Particolarmente felice di aver ritrovato, dopo anni, il video della stupenda interpretazione di Véronique Chalot, che abitava a pochi passi da me a Livorno. E' stata la prima dalla quale ho sentito questa canzone, come ritrovare qualcosa da un passato allo stesso tempo vicino e lontano. La versione fu registrata al Folkstudio di Roma e poi inserita nel CD "La chanson de Provence - Antiche ballate francesi" (sebbene la ballata sia di origine bretone!), poi ripubblicato nel 1995 dalla scomparsa rivista "Avvenimenti" (la quale specificava che le ballate erano "provenzali e bretoni"). Un CD purtroppo andato perduto nelle tempeste dei traslochi. Finalmente qualcun altro che lo conosceva lo ha inserito, almeno in parte, su YouTube.
Riccardo Venturi 2012/1/5 - 14:36
Da notare, infine, la nostra traduzione italiana utilizzata quasi in blocco per il racconto Cerbiatta in crosta di corteccia, dal forum Le Fate di Avalon. Segno che questo sito, anche nelle sue pagine più riposte, ha una diffusione spesso lontanamente sospettabile...
Le rime non hanno potuto essere rispettate che raramente (a volte internamente), ma credo anche i versi sciolti possano adattarsi alla melodia anche se, qua e là, con qualche forzatura. Qualcosa ha dovuto essere sacrificata, e la "première assise" è diventata arbitrariamente, ma con un filo di logica, la "prima portata". Si tratta peraltro di una resa che è per me vecchia quanto il primo ascolto di questa canzone.
Grazie Riccardo per averci svelato questa incredibile canzone.
Ad ascoltarla fa davvero venire la pelle d'oca, anzi, d'Oc...
Bartleby 2012/1/5 - 10:27
La stessa reazione mia, Bartleby. Ieri non ho fatto altro che dedicarmici, di quelle pagine che mi dispiacerà lasciare quando sarà definitivamente pronta. A meno che qualcuno non abbia musicato almeno qualche brano della "Canzone della Crociata Albigese" (poema di 7000 versi circa). Poi, però, si pensa a che cosa c'è dietro questa bellezza, come osservava giustamente Gian Piero Testa. Leggo che soltanto l'assedio e il sacco di Béziers provocarono circa 20.000 morti. Ventimila morti in una città medievale significarono lo sterminio di tutta la città, a fil di spada e col fuoco. Da notare che la popolazione catara di Béziers ammontava a non più di 500 persone: i crociati sterminarono quindi in maggioranza gli stessi cattolici. Cose che ci riesce difficile immaginare persino ora, in tempi di guerra globale. Ci dovrebbe però riuscire più facile immaginare che ci sia la mano di santa madre chiesa cattolica & apostolica ecc.
Ti ho appena mandato una mail sulla posta comune dei "perfidi".
Savall e sua moglie hanno scritto un'intera opera musicale sulla persecuzione dei catari: "Le Royaume oublié - La Croisade contre les Albigeois - La Tragédie cathare". Pare che sia tutta basata su antichi testi trovati in lunghe ricerche d'archivio. Ho trovato anche il libretto con i testi nelle lingue originali e la traduzione in inglese... Ti ho passato tutto...
... e ho la sensazione che in gran parte si tratti di estratti proprio dalla "Chanson de la Croisade albigeoise" perchè vedo ricorrente il nome di Guilhèm de Tudèla...
Insomma come dire...chiama e rispondi! Andrò a vedere stasera ammodino, perché ora mi chiama la militanza politica in forma di riunione e dibbàttito, ma concordo sul fatto che ci siano forti probabilità che si tratti proprio della Cançon de la Crosado. Fonte ancora più diretta. Grazie per ora, e vediamo cosa si potrà fare...
«Der Text dieser katharischen Hymne enthält eine geheime Botschaft, da Joana ist die mittelalterliche katharische Kirche, die erst geschwächt, und denn beseitigt wurde in Südfrankreich (Okzitanien) mit dem schrecklichen Albigenserkreuzzug. Das geistliche Wesen der Katharen schwingt noch in den Höhlen und in den Wässern.»
Ripresa dal Video YouTube 1. e adattata al layout di questa pagina. E' presente anche una traduzione inglese di pessima qualità, non utilizzabile.
Ho preferito non trascrivere il testo ma proporlo con una sequenza di tavole dell’artista Lorenzo Vacca trovata sul sito dello scrittore e giornalista sardo Gianfranco Pintore.
Et avis à tous, ici comme ailleurs, nous, les ânes, nous sommes têtus... et moi, spécialement, qui suis un âne anar. Quand je veux faire entendre une chanson aux amis, je le fais. Dussé-je la chanter moi-même et me faire enregistrer par Marco Valdo M.I., cette chanson vivra.
Lo unico que se es que es una hermosa cancion cargada d nostalgia y que le gustaba mucho a mi padre, que fue militar y cuya preparacion militar d conscripto la recibio en cuernavaca morelos,en 1944 cuando mexico estaba en guerra y ya combatia en el pacifico el escuadron 201.asi que quien haya escrito y quien le haya puesto la musica a esta bella composicion quiza nunca lo sabremos con presicion pero si gozaran del respeto y admiracion d quienes sabemos comprender este himno d los hombres d las armas. Mi padre fue el sargento segundo heberto raul perez alvarez
dr raul perez hernandez 2012/1/5 - 04:17
Lo unico que se es que es una hermosa cancion cargada d nostalgia y que le gustaba mucho a mi padre, que fue militar y cuya preparacion militar d conscripto la recibio en cuernavaca morelos,en 1944 cuando mexico estaba en guerra y ya combatia en el pacifico el escuadron 201.asi que quien haya escrito y quien le haya puesto la musica a esta bella composicion quiza nunca lo sabremos con presicion pero si gozaran del respeto y admiracion d quienes sabemos comprender este himno d los hombres d las armas. Mi padre fue el sargento segundo heberto raul perez alvarez