58
Song Itineraries:
No Nukes
E contra a dita a gente grita!
[2011]
Parole di Rogério Charraz, ispirate alla poesia “A dita dura” di José Carlos De Vasconcelos (1940-), giornalista, avvocato, politico e poeta portoghese.
Parte recitata scritta da Pedro Branco e interpretata da José Mário Branco
Dall’album “A chave”
Dalle dittature di ieri alle “democradure” di oggi…
Anche i portoghesi – come noi, come i greci gli spagnoli e tanti altri - ne sanno qualcosa…
Parole di Rogério Charraz, ispirate alla poesia “A dita dura” di José Carlos De Vasconcelos (1940-), giornalista, avvocato, politico e poeta portoghese.
Parte recitata scritta da Pedro Branco e interpretata da José Mário Branco
Dall’album “A chave”
Dalle dittature di ieri alle “democradure” di oggi…
Anche i portoghesi – come noi, come i greci gli spagnoli e tanti altri - ne sanno qualcosa…
A dita rói
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/18 - 14:32
Que força é essa?
[1971]
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Vi-te a trabalhar o dia inteiro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/18 - 13:12
Inglan is a Bitch
[1980]
Dall’album di “dub poetry” intitolato “Bass Culture”
"Writing was a political act and poetry was a cultural weapon..."
Dall’album di “dub poetry” intitolato “Bass Culture”
"Writing was a political act and poetry was a cultural weapon..."
W'en mi jus' come to Landan toun
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/18 - 11:53
Something That I Said
[1979]
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Una canzone contro la violenza giovanile nella Gran Bretagna di fine anni 70, violenza che veniva veicolata in particolare dai gruppi razzisti e neofascisti affiliati al British National Front, che in quegli anni di profonda crisi economica e di tensioni sociali era in piena espansione…
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Una canzone contro la violenza giovanile nella Gran Bretagna di fine anni 70, violenza che veniva veicolata in particolare dai gruppi razzisti e neofascisti affiliati al British National Front, che in quegli anni di profonda crisi economica e di tensioni sociali era in piena espansione…
OK, kick me in the head
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/18 - 10:38
S.U.S.
[1979]
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts) con Richard Mannah, uno dei “roadies” della band.
In Gran Bretagna, con l’espressione “Sus law” s’intendono quelle leggi che, a partire dal “Vagrancy Act” del 1824, accordavano alla polizia il potere di fermare, perquisire ed arrestare una “Sus-pect person” per il solo fatto di avere un atteggiamento sospetto, in odore di reato. L’arbitrarietà del giudizio poliziesco era ovviamente assoluta e se pure la legge prevedesse la presenza di almeno due testimoni a carico del fermato questi erano sempre due dei poliziotti di pattuglia. A partire dalla fine degli anni 70, con l’esplodere delle tensioni razziali, le “Sus law” anziché un deterrente divennero l’ennesimo problema perché davano mano libera alla polizia nel perseguitare le minoranze etniche e le comunità d’immigrati ed erano giustamente percepite... (Continues)
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts) con Richard Mannah, uno dei “roadies” della band.
In Gran Bretagna, con l’espressione “Sus law” s’intendono quelle leggi che, a partire dal “Vagrancy Act” del 1824, accordavano alla polizia il potere di fermare, perquisire ed arrestare una “Sus-pect person” per il solo fatto di avere un atteggiamento sospetto, in odore di reato. L’arbitrarietà del giudizio poliziesco era ovviamente assoluta e se pure la legge prevedesse la presenza di almeno due testimoni a carico del fermato questi erano sempre due dei poliziotti di pattuglia. A partire dalla fine degli anni 70, con l’esplodere delle tensioni razziali, le “Sus law” anziché un deterrente divennero l’ennesimo problema perché davano mano libera alla polizia nel perseguitare le minoranze etniche e le comunità d’immigrati ed erano giustamente percepite... (Continues)
Down in the street just waiting for a bus
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/12/18 - 10:24
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Στίχοι: Κωστούλα Μητροπούλου, Λευτέρης Παπαδόπουλος, Μάνος Λοΐζος, Γιάννης Νεγρεπόντης, Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Εκτελέσεις: Μάνος Λοΐζος, Αλέκα Αλιμπέρτη, Βασίλης Παπακωνσταντίνου, Κώστας Σμοκοβίτης
Δίσκος: Τα τραγουδια του δρόμου, 1974
Testi di Kostoula Mitropoulou, Lefteris Papadopoulos, Manos Loïzos, Yannis Negrepondis, Dimitris Christodoulou
Musica di Manos Loïzos
Interpretazioni di Manos Loïzos, Aleka Aliberti, Vasilis Papakonstandinou, Kostas Smokovitis.
Disco: Le canzoni di strada, 1974
Le "Canzoni della strada" furono uno dei primi dischi che Manos Loïzos mise in circolazione dopo la caduta dei Colonnelli. Furono immediatamente adottate dal popolo. Alcune canzoni risalivano ai tempi anteriori alla Giunta, sparse il piccoli dischi da 45 giri, e avevano accompagnato quella sorta di Sessantotto anticipato rispetto al resto del mondo,... (Continues)