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Before 2012-11-14

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Αφετηρία

Αφετηρία
Afetiría
Στίχοι: Οδυσσέας Ιωάννου
Μουσική: Κίτρινα Ποδήλατα, Γιώργος Αϊβαλιώτης, Χρυσοβαλάντης Σωτηρίου, Βασίλης Παπακωνσταντίνου, Χρήστος Ταμπουρατζής, Ανδρέας Παπακωνσταντίνου, Νίκος Βαν Μπρούσσελ και Γιώργος Μπερσίμης, Ευτύχης Ζαρμπ, Κώστας Κάλλιας, Σταμάτης Κραουνάκης.
Πρώτη εκτέλεση: Βασήλης Παπακωνσταντίνου και Χάρης Αλεξίου (που λέει το 11το τραγούδι)
Δίσκος: Αφετηρία , 2012

Τesti di Odisseas Ioannou
Musiche di: Kitrina Podilata (Biciclette gialle), Yorgos Aivaliotis, Vassilis Papakonstandinou, Chrissovalandis Sotirìou, Christos Tambouratzìs, Andreas Papakonstandinou, Nikos van Brussel e Yorgos Bersimis, Eftichis Zarb, Kostas Kallias, Stamatis Kraounakis
Prima esecuzione: Vassilis Papakonstandinoue Haris Alexiou (che canta nella 11a canzone) - 2012

Sarebbe il momento di muoversi, in Grecia (e non solo là). E non si può dire che non lo stiano facendo, i giovani greci, e... (Continues)
1) Το ποντίκι και ο αετός
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2012/11/14 - 23:20
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South East Asian Rebels

South East Asian Rebels
2012
Resistance

Perché la libertà di espressione passa anche dalla musica
JAKARTA!
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/11/14 - 18:45
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Modern Day Slaves

Modern Day Slaves
2012
Resistance
The American Dream
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/11/14 - 18:42
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Police Brutality

1997
For the punx
NYC P.D. You can see them on the strets
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/11/14 - 18:32
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A Pa’‎

A Pa’‎
‎[1985]‎
Album “Scacchi e tarocchi”‎
Testo trovato su Pier Paolo Pasolini – Pagine ‎Corsare‎



‎Nella notte tra il 1º novembre e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini venne ‎brutalmente assassinato all’idroscalo di Ostia. Il suo omicidio rimane ancora una delle tante pagine ‎oscure della Storia d’Italia.‎

‎“…Ogni giorno vengono assassinati, aggrediti, ‘suicidati’ decine e decine di omosessuali, dal nome ‎sconosciuto e che finiscono perciò solo nella cronaca nera. Noi omosessuali infatti siamo sempre ‎stati solo ‘cronaca nera’. Il nostro ambiente è ‘torbido’, ‘squallido’, e se qualcuno di noi ci rimette ‎la pelle, beh, è un finocchio di meno…”, così scriveva Angelo Pezzana, fondatore del FUORI, in ‎quei giorni su L’Espresso, e più o meno così riscriveva non molto tempo fa Franco Grillini, ‎presidente dell’Arcigay…‎

Ma sull’assassinio di Pasolini si sono fatte molte altre congetture,... (Continues)
Non mi ricordo se c'era la luna
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 15:00
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Piazza dei Cinquecento

Piazza dei Cinquecento
‎[2009]‎
Album “Italia: ultimo atto”‎

L'ultima cena, il tradimento ed il martirio di Pier Paolo Pasolini attraverso i suoi pensieri…‎

‎“Roma, Novembre 1975. Tra le ingenti, quotidiane, morti violente di quegli anni, una spicca per ‎valenze simboliche; quasi da sacrificio umano allo spirito del tempo: l’assassinio di Pasolini. ‎All’indomani di una delle sue più disperate e violente requisitorie, quella voce viene fatta tacere per ‎sempre. Nei panni del Ragazzo Di Vita, Duke Montana, in un brevissimo ma bruciante intervento.”‎
‎(Introduzione al brano dal sito del gruppo)‎

‎“Pasolini partì proprio con il Pelosi da Piazza dei Cinquecento, per andare verso quella morte ‎ancora non chiarita, che segue la durissima esposizione pasoliniana del ‎‎“Io so...”. Forse fu quello a spingerlo verso la ‎morte, o forse l’aver indagato troppo in certe carte che porteranno alla scomparsa anche del ‎giornalista... (Continues)
Chissà se esiste nulla che
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 14:41
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Lamento per la morte di Pasolini

Lamento per la morte di Pasolini
‎[1975]‎
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giovanna Marini
Album / Albumi: Correvano coi carri [1978]

Scritta nel dicembre 1975, la canzone prende spunto da un canto religioso extraliturgico, ‎‎“L'orazione di San Donato”, registrato il 7 febbraio 1965 a Zaccheo, frazione di Castellalto, ‎Teramo, da Cesare Bermani.‎ Poi in diversi dischi della Marini, primo fra tutti “Correvano coi carri” pubblicato da I Dischi del ‎Sole nel 1978.‎



‎Nella notte tra il 1º novembre e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini venne ‎brutalmente assassinato all’idroscalo di Ostia. Il suo omicidio rimane ancora una delle tante pagine ‎oscure della Storia d’Italia.‎

‎“…Ogni giorno vengono assassinati, aggrediti, ‘suicidati’ decine e decine di omosessuali, dal nome ‎sconosciuto e che finiscono perciò solo nella cronaca nera. Noi omosessuali infatti siamo sempre ‎stati solo... (Continues)
Persi le forze mie, persi l'ingegno,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 13:57

When Verey Lights Are Shining

Anonymous
When Verey Lights Are Shining
‎[1914-18]‎
Canzone di trincea, sulla melodia della popolare “When Irish Eyes are Smiling” scritta nel 1912 da ‎Chauncey Olcott e George Graff, Jr. con la musica di Ernest Ball e portata al successo prorpio negli ‎anni della Grande Guerra dal tenore irlandese John McCormack.‎
Testo trovato su Mudcat Café‎

Questa versione racconta degli attimi precedenti ad un attacco alla baionetta: quando i razzi ‎illuminanti (Very o Verey) fanno della notte mattino, quando i cannoni cominciano a tuonare, ‎quando i mortai cominciano a lanciare e le mitragliatrici (Maxims) a crepitare, quando le bombe ‎cominciano a piovere ed i gas a serpeggiare, quando anche gli angeli su nel cielo cominciano a ‎farsela addosso, allora, soldatino, è giunta la tua ora: è questo il momento di buttar giù un bel po’ di ‎rum e di andare all’attacco…‎



‎“The finest thing that ever happened in the tranches was the rum ration,... (Continues)
When Verey lights are shining,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 10:35

Sotiris Petroulas / Σωτήρης Πέτρουλας: Χιλιάδες τόνοι

Sotiris Petroulas / Σωτήρης Πέτρουλας: Χιλιάδες τόνοι
(Αμελοποίητοι) στίχοι του Σωτήρη Πέτρουλα
Poesia (non musicata) di Sotiris Petroulas

Come Carlo Giuliani, con cui condivide la data di morte e una piazza (“Alimonda” per Carlo e, incredibilmente, “dei Giuliani” per Sotiris; della cosa si sono accorti anche Alessio Lega e Marco Rovelli, che ultimamente hanno riproposto -nell'originale greco- la Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα nei concerti del Nuovo Canzoniere Italiano, riprendendone testo e notizie da questo sito), anche Sotiris Petroulas scriveva. Il più puro dei casi ci ha fatto trovare in Rete questi pochi versi scritti dello studente “Lambracide” del Movimento 114 ucciso a Atene nel luglio 1965. Pochi e semplici, contenenti una citazione da Majakovskij; non per questo meno significativi. Non si poteva davvero fare a meno di dedicare loro una pagina, “Extra” soltanto per il motivo che non sono mai stati messi in musica (almeno a nostra notizia).... (Continues)
Χιλιάδες τόνοι γλωσσικό
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2012/11/14 - 10:33

Old Joe Whip

Anonymous
Old Joe Whip
‎[1915-18]‎
Canzoncina di trincea dei soldati statunitensi, sulla melodia della popolare ‎‎“Casey Jones”
Testo trovato su First ‎World War Poetry Digital Archive
Old Joe Whip, mounted on the parapet
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 08:59
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Never Mind

Anonymous
Never Mind
‎[1915-18]‎
Cinica canzone di trincea, parodia di un celebre brano del 1913 scritto da Harry Dent e Tom ‎Goldburn.‎
Testo trovato su First ‎World War Poetry Digital Archive e integrato della quarta strofa da ‎‎Mudcat Café

Certo che per sopravvivere in trincea con il sorriso sulle labbra, “bombed & gassed & killed ev’ry ‎day and ev’ry night”, bisognava davvero essere pazzi, o impazziti…‎

In ogni caso… MAUDITE ‎SOIT LA GUERRE!, questa la scritta che campeggia sul monumento alle vittime della Grande ‎Guerra eretto negli anni 80 a Gentioux-Pigerolles, piccolo paese del Limosino francese. E’ un ‎monumento classificato come storico, per cui quell’iscrizione, così importante e così rara sulle ‎memorie ufficiali, è inamovibile.‎
If the sergeant drinks your rum, never mind
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/14 - 08:39
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Petite marche sur les pieds du voisin

Petite marche sur les pieds du voisin
Petite marche sur les pieds du voisin

Chanson française – Petite marche sur les pieds du voisin – Giani Esposito – 1969

Ainsi donc, la chanson s'intitule, si j'ai bien compris : « Petite marche sur les pieds du voisin »... et en plus, elle est de Giani Esposito... Rien qu'à son titre et au nom de son auteur et interprète, j'imagine déjà qu'il s'agit là d'une chanson tout-à-fait extraordinaire. On dirait qu'elle en appelle à Mozart ou à son fantôme...

Tu imagines fort bien, c'est une chanson extraordinaire au plein sens du terme et tu ne sais même pas jusqu'à quel point elle l'est... Car tant par sa forme – elle a l'air d'une comptine enfantine, elle ritournelle à tours de bras, elle t'entraîne dans une virevolte infernale, elle ressemble à un poème qui aurait été écrit par un enfant doué tout en jouant à la marelle ou au chat-perché, mais un enfant singulièrement rêveur. Un enfant des... (Continues)
De bon matin, réveille-toi,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/11/13 - 20:43
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Beat! Beat! Drums!‎

Beat! Beat! Drums!‎
‎[1862-64]‎
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865‎
Musica di Kurt Weill, da “Three Walt Whitman Songs” del 1942, cui Weill ‎aggiunse Come Up From the Fields Father nel 1947.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



L’orrendo, assordante rumore della guerra che soverchia ogni cosa, anche le suppliche dei vecchi, le preghiere ‎delle madri, persino il silenzio dei morti…‎
Beat! beat! drums! - blow! bugles! blow!
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/13 - 15:09
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Come Up From the Fields Father

Come Up From the Fields Father
‎[1862-64]‎
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865‎
Musica di Kurt Weill, da “Four Walt Whitman Songs” del 1947‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive‎



A partire dalla battaglia di Fredericksburg, in cui suo fratello era rimasto ferito, Walt Withman ‎prestò opera di soccorso come infermiere volontario negli ‎ospedali da campo dell’Unione e lì ‎descrisse la carneficina, la sofferenza, la morte con grande ‎compassione per tutti coloro che vi erano ‎coinvolti e travolti, convinto – era sì un patriota ma di fede quacchera, una religione che ripudiava ‎la violenza – che “la guerra non può essere per noi [americani] ciò che è stata per tutte le ‎nazioni di ogni epoca fino ad oggi; non può la guerra condizionare e tirannizzare ogni aspetto ‎della vita delle nazioni e degli individui; deve trattarsi solo di un episodio, un contrattempo... (Continues)
Come up from the fields father, here’s a letter from our Pete, ‎
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/13 - 14:35
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The Unknown Citizen

The Unknown Citizen
‎[1939]‎
Versi del poeta anglo-americano W. H. Auden
Musica di David Cohen, sconosciuto compositore americano.‎
In “Another Time” del 1940, raccolta di versi scritti tra il 1936 ed il 1939. Questa poesia sta nella ‎seconda sezione, quella intitolata "Lighter Poems", in compagnia di Refugee Blues e di Roman Wall Blues.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive


Non diversamente dal “Milite Ignoto”, anche il “Cittadino Sconosciuto” merita un monumento in ‎bianco marmo. Il “Cittadino Sconosciuto”, così come chi è scomparso senza identità in una qualche ‎guerra, è colui che ha ignotamente servito la Famiglia, la Comunità, il Padrone e la Patria: ‎

“Quando c’era la pace, era per la pace; quando c’era la guerra, ci ‎andava…” ‎
‎“Sarà stato libero? Sarà stato felice? La questione non si pone: come abbiamo visto, non ha fatto ‎nulla di sbagliato.”
(To JS/07 M 378 This Marble Monument Is Erected by the State)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/13 - 09:18
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Ciudad Ho-chi-minh

Ciudad Ho-chi-minh
[1975]
Musica / Música / Music:
José Seves Sepúlveda
Album: Hacia la libertad


Ciudad Ho-chi-minh non ha parole; è un brano interamente musicale. Tanti anni fa godette di un po' di fama; stenterei adesso a trovare qualcuno che se ne ricordasse almeno un po', e sapesse accennare alle sue prime note. Risale a un aprile di trentasette anni fa, quando finì, finalmente, una guerra tra le più lunghe e sanguinose del ventesimo secolo. Finì con un elicottero che scappava ignominiosamente dall'ambasciata della più grande "potenza" mondiale, che non aveva saputo piegare un popolo intero; sotto gli occhi di un solo giornalista che testimoniò quegli storici avvenimenti. Si chiamava Tiziano Terzani ed era nato a cinquecento metri da dove abito, in via Pisana al numero 147, rione di Monticelli, Firenze.

Mentre i vietnamiti si riappropriavano del proprio paese, i cileni avevano da poco iniziato il... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/11/12 - 23:15

Dead Man's Dump

Dead Man's Dump
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Gary Bachlund, compositore statunitense di natali tedeschi.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Un soldato – lo stesso Rosenberg, che all’epoca si trovava nelle trincee della Somme, sul fronte ‎occidentale – è impegnato a piazzare filo spinato da qualche parte nella “terra di nessuno”… ‎L’uomo ed il mulo, carico delle pesanti matasse metalliche, nel loro percorso passano accanto a ‎soldati moribondi e sui cadaveri dei morti…‎
The plunging limbers over the shattered track
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 16:07
Song Itineraries: Anti-war classical music

Returning, We Hear the Larks

Returning, We Hear the Larks
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Arnold Atkinson Cooke (1906-2005), compositore britannico, dai “Nocturnes, 5 Songs ‎for soprano, horn and piano” del 1956.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Isaac Rosenberg era nato a Bristol nel 1890 da una famiglia di religione ebraica originaria di ‎Daugavpils, in Lettonia, rifugiatasi in Inghilterra per sfuggire ai pogrom antisemiti che allora ‎imperversavano nell’Impero Russo. Precoce pittore e poeta, nonostante una bronchite cronica che lo ‎affliggeva ed una visione molto critica della guerra, si arruolò volontario nel 1915 e fu spedito nella ‎Somme, sul fronte occidentale. All’alba del 1 aprile 1918, mentre rientrava – proprio come descritto ‎in questa poesia – da un pattugliamento notturno nei pressi di Fampoux fu ucciso dal colpo di un ‎cecchino:‎

“Cupa è la notte e, anche se siamo ancora vivi, noi tutti sappiamo che una sinistra minaccia è ‎in agguato…”
Sombre the night is.
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 15:34
Song Itineraries: Anti-war classical music
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The Man He Killed

The Man He Killed
‎[1902]‎
Versi del poeta inglese Thomas Hardy
La poesia è stata musicata dai compositori Garth Baxter – statunitense - e John Pierre Herman ‎Joubert – inglese di origini sudafricane.‎
Dalla raccolta intitolata “Time's Laughingstocks and Other Verses” pubblicata nel 1909.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive‎

Una poesia che si riferisce alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎

In una saletta di un pub di un villaggio del Dorset, un reduce della seconda guerra boera racconta ai ‎suoi amici di quella volta che uccise un nemico, un uomo con il quale, in un altro contesto, avrebbe ‎potuto benissimo chiacchierare in amicizia davanti ad un boccale di birra. Il reduce prova a ‎giustificarsi, la guerra è la guerra, o lui o me, ma alla... (Continues)
Scene: The settle of the Fox Inn, Stagfoot Lane
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/12 - 14:26
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Καταχνιά

Καταχνιά
Katachnià
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Χρήστος Λεοντής
Πρώτη εκτέλεση: Στέλιος Καζαντζίδης, Μαρινέλλα & Χορωδία
Δίσκος «Καταχνιά», 1964

Testo di Kostas Virvos
Musica di Christos Leondìs
Prima esecuzione: Stelios Kazantzidis, Marinella e Coro.
Disco «Katachnià», 1964

Nel 1964, ventesimo anniversario della fine dell'occupazione tedesca, uscì il LP con il quale Christos Leondìs, nato a Creta nel 1940, uno dei maggiori compositori greci del dopoguerra e autore tra l'altro della trasposizione musicale della "Pignatta Affumicata" di Yannis Ritsos cantata da Nikos Xylouris, si rivelò e conquistò il suo pubblico. Non era però il suo primo disco: l'anno precedente aveva esordito con piccoli ma preziosi 45 giri in collaborazione con i poeti Nikiforos Vrettakos e Manos Eleftheriou. Al LP commemorativo dell'Occupazione, della Resistenza e delle sofferenze patite dal popolo greco, prestarono... (Continues)
1) Eισαγωγή
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2012/11/12 - 13:30
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S-O-R-R-Y

S-O-R-R-Y
[2007]
Lyrics & Music by Charlie and Craig Reid
Album: Life With You

Dedicated to Tony Blair.

Thousands sign no Tony Blair comeback letter

War criminals like Tony Blair not welcome in our universities...
Your prose is elegant
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/11/12 - 08:24
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Ragazzo gentile

Ragazzo gentile
[1980]
Album «Cantate de tous les jours» edito da Le Chant du Monde.

A partire dall’epilogo di Piazzale Loreto, una canzone sulla necessità della pace e della ricostruzione per un paese martoriato dall’odio e dalla guerra.
Credo che la melodia del brano sia presa in prestito da Schubert, ma non so esattamente da quale opera...
Ragazzo gentile qui davanti a me,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 21:13
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Se ci avessi cento figli (O padrone non lo fare)

Se ci avessi cento figli (O padrone non lo fare)
[1966]
Parole e musica di Giovanna Marini
Album «Vi parlo dell’America», pubblicato da I Dischi del Sole nel 1967

copertina di Giancarlo Iliprandi.

Un album «a perdifiato», con i brani cantati senza soluzione di continuità, registrato dalla Marini con l’aiuto di Angelo Ephrikian a Milano nel settembre del 1966.
L’America è una grande malattia,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 19:27
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Il peggiore nemico del negro

Il peggiore nemico del negro
[1966]
Parole e musica di Giovanna Marini
Album «Vi parlo dell’America», pubblicato da I Dischi del Sole nel 1967

copertina di Giancarlo Iliprandi.

Un album «a perdifiato», con i brani cantati senza soluzione di continuità, registrato dalla Marini con l’aiuto di Angelo Ephrikian a Milano nel settembre del 1966
E il peggiore nemico del negro non è ancora la polizia,
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 18:41
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Our President Johnson, Maybe You Don't Know

Our President Johnson, Maybe You Don't Know
[1966]
Parole e musica di Giovanna Marini
Album «Vi parlo dell’America», pubblicato da I Dischi del Sole nel 1967

copertina di Giancarlo Iliprandi.

Un album «a perdifiato», con i brani cantati senza soluzione di continuità, registrato dalla Marini con l’aiuto di Angelo Ephrikian a Milano nel settembre del 1966
«Our President Johnson
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 18:02
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Fuga dallo zoo

Fuga dallo zoo
[2010]

Album : L'isola dei burattini
Oggi basta, ho dato troppo, andate avanti voi;
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/11/11 - 16:54
Song Itineraries: War against Animals
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Liberi?

2012
Liberi Tutti
Ma che giorno, quale il mese e la stagione?
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/11/11 - 16:45
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Morte di Gesù

Morte di Gesù
[1970]
Canto laziale del ciclo della Passione eseguito durante la processione del Venerdì Santo (ignoro a che epoca il canto risalga per cui l’ho datato alla sua prima apparizione discografica)
Nell’album della Marini «Controcanale 70»

Poi anche in «Quando nascesti tune» del Canzoniere del Lazio, pubblicato nel 1973 per i Dischi del Sole e realizzato da Piero Brega, Francesco Giannattasio, Sara Modigliani e Carlo Siliotto in collaborazione con Alessandro Portelli, allora studioso e ricercatore presso l’Istituto Ernesto de Martino

Ho pensato di proporre questo brano perché è un canto religioso sì, ma in cui l’assassinio di Gesù in croce è salutato da un «Compagno, sarai vendicato!» che ne fa un canto politico proprio all’inizio degli «anni di piombo»...
Morte di Gesù, Maria s'affanna
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 16:19
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Prejera (Crist pietàt dal nustri pais)

Prejera (Crist pietàt dal nustri pais)
[1944]
Parole di Pier Paolo Pasolini, dall’incipit dell’opera teatrale «I Turcs tal Friûl» («I Turchi in Friuli»)
Musica composta da Luigi Nono nel 1976, per coro femminile (3 soprani, 3 contralti) e coro maschile (tenori, bassi) con timpani e percussioni (campane, gran cassa, piatti sospesi)
La prima dell’opera andò in scena nel novembre del 1976 nella chiesa di San Lorenzo a Venezia con il coro del teatro la Fenice, un anno esatto dopo l’assassinio di Pasolini ad Ostia.
La partitura andò perduta nel 1996 nel corso del’incendio doloso che devastò il teatro la Fenice. Fu ricostruita nel 2000 a cura di Daniele Zanettovich

Interpretata anche da 'Zuf de Žur, Giovanna Marini e da Luigi Maieron

Nel settembre del 1943 Pasolini fu costretto ad arruolarsi ma, dopo l’8 settembre, rifiutò di consegnare le armi ai tedeschi e riuscì a fuggire, travestito da contadino, ritornando a Casarsa della... (Continues)
A Casarsa nell’anno 1499. Dentro il portico della casa dei Colus, con il carro ed altri altrezzi per terra. [La preghiera è intonata da Pauli Colus]
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/11 - 14:42
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Malatesta

Malatesta
[1995]
Testo e Musica di Giuseppe Pollina
Album: Dodici lettere d'amore

Se la democrazia potesse essere altro che un mezzo di ingannare il popolo, la borghesia -minacciata nei suoi interessi- si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe di tutta la forza e di tutta l'influenza che le sono date dal possesso della ricchezza, per ricordare al governo la sua funzione di semplice gendarme al suo servizio. (E. M.)
Quante strade sotto le mie scarpe
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/11/11 - 09:30
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La Lega (Sebben che siamo donne)

Anonymous
La Lega (Sebben che siamo donne)
There is also a Dutch version, by de Internationale Nieuwe Scène (Mistero Buffo - years 1970 - 1980).
They made also many other translations from Italian songs.
Chris Maertens 2012/11/8 - 14:30
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La vie s'écoule, la vie s'enfuit

La vie s'écoule, la vie s'enfuit
Translated from the French by NOT BORED! October ‎‎2006.‎
LIFE GOES BY, LIFE ESCAPES
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/8 - 13:12
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Κωνσταντίνος Καβάφης / Konstandinos Kavafis: Εν μεγάλη Ελληνική Αποικία, 200 π.Χ.

Κωνσταντίνος Καβάφης / Konstandinos Kavafis: Εν μεγάλη Ελληνική Αποικία, 200 π.Χ.
Íslensk þýðing eftir Atla Harðarson

"Þetta ljóð frá árinu 1928 er um margt dæmigert fyrir seinni ljóð Kavafis, nánast eins óljóðrænt og verið getur

Annað grískt skáld, Giorgos Seferis (Γιώργος Σεφέρης) sagði í frægri ritgerð að Konstantinos P. Kavafis (Κωνσταντίνος Π. Καβάφης) hafi farið með ljóðlistina að ystu mörkum þess óljóðræna og í þessu hafi enginn annar komist lengra.

Í ritgerð þessari ber Seferis saman tvo frumkvöðla módernisma í ljóðagerð, Bandaríkjamanninn Thomas Stearns Eliot (1888 – 1965) og einfarann frá Alexandríu, Kavafis (1863 –1933), og segir að Kavafis hafi öðrum skáldum fremur farið eftir því sem Eliot boðaði að tilfinningar yrðu aðeins tjáðar á listrænan hátt með því að lýsa hlutlægri samsvörun þeirra („objective correlative“).

Þetta ljóð virðist aðeins segja brot úr gamalli sögu. Ef til vill var þessi saga hlutlæg samsvörun þess hvernig framsýnir menn upplifðu samtíð sína rétt fyrir kreppuna miklu."
Í STÓRRI GRÍSKRI NÝLENDU ÁRIÐ 200 F. KR.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/11/8 - 12:45
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Άρνηση [Στο περιγιάλι το κρυφό]

Άρνηση [Στο περιγιάλι το κρυφό]
Íslensk þýðing eftir Atla Harðarson

"Giorgos Seferis (Γιώργος Σεφέρης) fæddist árið 1900 skammt frá Smyrnu í Anatólíu. Hann nam lögfræði við Sorbonne háskóla í Frakklandi og starfaði síðan lengst af í grísku utanríkisþjónustunni m.a. sem sendiherra í Tyrklandi, Englandi og Albaníu. Seferis hætti að þjóna gríska ríkinu eftir að herforingjar tóku völd árið 1967. Þegar hann lést árið 1971 voru herforingjar enn við völd. Við jarðarförina safnaðist mikill fjöldi manna saman í Aþenu og söng ljóð hans Afneitun (Άρνηση) við lag Mikis Þeodorakis og varð þessi söngur, sem hafði þá um nær tíu ára skeið verið vinsæll og vel þekktur, að sameiningartákni þeirra sem börðust gegn herforingjastjórninni. (Þessi illa þokkaða stjórn sem hrökklaðist frá völdum 1974 stjórnaði Grikklandi að hætti fasista.) Seferis fékk Nóbelsverðlaunin í bókmenntum árið 1963.Hann lést árið 1971."
AFNEITUN
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2012/11/8 - 11:50




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